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martedì, 29 Aprile 2025
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Torna una nuova puntata de “La Delizia… a piccole dosi”

Torna una nuova puntata de “La Delizia… a piccole dosi”A un anno dall’inaugurazione dei Giardini Ducali, torna una nuova puntata de “La Delizia… a piccole dosi. Storia e arte di Sassuolo” che nella sua diciassettesima puntata racconta: “I Giardini Ducali e la Palazzina di San Michele. Verdi meraviglie estensi e architetture da giardino a Sassuolo”.

Non sappiamo se nel 1458, quando il marchese Ludovico Gonzaga di Mantova venne a trovare il marchese Borso d’Este nel rinnovato Castello di Sassuolo, esistessero già dei giardini ad abbellire il complesso fortificato. Certamente la prima importante testimonianza iconografica che mostra la loro presenza nei pressi del maniero sassolese è la splendida rappresentazione di Sassuolo all’interno della Sala delle Vedute nel Castello di Spezzano, dipinta da Cesare Baglione nel 1596 per volere di Marco III Pio di Savoia, ultimo signore di Sassuolo sul finire del Cinquecento. Si trattava di un giardino formale, “all’italiana”, che sarà ampliato secondo il gusto “alla francese” solo col duca Francesco I d’Este, alla metà del Seicento. Gli ulteriori ampliamenti e il nuovo riassetto di metà Settecento, sotto la supervisione dell’architetto veneziano Pietro Bezzi, diedero ai Giardini Ducali l’aspetto rimasto poi immutato nel tempo, anche se la grandiosa proprietà, che si estendeva lungo il fiume Secchia per più di dieci chilometri, sarà poi parcellizzata e in parte lottizzata. In questo grandioso parco, nel 1780 il duca Ercole III d’Este volle edificare, sul colle del Belvedere, la Palazzina di San Michele: probabilmente una kaffehaus, sul modello di quella edificata, per volere del granduca Pietro Leopoldo di Toscana e su progetto di Zanobi del Rosso, attorno al 1776 nel giardino di Boboli.

La diciassettesima puntata si può vedere al seguente link: https://youtu.be/vzisktWtmFg

Coldiretti: “USA” vogliono invadere UE con falso Grana & C.

Coldiretti: “USA” vogliono invadere UE con falso Grana & C.

Gli Stati Uniti vogliono invadere il mercato europeo e italiano con le imitazioni a stelle e strisce delle specialità nazionali, dal Parmesan al Grana, mettendo in pericolo una Dop Economy Made in Italy che vale oggi 16,6 miliardi di euro. A lanciare l’allarme sono Coldiretti e Filiera Italia al Summer Fancy Food 2022 il più importante evento fieristico mondiale dedicato alle specialità alimentari a New York City presso il Javits Center, con le eccellenze del Made in Italy a tavola protagoniste a Padiglione Italia (level 3, stand n.2717).

Nel Rapporto 2022 sulle stime del commercio nazionale americano l’Ufficio del rappresentante Usa al Commercio (Ustr) attacca il sistema europeo delle indicazioni geografiche (Dop e Igp) con l’accusa di costituire – spiega Coldiretti – una vera e propria barriera d’accesso al mercato europeo per i prodotti a stelle e strisce che si basano, al contrario, sui nomi comuni.

Gli americani, in pratica, non solo non riconoscono il diritto dei produttori italiani a vedere tutelati dalle imitazioni negli States prodotti come il Parmigiano Reggiano Dop o il Prosciutto di Parma, ma vorrebbero che sui mercati Ue si potessero vendere in piena libertà prodotti con nomi che richiamano esplicitamente le specialità casearie più note del Belpaese senza averci nulla a che fare, dalla mozzarella alla ricotta, dal provolone all’asiago, dal Parmesan al romano ottenuto però senza latte di pecora, fino alla mortadella “Bologna”, nonostante si tratti con tutta evidenza di imitazioni delle più note specialità italiane. A differenza delle produzioni Dop quelle statunitensi – precisa la Coldiretti – non rispettano peraltro i rigidi disciplinari di produzione dell’Unione Europea che definiscono tra l’altro, le aree di produzione, il tipo di alimentazione e modalità di trasformazione.

A fare pressione sul Governo Usa affinché metta fine al “tentativo Ue di monopolizzare i termini generici di cibo e bevande” è in particolare – rileva Coldiretti – il Consorzio dei Nomi Comuni (Consortium for Common Food Names), che lo scorso dicembre ha già ottenuto una preoccupante vittoria “casalinga” sul formaggio svizzero Gruyere. La Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Orientale della Virginia ha, infatti sentenziato che il termine “Gruyere” relativo al tipico formaggio svizzero può essere utilizzato come nome comune per identificare lo stile di un formaggio proveniente da qualsiasi luogo e non dalla regione elvetica. Lo stesso Consorzio aveva presentato lo scorso anno – ricorda Coldiretti – domande di registrazioni dei tre marchi “Asiago”, “Bologna” e “Parmesan” in Cile, anche qui per imporre i propri prodotti “generici” a danno delle specialità italiane.

Forti di precedenti come questi, i produttori americani spingono ora sull’acceleratore per imporre la stessa visione anche sugli scaffali del vecchio Continente, proprio mentre è in discussione la riforma del sistema Ue delle indicazioni geografiche, nonostante un ipotetico elenco di “nomi comuni di prodotti alimentari” sia assolutamente contrario ai principi fondamentali su cui è costruito il sistema internazionale dei Diritti di Proprietà Intellettuale (Dpi). Ma nel mirino ci sono paradossalmente anche gli accordi di libero scambio tra l’Unione Europea poiché, secondo gli Usa, accorderebbero protezione a una serie, peraltro il più delle volte limitatissima, di prodotti Dop e Igp della Ue.

“Dalla difesa del sistema delle indicazioni geografiche europee dipende la lotta al falso Made in Italy alimentare che nel mondo ha raggiunto il valore di oltre 120 miliardi di euro” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “la pretesa di chiamare con lo stesso nome prodotti profondamente diversi è inaccettabile e rappresenta un inganno per i consumatori ed una concorrenza sleale nei confronti degli imprenditori”.

A suscitare ulteriore preoccupazioni è il fatto che l’attacco al Made in Italy di qualità si aggiunge alle sempre più aggressive strategie di marketing delle multinazionali del cibo sintetico, che premono per imporre sui mercati di cibi di Frankenstein, dalla carne prodotta in laboratorio al latte “senza mucche” che potrebbe presto inondare il mercato europeo. Un’aggressione che, dietro slogan come “salviamo il pianeta” e “sostenibilità, nasconde l’obiettivo di arrivare a produrre alimenti facendo progressivamente a meno degli animali, dei campi coltivati, degli agricoltori stessi.

Gli investimenti nel campo della biologia sintetica stanno crescendo molto negli ultimi anni e i nomi più impegnati sono soprattutto noti per essere protagonisti del settore hitech e della nuova finanza mondiale, da Bill Gates (fondatore di Microsoft) ad Eric Schmidt (cofondatore di Google), da Peter Thiel (co-fondatore di PayPal) a Marc Andreessen (fondatore di Netscape), da Jerry Yang (co-fondatore di Yahoo!) a Vinod Khosla (Sun Microsystems). L’esempio più lampante è quello della carne artificiale dove solo nel 2020 sono stati investiti 366 milioni di dollari, con una crescita del 6000% in 5 anni.

New York dopo la Silicon Valley: l’Emilia-Romagna rafforza il ponte dell’innovazione con gli Stati Uniti

New York dopo la Silicon Valley: l’Emilia-Romagna rafforza il ponte dell’innovazione con gli Stati UnitiDopo la Silicon Valley, New York. L’Emilia-Romagna rafforza il ponte dell’innovazione verso gli Stati Uniti guardando alla grande metropoli americana, ormai la seconda area più avanzata dal punto di vista del digitale dell’alta tecnologia dopo quella californiana, dove la Regione arrivò per prima nel 2015 aprendo il presidio che tuttora assiste start up e imprese innovative emiliano-romagnole in California.

Il rafforzamento delle relazioni e l’apertura di nuove opportunità a New York nel campo della ricerca e dello sviluppo e a favore del sistema socio-produttivo regionale, così come dell’attrattività di investimenti in Emilia-Romagna, sono stati i temi al centro dell’incontro che la delegazione regionale guidata dal presidente Stefano Bonaccini, in questi giorni in missione istituzionale negli Usa, ha avuto ieri al Consolato generale italiano con il console Fabrizio Di Michele, i vertici di Ice, il presidente Carlo Ferro e il direttore per il Nord America, Antonio Laspina.

Il console Di Michele ha sottolineato come per poter operare negli Stati Uniti siano strategici la cooperazione fra università e il rapporto di queste con le imprese su ricerca e trasferimento delle conoscenze, ciò su cui l’Emilia-Romagna ha puntato di più con le sue reti regionali Tecnopoli, Alta Tecnologia e Alta Formazione, oltre ai ClustER attivi in tutti i comparti. Organismi dove sistema produttivo e università collaborano in maniera strutturale.

Due gli esempi concreti: l’Italian Accademic Center, lo spazio promosso dall’Università di Bologna insieme alle Università La Sapienza di Roma e alla Federico II di Napoli a Cornell Tech, appendice della Cornell University a Roosevelt Island nel cuore di New York, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo di start up innovative e l’incontro tra mondo della ricerca e imprese.

E la Motorvehicle University of Emilia-Romagna (Muner), nata nel 2017 su impulso della Regione, che vede insieme tutti i più grandi marchi motoristici al mondo della Motor Valley emiliano-romagnola e i quattro Atenei regionali: Bologna, Modena e Reggio Emilia, Parma, Ferrara. Sette corsi di laurea internazionali in ingegneria, solo in inglese, nei quali ragazzi e ragazze di ogni Paese progettano e sviluppano anche motori ad alte prestazioni ibridi, elettrici e veicoli a guida autonoma (senza conducente), dalla ricerca al prototipo.

Sono circa 600 i giovani che hanno frequentato Muner dalla sua fondazione e il prossimo anno accademico si potrebbe raggiungere il numero massimo di iscritti: 180. Un risultato che conferma la validità dell’operazione. Già quest’anno, poi, si sono avute oltre 200 domande da giovani di Paesi extra Ue per 20 posti loro assegnati. Altra testimonianza di come questa nuova accademia dell’alta formazione sia sempre più conosciuta a livello internazionale.

Esempi di collaborazione fra università e della loro sinergia con aziende e grandi gruppi che sono stati illustrati in un incontro all’IAC, dopo quello al Consolato generale, col rettore di Cornell Tech, Greg Morrisette, il console Di Michele, il presidente Ferro (Ice), e, insieme al presidente Bonaccini, la pro-rettrice alle Relazioni internazionali di UniBo, Raffaella Campaner, e Alberto Credi, pro-rettore alla Ricerca sempre dell’AlmaMater, Alessandro Capra, delegato Internazionalizzazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia, ed Erasmo Neviani, Food and Drug Department Università di Parma e coordinatore del Food project.

“Abbiamo filiere e industrie manifatturiere che contribuiscono per una quota rilevante all’export italiano- ha affermato Bonaccini-. Molti comparti, in particolare meccanica, meccatronica e automotive, agroalimentare, life science e biomedicale. Accompagniamo le nostre aziende all’estero e stiamo rafforzando la nostra rete di relazioni internazionali per promuovere l’ecosistema regionale dell’innovazione e l’Emilia-Romagna Data Valley, così da consolidare gli investimenti fatti come Regione nel digitale e nelle nuove tecnologie. La nostra forza è fare sistema e devo ringraziare le nostre Università che in questi anni hanno dimostrato un cambio di passo decisivo nella capacità di agire insieme. Muner è un esempio a cui faremo seguire FoodER, l’università del cibo e dell’agroalimentare, e in autunno approveremo la legge regionale per attrarre e mantenere in Emilia-Romagna giovani talenti”.

Fondamentale il sostegno alle start up. Da qui il terzo incontro di giornata della delegazione regionale e del presidente Bonaccini, quello con ‘ERA’ (Enterpreneurs Roundtable Accelerators), il più grande acceleratore newyorkese di nuove imprese, che ha di recente avviato una nuova collaborazione col Governo federale Usa su start up attive nel settore ambiente e contrasto al cambiamento climatico.

In Emilia-Romagna si registrano quasi 1.100 start up innovative attive. Una rete che la Regione sostiene attraverso bandi che nelle ultime cinque edizioni hanno permesso di finanziare 185 imprese per un importo di 16,3 milioni di euro. Solo nell’ultima edizione 2021 sono stati presentati 153 progetti e finanziati 62 con 7,5 milioni di euro.

Riprende intanto dopo lo stop forzato causa pandemia il sostegno alle start up emiliano-romagnole che potranno trascorrere un periodo in Silicon Valley grazie alla Regione. Art-ER ha infatti aperto il nuovo bando per selezionarne dieci che potranno partire per la California. Domande entro il 10 luglio: https://www.art-er.it/2022/06/mindset-program-2022-al-via-il-bando-dell8-edizione/

 

Rinviato il concerto degli XSM (ex Simple Minds) a Fiorano

Rinviato il concerto degli XSM (ex Simple Minds) a FioranoE’ rinviato a lunedì 25 luglio il concerto degli XSM (ex Simple Minds) previsto per il prossimo venerdì 17 giugno in piazza Ciro Menotti a Fiorano Modenese. Problemi tecnico-logistici imprevisti hanno costretto la band new wawe rock scozzese, formata nel 2009 da Derek Forbes e Brian McGee, ex membri delle band Simple Minds e Propaganda, a rimandare l’esibizione.

Insieme al concerto, saranno recuperati a fine luglio anche altri due eventi della rassegna Sempre Maggio Fioranese, organizzata dal Comitato ‘Fiorano in festa’, in collaborazione con il Comune di Fiorano Modenese, rimandati a causa del maltempo di maggio.

Sabato 23 luglio, alle 21.00, in piazza Ciro Menotti, sul palco ‘Volando tra le stelle’, serata dedicata al grande spettacolo tra acrobati sui tessuti aerei e danzatori sotto le stelle, a cura del centro danza Happy Dance. Mentre domenica 24 luglio verrà recuperato il concerto-conversazione ‘Al dolce fresco delle siepi’, omaggio a Lucio Dalla. Da un’idea di Lalo Cibelli, un viaggio nel mondo dell’artista bolognese attraverso lo sguardo di un talento da lui scoperto.

Resta confermata invece la serata di domenica 19 giugno, alle 21.00, in piazza Ciro Menotti, con ‘Valentina Tioli music night’, tappa del tour 2022 dell’artista modenese, tra i protagonisti di X Factor 7, che sarà accompagnata sul palco da giovani talenti, tra cui il fioranese Richi Sweet.

Tutti gli eventi del Sempre Maggio Fioranese sono ad ingresso gratuito.

Ferrari, ecco la Cavalcade Icona con 80 “Monza”

Ferrari, ecco la Cavalcade Icona con 80 “Monza”
Ferrari Monza SP1 e Ferrari Monza SP2 @ Copyright Ferrari S.p.A

Mercoledì 15 giugno transita sulle strade di Maranello la Cavalcade Icona, evento motoristico che coinvolge ottanta Ferrari “Monza” provenienti da oltre venti nazioni: la prima edizione dell’evento è riservata in via esclusiva a queste vetture in serie limitata ispirate a capolavori evocativi della storia del Cavallino Rampante. Per la prima volta la “Cavalcade” della casa automobilistica riunisce in un numero così significativo gli esemplari dei due modelli, le Monza SP1 e SP2 capostipiti della linea ‘Icona’ che celebra la tradizione Ferrari con un design senza tempo, reinterpretato alla luce delle tecnologie e dei materiali più innovativi.

L’evento è partito da Milano l’11 giugno e mercoledì 15 vedrà il passaggio a Maranello: l’arrivo del primo gruppo di vetture, proveniente da Fiorano, è previsto alle 14.20, con il transito su Via Claudia, Via Grizzaga, l’ingresso meglio stabilimenti, uscita dall’ingresso principale, la svolta su Via Abetone Inferiore, Via Musso, Via Trebbo Nord, Via Alboreto e la rotonda di Via Grizzaga. La conclusione sarà sulla Pista di Fiorano il 16 giugno, dove la Cavalcade accompagnerà clienti e collezionisti provenienti da tutto il mondo nel cuore della storia Ferrari, nel circuito dove il Drake visse la sua avventura sportiva che oggi accende la passione di milioni e milioni di tifosi.

 

Carta Identità Elettronica: sabato 18, a Sassuolo, servizio non disponibile

Carta Identità Elettronica: sabato 18, a Sassuolo, servizio non disponibileNella giornata di sabato prossimo, 18 giugno, è prevista una attività di manutenzione del sistema di emissione delle CIE (Carta d’Identità Elettronica) e il servizio non sarà disponibile.

Sarà, pertanto, solamente possibile fissare un appuntamento per i giorni successivi. Il servizio di emissione Cie riprenderà regolarmente a partire da lunedì 21 giugno.

 

A14: al via i lavori di ricostruzione del ponte di svincolo di Borgo Panigale, a Bologna

A14: al via i lavori di ricostruzione del ponte di svincolo di Borgo Panigale, a Bologna
(foto: Comune di Zola Predosa)

Partono domani, mercoledì 15 giugno, i lavori di ricostruzione del ponte dello svincolo autostradale che da Modena porta al casello di Borgo Panigale, a Bologna.

Dopo i danni provocati dall’impatto di un mezzo pesante fuori sagoma, il ponte è stato oggetto di interventi parziali di demolizione, necessari per consentire -in sicurezza- il normale transito dei veicoli nella strada sottostante (SP26 via Rigosa).

Contemporaneamente, è partita la progettazione per la ricostruzione del ponte. Attività che ha richiesto approfondimenti tecnici, data la particolarità ingegneristica dell’opera.

“Abbiamo messo a punto, insieme ad Autostrade per l’Italia – afferma l’assessore regionale a Infrastrutture e Mobilità, Andrea Corsini- un cronoprogramma serrato per limitare quanto più possibile i disagi inevitabili ai veicoli che dovranno transitare sulle vie interessate dal cantiere, arterie nodali in particolar modo per il traffico pendolare. D’altra parte, si tratta di interventi indispensabili per garantire la sicurezza di tutti. La Regione- chiude l’assessore- vigilerà come sempre sul rispetto dei tempi stabiliti e sulla realizzazione delle opere”.

 

Il cantiere e la viabilità

Per consentire la ricostruzione, secondo gli accordi presi con gli enti locali, sarà necessario attivare dalla mattina di mercoledì 15 giugno sulla SP26 via Rigosa un senso unico alternato e transito deviato per gli autocarri per tutta la durata dei lavori, previsti fino a novembre 2022.

Per agevolare la circolazione, sarà realizzata una segnaletica informativa a partire dalla via Emilia – Marco Emilio Lepido e da Zola Predosa intersezioni SS569 e via Masetti.

Nella seconda metà di luglio – e per la durata massima di sette giorni -per consentire l’installazione di quattro nuove travi, sempre in accordo con gli enti locali, è stata prevista la chiusura al traffico della S.P. 26 via Rigosa, nel tratto tra l’intersezione con via Marco Emilio Lepido e via Cavalieri Ducati.

Per tutta la durata delle lavorazioni sarà inoltre garantita l’accessibilità in entrata dello svincolo di Borgo Panigale e in uscita per i veicoli provenienti da Ancona, mentre sarà necessario mantenere chiusa la rampa di uscita per i soli veicoli provenienti da Milano.

Sulla base dello stato di avanzamento del cronoprogramma, Autostrade per l’Italia si impegna ad assicurare una riapertura, in un primo tempo parziale, anche della rampa in uscita per i mezzi provenienti da Milano entro la prima metà di settembre, o comunque prima della ripresa delle attività scolastiche.

“Musica & Parole al parco”, dal 20 giugno al Vistarino

“Musica & Parole al parco”, dal 20 giugno al VistarinoInizierà lunedì prossimo, 20 giugno, “Musica & Parole al parco”: la rassegna estiva al parco Vistarino, realizzata presso l’arena di villa Giacobazzi dal Servizio Attività Culturali del Comune di Sassuolo con la collaborazione de “La Toscanini” ed il sostegno della Fondazione di Modena.

Cinque appuntamenti, da lunedì 20 giugno a lunedì 18 luglio, tutti con inizio alle ore 21 e ad ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti.

Tutte le serate, poi, saranno anticipate alle 19 con l’apertura del punto “Ape-Ristoro”: un progetto d’inclusione sociale a cura di Anffas Sassuolo.

Il programma prevede:

  • lunedì 20 giugno ore 21, “Conti e Pittori storia della famiglia Giacobazzi” con Tony Contartese, Marco Marzaioli, Luca Silingardi. Musiche dal vivo di Alessandro Di Marco. A cura di STED e Luca Silingardi
  • lunedì 27 giugno ore 21, “In viaggio, storie e note nomadi” con Isabella Dapinguente, voce recitante, Gio Stefani, chitarra / Claudio Ughetti, fisarmonica. A cura del Circolo Amici della Lirica
  • lunedì 4 luglio ore 21, “Immagini sonore”, La Toscanini NEXT. Musiche di Vangelis, Piazzolla, Mancini. A cura de La Toscanini
  • lunedì 11 luglio ore 21, “Il sogno di Bottom”, produzione Onda Larsen Teatro scritto e diretto da Lia Tomatis con Riccardo De Leo e Gianluca Guastella. A cura di Quinta Parete
  • lunedì 18 luglio ore 21, “Concertosa, il Fantaregno della Musica”. Spettacolo musicale ad alta accessibilità. La Toscanini Next Ensemble testi di Sara Culzone / illustrazioni di Cristina Portolano con Claudio Pellerito. A cura de La Toscanini

 

 

Agricoltura, vino: l’Emilia-Romagna punta sulla promozione nei mercati dei Paesi extra-Ue

Agricoltura, vino: l’Emilia-Romagna punta sulla promozione nei mercati dei Paesi extra-UeL’Emilia-Romagna scommette sul vino e rafforza la promozione di produttori, consorzi e associazioni professionali verso i Paesi extra-Ue.
Due gli strumenti messi a disposizione degli imprenditori del vino: un bando regionale da 6,8 milioni di euro a cui si può fare domanda entro il 10 agosto 2022 e uno del ministero per le Politiche agricole che mette a disposizione 13,3 milioni di euro. In questo caso le domande devono arrivare entro il 4 luglio 2022.

“La promozione del vino riveste un ruolo fondamentale per la crescita del settore- afferma l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi-, dobbiamo individuare nuovi mercati per rafforzare la promozione all’estero, in quei Paesi che manifestano interesse per le nostre produzioni . È per questa ragione che abbiamo deciso di aumentare le risorse del bando di 2,2 milioni di euro. Crediamo che questa misura- continua l’assessore- debba essere riservata a soggetti che associano più produttori di vino, ma anche quest’anno abbiamo voluto aprire ai multiregionali e tenere i requisiti ai limiti inferiori previsti dalla norma, per consentire l’accesso ai contributi della promozione del vino anche ai produttori più piccoli”.

Il bando regionale, approvato dalla Giunta, mette a disposizione fondi del Ocm Vino (Organizzazione comune di mercato del vino) per progetti regionali e multiregionali relativi ai vini a Denominazione di Origine, a Indicazione geografica, spumanti di qualità, spumanti di qualità aromatica e vini varietali anche biologici.

Sempre sulla Misura Promozione del vino sui mercati dei Paesi extra-Ue, è possibile presentare progetti nazionali al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in cui le aziende devono avere sede operativa e promuovere i vini di almeno cinque regioni diverse.

Per ulteriori informazioni si possono consultare le pagine dedicate sul portale della Regione Emilia-Romagna www.agricoltura.regione.emilia-romagna.it

Sviluppo della mobilità aerea avanzata nelle città, accordo di collaborazione Regione-Enac

Con i droni può cambiare la mobilità all’interno delle città dell’Emilia-Romagna. In un futuro non troppo lontano, per esempio, si potrà rivoluzionare la logistica: si potranno realizzare servizi per i cittadini e imprese in ambito urbano, ecosostenibili ed efficienti, per distribuire merci con indubbi vantaggi in termini di rapidità, riduzione dei costi, delle emissioni e del traffico urbano. Si potrà prevedere il trasporto di materiale sanitario di prima emergenza e biomedicale ma anche biologico tra diversi ospedali.

È a questi obiettivi che punta la ricerca e lo sviluppo dei servizi aeromobili a guida autonoma, la cosiddetta ‘Mobilità aerea avanzata’ (Advanced air mobility), prevista dalla collaborazione tra Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, Enac, e la Regione Emilia-Romagna. La collaborazione è fissata in un Protocollo di intesa approvato dalla Giunta regionale e che sarà sottoscritto dalle parti nelle prossime settimane.

La proposta, che tocca trasversalmente diversi ambiti di intervento e programmazione della Regione, arriva congiuntamente dagli assessori regionali allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla e alla Mobilità, trasporti e infrastrutture, Andrea Corsini. Da parte sua Enac mette in campo un doppio ruolo: quello tradizionale di ente regolatore e certificatore assieme a quello di motore dell’intero ecosistema nazionale dell’Advanced Air Mobility.

La collaborazione riguarda la governance e la gestione dello sviluppo della Mobilità aerea avanzata relativa al complesso di nuovi servizi, tecnologie, infrastrutture e soluzioni per il trasporto di persone, merci e forniture, anche medicali, attraverso l’utilizzo di velivoli innovativi elettrici a decollo e atterraggio verticale, instradati in corridoi aerei urbani dedicati a questi spostamenti.

“Questo accordo rafforza il ruolo delle nostre piattaforme aeroportuali sia nell’ambito della ricerca, progettazione, digitalizzazione e certificazione, sia nella possibilità di definire nuove filiere manufatturiere innovative -spiegano gli assessori Colla e Corsini. – Una delle sfide del futuro si gioca sui nuovi concetti e modelli di mobilità urbana ed extra urbana. Concetti che puntano a rafforzare l’accessibilità e la competitività dei territori e promuovere l’emergere di ecosistemi che favoriscano lo sviluppo economico sostenibile e il miglioramento delle condizioni di vita delle persone, sfruttando le nuove tecnologie, sulla base dei punti di forza degli attori territoriali. La mobilità della vita quotidiana sta subendo una trasformazione e influenzerà il pensiero strategico dei territori, offrendo al contempo nuove opportunità per cittadini e imprese”.

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 15 giugno 2022

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 15 giugno 2022Sereno o poco nuvoloso, con addensamenti pomeridiani sui crinali appenninici, associati a possibili rovesci o temporali sparsi, più probabili sui rilievi del settore centro-occidentale. Dal tardo pomeriggio/sera aumento della nuvolosità a partire dal settore occidentale, con possibili eventi temporaleschi sulla pianura, in spostamento da ovest verso est. Temperature senza variazioni di rilievo le minime, comprese tra 19 e 22 gradi; massime in lieve aumento tra i 26/28 gradi della costa e i 32/34 gradi della pianura. Venti deboli orientali. Mare poco mosso.

(Arpae)

Congiuntura in Emilia Romagna: i dati confermano la ripresa

Congiuntura in Emilia Romagna: i dati confermano la ripresaIn un contesto di crescenti criticità esterne e pieno di incognite, il 2022 è iniziato con il piede giusto. La ripresa è proseguita a un ritmo sostenuto con un nuovo notevole recupero rispetto allo stesso periodo del 2021, in cui si era già invertita la tendenza negativa.

I segni positivi di produzione, fatturato e ordinativi compongono un quadro di dinamicità che è ora messa in discussione: la difficile congiuntura a livello internazionale, l’inflazione – con l’aumento dei prezzi di materie prime ed energia – e la crisi geopolitica rappresentano dei fattori di freno.

Questo emerge dall’indagine congiunturale sul primo trimestre 2022 sull’industria manifatturiera, realizzata in collaborazione tra Unioncamere Emilia-Romagna, Confindustria Emilia-Romagna e Intesa Sanpaolo.

Il volume della produzione delle piccole e medie imprese dell’industria in senso stretto dell’Emilia-Romagna ha messo a segno un nuovo notevole recupero (+8,0 per cento) rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. La produzione ha sostanzialmente raggiunto il livello dello stesso trimestre del 2018 (-0,3 per cento), l’ultimo anno di crescita dell’attività prima della recessione nel 2019 e dell’inizio della pandemia nel 2020.

C’è la sensazione che l’attività produttiva avrebbe potuto procedere a un ritmo più intenso, ma che le restrizioni dal lato dell’offerta, per l’insufficiente disponibilità e irregolarità delle forniture, più ancora che per i forti incrementi dei prezzi degli input produttivi, ne abbia limitato il passo.

Al contempo, il saldo positivo tra le quote delle imprese che hanno rilevato un aumento e quelle che hanno riferito una riduzione della produzione rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è sceso a +35,8 da +50,6 punti, pur rimanendo molto elevato rispetto al passato.

Sotto la pressione dell’aumento dei prezzi industriali derivante dalle quotazioni delle materie prime, di semilavorati e componenti, la crescita del fatturato sullo stesso periodo del 2021 (+11,0 per cento) è risultata più elevata rispetto all’andamento della produzione. Il fatturato estero ha avuto un andamento più contenuto (+9,6 per cento).

Un ulteriore dato positivo da considerare è costituito dall’andamento del processo di acquisizione degli ordini, che ha confermato una solida tendenza positiva (+9,4 per cento), tale da prospettare un valido effetto volano per il proseguimento della fase di recupero dell’attività.

Il grado di utilizzo degli impianti è salito ancora, giungendo fino al 79,7 per cento, un dato superiore a quello dello stesso trimestre 2021 (75,1 per cento): è il valore più elevato da fine 2014.

Anche il periodo di produzione assicurato dal portafoglio ordini si è decisamente allungato andando ben oltre le 13 settimane, un valore che non era stato più registrato dalla fine del 2008.

Nonostante i timori legati alle conseguenze dell’inflazione e del conflitto, l’attività è risultata in forte ripresa, ma tra i settori variano l’intensità e l’andamento nel lungo periodo.

In dettaglio, il ritmo della ripresa del fatturato dell’industria alimentare si è mantenuto invariato rispetto al trimestre precedente (+8,0 per cento), sostenuto anche dalla pressione dell’aumento dei prezzi, con la crescita delle vendite sui mercati esteri ha avuto un’ulteriore accelerazione (+15,9 per cento). In aumento la produzione (+5,2 per cento) e gli ordini (+5,8 per cento).

La ripresa congiunturale del sistema moda è proseguita con un ritmo notevole, ma è lunga la risalita dalla recessione conseguente alla pandemia. Bene il fatturato complessivo (+12,2 per cento), trainato dal mercato interno mentre l’estero è meno dinamico (+10,8 per cento). In salita la produzione (+10,6 per cento).

La piccola industria del legno e del mobile ha messo a segno un ulteriore consistente recupero del fatturato (+11,7 per cento), guidata sia dal mercato interno, sia da quello estero (+11,1 per cento) e della produzione seppur più contenuta (+7,0 per cento).

La ripresa è evidente per l’industria metallurgica e delle lavorazioni metalliche ormai al livello del 2018: notevole l’incremento del fatturato (+11,4 per cento), meno brillante la produzione (+8,0 per cento), forse per il sensibile aumento dei prezzi dei metalli, bene gli ordini (+8,3 per cento).

Notevole fiducia anche per le industrie meccaniche, elettriche e dei mezzi di trasporto che vivendo una fase positiva tanto che il livello dell’attività dell’aggregato ha superato sensibilmente quello dello stesso trimestre del 2018 (+4,4 per cento). In miglioramento tutti gli indici (fatturato + 12,3 per cento, produzione +9,6 per cento e ordini +11,6 per cento).

Anche l’evoluzione congiunturale del gruppo eterogeneo delle “altre industrie” (che comprende chimica, farmaceutica, plastica, gomma e trasformazione dei minerali non metalliferi, ovvero ceramica e vetro) evidenzia la fase di espansione in atto. Il fatturato è salito (+9,5 per cento) dalla tendenza dei prezzi progressivamente orientatisi al rialzo. e quello estero ha avuto un analogo andamento (+8,0 per cento). La ripresa registrata dalla produzione è stata più contenuta (+5,9 per cento). La dinamica degli ordini (+8,2 per cento) è in rallentamento, ma comunque elevata.

Dimensione delle imprese

Nel primo trimestre 2022 si è indebolita la tendenza positiva per tutte le classi dimensionali delle imprese, ma è stata caratterizzata da un chiaro effetto legato al numero degli addetti.

In particolare, per le piccole imprese la produzione è salita (+5,3 per cento) in misura ridotta per cento. Incremento superiore per il fatturato (+6,7 per cento), e gli ordini (+5,6 per cento).

Migliore la dinamica per le imprese medie con numero di addetti compreso tra 10 e 49 (produzione +7,6 per cento, fatturato +8,9 per cento, sostenuto dall’andamento dei prezzi, ordini +7,1 per cento) e le imprese medio-grandi (produzione + 9,2 per cento, fatturato +14,0 per cento, acquisizione degli ordini +12,2 per cento).

In sintesi, il livello di attività delle grandi imprese è risultato superiore rispetto a quello dello stesso trimestre del 2018, le medie imprese lo hanno sostanzialmente raggiunto, ma per le piccole imprese il recupero resta un obiettivo lontano.

Esportazioni

Dai dati Istat delle esportazioni delle regioni italiane risulta che le vendite all’estero del manifatturiero emiliano-romagnolo hanno accelerato decisamente la loro corsa nel primo trimestre 2022.

Le esportazioni manifatturiere emiliano-romagnole sono risultate pari a quasi 20.072 milioni di euro, corrispondenti al 14,6 per cento dell’export nazionale, e hanno fatto segnare un incremento del 24,7 per cento rispetto al primo trimestre del 2021 e sono risultate superiori del 28,0 per cento alle vendite estere dello stesso periodo del 2019. Alla ripresa dei valori delle esportazioni rilevate a prezzi correnti ha contribuito in buona parte anche il forte aumento delle materie prime e dei semilavorati importati che si sono riflessi, ma non nella stessa misura, sui prezzi alla produzione dei prodotti esportati. Nel trimestre l’andamento regionale è risultato migliore di quello riferito al complesso delle vendite all’estero nazionali, che hanno registrato una ripresa tendenziale leggermente più contenuta (+22,5 per cento).

Sulla base dei dati del Registro delle imprese, le attive dell’industria in senso stretto, a fine marzo 2022 risultavano 43.373 (pari all’10,8 per cento delle aziende della regione), con una leggera diminuzione corrispondente a 170 imprese (-0,4 per cento) rispetto all’anno precedente.

«Della pandemia resta il danno derivante dall’attività perduta e dalla mancata crescita del tessuto produttivo dell’industria regionale che oggi deve affrontare un contesto difficile. I forti rischi geopolitici derivanti dal conflitto in Ucraina, la carenza e la difficoltà di approvvigionamento di materiali e componenti, il rincaro delle materie prime, in particolare il costo dell’energia, l’incremento dell’inflazione sono i fattori di preoccupazione che possono ostacolare la diffusione e l’intensità della ripresa. – dichiara Alberto Zambianchi, Presidente di Unioncamere Emilia-Romagna – La situazione è molto complessa ed evidenzia la necessità di interventi a favore delle imprese e per sostenere il potere di acquisto che dovranno essere decisi a livello nazionale ed europeo. Il Sistema Camerale farà la sua parte come sempre con iniziative a supporto delle imprese».

In Emilia-Romagna, secondo l’analisi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, nel 1° trimestre 2022 si è registrato un trend di progressiva ripresa dei prestiti bancari all’industria, che hanno segnato una crescita del 2,4% a/a a marzo, superiore a quella osservata a livello nazionale (+1,9%; i dati qui commentati sono riferiti ai prestiti escluse le sofferenze). La svolta segue il fisiologico rallentamento delineatosi nel 2021 dopo l’eccezionale dinamica del 2020 sostenuta dalle misure a supporto della liquidità e del credito. Questa evoluzione ha portato il volume dei prestiti bancari all’industria ai massimi dal 2012. Diversamente, nei primi mesi del 2022 i prestiti ai servizi sono rimasti in calo, che si è accentuato a -3,2% a/a a marzo, dal -2,3% di fine 2021. Ciò appare coerente con lo sfasamento temporale del trend mostrato nel 2020-inizio 2021 dai prestiti a questo settore, che in Emilia-Romagna sembrano muoversi con un ritardo di qualche mese rispetto ai finanziamenti all’industria e risultano più deboli della media nazionale. La ripresa dei consumi di servizi, in particolare del turismo, potrebbe determinare una svolta del credito al settore nel corso del 2022.

Anche i prestiti alle costruzioni sono rimasti deboli nel 1° trimestre, in riduzione del 5,5% a/a a marzo in Regione rispetto al -1,7% a livello Italia. Pertanto, dato il peso elevato dei prestiti ai servizi sul totale del credito bancario alle imprese, quest’ultimo ha segnato un lieve calo in Emilia-Romagna (del -1,1% a/a a marzo) rispetto a una crescita molto modesta osservata a livello nazionale (+0,5%). Il volume del complesso dei prestiti alle imprese dell’Emilia-Romagna è comunque rimasto anche nel 1° trimestre all’incirca sul livello raggiunto a fine 2020 dopo la fase di rapida ripresa sostenuta dall’erogazione di prestiti con garanzia pubblica e dalle moratorie.

Per quanto riguarda i prestiti per dimensione d’impresa, i dati del 1° trimestre mostrano dinamiche pressoché allineate. Rispecchiando il trend del totale dei prestiti alle imprese, in Regione sono risultati in lieve calo sia i prestiti alle piccole imprese, sia quelli alle aziende più grandi (nell’ordine -2% a/a per le imprese fino a 20 addetti e -1% per le società con almeno 20 addetti a marzo), benché meno marcato a marzo per quest’ultimi. Nel confronto nazionale (-1,4% a/a le piccole a marzo 2022 e +0,9% le imprese più grandi), in regione si conferma un andamento leggermente più debole.

Prima del nuovo shock innescato dall’invasione russa dell’Ucraina, con la graduale normalizzazione delle esigenze di liquidità e in parallelo alla minore domanda di credito, si era assistito a un rallentamento della crescita dei depositi delle imprese, culminato con significativi deflussi nel primo bimestre 2022. Diversamente, da marzo si è assistito ad una svolta del trend, con la ripresa dei depositi delle imprese, nel segno di una rinnovata preferenza per la liquidità stante il clima di incertezza dovuto alla crisi geopolitica in corso. In dettaglio, a marzo i depositi delle imprese dell’Emilia-Romagna sono tornati ad aumentare, del +2,3% a/a, dopo l’arresto della crescita a febbraio. L’andamento è in linea col trend nazionale, anche se più moderato in regione nel 1° trimestre 2022. In termini di flussi, dopo il significativo utilizzo di liquidità nel 1° bimestre, marzo ha visto un nuovo afflusso sui depositi per 1,65mld in Emilia-Romagna. Il saldo netto del 1° trimestre è stato comunque negativo per 3,5mld. Analoga evoluzione si è osservata a livello Italia.

«Il sistema imprenditoriale dell’Emilia-Romagna conferma la sua grande vocazione all’export e la forte propensione ad innovare, elementi strategici nell’impegno che ci vede tutti coinvolti per assicurare il sostegno necessario per superare le difficoltà generate dal conflitto russo-ucraino, continuando al contempo il fondamentale percorso intrapreso con investimenti strategici in efficientamento energetico, digitalizzazione, valorizzazione del capitale umano e dei rapporti di filiera – sottolinea Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche  di Intesa Sanpaolo -. Per questo abbiamo messo a disposizione una serie di misure finanziarie ad hoc per supportare gli investimenti in tal senso nel medio-lungo periodo e supportare le esigenze immediate delle imprese legate all’aumento del costo dell’energia e delle materie prime, permettendo loro di non frenare gli investimenti. Nei primi tre mesi dell’anno abbiamo erogato oltre 560 milioni di euro di nuovo credito a medio-lungo termine alle imprese regionali, con una importante quota in ambito S-Loan, una linea specifica di finanziamenti creata per supportare le imprese verso la transizione sostenibile che prevede anche un meccanismo di premialità al raggiungimento di specifici obiettivi di sostenibilità».

Nel primo trimestre 2022 è proseguita la crescita dell’industria dell’Emilia-Romagna, sulla scia di un 2021 che si è chiuso con un aumento del PIL molto positivo: Prometeia stima per il 2021 un incremento del PIL del +7,3%.

L’andamento della produzione industriale a livello nazionale, anche se estremamente volatile a causa della forte incertezza, ha tenuto: in aprile l’ISTAT stima un aumento dell’indice della produzione industriale del +1,6% su marzo.

«L’economia regionale ha registrato una buona capacità di ripartenza dopo la pandemia – dichiara la Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi – ma il clima di fiducia delle imprese è in peggioramento, soprattutto a causa dei pesanti costi energetici, delle difficoltà di approvvigionamento di molte materie prime e degli effetti diretti e indiretti del conflitto russo ucraino. Il PMI manifatturiero è sceso a maggio da 54,5 a 51,9».

Sul fronte del commercio estero i segnali sono ancora favorevoli. La crescita del 24% dell’export regionale nel primo trimestre è un dato positivo che fa sperare nella tenuta del sistema produttivo dell’Emilia-Romagna. Continuano però le preoccupazioni per l’incertezza del quadro macroeconomico globale, che incidono sulle decisioni di investimento insieme ad altri fattori come la dipendenza dalla Russia per una quota rilevante del fabbisogno energetico, l’aumento dell’inflazione e le difficoltà legate alla scarsità di manodopera qualificata.

«In questa fase in cui diminuisce la capacità delle imprese di autofinanziarsi – sottolinea Confindustria Emilia-Romagna – dobbiamo accelerare gli interventi di supporto e le politiche industriali per accompagnare gli investimenti, a partire dall’attuazione in tempi brevi di una strategia energetica fondata su un mix di fonti e dalla semplificazione delle autorizzazioni. La nomina del Presidente Bonaccini a Commissario straordinario per il rigassificatore di Ravenna va certamente in questa direzione, confermando anche l’impegno a realizzare uno dei più grandi investimenti europei nel campo dell’eolico e del fotovoltaico».

 

 

Torna il “FabLab & Friends” a Casa Corsini

Torna il “FabLab & Friends” a Casa CorsiniTorna a Fiorano “FabLab & Friends”, progetto sviluppato dal Comune di Fiorano Modenese con la collaborazione dell’Associazione Lumen APS presso Casa Corsini, la struttura che ospita un FabLab e un FabLab Junior per i più giovani. Questo importante “spazio del fare” apre i battenti non solo a bambini, ragazzi e più in generale a “makers” di ogni età, ma anche ai soggetti che operano nel campo del sociale e della disabilità.

Le nuove tecnologie sono infatti inclusive per definizione, e gli strumenti a disposizione del FabLab Junior di Casa Corsini rappresentano un’occasione e, al tempo stesso, una sfida per dimostrarlo. Il Progetto “FabLab & Friends” ha preso il via nel 2019 con il sostegno del Club Amici di Fiorano, realtà che nasce con lo scopo di recuperare e valorizzare le tradizioni e la cultura del territorio fioranese e prosegue ora come percorso guidato per le disabilità con tre appuntamenti in programma il 15, il 22 e il 29 giugno. L’attività è proposta in collaborazione con il Servizio di Accompagnamento Età Adulta Disabili e Educativa Territoriale Coop. Soc. Domus Assistenza per conto dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico.

FabLab&Friends torna non solo quale esperienza rivolta agli operatori, come nella sua versione iniziale, ma anche come appuntamento rivolto direttamente a giovani adulti con fragilità. Dopo una visita negli spazi di Casa Corsini prenderà il via un appuntamento sulla stop motion e la lettura dei sentimenti, a partire dall’amicizia per i ragazzi intervenuti.

Femminicidio Castelfranco Emilia, Barbara Lori: “Sconcerto, dolore e rabbia. Necessario promuovere un cambiamento innanzitutto culturale”

Femminicidio Castelfranco Emilia, Barbara Lori: “Sconcerto, dolore e rabbia. Necessario promuovere un cambiamento innanzitutto culturale”“Sconcerto, dolore e rabbia per l’ennesimo, inaccettabile atto di violenza ”. Così l’assessora regionale alle Pari opportunità Barbara Lori commenta la notizia del femminicidio di Castelfranco Emilia, nel Modenese di cui sono state vittime due donne, madre e figlia.

“Occorre tuttavia andare oltre al dolore e alla rabbia– aggiunge Lori – e passare ad un’azione concreta, ad una sinergia tra le Istituzioni per affrontare questa piaga non degna di un paese civile, promuovendo innanzitutto un cambiamento culturale, quanto mai necessario e urgente” .

Iniziata ufficialmente l’edizione 2022 del Sassuolo Camp

Iniziata ufficialmente l’edizione 2022 del Sassuolo Camp
foto sassuolocalcio.it

Quest’anno è stata scelta come location il Mapei Football Center, il centro dove si allenano quotidianamente le calciatrici e i calciatori del Sassuolo Calcio. I giovani atleti, 46 in tutto per questo primo turno di età compresa tra i 6  e i 14 anni, saranno seguiti durante tutta la settimana dai tecnici del settore giovanile del Sassuolo Calcio, che metteranno a disposizione tutta la loro professionalità e la loro preparazione.

Il primo turno si concluderà sabato con la festa di fine Camp sempre al Mapei Football Center.

Premio L’Oréal-UNESCO “For Women In Science” 2022: premiate tre ricercatrici scientifiche dell’Emilia Romagna

Premio L’Oréal-UNESCO “For Women In Science” 2022: premiate tre ricercatrici scientifiche dell’Emilia RomagnaL’Oréal Italia ha annunciato oggi le sei vincitrici della XX edizione italiana del Premio L’Oréal-UNESCO “Per le Donne e la Scienza” alla presenza della Ministra per le Pari
Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti. Durante la cerimonia è intervenuta anche la Ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa con un messaggio scritto.

Anche in questa edizione, sono state assegnate sei borse di studio del valore di 20.000 euro ciascuna ad altrettante ricercatrici under 35, sulla base dell’eccellenza riconosciuta ai loro progetti nei campi delle scienze della vita e della materia. Il bando di questa edizione ha raccolto 250 candidature da tutta Italia.

Tre di queste ricercatrici sono Emiliano Romagnole:

1. Chiara Borsari di Modena

Chiara Borsari, 32 anni, di Modena, si è laureata con menzione d’onore in Farmacia all’Università di Modena e Reggio Emilia, dove ha proseguito con un dottorato in chimica farmaceutica nell’ambito di un progetto europeo focalizzato sullo sviluppo di piccole molecole per il trattamento di malattie tropicali.

 

2. Agnese Chiatti di Bologna

Agnese Chiatti, 32 anni, di Bologna, laureata all’Università degli Studi di Bologna, ha conseguito la laurea magistrale in Ingegneria Gestionale al Politecnico di Torino nel 2014. Dopo aver svolto un periodo di ricerca alla Linköping University, in Svezia, per sviluppare una tesi magistrale sul tema del data mining, ha lavorato in azienda nell’ambito della ricerca e sviluppo, fino al 2016.

 

3. Vittoria Laghi di Cesena

Vittoria Laghi, 30 anni, di Cesena è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali. Si è laureata nel 2016 nel corso di laurea magistrale internazionale in Civil Engineering presso l’Università di Bologna, parzialmente sviluppato presso la University of California Berkeley. Ha concluso il dottorato nel 2021 con valutazione “eccellente” sullo studio delle prime applicazioni di stampa 3D metallica nelle costruzioni, parzialmente sviluppato ad Amsterdam e presso la TU Delft.

L’Oréal e UNESCO si impegnano da 24 anni con il progetto “For Women in Science”, il primo premio internazionale dedicato alle donne che operano nel settore scientifico. Dal 1998 a oggi sono state sostenute nel loro percorso di carriera ben 3.900 ricercatrici provenienti da oltre 110 Paesi. Cinque di queste scienziate, dopo aver vinto il premio L’Oréal-UNESCO, sono state insignite del premio Nobel: tra loro Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna, vincitrici del Nobel per la Chimica nel 2020.

François-Xavier Fenart, Presidente e Amministratore Delegato di L’Oréal Italia, ha dichiarato: “Sono molto orgoglioso di premiare anche quest’anno sei brillanti giovani ricercatrici che, grazie a questa borsa di studio, potranno portare avanti i loro progetti di ricerca in Italia. Il progetto For Women in Science in Italia è giunto alla sua ventesima edizione, un traguardo di cui siamo fieri perché abbiamo contributo a diffondere la consapevolezza, tra le giovani donne ma non solo, di quanto la scienza abbia bisogno delle donne. Il percorso da fare per colmare il gender gap, anche nella ricerca scientifica, è ancora lungo. Negli ultimi anni sono stati fatti molti passi in avanti che ci spingono a
proseguire con rinnovato impegno il nostro progetto per le donne e la scienza”.

Elena Bonetti, Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, ha commentato: “Ringrazio L’Oréal Italia per avermi invitata oggi e per il suo impegno nel supportare le giovani ricercatrici italiane e i loro progetti nel campo delle discipline matematiche e scientifiche. Donne e uomini sono in egual misura chiamati a contribuire al progresso scientifico e alla costruzione del futuro dell’umanità. Il contributo delle donne, che possono fare e dare molto nella matematica così come nelle scienze, non è ancora rilevante quanto potrebbe essere: è un’enorme opportunità che non stiamo sfruttando e che iniziative
come quella di L’Orèal e Unesco contribuiscono a cogliere”.

Il Premio UNESCO – L’Oréal “Per le Donne e la Scienza” è giunto alla sua ventesima edizione in Italia. In questi 20 anni abbiamo contribuito in modo attivo a supportare le giovani ricercatrici nei loro progetti di ricerca e nel loro percorso professionale, con tenacia e anticipando l’esigenza quanto mai urgente di raggiungere la parità di genere nella ricerca e nelle discipline STEM. Non solo le donne possono contribuire in modo determinante al progresso scientifico, colmare il gender gap avrebbe
anche un effetto positivo sulla crescita economica: abbiamo stimato che solo nell’UE il PIL pro capite aumenterebbe tra il 2,2 e il 3% entro il 2050”, ha commentato Enrico Vicenti, Segretario Generale della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.

L’evento di premiazione che si è tenuto oggi presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano ha ospitato gli interventi di François-Xavier Fenart, Presidente e AD di L’Oréal Italia, di Elena Bonetti, Ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, di Maria Cristina Messa, Ministra dell’Università e della Ricerca, che ha inviato un messaggio scritto, di Enrico Vicenti, Segretario Generale della Commissione Nazionale per l’UNESCO, di Silvia Scaglione, Co-founder & Chief Research Officer C1 – Internal use React4life; ricercatrice CNR; ambassador del programma European Innovation Council di Horizon Europe, di Marilù Casini, Ricercatrice e divulgatrice scientifica, di Fiorenzo Galli, Direttore Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, della Professoressa Lucia Votano, Dirigente di Ricerca emerita Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e di Federica Migliardo, Professore Ordinario di Fisica Sperimentale dell’Università di Messina; vincitrice del Premio nazionale nel 2005 e della Borsa internazionale nel 2008.
L’evento è stato moderato dalla giornalista Giulia Innocenzi.

LO SCENARIO
Secondo i recenti dati dell’UNESCO, il numero di donne che intraprendono carriere scientifiche è in leggero aumento, solo una ricercatrice su tre è una donna a livello globale1. Nel mondo della ricerca, il soffitto di cristallo persiste: solo il 14%2 delle posizioni accademiche di alto livello in Europa è ricoperto da donne e, nell’ultimo decennio, solo l’8% dei premi Nobel per la scienza è stato assegnato a donne.

Covid, oggi (13/6) in regione 1.265 nuovi casi, quasi 1.500 i guariti. Cinque decessi

Covid, oggi (13/6) in regione 1.265 nuovi casi, quasi 1.500 i guariti. Cinque decessi
Foto Paolo Righi

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.506.612 casi di positività1.265 in più rispetto a ieri, su un totale di 5.932 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 3.623 molecolari e 2.309 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 21,3%.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.554.158 dosi; sul totale sono 3.793.040 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,4%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.911.454.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.
Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/.

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 29 (+1 rispetto a ieri, +3,6%), l’età media è di 68,2 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 680 (+22 rispetto a ieri, +3,3%), età media 76,2 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Parma (invariato rispetto a ieri); 1 a Modena (+1 rispetto a ieri), 10 a Bologna (-1 rispetto a ieri); 2 a Imola (invariato); 5 a Ferrara (invariato); 6 a Ravenna (+1 rispetto a ieri) e 2 a Rimini (invariato).

Nessun ricovero in terapia intensiva a Piacenza, Reggio Emilia, Cesena e Forlì (dati invariati rispetto a ieri).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 47,1 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 257 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 312.757), seguita da Parma (154 su 127.293) e Modena (148 su 234.223); poi Ravenna (142 su 139.646), Ferrara (117 su 104.757), Rimini (113 su 140.207); quindi Reggio Emilia (96 su 170.296), Cesena (92 su 82.929 ), il Circondario imolese (69 su 46.735) e Forlì (46 su 69.439); infine Piacenza, con 31 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 78.330.

casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 18.330 (-201). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 17.621 (-224), il 96,1% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 1.461 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.471.270.

Purtroppo, si registrano 5 decessi:

  • 1 in provincia di Piacenza (una donna di 97 anni)
  • 1 in provincia di Bologna (un uomo di 89 anni)
  • 2 in provincia di Ravenna (una donna di 84 e un uomo di 91 anni)
  • 1 decesso, registrato dall’Ausl di Parma, riguarda un uomo di 61 anni residente fuori regione

Non si registrano decessi nelle province di ParmaReggio Emilia, Modena, Ferrara, Forlì-Cesena e nel Circondario imolese.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 17.012.

Innovazione: “Il PAese che riparte. Insieme per una sfida condivisa”: da domani al 17 giugno torna ForumPA

Un’edizione sotto il segno della ripartenza. Sarà presente anche la Regione Emilia-Romagna, con quattro eventi, al ForumPA 2022, la kermesse della Pubblica amministrazione che si svolgerà, in presenza e online, da domani martedì 14 a venerdì 17 giugno a Roma, all’Auditorium della Tecnica & Online.

Quattro giorni di eventi e dibattiti, con protagonisti italiani e internazionali, per fare il punto sull’attuazione degli investimenti e delle riforme del Pnrr e della programmazione europea, mettendo al centro del confronto le persone e le rispettive competenze, le tecnologie e i nuovi paradigmi della trasformazione digitale, la governance condivisa. Guardando costantemente al futuro: titolo dell’edizione di quest’anno, infatti, è “Il PAese che riparte. Insieme per una sfida condivisa”.

Gli eventi della Regione Emilia-Romagna

Dall’Europa alla città di Bologna, passando per le politiche regionali: un racconto di come la nuova programmazione sulla sostenibilità e il Pnrr possono cambiare il volto dei luoghi dove si vive. Questi i temi toccati nel primo incontro organizzato dalla Regione, in programma domani martedì 14 giugno (dalle ore 09.30 alle 10.30), dal titolo “La programmazione Fesr e gli impatti sulla sostenibilità di territori e città”, a cura della Direzione generale Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa.

L’indice Desi (Digital Economy and Society Index) sarà al centro del secondo incontro (mercoledì 15 giugno, dalle 9.30 alle 10.30), dal titolo “Misurazione e dati per governare la digitalizzazione: Desi nazionale, regionale e comunale”, a cura dell’Agenda Digitale Emilia-Romagna.

Nel terzo incontro (giovedì 16 giugno, dalle 15 alle 16), si parlerà di come si lavorerà nei prossimi anni all’interno della Pubblica amministrazione (“Futuro del lavoro nella PA, innovazione, competenze, motivazione. Fra 5 anni, come sarà la giornata di lavoro nella PA?”); un incontro, questo, ideato dalla Direzione generale Risorse Europa Innovazioni Istituzioni; introduce e modera il direttore, Francesco Raphael Frieri, interviene l’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano.

Infine, venerdì 17 giugno, dalle 9.30 alle 10.30,  il confronto si aprirà su come cambiano le figure di garanzia nate nella Pubblica amministrazione (titolo del quarto incontro “Emilia-Romagna, gli organi di garanzia dalla parte dei più fragili: nuovi bisogni, nuovi linguaggi, nuovi format”, a cura dell’Assemblea legislativa). Interviene Emma Petitti, presidente dell’Assemblea.

Tutti gli appuntamenti sono consultabili al link https://www.forumpa.it/forum-pa-2022-il-paese-che-riparte

Inaugurazione nuovo centro sportivo di Ubersetto

Inaugurazione nuovo centro sportivo di UbersettoDomenica 12 giugno è stato ufficialmente inaugurato l’impianto sportivo di Ubersetto, dedicato a Marco Iseppi. Al taglio del nastro erano presenti il sindaco del Comune di Fiorano Modenese, Francesco Tosi, il presidente dell’ A.C. Ubersetto che gestisce la struttura, Salvatore Spartano, il parroco don Angelo Lovati, l’assessore allo Sport Monica Lusetti, la giunta, i rappresentanti del consiglio comunale, delle associazioni e tanti cittadini.

I lavori di realizzazione della struttura  in realtà si erano conclusi a fine 2021 e l’impianto è già in uso da mesi; però si è attesa la bella stagione e la concomitanza con la manifestazione di Fioranolimpica per dare il giusto risalto ad un’opera importante e a lungo attesa dalla frazione.

Il centro sportivo è composto da un campo polivalente (pallavolo, calcio-tennis, basket) a disposizione gratuitamente dei cittadini del quartiere, da un campetto per gli allenamenti e da un campo da calcio in sintetico omologato per gare ufficiali fino alla prima categoria.

Come ha ricordato il Sindaco: “Sette anni fa l’ associazione venne a dirmi che il campo sportivo era insufficiente per sostenere il livello di attività raggiunto, sottolineando che in tanti avrebbero beneficiato di una nuova struttura. E proprio da lì siamo partiti. C’è voluto del tempo, ma oggi finalmente siamo qui perché crediamo nel valore sociale ed educativo di questa opera, soprattutto a favore dei più giovani. E il fatto che sia in una frazione conferma che si vuole dare a tutti uguali opportunità”.

L’impianto costato oltre 600mila euro è stato interamente pagata da risorse comunali, perché – ha sottolineato il Sindaco – non vogliamo lasciare debiti alle nuove generazioni”.

Domenica è stata una giornata di festa per Ubersetto, cominciata al mattino con i giochi per i più piccoli, proseguita con la Santa messa sotto il tendone montato dai volontari AVF posizionato nel parcheggio della struttura, il taglio del nastro e i calci di rigore tirati dal Sindaco, dal parroco e dal presidente dell’A.C. Ubersetto. Nel pomeriggio una partita di campionato giovanile di calcio femminile Sassuolo-Cesena e poi gioco libero dei più piccoli. La giornata si è conclusa con una cena in compagnia presso il Pala AVF.

 

Cardone (Socialisti Municipalisti): “Sassuolo ed il fisco… I dati del 2020”

Cardone (Socialisti Municipalisti): “Sassuolo ed il fisco… I dati del 2020”La discussione all’ordine del giorno, in Parlamento e nel Paese, sulla Delega al Governo del sistema fiscale italiano, ci consente di partecipare ad incontri politici e tecnici, nei quali, negli ultimi giorni, abbiamo parlato dei dati pubblicati dal Dipartimento delle Finanze  e riferiti alla dichiarazione dei redditi, ai fini  IRPEF dei contribuenti italiani, su base comunale.

Alcuni dati riferiti ai contribuenti sassolesi, ci consentono, ancora una volta, a parte la filosofia di carattere generale, un coinvolgimento dell’Ente Locale, utile anello di congiunzione e di conoscenza della realtà locale e generale del paese.

Fermo restando i principi generali del sistema fiscale proporzionale, in sintonia Costituzionale e quindi duale, la priorità, come stanno le cose, i dati di Sassuolo, dimostrano, che per ridurre la pressione fiscale sul lavoro ci sono, altri redditi, da sottoporre al prelievo, nonché, una ragionata lotta alla evasione fiscale e contributiva.

Chiari esempi di ricchezza, vengono, forse volutamente ignorati, anche se la legislazione fiscale vigente, seppure confusa, consente di farla emergere.

A Sassuolo, si vede con evidenza, forse manca una presenza sul territorio e ci si affida ad elementi a “tavolino”.

Dichiarazioni presentate per l’anno 2020 n° 29.646

  • Fabbricati 14.165 con redditi di euro 20.118.000
  • Lavoro dipendente  17.061 con redditi di euro 409.860.000
  • Pensionati  10.275 con redditi di  euro  211.256.000
  • Autonomi professionisti  267 con redditi di euro 16.688.000
  • Imprenditore in contabilità ordinaria  98  con redditi di euro  5.051.000
  • Imprenditori in contabilità  semplificata 649 con redditi di euro  15.556.000
  • Redditi di partecipazione 1.635 con redditi di euro  30.008.000

I dati ci riportano ad un  reddito “imponibile“, ai fini IRPEF di euro 692.374.000 ed una imposta pagata di euro 144,525.000… quindi una imposta media, per dichiarante, di euro 5.100.

Che dire dei redditi  dichiarati dai  lavoratori dipendenti  e pensionati nella misura di euro 621.160.000 e della incidenza percentuale su totale sia sul netto che sull’imponibile.

Un’altra preoccupazione, sul piano generale, che locale, è rappresentata dagli scaglioni di reddito e la loro incidenza quantitativa e percentuale.

Ben 19.095 dichiarazioni si collocano tra i redditi  Zero/2 4.000 euro……da noi considerato  un pericoloso indice di “povertà…..in una città ricca“ ed “europea” ma abbisognevole di interventi di Welfare avanzato e mirato……certo che stridono i 352 cittadini con redditi superiori a 120..000 euro.

Un dato locale… a Sassuolo si paga una addizionale regionale, di media euro 475/ dichiarante ed addizionale comunale di euro 264/dichiarante…. Sarebbe ora di intervenire.

(Mario Cardone – Socialisti Municipalisti Sassuolo)

Sanità, FP CGIL Emilia-Romagna: “Non ci basteranno le parole”

Sanità, FP CGIL Emilia-Romagna: “Non ci basteranno le parole”È riuscito ben oltre le aspettative il presidio indetto dalla FP CGIL Emilia-Romagna, sotto la sede della Regione a Bologna, sui tanti temi sul tavolo che riguardano la sanità. Più di 300 le persone presenti questa mattina, che hanno deciso di raggiungere Bologna da tutti i territori dell’Emilia-Romagna per manifestare insieme, con tanti interventi di lavoratrici e lavoratori della sanità a testimoniare la grande difficoltà che si vive dentro alle strutture sanitarie delle Aziende.

Sono quattro le richieste fondamentali avanzate dal sindacato e dai lavoratori e dalle lavoratrici:  più risorse per garantire il diritto alla salute; stabilizzazione dei precari assunti per la gestione della pandemia; assumere personale in relazione alla grave carenza presente nei reparti e nei servizi; rivendicare l’aumento dei fondi per la contrattazione integrativa ed evitare il calo dei salari delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità.

In chiusura c’è stato anche un intervento dell’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini che ha marcato le grandi difficoltà delle Regioni nei confronti di un governo che pare non ascoltare, per ora, le necessità di chi gestisce la sanità sul territorio. Donini ha anche rassicurato i manifestanti sull’apertura di un tavolo di confronto, convocato per venerdì prossimo per iniziare la discussione sulle risorse.

“Non ci basteranno le parole” ha sottolineato Mauro Puglia, segretario generale della FP CGIL Emilia-Romagna. Frase che lascia presagire a una nuova stagione di lotte per la sanità regionale.  “Un grande grazie a chi è venuto a manifestare con noi sotto la Regione – ha aggiunto Marco Blanzieri della segreteria della FP CGIL Emilia-Romagna -. Insieme siamo una forza e dobbiamo continuare in questa battaglia per la difesa della salute di tutti e della sanità pubblica”.

A fare da sfondo alla giornata, uno striscione lasciato davanti alla sede della Regione che recita così: “Speranza e Draghi fuori I soldi della sanità”. Uno degli slogan più azzeccati della protesta.

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