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martedì, 29 Aprile 2025
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Qualità, innovazione e dedizione al servizio dei cittadini e del territorio: oggi la Giornata regionale della Polizia locale

Qualità, innovazione e dedizione al servizio dei cittadini e del territorio: oggi la Giornata regionale della Polizia localeL’utilizzo delle nuove tecnologie (droni, sistemi innovativi delle comunicazioni via radio e whatsApp, tecniche per ascoltare chi abbia un deficit sensoriale, defibrillatori) per migliorare la qualità dello spazio pubblico e la vita dei cittadini, evitare il degrado urbano e ambientale e controllare la viabilità; ma anche il contrasto alla criminalità e il mantenimento dell’ordine pubblico, in collaborazione con le forze dell’ordine (Polizia di Stato e Carabinieri).

Ma anche vicinanza e ascolto delle persone, protezione delle fasce deboli, prevenzione e primo soccorso per eventi calamitosi.

Sono questi alcuni dei principali compiti della Polizia locale dell’Emilia-Romagna, sempre al servizio dei cittadini e del territorio regionale, che da Piacenza a Rimini conta 91 Comandi Comunali e 41 Comandi intercomunali (Unioni di Comuni).

Un modello di polizia di comunità nato in seguito all’entrata in vigore nel 2003 della legge regionale di riforma del sistema delle Polizie locali, che identifica in un unico insieme quelle che un tempo erano le Polizie municipali e provinciali e conferisce al presidente della Regione la facoltà di assegnare riconoscimenti agli agenti che si sono particolarmente distinti in servizio, per meriti speciali in operazioni per la salvaguardia del territorio e dei cittadini.

A questo servizio pubblico è dedicata la Giornata regionale della Polizia locale, istituita nel 2018 dalla Regione nell’ambito della legge di riforma del Corpo di polizia territoriale, che oggi, venerdì 13 maggio, si torna a celebrare dopo due anni di stop causato dalle restrizioni dovute alla pandemia. Una ‘festa’ in cui nel pomeriggio, nella Terza Torre della Regione, a Bologna, vengono conferite due onorificenze e dato il benvenuto a una rappresentanza degli oltre 300 agenti assunti, peraltro con nuove modalità di reclutamento.

“Si tratta di una festa particolarmente importante per il momento in cui è celebrata- ha sottolineato il presidente della Regione Stefano Bonaccini- dopo un periodo durissimo che ha coinvolto indistintamente le nostre comunità e l’intero Paese. In questi due anni il contributo della Polizia locale, così come di tutte le Forze dell’Ordine, è stato fondamentale; ci sono momenti, infatti, in cui fare il proprio lavoro e farlo bene non è né facile né banale, ma serve qualcosa in più, che va dal senso di appartenenza al corpo, all’altruismo, al senso civico”.

“I premi di oggi- ha chiuso Bonaccini- si inseriscono in questo contesto, e vanno a persone che si sono distinte per particolare capacità, attenzione, bravura e abnegazione; a loro, a tutte e a tutti gli agenti di Polizia locale, a partire dai nuovi assunti a cui diamo il benvenuto, va il nostro grazie”.

Un augurio di buon lavoro a cui si aggiunge quello dell’assessore regionale al Personale e al Riordino istituzionale, Paolo Calvano: “Parliamo di donne e uomini che sono un riferimento per le nostre comunità e che vogliamo mettere nelle condizioni di lavorare al meglio, per rendere sempre più efficace l’azione di Polizia locale e incentivare una forte cultura della legalità”.

Tra le iniziative della Giornata in Terza Torre, un seminario sul ruolo e sul futuro della Polizia locale, e in particolare di quali cambiamenti questo organo di sicurezza, che in regione conta quasi 4mila operatori tra agenti e ufficiali, di cui 1.589 donne (40%) e 2.327 uomini (60%), metterà in atto anche alla luce delle recenti esperienze dettate dalla pandemia e dall’arrivo di nuove forze impiegate a livello locale.

Dalla formazione e aggiornamento degli agenti, alle modalità di reclutamento di nuovo personale, fino alla capacità innovativa dei progetti realizzati grazie ai bandi regionali per finanziarli.

Sono stati poi presentati i 334 agenti neoassunti in seguito ai due concorsi unici indetti dalla Regione nel 2020 e 2021, rappresentati da due dei più giovani: Sara Chiappini del 1997, assunta nela Polizia locale del Comune di Piacenza e Mario Scarlata, classe 1999, assunto in quella di Parma.

A conclusione dell’evento la consegna delle onorificenze ad Andrea Giacomini, comandante della Polizia locale di Ravenna e Andrea Parmeggiani, ispettore della Polizia Locale di Modena, da parte del sottosegretario alla presidenza della Giunta, Davide Baruffi, e del capo della segreteria politica della Presidenza, Giammaria Manghi.

Emergenza-urgenza e Ginecologia, pubblicati i bandi per la fornitura di servizi in supporto agli specialisti

Emergenza-urgenza e Ginecologia, pubblicati i bandi per la fornitura di servizi in supporto agli specialistiSono stati pubblicati i bandi di gara per la fornitura temporanea di servizi medici relativi agli ambiti di Emergenza-Urgenza e Ginecologia e Ostetricia, indetti dall’Azienda USL di Modena in supporto agli specialisti dei Punti Nascita gestiti da Ausl e della rete provinciale 118-Pronto Soccorso. I due percorsi sono stati individuati quale soluzione immediata ed emergenziale per fare fronte alla carenza di personale, problematica nota a livello nazionale che ha un impatto maggiore nei presidi periferici, con l’obiettivo di continuare a garantire l’assistenza alle cittadine e ai cittadini.

Il bando relativo a Ginecologia e Ostetricia prevede la stipula di un contratto di cinque mesi (rinnovabili opzionalmente per altri cinque) per la copertura di turni medici nei Punti Nascita dell’Ausl: gli specialisti ginecologi saranno impiegati in particolare per la copertura di turni festivi e per le guardie notturne, per garantire la corretta turnazione dei professionisti in organico, anche in vista delle ferie estive a partire da giugno, e la sicurezza all’interno dei reparti. Con questa soluzione, gli specialisti Ausl potranno dedicarsi anche sul fronte della ripresa dell’attività di specialistica ambulatoriale nell’attuale fase post-emergenziale del Covid.

Stesso obiettivo di fondo si pone il bando per l’area dell’Emergenza-Urgenza, che però prevede un arco temporale più ristretto (tre mesi più altri tre opzionali).

Parallelamente prosegue la costante ricerca da parte dell’Azienda USL di nuovi professionisti da inserire nell’organico sia nei due Punti Nascita sia nei Pronto Soccorso: nel tempo sono state adottate numerose strategie e azioni, tra cui l’indizione di concorsi pubblici ripetuti più volte nel corso degli anni, lo scorrimento di graduatorie di concorso di altre Aziende della Regione, così come la pubblicazione di bandi finalizzati all’acquisizione di contratti Libero Professionali, per specializzandi e ancora bandi di mobilità. Inoltre, è stato costruito un percorso di cooperazione tra reparti delle tre aziende sanitarie della provincia di Modena per la copertura di turni nei Punti Nascita Ausl, nonché all’interno del Dipartimento Interaziendale di Emergenza-Urgenza. Azioni e percorsi che però non hanno consentito il reperimento di professionalità in numero adeguato a fronteggiare le carenze, e che comunque si innestano in un quadro generale di risorse disponibili limitate.

L’Azienda USL di Modena, di concerto con le altre aziende sanitarie, gli enti locali e la Regione, sta lavorando con l’unico intento di salvaguardare e continuare ad offrire i servizi con standard qualitativi e di sicurezza, supportando i professionisti che vi lavorano, con tutti i mezzi a disposizione.

Il Palazzetto dello Sport di Fiorano sarà intitolato ad Antonio Maglio

Il Palazzetto dello Sport di Fiorano sarà intitolato ad Antonio MaglioNel mese di febbraio la Giunta di Fiorano Modenese ha deliberato di intitolare ad Antonio Maglio, il Palazzetto dello Sport e palestra della scuola primaria Guidotti, che sarà inaugurato il prossimo 5 giugno, alle ore 11.

Si tratta probabilmente del primo edificio in Italia, intitolato a questo grande medico italiano, sconosciuto ai più, padre delle Paralimpiadi.

Una scelta quella della giunta fioranese che rende omaggio a una “figura rappresentativa dei valori dello sport”, come scritto in delibera (14/2022).

Una scelta di qualità e anche attuale, visto che recentemente Rai ha dedicato un film a questo personaggio, che andrà in onda lunedì 16 maggio, con il titolo ‘A muso duro’.

La pellicola racconta una parte della vita di Maglio, interpretato dall’attore e conduttore Flavio Insinna, la sua sfida ai pregiudizi dell’epoca per dimostrare che la disabilità poteva essere una realtà viva, piena di energie e coraggio.

All’inaugurazione del nuovo Palazzetto dello Sport, edificio caratterizzato da elevate prestazioni strutturali, antisismiche ed energetiche, che potrà ospitare gare agonistiche, saranno presenti anche Maria Stella Calà, vedova di Maglio e lo stesso Flavio Insinna (in attesa di conferma).

Nato a Il Cairo, in Egitto, nel 1912, Antonio Maglio fu pioniere delle terapie di riabilitazione dei disabili, fin dal conseguimento della laurea in Medicina e Chirurgia, presso l’Università di Bari nel 1935. Moltissimi gli devono (direttamente o indirettamente) il miglioramento dell’aspettativa di vita ed il reinserimento nel corpo della società civile.

Consulente medico dell’Inail, nel 1957, fu nominato direttore del Centro Paraplegici “Villa Marina” ad Ostia, appena inaugurato. Qui sperimentò nuove tecniche e metodologie di riabilitazione, con effetti immediati di riduzione della mortalità ed attenuazione degli stati di depressione.

In particolare, seguendo le idee del neurologo anglo-tedesco Ludwig Guttmann, introdusse lo sport come strumento riabilitativo, facendo praticare ai suoi pazienti atletica leggera, nuoto, pallacanestro, scherma, tennistavolo, tiro con l’arco. Per tale ragione è considerato il padre dello sport paralimpico italiano.

Nel 1960, in concomitanza con le Olimpiadi, riesce a portare i Giochi internazionali per disabili di Guttmann, a Roma, dando luogo alla prima Paralimpiade della storia

200 studenti delle superiori di Sassuolo alla terza edizione di Innovation Days al Crogiolo Marazzi

200 studenti delle superiori di Sassuolo alla terza edizione di Innovation Days al Crogiolo MarazziUna giornata che ha messo faccia a faccia talenti e mondo del lavoro dando l’opportunità ai giovani di incontrare aziende importanti del territorio e ricevere strumenti di orientamento e formazione. Dopo il saluto del Sindaco Gianfrancesco Menani, l’assessore Alessandra Borghi è intervenuto l’Ing. Franco Stefani, System Ceramics, partendo dalla sua personale esperienza professionale e di vita, ha ricordato l’importanza delle competenze di un professionistaapacità tecniche, conoscenza, atteggiamenti e caratteristiche personali da acquisire con lo studio e l’esperienza. Enrica Gibellini, responsabile Area Education e Formazione di Confindustria Ceramica ha fatto un focus sulle competenze richieste dalle aziende nel settore ceramico.

“Oggi si cercano figure tecniche e professionali nei settori della chimica, informatica, manifattura, manutenzione degli impianti, logistica del prodotto e programmazione, oltre a figure multidisciplinari in grado di coordinare processi industriali sempre più complessi. Sono ancora tante le imprese ceramiche che hanno difficoltà a trovare personale nell’ambito della manutenzione come elettromeccanici, elettrotecnici e tecnici specializzati nel fine linea. Per questo Confindustria Ceramica propone alle scuole di ogni ordine e grado e fino all’Università, anche percorsi di formazione così come Master e Dottorati per rendere i giovani più consapevoli delle realtà attive sul nostro territorio”. Grande interesse ha riscosso l’intervento di Armando Meletti, general manager di Esmalglass Itaca Group, ha presentato il Gruppo Altadia, multinazionale spagnola che opera nel settore dei colorifici ceramici a livello mondiale, che ha ricordato l’importanza delle skills trasversali e la conoscenza delle lingue straniere mentre Enrico Tombesi, Dirigente di G-Lab  di Fondazione Golinelli ha spiegato l’importanza del lifelong learning, cioè l’apprendimento che ognuno di noi compie lungo tutto l’arco della sua vita.per acquisire sempre nuove conoscenze e di nuove competenze e abilità utili nel mondo del lavoro. Emanuela Comastri, Partner & Business Coach di Cespim, Società di Ricerca del Personale e la sua equipe hanno invece evidenziato l’importanza di imparare a personalizzare in modo efficace le proprie strategie di ricerca del lavoro per aumentare le chance e strategie da mettere in campo per raggiungere i vostri obiettivi professionali.

Francesca Rivi, co-fondatrice di Roteglia 1848, ha presentato la startup fondata con altri quattro giovani, di età dai 30 ai 40 anni, eredi  dell’antico Opificio liquori Roteglia, attività artigianale che, dal 1848, produce il Sassolino e il Nocino, liquori simbolo di Sassuolo, e impegnati nella  produzione di liquori come il Sassovo. Giuseppe Boschini, responsabile operativo della Fondazione Its Maker e Ormes Corradini, Presidente di Its Maker, l’Istituto Superiore di Meccanica, Meccatronica, Motoristica e Packaging Emilia Romagna  hanno invece centrato l’attenzione sulle opportunità del digitale. “Oggi, in maniera trasversale, il settore industriale ha  bisogno di figure ICT, tecnici in grado di gestire in digitale impianti automatizzati complessi in settori come la meccatronica, moda, alimentare, ceramica, packaging”.

Elenco di chiusure notturne sulla A1 e sulla A13

Elenco di chiusure notturne sulla A1 e sulla A13Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, previsti in orario notturno, dalle 22:00 di lunedì 16 alle 6:00 di martedì 17 maggio, sarà chiuso il tratto compreso tra Terre di Canossa Campegine e Reggio Emilia, verso Bologna.
Di conseguenza, non sarà accessibile l’area di parcheggio “Crostolo ovest”, situata all’interno del tratto chiuso.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Terre di Canossa Campegine, percorrere la viabilità ordinaria: Via Bertona, SP111, SS9 Via Emilia, Viale Martiri di Piazza Tienanmen, SS722, Viale Trattati di Roma e rientrare sulla A1 alla stazione di Reggio Emilia.

Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori manutenzione al ponte sul fiume Po, situato al km 47+000, per tre ore notturne, dalle 00:00 alle 3:00 di sabato 14 maggio, sarà chiuso il tratto compreso tra Ferrara nord e Occhiobello, verso Padova.
Si precisa che l’area di servizio “Po est”, situata all’interno del suddetto tratto, sarà chiusa dalle 22:00 di venerdì 13 alle 3:00 di sabato 14 maggio.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Ferrara nord, percorrere la viabilità ordinaria: SP19, Via Eridano, Via Modena, Via Marconi, SS16 adriatica, Santa Maria Maddalena, SR16 Via Eridania e rientrare sulla A13 alla stazione di Occhiobello.

Asfalti in via Cerreto a Fiorano Modenese

Asfalti in via Cerreto a Fiorano ModeneseLunedì 16 maggio, Fiorano Modenese, cominceranno i lavori di rifacimento dell’asfalto e banchine stradali di via Cerreto da civico 3 fino al ponte di via Nirano II tronco, al confine con Maranello. Un’opera attesa dai residenti e da quanti transitano lungo la via.
Dalle ore 9 alle ore 17, è prevista la chiusura con divieto di transito in entrambi i sensi sul ponte di via Nirano II tronco e in via Nirano II tronco tra via Chiesa fino altezza del ponte, eccetto per i mezzi di soccorso e scuolabus. E’ prevista inoltre l’istituzione del senso unico alternato, regolato da movieri tra via Nirano e via Cerreto n. 3.

Le chiusure sono state disposte per consentire di effettuare le attività in sicurezza, data la dimensione della sede stradale, con il senso unico alternato infatti non sarebbe stato possibile garantire la necessaria sicurezza.
Salvo imprevisti, i lavori potranno ragionevolmente concludersi entro martedì 17 maggio, con conseguente riapertura al transito. L’ordinanza tuttavia dispone, in via cautelativa, la chiusura della strada fino alle ore 17 di giovedì 19 maggio.
Per arrivare a Spezzano i tragitti alternativi sono due: passando da Rocca Santa Maria (frazione di Serramazzoni) per poi confluire su via Giardini, oppure percorrere via Fazzano (frazione di Prignano) e quindi via per Montegibbio (Sassuolo).
Il comune di Fiorano Modenese ha provveduto ad avvisare i residenti della zona.

Muratori (Cisl): “Sul distretto della ceramica in arrivo la tempesta perfetta”

Muratori (Cisl): “Sul distretto della ceramica in arrivo la tempesta perfetta”Rincari energetici e delle materie prime, conseguenze della guerra in Ucraina: il settore ceramico rischia la tempesta perfetta. È uno dei più energivori dell’industria italiana e continua a lavorare in perdita per non fermare la produzione. Cosa succederà dopo l’estate nel distretto di Sassuolo-Scandiano, che rappresenta l’85-90% della produzione ceramica italiana e occupa 15 mila addetti (senza contare l’indotto)?

«Non possiamo andare avanti così ancora a lungo, produrre per perdere soldi non ha senso – dichiara all’Agi Massimo Muratori, segretario generale del sindacato ceramisti Femca Cisl Emilia Centrale – Del resto se non lo fai perdi quote di mercato e non le recuperi, perché il resto del mondo non è fermo. Siccome la ceramica italiana è già pesantemente attaccata dalla concorrenza spagnola e turca, se si ferma adesso rischia di non riprendersi più».

In effetti ordini e spedizioni viaggiano a pieno ritmo, ma c’è l’incognita del rientro dalle ferie, soprattutto se non si riesce a reperire la materia prima.

«C’è preoccupazione, il settore risente di una serie di fattori che sono messi in fila proprio come una tempesta perfetta – afferma Muratori – I problemi sono iniziati l’anno scorso con gli aumenti dei costi delle materie prime, poi c’è stata la speculazione sul costo dell’energia e l’esplosione dei costi del gas avvenuta quando la guerra non era ancora iniziata, quindi per altri fattori, ma che ha inciso pesantemente sulle aziende.

A inizio anno c’è stato un momento di grande panico – continua il sindacalista dei ceramisti Cisl – Ci siamo attivati presso il Mise (Ministero per lo sviluppo economico) per capire come affrontare la situazione: il rischio era dover fermare le aziende nel momento di massima domanda dal mercato».

Infatti tra gennaio e febbraio diverse imprese hanno chiesto la cassa integrazione straordinaria fino alla fine dell’anno, ottenuta dal ministero con una causale ad hoc: hanno fermato gli impianti per un po’, ma poiché il costo del gas si è abbassato, ora producono in perdita.

«È una perdita che potremmo definire “contenuta” rispetto a prima. Le imprese producono lo stesso – spiega Muratori – perché devono fornire i clienti, i quali riempiono i magazzini per il timore che a un certo punto il settore si fermi e non si riesca più a trovare il materiale. Prevediamo che nel  giro di tre/quattro mesi la domanda di piastrelle cali e che in autunno ci sia un forte rallentamento, oltre a un nuovo rincaro del gas».

Su 130 aziende del distretto ceramico di Sassuolo, sono trenta/quaranta quelle che rischiano di più, a cause delle ridotte dimensioni.

«Le grandi aziende hanno le spalle più larghe e possono reggere l’urto, mentre le aziende medio-piccole fanno molta più fatica – conferma il sindacalista dei ceramisti Cisl –

Per produrre le piastrelle le aziende usano forni che lavorano a oltre mille gradi 24 ore al giorno e consumano gas metano. Siamo nel pieno della transizione energetica, ma a oggi non c’è ancora un’alternativa al metano nel settore ceramico. L’unico aspetto positivo è che la preoccupazione di “restare a piedi” sta accelerando gli studi verso soluzioni energetiche alternative.

In questo senso guardiamo con interesse  al progetto di Iris Group per la produzione di idrogeno verde per capire se davvero rappresenti il futuro per il distretto.

Nel caso – conclude Massimo Muratori, segretario generale della Femca Cisl Emilia Centrale – andrebbero progettati dei veri e propri hub per la produzione di idrogeno verde che possano fornire il territorio e non solo la singola azienda».

 

35enne di Maranello morta dopo iniezione al seno: arresti domiciliari per l’autore dell’inoculazione

35enne di Maranello morta dopo iniezione al seno: arresti domiciliari per l’autore dell’inoculazioneNel pomeriggio di giovedì 12 maggio, i Carabinieri della Compagnia di Sassuolo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare applicativa della misura coercitiva degli arresti domiciliari emessa dal Gip presso il Tribunale di Modena su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di una persona 52enne, di origini sudamericane, per il delitto di morte come conseguenza di altro delitto in relazione all’esercizio abusivo della professione sanitaria (cui all’art. 586 c.p. in relazione all’art. 348 c.p.).

La persona indagata è gravemente indiziata per la morte della 35enne Samanta Migliore, deceduta all’Ospedale di Baggiovara lo scorso 21 aprile al seguito di un trattamento di chirurgia estetica eseguito lo stesso giorno presso la sua abitazione di Maranello. L’indagato è sottoposto ad indagine anche per il reato di omissione di soccorso, aggravato dal decesso della persona offesa.

L’accertamento autoptico, condotto dal consulente nominato dalla Procura, ha individuato la causa del decesso di Samanta Migliore in un meccanismo esiziale di tipo embolico attivato dall’iniezione nel seno destro della donna di un fluido semioleoso (tipo silicone). II Consulente Tecnico ha individuato nel corso delle operazioni autoptiche all’interno della zona trattata circa 300 cc del fluido semioleoso che sarà oggetto di specifica indagine analitica.

Il Giudice ha ritenuto sussistenti le esigenze cautelari del pericolo di recidivazione della condotta criminosa, anche sulla scorta dell’acquisizione di una recente dichiarazione resa agli investigatori da una altra donna la quale, alcuni anni prima, si era rivolta all’indagato per un trattamento estetico con gravissime conseguenze di cui ancora adesso è portatrice.

Le indagini sono state condotte dal Comando Compagnia Carabinieri di Sassuolo, dal Comando Stazione Carabinieri di Maranello e dal Reparto del Nucleo Antisofisticazione dei Carabinieri di Parma.

Sassuolo avrà le vie Pierangelo Bertoli ed Edmondo Gatti

Sassuolo avrà le vie Pierangelo Bertoli ed Edmondo GattiDue strade sassolesi, di nuova realizzazione, intitolate a Pierangelo Bertoli e ad Edmondo Gatti. Lo ha stabilito la Giunta del Comune di Sassuolo, attraverso le delibere numero 71 e 73 del 10 maggio scorso in corso di pubblicazione all’Albo Pretorio.

“Considerato che occorre provvedere all’assegnazione della toponomastica – si legge nella delibera n°73 – a nuove aree di circolazione venutasi a creare nell’assetto territoriale del Comune di Sassuolo dalla realizzazione delle opere di cui al Piano operativo comunale (POC) relativo all’ambito sovracomunale di riqualificazione denominato “AR (S-F) “Ex Cisa Cerdisa”; ritenuto che è intenzione dell’Amministrazione Comunale proporre l’intitolazione della nuova strade a: Pierangelo Bertoli (N. 05/11/1942 – M. 07/10/2002) – cantautore”.

Allo stesso modo, nella delibera n°71, si legge: “Considerato che occorre provvedere all’assegnazione della toponomastica a nuove aree di circolazione, venutasi a creare nell’assetto territoriale del Comune di Sassuolo dalla realizzazione delle opere di urbanizzazione ed attualmente privi di denominazione e precisamente: Comparto Ceramiche Marca Corona; ritenuto che è intenzione dell’Amministrazione Comunale proporre l’intitolazione della nuova strada a: Edmondo Gatti (N. 22/02/1912 – M. 31/07/1954)”.

Pierangelo Bertoli – recita la delibera n°73 del 10/05/2022 –  nacque il 05/11/1942 a Sassuolo; considerato un vero e proprio “cantastorie” e una voce sincera della sua terra, Bertoli fu una figura emblematica della canzone d’autore italiana dagli anni settanta ai primi anni 2000, spaziando dalla musica popolare al rock, con testi diretti e densi di riferimenti sociali. Di lui è stato scritto che “l’immediatezza dei messaggi e la sincerità dell’ispirazione sono la peculiarità delle sue composizioni; la denuncia sociale, ora più meditata ora più aggressiva, connota il suo modo di raccontare l’uomo e il tempo in cui vive” Nato a Sassuolo, in provincia di Modena, da una famiglia operaia, a dieci mesi fu colpito da una grave forma di poliomielite che lo privò della funzionalità degli arti inferiori e lo costrinse a vivere muovendosi su una sedia a rotelle. Pierangelo, fin da giovanissimo appassionato di musica, conosceva la discografia di alcuni cantanti famosi ma non possedeva alcuna nozione di strumenti musicale e tecniche interpretative; compiuti i venticinque anni, alcuni amici gli prestarono una vecchia chitarra e in pochi mesi Bertoli imparò a suonarla, tanto che di lì a poco la chitarra divenne il suo strumento di riferimento. Dopo un anno di esercizi da autodidatta, cominciò a comporre le prime musiche per le Canzoni già scritte nella parte testuale, che suonò dapprima di fronte agli amici e poi davanti a platee sempre più vaste, fino alla consacrazione tra i più importanti cantautori italiani. Il legame con la sua terra d’origine, oltre a non allontanarlo dalla sua città natale, gli fece comporre numerose canzoni in dialetto sassolese. Nei primi anni ’70, Pierangelo Bertoli, con altri musicisti, formò il Canzoniere Nazionale del Vento Rosso, pubblicando, i primi 45 giri e l’album studio “Rosso colore dell’amore”, che venne stampato anche in Germania Ovest, e ciò comportò una tournée di Bertoli proprio in Germania e, successivamente anche in Italia. A seguito dello scioglimento del gruppo, realizzò il disco “Roca Blues” che gli fece ottenere un contratto con un’etichetta, che lo fece conoscere ad un pubblico più vasto; negli anni successivi iniziò la collaborazione con Caterina Caselli. Il 1979 è l’anno di “A muso duro”, uno dei suoi album più noti e il primo a conoscere un riscontro su vasta scala, contenente la canzone omonima, vero e proprio manifesto di uomo e artista, che esalta anche la funzione sociale e aggregativa del mestiere del cantante; in questo periodo conobbe Bruna Pattacini, che diventò sua moglie e da cui ha avuto tre figli. Tale successo venne consolidato negli anni ’80 e la sua attività discografica non conobbe interruzioni; nel 1991 la partecipazione al Festival di Sanremo portò Bertoli ad una seconda giovinezza artistica. Si spense a Modena il 07/10/2002”.

Edmondo Gatti – recita la delibera n°71 del 10/05/2022 –  nacque il 22/02/1912 a Sassuolo, fu incline al disegno sino alla tenera età. Entrò all’Istituto d’Arte “Adolfo Venturi” di Modena, uscendone diplomato nel 1932. Seguì dapprima i dettami dell’aquerellista M. Salvarani, appassionandosi sempre più a quel difficile genere di pittura che prediligeva. Si dedicò alla ceramica artistica, alla scultura, alla decorazione murale e alla scenografia. Nel 1937 si trasferì a Roma, chiamato a collaborare all’allestimento della Mostra augustea e alla prima Mostra d’Oltremare a Napoli. Nella capitale frequentò diversi studi di pittura e l’Accademia Libera del Nudo di Via Margutta; fu disegnatore e bozzettista nel reparto “Trucchi cinematografici” dell’Istituto Nazionale Luce e nelle frequenti visite dei musei approfondiva la sua esperienza, traendo ispirazione ed insegnamenti dai grandi maestri del passato. Allestì numerose mostre personali a Roma, Stresa, Pallanza, Intra, Cremona, Modena, inoltre partecipò a mostre nazionali, ottenendo ottimi attestati di riconoscimento; insegnò disegno alla Scuola d’Arte di Cannobbio ed alla Scuola Ceramica di Intra. La sua promettente attività fu interrotta nel 1946 a causa di un grave incidente stradale, le cui conseguenze ne provocarono la morte avvenuta a Modena il 31/07/1954”.

Educazione musicale nelle scuole: 1,5 milioni dalla Regione per sviluppare creatività, socializzazione e integrazione

Un milione e 500 mila euro per progetti di educazione musicale, da presentare entro il 16 giugno e da realizzare il prossimo anno scolastico.

Il finanziamento della Regione, destinato alle scuole di musica dell’Emilia-Romagna riconosciute per l’anno scolastico 2022-2023, è finalizzato a progetti che, oltre a valorizzare l’esperienza musicale collettiva, sostengano lo sviluppo della creatività, la socializzazione e l’integrazione di tutti, con particolare attenzione agli alunni e alle alunne con disabilità o in condizione di svantaggio personale e sociale.

Nella delibera approvata in questi giorni dalla Giunta sono messe nero su bianco le indicazioni per la presentazione dei progetti, che danno attuazione al “Programma regionale per lo sviluppo del settore musicale” per il triennio 2021-2023 previsto dalla Legge 2/2018 “Norme in materia di sviluppo del settore musicale”. Proprio in questi giorni peraltro, dal 9 al 14 maggio, torna la rassegna nazionale della Settimana della Musica – “La musica unisce la scuola” – giunta alla XXXIII edizione.

“Nella nostra regione, grazie anche alla legge specifica di cui ci siamo dotati nel 2018, la musica è parte dell’offerta educativa e formativa ed è un importante veicolo per la socializzazione e inclusione degli studenti e delle studentesse- sottolineano gli assessori alla Scuola, Paola Salomoni, e alla Cultura, Mauro Felicori-. I progetti che sosteniamo da un lato valorizzano le potenzialità di aggregazione e promozione sociale delle scuole privilegiandone anche il lavoro di squadra, dall’altro offrono agli alunni, a partire da quelli più svantaggiati, nuove opportunità didattiche e formative, grazie a percorsi dedicati all’esperienza musicale collettiva”.

 

Il bando

I progetti di educazione musicale dovranno essere progettati e realizzati dalle scuole di musica in partenariato con almeno due istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado o Enti di formazione professionale del sistema di IeFP – Istruzione e Formazione Professionale; essere aggiuntivi rispetto all’offerta formativa curricolare, ampliandola e integrandola; prevedere percorsi formativi composti da moduli di canto corale, musica strumentale d’insieme e/o laboratori di propedeutica musicale.

Sono rivolti agli studenti e alle studentesse della scuola primaria, della scuola secondaria di primo e secondo grado nonché dei percorsi di istruzione e formazione professionale realizzati dagli Enti di formazione professionali e dalle istituzioni scolastiche del sistema regionale di IeFP.

Saranno, inoltre, considerati prioritari i progetti fondati su reti di collaborazione ampie e diffuse e pertanto che prevedano un partenariato più ampio capace di coinvolgere in esperienze condivise più scuole di musica e più istituzioni scolastiche e/o enti di formazione professionale del sistema di IeFP; quelli che adottano approcci orientati a perseguire le pari opportunità e il contrasto alle discriminazioni e che pertanto favoriscono la relazione e l’integrazione di alunni con disabilità o in condizione di svantaggio personale e sociale. L’offerta formativa approvata dovrà favorire una maggiore condivisione di progettualità e prassi di intervento tra le scuole di musica e tra le istituzioni scolastiche.

Il termine per la presentazione dei progetti è il 16 giugno 2022. La modulistica è disponibile on line sui siti della regione http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it e http://scuola.regione.emilia-romagna.it e direttamente a questo link https://regioneer.it/sv686d7p

Notte Rossa, The Kolors, Fantafest, PAF Festival: a Maranello il giugno è ricco di emozioni

Notte Rossa, The Kolors, Fantafest, PAF Festival: a Maranello il giugno è ricco di emozioniTorna il Giugno Maranellese, la grande kermesse organizzata dall’amministrazione comunale e dal Consorzio Maranello Terra del Mito che per tutto il mese di giugno proporrà un ricco cartellone di eventi, spettacoli e animazioni.
Dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia, Comune, commercianti, imprese e associazioni del territorio hanno unito nuovamente le forze per mettere insieme un programma ricco di proposte, dallo sport alla musica, dai motori alle performance artistiche.

Si parte giovedì 2 con la Festa dello Sport: al Parco Due un pomeriggio dedicato a bambini, ragazzi e famiglie per provare tante discipline sportive. Alle 19 per la prima volta a Maranello la “Holi Splash Run”, la divertente corsa in cui i partecipanti vengono letteralmente inondati dai colori (unico evento che prevede una quota di iscrizione), e alle 21 in Piazza Libertà la premiazione degli atleti cittadini che si sono distinti in competizioni nazionali o internazionali, condotta da Alessandro Iori, giornalista di DAZN e TRC.
Nel primo weekend, sabato 4 e domenica 5, Piazza Libertà ospita il Maranello Fantafest: due giornate fitte di appuntamenti per celebrare la fantascienza, dal cinema alla letteratura, dalla musica ai fumetti al videogioco, tra panel e conferenze, gare cosplay, animazioni, giochi, street food e ogni sera un concerto con le colonne sonore dei film sci-fi che hanno fatto la storia.

Il secondo fine settimana sarà dedicato alla musica dal vivo: venerdì 10 il concerto dei The Kolors, una delle band pop più apprezzate degli ultimi anni, mentre sabato 11 la piazza accoglierà il premio nazionale Via Emilia la Strada dei Cantautori dedicato alle voci emergenti della canzone italiana. Domenica 12 il Parco Ferrari si animerà con la festa dei bambini e delle associazioni, tradizionale appuntamento dedicato a bambini, famiglie e al mondo del volontariato; durante la festa sarà inaugurata la nuova arena spettacoli del parco, completamente rinnovata e attrezzata.

Il terzo weekend del “Giugno” sarà interamente dedicato alla Notte Rossa, che quest’anno per la prima volta si svolgerà in due giornate, sabato 18 e domenica 19: un evento molto atteso da tanti appassionati dall’Italia e dall’estero, tra spettacoli, motori, animazioni, una festa che celebra la passione sportiva legata ai motori e che valorizza le tante eccellenze del territorio.

Il “Giugno” si chiuderà all’insegna delle performance artistiche: sabato 25 e domenica 26 prende il via la seconda edizione del PAF! Per Aria Festival, con un calendario di spettacoli per tutti, tra danze acrobatiche e atmosfere circensi, nei parchi e nelle piazze, che proseguirà fino alla fine di luglio anche nei comuni di Fiorano e Formigine.
Un ricchissimo calendario di eventi, dunque, per ritrovare la voglia di stare insieme, che vedrà anche, nei fine settimana, mercati e negozi aperti, street food e stand gastronomici, cinema all’aperto, foto sotto le stelle.

 

Comitato No Bretella-Coordinamento Cispadano No Autostrada: “Autobrennero ancora tu, ma non dovevi provarci più?”

Comitato No Bretella-Coordinamento Cispadano No Autostrada: “Autobrennero ancora tu, ma non dovevi provarci più?”“Come Comitati No Bretella e Coordinamento Cispadano No Autostrada Si Strada Scorrimento Veloce abbiamo chiesto alla Commissione Europea di vietare l’utilizzo delle procedure della finanza di progetto con diritto di prelazione per il rinnovo della concessione per la gestione dell’A22, richiamando l’Italia all’obbligo di bandire senza indugio una gara trasparente e competitiva per superare definitivamente gli affidamenti in proroga per tutelare i diritti degli utenti e superare le attuali rendite di posizione e i relativi monopoli” – spiega una nota del Comitato No Bretella-Sì Mobilità Sostenibile e del Coordinamento Cispadano No Autostrada Si Strada Scorrimento Veloce -.

“Il Decreto Infrastrutture all’art. 2 della Legge 156/2021 ha disposto che la gara europea  per il rinnovo trentennale della concessione della tratta A22 avverrà con la procedura della finanza di progetto.

In pratica la stessa Autobrennero spa realizzerà il progetto, parteciperà alla gara pubblica per la sua realizzazione e nel caso la perdesse, avrà il diritto di prelazione per poter subentrare all’impresa concorrente. Una procedura nata per realizzare nuove opere ma in questo caso applicata anche alla gestione di una infrastruttura esistente, che si trasforma in un paracadute in cui, senza rischi, Autobrennero potrà definire nuove opere da realizzare, con la garanzia di poter subentrare ad altri aggiudicatari”.

“A nostro giudizio questa norma, applicata al rinnovo di una concessione – proseguono Comitato No Bretella-Sì Mobilità Sostenibile e Coordinamento Cispadano No Autostrada Si Strada Scorrimento Veloce – viola il diritto comunitario ed è incompatibile sia con la Direttiva Ue n. 23/2014 sulle concessioni che con l’art. 81 del Trattato istitutivo della Comunità Europea. Così come le 8 proroghe, disposte per legge dal 2014 ad oggi, che hanno permesso senza alcun bando di gara ad Autobrennero spa di continuare a gestire la tratta A22 nonostante fosse scaduta la concessione, sono secondo noi e secondo la giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea, illegittime.

Tanto la procedura di finanza di progetto applicata al rinnovo della concessione che il diritto di prelazione violano infatti in modo palese i principi di pari trattamento tra imprese e di libera concorrenza.  Siamo di fronte per l’ennesima volta al tentativo inaccettabile dell’Italia di impedire ad ogni costo la concorrenza leale allo scopo di favorire Autobrennero spa, così danneggiando utenti e finanza pubblica.

Il paradosso è che, per giustificare le procedure della finanza di progetto, si sovrappongono alle normali attività di gestione e manutenzione, la realizzazione di opere accessorie e nuovi tratti autostradali decisi da Autobrennero, finanziati dai nostri stessi pedaggi, amplificando costi economici e ambientali di un modello di mobilità su gomma di merci e persone anacronistico, superato, inquinante e pericoloso”.

“Se vogliamo veramente risolvere i problemi d’inquinamento del nostro territorio e costruire un modello di mobilità sostenibile e competitivo, anche a favore delle imprese, non può essere lo stesso ente gestore che decide le opere da realizzare, perché è evidente che saranno sempre pensate a favore del proprio sviluppo, anche se conflittuale con gli interessi della collettività.

Per questo, da anni – concludono Comitato No Bretella-Sì Mobilità Sostenibile e Coordinamento Cispadano No Autostrada Si Strada Scorrimento Veloce – chiediamo che la politica abbia il coraggio di prendere in mano il governo di un tema così delicato e prioritario, prendendo atto dei cambiamenti in corso in tutto il mondo e della necessità di liberare la programmazione delle infrastrutture dalle mani di chi le sta gestendo”.

 

 

“Sentieri di Crescite”: martedì 17 maggio alla scuola S.Agostino di Sassuolo

“Sentieri di Crescite”: martedì 17 maggio alla scuola S.Agostino di Sassuolo“Sentieri di Crescite”: è l’incontro organizzato dall’Amministrazione Comunale, l’Unione dei Comuni e dall’Istituto Comprensivo Statale Sassuolo 1 Centro Est in collaborazione con le scuole d’Infanzia statali e paritarie, i nidi comunali ed i nidi a gestione privata, che si svolgerà martedì 17 maggio a partire dalle ore 18,30 presso la scuola S.Agostino, in via Trieste 69.

Dal nido alla scuola d’infanzia: l’incontro, in presenza, è rivolto alle famiglie per consentire un passaggio consapevole dei propri figli alla scuola d’infanzia.

Parteciperanno pedagogisti, educatori, insegnanti dei nidi e delle scuole dell’infanzia del Comune di Sassuolo. L’incontro è aperto a tutte le famiglie interessate residenti nei comuni di Sassuolo, Frassinoro, Montefiorino, Palagano e Prignano.

Per informazioni e iscrizioni è possibile contattare il numero 0536/880776 oppure l’indirizzo email paola.vandelli@comune.sassuolo.mo.it

“Tutti a tavola, tutti insieme! Le giornate del menù senza glutine”: Fiorano Modenese aderisce all’iniziativa

“Tutti a tavola, tutti insieme! Le giornate del menù senza glutine”: Fiorano Modenese aderisce all’iniziativaDa sempre l’Associazione Italiana Celiachia (AIC) si impegna a tutelare le persone affette e dei loro familiari, soprattutto attraverso la sensibilizzazione verso la celiachia – per cui l’unica cura rimane un’alimentazione senza glutine – e verso cibi privi di glutine. Al fine di coinvolgere Scuola, Amministrazioni e famiglie è sorto il progetto scolastico “In Fuga dal Glutine”, finanziato con il 5×1000 e basato su attività ludico-educative con l’obiettivo di vivere la diversità (alimentare, culturale o religiosa) non quale limite ma come risorsa.

Grazie all’impegno degli assessorati dei Comuni della nostra Regione e alla costruttiva collaborazione di AIC Emilia Romagna, è nata una nuova iniziativa: “Tutti a tavola, tutti insieme! Le giornate del menù senza glutine”. Si tratta di una giornata in cui le mense scolastiche (Infanzia e Primaria) che aderiscono, a pranzo servono un pasto naturalmente privo di glutine, per far comprendere anche ai bambini e alle famiglie che mangiare senza glutine si può, e anche con gusto! L’obiettivo è diffondere la conoscenza della celiachia e dell’alimentazione senza glutine così da garantire un diritto indispensabile di ogni bimbo: la completa e corretta integrazione degli alunni celiaci nel contesto scolastico.

Dopo il grande successo delle precedenti edizioni, aderisce anche Fiorano Modenese: giovedì 19 maggio negli Istituti Comprensivi Fiorano Modenese 1 e “Francesca Bursi”, verrà servito un menù naturalmente gluten-free, per rendere il pranzo un momento di serena condivisone di gusti e sapori, per tutti i bambini. L’iniziativa si inscrive all’interno della Settimana Nazionale della Celiachia, che avrà luogo dal 14 al 22 maggio.

Una grande soddisfazione per Simonetta Mastromauro, referente regionale progetto Tutti a Tavola Tutti Insieme: “È emozionante constatare il successo di un’iniziativa nata e sostenuta da volontari. E proprio come celiaca, è una gioia veder realizzati eventi che hanno il grande pregio di rivolgersi ai più giovani”. “Educazione civica significa – commenta invece l’assessore fioranese Luca Busani – anche insegnare ai nostri studenti cosa comporti essere affetti da intolleranze e malattie diffuse come la celiachia: in questo modo, anche un semplice pranzo assume un importante significato educativo, permettendo ai bambini di comprendere le esigenze dei compagni celiaci e, al contempo, di sviluppare la giusta sensibilità nel mangiare insieme senza correre rischi”.

Il SuperEnalotto, a Maranello centrato un “5” da oltre 36 mila euro

Il SuperEnalotto, a Maranello centrato un “5” da oltre 36 mila euroL’Emilia Romagna fa festa con il SuperEnalotto: nel concorso del 12 maggio, come riporta Agipronews, è stato centrato un “5” del valore di 36.640,53 euro. La giocata vincente è stata convalidata nella tabaccheria di via Ferrari 7 a Maranello. Il Jackpot, intanto, sale ancora arrivando a toccare i 204 milioni di euro – sfiorando il record dei 209 vinti nel 2019 – che saranno in palio nella prossima estrazione.

Recuperata dai Carabinieri di Formigine una bicicletta elettrica rubata

Recuperata dai Carabinieri di Formigine una bicicletta elettrica rubataNel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Formigine hanno recuperato nel centro abitato una bicicletta elettrica del valore di 600 euro, risultata rubata a una signora di Formigine qualche giorno fa. Il velocipede è stato abbandonato dall’autore del furto non appena ha visto in lontananza la pattuglia dei Carabinieri, fuggendo a piedi per le vie del centro abitato. La bicicletta è stata restituita nella stessa serata alla legittima proprietaria.

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 14 maggio 2022

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 14 maggio 2022Tra poco nuvoloso e nuvoloso per nubi in prevalenza alte e stratificate. Temporanei addensamenti nelle ore pomeridiane, più consistenti in area appenninica, con brevi rovesci sui rilievi centro-occidentali ed occasionalmente sulle pianure più settentrionali. Temperature minime stazionarie tra 15 e 17 gradi; massime in diminuzione, con valori tra 23 e 25 gradi lungo la costa ed attorno a 26/27 gradi nelle pianure interne. Venti inizialmente deboli da sud-ovest sui rilievi ed intorno a ovest in pianura, tendenti nel corso della giornata a ruotare da nord-est, con rinforzi nelle ore pomeridiane soprattutto sui settori centro-occidentali. Mare poco mosso o quasi calmo.

(Arpae)

Proroga concessione servizi idrici, la Corte costituzionale dà ragione all’Emilia-Romagna e respinge l’impugnativa della legge regionale da parte del Governo

Proroga concessione servizi idrici, la Corte costituzionale dà ragione all’Emilia-Romagna e respinge l’impugnativa della legge regionale da parte del GovernoProroga delle concessioni per la gestione del servizio idrico integrato, la Corte costituzionale dà ragione all’Emilia-Romagna.

La Consulta ha espresso infatti giudizio di legittimità costituzionale in merito all’articolo 16 della legge regionale 14 del 21 ottobre 2021 e respinto l’impugnatura da parte del Governo, che aveva formalmente eccepito contro il provvedimento della Regione. La sentenza, arrivata poche ore fa negli uffici regionali, è la numero 119/2022.

A fine dello scorso dicembre, il Governo aveva impugnato la proroga al 2027 delle concessioni dei servizi idrici decisa dalla Regione Emilia-Romagna. Su decisione del Consiglio dei Ministri, dunque, la questione era stata portata all’Alta Corte per presunte irregolarità nella norma regionale rispetto al codice dell’ambiente e alla Costituzione.

Con atto depositato il 27 gennaio 2022, la Regione Emilia-Romagna si era costituita in giudizio, chiedendo che il ricorso fosse dichiarato inammissibile o comunque non fondato.

“Siamo sempre stati convinti di aver agito con correttezza, proprio per realizzare quegli investimenti sul servizio idrico integrato che il PNRR sta giustamente sostenendo- commentato l’assessore regionale all’Ambiente, Irene Priolo-. La sentenza di oggi è una buona notizia per i Comuni, il territorio e l’ambiente. D’altro canto- aggiunge- obiettivo della Regione e dell’articolo di legge in questione non è affatto quello di alterare la concorrenza di mercato, né di ingerire nelle prerogative del legislatore nazionale, ma di permettere di investire sulle reti e sugli impianti del servizio idrico per la nostra collettività”.

“Il nostro obiettivo prioritario è infatti quello di dare risposte concrete a cittadini, imprese, comunità locali, realizzando bene e presto investimenti che migliorino l’efficienza della rete idrica e la qualità del servizio, oltre a ridurre gli sprechi di una risorsa come l’acqua, bene pubblico, arrivando alla possibilità di ridurre le tariffe a beneficio dei consumatori. Il cambio adesso dei gestori, con gli interventi previsti nel PNRR sulle infrastrutture idriche da realizzare, avrebbe comportato rallentamenti poco giustificabili. Un servizio fondamentale che vogliamo rafforzare- chiude Priolo- facendolo in un’ottica Paese che ci vede pronti a collaborare con il Governo”.

Antonio Buzzi è il nuovo presidente di Confcooperative Federsolidarietà ER

Antonio Buzzi è il nuovo presidente di Confcooperative Federsolidarietà ERHanno salvaguardato e aumentato i posti di lavoro e il fatturato, continuando a garantire i servizi essenziali di welfare anche nei momenti più difficili della pandemia. Tutto questo però a scapito degli utili di impresa, pressoché azzerati soprattutto a seguito del Covid e dell’aumento dei costi, a partire da quelli energetici. Per questo ora chiedono con ancora più forza alle Istituzioni di tutti i livelli un sostegno concreto affinché sia valorizzato il lavoro sociale, al quale occorre restituire dignità anche in termini di riconoscimento economico.

È questo il messaggio forte lanciato dall’assemblea regionale di Confcooperative Federsolidarietà Emilia Romagna dal titolo “Su la testa! Le cooperative sociali includono” tenutasi questa mattina al Sydney Hotel di Bologna e che si è conclusa con l’elezione di Antonio Buzzi a nuovo presidente della Federazione regionale.

L’evento si è svolto con la partecipazione straordinaria di oltre 140 delegati in rappresentanza delle 460 cooperative sociali aderenti alla Federazione regionale, che occupano 29.917 persone (74% a tempo indeterminato, per il 66% donne e con quasi 11.000 lavoratori svantaggiati), con 23.947 soci (rappresentano il 55% dei lavoratori) e un volume d’affari sviluppato di 1 miliardo e 67 milioni di euro. È intervenuta anche la vicepresidente di Regione Emilia-Romagna con delega alle Politiche sociali, Elly Schlein. Presenti, tra gli altri, anche il presidente di Confcooperative Emilia Romagna Francesco Milza e il presidente nazionale di Confcooperative Federsolidarietà Stefano Granata, oltre ai rappresentanti delle altre centrali cooperative e del Forum Terzo Settore dell’Emilia-Romagna.

“Tra il 2018 e il 2021 abbiamo registrato una crescita del 23% degli occupati nelle nostre cooperative sociali con +38% di lavoratori svantaggiati, e un aumento di 10% del fatturato che ha così superato il miliardo di euro – ha detto nella sua relazione Luca Dal Pozzo, presidente uscente di Confcooperative Federsolidarietà Emilia Romagna -. Gli utili da 13 milioni di euro del 2018 si sono ridotti ad appena 2 milioni di euro dell’anno scorso, e questo perché abbiamo scelto di salvaguardare i posti di lavoro e la sostenibilità delle nostre imprese, facendo importanti sacrifici sotto tutti i punti di vista”. “Questa situazione – ha detto Dal Pozzo – deve indurre tutti ad una riflessione: solo con una forte scelta sussidiaria da parte delle Istituzioni e la disponibilità a investire risorse aggiuntive possiamo continuare a garantire la tenuta del modello di welfare emiliano-romagnolo, basato sulla collaborazione consolidata tra Enti pubblici e Terzo Settore. È l’unica strada che abbiamo per mantenere qualità, quantità e universalità dei servizi, e per ridare dignità al lavoro sociale che merita un adeguato riconoscimento anche in termini economici. Ma tutto questo – ha aggiunto Dal Pozzo, che continuerà a mantenere la carica di vicepresidente di Confcooperative Emilia Romagna con delega all’intersettorialità – parte da un cambiamento culturale, sia da parte delle Istituzioni che delle imprese profit e dei cittadini: siamo tutti chiamati a riconoscere il valore e la dignità del lavoro sociale”.

“Non possiamo spiegare la tenuta del sistema di welfare dell’Emilia-Romagna senza il contributo fondamentale della cooperazione sociale – ha detto Elly Schlein, vicepresidente di Regione Emilia-Romagna con delega alle Politiche sociali -. Per questo continueremo a non voltarci dall’altra parte di fronte alle vostre istanze e siamo impegnati insieme a voi a valorizzare il lavoro sociale, cercando un punto di equilibrio condiviso con gli altri Enti pubblici per un adeguato riconoscimento dei servizi svolti dal Terzo Settore, che ha una funzione imprescindibile. Viviamo una contingenza difficilissima ma favorevole in termini di risorse a partire da quelle del PNRR. Tuttavia non siamo del tutto soddisfatti del dialogo con il Governo; al momento infatti sono rimaste fuori alcune priorità di investimenti come quelle sulla riqualificazione delle strutture residenziali e semi-residenziali, per le quali dovremo trovare insieme nuove forme di finanziamento”.

 

ANTONIO BUZZI, NUOVO PRESIDENTE DI CONFCOOPERATIVE FEDERSOLIDARIETÀ EMILIA ROMAGNA

Cinquantadue anni e residente a Cotignola (RA), presidente del Consorzio Solco di Ravenna che riunisce 16 cooperative sociali, Antonio Buzzi assume la presidenza di Confcooperative Federsolidarietà Emilia Romagna per i prossimi quattro anni grazie al voto unanime dei delegati intervenuti in assemblea. “La cooperazione sociale gestisce il 70% dei servizi alla persona dell’Emilia-Romagna, rappresentando così un asset fondamentale e imprescindibile del welfare di questa regione – ha detto Buzzi -. Ci aspettano grandi sfide a partire dal rinnovo dell’accreditamento socio-sanitario delle nostre struttureservizi dal quale dipende più della metà del fatturato delle nostre cooperative sociali; questo rinnovo deve tenere conto degli aumenti di costi a cui stiamo facendo fronte e della necessità di dare un adeguato riconoscimento al lavoro sociale”. E a proposito di lavoro, Buzzi ha sottolineato l’importanza di “sostenere le cooperative sociali di tipo B impegnate nell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, che devono poter contare su contratti adeguati alla loro tipologia di imprese che fanno inclusione sociale e non possono essere trattate come le aziendeprofit che lavorano solo con personale normo-dotato”. Infine, Buzzi ha acceso i riflettori sulle prospettive aperte dal PNRR: “Le nostre cooperative sociali devono farsi trovare pronte a intercettare risorse presentando progetti di innovazione, digitalizzazione e investimenti tecnologici che possano portare a nuovi servizi capaci di rispondere ai tanti nuovi bisogni delle comunità”.

 

IL NUOVO CONSIGLIO REGIONALE DI CONFCOOPERATIVE FEDERSOLIDARIETÀ EMILIA ROMAGNA

Pierangelo Solenghi (Consorzio Solco, Piacenza); Filippo Beghi (cooperativa sociale Fenice, Piacenza); Paola Gemmi (Kairos, Piacenza); Matteo Ghillani (Insieme, Parma); Roberta Lasagna (Aurora Domus, Parma); Maurizio Marciano (Saltatempo, Parma); Patrizia Bonardi (Sirio, Parma); Patrizia Fantuzzi (Progetto Crescere, Reggio Emilia); Patrizia Bonacini (L’Ovile, Reggio Emilia); Anna Colombini (Pangea, Scandiano RE); Luigi Codeluppi (Dimora d’Abramo, Reggio Emilia); Eduardo Raia (Coress, Reggio Emilia); Fabio Salati (Centro Sociale Papa Giovanni XXIII, Reggio Emilia); Guido Gilli (Domus Assistenza, Modena); Ireneo Maruccia (Casa della Gioia e del Sole, Modena); Marco Viola (Nazareno, Carpi MO); Arturo Nora (Coopattiva, Modena); Simonetta Gaddoni (Solco Salute, Imola BO); Michela Burattini (Solco Prossimo, Imola BO); Daniele Bergamini (Piccola Carovana Ecobì, San Giovanni in Persiceto BO); Marina Vignudelli (Solco Civitas, Bologna); Chiara Bertolasi (Serena, Ferrara); Francesco Bianco (Il Germoglio, Ferrara); Cristian Bartoletti (L’Oasi, Cesena FC); Paolo Dall’Acqua (L’Aquilone, San Mauro Pascoli FC); Annagrazia Giannini (il Cigno, Cesena FC); Mauro Marconi (For.B, Forlì); Maurizia Squarzi (CavaRei, Forlì); Monica Pozzi (Solidarietà Intrapresa, Forlì); Elena Bartolotti (In Cammino, Faenza RA), Doriana Togni (LibrAzione, Ravenna); Valerio Giorgis (La Fraternità, Rimini); Massimiliano Magalotti (Akkanto, Santarcangelo di Romagna RN); Mirca Renzetti (La Formica, Rimini).

 

Più tutela sui prodotti Dop e Igp, semplificazione, più forza ai Consorzi e trasparenza sui produttori: le richieste all’Europa di Regione e Consorzi

Più tutela sui prodotti Dop e Igp, semplificazione, più forza ai Consorzi e trasparenza sui produttori: le richieste all’Europa di Regione e ConsorziMaggiore tutela per i prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna, semplificazione delle procedure che le imprese devono affrontare per le certificazioni e rafforzamento del ruolo dei Consorzi.
L’intero sistema delle Dop e Igp è al centro della proposta di revisione del regolamento europeo, presentata dalla Commissione, e su cui il Parlamento dell’UE dovrà presentare un proprio progetto di legge.

Sul tema si è svolto un partecipato confronto in Regione, nel corso di un incontro tra l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi, i rappresentanti di tutti i consorzi Dop e Igp dell’Emilia-Romagna e l’europarlamentare Paolo De Castro, relatore dell’Europarlamento sulla revisione del regolamento.

“Questa riforma- ha affermato Mammi- deve rappresentare un’opportunità per tutti i Paesi dell’Unione europea. La Regione è a fianco delle imprese nelle attività di promozione e tutela dei nostri prodotti. Parliamo di più di sei mila imprese agroalimentari che aderiscono a una delle filiere Dop e Igp”.
“Siamo al lavoro- ha continuato l’assessore- ascoltando i Consorzi e i rappresentanti dei produttori, per elaborare proposte che rientreranno in un documento che verrà presentato al Parlamento europeo. Le linee che intendiamo seguire sono quelle di una maggiore tutela per i nostri prodotti, della semplificazione delle procedure che le imprese devono affrontare per le certificazioni, e soprattutto di un rafforzamento del ruolo dei Consorzi. Altro tema importante è la trasparenza sul nome dei produttori”.

Secondo Paolo De Castro: “La riforma del regolamento può portare a un vero e proprio Libro Bianco europeo sulla qualità e la tracciabilità. Le modifiche dovranno puntare alla maggiore operatività dei Consorzi e a una maggiore protezione delle Indicazioni geografiche, anche per contrastare il problema delle evocazioni e delle imitazioni diffuse nel mondo”.

Sulla semplificazione è emersa anche la proposta di dividere i grandi consorzi di tutela da quelli di dimensioni più ridotte, le cui istanze potrebbero essere gestite direttamente dagli Stati membri.

Le cifre
I dati parlano chiaro: l’intero settore delle indicazioni geografiche è diventato negli anni in Europa una straordinaria forza economica con un indotto di oltre 75 miliardi di euro, di cui 17 realizzati in Italia, capace di coniugare sostenibilità ambientale, economica e sociale.

In Italia, che ha alla base un’agricoltura tra le più green d’Europa, si trova il maggior numero di specialità riconosciute: 316 tra Dop, Igp e Stg e 526 vini Dop e Igp. E l’Emilia-Romagna gioca un ruolo da protagonista con le sue 44 Dop e Igp, che la collocano tra le regioni leader in Europa e la prima in Italia se consideriamo le denominazioni d’origine del solo settore cibo, per un volume d’affari che si aggira attorno ai 3,5 miliardi di euro. Inoltre, tra le prime dieci dop di tutto il Paese per volume produttivo, quattro parlano emiliano: il  Parmigiano-Reggiano, l’Aceto Balsamico Tradizionale, il Prosciutto di Parma e la Mortadella di Bologna.

Covid: oggi 3.578 nuovi casi, oltre 3700 guariti. Calano ancora ricoveri e casi attivi

Covid: oggi 3.578 nuovi casi, oltre 3700 guariti. Calano ancora ricoveri e casi attiviDall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.449.920 casi di positività, 3.578 in più rispetto a ieri, su un totale di 18.063 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 9.835 molecolari e 8.228 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 19,8%.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.448.049 dosi; sul totale sono 3.790.364 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,3%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.883.697.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/ .

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 31 (-2 rispetto a ieri, pari a -6,1%), l’età media è di 67,1 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.193 (-24 rispetto a ieri, -2%), età media 76,2 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 2 a Parma (invariato); 3 a Reggio Emilia (-1); 4 a Modena (-3); 8 a Bologna (invariato); 1 a Imola (invariato); 5 a Ferrara (+1); 3 a Ravenna (invariato); 1 a Forlì (invariato) e 3 a Rimini (+1). Nessun ricovero a Cesena (come ieri).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 43,4 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 859 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 299.505) seguita da Modena (637 su 225.783) e Reggio Emilia (393 su 164.387): poi, Ravenna (319 su 134.108), Parma (313 su 121.488), Rimini (252 su 136.185); quindi Ferrara (190 su 100.509), Cesena (178 su 80.182), Forlì (153 su 67.190), e Piacenza (149 su 75.948); infine, il Circondario Imolese con 135 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 44.635.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 41.460 (-153). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 40.236 (-127), il 97% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 3.715 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.391.693.

Purtroppo, si registrano 16 decessi:

  • 3 in provincia di Piacenza (2 uomini di 76 e 77 anni e una donna di 89 anni)
  • 1 in provincia di Reggio Emilia (una donna di 53 anni)
  • 3 in provincia di Modena (2 uomini di 92 e 93 anni e una donna di 86 anni)
  • 4 in provincia di Bologna (un uomo di 81 anni, 3 donne di 77, 85 e 93 anni)
  • 1 a Ferrara (un uomo di 93 anni)
  • 3 in provincia di Ravenna (2 uomini di 71 e 74 anni, una donna 95 anni)
  • 1 in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 84 anni).

Non si registrano decessi nelle province di Parma, Rimini e nel Circondario Imolese.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 16.767.

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 5 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.

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