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lunedì, 28 Aprile 2025
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3.157 nuovi casi Covid oggi (18/6) in regione, oltre 1500 i guariti. Ancora due decessi

3.157 nuovi casi Covid oggi (18/6) in regione, oltre 1500 i guariti. Ancora due decessiDall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.520.964 casi di positività, 3.157 in più rispetto a ieri, su un totale di 13.689 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 7.479 molecolari e 6.210 test antigenici rapidi.

La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è quindi del 23%.

Vaccinazioni
Continua, intanto, la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.566.099 dosi; sul totale sono 3.793.407 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,4%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.916.249.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.
Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/ .

Ricoveri
I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 27 (-1 rispetto a ieri), l’età media è di 68,7 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 672 (-8 rispetto a ieri, -1,2%), età media 75,1 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 3 a Parma (invariato); 1 a Reggio Emilia (invariato), 13 a Bologna (invariato); 1 a Imola (invariato); 2 a Ferrara (invariato); 3 a Ravenna -1); 3 a Rimini (invariato).

Nessun ricovero a Modena, Forlì e Cesena (come ieri).

Contagi
L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 46,8 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 758 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 315.936) seguita da Modena (398 su 236.059), Ravenna (364 su 141.263), Reggio Emilia (343 su 171.767), Rimini (307 su 141.636); poi Parma (236 su 128.485), Cesena (220 su 83.882), Ferrara (208 su 105.751), Forlì (164 su 70.147), , Circondario Imolese (141 su 47.272) e, infine Piacenza il con 18 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 78.766.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 25.691 (+1.610). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 24.992 (+1.619), il 97,3 % del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti
Le persone complessivamente guarite sono 1.545 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.478.240.

Purtroppo, si registrano due decessi:

  • 1 in provincia di Modena (una donna di 80 anni)
  • 1 in provincia di Rimini (una donna di 88 anni)

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 17.033.

Crisi idrica, la Regione Emilia-Romagna pronta a presentare la richiesta al Governo di stato d’emergenza

Crisi idrica, la Regione Emilia-Romagna pronta a presentare la richiesta al Governo di stato d’emergenza
fiume Po – foto: Paolo Panni

“La siccità ci preoccupa, e la Regione è pronta a chiedere al Governo lo Stato di emergenza nazionale. Un passo necessario per fronteggiare una situazione complessa dal punto di vista ambientale, che ha preoccupanti ricadute sul fronte delle produzioni agricole, ma non solo. Gli habitat naturali sono messi a dura prova e registriamo anche una forte risalita del cuneo salino. In queste ore stiamo già lavorando per istruire la pratica, completa e approfondita, affinché sia accolta da Palazzo Chigi”.

Così l’assessore regionale all’Ambiente e protezione Civile, Irene Priolo, annunciando la decisione di viale Aldo Moro per affrontare, già dall’inizio della prossima settimana, la situazione della preoccupante siccità che ha colpito l’Italia, e in particole le regioni padane dell’asta del Po.

“Oggi – aggiunge Priolo- ho parlato con il Capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, che ha condiviso con noi che la situazione è seria e problematica. Si è impegnato a portare la questione all’attenzione del Governo ed in particolare dei ministri competenti, ed è già al lavoro in queste ore”.

L’assessore Priolo, inoltre, già nel pomeriggio di martedì 21 giugno ha convocato, a Bologna, una cabina di regia ad hoc per gestire l’emergenza. Saranno analizzati i dati aggiornati dell’Osservatorio del distretto del Po, che si riunisce lunedì, per avere una situazione ancora più chiara.

Assieme alla Regione – con i propri settori Ambiente, Protezione civile, Arpae e Agricoltura – a fare il punto della situazione e mettere in campo i primi interventi sono stati chiamati i gestori del settore idropotabile, Atersir (Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi Idrici e rifiuti), Anbi (Associazione nazionale bonifiche irrigazioni miglioramenti fondiari),  Consorzio Canale emiliano-romagnolo e naturalmente anche l’Autorità di distretto del Po.

“L’emergenza idrica- conclude Priolo- per ora coinvolge principalmente l’attività irrigua del settore agricolo, comparto fondamentale per l’economia regionale, ma ci preoccupa anche il fronte idropotabile alla luce delle previsioni meteo delle prossime settimane. La forte siccità del Po potrebbe impattare con la capacità di approvvigionamento del canale emiliano-romagnolo che contribuisce anche alla fornitura della risorsa idropotabile della Romagna”.

 

Vertenza Panorama, Pd Sassuolo “Soddisfatti per l’accordo raggiunto”

Vertenza Panorama, Pd Sassuolo “Soddisfatti per l’accordo raggiunto”“Salutiamo con grande favore l’accordo raggiunto per la vertenza Pam Panorama, vertenza che si trascinava ormai da diverse settimane, a 75 giorni dall’avvio delle procedure di licenziamento. Le procedure, di rilevanza nazionale,  riguardavano anche i lavoratori del punto vendita di Sassuolo, e coinvolgevano diverse famiglie del nostro territorio.

Dopo le attente valutazioni fatte in sede politica e la partecipazione alle manifestazioni dei lavoratori davanti alla sede, abbiamo accolto l’invito ad un incontro, in cui ci è stato chiesto di sollecitare l’intervento delle forze politiche, a diversi livelli, per evitare che le ricadute delle scelte industriali del gruppo fossero così pesanti per il nostro territorio. Perciò abbiamo presentato in Consiglio comunale un ordine del giorno, che è stato approvato all’unanimità, in cui abbiamo chiesto che venisse immediatamente attivato un tavolo di confronto con la proprietà per ridurre l’impatto di tali scelte sulle famiglie, e abbiamo chiesto che il sindaco e la giunta si facessero portavoce, a tutti i livelli istituzionali, e con tutte le possibili attivazioni, per salvaguardare i livelli occupazionali.

Spesso si sente ripetere che la politica locale non ha lo spazio, né gli strumenti né le competenze per giocare la sua parte nelle scelte di politica industriale delle aziende del territorio. Crediamo invece che, nel rispetto dovuto ai reciproci ruoli, la politica debba  prendere a cuore, debba farsi carico e diventare voce dei bisogni dei suoi cittadini, lavoratori che devono essere considerati, come il comunicato dei sindacati sottolinea, la vera ricchezza delle imprese. Quando si attiva con questi obiettivi la politica diventa davvero la più nobile delle sfide”.

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, domenica 19 giugno 2022

Previsioni meteo Emilia Romagna, domenica 19 giugno 2022Sereno o poco nuvoloso. Temperature massime senza variazioni significative o in lieve locale aumento, con valori tra 28 e 30 gradi lungo la fascia costiera e tra 32 e 35 gradi nelle pianure interne. Venti deboli dai quadranti orientali. Mare inizialmente mosso, con moto ondoso in attenuazione nel corso del mattino fino a poco mosso dal pomeriggio.

(Arpae)

Il sindaco commenta il risultato della vertenza Pam Panorama

Il sindaco commenta il risultato della vertenza Pam Panorama“L’accordo raggiunto sulla vertenza Pam Panorama non può che essere salutato in maniera positiva da parte dell’Amministrazione comunale e dell’intera cittadinanza”. Con queste parole il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani commenta la chiusura della vertenza che ha definitivamente scongiurato l’ipotesi di licenziamenti unilaterali da parte dell’azienda.

“Non è un fulmine a ciel sereno – prosegue il Sindaco – ma un percorso che i vertici di Panorama mi avevano preannunciato, e che ho reso pubblico nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale di fine Maggio. A differenza dei gruppi politici, infatti, non sono stato convocato negli incontri con i sindacati, una decisione di cui ho preso atto e che rispetto, ma ho comunque cercato di far valere il peso dell’Amministrazione comunale. I vertici di Panorama, che ho raggiunto telefonicamente, mi hanno garantito di non aver nessuna intenzione di effettuare licenziamenti di massa, nonostante la necessità di una ristrutturazione che poteva prevedere incentivi all’esodo o spostamenti: l’impegno preso da Pam Panorama, che si conferma essere un’azienda seria, è stato rispettato e di questo li ringrazio”.

Il trasporto pubblico del futuro? Sicuro, personalizzabile, diffuso, green e tecnologico

Il trasporto pubblico del futuro? Sicuro, personalizzabile, diffuso, green e tecnologicoAutobus a guida assistita, ecologici, o a basso consumo, forniti di Wi-Fi. Fermate frequenti e personalizzate, collegate a una app aggiornata in tempo reale sul percorso del mezzo con le indicazioni dell’orario di arrivo del mezzo alla fermata e possibilità di prenotarlo, oltre a connessioni con altri sistemi di mobilità (car sharing, bike sharing, ferrovie).

È così che i cittadini dell’Emilia-Romagna immaginano il futuro del trasporto collettivo. Lo rileva un’indagine realizzata da IBE, GFP Inspiring Research, in vista della prossima fiera IBE Intermobility and Bus Expo, che si terrà a Rimini dal 12 al 14 ottobre. La ricerca analizza lo stato dell’arte e in prospettiva, la domanda di intermodalità, cioè l’utilizzo combinato di più mezzi di trasporto, nella nostra regione.

L’indagine mette in evidenza come il trasporto collettivo su gomma sia il “motore” dell’intermobilità e del cambiamento grazie anche ai sistemi avanzati di interconnessione con gli altri mezzi.

Sicurezza, personalizzazione, e capillarità del servizio sono un’esigenza molto sentita dagli abitanti della regione: quasi il 70% ritiene questi fattori fondamentali rispetto a una media nazionale del 60%. A cui si aggiunge l’aspetto ecologico che influenza sempre più la scelta del mezzo su cui muoversi.

“Le aspettative dei cittadini emerse nella ricerca- afferma l’assessore alla Mobilità, Andrea Corsini- sono chiare e a favore di una mobilità collettiva che sappia coniugare l’offerta con le tecnologie più innovative. Aspettative in linea con la nostra visione del futuro. L’obiettivo infatti è un trasporto pubblico locale sempre più sostenibile, all’avanguardia e intermodale”.
“Molto è stato fatto- aggiunge l’assessore- con investimenti per oltre 320 milioni di euro, approvati nell’Atto di indirizzo per il trasporto pubblico 2021-2023, che ha previsto tra l’altro, l’acquisto di 700 nuovi bus, l’elettrificazione di ulteriori linee ferroviarie e il potenziamento della mobilità ciclabile. E altre risorse arriveranno- conclude- grazie ai fondi PNRR per la transizione ecologica e la mobilità sostenibile, con le quali si potranno compiere ulteriori passi avanti verso un sistema di intermodalità sempre più tecnologico e avanzato”.

L’indagine
L’indagine mette in evidenza come l’intermodalità (l’utilizzo combinato di differenti mezzi di trasporto) sia un bisogno per quasi l’80% degli utenti della regione e  il ‘bus’ ne costituisca il motore” e anche un fattore del cambiamento, con oltre il 66% delle preferenze, grazie anche ai sistemi avanzati di interconnessione con gli altri mezzi.
Tuttavia, si segnala uno scarto tra l’auspicio e la realtà: 8 utenti su 10 ritengono infatti che la situazione sia lontana da uno scenario “ideale”, per quanto vengano riconosciuti i grandi passi in avanti fatti nella Regione Emilia-Romagna. Secondo gli intervistati è proprio il trasporto su gomma e in particolare l’autobus urbano ed extraurbano che può candidarsi a “paladino” dell’intermobilità (66,7% degli intervistati).
Per quasi 9 utenti su 10 il trasporto su gomma dovrebbe investire soprattutto in sistemi tecnologici all’avanguardia, aspetto cruciale per l’evoluzione del servizio. La preferenza è data a un’APP “user friendly” in grado di fornire informazioni integrate sulle diverse frazioni del viaggio supportato da tecnologie GPS efficaci.
L’importanza dell’ambiente è, inoltre, fondamentale per gli emiliano-romagnoli: gran parte degli utenti regolari del trasporto pubblico auspica un trasporto all’insegna dell’ecologia e del rispetto per l’ambiente. In particolare, l’85,9% del campione dichiara che la scelta del mezzo con cui spostarsi è e sarà sempre più influenzata dalla scelta “green” di fondo.
Le parole chiave per il trasporto pubblico del futuro sono quindi frequenza, sicurezza, affidabilità e personalizzazione. Il trasporto su gomma dovrà essere idealmente più rapido, accogliente, scorrevole, capillare e informatizzato. Un servizio offerto con mezzi più “compatti” frequenti, ad alta automazione, nonché naturalmente più ecologici.
La rilevazione è stata effettuata su un campione rappresentativo degli utilizzatori del trasporto pubblico locale (633 individui), tenendo conto di quote sociodemografiche di genere, età, distribuzione geografica (provincia e ampiezza centri).

 

Carabinieri NAS Bologna: sicurezza alimentare, sequestrate 12 tonnellate di alimenti

Carabinieri NAS Bologna: sicurezza alimentare, sequestrate 12 tonnellate di alimentiNelle ultime settimane, i Carabinieri del NAS di Bologna hanno avviato mirati controlli sulla corretta gestione della filiera produttiva e distributiva nel settore delle paste alimentari.
In considerazione della rilevante importanza della particolare tipologia di alimento, notoriamente alla base della dieta mediterranea, il monitoraggio dei militari del nucleo felsineo ha interessato diverse aziende attive nella produzione e nel commercio di pasta di grano duro, di pasta all’uovo (anche ripiena) e di altri alimenti sempre più spesso presenti sulle tavole degli italiani, quali ad esempio i cereali come il cous-cous e il riso.

In seguito ai numerosi controlli eseguiti negli stabilimenti produttivi, nei centri di smistamento e nelle rivendite sia all’ingrosso che al dettaglio, delle province della Romagna (in particolare, nel bolognese e nel ferrarese) sono state riscontrate gravi irregolarità con particolare riferimento al riutilizzo di prodotti risultati con scadenza superata (tra l’altro anche da molto tempo).

Nel corso delle numerose ispezioni i militari hanno proceduto al sequestro di complessivi 19.000 kg tra cous-cous e pasta di grano duro che, sebbene scaduti (in alcuni casi da oltre 2/3 anni), erano pronti per essere riutilizzati; infatti, è stato appurato come in alcune aziende vi sia la prassi secondo cui il prodotto scaduto (e quindi non più conforme), una volta scartato dalle originarie confezioni viene reimbustato in altre, nuove, da reimmettere in commercio. Tali operazioni in alcuni casi avvenivano in ambienti assolutamente inidonei igienicamente, all’interno di magazzini o addirittura all’aperto e senza adottare alcuna predisposta procedura operativa in Autocontrollo HACCP finalizzata a regolarizzarne la prassi, anche attraverso preventive analisi chimiche, biologiche ed eventualmente organolettiche e olfattive.

Pertanto, i militari del NAS di Bologna hanno provveduto a segnalare le predette aziende alle competenti Aziende AUSL e contestare sanzioni amministrative per diverse migliaia di euro, procedendo al sequestro dell’ingente quantitativo di alimenti che verrà così distrutto e sottratto alla distribuzione per il commercio.

Sassuolo perde un altro storico commerciante: morto Bruno Ruini

Sassuolo perde un altro storico commerciante: morto Bruno RuiniSi è spento ieri all’ospedale di Reggio Emilia, dove era ricoverato per le conseguenze di un malore che lo aveva colpito a luglio dello scorso anno, Bruno Ruini, 64 anni, per quasi cinquant’anni titolare di “Ruini abbigliamento” nel centro cittadino.

Erano i primi anni ’80 quando Bruno aprì in via Clelia quella che per decenni è stata la boutique punto di riferimento per tantissimi sassolesi. Proprio nel centro cittadino, al numero 1 di piazza Garibaldi, solo qualche anno fa Bruno aveva chiuso l’attività per la tanto meritata pensione.

Bruno lascia la moglie Milla, il figlio Enrico e tanti, tantissimi amici, compresa chi sta scrivendo che mai avrebbero voluto dare questa notizia.

Il funerale si terrà lunedì mattina 20 giugno, alle 10:00, presso la Chiesa di Sant’Antonino.  Santo Rosario domenica 19 giugno alle 18:00 presso la camera ardente dell’Ospedale di Scandiano.

 

Ciao Bruno, un abbraccio

(Ramona M. – Linea Radio)

Agustin Alvarez al Sassuolo Calcio

Il Sassuolo Calcio ha comunicato  di aver acquisito a titolo definitivo dal Peñarol (Uruguay) ALVAREZ MARTÍNEZ Agustín (classe ’01, attaccante).

L’attaccante uruguaiano ha sottoscritto un contratto che lo lega ai neroverdi fino al 30 giugno 2027.

Agustin Alvarez al Sassuolo Calcio
foto sassuolocalcio.it

Coronavirus: oggi (17/6) in Emilia-Romagna: 3.117 nuovi casi, 3.011 guariti

Coronavirus: oggi (17/6) in Emilia-Romagna: 3.117 nuovi casi, 3.011 guaritiDall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.517.809 casi di positività, 3.117 in più rispetto a ieri, su un totale di 12.935 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 7.034 molecolari e 5.901 test antigenici rapidi.

La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è quindi del 24,1%.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.563.577 dosi; sul totale sono 3.793.329 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,4%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.915.218.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/ .

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 28 (invariato rispetto a ieri), l’età media è di 67,1 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 680 (-7 rispetto a ieri, -1%), età media 75,3 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 3 a Parma (invariato); 1 a Reggio Emilia (+1), 13 a Bologna (invariato); 1 a Imola (invariato); 2 a Ferrara (invariato); 4 a Ravenna (invariato); 3 a Rimini (invariato).

Nessun ricovero a Modena, Forlì e Cesena (come ieri).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 45,4 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 492 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 315.179) seguita da Reggio Emilia (407 su 171.424), Modena (396 su 235.661), Ravenna (340 su 140.899), Rimini (331 su 141.329); poi Parma (288 su 128.250), Ferrara (255 su 105.543), Cesena (229 su 83.662); quindi Forlì (174 su 69.983), Piacenza (111 su 78.748) e, infine il Circondario Imolese con 94 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 47.131.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 24.083 (+101). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 23.375 (+108), il 97,1% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 3.011 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.476.695.

Purtroppo, si registrano cinque decessi:

  • 1 in provincia di Modena (un uomo di 90 anni)
  • 1 in provincia di Bologna (una donna di 91 anni)
  • 2 in provincia di Ravenna (una donna di 90 e un uomo di 77 anni)
  • 1 in provincia di Rimini (una donna di 93 anni)

Non si registrano decessi nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Ferrara, Forlì-Cesena e nel Circondario Imolese.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 17.031.

Aggiornamenti in merito alle chiusure su Tangenziale di Bologna e sulla A1

Aggiornamenti in merito alle chiusure su Tangenziale di Bologna e sulla A1Sulla Tangenziale di Bologna, è stato aggiornato il programma delle chiusure notturne, per consentire lavori di manutenzione delle barriere antirumore, come di seguito indicato:
-dalle 22:00 di lunedì 20 alle 6:00 di martedì 21 giugno, sarà chiuso il tratto compreso tra gli svincoli 7 bis “SS64 per Ferrara” e 6 “Castelmaggiore”, verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli.

In alternativa si consiglia di percorrere la viabilità ordinaria: SS64, Via Aposazza, Via Lipparini, Via Stendhal ed entrare sulla Tangenziale allo svincolo 6 “Castelmaggiore”.
Di conseguenza, sarà chiuso lo svincolo 7 “Bologna Centro”, in entrata verso Casalecchio/A1 e in uscita per chi proviene da San Lazzaro/ A14 Bologna-Taranto. Inoltre, sarà chiuso il ramo di svincolo che dall’uscita della stazione di Bologna Arcoveggio immette sulla Tangenziale in direzione Casalecchio.
In alternativa, ai veicoli in uscita dalla stazione di Bologna Arcoveggio e diretti verso Casalecchio, si consiglia di percorrere la Tangenziale in direzione San Lazzaro, uscire allo svincolo 7 bis “SS64 per Ferrara” e utilizzare il suddetto percorso;
-dalle 22:00 di martedì 21 alle 6:00 di mercoledì 22 giugno, sarà chiuso il tratto compreso tra gli svincoli 11 bis “Castenaso” e 11 “San Vitale”, verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli.
In alternativa si consiglia di percorrere la viabilità ordinaria: Via Mattei, Via Bassa dei Sassi, Via del Muratore, Via dell’Industria, Via Larga ed entrare sulla Tangenziale allo svincolo 11 “San Vitale”.

 

Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di manutenzione delle opere d’arte, previsti in orario notturno, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

-dalle 22:00 di lunedì 20 alle 5:00 di martedì 21 giugno, chi percorre la D21 Diramazione di Fiorenzuola – con provenienza Brescia – ed è diretto sulla A1 verso Bologna, verrà obbligatoriamete devato in uscita alla stazione di Fiorenzuola, al km 74+100.
Pertanto, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Fiorenzuola, rientrare dalla stessa stazione e riprendere l’itinerario in direzione di Bologna;

-dalle 22:00 di martedì 21 alle 5:00 di mercoledì 22 giugno, sarà chiusa la stazione di Fiorenzuola, in entrata verso la A1 Milano-Napoli – verso Milano e Bologna – e in direzione della Diramazione di Fiorenzuola verso Brescia/Cremona e in uscita per chi proviene da Milano.
In alternativa si consiglia di utilizzare le seguenti stazioni:
in entrata verso Milano e D21-Brescia/Cremona, entrare dalla stazione di Basso Lodigian,o al km 50+000, o di Piacenza sud, al km 58+000;
in entrata verso Bologna, entrare alla stazione di Fidenza, al km km 90+500;
in uscita per chi proviene da Milano, uscire alla stazione di Piacenza sud al km 58+000;

Cinema e audiovisivo, la Regione a sostegno della creatività: finanziati 13 progetti di sviluppo di nuove opere cinematografiche

Cinema e audiovisivo, la Regione a sostegno della creatività: finanziati 13 progetti di sviluppo di nuove opere cinematograficheLa storia di Gianna, personaggio di un’opera di animazione su una bambina rifugiata a Colorno (Pr) durante la Seconda Guerra Mondiale. Documentari su figure complesse della nostra memoria contemporanea, come Laura Betti, diretto da Peter Marcias, o Ayrton Senna, diretto da Rossi e Mellara, quest’ultimo selezionato anche nei lavori del Bio to B – Industry days del Biografilm Festival. E non mancano le opere su tanti altri temi e curiosità del nostro passato, come Fatima Miris o i delitti avvenuti al Dams negli anni ’80.

Tutte storie che confermano creatività e solidità delle imprese dell’Emilia-Romagna anche in ambito cinematografico, che la Regione favorisce attraverso il bando per lo sviluppo di opere audiovisive. La Giunta Regionale ha approvato la graduatoria 2022 e assegnato contributi a 13 progetti (di ampio spettro sia per tipologia, storie narrate o da scoprire) di imprese audiovisive con sede in Emilia-Romagna per la realizzazione di 2 opere cinematografiche, 1 cortometraggio di animazione, 9 documentari, 1 opera televisiva.

Gli esiti del bando annuale sono stati presentati questa mattina in conferenza stampa dall’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori e dai membri del nucleo di valutazione che hanno selezionato i progetti candidati: Fabio Abagnato, responsabile Emilia-Romagna Film Commission, Giacomo Manzoli, direttore del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e Stefania Ippoliti, responsabile Area Cinema Fondazione Sistema Toscana.

Il bando, annuale, mette a disposizione contributi per un massimo di 15mila euro a progetto, con una dotazione complessiva per il 2022 di 120mila euro.

“L’obiettivo- ha spiegato l’assessore Felicori- è che produttori e autori, col sostegno della Regione, possano concentrarsi su attività fondamentali per la maturazione del progetto, a partire dalla scrittura di sceneggiature originali, partecipare ad appuntamenti nazionali e internazionali quali laboratori, workshop di scrittura o coproduzione, training. Il nostro supporto è dedicato a far crescere la creatività e la progettualità, perché l’Emilia-Romagna vuole essere terra di cinema e diventare ancora di più un polo produttivo nazionale”.

Al bando di quest’anno sono stati 36 i progetti candidati, il nucleo di valutazione ha portato ad una graduatoria di 33 progetti ammissibili, di cui 13 finanziabili.

Lo sviluppo dei progetti dovrà concludersi al 31 dicembre 2022, e solo dal 1 gennaio 2023 potranno entrare nella fase produttiva.

Scuola. Classi numerose: Regione, ANCI e UPI pronte al dialogo con il Ministero per superare le criticità

Scuola. Classi numerose: Regione, ANCI e UPI pronte al dialogo con il Ministero per superare le criticitàL’Emilia-Romagna rilancia il dialogo con il Ministero dell’Istruzione per arrivare ad una soluzione relativa alla questione della numerosità delle classi. È quanto emerso da un incontro tenuto ieri in Regione, convocato con l’obiettivo di affrontare il tema presente in molte scuole dell’Emilia-Romagna.

L’incontro ha coinvolto l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e l’Unione delle Province Italiane, nelle loro rappresentanze regionali, che hanno trovato immediata disponibilità di ascolto e di impegno a lavorare assieme da parte della Regione Emilia-Romagna.

Attorno al tavolo – presenti per la Regione il Sottosegretario Davide Baruffi e l’Assessore alla Scuola Paola Salomoni, per l’Upi, tra gli altri, il presidente regionale dell’associazione, Gian Domenico Tomei e per Anci la delegata alla Scuola, Ilenia Malavasi – si è condivisa la necessità di affrontare con il Ministero e con le altre Regioni strategie di intervento che consentano un aumento dell’organico regionale, avvicinando così il rapporto tra studenti/insegnanti dell’Emilia-Romagna alla media delle altre Regioni italiane.

Oggi in Emilia-Romagna, c’è un docente ogni 11,6 studenti, contro una media nazionale di 10,8.  Nonostante tale rapporto collochi l’Emilia-Romagna in coda alle altre regioni italiane, da parte di tutti è stato sottolineato come la scuola in Emilia-Romagna, grazie al lavoro di tutte le istituzioni coinvolte, a partire dalle Autonomie scolastiche e dagli Uffici Scolastici di Ambito Territoriale e Regionale del Ministero dell’Istruzione, sia di grande qualità, in grado di contrastare la dispersione di supportare lo sviluppo coeso del territorio regionale.

Per questo, è stato sottolineato, come Regione ed Enti territoriali siano pronti ad un dialogo costruttivo con il Ministero dell’Istruzione e le altre Regioni per la ricerca di una a positiva soluzione sostenibile ad un problema che da diversi anni penalizza la nostra regione.

L’impegno, quindi, è quello di intensificare il dialogo aperto con il Ministero dell’Istruzione e con le altre Regioni, per individuare insieme strategie condivise di riequilibrio che possano superare la fase attuali di difficoltà.

L’Emilia-Romagna seconda regione per esportazioni. Crescita primo trimestre (+24,0%)

L’Emilia-Romagna seconda regione per esportazioni. Crescita primo trimestre (+24,0%)Prosegue la corsa dell’export regionale nel primo trimestre 2022. Le esportazioni emiliano-romagnole sono state pari a 20.637 milioni di euro, corrispondenti al 14,2 per cento dell’export nazionale. Hanno fatto segnare quindi un incremento del 24,0 per cento in confronto allo stesso periodo del 2021 e sono state superiori del 28,0 per cento rispetto all’identico trimestre del 2019.

Questo è quanto rileva l’ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna nell’analisi dei dati Istat delle esportazioni delle regioni italiane.

Alla ripresa dei valori delle esportazioni rilevate a prezzi correnti ha contribuito in buona parte anche il forte aumento delle materie prime e dei semilavorati importati che si sono riflessi, ma non nella stessa misura, sui prezzi alla produzione dei prodotti esportati.

L’andamento regionale è risultato migliore di quello riferito al complesso delle vendite all’estero nazionali, che hanno registrato una ripresa tendenziale leggermente più contenuta (+22,9 per cento) e un aumento inferiore (+24,6 per cento) rispetto al primo trimestre del 2019.

Tra gennaio e marzo 2022, l’Emilia-Romagna si è confermata come la seconda regione italiana per quota dell’export nazionale, preceduta dalla Lombardia (26,5 per cento) e seguita dal Veneto (13,3 per cento), quindi dal Piemonte (9,3 per cento) e dalla Toscana (8,5 per cento).

 

In un’ottica di più lungo periodo, da aprile 2021 a marzo 2022, il valore delle esportazioni regionali ha fatto segnare un incremento del 21,5 per cento sui dodici mesi precedenti, un dato leggermente inferiore a quello del complesso dell’export nazionale (+22,9 per cento).

 

I settori

La fase di ripresa ha avuto effetti differenziati sui settori economici. Nel primo trimestre del 2022 il segno positivo ha prevalso in tutti i macrosettori considerati, ma le differenze di intensità sono state molto rilevanti. Le esportazioni dell’agricoltura, silvicoltura e pesca sono solo lievemente aumentate (+1,1 per cento), mentre le vendite estere dell’industria alimentare e delle bevande, hanno avuto una crescita sostenuta (+18,2 per cento), certamente con un contributo dall’incremento dei prezzi. Una cicatrice profonda è rimasta ancora sull’aggregato delle industrie della moda che ha duramente subito gli effetti della pandemia e coglie con difficoltà le opportunità della ripresa: le esportazioni nel trimestre hanno fatto registrare un aumento tendenziale del 15,8 per cento, appesantite dalle confezioni e dalla pelletteria.

L’industria del legno e del mobile ha ottenuto un aumento dell’export sostanzioso (+18,5 per cento), mentre per le industrie chimica, farmaceutica e delle materie plastiche è stato un autentico “boom”, con un aumento del 71,7 per cento tendenziale nel trimestre, che ha portato la sua quota sul totale al 15,1 per cento.

Le vendite estere dell’industria della lavorazione di minerali non metalliferi hanno conseguito un risultato di riguardo (+24,8 per cento), nonostante le difficoltà poste dall’aumento del gas impiegato nella produzione in conseguenza del conflitto in Ucraina.

Anche l’industria della metallurgia e dei prodotti in metallo, il settore della sub fornitura regionale, ha ottenuto un ottimo risultato sui mercati esteri: le esportazioni sono aumentate di quasi un terzo (+29,7 per cento), trainate dalla metallurgia (+39,0 per cento).

Ancora una volta l’incremento delle vendite all’estero delle apparecchiature elettriche, elettroniche, ottiche, medicali e di misura (+12,1 per cento) è stato frenato dalla stasi delle esportazioni di computer e prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi rimaste sostanzialmente invariate (+0,8 per cento).

Il settore dei macchinari e apparecchiature, fondamentale per l’elevata quota dell’export emiliano-romagnolo, ha visto crescere le vendite estere al di sotto della media regionale (11,0 per cento), sotto il peso di un aumento dell’incertezza che limita gli investimenti.

La crescita del settore dei mezzi di trasporto ha accelerato notevolmente (+29,5 per cento).

Infine, l’export delle altre industrie manifatturiere ha ripreso una decisa crescita tendenziale nel primo trimestre (+24,6 per cento), trainato dall’industria del tabacco (+40,8 per cento).

Le destinazioni

Nel contesto di una generalizzata ripresa, non sono mancate differenze negli andamenti delle esportazioni regionali sui diversi mercati influenzate dall’evoluzione della pandemia e altri fattori.

L’Europa è il mercato fondamentale per l’export regionale (65,8 per cento) e ne detta la tendenza, ma all’andamento positivo del trimestre ha contribuito un eccezionale incremento dell’export regionale verso gli Stati Uniti, un effetto “positivo” della pandemia.

Le vendite sui mercati europei hanno avuto un notevole incremento (+20,3 per cento), frenato solo dalla flessione verso la Russia. Il risultato è stato determinato dall’andamento delle esportazioni verso l’Unione europea a 27 che hanno avuto una ripresa sostenuta (+23,0 per cento). Questa è stata leggermente inferiore (+18,8 per cento) sui mercati dell’area dell’Euro che da soli hanno assorbito il 41,6 per cento del totale dell’export.

Tra i due mercati più importanti, l’andamento positivo è stato più contenuto in Germania (+11,9 per cento) e un po’ più brillante in Francia (+16,6 per cento), molto dinamiche la Spagna (+24,8 per cento) e l’Austria (+27,2 per cento). Oltre i confini dell’area dell’euro, la crescita notevole delle vendite sul mercato polacco è divenuta un vero boom (+41,3 per cento).

Al di fuori dei mercati dell’Unione europea, si segnala una ripresa dell’export verso il Regno Unito (15,5 per cento), mentre la flessione del 10,3 per cento delle esportazioni verso la Russia è il primo effetto delle sanzioni a seguito del conflitto in Ucraina.

La crescita delle vendite sui mercati americani è stata decisamente eccezionale nel trimestre (+61,6 per cento): risultato determinato dalla notevole dinamica degli USA (+79,5 per cento),

L’andamento è risultato buono anche per le vendite nell’America centro meridionale (+20,9 per cento), tra cui spicca un recupero delle esportazioni verso il Messico (+25,6 per cento).

Sui mercati asiatici la crescita delle esportazioni è stata più limitata (+13,1 per cento), ma con notevoli differenze tra aree e Paesi. Meglio le vendite in Medio Oriente (+18,9 per cento) con la decisiva spinta dagli Emirati (+29,7 per cento). Accelera la tendenza positiva nell’Asia centrale, con un aumento del 26,3 per cento. In particolare, le esportazioni verso l’India (+36,2 per cento). Sottotono le esportazioni regionali sui mercati dell’Asia orientale (+9,9 per cento), effetto dei blocchi dell’attività in Cina attuati per prevenire il diffondersi di focolai di Covid: l’export verso la Cina, Hong Kong e Macao non è aumentato più del 6,4 per cento. Migliori risultati verso il Giappone, non interessato da lock down (+11,8 per cento).

Sul complesso dei mercati dell’Africa le esportazioni regionali sono rimaste sostanzialmente invariate (+0,2 per cento), ma hanno registrato una dinamica opposta: negativa nell’Africa settentrionale (-10,2 per cento) e positiva in Africa centro meridionale (+14,6 per cento).

Infine, la crescita dell’export emiliano-romagnolo verso l’Oceania è proseguita con un ritmo contenuto (+5,9 per cento),

L’export rimane una leva fondamentale per la nostra economia. – dice il presidente di Unioncamere Emilia-Romagna, Alberto ZambianchiI dati confermano come i nostri prodotti godano sempre di grande fiducia a livello internazionale e come sia straordinaria la capacità competitiva del nostro sistema produttivo sui mercati esteri. Uno scenario su cui gravano oggi gli effetti della guerra in Ucraina e dall’aumento del costo di energia e materie prime”.

Formazione, parte la programmazione con le risorse europee del Fondo sociale

Formazione, parte la programmazione con le risorse europee del Fondo sociale
Vincenzo Colla (Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

Al via la programmazione, in Emilia-Romagna, per la formazione tecnica superiore e i nuovi percorsi della Rete politecnica. Saranno previsti oltre 100 percorsi formativi, che partiranno il prossimo autunno, per un investimento complessivo di oltre 21 milioni di euro, finanziati dalla Regione con risorse europee relative alla nuova programmazione del Fondo sociale Plus. Di questi corsi almeno 38 sono biennali e realizzati delle Fondazioni Its per ‘tecnici superiori’, mentre 65 sono annuali di istruzione e formazione tecnica superiore per acquisire un certificato di specializzazione.

A stabilirlo la Giunta regionale che ha approvato un primo calendario di inviti rivolti a enti di formazione e alle Fondazioni Its, affinché presentino proposte per la programmazione che va da giugno a novembre 2022. La delibera di viale Aldo Moro, proposta dall’assessore allo Sviluppo economico, lavoro e formazione, Vincenzo Colla, anticipa l’adozione formale da parte della Commissione europea del Programma regionale Fse Plus.

Rete politecnica
La Giunta regionale, nelle proprie misure di programmazione, ha anche approvato le specifiche priorità di intervento della Rete Politecnica per l’anno formativo 2022/2023, proseguendo a rafforzare l’investimento nei percorsi di formazione terziaria fondati sulla collaborazione con le imprese.
Inoltre, per l’anno formativo 2022/2023, la programmazione prevederà che l’offerta della Rete politecnica sarà arricchita dai corsi di Formazione superiore (300-500 ore), progettati per permettere ai potenziali destinatari di completare il proprio sistema di conoscenze tecniche e professionali di base, con competenze specifiche e specialistiche digitali e linguistiche, per la sostenibilità e per l’innovazione sociale.

Apprendistato
Inoltre, la Giunta ha approvato un invito per rendere disponibile un’offerta aggiuntiva di percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (Ifts), autorizzati e non finanziati, che permetterà ai giovani assunti con contratto di apprendistato di acquisire un certificato di specializzazione tecnica superiore. La Regione finanzierà attraverso assegni individuali, i cosiddetti voucher, la formazione esterna all’impresa e le attività di personalizzazione e accompagnamento individualizzato.

Gli inviti
la programmazione prevede che il primo invito, rivolto alle Fondazioni Its con sedi in regione, scade il 12 luglio 2022 e i corsi approvati partiranno di norma entro ottobre 2022. Il secondo invito, per gli enti di formazione professionale accreditati, in partenariato con scuole, università e imprese, scade il 14 luglio 2022 e l’offerta formativa sarà avviata entro il 30 novembre 2022. Il terzo invito, rivolto agli enti di formazione accreditati, aprirà dal 4 luglio 2022 al 30 giugno 2023.
Per maggiori informazioni è possibile consultare i link:
Invito per i corsi ITS
Invito per i corsi Ifts
Invito per i corsi Ifts in apprendistato,
Sito Rete politecnica
Primo calendario inviti a presentare proposte

Donini dopo la sigla dell’ipotesi di rinnovo Contratto del comparto sanità 2019-2021

Donini dopo la sigla dell’ipotesi di rinnovo Contratto del comparto sanità 2019-2021Un riconoscimento doveroso per tante donne e uomini che svolgono ruoli fondamentali nella nostra sanità.

Usa queste parole l’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini per commentare con soddisfazione la firma, da parte dell’Aran e delle organizzazioni sindacali (Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials, Nursind e Nursing Up) dell’ipotesi per rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale del comparto della sanità, relativo al triennio 2019-2021. Il Comitato di Settore Regioni-Sanità lo scorso 6 giugno aveva definito l’Atto di Indirizzo Integrativo necessario per la chiusura del negoziato.

“Dopo un lavoro lunghissimo, è stata finalmente firmata, con tutti i sindacati, l’intesa per il rinnovo del Contratto del comparto della sanità- aggiunge l’assessore-. Questo significa remunerazioni più adeguate, maggiori diritti contrattuali e migliori valorizzazioni per circa 57mila professionisti del nostro Servizio Sanitario Regionale, di cui 29mila infermieri. Considerando anche le nuove indennità, l’accordo raggiunto consentirà di riconoscere incrementi medi, calcolati su tutto il personale del comparto, di circa 175 euro al mese”.

Ora il contratto sarà trasmesso dall’Aran al Comitato di Settore per il parere, al Governo per eventuali osservazioni e alla Corte dei conti per la certificazione dei costi.

A Philadelphia la Regione firma un Accordo di collaborazione con la Pennsylvania

A Philadelphia la Regione firma un Accordo di collaborazione con la PennsylvaniaDal Massachusetts alla Pennsylvania, per rafforzare le relazioni istituzionali con un’altra area strategica dell’East Coast americana e promuovere nuove collaborazioni in particolare nei settori delle scienze della vita e farmaceutico, oltre che nella manifattura avanzata e nell’agroalimentare.

La Data Valley emiliano-romagnola – con il distretto biomedicale di Mirandola, i poli farmaceutici di Parma e di Bologna e quello della medicina rigenerativa di Modena – incontra la Cellicon Valley statunitense.

Dopo l’area di Boston, un’altra realtà di punta della ricerca e dell’innovazione in campo sanitario, della terapia genetica e cellulare, della medicina di precisione.

In questo caso, però, con un ulteriore passo avanti: a Philadelphia è stato infatti siglato il primo accordo tra la Regione Emilia-Romagna e uno Stato Usa, dal presidente Stefano Bonaccini e dal ministro dello Sviluppo economico della Pennsylvania, Neil Weaver. Un patto dell’innovazione che apre nuove opportunità a favore dei sistemi produttivo e della ricerca emiliano-romagnoli.

Presenti, fra gli altri, la Console generale d’Italia, Cristiana Mele, e il presidente di Life Sciences Pennsylvania, il Cluster che riunisce le aziende del comparto, Chris Molinaux.

“Abbiamo raggiunto un ulteriore traguardo nelle relazioni internazionali dell’Emilia-Romagna, che vogliamo estendere e potenziare. Accordo storico per i contenuti e perché è il primo bilaterale che la Regione sigla con uno degli Stati federati degli Usa. Intesa che ci permette di aprire nuove strade per le nostre aziende, filiere e manifatture, per i nostri centri di ricerca insieme alle Università. Con uno Stato  che  rappresenta un vero e proprio hub dell’innovazione- afferma il presidente Bonaccini-. Un interlocutore di grande rilievo col quale la Data Valley emiliano-romagnola potrà sviluppare conoscenze  da trasferire alle imprese, per la tutela dell’ambiente, per soluzioni di cura e assistenza ancora più efficaci e moderne. Innovare, in tutti i campi, crediamo sia strategico per costruire un futuro più sostenibile, più inclusivo, più equo per tutti”.

Da parte sua, il ministro Weaver ha sottolineato come i rapporti fra il suo Stato e l’Emilia-Romagna siano “solidi e prioritari”, ricordato i numerosi settori economici comuni e ribadito come si aggiungano ora nuove possibilità di sviluppare collaborazioni e progetti fra aziende, università e centri di ricerca dei rispettivi territori.

L’accordo tra Emilia-Romagna e Pennsylvania

Sostenere la collaborazione tra i cluster industriali dei due territori su scienze della vita, commercio di prodotti agricoli, tecnologia e manifattura avanzata, promuovendo visite e incontri tra imprenditori, progetti di ricerca comune, investimenti, joint venture.

L’accordo Emilia-Romagna e Pennsylvania, che ha una durata di cinque anni,  rafforza – in un quadro di rinnovata collaborazione istituzionale – le relazioni con un interlocutore chiave per l’ecosistema regionale, incrociando le vocazioni di due realtà all’avanguardia in particolare nel settore della salute.

La Pennsylvania è infatti al centro del corridoio bio-farmaceutico del nord-est degli Usa ed è lo stato americano leader in manifatture farmaceutiche e per numero di forza lavoro impiegata dal settore. Un territorio che vanta la presenza di centinaia di società biofarmaceutiche e più di 2mila aziende attive nel settore delle scienze della vita.  Tra i settori di punta quello della terapia genetica e cellulare, tanto che lo Stato si presenta, all’interno del panorama statunitense e mondiale, come Cellicon Valley.

Il Bridging Innovation Program Pennsylvania

La Regione Emilia-Romagna ha attivato da anni scambi con la Pennsylvania. In particolare è stata indirizzata verso questo Stato l’edizione 2022 di Bridging Innovation Program, il progetto promosso sempre dalla Regione attraverso Art-ER per intensificare le opportunità di collaborazione nei comparti delle biotecnologie, dell’intelligenza artificiale e dei big data applicati al settore della salute. Un‘edizione  – dopo quella di Boston del 2021 – focalizzata proprio sulla Gene &Cell Therapy che vede la partecipazione di  CIRI, il Centro Interdipartimentale Ricerca Industriale – Scienze della vita e tecnologie per la salute dell’Università di Bologna; Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori “Dino Amadori” di Meldola (FC); Stem Sel, spin-off dell’Università di Bologna, oltre che delle aziende Comecer Spa di Castel Bolognese (RA) e  Holostem srl di Modena.

Le visite a Spark Therapeutics e B.Labs

Tra gli appuntamenti della giornata anche la visita che la delegazione emiliano-romagnola ha fatto a Spark Therapeutics, azienda leader nel campo delle terapie applicate alle malattie genetiche debilitanti, e agli spazi di B.Labs, un incubatore di startup  nel settore delle scienze della vita.

Le nuove frontiere della ricerca e dell’innovazione e le opportunità di collaborazione tra Emilia-Romagna e Pennsylvania sono state anche al centro di un incontro tecnico di lavoro al World Affairs Council di Philadelphia, un think tank indipendente, che rappresenta la più grande organizzazione no profit di affari esteri presente negli Usa, attiva sul fronte degli scambi internazionali nei settori dell’energia, dell’ambiente, della sicurezza nazionale.

Emilia-Romagna protagonista della rete europea dei “Digital Innovation Hub”

Emilia-Romagna protagonista della rete europea dei “Digital Innovation Hub”Sarà luogo diffuso di innovazione digitale nei settori fondamentali dello sviluppo della società e dell’economia dei dati, supporto alle imprese e alla pubblica amministrazione nei processi innovativi e strumento di collegamento tra ricerca e territorio.

Con il progetto ‘ER2Digit’, nato nel cuore della Data Valley, la Regione Emilia-Romagna, ha partecipato e vinto il bando della Commissione Europea, nell’ambito del Programma Europa Digitale, per la creazione e lo sviluppo della rete europea dei Digital Innovation Hub. Il progetto è stato presentato da ART-ER e coinvolge gli altri i partner dell’Hub di innovazione digitale regionale, Lepida e CINECA. Si tratta di uno dei 13 progetti italiani che hanno superato il vaglio della Commissione, tra i 41 che avevano risposto alla procedura di selezione avviata nell’agosto 2020 a livello nazionale; un successo con cui l’Emilia-Romagna si aggiudica 4,5 milioni di finanziamenti europei.

I progetti vincitori andranno a costituire la rete dei Poli europei di innovazione digitale a cui affidare il compito di assicurare la transizione digitale delle imprese, in particolare di piccole e medie dimensioni e del settore pubblico. attraverso l’adozione delle tecnologie digitali avanzate, intelligenza artificiale, calcolo ad alte prestazioni e sicurezza Informatica. Per svolgere le proprie attività, l’hub si avvarrà inoltre delle competenze e capacità di ricerca e sperimentazione dei 90 laboratori industriali e centri di innovazione accreditati della Rete Alta Tecnologia, che vanta un fatturato annuo di 26 milioni di euro di contratti di ricerca e 30 milioni di euro di progetti di R&S finanziati con fondi pubblici.

“La preferenza accordata dalla Commissione Europea al nostro progetto- commenta l’assessora regionale all’Agenda digitale, Paola Salomoni- è per noi motivo di orgoglio, perché viene riconosciuto il grande lavoro di squadra fatto e l’impegno nel portare avanti una politica innovativa per la transizione digitale. La Data Valley si rafforza ulteriormente, dopo l’attrattività dei grandi centri di calcolo tra cui Leonardo, abbiamo portato in Emilia-Romagna il finanziamento PNRR per il Centro Nazionale sul Supercalcolo, quello per l’Ecosistema dell’innovazione e ora entriamo nella rete delle strutture che accompagneranno la trasformazione digitale del territorio dell’Unione europea. Rafforziamo il sistema che supporta le politiche di innovazione digitale del territorio, pronti a sviluppare nuovi strumenti nell’ambito dei big data, dei gemelli digitali e delle applicazioni a supporto di tutti gli emiliano-romagnoli”.

Cosa è la rete europea dei Digital Innovation Hub

Si tratta di veri e propri sportelli unici digitali che sosterranno le aziende private e gli enti pubblici nella loro trasformazione digitale, mettendo a disposizione una vasta gamma di competenze tecniche e innovazioni sperimentali, e rappresentando una vera e propria porta di accesso a piattaforme e infrastrutture specializzate. Non solo, forniranno anche consulenza finanziaria, formazione e appoggio alle imprese sulle questioni ambientali, in particolare per quanto riguarda il consumo di energia e le basse emissioni di carbonio.

Il progetto vincitore dell’Emilia-Romagna

ER2Digit rappresenta un ecosistema integrato che poggerà sulle infrastrutture messe a disposizione a livello regionale attraverso le in-house che fanno parte del digital innovation hub regionale, che la Regione ha istituito nel febbraio scorso quale polo di innovazione digitale pubblico per gli enti dell’Emilia-Romagna in diversi ambiti: sanità, pubblica amministrazione, sviluppo economico, cultura, agricoltura, turismo, ricerca e territorio. In particolare i soggetti che partecipano al progetto sono: ART-ER, che ne è il coordinatore, il cui compito sarà quello di mettere a disposizione la propria esperienza nell’attuazione delle politiche di innovazione della regione e di regia dell’ecosistema; Lepida, che consorzia tutti gli enti pubblici del territorio regionale allo scopo di accompagnarli nrella trasformazione digitale e Cineca, tra gli enti che gestiscono le più importanti infrastrutture di supercalcolo nazionali ed europee, incluso Leonardo.

Destinazione mare: dal prossimo fine settimana partono i treni per raggiungere direttamente la Costa Romagnola dal Piemonte

Destinazione mare: dal prossimo fine settimana partono i treni per raggiungere direttamente la Costa Romagnola dal PiemonteVia dal caldo e dalla folla. Parte sabato 18 giugno il primo treno del mare che collegherà direttamente, ogni fine settimana e fino al termine della stagione estiva, quattro città del Piemonte alle spiagge della Costa romagnola.

È il nuovo servizio messo a punto da Trenitalia Tper e sostenuto dalle Regioni Emilia-Romagna e Piemonte per promuovere mini-soggiorni nelle località balneari della nostra regione.

L’iniziativa durerà fino all’11 settembre e sarà un nuovissimo treno Rock da 1400 posti a collegare Torino, Asti, Alessandria e Voghera a Rimini, Miramare, Riccione, Misano Adriatico e Cattolica, con orari di partenza favorevoli per sfruttare al massimo le giornate di vacanza.

L’arrivo in riviera è previsto infatti prima dell’ora di pranzo, mentre il rientro è programmato per consentire l’arrivo a casa in serata.

Viaggiare sul Rock sarà anche sostenibile, grazie ai consumi ridotti del 30% rispetto a un treno di precedente generazione.

Le corse già in vendita sono quattro: due il sabato e due la domenica, nei week end dal 18 giugno all’11 settembre, con la sola esclusione del 13 e 14 agosto per lavori sulla linea.

“La destinazione mare, diventa sostenibile, sicura e veloce con questo nuovo servizio che valorizza la vacanza di prossimità per la famiglia ma anche per i giovani- afferma l’assessore regionale ai Trasporti, Andrea Corsini-. L’invito è quello di partire dalle grandi città per raggiungere e scoprire le spiagge, i sapori, lo sport e il divertimento della Costa Romagnola, sfruttando al massimo il fine settimana o la giornata al mare”.

“Si tratta quindi- aggiunge l’assessore- di un’opportunità in più, offerta dalle due Regioni, per muoversi in sicurezza, evitando l’inquinamento e lo stress del traffico estivo, in un treno modernissimo, ricco di servizi e a basso consumo. Mentre per l’autunno, con l’obiettivo di avvicinare ancora di più le nostre regioni in chiave turistica, insieme al collega della Regione Piemonte Marco Gabusi, stiamo lavorando anche a un progetto ‘gourmet’ che permetterà nello stesso modo veloce e sicuro ai cittadini emiliano-romagnoli di raggiungere le zone piemontesi rinomate per il tartufo e il vino”.

Con l’arrivo già in corso di altri quattro treni Rock, saliranno a 116 i nuovi convogli (43 Rock doppio piano 47 Pop e 26 ETR350 mono piano) che fanno parte della flotta di Trenitalia Tper. Ulteriori 12 treni elettrici saranno acquistati con un finanziamento previsto dal PNRR.

Da lunedì 20 giugno nuovi asfalti in via Regina Pacis

Da lunedì 20 giugno nuovi asfalti in via Regina Pacis
(immagine d’archivio)

Inizieranno lunedì prossimo, 20 giugno, i lavori di fresatura e riasfaltatura di via Regina Pacis, nel tratto compreso tra via Vittime 11 Settembre e la Pedemontana. Per tutta la durata dei lavori, indicativamente una settimana, potranno essere disposte modifiche alla viabilità per un solo senso di marcia alla volta.

 

Anche “Civico 1” sede di deposito atti tributari

Anche “Civico 1” sede di deposito atti tributariC’è anche il “Civico 1”, l’ex direzionale Diamante in via Caduti sul Lavoro, tra i luoghi di deposito e notifica degli atti d’accertamento tributario e della riscossione coattiva delle entrate. Lo ha stabilito la Giunta comunale, con delibera n°104 del 14 giugno scorso in pubblicazione all’Albo Pretorio.

La delibera aggiunge, oltre alla sede municipale di via Fenuzzi, anche il palazzo “Civico 1” di proprietà comunale e segnatamente i locali del Servizio Entrate sito in via Caduti sul Lavoro 1, aggiungendo che, a far data dal 20/06/2022, la “Casa Comunale” presso il Servizio Entrate è tale ai soli fini del deposito degli atti di accertamento e riscossione dei tributi e delle altre entrate comunali del Comune di Sassuolo notificate ai sensi degli artt.140 e 143 C.p.c.

 

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