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Transizione ecologica e contrasto alle diseguaglianze, la Strategia regionale per l’Agenda 2030

Transizione ecologica e contrasto alle diseguaglianze, la Strategia regionale per l’Agenda 2030Ambiente e transizione ecologica. Lotta alle disuguaglianze sociali, economiche, generazionali, di genere e territoriali. Diritti e lavoro di qualità. Salute e reti sociali. E ancora, più attenzione ai bisogni dei giovani e delle donne.

Sono solo alcuni degli impegni che si è data la Regione Emilia-Romagna, assumendo tutti i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile indicati dalle Nazione Unite nel suo programma d’azione globale, per costruire la propria Strategia regionale di attuazione dell’Agenda 2030, a partire dalle specificità del territorio e in coerenza con il progetto di rilancio e sviluppo sostenibile delineato con il Patto per il Lavoro e per il Clima.

Temi al centro del convegno “Accompagnare le transizioni, contrastare le diseguaglianze” organizzato dalla Regione, che si è svolto questa mattina a Bologna al Centro Arti e Scienze Golinelli, al quale sono intervenuti anche il ministro delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e la vicepresidente con delega al Contrasto alle diseguaglianze e all’Emergenza climatica, Elly Schlein.

Importanti contributi sono arrivati da autorevoli esperti e stakeholder in ambito ambientale, sociale, economico e istituzionale; dai rappresentanti degli Enti firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima e da alcune realtà del territorio che già realizzano progetti declinati sulla strategia regionale dell’Agenda 2030, in particolare in ambito sociale, agricolo e ambientale.

Oltre all’intervento di Jeffrey Sachs, Presidente del UN Sustainable Development Solutions Network, UN SDG Advocate e Direttore del Centro per lo sviluppo sostenibile della Columbia University.

“Con la Strategia regionale Agenda 2030 offriamo il nostro contributo alla sfida epocale lanciata dall’Unione Europea e trasferita agli Stati membri e alle Regioni per un’Europa moderna e solidale, resiliente e sostenibile- sottolineano il presidente Bonaccini e la vicepresidente Schlein-. Un documento che, partendo dal Patto per il Lavoro e per il Clima, stabilisce impegni e responsabilità condivisi, rispetto ad un percorso comune finalizzato a migliorare la qualità della vita delle persone e del pianeta”.

“Vogliamo costruire il futuro sostenibile del nostro territorio e della nostra comunità rafforzando le reti di relazioni tra tutti i soggetti, istituzionali e no, con cui condividere la complessità insita nel cammino della sostenibilità e la visione del Piano di Azione globale Onu, perché il futuro è una costruzione culturale e collettiva”.

Al centro del convegno il confronto, anche con Regioni europee ed Italiane impegnate sull’Agenda 2030, sul documento regionale elaborato con il supporto dell’Alleanza italiana per lo sviluppo Sostenibile (ASviS), che delinea il futuro del territorio emiliano-romagnolo e costituisce il contributo dell’Emilia-Romagna all’attuazione del programma Agenda 2030 per le Persone, il Pianeta, la Prosperità e la Pace, sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.

Tra i temi del dibattito, lo sviluppo fondato sulla sostenibilità, nelle sue componenti inscindibili – ambientale, sociale, economica e istituzionale – e sui principi di universalità, integrazione, partecipazione e inclusione sociale.

In particolare, il progetto regionale declina e localizza il piano d’azione delle Nazioni Unite, individuando circa 100 obiettivi qualitativi e i primi target quantitativi da raggiungere entro il 2025 e/o il 2030; introduce inoltre un sistema di misurazione che permette di monitorare il posizionamento dell’Emilia-Romagna rispetto alle sfide globali e valutare l’impatto delle politiche regionali, consentendone quindi la rimodulazione, se necessario, per raggiungere gli obiettivi definiti.

Per garantire la massima partecipazione sia nella fase di monitoraggio della strategia che nella sua attuazione, è stato istituito il ‘Forum per la Strategia regionale Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile’, ed entro il mese di giugno sarà attiva la piattaforma ’PartecipAzioni’: un canale di ascolto e confronto permanente che consentirà di aderire al ‘Forum Agenda 2030’ e presentare proposte concrete di informazione e comunicazione sul percorso di sviluppo sostenibile dell’Emilia-Romagna.

Il Forum Agenda 2030

La Strategia regionale Agenda 2030 ha istituito il “Forum per la Strategia regionale Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”, basato sull’ integrazione di esperienze partecipative regionali già affermate o in corso. Il Forum coinvolge le altre amministrazioni, il partenariato economico e sociale, le imprese e la società civile. Promuove inoltre sinergie con il Coordinamento Emilia-Romagna Sostenibile (Cers) e con l’Agenda 2.0 per lo Sviluppo Sostenibile della Città Metropolitana di Bologna, operando con modalità articolate e flessibili per favorire l’integrazione dei diversi contesti.

Il cordoglio della Regione per la morte dell’ex presidente Antonio La Forgia

Il cordoglio della Regione per la morte dell’ex presidente Antonio La Forgia“Se ne va per sempre un uomo di grande cultura, mai sopra le righe, forte della sua forza di pensiero. Un politico in grado di intravvedere prima il futuro e tracciare la strada di un riformismo che guardasse in primo luogo al rinnovamento delle istituzioni e del Paese. Senza dubbio uno dei protagonisti della costruzione di un’Emilia-Romagna regione dalle solide fondamenta sociali e capace di guardare avanti, alla pari delle aree più all’avanguardia in Europa e nel mondo”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ricorda Antonio La Forgia, presidente della Regione Emilia-Romagna dal 1996 al 1999, poi presidente dell’Assemblea legislativa regionale dal 2000 al 2005 e successivamente deputato della Repubblica. Nato a Forlì nel 1944, laureato in Fisica, La Forgia è venuto a mancare dopo una lunga malattia.

“Un pensatore coraggioso, ma anche un amministratore capace e lungimirante. Lo ricordo- prosegue Bonaccini- per l’eleganza, la schiettezza e l’intelligenza con cui affermava le proprie idee, anche quando le sue parole e le sue posizioni erano dense di contenuto e di sfida politica. Nelle sue lucide analisi, le argomentazioni non lasciavano spazio a reticenze. La sua capacità di critica e di interpretare una sinistra e una politica riformiste, sempre attente a nuove soluzioni e mai propense a guardare al passato, lo rendono uno dei maggiori esponenti del campo progressista e del centrosinistra, in Emilia-Romagna e nel Paese”.

“Alla moglie, ai figli e a tutti i suoi cari – conclude Bonaccini – esprimo profonda vicinanza e le più sentite condoglianze a nome mio personale, della Giunta regionale, della Regione tutta e dell’intera comunità emiliano-romagnola, che ha avuto modo di apprezzarlo e stimarlo in ogni ruolo ricoperto, al servizio delle persone e delle istituzioni”.

1.845 nuovi casi Covid oggi (10/6) in regione e quasi 1.300 i guariti. Altri due decessi

1.845 nuovi casi Covid oggi (10/6) in regione e quasi 1.300 i guariti. Altri due decessi
Vaccino Covid (foto – copyright Brancolini Roberto)

Oggi i nuovi positivi Covid registrati in Emilia Romagna sono 1.845 in più rispetto a ieri, su un totale di 11.478 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 6.239 molecolari e 5.239 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 16,1%.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.550.018 dosi; sul totale sono 3.792.912 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,4%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.910.064.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/ .

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 27 (+1 rispetto a ieri, +3,8%), l’età media è di 67 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 660 (+9 rispetto a ieri, +1,4%), età media 75,1 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Parma (invariato rispetto a ieri); 1 a Reggio Emilia (invariato); 1 a Modena (invariato); 10 a Bologna (+1); 2 a Imola (invariato); 5 a Ferrara (+1); 4 a Ravenna (invariato); 1 a Rimini (invariato).

Nessun ricovero a Piacenza, Cesena e Forlì (come ieri).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 44,9 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 406 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 311.819) seguita da Modena (238 su 233.576), Parma (213 su 126.765), Ravenna (207 su 139.072); poi Reggio Emilia (159 su 169.796), Ferrara (151 su 104.374), Rimini (136 su 139.787), Cesena (115 su 82.603); quindi Forlì (77 su 69.229), Circondario Imolese (73 su 46.534) e, infine Piacenza con 70 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 78.164.

casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 17.639 (+549). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 16.952 (+539), il 96,1% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 1.294 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.467.076.

Purtroppo, si registrano 2 decessi:

  • 1 in provincia di Parma (una donna di 92 anni)
  • 1 in provincia di Rimini (un uomo di 84 anni)

Non si registrano decessi nelle province di PiacenzaReggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, RavennaForlì-Cesena e nel Circondario imolese.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 17.004.

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi sono stati eliminati 2 casi positivi al test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.

In Emilia-Romagna, oltre ai cinque Referendum, il 12 giugno al voto 21 comuni

In Emilia-Romagna, oltre ai cinque Referendum, il 12 giugno al voto 21 comuniDomenica 12 giugno 2022 in Emilia-Romagna sono chiamati alle urne, oltre che per i cinque Referendum, anche gli elettori di 21 comuni (su 330 complessivi, il 6,4%) per l’elezione diretta dei sindaci e per il rinnovo dei Consigli comunali. Al voto quasi 360mila elettori di tutte le province della regione.

Sono 67 i candidati per le 21 poltrone di primo cittadino in palio, sostenuti da 108 liste: una corsa pressoché tutta al maschile che vede gli aspiranti sindaco uomini oltre l’80%. Mentre, per uno dei 314 seggi da consigliere comunale sono in lizza 2.144 candidati, poco più di 4 su dieci sono donne. E ancora, a Parma la conquista della fascia tricolore è una questione solo tra uomini, mentre nel piccolo comune riminese di Sant’Agata Feltria un unico candidato sindaco in corsa deve però vedersela con l’affluenza che dovrà superare il 40% (ma anche il 50% dei voti validi), affinché il risultato sia valido. Nel solo comune modenese di Bomporto le candidate (2 su 3) superano i maschi.

Queste curiosità e altri dati sulle consultazioni amministrative 2022 in Emilia-Romagna del 12 giugno, si possono trovare sul sito della Regione Emilia-Romagna dedicato alle elezioni, all’indirizzo www.regione.emilia-romagna.it/elezioni.

I seggi, suddivisi in 467 sezioni, sono aperti domenica 12 giugno dalle 7 alle 23. Scrutinio domenica sera, subito dopo la chiusura delle urne, i per ciascun Referendum, mentre le operazioni di spoglio per le amministrative rinviate alle ore 14 di lunedì 13 giugno.

Dove si vota
Si vota in quattro comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti, col sistema elettorale maggioritario a doppio turno. Quindi eventuale turno elettorale supplementare di ballottaggio domenica 26 giugno per Parma, Piacenza, Riccione (Rn) e Budrio (Bo) se nessun aspirante sindaco supera il 50% dei voti, ma anche per i restanti comuni se due candidati sindaco ottenessero lo stesso identico numero di voti.

Gli altri comuni al voto sono in provincia di Ferrara Terre del Reno; in provincia di Forlì-Cesena Castrocaro Terme e Terra del Sole, Dovadola e Longiano; in provincia di Modena Bomporto, Castelnuovo Rangone e Novi di Modena; in provincia di Parma Bardi; in provincia di Piacenza Bettola,Carpaneto Piacentino, Monticelli d’Ongina e Villanova sull’Arda; in provincia di Ravenna Riolo Terme; in provincia di Reggio Emilia Campegine; in provincia di Rimini Coriano, Morciano di Romagna e Sant’Agata Feltria.

Curiosità
Nei 4 comuni al voto con oltre 15 mila abitanti (Parma, Piacenza, Riccione e Budrio), sono in corsa 24 candidati sindaco con una età media di oltre 54 anni: in lizza nessun under trenta, il più anziano ne ha 83 e 30 anni compiuti li ha solo una candidata. A Parma il maggior numero di candidati sindaco: dieci, tutti uomini, appoggiati da 23 liste che vedono in corsa ben 675 aspiranti consiglieri (42% donne) per uno dei 32 posti. A Piacenza 6 i candidati (3 uomini e tre donne), 17 le liste e 480 aspiranti consiglieri (43% donne), sempre per 32 posti. A Riccione 4 candidati (2 donne e 2 uomini): 16 le liste e 361 i candidati (44% donne) al Consiglio comunale per uno dei 24 posti. Anche a Budrio 4 candidati (1 donna e 3 uomini) appoggiati da 9 liste con 128 candidati consiglieri (43% donne).

Sicurezza sanitaria
Le elezioni, anche nel post-pandemia Covid 19, prevedono ancora misure di sicurezza sanitaria per elettori e operatori dei seggi: è ‘raccomandato’, ma non più obbligatario, l’uso della mascherina, personalmente l’elettore deve ripone le schede nell’urna e i seggi saranno sanificati. Inoltre, è assicurato il voto, oltre a chi è in ospedale, anche a coloro che sono a casa in quarantena o in isolamento fiduciario.

Agricoltura, la Regione in merito ai danni provocati dai cinghiali e il rischio peste suina africana

I danni ai raccolti provocati dai cinghiali e l’allarme per la peste suina africana, che al momento vede l’Emilia-Romagna indenne dalla malattia, sono all’attenzione della Regione che sta mettendo a punto un Piano a protezione degli allevamenti. L’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, ha anche scritto ai sindaci dell’Emilia-Romagna per aggiornarli sulla situazione e sugli interventi previsti, sottolineando come sia “indispensabile ed urgente l’introduzione delle nuove misure contenute nella bozza di decreto-legge del Ministero che le Regioni hanno visionato e che si auspica venga approvato al più presto”.

Sono due le azioni giudicate maggiormente efficaci: il prolungamento fino a cinque mesi della attività di caccia al cinghiale, consentendo una riduzione del numero di questi animali attraverso i metodi consentiti dalla legge, fra cui anche la braccata che negli ambienti boschivi si presenta più efficace. E l’estensione dei piani di controllo anche alle aree in cui attualmente non sono previsti, ma dove i cinghiali provocano gravi danni alle produzioni agricole.

“Abbiamo ripetuto nei nostri recenti incontri al Governo e al legislatore nazionale- continua l’assessore- che non è sostenibile vedere attività che dalla sera alla mattina perdono un intero patrimonio produttivo, solo perché non si vuole mettere mano a una norma statale che da più parti dimostra tutta la sua inattualità e inefficacia, impedendo alle Regioni di intervenire con strumenti speciali nelle situazioni in cui si rischia di veder scomparire intere attività agricole”.

“Tra gli interventi più efficaci messi a punto dalla Regione- ricorda Mammi – c’è senza dubbio il Piano di controllo sulla specie, che amplia la possibilità di autodifesa da parte degli agricoltori anche con coadiutori di fiducia, oltre alle misure che la legge oggi consente, sulla base delle indicazioni dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). Abbiamo incontrato le Polizie provinciali nelle settimane scorse proprio per fare il punto insieme sull’attuazione del Piano di controllo. Abbiamo inoltre fornito loro la mappa precisa delle zone in cui occorre intervenire più velocemente perché presentano alte presenza di cinghiali e allevamenti zootecnici. Alle Polizie provinciali e’ infatti affidata l’attuazione stessa del Piano con la preziosa collaborazione dei coadiutori.

Nei prossimi giorni la Regione presenterà al Commissario straordinario nazionale per la peste suina africana Angelo Ferrari, il Piano regionale di interventi urgenti (Priu) con il dettaglio delle misure, le attività di monitoraggio sui piani di controllo con il conteggio degli abbattimenti zona per zona e la sorveglianza, dando priorità alle zone in cui coesiste un’alta incidenza di cinghiali e al contempo la presenza di allevamenti suinicoli.

Carovita: consumatori in piazza con le pentole vuote per protesta

Carovita: consumatori in piazza con le pentole vuote per protestaC’erano anche rappresentanti dell’Adiconsum Emilia Centrale a “Pentole vuote”, la manifestazione indetta oggi a Bologna e altre città italiane da 15 associazioni dei consumatori per protestare contro caro prezzi, bollette alle stelle, ritorno dell’inflazione, speculazioni, aumento della povertà.

«La pentola vuota simboleggia le famiglie anche modenesi che non riescono più a mettere insieme il pranzo con la cena – spiega Adele Chiara Cangini, responsabile Adiconsum Emilia Centrale – La protesta vuole richiamare il Governo a fare di più contro gli aumenti ingiustificati e confrontarsi con i rappresentanti delle associazioni consumatori che gli hanno già inviato un documento con proposte concrete per superare le criticità».

Nel documento le associazioni dei consumatori chiedono di liberare il prezzo dell’energia (elettricità, gas e carburanti) dalle speculazioni e volatilità dei mercati, introducendo un criterio di calcolo dei prezzi coerente con i costi di produzione delle diverse fonti energetiche e con il costo medio di acquisizione delle forniture nazionali complessive e in grado di attivare una gestione dei picchi di mercato, e su tali basi rendere più competitivo il mercato tutelato per elettricità e gas, soprattutto con riguardo alle fasce deboli della popolazione, garantendo nel contempo la concorrenza e il contenimento delle ripercussioni su tutta la clientela.

Inoltre chiedono di non applicare l’Iva sulle accise sui carburanti e contingentarne il carico fiscale alla media europea e sterilizzare l’Iva sulla materia prima fino a un valore massimo uguale al carico delle accise.

I consumatori propongono di avviare una riforma complessiva degli oneri generali di sistema che gravano in bolletta e comprendono molte voci ormai obsolete o ingiustificate, esentando il loro ammontare dalla base imponibile Iva, che va comunque ridotta strutturalmente al 10% sulla totalità dei consumi di gas.

Ritengono che sia utile una sospensione dei distacchi di energia elettrica e gas, ampliando e migliorando gli accordi per la rateizzazione lunga delle bollette, anche tramite la creazione di una specifica garanzia creditizia pubblica, e istituire una procedura speciale presso il Servizio conciliazione clienti energia di Arera.

Per le associazioni dei consumatori occorre definire la casistica di morosità incolpevole, allargandola alle difficoltà sopravvenute per i nuclei familiari anche ai fini dell’accesso al bonus sociale, stabilizzare l’innalzamento della soglia Isee a 12 mila euro e aumentare anche il valore del bonus.

Bisogna prevedere un fondo di sostegno per le fasce meno abbienti per la realizzazione di interventi di riqualificazione energetica degli immobili, anche ai fini dello sviluppo delle energie rinnovabili e del contenimento dei consumi energetici, e per istituire uno specifico intervento di contrasto della povertà energetica.

Chiedono di istituire l’albo dei venditori autorizzati a operare nel settore dell’energia, da accreditare in base a requisiti di solidità patrimoniale e garanzie finanziarie, esperienza e competenza industriale, correttezza commerciale, impegno per la sostenibilità.

I consumatori suggeriscono una politica degli acquisti di gas ed energia coordinata e gestita a livello europeo, per ottenere un approvvigionamento più vantaggioso ed equo per tutti gli Stati membri.

Occorre, poi, ampliare le misure di supporto e operare una semplificazione amministrativa per favorire la nascita e la gestione delle comunità energetiche rinnovabili, anche qualificandone alcuni modelli come enti del terzo settore.

In più serve rafforzare i compiti di sorveglianza e i poteri sanzionatori delle autorità indipendenti e di Mr. Prezzi, allargandone il campo d’intervento e le funzioni di coordinamento delle istituzioni centrali e periferiche dello Stato preposte al controllo, vigilanza e repressione di abusi e speculazioni, instaurando anche un rapporto diretto con le associazioni dei consumatori riconosciute.

Nel documento si propone anche di attivare presso le prefetture dei comitati territoriali di sorveglianza sui prezzi, coinvolgendo i Crcu, per monitorarne l’andamento e contrastare fenomeni speculativi in sinergia con Mr. Prezzi.

Infine si chiede la consultazione preventiva delle associazioni dei consumatori e utenti riconosciute per l’assunzione di provvedimenti in materia di prezzi e politica energetica.

La FP CGIL Emilia Romagna apre la vertenza sulla sanità in regione

La FP CGIL Emilia Romagna apre la vertenza sulla sanità in regioneLa FP CGIL Emilia Romagna si mobilità  per la sanità  e farà un presidio davanti alla Regione, lunedì 13 giugno mattina, per chiedere più risorse per la salute, più assunzioni, la stabilizzazione dei precari e l’aumento dei fondi della contrattazione integrativa per scongiurare il calo dei salari dei dipendenti della sanità emiliano romagnola.

Il presidio si terrà alle ore 10 davanti alla sede della Regione, in viale Aldo Moro 52.

(FP CGIL Emilia Romagna)

Sanità, liste d’attesa: entro il 2022 rientro nei tempi previsti nel 90% delle prestazioni

Sanità, liste d’attesa: entro il 2022 rientro nei tempi previsti nel 90% delle prestazioni
Il direttore generale dell’Assessorato regionale alla Salute Baldino, l’Assessore Donini e il Presidente Bonaccini

Oltre un milione e cinquecentomila prestazioni rinviate per il Covid già recuperate, a cui si aggiungono 53 mila interventi chirurgici. Ma ancora non basta: il piano operativo per il recupero delle liste di attesa predisposto dalla Regione Emilia-Romagna si pone l’obiettivo di ritornare entro il 2023 ai valori di performance pre-pandemici per le prestazioni differibili o programmabili. Le urgenze, infatti, sono sempre state garantite nei tempi fissati e così, ovviamente, continuerà a essere.

Un percorso di rientro che prevede un primo, importante traguardo intermedio: entro la fine del 2022, i tempi previsti dovranno essere rispettati almeno nel 90% dei casi, raggiungendo gli indici di performance richiesti (area verde), e quindi dovrà essere garantita la prima visita specialistica entro 30 giorni e un accertamento diagnostico entro 60. In media, questi i tempi che prima del 2020 erano rispettati nel 97% dei casi, ed è a valori analoghi che la Regione vuole arrivare entro il 2023.

Sul fronte della chirurgia si prevede nel 2022 il recupero della capacità produttiva al 92% dei livelli del 2019 e il ripristino completo della capacità pre-pandemica nel 2023.

Ogni azione proposta sarà oggetto di confronto con i sindacati.

Come detto, il piano non riguarda gli interventi e le prestazioni specialistiche urgenti, per i quali il sistema sanitario regionale ha sempre, nonostante l’emergenza sanitaria, garantito l’effettuazione.

“Le criticità che abbiamo dovuto superare in questi due anni non hanno precedenti nella storia del servizio sanitario regionale- commentano il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. La Regione Emilia-Romagna, nei giorni in cui gli ospedali, le Case della salute, i Pronto soccorso erano sottoposti a una pressione straordinaria, ha comunque garantito le prestazioni urgenti sia per ciò che concerne le visite specialistiche e la diagnostica, sia per la chirurgia. Si pensi ai malati oncologici, per esempio, ma anche alle patologie cardiache o ortopediche per le quali l’impegno è stato massimo. A questo punto dobbiamo chiudere la pagina dell’emergenza, superata grazie al ragguardevole impegno del personale sanitario, smaltire gli arretrati che ancora ci sono per tornare nel 2023 agli standard abituali dell’Emilia-Romagna. Senza dimenticare che il nostro servizio sanitario regionale è fra quelli che più in Italia ha recuperato prestazioni sospese a causa della pandemia e che sulle liste d’attesa la Regione ha attuato un piano di monitoraggio costante, unico nel Paese, che prima della pandemia aveva ridotto i tempi d’attesa, erogando le prestazioni entro i tempi indicati dagli standard ministeriali. Allo stesso modo, siamo intenzionati adesso a fare tutto ciò che servirà per tornare ai nostri standard, tenuto conto dei due anni drammatici che abbiamo alle spalle”.

 

Massima trasparenza

Da diversi anni la Regione Emilia-Romagna è impegnata nell’implementazione di strategie di contenimento e programmazione efficiente delle liste di attesa, con particolare riferimento alle prestazioni specialistiche ambulatoriali e ai ricoveri chirurgici programmati. Inoltre, già dal 2019 è stato istituito l’Osservatorio Regionale sulle liste di attesa delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e di ricovero, mentre dal 2015 la rilevazione dei tempi di attesa, inizialmente trimestrale, è stata disposta a cadenza settimanale. Attraverso un cruscotto regionale, ogni settimana vengono rilevate le prenotazioni effettuate e quelle garantite entro i tempi standard e i dati di performance sono pubblicati sul sito www.tdaer.it e consultabili online da tutti i cittadini.

Le prestazioni recuperate

Complessivamente, nel 2020 sono state gestite e recuperate oltre 1,6 mln di prestazioni sospese. Per ciò che concerne gli interventi chirurgici, nel 2020 sono stati rimandati circa 74 mila ricoveri: al 1^ gennaio 2022 la casistica si era ridotta a solo 21 mila ricoveri. Si può quindi stimare un recupero di circa 53 mila interventi totali entro il 2021.

Piano di rientro, le misure previste

Il Piano della Regione mette nero su bianco gli strumenti con i quali si devono raggiungere gli obiettivi attesi. Per quanto riguarda gli interventi chirurgici programmati, si punta al massimo efficientamento delle sale operatorie, con una programmazione chiara e definita dei percorsi di preparazione dei pazienti per azzerare i tempi di degenza pre-operatori; un contributo, inoltre, è atteso dal privato accreditato: saranno ampliate le ore di sale operatorie disponibili dove operano i professionisti del servizio sanitario pubblico, così da poter aumentare il numero degli interventi; proseguirà poi il monitoraggio costante da parte della Regione della capacità delle Aziende sanitarie di erogare le prestazioni.

Sul fronte della diagnostica e delle visite specialistiche il tema chiave è quello della maggior produzione e della appropriatezza: saranno predisposti percorsi di accesso alle visite specialistiche, univoci e standardizzati per le patologie più frequenti, con diverse classi di priorità e che, in relazione al sospetto diagnostico individuato, consentano al medico la scelta appropriata della priorità. Il piano prevede poi il potenziamento della collaborazione tra aziende sanitarie anche di diverso ambito territoriale per ampliare le disponibilità di prenotazione dei servizi.

Anche la telemedicina, dimostratasi preziosa per superare le difficoltà determinate dalla pandemia COVID-19, giocherà un ruolo di primo piano nell’ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili, sviluppando modalità alternative a distanza, in grado di garantire la continuità assistenziale dei pazienti impossibilitati ad accedere alle strutture nei tempi di previsti e ai residenti in aree remote che potranno essere anche tele monitorati a distanza. La telemedicina potrà essere implementata anche per le branche specialistiche, ad esempio, legate ai casi di esenzione per patologia cronica a scadenza.

Inoltre, l’utilizzo della telemedicina, in particolare per il teleconsulto tra i medici di base e gli specialisti, rappresenta uno strumento fondamentale affinché il ricorso alle visite specialistiche o alla diagnostica possa essere preventivamente concordato tra i professionisti.

Biodiversità una priorità: a Bologna esperti da ogni Paese per l’evento conclusivo di Life Eremita

Arriva alla sua conclusione Life Eremita, il progetto coordinato dalla Regione che negli ultimi sei anni ha visto l’impegno per il ripristino degli habitat favorendo l’aumento degli esemplari delle quattro specie di insetti protagoniste del progetto presenti sul territorio dell’Emilia-Romagna. Oggi, 10 giugno, si è tenuta a Bologna la conferenza internazionale sulla presentazione dei principali risultati raggiunti dal progetto e le azioni prioritarie da intraprendere per mantenere i risultati raggiunti.

Al DamsLab dell’Università di Bologna, in piazzetta Pasolini, si sono alternati per tutta la mattina, da remoto e in presenza, ospiti ed esperti dall’Emilia-Romagna, dall’Italia e dal mondo: da rappresentanti delle Università Sapienza di Roma e Statale di Milano fino ai colleghi degli atenei di Daugavpils in Lettonia, dai referenti degli enti Parco dell’Emilia-Romagna agli esponenti delle agenzie per la tutela ambientale della Romania e della Lituania.

“Anche se la biodiversità è entrata ufficialmente nella Costituzione Italiana, la scomparsa silenziosa di specie e habitat o l’aggravarsi delle loro minacce suscita scarsa preoccupazione o addirittura indifferenza- afferma Barbara Lori, assessora regionale alla Montagna, Parchi e forestazione -. E questo è ancora più vero quando si parla non di animali noti a tutti come il lupo o l’orso ma di piccoli insetti la cui presenza è però indice di quella qualità ambientale da più parti ricercata”.

“Per questo è stato fondamentale in questi anni il progetto Life eremita- prosegue l’assessora-: grazie a una lunga serie di eventi ed iniziative, gli entomologi e tutti i tecnici sono riusciti a rivolgersi a un pubblico molto più ampio di quello degli addetti ai lavori, facendo conoscere quanto rari siano alcuni insetti, quali siano le loro condizioni ecologiche ottimali,  gli ecosistemi a cui sono legati e come fare per garantire la loro espansione e sopravvivenza a lungo termine in Emilia-Romagna per contribuire a generare, in modo consapevole, condizioni ambientali migliori per tutti”.

“Questa esperienza- conclude Lori- è stato un contributo importante per migliorare la gestione dei boschi e degli ambienti acquatici in un’ottica di conservazione della biodiversità”.

Continuano i “Martedì in giallo”: il 14 giugno seconda serata della rassegna con Fausto Vitaliano

Continuano i “Martedì in giallo”: il 14 giugno seconda serata della rassegna con Fausto VitalianoSarà Fausto Vitaliano il protagonista del secondo incontro del “Martedì in giallo”, in programma il 14 giugno alle 21.00 presso il parco di Villa Gandini, nelle immediate vicinanze della biblioteca comunale. Vitaliano presenterà il suo libro “Scritto sulla sabbia” (Bompani, 2022): nell’ultima indagine Gori Misticò è alle prese con il caso di una donna trovata morta per la seconda volta e che all’anagrafe risulta deceduta dieci anni fa, una vicenda che lo porterà poi a fare i conti con suo padre.

Gli incontri dei “Martedì in giallo” sono organizzati con il sostegno della Fondazione di Modena e in collaborazione con l’Università Popolare di Formigine. Daniele Bresciani è ideatore e conduttore della rassegna, il cui prossimo incontro con l’autore è previsto per il 21 giugno quando sarà il turno di Sandra Bonzi che presenterà “Nove giorni e mezzo” (Garzanti, 2022).

In caso di maltempo gli eventi si terranno in Auditorium Spira mirabilis, Via Pagani 25. Per maggiori informazioni: biblio.formigine@comune.formigine.mo.it

 

Inaugura domenica il nuovo centro sportivo di Ubersetto

Inaugura domenica il nuovo centro sportivo di UbersettoIl Comune di Fiorano annuncia l’imminente inaugurazione del centro sportivo di Ubersetto, che avverrà domenica 12 giugno. I lavori sono stati conclusi a fine 2021, e infatti l’impianto è già in uso da mesi da parte della società sportiva che lo gestisce (AC Ubersetto) e da parte della cittadinanza. Si è attesa però la bella stagione e la concomitanza con la grande manifestazione di Fioranolimpica per dare la giusta inaugurazione all’opera.

La giornata si aprirà fin dalle ore 9.00 con tanti giochi per bambini, dove sarà utilizzato l’intero impianto. Dopodiché, celebrazione della messa alle ore 11.00 e a seguire il taglio del nastro attorno a mezzogiorno. Nel pomeriggio si disputerà prima una partita di campionato giovanile di calcio femminile Sassuolo-Cesena e poi il campo sarà disponibile per il gioco libero dei più piccoli. La giornata si concluderà con una cena in compagnia presso il tendone del Pala AVF posizionato nel parcheggio della struttura.

Agenzia regionale di Protezione civile, Vigili del Fuoco e oltre 120 volontari: tutti in campo domani e dopodomani, sabato 11 e domenica 12 giugno, a Modigliana (FC) per l’addestramento contro gli incendi boschivi

Agenzia regionale di Protezione civile, Vigili del Fuoco e oltre 120 volontari: tutti in campo domani e dopodomani, sabato 11 e domenica 12 giugno, a Modigliana (FC) per l’addestramento contro gli incendi boschivi“Allarme, allarme: alla Tenuta di Montebello, nel Comune di Modigliana, c’è un incendio nel bosco, con due focolai”.

È questo l’SOS che scatterà nella mattinata di domani, sabato 11 giugno, per il quale verrà chiesto l’intervento del volontariato di Protezione civile, a supporto delle attività dei Vigili del Fuoco. Fortunatamente, si tratta solo di un addestramento, che vedrà il coinvolgimento di ben oltre 120 volontari. Le attività di spegnimento e bonifica del sito proseguiranno per tutta la giornata; saranno sospese durante la notte, per riprendere domenica 12 mattina e concludersi nel primo pomeriggio con la dichiarazione del cessato allarme, ovvero lo spegnimento dell’incendio.

Riprende così quest’anno, dopo un biennio (2020-2021) di pausa forzata a causa del Covid, l’addestramento annuale antincendio in provincia di Forlì-Cesena: un territorio che, per le proprie caratteristiche – il 34% è ricoperto da superfice boscata – ha sempre mostrato un’attenzione elevata al tema dell’antincendio boschivo.

“Desidero ringraziare tutti coloro che parteciperanno all’addestramento- ha commentato l’assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo, che sarà presente a Modigliana-. In particolare, il mio grazie va al volontariato di Protezione civile, che riveste indubbiamente un ruolo fondamentale nella lotta attiva agli incendi boschivi, in particolare nelle attività di ricognizione, sorveglianza, avvistamento, spegnimento e bonifica. Attività che vengono svolte insieme alle altre forze coinvolte, all’interno di un sistema solido e rodato, perché basato sulla collaborazione e sulla fiducia reciproca. Un sistema- ha concluso l’assessore- di cui il nostro territorio, in forte pressione per il cambiamento climatico, ha sempre più bisogno”.

Oltre all’assessore Priolo, assisteranno all’addestramento Giancarlo Jader Dardi, sindaco di Modigliana; il colonnello  Gabriele Guidi, comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Forlì-Cesena; Fausto Tardozzi, responsabile delle operazioni di soccorso del Comando provinciale Vigili del Fuoco Forlì-Cesena; Piero Tabellini, responsabile Ufficio territoriale Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile; Claudia Casadei (Protezione civile dell’Agenzia per la provincia di Forlì-Cesena); Gabriele Russo, presidente del Coordinamento provinciale del volontariato di Protezione civile di Forlì-Cesena.

A partire dal 1978, la Regione Emilia-Romagna si è dotata di un Piano di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi. Nel 2021 la Giunta regionale ha prorogato la validità del Piano 2017, recependo tutte le modifiche normative, statali e regionali, che riguardano le attività connesse agli incendi boschivi.

Nuovi asfalti a San Michele

Nuovi asfalti a San MicheleInizieranno lunedì prossimo, 13 giugno, i lavori di fresatura e riasfaltatura di via San Michele, nel tratto che dalla strada Provinciale arriva fino al piazzale della Chiesa in centro.

I lavori, che indicativamente si protrarranno fino a giovedì 16 giugno e che comporteranno la fresatura del manto stradale e la stesura del nuovo tappeto, porteranno ad un senso unico alternato lungo il tratto di strada interessato con la chiusura di alcuni tratti e la modifica temporanea delle linee urbana ed extraurbana del trasporto pubblico.

Contemporaneamente verrà eseguita anche la nuova asfaltatura di via Ninfe.

 

Chiusure programmate in Tangenziale di Bologna, in A13 e in A14

Chiusure programmate in Tangenziale di Bologna, in A13 e in A14Sulla Tangenziale di Bologna, per consentire lavori di manutenzione alla segnaletica, previsti in orario notturno, dalle 23:00 di lunedì 13 alle 6:00 di martedì 14 giugno, sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo 7bis “SS64 Ferrarese” e lo svincolo 6 “Castelmaggiore” verso Casalecchio/A1 Milano-Napoli.

Di conseguenza, sarà chiuso lo svincolo 7 “Bologna Centro”, in entrata verso Casalecchio/A1 e in uscita per chi proviene da San Lazzaro/A14 Bologna-Taranto.
Si precisa che rimarrà aperto il ramo di svincolo che dall’uscita della stazione di Bologna Arcoveggio immette sulla Tangenziale in direzione Casalecchio.
In alternativa si consiglia di percorrere la viabilità ordinaria: SS64, Via Aposazza, Via Lipparini, Via Stendhal, per rientrare sulla Tangenziale allo svincolo 6 “Castelmaggiore”.

 

Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori manutenzione al ponte sul fiume Po, situato al km 47+000, previsti in orario notturno, dalle 22:00 di lunedì 13 alle 6:00 di martedì 14 giugno, sarà chiuso il tratto compreso tra Ferrara nord e Occhiobello, verso Padova.
Si precisa che l’area di servizio “Po est”, situata all’interno del suddetto tratto, sarà chiusa dalle 21:00 di lunedì 13 alle 6:00 di martedì 14 giugno.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Ferrara nord, percorrere la viabilità ordinaria: SP19, Via Eridano, Via Modena, Via Marconi, SS16 adriatica, Santa Maria Maddalena, SR16 Via Eridania, per rientrare sulla A13 alla stazione di Occhiobello.

 

Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di pavimentazione, previsti in orario notturno, dalle 22:00 di lunedì 13 alle 6:00 di martedì 14 giugno, sarà chiusa la stazione di Castel San Pietro, in entrata in entrambe le direzioni, verso Bologna e in direzione Ancona/Pescara, e in uscita per chi proviene da Bologna.
In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Bologna San Lazzaro o Imola.
Nella stessa notte, ma con orario 21:00-6:00, sarà chiusa anche l’area di servizio “Sillaro ovest”, situata nel tratto compreso tra Bologna San Lazzaro e Castel San Pietro, verso Ancona/Pescara.

 

In regione la ripresa si indebolisce, ma prosegue

In regione la ripresa si indebolisce, ma prosegueSegnali di rallentamento nel settore del commercio. L’analisi dell’indagine congiunturale realizzata in collaborazione tra Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna relativa al primo trimestre 2022 evidenzia che le vendite a prezzi correnti degli esercizi al dettaglio in sede fissa sono aumentate ancora (+3,0 per cento), anche se con un ritmo più contenuto rispetto ai tre mesi precedenti. Ciò ha permesso un ulteriore ma parziale recupero per i livelli delle vendite che sono ancora inferiori del 6,5 per cento rispetto al primo trimestre 2019.

 

I giudizi delle imprese

La quota delle imprese con vendite in aumento rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente si è ridotta di quasi dieci punti scendendo al 39,9 per cento. Al tempo stesso, il peso delle imprese che hanno avuto vendite inferiori a quelle dello stesso trimestre del 2021 è risalito riportandosi al 36,7 per cento. Il saldo tra le quote delle imprese che hanno rilevato un aumento o una diminuzione tendenziale delle vendite è peggiorato, pur ancora positivo, scendendo a +3,2 punti.

 

Le aspettative

Complice anche l’effetto della stagionalità, le aspettative paiono essersi orientate in senso positivo. Si è ampliata la quota delle imprese che si attendono un aumento del fatturato nel corso del prossimo trimestre (al 25,9 dal 12,9 per cento), ma soprattutto è scesa la percentuale delle aziende che temono una riduzione delle vendite, (al 17,9 dal 36,0 per cento). Si è quindi determinato un ampio recupero del saldo risalito da -23,2 a +8,0 punti, che è però un livello solo moderatamente positivo.

 

Le tipologie

La pandemia e la ripresa inflazionistica hanno accentuato i processi di cambiamento che da anni caratterizzano il settore del commercio e i comportamenti dei consumatori.

Nel primo trimestre 2022 la ripresa delle vendite non ha interessato tutte le tipologie del dettaglio, anzi è stata ancora trainata dal boom dei consumi non alimentari che erano stati dilazionati a seguito della pandemia.

Le vendite dello specializzato alimentare si sono ridotte nuovamente e in misura sensibile rispetto allo stesso trimestre del 2021 (-2,6 per cento), certamente appesantite dal risveglio della dinamica inflazionistica anche per questa tipologia di prodotti.

Invece, il dettaglio specializzato non alimentare ha beneficiato di un ulteriore incremento delle vendite (+6,6 per cento), più contenuto di quello del trimestre precedente, ma ugualmente connesso a un parziale recupero dei consumi dilazionati.

Tra le tipologie del dettaglio non alimentare prese in esame, le vendite di abbigliamento e accessori sono aumentate decisamente rispetto allo stesso trimestre del 2020 (+10,0 per cento).

Più contenuta la crescita per i prodotti per la casa ed elettrodomestici (+8,9 per cento) rispetto allo stesso trimestre del 2021.

Nell’insieme la ripresa tendenziale delle vendite di altri prodotti non alimentari è stata minore (+4,4 per cento) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Al contrario, iper, super e grandi magazzini non hanno beneficiato della complessiva ripresa dei consumi anche nel primo trimestre 2022 e dopo più di due anni positivi hanno fatto segnare un peggioramento con una flessione tendenziale delle vendite (-3,0 per cento). Questo anche perché le loro vendite erano molto aumentate durante la pandemia. Ne risulta infatti che le vendite correnti sono superiori del 7,3 per cento rispetto al 2019.

 

Dimensione di impresa

L’aumento delle vendite è esteso, ma con una marcata correlazione rispetto alla dimensione aziendale.

Le vendite della piccola distribuzione, da 1 a 5 addetti, sono cresciute leggermente rispetto allo stesso periodo del 2021 (+1,6 per cento). Le imprese di media dimensione, da 6 a 19 addetti, hanno ottenuto un incremento superiore (+3,4 per cento), che per le imprese di maggiore dimensione con almeno 20 addetti è stato ancora più elevato (+4,3 per cento).

Per l’effetto della stagionalità e della riduzione delle misure di prevenzione, nonostante l’accelerazione dell’inflazione, le valutazioni positive in merito all’andamento delle vendite nel prossimo trimestre sono generalizzate tra le classi dimensionali delle imprese.

 

Registro delle imprese

Al 31 marzo 2022 le imprese attive nel commercio al dettaglio erano 42.635. Rispetto a un anno prima la loro consistenza è lievemente aumentata (+0,2 per cento, +102 unità).

Riguardo alla forma giuridica, l’andamento rilevato in ambito regionale è frutto della composizione tra due tendenze.

La prima, positiva e più rilevante, è costituita soprattutto da un incremento delle società di capitale (+6,0 per cento, +297 unità) e delle ditte individuali che hanno mantenuto la loro consistenza (+14 unità) pur in un trimestre di stagionalità negativa.

La seconda, negativa, ha origine dalla diminuzione delle società di persone (-2,3 per cento, -199 unità), favorita dall’attrattività della normativa relativa alle società a responsabilità limitata, che sostiene l’aumento delle società di capitali e la riduzione di quelle di persone. A ciò si aggiunge la tendenza alla flessione dell’insieme delle cooperative e dei consorzi (-4,9 per cento).

 

Giovani cantautori in piazza: sabato 11 giugno a Maranello la tappa del concorso musicale “Premio Via Emilia”

Giovani cantautori in piazza: sabato 11 giugno a Maranello la tappa del concorso musicale “Premio Via Emilia”Sabato 11 giugno alle ore 21.15 in Piazza Libertà a Maranello fa tappa il Premio “Via Emilia La Strada dei Cantautori”, concorso nazionale a premi per cantautori e giovani esordienti organizzato dall’Associazione Concertistica “Carmina et Cantica” (ingresso gratuito). Sul palco si esibiscono Francesco Giordano, Chiara Sacks e Paul Brigo, Alessandro Augusto Giglioli, Leandro Pallozzi e Gianluigi Budriesi. Conducono la serata Beatrice Bianco e Marco Barbieri.

Il concorso, arrivato alla sua quarta edizione, è dedicato ai cantautori e ai giovani cantautori emergenti, cantanti singoli, o in duo, o con una propria band musicale: un palcoscenico per esprimere la propria musica ed esibirsi in contesti prestigiosi, accompagnati da musicisti professionisti. Si snoda in una serie di concerti-eliminatorie, eventi aperti al pubblico che si terranno nel mese di giugno nelle principali piazze del territorio, fino alla finalissima di giovedì 7 luglio in piazzale Della Rosa a Sassuolo. In ogni serata saranno ospitate personalità note della canzone d’autore e dello spettacolo. Il progetto propone la nuova generazione cantautorale quale prezioso patrimonio di continuità della canzone italiana e rende omaggio ai cantautori, che, con la loro musica e le loro indimenticabili canzoni, hanno creato la storia musicale italiana, testimoniando la ricchezza culturale e le qualità artistiche dell’Italia intera. La giuria dell’edizione 2022 è composta da Marco Barbieri, Presidente; Cristina Ferrari, sovrintendente Teatro Municipale di Piacenza; Francesco Genitoni, scrittore; Roberto Alperoli, poeta e direttore artistico Poesia Festival; Marco Biscarini, compositore di musica per film; Stefano Seghedoni, compositore e direttore d’orchestra; Pietro Pazzaglini, presidente Associazione Concertistica Carmina et Cantica.

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 11 giugno 2022

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 11 giugno 2022Cielo sereno o poco nuvoloso. Temperature minime tra 17 e 20 gradi e massime in aumento, comprese tra i 26 gradi sulla costa e i 30 gradi sulle aree di pianura. Venti deboli da nord-est, con rinforzi sulla fascia costiera al mattino; a regime di brezza nelle ore pomeridiane e serali. Mare mosso al mattino, ma con moto ondoso in attenuazione dal pomeriggio.

(Arpae)

Al Baggi le Borse di studio in memoria della docente Elena Pellegrini

Al Baggi le Borse di studio in memoria della docente Elena Pellegrini

Sara Formisano (terza classificata), Lezie Mae Ortega (seconda) e Alice Radazzo (prima), menzione speciale, invece, a Sofia Cerretti.

Sono gli studenti premiati in occasione della cerimonia con la quale l’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Baggi” ha voluto ricordare Elena Pellegrini, docente 26enne rimasta vittima, lo scorso ottobre, di un tragico incidente sui monti del Trentino.

Dei vincitori diamo conto giusto per la cronaca perché, come ha sottolineato la dirigente scolastica Maria Cristina Grazioli, «non contava chi vincesse, ma contava ricordare una persona speciale come Elena».

E tanto i ragazzi quanto i docenti non si sono sottratti al compito, «restituendoci – ha detto il padre Marco, presente in platea insieme ai familiari della docente scomparsa – la nostra Elena per come era, curiosa, appassionata e solare».

La cerimonia, commossa e composta, si è svolta presso l’aula magna dell’istituto e, ha detto la Preside, «avrà sicuramente seguito nei prossimi anni».

Energia, il presidente Bonaccini nominato commissario di Governo per il rigassificatore in Emilia-Romagna

Energia, il presidente Bonaccini nominato commissario di Governo per il rigassificatore in Emilia-Romagna“Ringrazio il presidente Draghi per la fiducia. L’incarico che mi viene affidato a nome del Governo riguarda un passaggio cruciale per il Paese, chiamato ad attuare misure concrete e strutturali per la progressiva autosufficienza energetica e accelerare la transizione ecologica, e a dare risposte rapide al caro bollette, che così duramente sta pesando su famiglie e imprese”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dopo la firma da parte del presidente del Consiglio, Mario Draghi, del decreto che lo nomina commissario straordinario per il rigassificatore in Emilia-Romagna.

“E’ importante -prosegue- che a poche settimane dall’incontro che abbiamo avuto a Bologna, nella sede della Regione, con il ministro Cingolani, sia stata accolta la disponibilità dell’Emilia-Romagna a diventare hub nazionale per il gas, grazie al porto di Ravenna, dotato di infrastrutture a mare, al largo dalla Costa, in grado di accogliere navi che trasportano gas liquefatto, procedere allo stoccaggio e alla sua rigassificazione, oltre che del collegamento a terra per la successiva immissione nella rete di distribuzione italiana. Una infrastruttura al servizio del territorio regionale e dell’intero Paese”.

In quella sede, “con il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, avevamo messo a disposizione del Governo un grande distretto dell’energia, ricco di conoscenze, professionalità, imprese”.

“Siamo pronti – prosegue Bonaccini – a far nascere a Ravenna anche un hub nazionale delle rinnovabili, attraverso il progetto Agnes, parco eolico e del fotovoltaico galleggiante in Adriatico, sempre a distanza dalla Costa, unico per dimensioni nel panorama nazionale e internazionale. Sul quale, sempre nel recente incontro in Regione, abbiamo raccolto il parere positivo del ministro Cingolani, che si è impegnato ad accelerare la verifica da parte del suo ministero”.

“Il mio impegno – conclude il presidente della Regione – è fare presto e bene, per recuperare il tempo perduto dal nostro Paese sia sul fronte dell’autosufficienza, sia su quello della transizione energetica”.

1.994 nuovi casi Covid oggi (9/6) in regione, quasi 1.700 i guariti. 10 decessi

1.994 nuovi casi Covid oggi (9/6) in regione, quasi 1.700 i guariti. 10 decessiDall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.499.876 casi di positività, 1.994 in più rispetto a ieri, su un totale di 12.341 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 7.116 molecolari e 5.225 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 16,1%.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.546.673 dosi; sul totale sono 3.792.811 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,4%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.908.816.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/ .

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 26 (+1 rispetto a ieri, +4%), l’età media è di 67,7 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 651 (-20 rispetto a ieri, -3%), età media 75,8 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Parma (+2 rispetto a ieri); 1 a Reggio Emilia (+1); 1 a Modena (+1); 9 a Bologna (-1); 2 a Imola (invariato); 4 a Ferrara (+1); 4 a Ravenna (-2); 1 a Forlì (+1); 1 a Rimini (-1).

Nessun ricovero a Piacenza (come ieri) e Cesena (-1).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 46,4 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 480 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 311.413), seguita da Modena (298 su 233.338), Reggio Emilia (233 su 169.637) e Ravenna (212 su 138.865); poi Ferrara (161 su 104.223), Parma (152 su 126.554) e Rimini (117 su 139.651); quindi Piacenza (90 su 78.094), Cesena (88 su 82.488) e Forlì (86 su 69.152); infine il Circondario imolese, con 77 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 46.461.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 17.092 (+301). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 16.415 (+320), il 96% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 1.683 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.465.782.

Purtroppo, si registrano 10 decessi:

  • 1 in provincia di Parma (una donna di 93 anni)
  • 2 in provincia di Reggio Emilia (una donna di 79 anni e uomo di 99 anni)
  • 1 in provincia di Modena (un uomo di 79 anni)
  • 4 in provincia di Bologna (tre donne: una di 75 anni e una di 89 anni, il cui decesso è stato registrato dall’ Ausl di Ferrara, una di 97 anni, e un uomo di 80 anni)
  • 2 in provincia di Ferrara (una donna di 92 anni e un uomo di 95).

Non si registrano decessi nelle province di Piacenza, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e nel Circondario imolese

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 17.002.

 

Domenica a Maranello la festa dei bambini e delle associazioni

Domenica a Maranello la festa dei bambini e delle associazioniFamiglie e volontari sono i protagonisti della “Festa dei bambini e delle associazioni” in programma domenica 12 giugno al Parco Enzo Ferrari, che vedrà anche l’inaugurazione dell’arena spettacoli del parco dopo i recenti lavori di ristrutturazione. Un appuntamento molto atteso dai bambini, dai genitori e dalla comunità maranellese: una giornata di festa in cui i più piccoli, le famiglie e le associazioni del territorio si ritroveranno con laboratori, attività, giochi e spettacoli.

Si parte alle ore 16 con il benvenuto alla festa e la distribuzione della mappa dei laboratori e della tessera per registrare i laboratori svolti; alle bambine e ai bambini che ne svolgeranno almeno cinque sarà regalato un gadget. Dalle 16 alle 20 i bambini potranno partecipare a diversi laboratori curati dalle associazioni di volontariato. Il tema scelto è quello dei linguaggi, affrontato da punti di vista diversi: dalla natura alla sicurezza, dall’ambiente all’arte, dal teatro al riciclo dei materiali, dalla musica agli animali. Prevista anche una merenda. Alle 18 è poi in programma l’inaugurazione dell’Arena del Parco Ferrari, alla presenza del sindaco Luigi Zironi e della Giunta Comunale: un momento ufficiale di presentazione ai cittadini dell’area adibita ad accogliere iniziative all’aperto, dove sono state rinnovate le panchine per assistere agli spettacoli ed è stata ultimata l’installazione di una nuova struttura per ospitare gli eventi. A seguire, lo spettacolo di improvvisazioni comiche “Il parco delle meraviglie” a cura di Libertas Fiorano in collaborazione con 8mani Teatro e una apericena a base di aperitivi senz’alcool, gnocco fritto, tigelle farcite, torte e altre prelibatezze, a cura di ACAT, Alpini, Per star bene – diabetici insieme ODV, Ortinsieme. I laboratori sono proposti da AIFVS, Polizia Locale, Lupi dell’Appennino Reggiano, AVAP, AVIS, Croce Rossa Italiana, Cooperativa CAMST, HERA, Coop. La Lumaca, 8mani Teatro, Centro per le Famiglie in collaborazione con Reti di Famiglie e Associazione Il Giardino del Prana, Servizi Educativi 0-3 anni, Gruppo Educativo Territoriale, Centro Giovani, Coop. Società Dolce, Coop. Gulliver, Change4Mada, Ortinsieme, Fridays For Future, Il Melograno, S.O.S Mama. La festa è curata dal Servizio Istruzione del Comune di Maranello in collaborazione con i servizi educativi e scolastici comunali, il GET, il Centro Giovani, il Centro per le Famiglie e le associazioni di volontariato del territorio.

 

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