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Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 1 ottobre 2022

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 1 ottobre 2022Tempo stabile e soleggiato. Temperature minime comprese tra 13/15 gradi delle pianure interne e 14/16 gradi del settore costiero. Massime comprese tra 21 e 23 gradi. Venti deboli dai quadranti occidentali. Mare da poco mosso sotto costa a mosso al largo. Nelle ore pomeridiane temporaneamente mosso sotto costa sui litorali settentrionali.

(Arpae)

Distretto di Sassuolo, da lunedì 3 ottobre la campagna vaccinale si trasferisce al Punto Prelievi

Distretto di Sassuolo, da lunedì 3 ottobre la campagna vaccinale  si trasferisce al Punto PrelieviDopo la chiusura del Puv di Fiorano, ospitato all’interno del Diagnostic Center messo generosamente a disposizione da Ferrari, la campagna vaccinale anti-Covid del Distretto si sposta da lunedì 3 ottobre presso il Punto Prelievi di Sassuolo in via Ruini 2 (al piano terra della palazzina dei Poliambulatori adiacente all’ospedale).

Gli orari saranno i seguenti: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15, il sabato dalle 9 alle 12.

Nei giorni scorsi, in occasione della chiusura del Puv, la Direzione dell’Azienda USL di Modena ha ringraziato Ferrari per l’impegno e il grande senso disponibilità dimostrato nei confronti del territorio. In oltre un anno e mezzo di attività, presso il Punto vaccinale di Fiorano sono state somministrate oltre 250mila dosi di vaccino.

Tutte le informazioni sulla campagna vaccinale sono consultabili alla pagina: www.ausl.mo.it/vaccino-covid.

 

Lavoro, Coldiretti: rischia 1 azienda agricola giovani su 4

Lavoro, Coldiretti: rischia 1 azienda agricola giovani su 4Un giovane agricoltore su quattro (25%) ha ridotto la produzione a causa dei rincari energetici aggravati dalla guerra in Ucraina che hanno provocato un aumento record dei costi, dal gasolio ai concimi, dai mangimi ai materiali per l’imballaggio e mettono ora in pericolo il futuro di un’intera generazione impegnata a lottare per l’autosufficienza alimentare ed energetica. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti diffusa in occasione della clamorosa protesta al Villaggio di Milano in Piazza Cannone nel Parco Sempione con migliaia di contadini che hanno lasciato le campagne per scendere in piazza assieme al presidente Ettore Prandini e denunciare una situazione insostenibile che minaccia la sopravvivenza stessa del Made in Italy a tavola a causa degli effetti scatenati dalla guerra in Ucraina.

I giovani della Coldiretti indossano i propri indumenti e strumenti di lavoro, dalla tuta e gli stivali di chi accudisce gli animali nelle stalle alle reti dei pescatori, fino alle tute degli apicoltori, accompagnati dall’asinella Terra, divenuta il simbolo della protesta. Sui cartelli dei manifestanti si legge “Senza agricoltura non si mangia”, “Lavoriamo 24 ore per il contatore”, “Fermiamo le speculazioni”, “Mungiamo le mucche, non gli allevatori”, “No Farmers No Food”, “La burocrazia uccide i campi”. Molti hanno portato le proprie produzioni (salumi, formaggi, frutta specialità locali) messe a rischio dai rincari energetici, che non risparmiano dunque neppure la parte più avanzata del settore agricolo, diventato di fatto il punto di riferimento importante per le nuove generazioni, tanto che nell’ultimo anno sono nate in media 17 nuove imprese giovani al giorno, secondo l’analisi Coldiretti-Divulga. Presenti anche i giovani di Coldiretti Giovani Impresa Emilia Romagna.

Un cambiamento epocale che non accadeva dalla rivoluzione industriale con il mestiere della terra che è diventato – precisa la Coldiretti – la nuova strada del futuro per tanti ragazzi italiani, con le 56mila aziende guidate dagli under 35 che hanno una superficie che è quasi il doppio della media (18,3 ettari di Sau per azienda contro 10,7), un fatturato più elevato del 75% della media e il 50% di occupati per azienda in più. Le imprese giovani sono dunque più grandi e più orientate al mercato e il loro livello di digitalizzazione è il doppio dell’agricoltura nel complesso, così come più elevata risulta la propensione all’innovazione (il 24,4% dei giovani ha realizzato almeno un investimento innovativo nel triennio 2018-2020, a fronte del 9,7% dei non giovani), secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat e Ismea. Non a caso quasi una impresa agricola giovanile su tre (31%) applica oggi tecniche di agricoltura di precisione 4.0, secondo un’analisi Coldiretti sulla base del Rapporto del centro Studi Divulga, dai droni alle mietitrebbie con sistema di mappatura delle produzioni, fino ai satelliti ai sistemi integrati per la gestione on line dell’azienda agricola come Demetra, l’app sviluppata sul Portale del Socio della Coldiretti.

Le imprese giovani hanno di fatto rivoluzionato il mestiere dell’agricoltore – rileva Coldiretti – impegnandosi in attività multifunzionali che con la crisi energetica scatenata dalla guerra in Ucraina sono diventate sempre più strategiche. Si va dalla produzione di energie rinnovabili per contribuire all’autosufficienza delle fonti di approvvigionamento allo sviluppo della filiera corta con la vendita diretta che abbatte i trasporti fino all’agricoltura sociale per il superamento delle diseguaglianze. Un fenomeno che rischia ora di essere messo all’angolo dall’esplosione dei costi alimentata dalla guerra, aggiungendosi ai problemi già causati dalla burocrazia, che sottrae alle aziende 100 giorni di lavoro e ostacola spesso lo stesso accesso alle risorse comunitarie.

“Occorre sostenere il fenomeno del ritorno alla terra e la capacità dell’agricoltura italiana di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo” afferma la leader dei giovani della Coldiretti Veronica Barbati nel sottolineare che “la drammatica crisi scatenata dalla guerra mette a rischio il futuro proprio della parte più avanzata dell’agricoltura italiana impegnata in un percorso di innovazione e sostenibilità per contribuire alla sovranità alimentare ed energetica del Paese”.

 

 

Le foto di Mario Tolaini in mostra a Maranello

Le foto di Mario Tolaini in mostra a Maranello
foto di Mario Tolaini

“Esercizi di libertà quotidiana. La rivoluzione delle cose” è la mostra fotografica con le opere di Mario Tolaini che inaugura sabato 1 ottobre alle 18 allo Spazio Culturale Madonna del Corso di Maranello (Via Claudia 277). Sessanta immagini che raccontano un percorso fra paesaggio e persone, e la loro interazione.

La mostra è aperta fino al 9 ottobre con ingresso libero in questi giorni e orari: dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 23, sabato 8 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 19 alle 23, domenica 2 e 9 ottobre dalle ore 10 alle ore 23. “Sono l’attesa e il tempo a creare uno spettacolo apparentemente finito, sono loro gli artefici del tempo”, spiega l’autore. “Siamo noi con i nostri gesti apparentemente rituali a creare qualcosa di profondamente libero e rivoluzionario. Lo sguardo non è più il nostro ma da noi passa alle cose, e le cose diventano testimoni della nostra azione e della nostra immobilità, del nostro agire e del nostro non agire. Ciò che appare brutto, spoglio o disadorno, la pazienza dell’occhio lo rende sinceramente, lucido e vero. Che è la nostra vita, siamo noi con il quotidiano rituale delle consuetudini che tracciano il confine tra l’esistenza e il superfluo. Luce, colori, emozione in movimento. Fermàti dall’obiettivo, ma solo apparentemente, per riprendere a muoversi, dalla vita allo scatto, dalla luce all’ombra. Spazio in movimento, perché lo spazio dell’emozione vive degli stessi colori della pittura, dell’architettura, della natura”.

Censimento Permanente della Popolazione e delle Abitazioni

Censimento Permanente della Popolazione e delle AbitazioniParte in questi primi giorni di ottobre per concludersi entro il mese di dicembre 2022, salvo proroghe, il Censimento Permanente della Popolazione e delle Abitazioni. Il Censimento Generale, che prima veniva effettuato ogni dieci anni è diventato annuale e la rilevazione, che prima riguardava tutti i residenti (rilevazione censuaria) verrà ora effettuata su un campione significativo della popolazione (rilevazione campionaria).

I dati raccolti, opportunamente elaborati, restituiranno al Paese tuttavia una fotografia dell’intera popolazione.

Ogni anno avremo informazioni circa le persone che vivono in Italia, la loro suddivisione per cittadinanza, la composizione delle famiglie, con la distinzione tra famiglie tradizionali e quelle nuove, in quali luoghi viviamo, ma anche dove si lavora e si studia, quanti bambini frequentano gli asili nido, le scuole per l’infanzia, quella primaria, quanti ragazzi studiano, quante persone lavorano e il tipo di occupazione.

Le famiglie selezionate nel nostro Comune che riceveranno la lettera da parte di Istat e si censiranno autonomamente saranno circa 600. Chi non provvederà alla compilazione del questionario in autonomia, utilizzando le credenziali impresse nella lettera di Istat, saranno contattati dai rilevatori incaricati dal Comune di Sassuolo. I rilevatori avranno un cartellino identificativo munito di fototessera e un documento di riconoscimento.

I cittadini che sono stati selezionati per il Censimento possono chiedere informazioni e chiarimenti all’Ufficio di censimento del Comune di Sassuolo contattando l’ufficio anagrafe del Comune oppure recandosi direttamente in Via Pretorio 18 nei seguenti orari di apertura: lunedì, martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle ore 9 alle ore 12.30 – giovedì dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15.00 alle ore 18.30

Per ogni informazione si rimanda al link https://www.istat.it/it/censimenti-permanenti/popolazione-e-abitazioni

Giuliana Carla Bortolamasi presenta in Sala Biasin il suo libro “Il girotondo delle stagioni nella mia vita”

Giuliana Carla Bortolamasi presenta in Sala Biasin il suo libro “Il girotondo delle stagioni nella mia vita”Sabato 1 ottobre alle 17:00 in sala Biasin (via Rocca a Sassuolo) Giuliana Carla Bortolamasi presenta il suo libro “Il girotondo delle stagioni nella mia vita”. L’autrice sarà accompagnata da Andrea Gibellini.

…E’ un’ antologia poetica con poesie, pensieri, racconti, celebrazioni, ricorrenze,  per un anno e per tutti. In questo percorso non sono sola, c’è accanto a me una invisibile immaginaria presenza alla quale mi rivolgo: ecco perché spesso utilizzo il “Tu”.  Potreste essere ognuno di voi, miei lettori, che mi avete scelto per accompagnarmi in questo mio viaggio e chissà se vi identificherete tra le righe di queste mie poesie…”. G.C. Bortolamasi

Giuliana Carla Bortolamasi è nata nel 1935. Sposata nel 1959, vive a Sassuolo ed è madre di quattro figli. Dopo gli studi classici ha conseguito il diploma magistrale e la specializzazione presso la scuola magistrale.

Alla professione di insegnante ha affiancato negli anni la passione per la scrittura e la poesia: suoi testi sono stati pubblicati in antologie e premiati in concorsi nazionali.

 

 

Caldaie: a partire dal 1° ottobre in regione il contributo attualmente versato dai proprietari viene ridotto

Caldaie: a partire dal 1° ottobre in regione il contributo attualmente versato dai proprietari viene ridottoUna riduzione del 75% del costo unitario del Bollino Calore Pulito per gli impianti termici dell’Emilia-Romagna.

L’ha stabilito la Giunta regionale, approvando la temporanea riparametrazione, che scatterà dal 1° ottobre prossimo per rimanere in vigore fino al 31 dicembre 2026, dell’entità del contributo a carico dei proprietari degli impianti.

Una scelta, questa, dettata dalla situazione verificatasi negli ultimi due anni. La pandemia da Covid-19, da un lato ha imposto la sospensione delle attività di accertamento e ispezione degli impianti; dall’altro l’introduzione della misura del Superbonus ha inciso sulla disponibilità dei soggetti incaricati dello svolgimento dei controlli, impegnati in attività connesse alla misura fiscale. “Di conseguenza- spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico e alla Green economy, Vincenzo Colla– parte delle attività di accertamento e ispezione originariamente previste e programmate non si sono potute svolgere e le risorse derivanti dal pagamento del Bollino Calore Pulito non sono state totalmente impiegate. Con queste risorse la Regione ha quindi deciso di abbassare per alcuni anni l’importo del Bollino”.

L’attuale costo del Bollino, pari a 7 euro per gli impianti a fiamma (escluso biomassa legnosa) con potenza inferiore a 35 kilowatt, è destinato a passare, dal 1° ottobre, a 1,75 euro. Per quelli con potenza tra i 35 e i 100 kilowatt, si passerà dagli attuali 28 euro a 7 euro; ancora, per gli impianti con potenza tra i 101 e i 300 kilowatt, si scenderà da 56 euro a 14 euro, mentre per quelli superiori ai 300 kilowatt non si pagherà più 98 euro bensì 24,50 euro.

Contenimento dei consumi di energia, esercizio e manutenzione degli impianti termici

La normativa nazionale prevede che le Regioni realizzino, con cadenza periodica, accertamenti e ispezioni per garantire il rispetto delle norme relative al contenimento dei consumi di energia, nell’esercizio e nella manutenzione degli impianti termici. A questo scopo, le Regioni stesse devono avviare programmi di verifica annuale della conformità dei rapporti di ispezione e degli attestati emessi, oltre a istituire un sistema di riconoscimento degli organismi e dei soggetti cui affidare le attività di ispezione. Per assicurare la copertura dei costi necessari all’adeguamento e alla gestione del catasto degli impianti termici, le Regioni possono prevedere la corresponsione di un contributo da parte dei responsabili degli impianti, da articolare in base alla potenza degli stessi, secondo modalità uniformi su tutto il territorio regionale.

In applicazione di questa normativa, l’Emilia-Romagna ha istituito un apposito “Organismo regionale di accreditamento e di ispezione”, le cui funzioni sono affidate alla società in house Art-ER, che si occupa anche dell’implementazione, gestione e aggiornamento del catasto regionale degli impianti termici (CRITER), avviato nel giugno 2017. I costi di gestione del catasto e delle attività di accertamento e ispezione sono coperti dagli introiti del Bollino Calore Pulito, versato in occasione dei controlli obbligatori di efficienza energetica dai proprietari degli impianti.

Il pagamento del Bollino è introitato direttamente da ART-ER e le risorse sono utilizzate per lo svolgimento delle attività di propria competenza. L’organismo provvede annualmente a rendicontare alla Regione l’ammontare complessivo dei contributi incassati e dei costi sostenuti nel periodo di competenza; la Regione, sulla base di queste informazioni, può provvedere all’eventuale riparametrazione del contributo annuale.

I primi anni di operatività del CRITER hanno consentito di sperimentare l’efficacia del sistema rispetto agli obiettivi da raggiungere, di apportare i correttivi ritenuti eventualmente necessari, anche riguardo all’entità del Bollino Calore Pulito.

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia-Romagna (29/9): 3.085 nuovi

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia-Romagna (29/9): 3.085 nuoviDall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.862.567 casi di positività, 3.085 in più rispetto a ieri, su un totale di 10.387 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 3.724 molecolari e 6.663 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 29,7%.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.863.856 dosi; sul totale sono 3.799.482 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,5%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.959.574.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/ .

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 20 (+1 rispetto a ieri, pari al +5%), l’età media è di 65,3 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 603 (+10 rispetto a ieri, +2%), età media 74,1 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 2 a Parma (invariato); 2 a Reggio Emilia (invariato); 3 a Modena (+1); 6 a Bologna (+1); 1 a Imola (invariato); 1 a Ferrara (invariato); 1 a Ravenna (-1); 1 a Forlì (invariato); 1 a Cesena (invariato); 1 a Rimini (invariato).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 48,5 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 583 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 380.102), seguita da Modena (438 su 283.197); poi Reggio Emilia (346 su 210.644) e Ravenna (329 su 176.338), quindi Parma (244 su 157.882), Rimini (243 su 175.377), Forlì (234 su 86.677) e Ferrara (214 su 133.589); e ancora Cesena (190 su 104.996) e Piacenza (184 su 96.099); infine il Circondario Imolese (80 su 57.666).

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 21.544 (+1.846). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 20.921 (+1.835), il 97,1% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 1.235 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.822.993.

Purtroppo, si registrano quattro decessi uno dei quali riferito ai giorni scorsi:

  • 1 in provincia di Piacenza (un uomo di 80 anni)
  • 2 in provincia di Bologna (due uomini rispettivamente di 87 e 90 anni)
  • 1 in provincia di Rimini (un uomo di 88 anni)

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 18.030.

Spi in Piazza a Sassuolo domenica 2 e 16 ottobre durante le fiere

Spi in Piazza a Sassuolo domenica 2 e 16 ottobre durante le fiereContinua la campagna informativa del sindacato pensionati “Spi in piazza” che si è svolta nel mese di settembre a Modena e provincia. Anche a Sassuolo, il sindacato pensionati Spi Cgil sarà in piazza le domeniche 2 e 16 ottobre durante le fiere di ottobre.

Il gazebo sarà collocato in via Mazzini dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30

Volontarie e volontari informeranno i cittadini sui servizi del sindacato – dal controllo sulla regolarità della pensione all’attivazione dello Spid – e sulle rivendicazioni dello Spi Cgil sui temi di grande attualità sociale e politica, come, la Legge sulla non autosufficienza, la riforma fiscale, gli interventi per la sanità pubblica, le pensioni, il lavoro, la parità di genere.

Inoltre grazie alla presenza dei funzionari delle categorie sindacali e dei servizi (fiscali e previdenziali), sarà possibile chiedere formazioni anche sui servizi rivolti ai lavoratori, ad esempio, come accedere alla Naspi (ex disoccupazione), ai bonus, sulla denuncia dei redditi, e in generale sui diritti nei luoghi di lavoro.

Bollette: agricoltura domani in piazza

Bollette: agricoltura domani in piazza

E’ l’agroalimentare italiano a scendere per primo in piazza nella nuova legislatura con migliaia di contadini con animali e prodotti tipici al seguito per denunciare una situazione insostenibile che minaccia il lavoro, l’economia e la sopravvivenza del Made in Italy a tavola, a causa dell’esplosione dei costi di produzione scatenata dalla guerra in Ucraina.

L’appuntamento è per domani venerdì 30 settembre a partire dalle ore 9,30 a Milano nel Parco Sempione all’Arco della Pace dove a guidare la protesta assieme al presidente Ettore Prandini ci saranno giovani agricoltori, allevatori e pastori provenienti dalle diverse regioni, fra cui l’Emilia-Romagna, che vedono messo a rischio il proprio futuro, con vanghe, campanacci e balle di fieno, tra flash mob e provocazioni. Simbolo della manifestazione è l’asinella Terra.

Ma saranno migliaia gli agricoltori arrivati da tutta Italia per far conoscere i primati a rischio del Made in Italy a tavola, nella più grande fattoria mai realizzata nel centro di una città con maxi mercato contadino, street food a chilometri zero, pet therapy con gli animali della fattoria, agrichef ai fornelli, agriasilo, le eccellenze agroalimentari di Filiera Italia, le innovazioni tecnologiche a basso impatto ambientale e i prodotti del social farming. Un patrimonio da primato mondiale dell’Italia che rischia di sparire sotto la pressione della crisi.

Per l’occasione sarà presentata l’analisi della Coldiretti su “La guerra sulle tavole degli italiani” con focus sugli effetti della crisi energetica sulla filiera agroalimentare e le proposte della Coldiretti per la nuova legislatura. E’ prevista la partecipazione di rappresentanti del mondo politico, economico e dei consumatori, dal Segretario Federale della Lega Matteo Salvini al Sindaco Beppe Sala in mattinata al presidente della Cei, il cardinale Matteo Maria Zuppi che interverrà davanti gli agricoltori nel primo pomeriggio sul tema della carne in provetta.

Il triathlon trova casa in Emilia-Romagna: al via l’accordo triennale tra Regione e Federazione nazionale

Il triathlon trova casa in Emilia-Romagna: al via l’accordo triennale tra Regione e Federazione nazionaleEmilia-Romagna sempre più territorio di riferimento a livello nazionale per la pratica del triathlon, la disciplina ad alto tasso di spettacolarità e agonismo che combina insieme nuoto, ciclismo e corsa.

A partire dai Campionati italiani che si svolgeranno nel cuore della Riviera, a Cervia (Ra), nel prossimo fine settimana: l’1 e il 2 ottobre.

Un appuntamento reso possibile dall’ accordo tra Regione e Federazione nazionale Triathlon che è stato presentato oggi a Bologna dal presidente Stefano Bonaccini e dal presidente federale, Riccardo Giubilei.

Un’intesa di durata triennale che permetterà di sostenere l’organizzazione di eventi di prestigio sul territorio emiliano-romagnolo, promuovendo ulteriormente la pratica di questo sport, che ha visto una crescita di tesserati e praticanti di oltre il 12% negli ultimi due anni.

Una disciplina che ha saputo distinguersi nella ripartenza dopo gli anni più duri della pandemia. E capace di sviluppare al meglio il connubio sport-turismo-ambiente, come dimostra anche l’esperienza di Ironman Italy Emilia-Romagna, appuntamento internazionale ormai di casa in Emilia-Romagna, ancora una volta a Cervia.

“Con questo accordo la Regione prosegue il proprio impegno per lo sport, tutti gli sport- ha spiegato il presidente Bonaccini-. E l’accordo con la Federazione italiana triathlon, una disciplina sempre più seguita, ci permette di fare un ulteriore salto di qualità in questa direzione con due appuntamenti di grande richiamo che vedranno protagoniste le città di Cervia e di Imola, con il suo splendido autodromo. Un impegno, il nostro, sullo sport, da quello agonistico a quello di base, davvero a tutto campo: dal sostegno alla pratica motoria al piano per la riqualificazione dell’impiantistica sportiva insieme ai Comuni, fino all’organizzazione di grandi eventi di rilievo nazionale e internazionale che rappresentano un importante fattore di valorizzazione dei territori e di traino anche sul piano turistico”.

“È per me una grande soddisfazione sottoscrivere un accordo pluriennale con una Regione all’avanguardia e tra le più strutturate su questi temi e che da molti anni investe in eventi sportivi di grande qualità – ha detto il presidente Giubilei-. Sono felice di poter ringraziare, attraverso il presidente Stefano Bonaccini tutti coloro che hanno lavorato per raggiungere questo obiettivo. Chiudiamo il cerchio con l’assegnazione, da parte del Governo, dei fondi del PNRR per la realizzazione a Cesena del Centro Federale del Triathlon, in virtù di un’intesa tra il Comune, la Regione e la Federazione e che sarà a disposizione anche della comunità locale. Uno dei punti cardine che avevamo individuato all’inizio del nostro mandato ed in poco più di anno siamo in grado di vedere avviato il percorso che porterà alla sua concretizzazione“.

Alla presentazione hanno partecipato il capo della segreteria politica della Presidenza della Regione, Giammaria Manghi, e Sharon Spimi, atleta Elite della Nazionale di Triathlon.

Il triathlon trova dunque casa in Emilia-Romagna. Proprio la città in provincia di Ravenna ospiterà, al Fantini Club, l’1-2 ottobre, i Campionati italiani di Triathlon Sprint Assoluto individuale, U23 Triathlon sprint, Age Group, staffetta 2+2, Coppa Crono TT. Oltre 1.200 gli iscritti.

Con il presidente Bonaccini che premierà i vincitori domenica 2 ottobre alle ore 16.

La manifestazione si svolgerà a Cervia anche nel 2023 e nel 2024 e segue i Campionati Italiani di Duathlon Sprint Assoluti e U23, Staffetta Mixed Relay, che hanno avuto luogo il 22 e il 23 marzo a Imola presso l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari. Anche questi destinati a replicare nella stessa sede per i prossimi due anni.

Due competizioni che arricchiscono ulteriormente il calendario di eventi della Sport Valley emiliano-romagnola.

A Cesena il primo Centro federale del Triathlon

Un impegno quello per il rafforzamento della pratica del triathlon in Emilia-Romagna che coinvolge un intero territorio. Come dimostra il fatto che sorgerà a Cesena – nell’area del polo sportivo dell’Ippodromo – il primo Centro federale del triathlon, un progetto frutto della collaborazione tra la Federazione italiana, il Comune romagnolo e la Regione, sostenuto da un finanziamento di 4 milioni di euro, provenienti dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Quello presentato oggi con la Federazione italiana Triathlon è uno degli accordi pluriennali firmati in questo 2022 dalla Regione con alcune delle principali federazioni sportive nazionali: le Federazioni nazionali di Pallavolo, Ginnastica, Giuoco Handball, Calcio a Cinque, Sport Sordi.

Un panorama di intese per programmare al meglio e sostenere la realizzazione di eventi che rappresentano un’importante occasione di promozione e sviluppo per il territorio, oltre che di incentivo della pratica sportiva.

Da sabato 1° ottobre negli uffici postali pagamento delle pensioni

Da sabato 1° ottobre negli uffici postali pagamento delle pensioniPoste Italiane comunica che le pensioni del mese di ottobre saranno in pagamento a partire da sabato 1°ottobre esclusivamente nei Uffici Postali aperti anche il sabato mattina.

In continuità con quanto fatto finora e con l’obiettivo di evitare assembramenti, il pagamento delle pensioni in contanti avverrà preferibilmente secondo la seguente turnazione alfabetica che potrà variare in base al numero di giorni di apertura dell’Ufficio Postale di riferimento.

I cognomi 

  • dalla A alla C sabato mattina 1° ottobre
  • dalla D alla K lunedì 3 ottobre
  • dalla L alla P martedì 4 ottobre
  • dalla Q alla Z mercoledì 5 ottobre

Poste Italiane comunica inoltre che le pensioni del mese di ottobre saranno disponibili, sempre a partire da sabato 1° ottobre, per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution che abbiano scelto l’accredito. I possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti o di Postepay Evolution, quindi, potranno prelevare i contanti nei 107 ATM Postamat della provincia senza bisogno di recarsi allo sportello.

Inoltre, i possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti potranno usufruire gratuitamente di una polizza assicurativa che consente un risarcimento fino a € 700 all’anno sui furti di contante subiti nelle due ore successive al prelievo effettuato sia dagli sportelli postali sia dagli ATM Postamat.

Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito www.poste.it o contattare il numero verde 800 00 33 22.

Lavori di potenziamento sulle Linee Bologna – Rimini, Ravenna – Castelbolognese e Faenza – Lavezzola

Lavori di potenziamento sulle Linee Bologna – Rimini, Ravenna – Castelbolognese e Faenza – LavezzolaSabato 1 e domenica 2 ottobre sono previsti lavori di potenziamento infrastrutturale e tecnologico a cura di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) sulle linee Bologna-Rimini, Ravenna-Castelbolognese e Faenza-Lavezzola.

Per consentire le attività di cantiere la circolazione ferroviaria sarà interrotta fra Imola e Faenza (linea Bologna – Rimini), fra Castelbolognese e Russi (linea Castelbolognese – Ravenna) e sulla Faenza – Lavezzola.

La sospensione del traffico fra Imola e Faenza sarà replicata nel fine settimana successivo (sabato 8 e domenica 9 ottobre), mentre quella fra Castelbolognese e Russi sarà estesa fino a domenica 9 ottobre e quella fra Faenza e Lavezzola fino a sabato 8 ottobre.

Previste modifiche al servizio – cancellazioni, deviazioni di percorso, sostituzioni con autobus – già consultabili sui canali di vendita delle imprese ferroviarie.

Gli interventi sono finalizzati a creare le condizioni per un ulteriore sviluppo del traffico ferroviario passeggeri e merci e per la velocizzazione dei servizi. Previsti interventi nella stazione di Castelbolognese e su otto ponti ferroviari sui quali saranno eseguiti lavori di impermeabilizzazione, sostituzione impalcato e rinforzo delle travate metalliche.

Complessivamente sono oltre 50 i tecnici di RFI e delle imprese appaltatrici impegnati nei lavori, coadiuvati da 25 mezzi d’opera.

Investimento 21,5 milioni di euro.

 

 

Qualità dell’aria, la Regione al lavoro sul nuovo Pair 2030

Qualità dell’aria, la Regione al lavoro sul nuovo Pair 2030
Copyright immagine: Regione Emilia-Romagna A.I.U.S.G. Autore: Liviana Banzi

Mentre la Regione è all’opera sul nuovo Pair (Piano Aria Integrato Regionale) 2030, tornano in Emilia-Romagna dal 1° ottobre prossimo, per restare in vigore fino al 30 aprile 2023, le misure già previste dal Piano attualmente in vigore. Obiettivo, ridurre le emissioni degli inquinanti più critici (pm10, biossido di azoto); le misure riguarderanno tutti i Comuni di pianura.

A partire dal 1° gennaio prossimo, verranno inoltre introdotte anche le limitazioni ai veicoli diesel euro 4, nei Comuni più grandi, e ai veicoli diesel euro 3 negli altri Comuni di pianura, che però potranno circolare usufruendo di un bonus di chilometri assegnati su base annuale, aderendo al servizio Move-In. Nel caso in cui scattino le misure emergenziali, le limitazioni saranno estese anche ai diesel euro 5.

Contestualmente il Pair incentiva anche l’adozione di comportamenti virtuosi e il rinnovamento tecnologico.

“Anche in un contesto difficile come quello che stiamo attraversando è necessario andare avanti nella lotta all’inquinamento- ha commentato l’assessore regionale all’Ambiente, Irene Priolo- e lo dobbiamo fare agendo contemporaneamente su più fronti e intervenendo in ambiti diversi. Siamo consapevoli della complessa situazione, sia dal punto di vista energetico che, più in generale, di quello socio-economico, ed è per questo che, in accordo con gli altri colleghi del Bacino Padano con cui mi sono incontrata ieri, chiediamo al Governo come intenda muoversi su questi temi. La Regione Emilia-Romagna- ha aggiunto l’assessore- ha stanziato contributi per la sostituzione degli impianti a biomassa più inquinanti, per la copertura delle vasche di stoccaggio dei liquami zootecnici, ma investiamo anche sul trasporto sostenibile e sul verde, finanziando progetti di forestazione e distribuendo gratuitamente a cittadini, enti ed associazioni piante e alberi nell’ambito della campagna ‘Mettiamo radici per il futuro’. Ma è evidente- ha concluso l’assessore- che occorre anche un’interlocuzione con il livello centrale: quello della qualità dell’aria è un tema non più rinviabile”.

Bando per la sostituzione di vecchie caldaie

Oltre alle limitazioni alla circolazione dei veicoli più inquinanti, viene confermato tra le misure strutturali il divieto di utilizzo, in presenza di riscaldamento alternativo e sempre dal 1° ottobre al 30 aprile, degli impianti di riscaldamento a biomassa inferiori alle 3 stelle e dei camini aperti nei Comuni situati sotto i 300 metri di altitudine.

Proprio su questo tema la Regione ha rifinanziato, con oltre 3 milioni di euro, il bando dello scorso anno, in modo da aiutare i cittadini residenti nei Comuni di pianura est, ovest e in quelli dell’agglomerato di Bologna, a sostituire le vecchie caldaie a biomassa con apparecchi meno inquinanti a 5 stelle o pompe di calore.

Possono presentare, dunque, domanda di contributo i residenti dei Comuni delle zone di pianura dell’Emilia-Romagna.

Le risorse, messe a disposizione dalla Regione, per il 2022 ammontano a 3 milioni e 105mila euro, che si aggiungono ai 3,5 milioni del 2021 e ai quasi 5 milioni per il 2023, per uno stanziamento complessivo di 11,5 milioni di euro per il triennio.

Il bando è aperto fino al 31 dicembre 2023; la richiesta di contributo va fatta attraverso la piattaforma telematica della Regione, all’indirizzo: https://servizifederati.regione.emilia-romagna.it/BandoCaldaie/

Riduzione di ammoniaca in agricoltura

Altro settore su cui sono state stanziate importanti risorse per la qualità dell’aria, con le disposizioni straordinarie del 2021, è l’agricoltura, che ha beneficiato di circa 10 milioni di euro per azioni specifiche in merito alla riduzione di ammoniaca.

La Regione ha già stanziato fondi per la copertura delle vasche di stoccaggio dei liquami zootecnici o l’acquisto di macchinari specifici per la distribuzione di liquame nel terreno a basse o zero emissioni di ammoniaca.

Guida l’autovettura senza patente. Denunciato a Maranello

Guida l’autovettura senza patente. Denunciato a MaranelloI Carabinieri della Stazione di Maranello, nel corso di un servizio di controllo alla circolazione stradale eseguito nella tarda serata di ieri, hanno controllato un’autovettura il cui conducente, un 54enne, è risultato sprovvisto di patente di guida perché mai conseguita. L’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica e il veicolo sottoposto a sequestro amministrativo.

Ciclabile Ubersetto -Formigine: domenica l’inaugurazione

Ciclabile Ubersetto -Formigine: domenica l’inaugurazioneÈ in programma per domenica alle 10.30 la presentazione della ciclabile di Ubersetto – Formigine.

Il percorso, che di fatto collega la frazione con il centro della città, rientra in un ampio progetto di mobilità sostenibile inserendosi all’interno del Biciplan intercomunale, progettualità che prevede di mettere in relazione Modena con i Comuni del Distretto e la prima collina. La pista ciclopedonale, lunga 1.200 metri in totale, si affianca a via Giardini assumendo quelle caratteristiche di linearità e continuità che permettono di percorrere agevolmente distanze medie, incentivando i cittadini a non utilizzare i veicoli a motore nel tragitto casa-lavoro.

“Con questo intervento, – ha commentato l’assessore all’Ambiente e alla Mobilità sostenibile Giulia Bosi – l’Amministrazione comunale sottolinea ancora una volta l’importanza di offrire concretamente ai cittadini la possibilità di scegliere di non utilizzare veicoli a motore. La tutela ambientale, come ci indica anche l’Agenda ONU 2030, deve passare anche attraverso una mobilità più sostenibile e la salvaguardia del territorio”.

La prima parte del percorso, realizzata in via Stradella, costeggia il torrente Taglio e si immette su via Giardini per procedere oltre via Quattro Passi fino alla fermata dell’autobus, in un’area caratterizzata da una forte attività produttiva, in modo anche da favorire l’utilizzo del trasporto pubblico.

“L’incentivazione della mobilità sostenibile – ha spiegato il sindaco Maria Costi – è sempre stata una priorità. Perché i cittadini utilizzino più frequentemente mezzi non a motore nel tragitto casa-lavoro, tuttavia, è necessario metterli nella condizione di poterlo fare in sicurezza con percorsi creati ad hoc. Con questa ciclabile facciamo un passo avanti in un grande progetto che collegherà tutti i Comuni del Distretto con Modena, tracciando un futuro che abbraccia la difesa ambientale”.

Il ritrovo per partecipare all’inaugurazione è in via Giardini 136, in prossimità dell’incrocio con Via Quattro Passi. L’evento si terrà alla presenza del sindaco di Formigine Maria Costi, del sindaco di Fiorano Modenese Francesco Tosi e del sindaco di Kilkenny David Fitzgerald, in visita ufficiale a Formigine per alcuni giorni.

Comune di Sassuolo, Cgil: “Non si penalizzi l’accesso a beni e servizi essenziali alle famiglie in difficoltà economica”

Comune di Sassuolo, Cgil: “Non si penalizzi l’accesso a beni e servizi essenziali alle famiglie in difficoltà economica”La Cgil di Sassuolo critica fortemente la scelta del Comune di aver introdotto, da alcuni anni, come requisito per la famiglia che intende accedere a servizi e bonus rivolti ai bambini nella fascia della prima infanzia e della scuola primaria e media, di non avere, a qualsiasi titolo, debiti pregressi nei confronti dell’Amministrazione comunale.

Quindi in caso di morosità nel pagamento del trasporto scolastico o dei servizi per l’infanzia, il Comune può procedere alla sospensione del servizio, anche nei confronti dei fratelli e sorelle del bimbo a cui il debito della famiglia fa riferimento.

Sempre nel provvedimento comunale, inoltre, è stabilito che il permanere di consistenti e reiterati debiti può comportare la decadenza dall’assegnazione di alloggi Erp (edilizia residenziale pubblica), dalla concessione di affitti agevolati, di buoni libri e di altri eventuali benefici concessi dall’Amministrazione.

“Questi provvedimenti, che a mio avviso sono di per sé sbagliati, lo sono a maggior ragione oggi a fronte di una situazione economica delle famiglie che sta peggiorando” afferma Cesare Pizzolla coordinatore della Cgil distretto di Sassuolo.

“I servizi e gli aiuti pubblici alle famiglie – continua Pizzolla – devono proprio servire a quelle famiglie che sono in situazione di disagio socio-economico per poter garantire ai propri figli l’accesso ai servizi primari. E’ fin troppo evidente che gli aiuti non servono per chi ha già mezzi per permettersi servizi e prestazioni, ma servono invece proprio per le famiglie che non sono in condizione di poter pagare, al fine di evitare penalizzazioni e discriminazioni fra i bambini”. Non è sufficiente neppure l’accordo di rateizzo che il Comune concede per tornare ad avere il servizio, perché molto spesso le famiglie indigenti non sono neppure in grado di fare il rateizzo, difficilmente sanno di poter onorare.

Per un’Amministrazione a maggioranza Lega, partito che esprime anche il primo cittadino, “mi sembra incredibile – prosegue il sindacalista  – che mentre a livello nazionale Salvini proponga come tratto distintivo dell’azione politica del suo partito la rottamazione delle cartelle esattoriali e i condoni, a livello locale si precluda la possibilità di accedere a servizi così importanti che, non per scelta o per disonestà, ma per necessità, le famiglie non sono in grado di onorarne i pagamenti alle normali scadenze”.

Per il coordinatore della Cgil di Sassuolo occorre invece fare il contrario: con una vera lotta all’evasione fiscale e con l’imposizione fiscale progressiva, così come previsto dalla nostra Costituzione, si devono trovare i soldi per dare risposta alle famiglie in difficoltà e non penalizzarle! Non si possono fare condoni a pioggia e poi a livello locale non si hanno soldi per aiutare chi è veramente in difficoltà.

“Chiedo al Comune di Sassuolo di rivedere la norma – conclude Pizzolla – e mi rivolgo in tale senso anche a tutti gli altri amministratori dei Comuni del distretto ceramico che hanno o pensano di introdurre tali criteri”.

 

Un weekend alla scoperta di luoghi sacri ricchi di bellezza: l’8 e 9 ottobre aprono i Monasteri in Emilia-Romagna

Un weekend alla scoperta di luoghi sacri ricchi di bellezza: l’8 e 9 ottobre aprono i Monasteri in Emilia-RomagnaVisitare una “spezieria” curata dai monaci; degustare antiche ricette; ascoltare un concerto d’organo o le letture che narrano della vita di Matilde di Canossa; visitare antiche abbazie, Monasteri e Pievi. E ancora ammirare antichi tesori accompagnati da storici dell’arte o camminare lungo i percorsi solcati dai pellegrini.

Sono solo alcune delle esperienze, intime e originali, che si possono fare dall’8 e il 9 ottobre 2022 in occasione dell’apertura dei luoghi sacri dell’Emilia-Romagna. L’iniziativa è “Monasteri Aperti”, promossa da Apt Servizi Emilia-Romagna in collaborazione con la Conferenza Episcopale della Regione Emilia-Romagna e il circuito dei Cammini dell’Emilia-Romagna, con il patrocinio dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport della CEI, per conoscere e promuovere il patrimonio culturale, storico e religioso del territorio.

Gli eventi sono organizzati dai territori che hanno sviluppato e promosso una qualificata rete di collaborazioni e importanti patrocini, solo per citarne alcuni: dalle tre Romee Majores alle Diocesi dell’Emilia-Romagna al Centro studi dell’Abbazia di San Pietro in Modena e dal Monastero di San Giovanni Evangelista in Parma (https://www.monasteriemiliaromagna.it/it/41-monasteri-aperti-edizione-2022).

 

Monasteri Aperti 2022: le iniziative

Nell’Abbazia dei Padri Benedettini, Monastero di San Pietro in Modena, i monaci organizzano incontri per accompagnare i visitatori alla scoperta dell’archivio, dell’orto del monastero e della Spezieria. Saranno illustrate le interessanti carte conservate nell’Archivio del Monastero con riferimenti alla storia della Spezieria dei Monaci Benedettini di San Pietro. Sarà possibile anche degustare antiche ricette. Il monastero è nel centro della città lungo la Via Romea Strata Nonantolana  Longobarda (https://www.monasteriemiliaromagna.it/it/offerta/eventi/2831).

Nei suggestivi spazi del Monastero di San Giovanni Evangelista in Parma sarà possibile incontrare il Padre Priore e visitare il Monastero in compagnia di studiosi e storici dell’arte che ne hanno seguito i restauri, accompagnati dalle note di un concerto d’organo. Il monastero è nel cuore di Parma e lungo la Via di Linari e la Via Francigena (https://www.monasteriemiliaromagna.it/it/offerta/eventi/2756).

La visita all’Abbazia di San Basilide, Lesignano dei Bardi (Pr) è legata alla figura di Matilde di Canossa. La Chiesa è situata lungo la Via di Linari e organizza per l’occasione un concerto di musiche del XII e XIII secolo che accompagneranno la narrazione teatrale di testi legati alla figura della Gran Contessa Maltilde (https://www.monasteriemiliaromagna.it/it/offerta/eventi/2771).

Anche il Convento di San Martino Maggiore, sito nel cuore di Bologna, apre le porte al pubblico. Si può visitare il Complesso Conventuale e ascoltare, dalla voce di chi lo ha restaurato, la narrazione della singolare storia del più grande affresco cittadino, di 104mq, dedicato alla Lezione di Teologia del 1600 e sito nella ex Biblioteca del Convento, oppure vivere un pellegrinaggio cittadino aperto anche ai Piccoli Romei ed assistere ad un concerto di musica sacra eseguita con il raro organo d’epoca del Cipri ( 1556) . Dal centro di Bologna parte inoltre la Via Mater Dei e la Via degli Dei, che raggiungono la Toscana (https://www.monasteriemiliaromagna.it/it/offerta/eventi/2631).

Infine il Monastero di Santa Caterina e Santa Barbara in Santarcangelo di Romagna (Rn) organizza una visita alla struttura con la presenza delle monache e di alcuni studiosi dell’arte che accompagneranno i visitatori alla scoperta del complesso monastico con la Chiesa, le grotte e l’antica via medievale inglobata al suo interno (https://www.monasteriemiliaromagna.it/it/offerta/eventi/2793).

L’iniziativa comprende anche l’attività di altri siti, come Chiese, Pievi e luoghi di culto di particolare pregio. La Chiesa di San Francesco al Prato (Pr), ad esempio, organizza nel weekend dell’8-9 ottobre, un incontro con i frati che vivono nel monastero per scoprire come vive un francescano nel 2022. Inoltre sarà narrata la storia della antica chiesa gotica (https://www.monasteriemiliaromagna.it/it/offerta/eventi/2560.)

Una visita in esclusiva nel Battistero di Parma, bellissimo monumento testimone secolare della fede cristiana insieme alla Cattedrale, permetterà di ammirare e comprendere la simbologia dei tre portali e degli stupendi affreschi della cupola interna. Un’occasione unica per ammirare anche la mostra dell’Antelami e apprezzare la bellezza del ciclo dei mesi e delle stagioni (https://www.monasteriemiliaromagna.it/it/offerta/eventi/2789).

Per chi ama camminare la visita alla Chiesa di Sant’Apollinare di Maiolo (Rn) è collegata al Cammino di San Francesco. La Chiesa di Sant’Apollinare conserva magnifiche opere del 1400. Si può percorrere a piedi il tratto da Sant’Apollinare a Novafeltria sulla prima parte della terza tappa del Cammino di San Francesco da Rimini a La Verna. Durante il percorso è prevista la sosta all’oratorio di San Rocco sotto la rupe del Maioletto, che permette di godere di un’ampia ed emozionante vista panoramica sulla Valmarecchia (https://www.monasteriemiliaromagna.it/it/offerta/eventi/2791).

Per vedere il programma completo: https://www.monasteriemiliaromagna.it/it/41-monasteri-aperti-edizione-2022

 

A1 Milano-Napoli, raccordo Casalecchio e Tangenziale: chiusure per disinnesco ordigni bellici

A1 Milano-Napoli, raccordo Casalecchio e Tangenziale: chiusure per disinnesco ordigni belliciPer consentire agli artificieri del Genio Ferrovieri dell’Esercito di svolgere in sicurezza, al di fuori del sedime autostradale, attività di disinnesco di ordigni bellici rinvenuti nel Comune di Casalecchio di Reno, come condiviso con gli enti competenti, saranno adottati alcuni provvedimenti sulla A1 Milano-Napoli, sul Raccordo di Casalecchio e sulla Tangenziale di Bologna, dalle 8:00 alle 15:00 di domenica 2 ottobre e comunque fino al termine delle operazioni.

Sulla A1 Milano-Napoli sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio e Sasso Marconi, in entrambe le direzioni.
Pertanto:
-chi proviene da Milano ed è diretto verso Firenze, verrà obbligatoriamente deviato sul Raccordo di Casalecchio.
Dopo la deviazione obbligatoria sul Raccordo di Casalecchio, chi è diretto verso Firenze, dovrà uscire alla stazione di Bologna Casalecchio, per poi uscire allo svincolo 1 della Tangenziale, proseguire sull’Asse Attrezzato e sulla SS64 Porrettana, per rientrare sulla A1 alla stazione di Sasso Marconi;

-chi proviene da Firenze ed è diretto verso Milano, Padova e in direzione di Ancona, dovrà uscire obbligatoriamente alla stazione di Sasso Marconi.
In alternativa, si consiglia:
a chi è diretto verso Milano, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Sasso Marconi, percorrere la SS64 Porrettana, l’Asse Attrezzato, la Tangenziale di Bologna, il Ramo Verde ed entrare sulla A14 Bologna-Taranto alla stazione di Bologna Borgo Panigale, da dove si potrà raggiungere la A1 Milano-Napoli e procedere in direzione di Milano;
a chi è diretto verso Padova, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Sasso Marconi, percorrere la SS64 Porrettana, l’Asse Attrezzato, la Tangenziale di Bologna ed entrare sulla A13 Bologna-Padova, alla stazione di Bologna Arcoveggio;
a chi è diretto verso Ancona, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Sasso Marconi, percorrere la SS64 Porrettana, l’Asse Attrezzato, la Tangenziale di Bologna ed entrare sulla A14 Bologna-Taranto, alla stazione di Bologna San Lazzaro;

-sarà chiusa l’entrata della stazione di Sasso Marconi in direzione di Bologna e chiusa completamente, in entrata e in uscita, la stazione di Sasso Marconi nord.
In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Bologna Arcoveggio, sulla A13 Bologna-Padova, o le stazioni di Bologna San Lazzaro o Bologna Borgo Panigale sulla A14 Bologna-Taranto;

-saranno chiuse le aree di servizio “Cantagallo ovest” e “Cantagallo est”, situate nel tratto compreso tra l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio e Sasso Marconi, verso Firenze e in direzione di Milano.
Si fa presente che i parcheggi dell’area di servizio “Cantagallo est”, in direzione di Milano, saranno evacuati già a partire dalle 5.00 di domenica 2 ottobre.

Sul Raccordo di Casalecchio, per chi percorre la A14 Bologna-Taranto e proviene da Ancona, sarà chiuso lo svincolo di immissione sulla A1 Milano-Napoli, in direzione di Firenze.
In alternativa, si consiglia:
a chi proviene da Ancona ed è diretto verso Firenze: uscire alla stazione di Bologna San Lazzaro, percorrere la Tangenziale di Bologna, uscire allo svincolo 1 “Nuova Bazzanese”, percorrere l’Asse Attrezzato, proseguire sulla SS64 Porrettata e sul Raccordo di Sasso Marconi R43, per poi entrare sulla A1 alla stazione di Sasso Marconi;
a chi proviene da Padova ed è diretto verso Firenze: uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio, percorrere la Tangenziale di Bologna, uscire allo svincolo 1 “Nuova Bazzanese”, percorrere l’Asse Attrezzato, proseguire sulla SS64 Porrettata e sul Raccordo di Sasso Marconi R43, per poi entrare sulla A1 alla stazione di Sasso Marconi.
Resta inteso che chi proviene da Ancona o da Padova ed è diretto verso Milano, potrà proseguire sulla A14 Bologna Taranto, seguendo le indicazioni per Milano;

-sarà chiusa la stazione di Bologna Casalecchio in entrata verso Firenze, Milano, Ancona e Padova.
Ciò comporterà, sulla Tangenziale di Bologna, l’uscita obbligatoria allo svincolo 1 “Nuova Bazzanese” e, sull’Asse Attrezzato, la chiusura dei due rami di svincolo che conducono all’entrata della stazione di Bologna Casalecchio.
In alternativa si potrà percorrere la SS64 Porrettana.

Per le lunghe percorrenze, da Milano verso Firenze/Roma/Napoli, all”altezza del km 105+000 della A1 Milano-Napoli, si consiglia di proseguire sulla A15 Autocisa e sulla A12 Livorno-Sestri Levante di competenza S.A.L.T., immettersi poi sulla A11 Firenze-Pisa nord, fino all’allacciamento con la A1 Milano-Napoli in direzione di Firenze/Roma/Napoli.
Percorso inverso, per chi da Roma/Firenze deve raggiungere Milano o comunque il nord Italia.
Per chi, invece, dal versante adriatico deve raggiungere Roma-Napoli, si consiglia di percorrere la E45 da Cesena nord in direzione di Roma.

Al fine di agevolare gli utenti, la Direzione di Tronco di Bologna ha previsto un potenziamento del servizio di assistenza all’utenza in prossimità delle uscite obbligatorie.

L’export rallenta la corsa in regione ma non si ferma

L’export rallenta la corsa in regione ma non si fermaNonostante un sensibile rallentamento, le esportazioni emiliano-romagnole sono continuate a crescere nel secondo trimestre del 2022: sono state infatti pari a 21.686 milioni di euro, corrispondenti al 13,4 per cento dell’export nazionale. Hanno fatto segnare quindi un incremento del 15,8 per cento in confronto allo stesso periodo del 2021 e sono state superiori del 30,2 per cento rispetto all’identico trimestre del 2019, ultimo anno prima della pandemia da Covid 19.

Questo è quanto rileva l’ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna nell’analisi dei dati Istat delle esportazioni delle regioni italiane.

Alla ripresa dei valori delle esportazioni rilevate a prezzi correnti ha contribuito in buona parte anche il forte aumento delle quotazioni delle materie prime e dei semilavorati importati che si sono riflessi, ma non nella stessa misura, sui prezzi alla produzione dei prodotti esportati.

L’andamento regionale è risultato migliore di quello riferito al complesso delle vendite all’estero nazionali, che hanno registrato una ripresa tendenziale leggermente più contenuta (+22,9 per cento) e un aumento inferiore (+24,6 per cento) rispetto al primo trimestre del 2019.

Tra aprile e giugno 2022, l’Emilia-Romagna si è confermata come la seconda regione italiana per quota dell’export nazionale, preceduta dalla Lombardia (26,2 per cento) che però ha una dimensione demografica doppia, e seguita dal Veneto (13,3 per cento), quindi dal Piemonte (9,2 per cento) e dalla Toscana (8,3 per cento).

In un’ottica di più lungo periodo, da luglio 2021 a giugno 2022, il valore delle esportazioni regionali ha fatto segnare un incremento del 15,5 per cento sui dodici mesi precedenti, un dato leggermente inferiore a quello del complesso dell’export nazionale (+18,1 per cento).

 

I settori

La tendenza positiva ha avuto effetti differenziati sui settori economici. Le esportazioni dell’agricoltura, silvicoltura e pesca sono aumentate del +10,0 per cento, una variazione relativamente contenuta, tenuto conto dell’aumento dei prezzi. Al contrario, le vendite estere dell’industria alimentare e delle bevande, hanno avuto una crescita sostenuta (+20,5 per cento), certamente imputabile all’incremento dei prezzi. Le industrie della moda hanno fatto registrare un forte aumento tendenziale (+19,6 per cento) con una decisa accelerazione, ma la pandemia ha lasciato una cicatrice profonda sui settori del tessile, abbigliamento, cuoio e calzature.

L’industria del legno e del mobile ha ottenuto un aumento dell’export significativo (+14,5 per cento), ma ancora meglio è andata per le industrie chimica, farmaceutica e delle materie plastiche (+19,2 per cento), la crescita più rapida della media regionale.

Le vendite estere dell’industria della lavorazione di minerali non metalliferi, ovvero ceramica e vetro, hanno conseguito un risultato di riguardo (+18,3 per cento), nonostante le difficoltà poste dall’aumento del costo del gas impiegato nella produzione e negli ultimi 12 mesi hanno mostrato un ottimo recupero anche rispetto al 2019 (+26,7 per cento).

Anche l’industria della metallurgia e dei prodotti in metallo, il settore della sub fornitura regionale, ha conseguito un ulteriore ottimo risultato sui mercati esteri, nonostante un rallentamento dell’elevata dinamica precedente, e le sue esportazioni sono aumentate di oltre un quinto (+20,4 per cento), trainate dalla metallurgia (+22,2 per cento).

Nel trimestre l’incremento delle vendite all’estero delle apparecchiature elettriche, elettroniche, ottiche, medicali e di misura è risultato ancora una volta tra i più contenuti rilevati per i settori in esame (+7,9 per cento) e ha avuto un sensibile rallentamento rispetto ai primi tre mesi dell’anno, frenato dalla stasi delle esportazioni di computer e prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi rimaste sostanzialmente invariate (+0,7 per cento).

Anche la dinamica trimestrale delle vendite estere del fondamentale settore dei macchinari e apparecchiature ha avuto un rallentamento, tanto da essere inferiore alla media regionale (9,3 per cento).

La crescita del settore dei mezzi di trasporto ha accelerato notevolmente (+28,9 per cento) trainato dall’aumento delle vendite estere di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (+29,7 per cento).

Infine, l’export delle altre industrie manifatturiere ha fatto segnare un leggero ripiegamento tendenziale (-1,9 per cento), determinato dall’arretramento dell’export di prodotti dell’industria del tabacco sceso dell’11,0 per cento.

 

Le destinazioni

L’andamento delle esportazioni regionali sui diversi mercati di destinazione ha risentito come sempre della differente composizione dell’export in ogni specifico mercato, della diversa dinamica della domanda in ogni singolo Paese e di alcune opportunità, oltre che degli effetti del conflitto in Ucraina e delle conseguenti sanzioni adottate nei confronti della Russia.

L’Europa è il mercato fondamentale per l’export regionale (66,2 per cento) e ne detta la tendenza,

Nel trimestre le vendite sui mercati europei hanno avuto un ulteriore notevole incremento (+18,1 per cento), frenato solo marginalmente dalla flessione del flusso verso la Russia, tanto che negli ultimi dodici mesi le esportazioni hanno superato del 18,0 per cento il livello del 2019.

Il risultato è stato determinato, in particolare, dall’andamento delle esportazioni verso la sola Unione europea a 27 che hanno avuto una ripresa più sostenuta nel trimestre (+20,0 per cento) e negli ultimi dodici mesi le vendite hanno superato quelle del 2019 del 24,1 per cento.

Anche sui soli mercati dell’area dell’euro, che hanno assorbito il 42,6 per cento del totale dell’export, la tendenza positiva è stata analoga, sia nel breve (+18,1 per cento), che nel lungo periodo, e il valore delle vendite estere negli ultimi dodici mesi ha oltrepassato il livello del 2019 del 21,7 per cento. Nell’area dell’euro, nei due mercati più importanti, l’andamento positivo è risultato di nuovo più contenuto in Germania (+11,6 per cento), mentre si è confermato più sostenuto in Francia (+15,6 per cento). Il brillante andamento sul mercato spagnolo ha segnato un’ulteriore accelerazione (+31,2 per cento) della dinamica delle vendite. Inoltre, è risultato particolarmente dinamico il mercato greco (+28,7 per cento).

Al di fuori dell’area dell’euro, al vero boom del trimestre precedente ha fatto seguito un deciso consolidamento della rapida la crescita delle vendite sul mercato polacco (+22,3 per cento).

Al di fuori dei mercati dell’Unione europea, si segnala una ripresa dell’export verso il Regno Unito (17,8 per cento), e la forte crescita verso il mercato svizzero (+25,4 per cento), che da sola compensa pienamente il crollo di ampiezza analoga delle vendite destinate alla Russia (-25,0 per cento), determinato dalle sanzioni.

È proseguita anche la crescita delle esportazioni regionali indirizzate in Turchia (+19,1 per cento), senza evidenziare l’eccezionale accelerazione che ha condotto l’export nazionale verso il mercato turco ad un incremento del 52,3 per cento.

Al di fuori dei mercati europei, la crescita delle vendite sui mercati americani ha avuto un ritmo più sostenibile (+22,2 per cento) dopo l’eccezionale primo trimestre. In particolare, ha continuato a tirare con decisione il mercato statunitense (+22,1 per cento), dopo il boom dell’export farmaceutico dei primi tre mesi dell’anno. Ma l’andamento è risultato nuovamente buono anche per le vendite nell’America centro meridionale (+24,7 per cento), ove spiccano l’accelerazione della crescita delle esportazioni verso il Messico (+42,5 per cento) e l’andamento contenuto di quelle orientate al mercato brasiliano (+6,6 per cento).

Sul complesso dei mercati asiatici le esportazioni nel trimestre sono passate da una crescita contenuta a un lieve passo indietro (-0,3 per cento), ma in maniera tutt’altro che omogenea. Le vendite sui mercati del Medio Oriente hanno avuto un andamento decisamente dinamico e in accelerazione (+25,8 per cento). Ugualmente è risultata in accelerazione la tendenza positiva nell’Asia centrale, con un aumento del 30,3 per cento, frenato dal rallentamento delle esportazioni verso l’India (+24,5 per cento).

Ben diverso l’andamento dell’export regionale sul complesso dei mercati dell’Asia orientale che ha decisamente invertito la tendenza passando da un precedente contenuto aumento a una flessione a due cifre (-10,9 per cento). Questo ha risentito dei blocchi dell’attività in Cina attuati per prevenire il diffondersi di focolai di Covid, tanto che le esportazioni destinate verso la Cina, Hong Kong e Macao hanno invertito la tendenza e si sono ridotte dell’8,2 per cento. Ma sono cadute sensibilmente le vendite verso il Giappone (-22,6 per cento), con una variazione in parte determinata dalla riduzione dell’export dell’industria del tabacco regionale destinato al mercato giapponese, ma sulla quale deve avere avuto un peso soprattutto la perdita di valore dello Yen.

Ancora, è ripresa la crescita delle esportazioni regionali sul complesso dei mercati dell’Africa (+11,6 per cento), con un’inversione di tendenza in positivo nell’Africa settentrionale (+9,7 per cento), mentre si conferma il discreto aumento dell’export verso le destinazioni dell’Africa centro meridionale (+14,4 per cento).

Infine, si è avuta una notevole accelerazione della crescita dell’export emiliano-romagnolo verso l’Oceania (+30,7 per cento), che procedeva in precedenza a un ritmo contenuto.

I dati confermano come i nostri prodotti godano sempre di grande fiducia a livello internazionale e come sia straordinaria la capacità competitiva del nostro sistema produttivo sui mercati esteri. – dice il presidente di Unioncamere Emilia-Romagna, Alberto Zambianchi Uno scenario su cui gravano oggi pesantemente gli effetti della guerra in Ucraina e dall’aumento del costo di energia e materie prime”.

 

“Una mela per la vita”, Apo Conerpo a fianco di AISM per sostenere la ricerca sulla Sclerosi Multipla

“Una mela per la vita”, Apo Conerpo a fianco di AISM per sostenere la ricerca sulla Sclerosi MultiplaSabato 1 ottobre, domenica 2 e martedì 4 in migliaia di piazze d’Italia torna “Una mela per la vita” l’iniziativa di AISM – Associazione italiana sclerosi multipla a sostegno della ricerca scientifica e per il potenziamento dei servizi destinati alle persone con SM e patologie correlate. Per dare il proprio contributo i cittadini potranno fare una donazione e ricevere uno dei 300.000 sacchetti di gustose mele che, per il ventesimo anno, sono state fornite ad AISM da Apo Conerpo, principale organizzazione ortofrutticola europea, attraverso le proprie cooperative socie Agrintesa di Faenza e Patfrut di Ferrara.

“Siamo onorati e orgogliosi di dare il nostro contributo alla ricerca contro questa terribile malattia che colpisce soprattutto i giovani fra i 20 e i 40 anni – commenta Davide Vernocchi, presidente di Apo Conerpo -: da vent’anni affianchiamo l’AISM in una manifestazione che riteniamo fondamentale sia sul fronte della raccolta fondi che su quello dell’informazione su una patologia di cui troppo spesso non si parla a sufficienza”.

Nelle scorse settimane gli stabilimenti di Bagnacavallo (RA) della cooperativa Agrintesa e di Monestirolo (FE) della cooperativa Patfrut (entrambe socie di Apo Conerpo) hanno lavorato alacremente per gestire tutto il prodotto destinato all’iniziativa: “Sono stati confezionati circa 300.000 sacchetti da 1,8 kg di mele Granny Smith, Golden e Nored che i volontari di AISM distribuiranno nelle piazze di tutto il Paese – prosegue Vernocchi -. Per le nostre cooperative questa iniziativa rappresenta un impegno importante dal punto di vista organizzativo e richiede molte energie con ritorno economico simbolico. Ma l’adesione, da vent’anni a questa parte, è entusiastica: nel tempo abbiamo imparato a conoscere meglio le problematiche di chi affronta la Sclerosi Multipla, le sfide quotidiane ma anche il coraggio e le dignità di fronte alla malattia e per questo siamo felici di dare un contributo importante”.

L’impegno sociale di Apo Conerpo e delle cooperative socie non è certo una novità: “Oltre al sostegno ad AISM – prosegue Vernocchi – ogni anno destiniamo parte della nostra produzione a canali di sostegno alla fascia debole della popolazione e lottiamo contro lo spreco alimentare a tutti i livelli: basti pensare che l’ammontare complessivo dei ritiri da mercato di Apo Conerpo, ogni anno, è pari mediamente a 4.000 tonnellate di ortofrutta che vengono destinate alla beneficenza”.

Appuntamento, quindi, sabato 1 ottobre, domenica 2 e martedì 4 nelle piazze di tutta Italia con le “Mele per la vita” di AISM e Apo Conerpo: forse una mela al giorno non basterà a “togliere il medico di torno” ma, senza dubbio, aiuterà la ricerca a dare nuova speranza alle tante persone affette sclerosi multipla.

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