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mercoledì, 30 Aprile 2025
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Progetto Mosaic: questionario per le imprese

Progetto Mosaic: questionario per le impreseNell’ambito del progetto europeo MOSAIC, Unioncamere Emilia-Romagna  sta conducendo una ricerca volta a individuare i fabbisogni formativi delle imprese di vari settori artigianali, con particolare riguardo alle capacità e alle competenze richieste in ambito professionale in relazione ai temi della sostenibilità, digitalizzazione, imprenditorialità e inclusione sociale.

L’indagine prevede anche l’invio di un questionario alle imprese per mapparne le esigenze. Rispondendo alle 16 domande del questionario al link  le imprese potranno contribuire a identificare le competenze necessarie per progettare nuovi moduli formativi, per sviluppare figure professionali all’altezza delle sfide contemporanee. Inoltre, riceveranno informazioni, avranno la possibilità di contatti internazionali e di partecipare a moduli formativi all’estero con copertura parziale delle spese. La scadenza per l’invio dei questionari è lunedì 16 gennaio 2023.

MOSAIC è un progetto co-finanziato dalla Commissione europea a cui aderiscono partner di 15 Paesi europei ed extraeuropei.

E’finanziato dal programma Erasmus+nell’ambito dell’azione relativa ai centri di eccellenza professionale CoVEs che riunisce 15 partner europei ed extraeuropei che rappresentano sia il mondo dell’istruzione sia quello professionale. L’obiettivo perseguito da tutti i partner è promuovere l’eccellenza nell’Istruzione e Formazione Professionale nel settore dell’arte e dell’artigianato e garantire competenze adeguate che portino a un’occupazione di qualità e opportunità di carriera, che soddisfino le esigenze di un’economia innovativa, inclusiva e sostenibile.

Obiettivi del progetto:

  • migliorare la collaborazione tra aziende e centri di eccellenza professionale
  • migliorare la qualità dei moduli formativi offerti dai centri di eccellenza professionale
  • favorire l’internazionalizzazione in risposta ai nuovi scenari
  • incoraggiare l’uso di metodologie e strumenti digitali

Risultati e impatti attesi:

  • creare un Osservatorio di arti e mestieri che raccolga anche risultati, pubblicazioni di settore e trasversali
  • sviluppare corsi formativi per studenti e docenti focalizzati su temi quali l’imprenditorialità digitale e sociale, inclusione sociale, internazionalizzazione
  • creare un catalogo di programmi di studio all’estero

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 21 dicembre 2022

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 21 dicembre 2022Cielo molto nuvoloso con deboli piogge o pioviggini in transito. Visibilità ridotta da foschie dense e nebbie al mattino sulle zone di pianura. Temperature minime senza variazioni significative con valori attorno a 5/6 gradi. Massime in aumento sulla Romagna con valori tra 10 e 13 gradi, stazionarie sul settore emiliano con valori attorno a 7 gradi. Venti deboli sud-occidentali sui rilievi con rinforzi sulle zone di crinale; deboli in prevalenza occidentali sulla pianura. Mare quasi calmo o poco mosso.

(Arpae)

Nuoto, Meeting IX Trofeo Città di Reggio Emilia

Nuoto, Meeting IX Trofeo Città di Reggio Emilia
Amici Nuoto staff 50sl: Miselli, Esposito, Cortoni e Botnaru

Reggio Emilia ha riportato domenica 18 nella vasca comunale la 9^ edizione del Trofeo Città di Reggio Emilia. In vasca 17 società con gli esordienti A e B provenienti da Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto con il nuoto modenese ben rappresentato da Amici Nuoto VVF, Circolo Sportivo GdF e Nuoto Club Sassuolo.

Ai piedi del podio occupato da Coopernuoto, Reggiana Nuoto e CSS Verona, gli Amici del Nuoto VVF Modena si sono segnalati conquistando ben 7 ori e 3 argenti.

Nella sessione dedicata agli esordienti B sono saliti sul gradino più alto del podio con Riccardo Cortoni (100sl), Rebecca Esposito (50fa e 100sl), Arianna Miselli (50do) e la 4×50 stile libero mixed, nella quale Cortoni, Esposito, Miselli e Botnaru hanno prevalso in una gara molto combattuta sui pari età di Coopernuoto e Reggiana Nuoto. Gli argenti sono stati ad appannaggio di Riccardo Cortoni (50 ra) e Arianna Miselli (50sl).

Tra gli esordienti A si sono distinti Nicolò Ferrari vincitore dei 200 misti e argento nei 200 stile libero e Thomas Pasotti, oro nei 100 dorso.

Il Circolo sportivo GdF ha conquistato due argenti con Ludovica Garuti Malagoli nei 200 stile libero e 200 misti es. A e un bronzo con Andrea Centorame nei 50 stile libero es. B.

ll Nuoto Club Sassuolo ha ottenuto invece un bronzo con Sofia Cioffi nei 100 stile libero es. A.

Boom di partenti, pioggia di medaglie. È la festa del salto ostacoli in Emilia Romagna

Boom di partenti, pioggia di medaglie. È la festa del salto ostacoli in Emilia Romagna
TR BR ALLIEVI ©MProli

Lo scorso fine settimana, l’Emilia Romagna dello sport ha messo a segno un’altra meravigliosa vittoria. L’ennesima si potrebbe dire… E l’ha fatto con uno sport che da sempre viene considerato minore: l’equitazione. Eppure, a guardare i volti degli oltre 450 partecipanti, a considerare i loro sogni ed aspettative, di minore non c’è proprio niente. Anzi, si riscopre quella matrice autentica sportiva che di tanto in tanto viene un po’ dimenticata.

A fare da cornice al Campionato di salto ostacoli 2022 del Comitato regionale Fise Emilia Romagna è stato il Gruppo Emiliano Sport Equestri, un impianto più che rodato dove, grazie alla competenza e alle strutture l’evento, su quattro giornate molto intense, ha potuto svolgersi in un clima di grande festa. Quel po’ di ‘affanno’ causato da un giovedì d’apertura all’insegna del cattivo tempo è stato ripagato da altre tre giornate di gare in cui percorsi, orari e la passione per i cavalli ha mandato in ‘positivo’ il bilancio del concorso, così come ci ha raccontato il presidente del CR Fise Emilia Romagna Ruggero Sassi.

Tanti i partenti, tante le categorie e, di conseguenza tanti anche i titoli assegnati. Ciascuno pensato per far diventare protagonisti i cavalieri, soprattutto i giovani, di livelli di competenza equestre diversi. In pratica, un modo per far accendere un riflettore sull’entusiasmo e sulla fierezza di ogni singolo partecipante.
Che è poi anche la fierezza, l’entusiasmo e l’orgoglio di istruttori, tecnici, genitori e naturalmente di un Comitato regionale che sui giovani da sempre ha saputo puntare senza riserve. Il top sport nasce anche dai percorsi di qualcuno che un giorno ha partecipato a un Trofeo Brevetti Speranze: chi può dire il contrario senza timore di essere smentito?

«I ringraziamenti per la riuscita del nostro Campionato vanno a tutti coloro che in quattro giorni non semplici hanno saputo far funzionare tutto al meglio – ha continuato il presidente Sassi. – Tolta la prima giornata sotto l’acqua che ha messo un po’ tutti in crisi, il resto delle competizioni ha riscosso un buon successo. In campo abbiamo visto molti buoni lavori e altri che sono ancora perfettibili. Soprattutto nelle categorie più piccole c’è ancora margine per migliorare. E sarà proprio in questa direzione che imposteremo il lavoro dei prossimi mesi con gli istruttori. Intanto però godiamoci questo successo: è stata una bella festa dello sport».

L’assegnazione dei podi, con le relative premiazioni, è stata ospitata nella clubhouse del Gese per far sì che il ritmo delle competizioni in campo non venisse rallentato. Sono stati ben 17 i titoli assegnati.

Formigine: continuano i controlli dei Carabinieri per la prevenzione dei reati contro il patromonio. Una persona arrestata per violazione di domicilio aggravata

Formigine: continuano i controlli dei Carabinieri per la prevenzione dei reati contro il patromonio. Una persona arrestata per violazione di domicilio aggravata

Nella serata del 18 dicembre, in prosecuzione dei servizi finalizzati alla prevenzione di reati predatori, i Carabinieri della Stazione di Maranello e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sassuolo sono intervenuti d’urgenza in un’abitazione di Formigine, ove era stata segnalata la presenza di intrusi.

Il tempestivo sopraggiungere dei militari ha consentito di sorprendere, all’interno della struttura, attualmente disabitata, un 42enne. L’uomo era riuscito ad introdursi nella casa, previa effrazione della porta di ingresso.

I Carabinieri hanno tratto in arresto la persona per il reato di violazione di domicilio aggravata, procedendo al suo accompagnamento presso le camere di sicurezza della Stazione CC di Sassuolo, in attesa dell’udienza con rito direttissimo, stabilita nella mattinata odierna.

I servizi per la prevenzione dei furti e altri reati contro il patrimonio, effettuati dall’Arma secondo una pianificazione predisposta dal Comando Provinciale di Modena, proseguiranno anche nei giorni successivi.

Aperto il maxi-cantiere per l’interramento della linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore

Aperto il maxi-cantiere per l’interramento della linea ferroviaria Bologna-PortomaggioreA una settimana dall’apertura del maxi-cantiere della linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore, nel ferrarese, che porterà, entro il 2025, a far viaggiare in galleria i treni eliminando definitivamente 5 passaggi a livello nella zona est del capoluogo regionale, l’assessore Andrea Corsini (Infrastrutture, Trasporti, Mobilità) chiama i Comuni coinvolti, il Comitato dei pendolari, Fer e Tper per rifare il punto della situazione.

Con l’inizio dei lavori, infatti, tutti i convogli che transitavano lungo la tratta compresa tra le stazioni Rfi di Bologna centrale e Fer di Bologna Roveri, e fino a fine lavori, sono stati sostituiti da corse su gomma. Il cantiere era stato preceduto da incontri con le istituzioni coinvolte e annunciato da pannelli informativi in tutte le stazioni interessate e da altre azioni di informazione messe in campo da TrenitaliaTper.

Ora, a lavori iniziati, per limitare i disagi ai viaggiatori che usano quotidianamente la linea per lavoro e studio e verificare l’andamento del servizio, Corsini ha quindi deciso di mettere attorno a un tavolo i rappresentanti delle istituzioni e dei servizi di trasporto e il Comitato pendolari stesso prima di Natale anche con l’obiettivo, se necessario, di apportare migliore e modifiche al piano stabilito.

I lavori, iniziati in concomitanza con il cambio orario ferroviario del 12 dicembre scorso porteranno alla soppressione definitiva dei passaggi a livello nelle trafficate vie Paolo Fabbri, Libia, Rimesse, Cellini e Larga.

L’intervento è finanziato complessivamente con circa 76 milioni di euro (75.874.000), di cui 51 milioni 890mila euro di risorse statali, 18,5 milioni della Regione Emilia-Romagna e 5,484 del Comune di Bologna.

La Regione investe sulla modernizzazione delle attività dei liberi professionisti e stanzia 5 milioni a fondo perduto

La Regione investe sulla modernizzazione delle attività dei liberi professionisti e stanzia 5 milioni a fondo perduto
Vincenzo Colla (Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

Rafforzare, riorganizzazione e ristrutturare le attività dei professionisti emiliano-romagnoli, anche attraverso processi di innovazione tecnologica favorendone, al contempo, il riposizionamento strategico e le iniziative di aggregazione.

In che modo? Sostenendo l’acquisto di attrezzature innovative e infrastrutture telematiche, tecnologiche, digitali, l’acquisizione di brevetti, licenze software, cloud e di servizi applicativi o altre forme di proprietà intellettuale, ma anche consulenze specializzate e piccoli interventi murari funzionali alla realizzazione del progetto.

Sono gli obiettivi su cui punta la Regione Emilia-Romagna, che ha stanziato 5 milioni di euro a fondo perduto, utilizzando risorse europee del Programma Fesr 2021-2027, attraverso un bando per il rafforzamento e l’aggregazione delle attività libero professionali.

“Una misura strategica- commenta l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla- che mette a disposizione risorse per far crescere nuovi strumenti, qualificazione e internazionalizzazione. Un sostegno sia delle professioni tradizionali che di quelle nuove, che oggi vivono in una simbiosi inestricabile con le aziende. Il ruolo del professionista sarà sempre più quello dello specialista, flessibile e interdisciplinare, capace di muoversi nelle reti aziendali e dei servizi. Abbiamo bisogno di un mondo delle professioni avanzato e strutturato, all’altezza delle nuove complessità e della transizione digitale e sostenibile dell’intero ecosistema economico”.

Al bando possono partecipare i liberi professionisti ordinistici che operano in forma singola, associata o societaria ma anche quelli non iscritti a ordini e titolari di partita Iva, autonomi, che svolgono prestazione d’opera intellettuale e di servizi e siano iscritti alla gestione separata Inps.

Il bando

Le domande di contributo dovranno essere inviate dalle ore 10 del 7 marzo 2023 alle ore 13 del 6 aprile 2023, per interventi da realizzarsi entro il 31 dicembre 2023: le richieste vanno compilate, validate e inviate alla Regione esclusivamente per via telematica, tramite l’applicazione web ‘Sfinge 2020’. I progetti dovranno essere avviati a partire dal 1° gennaio ed essere conclusi entro il 31 dicembre 2023.

Il contributo sarà concesso nella forma del fondo perduto nella misura massima del 55% della spesa ammessa e per un importo, comunque, non superiore a euro 60 mila euro e sarà calcolato come segue: una quota parte sarà determinata in misura pari al 35% della spesa ritenuta ammissibile; una eventuale quota, non obbligatoria, per un massimo del 15% a copertura del costo per interessi da sostenersi per l’attivazione di un mutuo di almeno 4 anni; un ulteriore incremento del 5% nel caso si realizzi un incremento occupazionale, in caso di soggetto con prevalenza femminile e/o giovanile, nel caso si preveda il recupero dei materiali con riduzione della produzione di rifiuti e qualora si proponga un intervento localizzato in zone svantaggiate della Regione.

La Regione anticiperà la chiusura della finestra, qualora venissero trasmesse 400 domande prima del 6 aprile 2023. Una eventuale riapertura della finestra, in caso di utilizzo parziale dei fondi stanziati, sarà stabilita dandone adeguata pubblicità sul sito internet regionale http://fesr.regione.emilia-romagna.it

Sulla A1 stanotte regolarmente aperta la stazione di Fidenza

Sulla A1 stanotte regolarmente aperta la stazione di FidenzaSulla A1 Milano-Napoli è stata annullata la chiusura della stazione di Fidenza, prevista dalle 21:00 di questa sera, lunedì 19, alle 5:00 di martedì 20 dicembre.

Restano confermate, come da programma, le altre chiusure notturne, dalle 21:00 di questa sera, lunedì 19, alle 5:00 di martedì 20 dicembre, per consentire lavori di manutenzione degli impianti e lavori di ripristino danni a seguito di un incidente, di seguito indicate:

-lo svincolo di Melegnano, sarà chiuso in entrata verso Bologna.
In alternativa si consiglia di entrare alla stazione di Vizzolo Predabissi, sulla A58 TEEM Tangenziale est esterna di Milano, o alla stazione di Lodi, sulla A1 Milano-Napoli;

-lo svincolo San Giuliano Milanese, sarà chiuso in uscita per chi proviene da Milano.
In alternativa si consiglia di uscire allo svincolo di San Donato Milanese o di Poasco.

Scritte malevole in via Fiandri a Fiorano: la risposta del Primo Cittadino

Scritte malevole in via Fiandri a Fiorano: la risposta del Primo CittadinoQualche settimana fa, in via Fiandri – all’indomani della sua riasfaltatura – è misteriosamente comparsa una scritta sul manto stradale, la quale indicava che li sarebbe stato posato un tubo di diametro 200. La frase diceva infatti: “Fare tubo 200 Ø”. Poco dopo, appena sotto questa scritta, è apparsa una domanda sempre segnata con una bomboletta bianca, ma con diversa calligrafia. Chiedeva: “Ma prima… no?”. L’intento è chiaro, mettere in dubbio il corretto operato di chi ha sistemato la strada.

In realtà, dopo aver domandato agli enti che sarebbero stati nella possibilità di far passare un tubo sotto il manto stradale – quindi Hera, ENEL, Consorzio di Bonifica o altri – è arrivata conferma che nessuno ha mai apposto la prima scritta. Com’era normale che fosse, infatti, prima iniziare i lavori il Comune aveva informato questi diversi enti, chiedendo  appunto di valutare se avessero in programma o la necessità di posare un qualche condotto prima dell’asfaltatura.

Così il Sindaco Francesco Tosi ha commentato l’accaduto: “Alla mia età ho imparato a non stupirmi più di nulla, ma questo fatto è davvero singolare. Tutto è avvolto nel mistero, per quanto emerge chiaramente l’intenzione malevola nei confronti dell’Amministrazione, al fine di gettare discredito, simulando un errore di programmazione. Le tante persone che frequentando via Fiandri hanno letto la scritta, non possono non aver formulato un giudizio negativo sull’ufficio tecnico del Comune a causa di questo messaggio menzognero. Parlerei volentieri con gli autori della scritta, ma non credo avranno il coraggio di presentarsi. Così va il mondo”.

Carceri, la Regione interviene per aiutare le persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria

Carceri, la Regione interviene per aiutare le persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziariaPrevenire o evitare il più possibile la permanenza di minorenni all’interno degli istituti penitenziari regionali: questo è l’obiettivo che l’assessorato al Welfare della Regione Emilia-Romagna intende perseguire con l’avvio di un progetto sperimentale attuato dal Comune di Bologna e da ASP Città di Bologna, in collaborazione con le articolazioni territoriali del ministero della Giustizia e con le autorità giudiziarie competenti.

In Emilia-Romagna i minori che finiscono, seppure per brevi periodi, all’interno degli Istituti penitenziari al seguito dei genitori, sono pochissimi e limitati a quelle situazioni familiari in cui non vi sono altre alternative. “Ma la situazione detentiva, sia pure attenuata dalla sezione nido della Casa Circondariale di Bologna, rimane incompatibile con il corretto sviluppo psico-fisico di un minore e con i diritti sanciti da ogni documento internazionale” afferma l’assessore regionale al Welfare, Igor Taruffi.

Per questo motivo, e grazie ad un finanziamento di 135.000 euro messo a disposizione dal ministero della Giustizia, la Giunta regionale ha approvato il progetto di rilievo regionale del Comune di Bologna che prevede la sperimentazione, almeno fino al 31 dicembre 2023, di un servizio a favore di madri detenute con minori al seguito (ed eccezionalmente, qualora si verifichi la casistica, di padri) e di donne in stato di gravidanza.

L’intervento valorizza i servizi che il Comune, in collaborazione con ASP, è in grado di mettere a disposizione. Tra questi, la Centrale Operativa Telefonica del Pronto intervento sociale, che avrà funzione di punto unico di accesso, e l’attivazione di strutture di accoglienza, riconosciute dalla Regione, in grado anche di garantire l’osservazione delle dinamiche relazionali del nucleo accolto.

Per rendere possibili questi percorsi di accoglienza, vista la molteplicità di soggetti coinvolti, è stato messo a punto un protocollo operativo, che verrà a breve sottoscritto – oltre che dalla Regione, dal Comune e da ASP Bologna – anche dal Tribunale di Sorveglianza, dalla Corte d’Appello, dal Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria Emilia-Romagna e Marche e dall’Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna Emilia-Romagna e Marche.

Verrà inoltre costituito un gruppo tecnico, composto dai soggetti firmatari del protocollo, che avrà il compito di monitorare e favorire l’efficacia della sperimentazione.

Il tema delle misure a favore delle persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria prevede, per i prossimi mesi, un altro importante traguardo: l’approvazione di una programmazione triennale di interventi per il reinserimento nella società e nel mondo del lavoro, del valore di circa 6 milioni di euro, di cui il 70% a carico di Cassa delle Ammende e il restante 30% quale cofinanziamento regionale.

“Una programmazione di ampio respiro – sottolinea Taruffi- che attua l’Accordo e il successivo protocollo di fine giugno, sottoscritto tra la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, il Ministero della Giustizia e Cassa delle Ammende”.

“Anche in questo caso- prosegue l’assessore- vogliamo lavorare assieme a tutti i soggetti che hanno un ruolo in questo campo e che possono portare il loro contributo. È per questo che stiamo istituendo una cabina di regia regionale, con l’obiettivo di mettere in sinergia risorse e competenze presenti non solo all’interno della Regione, dal welfare alla cultura, dalla formazione e lavoro alla sanità, ma anche quelle dei Comuni e delle articolazioni emiliano-romagnole del Ministero della Giustizia e delle Autorità giudiziarie che, ancora di più nei prossimi anni, saranno indispensabili partner per questi interventi”.

Il giro del mondo in 800 presepi esposti al Museo del Presepe Etnico di Fiorano Modenese

Il giro del mondo in 800 presepi esposti al Museo del Presepe Etnico di Fiorano ModeneseA Fiorano Modenese è possibile ritrovare la meraviglia del presepe e la magia del Natale, ammirando ben 800 Natività provenienti da tutto il mondo. Vere e proprie creazioni artistiche, colorate e originali, conservate al Museo del Presepe Etnico, in via Pio Donati, 26,  angolo Circonvallazione, a Spezzano.

Il Museo, voluto dall’imprenditore Ferruccio Giuliani,  che ha raccolto con passione e dedizione in giro per il mondo i pezzi di una collezione che conta 1.200 esemplari, è ora gestito dall’Associazione Ferruccio Giuliani ‘Il Sogno del Presepe’, a lui intitolata.

Gli 800 presepi sono esposti in teche illuminate, ogni composizione è  numerata e riporta il Paese di provenienza e il materiale con cui è fatta.

Visitare il Museo permette di intraprendere un viaggio attraverso tutti i continenti, tra esplosioni di colore e interpretazioni materiche che parlano di differenti storie, culture e creatività. Il filo conduttore, la Natività, va oltre le convinzioni religiose e vuole rappresentare, attraverso l’arte, la vita e l’unità fra i popoli.

Il Museo del Presepe Etnico è aperto nelle giornate del 24, 25 e 26 dicembre 2022 e del 1° e 6 gennaio 2023 dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00

​L’ingresso è gratuito con eventuale offerta libera, il ricavato sarà utilizzato per continuare ad aprire il museo e permettere ad ognuno di ammirare queste opere d’arte.

Durante il periodo natalizio è anche possibile ‘Adottare un presepe’ per sostenere il Museo.

Si possono prenotare visite oltre le aperture indicate, previo appuntamento telefonico. Per informazioni: afg.ilsognodelpresepe@gmail.com, 345 0851656

Università, la Regione investe la cifra record di 135 milioni di euro

Università, la Regione investe la cifra record di 135 milioni di euro
Carlo Adolfo Porro, Stefano Bonaccini, Paola Salomoni e Federico Condello

La Regione Emilia-Romagna accelera sul potenziamento del diritto allo studio universitario e mette sul piatto per l’anno accademico 2022-2023 la cifra record di 135 milioni di euro, per una platea più ampia di beneficiari.

Nell’anno accademico 2021-2022 erano infatti 26.395 gli iscritti agli Atenei regionali risultati idonei ai benefici del diritto allo studio erogati da ER.GO, quest’anno saliranno a 27.155 (2,9% in più) con un incremento di risorse pari a 33,3 milioni, per far sì che il 100% di loro riceva i benefici stabiliti.

Un investimento importante, il più alto di sempre per la Giunta di Viale Aldo Moro, necessario per far fronte al forte aumento del fabbisogno finanziario (+32,7%) conseguente alle norme di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e alla scelta della Regione di ampliare al massimo la platea dei beneficiari.

Questo obiettivo è stato raggiunto anche grazie agli Atenei, che complessivamente hanno contribuito con un milione di euro, a testimonianza di come il diritto allo studio sia un valore condiviso tra le istituzioni del territorio.

 

Soglia Isee più alta e importo della borsa di studio più elevato

Per andare incontro alla crescente domanda di sostegno e per puntare su una regione sempre più inclusiva e attrattiva a livello nazionale e internazionale, la Giunta regionale, cogliendo l’opportunità indicata dal PNRR, ha infatti deciso la scorsa estate di aumentare a 24.335,11 euro l’Isee per l’assegnazione della borsa e dei servizi; in corrispondenza di questo aumento della soglia per i benefici, gli Atenei emiliano-romagnoli hanno innalzato anche la propria no tax area.

Più alto anche l’importo unitario della borsa di studio – 6.157,74 euro per i fuori sede, 3.598,51 euro per i pendolari e 2.481,75 euro per gli studenti in sede – con la previsione di ulteriori incrementi del valore della borsa per chi si trova in maggiori difficoltà economiche e per le studentesse iscritte alle lauree Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Per queste ultime la maggiorazione dell’importo della borsa è del 20%, e ne beneficeranno in Emilia-Romagna più di 2.800 studentesse.

Il punto sulle politiche regionali per consentire al maggior numero possibile di giovani di raggiungere i più alti gradi dell’istruzione, con una particolare attenzione agli studenti meritevoli con minori possibilità economiche, è stato fatto oggi in conferenza stampa a Bologna dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini e dall’assessora regionale all’Università, Paola Salomoni.  Hanno partecipato, in presenza o collegati da remoto,  anche i Rettori degli Atenei con sede in Emilia-Romagna: Paolo Andrei, Rettore dell’Università di Parma,  Carlo Adolfo Porro, Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Laura Ramaciotti, Rettrice dell’Università di Ferrara, e Federico Condello,  delegato per gli studenti e le studentesse dell’Università di Bologna in rappresentanza del Rettore, Giovanni Molari.

“Il diritto allo studio- affermano Bonaccini e Salomoni- è tra le priorità del programma di mandato della Giunta e lo dimostrano le risorse stanziate, che continuiamo ad aumentare, per far sì che tutte le studentesse e gli studenti idonei possano usufruire della borsa di studio. Mai come in questo anno accademico sono state investite così tante risorse per finanziare completamente il fabbisogno di borse di studio, che è aumentato del 30% rispetto all’anno scorso. Tra le tante novità di quest’anno, siamo particolarmente soddisfatti della maggiorazione riservata alle studentesse delle lauree Stem che scontano ancora, purtroppo, una ridotta presenza”.

“Il sistema universitario dell’Emilia-Romagna- aggiungono presidente e assessora- grazie anche allo straordinario lavoro dei nostri Atenei, che ringraziamo per il supporto, si dimostra sempre più capace di attrarre i giovani da fuori, un onore ma anche una sfida per testimoniare che chi viene a studiare e studia in Emilia-Romagna ha la sicurezza di trovare il massimo dei benefici che gli spettano. Questo impegno- concludono Bonaccini e Salomoni- va anche nella direzione che abbiamo delineato nel nuovo progetto di legge sui talenti, perché più della metà di queste borse sono destinate a studenti fuori sede e quindi lavoriamo proprio sul diritto allo studio come forte leva di attrattività”.

 

Le risorse

L’investimento diretto della Regione Emilia-Romagna attraverso ER.GO, l’Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori, vale complessivamente 42,6 milioni di euro, compresa la spesa per i servizi, di cui 9 milioni sono a valere sul Fondo Sociale Europeo. A questi finanziamenti si sommano ulteriori 26 milioni finanziati attraverso la tassa regionale per il diritto allo studio.

Anche quest’anno poi si aggiunge il contributo di 1 milione reso disponibile dalle Università emiliano-romagnole, in misura proporzionale al numero dei beneficiari di borsa di studio iscritti a ciascun Ateneo e della relativa spesa.

Tra le leve nazionali che portano al raggiungimento del 100% degli idonei c’è quella del Fondo Integrativo Statale – FIS per cui la Regione ha ricevuto 37,5 milioni, risultando la prima regione per riparto in Italia grazie alle azioni virtuose degli anni precedenti, al coinvolgimento delle Università e all’integrazione dei servizi.

Analogamente la Regione ha ottenuto la quota importante di 27,9 milioni dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, a parziale compensazione degli aumenti previsti per questo anno accademico.

La Regione Emilia-Romagna si è aggiudicata la fetta più sostanziosa a livello nazionale in entrambi i riparti, per una quota complessiva – FIS più PNRR – dell’11,7%. In totale, dunque, si contano 135 milioni di euro per il potenziamento del diritto allo studio nell’anno accademico 2022-2023: 33,3 in più rispetto ai 102 milioni mobilitati nel 2021-2022, che già aveva visto un incremento di 4,5 milioni rispetto a quello precedente.

Infine, un’altra novità del nuovo anno accademico a vantaggio dei beneficiari delle borse di studio è l’anticipo al 10 novembre del pagamento (che in precedenza avveniva entro il 31 dicembre) della prima rata alle matricole dei corsi di laurea triennali, diplomi di primo livello e lauree a ciclo unico, come previsto dalla normativa nazionale. Sono state più di 3.000 le matricole delle Università regionali che hanno ricevuto da ER.GO la prima rata a inizio novembre.

 

La situazione abitativa universitaria

L’attuale disponibilità è di 3.628 posti letto per gli studenti, su tutto il territorio regionale. Di questi, più di 1.600 sono a Bologna.

Per l’anno accademico 2022-2023, rispetto all’anno precedente, sono aumentati di 74 unità il numero di posti letto nel territorio bolognese, attraverso convenzioni con il Comune di Bologna/ACER, e con la Fondazione CEUR. Inoltre, è stata aperta a Ravenna la Residenza Santa Teresa, con 25 posti letto.

Per quanto riguarda gli investimenti per l’edilizia universitaria, la Regione assieme ad ER.GO, è impegnata ad allargare l’offerta di posti letto, proprio per dare una risposta a chi -al momento- non ha potuto avere la disponibilità del posto letto (624 studenti, in tutta l’Emilia-Romagna).

In questo momento gli interventi già ammessi ai cofinanziamenti ministeriali e in corso di realizzazione porteranno sul territorio più di 780 posti letto, di cui più di 600 a Bologna, mentre 75 e 87 sono previsti rispettivamente a Reggio Emilia e Parma. Un numero tale da coprire il fabbisogno al momento ancora scoperto.

Inoltre, sono state candidate al bando ministeriale, scaduto a maggio scorso, proposte per un totale di 545 posti letto a Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia e Parma.

Complessivamente i cofinanziamenti regionali tra interventi candidati o in corso di realizzazione ammontano a 16.630.000

Ottimo risultato per l’atleta sassolese Marco Casini a Milano

Ottimo risultato per l’atleta sassolese Marco Casini a MilanoNella bella cornice della Milano Cross Challenge, gara di corsa campestre svoltasi all’interno dell’ippodromo la Maura, ottimo risultato dell’atleta sassolese Marco Casini, in forza alla Delta Atletica Sassuolo.

Sulla distanza di 5km, vinta dall’inglese Alex George, Casini si è posizionati settimo assoluto, appena alle spalle di Yassin Bouih (5°), recente oro agli europei di cross e di Marouan Razine, pluricampione italiano nei 5000m (6°).

Ora ad attendere il sassolese, allenato da Franco Maffei e Gigi Ferrari, ci sarà il Cross del Campaccio, che andrà in scena il 6 di gennaio, dove Casini sfiderà gli avversari nel cross corto di 3km

 

Maranello, Sport: oltre 400 visite gratuite per gli atleti

Maranello, Sport: oltre 400 visite gratuite per gli atleti434 atleti, in prevalenza uomini, per gran parte con meno di trentacinque anni di età: è questo l’identikit ideale degli sportivi che hanno usufruito di AttivaMenteSport, il progetto avviato dai Comuni di Maranello, Fiorano Modenese e Formigine con il finanziamento della Fondazione di Modena.

Si tratta di atleti agonisti tesserati alle società sportive dei tre comuni, che nei mesi autunnali del 2021 e 2022 si sono sottoposti gratuitamente a visite specialistiche nell’hub di medicina attivato a Maranello con il supporto del personale di Med-ex Medicine & Exercise, azienda sanitaria specializzata nella promozione di programmi di prevenzione primaria sui corretti stili di vita, medical partner della Scuderia Ferrari.
22 le società sportive coinvolte, diversi gli sport praticati dagli atleti visitati, dalla pallavolo al calcio, dal rugby alle bocce, dal tennis all’atletica leggera, dal padel al basket, dalla danza al karate e molti altri. Un progetto con al centro la salute dei cittadini, che ha visto in campo le migliori professionalità a servizio degli atleti, per monitorare il loro stato di salute ed eliminare i fattori di rischio promuovendo sani stili di vita: le visite specialistiche, fornite gratuitamente, sono infatti obbligatorie per ottenere il rinnovo del certificato di idoneità e sono uno strumento fondamentale per individuare possibili fattori di rischio per la salute. Tema sempre più centrale anche in relazione allo stop forzato dell’attività fisica e agonistica che ha coinvolto migliaia di persone, anche sul territorio dei tre comuni, nel periodo della pandemia. Dopo i primi due anni di attività, l’obiettivo è ora quello di ampliare la platea dei soggetti interessati anche a chi pratica sport a livello amatoriale e alle fasce di popolazione più a rischio per la salute, per stili di vita non corretti, patologie o disabilità.

I risultati del progetto sono stati illustrati in un incontro organizzato lunedì 19 dicembre alla Sala Convention Ferrari della Pista di Fiorano: hanno partecipato Michele Antoniazzi, Chief Human Resources Officer Ferrari, Luigi Zironi, Sindaco di Maranello, Mariaelena Mililli, Assessora allo Sport del Comune di Maranello, Paolo Cavicchioli, Presidente Fondazione di Modena e il Dr. Fred Fernando, Responsabile Sanitario Scuderia Ferrari. Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha inviato un saluto in video; presenti anche gli assessori allo sport di Fiorano (Monica Lusetti), Formigine (Marco Biagini) e Sassuolo, che entrerà prossimamente nel nuovo progetto (Sharon Ruggeri), oltre a Federica Ronchetti (Direttrice sanitaria Ausl Distretto Sassuolo) e Gustavo Savino (Direttore Medicina dello Sport Ausl Modena).

Didascalie:

Foto 1: da sinistra Mariaelena Mililli (Vicesindaca Maranello), – Luigi Zironi (Sindaco di Maranello), Michele Antoniazzi (Chief Human Resources Officer Ferrari), Paolo Cavicchioli (Presidente Fondazione di Modena).

Foto 2: da sinistra Monica Lusetti (Assessora Fiorano), Sharon Ruggeri (Assessora Sassuolo), Mariaelena Mililli (Vicesindaca Maranello), Federica Ronchetti (Direttrice sanitaria Ausl Distretto Sassuolo), Paolo Cavicchioli (Presidente Fondazione di Modena), Luigi Zironi (Sindaco di Maranello), Michele Antoniazzi (Chief Human Resources Officer Ferrari), Fred Fernando (Responsabile sanitario Scuderia Ferrari), Gustavo Savino (Direttore Medicina dello Sport Ausl Modena), Marco Biagini (Assessore Formigine).

Domani sera l’ultimo consiglio comunale del 2022 a Formigine

Domani sera l’ultimo consiglio comunale del 2022 a FormigineSi terrà domani, martedì 20 dicembre, l’ultima seduta del 2022 del Consiglio comunale di Formigine. Al centro del dibattito la discussione delle sei delibere legate al bilancio triennale preventivo 2023/25 del Comune di Formigine e della Formigine Patrimonio (fra le altre budget, documento unico di programmazione, aliquote IMU, revisione delle partecipazioni). A conclusione del lavori i consiglieri approfondiranno anche una mozione.

Come di consueto, i lavori saranno trasmessi in diretta grazie al sistema audio-video in alta definizione di recente installazione sul canale YouTube del Comune di Formigine alla sezione “Live”.

 

 

La ceramica italiana stima per il 2022 vendite totali a 458 milioni di metri quadrati

La ceramica italiana stima per il 2022 vendite totali a 458 milioni di metri quadratiL’industria italiana delle piastrelle di ceramica chiude il 2022 con una sostanziale conferma dei volumi di produzione, vendite ed export registrati lo scorso anno. La domanda di ceramica made in Italy, proveniente da tutti i Paesi del mondo, ha registrato un progressivo rallentamento durante l’anno. Una situazione condizionata dai fortissimi rialzi nel costo dell’energia, che per la sola componente termica ha determinato un aggravio superiore a 1 miliardo di euro. Necessario l’avvio dell’estrazione del gas nazionale, grazie all’emanazione dei decreti attuativi, da destinare ai settori più esposti al costo del metano, tra cui la ceramica, al fine di recuperare competitività internazionale.

Sono queste alcune delle evidenze emerse durante la conferenza stampa di questa mattina ed approfondite, relativamente alla situazione ed alle prospettive del mercato immobiliare italiano, nel corso di un convegno tenutosi nel pomeriggio che ha visto l’introduzione di Stefano Bolognesi, Presidente Commissione per le Statistiche di Confindustria Ceramica, la relazione di Giuseppe Schirone (Prometeia) e la tavola rotonda a cui hanno preso parte Giovanni Savorani, presidente di Confindustria Ceramica; Emanuele Orsini, vice Presidente di Confindustria; Giuseppe Sibillia, direttore territoriale di BPER banca e Marco Grillo, CEO di AbitareIn.

L’anno 2022 delle piastrelle di ceramica

Il preconsuntivo 2022 elaborato da Prometeia evidenzia per l’industria italiana delle piastrelle di ceramica volumi di vendite intorno ai 458 milioni di metri quadrati (+0,7% rispetto al 2021), derivanti da esportazioni nell’ordine di 364 milioni di metri quadrati (+0,2%) e vendite sul mercato domestico superiori ai 93 milioni di metri quadrati (+2,6%). La crescita ha interessato l’area del Golfo ed il Far East, mentre stabili sono risultate le vendite in Europa Occidentale, Balcani ed America Latina; in flessione i mercati di Europa orientale e NAFTA. Le forti oscillazioni della domanda e dei costi produttivi registrati nel corso dell’anno richiedono una particolare attenzione nel valutare il dato di preconsuntivo della produzione, stimato da Prometeia in crescita del 3% a 448 milioni di metri quadrati.

Il commento del Presidente

“Dopo un 2021 che aveva visto un progressivo incremento dei volumi di vendita, l’anno che si sta per chiudere registra evidenze in linea con quelli dello scorso anno. In termini di quote, l’Italia raggiunge il 20%, un 48% è destinato ai mercati comunitari ed il restante 32% su quelli più lontani. La domanda di ceramica, ravvivata dopo il lockdown e rafforzata dalla volontà di riqualificare gli spazi abitativi ad ogni latitudine, si basa sulle riconosciute peculiarità del materiale – in termini di salubrità, resistenza, durevolezza, tra le altre – e sulle crescenti destinazioni di impiego del prodotto, sia in ambito edilizio che nell’arredo.

L’andamento della domanda, soprattutto nella prima parte dell’anno, ci consentirà di chiudere i bilanci con una crescita nei fatturati, ma non possiamo assolutamente rallegrarci. L’impressionante aumento nei costi di tutti i fattori produttivi, a partire dal gas naturale, sta mettendo a dura prova la competitività presente e futura delle nostre imprese.

Le quotazioni sul mercato TTF, guidate dall’emergenza e dalla speculazione, avevano fatto lievitare la bolletta del gas dello scorso anno da 250 milioni di euro al miliardo: in questo 2022 si sono registrati nuovi picchi, che nel mese di agosto hanno raggiunto anche 16 volte la media storica di lungo periodo. In questo panorama eccezionale, segnato dalla guerra, da forti sbilanciamenti sui mercati, da scelte politiche di indipendenza dal gas russo, l’assenza di una chiara politica energetica europea ha lasciato il campo a interventi disallineati dei singoli Stati membri, che introdurranno gravi squilibri competitivi all’interno dell’industria europea. E poiché il costo del gas non è cresciuto in tutto il mondo come in Europa, si è anche allargato il differenziale competitivo delle nostre industrie rispetto a quelle extra europee.

Diamo un giudizio positivo ai crediti di imposta su gas ed energia elettrica varati dai Governi Draghi e Meloni, ma questa crisi energetica ha bisogno anche di misure strutturali. La più importante è per noi la previsione di usare una quota crescente di metano nazionale per destinarlo ai settori gasivori. Questo sarebbe in grado di ridurre da subito le emissioni di CO2 legate all’import di gas e permetterebbe alle imprese dei settori non elettrificabili di non perdere gli investimenti fatti per la decarbonizzazione progressiva dei processi.

E’ urgente dare corso a questa misura, come abbiamo ricordato nel convegno del 18 novembre scorso a Ravenna, orientandola verso le imprese più esposte all’uso del gas e garantendo un costo corretto che garantisca una transizione energetica avente, nello stesso momento, anche una sostenibilità economica e sociale.

Per il nostro Paese che non ha il nucleare, non ha fonti da energie rinnovabili in eccesso, non ha biogas e per molto tempo non avrà idrogeno in misura significativa, la via italiana alla decarbonizzazione dei settori hard to abate non elettrificabili passa dal gas nazionale.

Il costo dell’energia in Europa è ulteriormente penalizzato dal meccanismo degli ETS, le cui quotazioni sono oggi nell’ordine di 85 euro a tonnellata. Dopo anni di applicazione il sistema europeo mostra la sua inefficacia in termini ambientali. Soprattutto l’extra costo che esso carica sulle produzioni europee non è oggi compatibile con il mutato scenario energetico. E’ urgente la sospensione del sistema ed una sua radicale riforma.

Gli extra costi energetici superiori ai 70 miliardi di euro per il Sistema Paese stanno inevitabilmente creando forti tensioni sul piano finanziario per famiglie ed imprese, soprattutto PMI anche del settore ceramico. Come settori energy intensive abbiamo lavorato con Confindustria ed ABI per proporre al Governo misure di moratoria sui mutui e più decisi interventi per il sostegno alla liquidità, analoghi a quelli adottati per far fronte alla pandemia, di cui auspichiamo una rapida attuazione.

La transizione energetica richiede anche di mantenere alta l’attenzione sugli interventi di adeguamento e rinnovo del patrimonio edilizio nazionale. In questa direzione, interventi di modifica del Superbonus – strumento che ha avuto il pregio di far ripartire il mercato nazionale – devono essere improntati all’efficacia della misura agevolativa ed alla sua sostenibilità economica, ma anche alla necessità di garantire stabilità nel tempo a tutti gli operatori”.

A1 Milano-Napoli e Ramo allacciamento A1/349 complanare: aggiornamento al programma delle chiusure notturne

A1 Milano-Napoli e Ramo allacciamento A1/349 complanare: aggiornamento al programma delle chiusure notturne

Sulla A1 Milano-Napoli è stata annullata la chiusura della stazione di Basso Lodigiano, prevista dalle 21:00 di questa sera, lunedì 19, alle 5:00 di martedì 20 dicembre.

Inoltre, è stato aggiornato il programma delle altre chiusure notturne, che saranno effettuate in modalità alternata, per consentire diverse attività quali: attività di ispezione e di riqualifica delle barriere di sicurezza, lavori di pavimentazione e rimozione della segnaletica di un cantiere permanente, come di seguito indicato:

DALLE 22:00 DI LUNEDI’ 19 ALLE 5:00 DI MARTEDI’ 20 DICEMBRE:

sul Ramo di allacciamento A1 Milano-Napoli/R49 Complanare di Piacenza sud:
-per chi percorre la A1 Milano-Napoli e proviene da Milano, sarà chiuso il ramo di allacciamento sulla A21 Torino-Piacenza-Brescia, in direzione di Piacenza sud/Brescia/Torino.
Rimarranno chiusi i rami di allacciamento dalla A21, per chi proviene da Brescia e da Torino, sulla A1 Milano-Napoli, verso Bologna e Piacenza sud, mentre rimarranno regolarmente aperti i rami di allacciamento dalla A21/Brescia e Torino sulla A1 in direzione di Milano.
In alternativa si consigliano i seguenti itinerari:
da Milano verso Piacenza sud, per i veicoli con peso inferiore a 3,5 tonnellate, uscire alla stazione di Basso Lodigiano, per proseguire poi in direzione di Piacenza; per i mezzi pesanti con peso superiore a 3,5 tonnellate, uscire alla stazione di Fiorenzuola e percorrere la SS9 Via Emilia in direzione di Piacenza sud;
da Milano verso Brescia e Torino, per i veicoli con peso inferiore a 3,5 tonnellate, uscire alla stazione di Basso Lodigiano, percorrere la SS9 Via Emilia, la SP10 e immettersi sulla A21 dalla stazione di Piacenza ovest, di competenza della Società SATAP; per i mezzi pesanti con peso superiore a 3,5 tonnellate, chi è diretto a Brescia, potrà uscire alla stazione di Fiorenzuola e rientrare dalla stessa seguendo le indicazioni per la D21 Diramazione di Fiorenzuola verso Brescia; chi è diretto a Torino, dovrà uscire alla stazione di Fiorenzuola e rientrare sulla A1 verso Milano, per poi immettersi sulla Complanare di Piacenza sud;
da Torino verso Bologna, in base ai divieti presenti in loco relativi ai mezzi pesanti, si consiglia di uscire dalla stazione di Basso Lodigiano e rientrare dalla stessa stazione verso Bologna; i veicoli leggeri potranno uscire alla stazione di Piacenza ovest, di competenza SATAP, percorrere la SS9 Via Emilia in direzione di Bologna e rientrare sulla A1 alla stazione di Fiorenzuola;
da Brescia verso Bologna, percorrere la D21 Diramazione di Fiorenzuola verso Fiorenzuola ed entrare sulla A1 verso Bologna.

DALLE 21:00 DI MARTEDI’ 20 ALLE 5:00 DI MERCOLEDI’ 21 DICEMBRE:

sulla A1 Milano-Napoli:
-sarà chiusa la stazione di Basso Lodigiano, in uscita per chi proviene da Milano.
In alternativa, si consiglia di uscire alla stazione di Casalpusterlengo o di Piacenza sud.

DALLE 22:00 DI MARTEDI’ 20 ALLE 5:00 DI MERCOLEDI’ 21 DICEMBRE:

sulla A1 Milano-Napoli:
-sarà chiuso il tratto compreso tra Piacenza sud e Fiorenzuola, verso Bologna. Si precisa che la stazione di Piacenza sud sarà chiusa in entrata verso Bologna, Milano e A21 Torino-Piacenza-Brescia.
Contestualmente, sarà chiusa l’area di servizio “Arda ovest”, situata nel suddetto tratto.
In alternativa, si consiglia:
per la chiusura del tratto, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Piacenza sud, percorrere la SS9 Via Emili per circa 18 km, proseguire sulla SP462 R, per ulteriori 3 km e rientrare sulla A1 alla stazione di Fiorenzuola, verso Bologna;
per la chiusura dell’entrata di Piacenza sud, verso A21 Torino/Brescia, entrare dalla stazione di Piacenza ovest di competenza della Società S.A.T.A.P.;
verso Bologna, entrare alla stazione di Fiorenzuola;
verso Milano, entrare sulla A21 dalla stazione di Piacenza ovest e immettersi poi sulla A1 verso Milano;
dalla A21/Torino, verso Bologna, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Piacenza sud, percorrere la viabilità ordinaria e rientrare sulla A1 alla stazione di Fiorenzuola;
dalla A21/Brescia verso Bologna, percorrere la D21 Diramazione di Fiorenzuola verso Fiorenzuola e immettersi sulla A1, in direzione di Bologna;

-sarà chiuso il tratto compreso tra Fiorenzuola e Piacenza sud, verso Milano. Si segnala che la stazione di Fiorenzuola sarà chiusa in entrata in entrambe le direzioni, verso Milano e Bologna.
Contestualmente, sarà chiusa l’area di servizio “Arda est”, situata all’interno del suddetto tratto; si ricorda la chiusura, nella stessa notte, ma con orario 20:00-5:00, dell’area di servizio precedente “San Martino est”, per consentire lavori di manutenzione della scarpata.
In alternativa si consiglia, per la chiusura del tratto, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Fiorenzuola, percorrere la SP462, per circa 3 km, la SSS9 Via Emilia, per ulteriori 18 km e rientrare sulla A1 alla stazione di Piacenza sud;
per la chiusura dell’entrata di Fiorenzuola, verso Bologna, entrare alla stazione di Fidenza;
verso Milano e A21, entrare alla stazione di Piacenza sud;
in alternativa alla chiusura delle aree di servizio “Arda est” e “San Martino est”, potranno essere utilizzate “Secchia est”, al km 156+500 e “Somaglia est”, al km 43+600;

-sarà chiusa la stazione di Casalpusterlengo, in uscita per chi proviene da Bologna.
In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Basso Lodigiano;

sul Ramo di allacciamento A1 Milano-Napoli/R49 Complanare di Piacenza sud:
-per chi percorre la A1 Milano-Napoli e proviene da Milano, sarà chiuso il ramo di allacciamento sulla A21 Torino-Piacenza-Brescia, in direzione di Piacenza sud/Brescia/Torino.
Rimarranno chiusi i rami di allacciamento dalla A21, per chi proviene da Brescia e da Torino, sulla A1 Milano-Napoli, verso Bologna e Piacenza sud, mentre rimarranno regolarmente aperti i rami di allacciamento dalla A21/Brescia e Torino sulla A1 in direzione di Milano.
In alternativa si consigliano i seguenti itinerari:
da Milano verso Piacenza sud, per i veicoli con peso inferiore a 3,5 tonnellate, uscire alla stazione di Basso Lodigiano, per proseguire poi in direzione di Piacenza;
per i mezzi pesanti con peso superiore a 3,5 tonnellate, uscire alla stazione di Fiorenzuola e percorrere la SS9 Via Emilia in direzione di Piacenza sud;
da Milano verso Brescia e Torino, per i veicoli con peso inferiore a 3,5 tonnellate, uscire alla stazione di Basso Lodigiano, percorrere la SS9 Via Emilia, la SP10 e immettersi sulla A21 dalla stazione di Piacenza ovest, di competenza della Società SATAP; per i mezzi pesanti con peso superiore a 3,5 tonnellate, chi è diretto a Brescia, potrà uscire alla stazione di Fiorenzuola e rientrare dalla stessa seguendo le indicazioni per la D21 Diramazione di Fiorenzuola verso Brescia; chi è diretto a Torino, dovrà uscire alla stazione di Fiorenzuola e rientrare sulla A1 verso Milano, per poi immettersi sulla Complanare di Piacenza sud;
da Torino verso Bologna, in base ai divieti presenti in loco relativi ai mezzi pesanti, si consiglia di uscire dalla stazione di Basso Lodigiano e rientrare dalla stessa stazione verso Bologna; i veicoli leggeri potranno uscire alla stazione di Piacenza ovest, di competenza SATAP, percorrere la SS9 Via Emilia in direzione di Bologna e rientrare sulla A1 alla stazione di Fiorenzuola;
da Brescia verso Bologna, percorrere la D21 Diramazione di Fiorenzuola verso Fiorenzuola ed entrare sulla A1 verso Bologna.

DALLE 21:00 DI MERCOLEDI’ 21 ALLE 5:00 DI GIOVEDI’ 22 DICEMBRE:

sulla A1 Milano-Napoli:
-sarà chiusa la stazione di Basso Lodigiano, in uscita per chi proviene da Milano.
In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Casalpusterlengo o di Piacenza sud;

DALLE 22:00 DI MERCOLEDI’ 21 ALLE 5:00 DI GIOVEDI’ 22 DICEMBRE:

sulla A1 Milano-Napoli:
-sarà chiuso il tratto compreso tra Fiorenzuola e Piacenza sud, verso Milano. Si segnala che la stazione di Fiorenzuola sarà chiusa in entrata in entrambe le direzioni, verso Milano e Bologna.
Contestualmente, sarà chiusa l’area di servizio “Arda est”, situata all’interno del suddetto tratto; si ricorda la chiusura nella stessa notte, ma con orario 20:00-5:00, dell’area di servizio precedente “San Martino est”, per consentire lavori di manutenzione della scarpata.
In alternativa, si consiglia:
per la chiusura del tratto, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Fiorenzuola, percorrere la SP462, per circa 3 km, la SSS9 Via Emilia, per ulteriori 18 km e rientrare sulla A1 alla stazione di Piacenza sud;
per la chiusura dell’entrata di Fiorenzuola, verso Bologna, entrare alla stazione di Fidenza;
verso Milano e A21, entrare alla stazione di Piacenza sud;
in alternativa alla chiusura delle aree di servizio “Arda est” e “San Martino est”, potranno essere utilizzate “Secchia est”, al km 156+500 e “Somaglia est”, al km 43+600.

Sul Ramo di allacciamento A1 Milano-Napoli/R49 Complanare di Piacenza sud:
-per chi percorre la A1 Milano-Napoli e proviene da Milano, sarà chiuso il ramo di allacciamento sulla A21 Torino-Piacenza-Brescia, in direzione di Piacenza sud/Brescia/Torino.
Rimarranno chiusi i rami di allacciamento dalla A21, per chi proviene da Brescia e da Torino, sulla A1 Milano-Napoli, verso Bologna e Piacenza sud, mentre rimarranno regolarmente aperti i rami di allacciamento dalla A21/Brescia e Torino sulla A1 in direzione di Milano.
In alternativa, si consigliano i seguenti itinerari:
da Milano verso Piacenza sud, per i veicoli con peso inferiore a 3,5 tonnellate, uscire alla stazione di Basso Lodigiano, per proseguire poi in direzione di Piacenza; per i mezzi pesanti con peso superiore a 3,5 tonnellate, uscire alla stazione di Fiorenzuola e percorrere la SS9 Via Emilia in direzione di Piacenza sud;
da Milano verso Brescia e Torino, per i veicoli con peso inferiore a 3,5 tonnellate, uscire alla stazione di Basso Lodigiano, percorrere la SS9 Via Emilia, la SP10 e immettersi sulla A21 dalla stazione di Piacenza ovest, di competenza della Società SATAP; per i mezzi pesanti con peso superiore a 3,5 tonnellate, chi è diretto a Brescia, potrà uscire alla stazione di Fiorenzuola e rientrare dalla stessa seguendo le indicazioni per la D21 Diramazione di Fiorenzuola verso Brescia; chi è diretto a Torino, dovrà uscire alla stazione di Fiorenzuola e rientrare sulla A1 verso Milano, per poi immettersi sulla Complanare di Piacenza sud.
da Torino verso Bologna, in base ai divieti presenti in loco relativi ai mezzi pesanti, si consiglia di uscire dalla stazione di Basso Lodigiano e rientrare dalla stessa stazione verso Bologna; i veicoli leggeri potranno uscire alla stazione di Piacenza ovest, di competenza SATAP, percorrere la SS9 Via Emilia in direzione di Bologna e rientrare sulla A1 alla stazione di Fiorenzuola;
da Brescia verso Bologna, percorrere la D21 Diramazione di Fiorenzuola verso Fiorenzuola ed entrare sulla A1 verso Bologna.

Si ricorda che le chiusure previste nella stessa notte, verranno effettuate in modalità alternata.

 

 

Uffici comunali chiusi al pubblico il 24 e il 31 dicembre a Sassuolo

Uffici comunali chiusi al pubblico il 24 e il 31 dicembre a SassuoloSabato prossimo, Vigilia di Natale, gli uffici del Comune di Sassuolo saranno chiusi al pubblico, fatti salvi i servizi di Vigilanza Urbana e le funzioni di Stato Civile.

La riapertura secondo il normale orario di tutti gli uffici avverrà martedì 27 dicembre.

Anche il sabato seguente, 31 dicembre San Silvestro vigilia di Capodanno, gli uffici comunali saranno chiusi, sempre fatti salvi i servizi di Vigilanza Urbana e le funzioni di Stato Civile. In quel caso la riapertura secondo i normali orari di tutti gli uffici avverrà lunedì 2 gennaio.

 

È ufficiale, l’acqua della cassa di laminazione del Secchia potrà sostenere l’agricoltura

È ufficiale, l’acqua della cassa di laminazione del Secchia potrà sostenere l’agricolturaUn pacchetto di 27 milioni di euro in arrivo dal Pnrr per la Cassa del Secchia, che svolgerà una fondamentale azione di laminazione delle acque, ma avrà anche un’altrettanto strategica funzione di riserva d’acqua per l’agricoltura. I fondi, infatti, fanno parte dei finanziamenti destinati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per accrescere la disponibilità di risorsa idrica a fini irrigui.

La notizia è di quelle epocali per il complesso, talvolta parcellizzato, universo della gestione della risorsa idrica nel nostro paese, ma il finanziamento – appena confermato da parte della Direzione Generale del Ministero Trasporti e Mobilità Sostenibili – conferma che potrà sicuramente essere ricordato tra quelli destinati ad entrare nelle casistiche virtuose del settore idraulico, con la speranza, molto concreta, che il modello proposto possa diventare un esempio replicabile laddove se ne evidenzi la marcata necessità a seconda dei territori. Poche ore fa, infatti, negli uffici modenesi di AIPo (Agenzia Interregionale per i Fiume Po), è arrivato, a seguito di della proposta inoltrata dalla Regione Emilia-Romagna, Servizio Difesa Suolo, Coste e Bonifica, nel 2020 allo stesso ministero sopraindicato, l’Atto d’Obbligo per il completamento del finanziamento relativo agli “Interventi di adeguamento e messa in sicurezza della cassa di laminazione del fiume Secchia alla normativa DPR 1363/59 e DM 26/06/2014, comprensivi dell’utilizzo dell’invaso a scopi irrigui”.

Soddisfatti per l’importante ed ulteriore passo avanti per il completamento della necessaria cassa di laminazione è assai rilevante però rimarcare come l’utilizzo dell’acqua invasata all’interno della stessa cassa potrà essere impiegato per sostenere attivamente l’irrigazione delle colture di pregio del nostro territorio. A fronte degli effetti più reali e gravosi del mutamento del clima in atto che stravolge gli equilibri idrologici – generando sempre con maggiore frequenza fenomeni diffusi e localizzati di prolungata siccità nel corso dell’anno ed in particolare nel periodo estivo – la risorsa idrica contenuta e immagazzinata, a tempo debito, nella cassa di espansione può rappresentare un bene quanto mai prezioso e di estremo valore produttivo ed ambientale per tutta l’area circostante.

“Utilizzare la risorsa quando è presente, riuscire a conservarla e poi distribuirla al mondo dei consorzi di bonifica – ha commentato il direttore di AIPo Meuccio Berselli – rappresenta una risposta molto concreta alle necessità più impellenti del nostro territorio ed in particolare della pianura padana che da un decennio si misura con periodiche siccità che la mettono in notevole situazione di stress produttivo continuato; contribuire , grazie a quest’opera – quando naturalmente sarà conclusa – a sostenere le produzioni locali e al loro ambiente nell’area modenese è uno stravolgimento positivo che ci auguriamo possa diventare un caso da repliche ovunque sia tecnicamente possibile farlo”.

Irene Priolo, Vicepresidente Regione Emilia-Romagna con delega alla difesa del suolo e protezione civile e membro del Comitato di indirizzo di AIPo: “L’assegnazione delle risorse del Pnrr è un passaggio determinante, al quale la Regione ha lavorato con convinzione insieme a tutti gli altri enti coinvolti e ai territori”, spiega. “Coniugare le necessità di sicurezza idraulica con quelle irrigue è un passaggio lungimirante, capace di fare la differenza per il futuro del territorio. La Cassa del Secchia è un’opera fondamentale per la messa in sicurezza del nodo idraulico di Modena, ma anche un’azione importante per rispondere alla sfida del cambiamento climatico le cui conseguenze sono sempre più evidenti anche in termini di disponibilità di risorsa idrica”.

Il finanziamento corrisponde ad importo di complessivi 27 Milioni di Euro e rientra nell’ambito di quanto previsto dal PNRR- Misura M2C2 – I4.1 “Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell’approvvigionamento idrico”, ed è destinato alla realizzazione di uno dei lotti funzionali dell’adeguamento della Cassa di Espansione sul Fiume Secchia, comprensivo delle opere che consentiranno di utilizzare parte della risorsa idrica per gli usi irrigui.

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[Foto: Irene Priolo, Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega alla difesa del suolo e protezione civile, insieme al direttore generale di AIPo Meuccio Berselli]

Bando per il Servizio Civile Universale 2022

Bando per il Servizio Civile Universale 2022È stato pubblicato sul sito internet del Comune di Sassuolo nella pagina riservata al Servizio Civile il bando del Servizio Civile Universale 2022 con scadenza fissata alle ore 14 del 10 febbraio 2023 per complessivi n. 9 posti in 4 sedi diverse del Comune di Sassuolo:

n. 4 posti nella sede “Progettarte e turismo” di piazzale della Rosa, servizio Sviluppo Turistico-Economico e Politiche Giovanili, progetto “Un palazzo a portata di mano 2022” ;

n. 5 posti nelle sedi nidi d’infanzia “Sant’Agostino”, Parco”, “san Carlo”, servizio Istruzione, progetto “Aiutare per crescere 2022”.

Martedì 17 gennaio alle ore 18 si terrà un incontro on line informativo sul bando Servizio Civile Universale 2022 aperto a tutti i giovani interessati: per iscrizioni è necessario inviare una e-mail a reggioemilia@ascmail.it

L’impegno richiesto dai diversi progetti di Servizio Civile Universale è di 25 ore settimanali retribuite con un compenso mensile di euro 444,30, per 12 mesi.

Entro il mese di marzo 2023 saranno realizzati i colloqui di selezione dei candidati e si prevede l’inizio delle attività dei candidati selezionati a partire dal mese di maggio/giugno 2023.

 

 

ANBI: piove bene, ma non si recupera l’acqua

ANBI: piove bene, ma non si recupera l’acquaLe precipitazioni recentemente cadute sull’Emilia Romagna hanno ricaricato la falda ipodermica solo in parte, non riuscendo a colmare il deficit rispetto alla media storica 1997-2019: è quanto emerge dalla più recente indagine del Consorzio Canale Emiliano-Romagnolo (C.E.R.), i cui ricercatori, basandosi sulle rilevazioni di Acqua Campus, il laboratorio tecnico-scientifico dell’ente consortile, segnalano un attuale quadro complessivo, ancora nettamente deficitario, con un divario che varia, in relazione alla zona, da -14% a -52%, a causa dell’inerzia dei corpi idrici sotterranei, che risentono ancora della marcata siccità in periodi recenti; ciò, nonostante una sensibile risalita dei livelli d’acqua nei settori occidentali della regione (in particolare nelle aree di pianura di Parma e Piacenza), cui si contrappone però  uno stato di evidente carenza nelle zone di Modena, Reggio Emilia e soprattutto Ferrara.

Da ulteriori dati si rileva inoltre uno stato di umidità dei suoli, che raggiunge la “capacità idrica di campo”: si tratta di un indicatore importante, poiché riflette come le recenti precipitazioni abbiano effettivamente consentito di ricaricare le riserve d’acqua superficiali (ad eccezione di alcune aree della Romagna e del Ferrarese), ma siano solo parzialmente percolate nel sottosuolo.

“Il paradosso comune alla condizione di altre regioni settentrionali – evidenzia Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) – è che piogge abbondanti, ma non omogeneamente diffuse, non apportano i benefici attesi, perché il terreno, soprattutto se inaridito, è in grado di assorbirne solo una piccola parte; al contempo espongono il territorio ad un  aumentato rischio idrogeologico.”

“E’ questa un’ulteriore evidenza della necessità di nuovi invasi e laghetti multifunzionali che, assieme ai bacini di espansione delle piene e ad aree naturali di ricarica, trattengano l’acqua per permetterne la progressiva infiltrazione nel sottosuolo, andando a rimpinguare le falde – insiste Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – E’ anche la dimostrazione di come pratiche agronomiche ritenute idroesigenti, quali le risaie, siano in realtà straordinari strumenti di equilibrio ambientale.”

“I ricercatori di Acqua Campus stanno monitorando lo stato della falda freatica nel territorio regionale anche nei mesi invernali – sottolinea Raffaella Zucaro, Direttrice Generale del Consorzio C.E.R. – poichè è proprio questo il periodo in cui, grazie alle precipitazioni, si costituiscono le riserve d’acqua nel suolo e nel sottosuolo”.

“Le indicazioni emergenti – conclude Nicola Dalmonte, Presidente del Consorzio C.E.R. – assumono valore più rilevante, poiché consentono di proiettarci già da adesso verso una prossima stagione irrigua che, stanti le attuali condizioni, si preannuncia nuovamente complessa, lenita in parte dalla presenza di neve in quota come invece non si registrava lo scorso anno.”

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