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martedì, 29 Aprile 2025
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Officina della Memoria di Formigine, progetto innovativo per le persone che iniziano ad avere disturbi di memoria

Officina della Memoria di Formigine, progetto innovativo per le persone che iniziano ad avere disturbi di memoriaIn poco più di otto mesi di apertura, l’Officina della Memoria di Formigine ha registrato circa 60 accessi, di cui una ventina da parte dei familiari e caregiver. Il centro di incontro per persone con disturbi di memoria è un progetto che arriva dall’Olanda, e quello formiginese è tra i primi a livello provinciale.

Ha sede presso i locali della Polisportiva Formiginese e offre attività strutturate di riattivazione della memoria cognitive, psicomotorie, ricreative (musica, canto, danza). Un altro obiettivo molto importante è quello legato al supporto pratico e psicologico ai familiari.

L’ingresso è libero e gratuito nei giorni di apertura (il martedì dalle 15 alle 17, il mercoledì dalle 9 alle 12, il giovedì dalle 9 alle 12).

All’interno vi operano una psicologa, un terapista occupazionale e un operatore socio sanitario attivabile in caso di bisogno.

Straordinario e importantissimo l’impegno dei volontari (al momento circa 11). La sinergia tra le associazioni di volontariato locali e gli enti promotori (Unione dei Comuni del Distretto ceramico con l’Istituzione dei Servizi alla Persona della medesima Unione, il Comune di Formigine, l’Azienda USL di Modena-Distretto di Sassuolo) rappresenta infatti il valore aggiunto per la buona riuscita del progetto.

Non da meno, il sostegno offerto da Italgraniti SpA, azienda ceramica locale particolarmente attenta ai temi sociali, che ha sostenuto la realizzazione dell’Officina della memoria.

“L’avvio di questo particolare centro di incontro rappresenta uno dei tanti progetti che il Comune di Formigine, insieme all’Unione dei Comuni Distretto Ceramico e all’Azienda USL (Distretto di Sassuolo), sta realizzando per rendere la comunità locale inclusiva nei confronti anche delle persone con demenza – commenta l’Assessore ai Servizi sociali Roberta Zanni – L’aspetto di prevenzione di difficoltà relative alla memoria, e di tutto ciò che ne consegue a livello socio-sanitario, fa di questo centro un fiore all’occhiello tra i servizi volti a promuovere integrazione. Da ormai tre anni, la Federazione Alzheimer Italia ha concesso la certificazione di Comunità amica della demenza al nostro Comune, primo in tutta la regione Emilia-Romagna. Faremo tutto il possibile per essere sempre all’altezza di questo riconoscimento”.

 

“Memorie resistenti”, lunedì a Sassuolo spettacolo teatrale organizzato a Ricordo dell’eccidio delle Fonderie Riunite di Modena

“Memorie resistenti”, lunedì a Sassuolo spettacolo teatrale organizzato a Ricordo dell’eccidio delle Fonderie Riunite di ModenaSpi Cgil e Cgil del distretto di Sassuolo, in collaborazione con Teatro per Amore, organizzano per il lunedì 9 gennaio 2023 uno spettacolo teatrale per ricordare l’eccidio del 9 gennaio 1950 alle Fonderie Riunite di Modena. In quella tragica giornata persero la vita 6 giovani: Angelo Appiani, Arturo Chiappelli, Renzo Bersani, Ennio Garagnani, Arturo Malagoli, Roberto Rovatti. A questi caduti vanno aggiunte le oltre 200 persone che rimasero ferite, anche gravemente, nel corso della giornata.

Lo spettacolo si svolgerà presso la sede della Cgil di Sassuolo, in via Tien An Men n. 21, a partire dalle ore 21.00.

E’ importante commemorare ma soprattutto tenere viva la memoria del sacrificio di questi giovani che, insieme a tanti altri in quegli anni, hanno lottato strenuamente per il lavoro e per conquistare per esso diritti e tutele, anche arrivando al sacrificio della propria vita.

Queste lotte hanno nel tempo consentito di conquistare leggi a favore del lavoro ed anche quanto successo a Modena il 9 gennaio 1950 ha reso possibile la promulgazione di un’importante legge come lo Statuto dei diritti dei lavoratori.

Lo spettacolo è portato in scena dagli attori Fabio Anderlini, Martina Lancellotti, Mara Mazzi Silvia Nerini, Valentina Poppi, Alex Spattini, Andrea Vaccari, Manuela Vaccari, Marinella Venturelli. Testo e coordinamento sono curati da Milena Nicolini per la regia di Alex Spattini.

La visione dello spettacolo è gratuita e sarà consentito l’accesso al numero massimo di spettatori consentito nel rispetto delle normative vigenti.

 

 

 

Le nuove proiezioni di Angolo dell’Avventura Sassuolo

Le nuove proiezioni di Angolo dell’Avventura SassuoloSi inizia mercoledì 11 gennaio con Paolo Ansaloni e l’India. Mercoledì 1 febbraio Anna Galanti e la Cina. Il 1 marzo Dino Buriali e il Myanmar (Birmania). A seguire il 5 aprile Stefano Negri con Islanda, Armenia e Tanzania. Il 3 maggio Cristian Pagliani e l’Alaska.

Le serate, organizzate in collaborazione con il CAI Sassuolo, si tengono presso la sala conferenze del comune di Sassuolo ”Gian Paolo Biasin“ in via Rocca, alle ore 21,15.

Per informazioni e-mail ombretta.macchioni@gmail.com

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 6 gennaio 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 6 gennaio 2023Molto nuvoloso per nubi basse foschie e nebbie in pianura. Schiarite anche ampie sulle aree appenniniche in giornata. Dalle ore serali nuvolosità in generale aumento con foschie e locali nebbie nelle ore notturne. Temperature minime attorno a 5/6 gradi sul settore emiliano e tra 6 ed 8 gradi tra Romagna e aree costiere. Massime comprese tra 9 e 11 gradi. Venti deboli variabili. Mare quasi calmo o poco mosso.

Torna la magia del pattinaggio artistico su ghiaccio con Bol On Ice

Torna la magia del pattinaggio artistico su ghiaccio con Bol On IceTutto pronto all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bo), dove venerdì 6 gennaio alla 21.00 è in programma la seconda edizione di Bol On Ice, l’atteso show con i fuoriclasse del pattinaggio artistico.

Nel cast sono presenti i migliori interpreti del pattinaggio artistico, dai francesi Gabriella Papadakis & Guillaume Cizeron, campioni olimpici, al pluri campione iridato Javier Fernandez. Oltre alla vice campionessa mondiale Loena Hendrickx e al ragazzo fenomeno del pattinaggio americano Ilia Malinin, balzato di recente agli onori delle cronache per essere stato il primo e finora l’unico nella storia del pattinaggio ad eseguire il “quadruplo axel”. Sette  le nazionalità rappresentate: Francia, Belgio, Spagna, Polonia, Estonia, Stati Uniti e ovviamente Italia.

I campioni internazionali di questa disciplina tornano dunque a Bologna dopo la prima edizione del 2019 che è stata un grande successo con oltre 12.000 spettatori. La seconda edizione, slittata più volte nel calendario per i problemi legati al Covid  (restano naturalmente validi i biglietti acquistati per l’edizione 2020), è stata finalmente confermata e all’Unipol Arena  è previsto nuovamente il “sold out”. Sono stati giorni frenetici per l’allestimento della grande pista olimpionica dove i campioni del ghiaccio in questi giorni stanno provando.

Lo  spettacolo del 6 gennaio, cui sarà presente anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini, sarà introdotto da un gruppo di oltre 200 pattinatori appartenenti a diverse società sportive emiliano-romagnole che presenteranno la coreografia collettiva “Sulla via Emilia”.

Bol On Ice rientra nel calendario di eventi sportivi sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna.

Alla conferenza stampa di oggi, presso la sede di Unipol Arena, hanno partecipato  insieme a Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della Presidenza della Regione e coordinatore delle politiche in materia di sport, e a Danila Chiarini, presidente del Comitato organizzatore di Bol On Ice, il sindaco di Casalecchio di Reno Massimo Bosso e l’assessore allo sport del Comune di Bologna Roberta Li Calzi.

La magia del pattinaggio artistico

Il pattinaggio artistico su ghiaccio, per le caratteristiche che lo pongono ai confini tra sport, arte, spettacolo, per i naturali collegamenti con il mondo della musica, della danza, del teatro, è una disciplina apprezzata da un pubblico numeroso ed eterogeneo. Bol On Ice è la sintesi perfetta di questo mondo, presentando le straordinarie performance degli atleti all’interno di un contesto spettacolare di immediato godimento. Se i tecnicismi degli eventi agonistici sono comprensibili solo al pubblico degli addetti ai lavori, la musica, i costumi, l’interpretazione, la bellezza del corpo in movimento costituiscono un linguaggio universale alla portata di tutti, anche di coloro i quali vedono il pattinaggio artistico per la prima volta.

Tutte le informazioni su: https://www.skate-power.it

Uffici chiusi al pubblico a Fiorano sabato 7 gennaio

Uffici chiusi al pubblico a Fiorano sabato 7 gennaioNella giornata di sabato 7 gennaio gli uffici comunali di Fiorano Modenese saranno chiusi al pubblico, per il ponte dell’Epifania, con l’esclusione della polizia locale.

Per concessione loculi l’ufficio economato e polizia mortuaria sarà reperibile telefonicamente dalle ore 8 alle ore 12, al numero 329 3191683.

Per le denunce di morte e relative autorizzazioni l’ufficio di stato civile sarà reperibile con presenza di un operatore dalle ore 8.30 alle ore 12.30. E’ possibile accedere citofonando ’Anagrafe’ o chiamando il numero 334 3477589.

Tutti gli uffici riapriranno lunedì 9 gennaio, secondo i normali orari.

Torna in campo Berardi ma contro la Sampdoria non basta: 1 -2 per i blucerchiati

Torna in campo Berardi ma contro la Sampdoria non basta: 1 -2 per i blucerchiatiLa tanto attesa ripresa del massimo campionato di calcio è giunta e per il Sassuolo si è trattato di un impegno casalingo contro la Sampdoria di Stankovic, arrivata a Reggio Emilia dopo un prima parte di campionato per niente soddisfacente (6 punti su 15 partite).

Per i tifosi neroverdi ma anche per tutti quelli che il bel calcio lo amano davvero, oggi è terminata anche l’attesa per rivedere in campo dal primo minuto Domenico Berardi, recuperato dal suo infortunio del 30 agosto ed esattamente al 52’ di Sassuolo – Milan.

Prima del fischio d’inizio da parte del direttore di gara il sig. Maresca da Napoli, un toccante minuto di raccoglimento per la scomparsa di Edson Arante do Nascimento, conosciuto in tutto il mondo (forse anche oltre) come Pelé.

All’ora di pranzo, dunque, tutto pronto e pronti via per un partita che sulla carta si presentava con tutte le caratteristiche di una sfida intensa.

Il duo più atteso, ovvero Berardi e Laurientè, inizia a cercarsi nei pressi dell’area difesa da Audero già al 7’ e questo fa ben sperare per il resto della gara.

Al 19’ l’altro atteso rientro del match Gabbiadini mette la palla non di molto alla sinistra del palo difeso da Consigli, e così passano i primi venti minuti di un calcio più agostano che invernale, non per il clima ovviamente ma per l’intensità.

Solo quattro minuti dopo, al 23’, sempre il solito Gabbiadini in acrobazia infila la palla in rete e porta in vantaggio la Samp: 1 – 0, primo gol di questo 2023.

L’esplosione maggiore da parte del popolo blucerchiato è per la rasoiata da fuori area del difensore Tommaso Augello che la palla la riceve direttamente dal “collega” di ruolo neroverde Ferrari e che porta gli ospiti al doppio vantaggio al 27’.

Sampdoria ancora pericolosa al 35’ e fino a questo momento decisamente più determinata non solo a fronte del risultato ma anche dell’atteggiamento a portare a casa i tre punti.

È il minuto 39 quando Domenico Berardi prova una delle sue conclusioni da fuori area ma la palla non scende come voluto e la conclusione si risolve con un nulla di fatto.

Il primo tempo si chiude con un minuto di recupero e l’impressione che Dionisi debba nella pausa non solo inventarsi qualcosa ma provare a rimandare in campo uno spirito differente rispetto a quello visto nei primi 45’.

Si riprende con Traore al posto di Thorstved e tecnicamente non cambia nulla nella disposizione in campo per gli undici di Dionisi.

Al minuto 51 le probabili parole di Dionisi si manifestano in un paio di iniziative in attacco che fanno sperare in un cambio di passo per provare a recuperare una partita iniziata decisamente in salita.

Un presunto fallo di mano (spalla dal monitor) fa infuriare panchina sassolese e tifosi, ma Maresca, certo di quello che ha a poca distanza visto, non si lascia convincere a fare ricorso al Var.

Il VAR invece interviene eccome al 63’ per un calcio di rigore a favore dei padroni di casa (fallo su Pinamonti) di cui si occupa il numero 10 Domenico Berardi: Sassuolo 1 Sampdoria 2.

Solo sessanta secondi dopo e lo stesso Berardi si divora una conclusione a rete da pochi passi, ma l’aria è decisamente cambiata e il Mapei se ne accorge, in campo è scesa come si sperava una squadra diversa.

Al minuto 80 Dionisi manda in campo Defrel e Alvarez richiamando in panchina Pinamonti e Frattesi, mentre Domenico Berardi lascia il posto a Ceide e siamo al minuto 86.

Triplice fischio di Maresca dopo cinque minuti di recupero e sconfitta casalinga per il Sassuolo in questa ripresa di campionato. Nemmeno il tempo di leccarsi le ferite per i neroverdi perché sabato prossimo c’è la Fiorentina a Firenze da provare a battere assolutamente.

Claudio Corrado

Formigine, Sportello a Tutela del Consumatore: 164 gli utenti ricevuti tra aprile 2021 e dicembre 2022

Formigine, Sportello a Tutela del Consumatore: 164 gli utenti ricevuti tra aprile 2021 e dicembre 2022A Formigine, sono stati 164 gli utenti ricevuti presso lo Sportello a Tutela del Consumatore tra aprile 2021 e dicembre 2022, di cui la maggioranza per richiedere consulenze.

Il servizio gratuito è reso possibile grazie al finanziamento del Comune e realizzato da Federconsumatori e Adiconsum di Modena.

Riceve su appuntamento al numero 059 416167, il venerdì mattina dalle 8.15 alle 12.15, in via Unità d’Italia 30.

L’attività principale dello Sportello è orientata alla soluzione stragiudiziale del contenzioso e viene svolta attraverso la presentazione di reclami e di domande di conciliazione e mediazione, oltre che di arbitrato. Inoltre le associazioni, quando lo ritengono necessario ed opportuno, segnalano alle diverse Autorità (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Autorità Energia Elettrica, Gas e del Servizio Idrico, Autorità per le Garanzie delle comunicazioni, Autorità di Regolazione dei Trasporti) i comportamenti sleali e le pratiche commerciali scorrette poste in essere ed intercettate allo Sportello.

Lo spazio si presenta poi come un luogo utile per misurare il divario tecnologico tra fasce di cittadini: una parte della popolazione, anziani in particolare, ha ancora difficoltà  ad approcciarsi ai nuovi strumenti.

Tra i temi trattati maggiormente dallo Sportello troviamo questioni inerenti i diversi gestori telefonici e i servizi di energia elettrica e gas. Alcuni cittadini si sono rivolti al servizio anche per approfondire la contrattualistica relativa agli impianti fotovoltaici, i sistemi bancari e gli acquisti online.

“Ringraziamo le associazioni dei consumatori per questo servizio che consente tutela e rappresentanza anche alle persone più deboli. Il nostro sostegno non verrà meno anche nell’anno appena iniziato” è il commento dell’Assessore alle Attività produttive Corrado Bizzini.

100.000 € per l’accordo quadro sulle potature

100.000 € per l’accordo quadro sulle potature100.000 euro per l’Accordo quadro destinato alla manutenzione delle aree verdi di scuole oltre che parchi e giardini pubblici e carreggiate stradali. Li ha stanziati la Giunta del Comune di Sassuolo, con la delibera n°275 del 23 dicembre scorso in corso di pubblicazione all’Albo Pretorio, che dà mandato all’Ufficio Verde pubblico di esperire la gara per individuare le ditte che effettueranno i lavori.

“L’Accordo Quadro sarà sviluppato – si legge nella delibera – in funzione delle varie richieste esplicitate dai cittadini all’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Sassuolo incaricato di raccogliere, registrare e trasmettere ai servizi competenti, le segnalazioni inerenti criticità rilevate sul territorio; delle problematiche riscontrate direttamente dagli uffici preposti in occasione delle verifiche puntuali svolte all’interno delle aree verdi pubbliche; di una programmazione che permetta alla scrivente Società, compatibilmente con le risorse messe a disposizione nel bilancio annuale del Comune di Sassuolo, di attuare un piano manutentivo efficace ed efficiente che abbracci, ove possibile, attività manutentive all’interno dei quartieri, nell’ottica di garantire una tutela della sicurezza pubblica e preservare al meglio il patrimonio verde, con l’obiettivo di intervenire in modo massivo e programmato su macro aree del territorio comunale.

Le attività riguarderanno operazioni di abbattimento/potatura delle alberature radicate all’interno delle seguenti aree verdi scolastiche: nido San Carlo, infanzia San Carlo, I. Calvino, Rodari, Peter Pan, primaria Collodi, Don Gnocchi, Carducci, Caduti per la Libertà, Andersen, Bellini, Vittorino da Feltre, W. Disney, secondaria Cavedoni e Ruini.

L’Accordo Quadro riguarderà interventi diversi da svolgersi su alberature radicate in strade, giardini e aree verdi scolastiche individuate dalla Società Gestioni Patrimoniali S.r.l., che si possono così riassumere: potatura di formazione, risanamento, ricostituzione, riduzione o contenimento alberature poste su strade a medio traffico; potatura di formazione, risanamento, ricostituzione, riduzione o contenimento alberature poste su strade a basso traffico o area verde; potatura di formazione, risanamento, ricostituzione, riduzione o contenimento alberature chioma piramidale poste su strade a basso traffico o aree verdi; potatura di risanamento e ringiovanimento di alberi da frutto e da fiore; rimonda del secco su conifere; spalcatura; abbattimento alberature su strade a medio traffico e basso traffico; estirpazione e fresatura ceppaie; messa a dimora di nuove alberature; creazione impianti di irrigazione”.

Appennino senza neve, Legambiente ER: non chiamiamola emergenza

Appennino senza neve, Legambiente ER: non chiamiamola emergenzaLegambiente commenta la notizia che la Giunta Regionale, a nome del presidente Bonaccini e dell’assessore Corsini,  starebbero per chiedere un confronto col Governo sul tema della crisi della neve nelle stazioni Appenniniche.

Una notizia che lascia sgomenti per la mancanza di prospettive per la montagna e l’assenza di strategie a lungo termine di adattamento al cambiamento climatico.

“Ci saremmo aspettati l’attestazione di una crisi irreversibile e della necessità di investimenti turistici di altro tipo” commenta Legambiente.

Invece tra le proposte che avanza la nostra Regione purtroppo non c’è traccia di un’idea di ripensamento del modello turistico attuale, basato sugli impianti di risalita, ma anzi si parla addirittura di nuove tecnologie per mantenere la neve artificiale anche con temperature più elevate!

Si tratta evidentemente di una completa sottovalutazione degli impatti veri del cambiamento climatico e del fatto che la situazione di quest’anno non può che diventare una costante, con temperature sempre più in crescita. Dunque un trend che mette il settore turistico di fronte alla necessità di cambiare l’offerta invernale, non di inseguire presunte soluzioni tecnologiche fallimentari, sovvenzionate con soldi pubblici.

Se è giusto e necessario supportare le aree fragili dell’Appennino, non è certo utile continuare ad alimentare l’illusione di poter prolungare un modello senza futuro. Gli impianti di innevamento artificiale sono energivori, richiedono grandi quantitativi di acqua – ricordiamo che l’AIPO proprio ieri testimoniava una carenza di acqua rispetto al necessario di almeno il 40% ancora adesso nonostante le precipitazioni degli scorsi mesi – e producono una neve molto compatta dannosa per la biodiversità.

Un atteggiamento purtroppo portato avanti in questi anni recenti con proposte di investimento assurde, come quelle del potenziamento degli impianti di risalita del Corno alle Scale.

L’unica soluzione è quella di avviare un percorso serio e strutturale di diversificazione dell’offerta turistica, diretta ad una fruizione slow e multistagionale, esplicitando la necessità di abbandonare vecchi modelli. Occorre lavorare con gli operatori per dare loro una prospettiva credibile, investendo nella strutturazione di proposte alternative e nella formazione.

Altro tema inoltre sarebbe quello di mettere l’acceleratore sulla diffusione delle energie rinnovabili nel nostro territorio, in coerenza con l’obbiettivo del 100% di energia verde dichiarato dalla stessa Regione. Legambiente conclude notando invece che proprio l’Assessore al Turismo regionale risulta uno strenuo oppositore della proposta di impianto eolico offshore nel mare di fronte a Rimini, uno dei principali impianti a rinnovabili che il nord Italia potrebbe ospitare. Una contraddizione che avvalla l’impressione che l’emergenza clima sia davvero sottovalutata.

 

Resoconto attività 2022 della Polizia Postale e delle Comunicazioni e dei Centri Operativi Sicurezza Cibernetica

Resoconto attività 2022 della Polizia Postale e delle Comunicazioni e dei Centri Operativi Sicurezza CiberneticaNel 2022 la Polizia Postale è stata chiamata a far fronte a continue e sempre più evolute sfide investigative sulle macro-aree di competenza, in particolare negli ambiti della prevenzione e contrasto alla pedopornografia online, della protezione delle infrastrutture critiche di rilevanza nazionale, del financial cybercrime e di quelle relative alle minacce eversivo-terroristiche, riconducibili  sia a forme di fondamentalismo religioso che a forme di estremismo politico ideologico, anche in contesti internazionali.

 

CENTRO NAZIONALE PER IL CONTRASTO ALLA PEDOPORNOGRAFIA ONLINE (C.N.C.P.O.)

In uno scenario nel quale la continua evoluzione tecnologica influenza ogni azione del nostro vivere quotidiano, lo sforzo della Polizia Postale e delle Comunicazioni nell’anno 2022 è stato costantemente indirizzato alla prevenzione e al contrasto della criminalità informatica in generale, con particolare riferimento ai reati in danno di minori.

Il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (C.N.C.P.O.) nel 2022 ha confermato il suo ruolo di punto di riferimento e di coordinamento nazionale dei Centri Operativi Sicurezza Cibernetica – COSC della Polizia Postale nella lotta alla pedofilia e pornografia minorile online.

L’analisi dei dati relativi all’anno di riferimento ha confermato la lieve diminuzione dei casi trattati già evidenziata nella rilevazione di medio termine. La flessione negativa dei dati è stata riscontrata anche in riferimento al numero delle segnalazioni provenienti da organismi internazionali attivi nella protezione dei minori in rete.  L’impegno profuso dalla Specialità si è concentrato nel reprimere episodi di particolare gravità, con l’effetto rilevabile di evidenziare un maggior numero di individui sottoposti a pene detentive.

Nell’ambito poi delle segnalazioni relative alla pubblicazione di contenuti pedopornografici su social network, si è evidenziato un fenomeno per il quale veniva intaccata la reputazione dei vari titolari di profili social attraverso la pubblicazione di materiale scabroso di natura pedopornografica con accessi abusivi massivi a profili privati di ignari cittadini e di persone dotate di rilevanza mediatica, politica o di altra natura.

La fine dell’emergenza sanitaria, con la progressiva ripresa delle attività nella direzione di un recupero della normalità, potrebbe aver contribuito a ridurre l’isolamento sociale, facendo rilevare nel 2022 una riduzione della circolazione globale di materiale pedopornografico su circuiti internazionali, che non ha però inciso sull’attività di contrasto. Infatti, è stato registrato un aumento dei soggetti individuati e deferiti per violazioni connesse ad abusi in danno di minori.

In particolare, nell’ambito dell’attività di contrasto coordinata dal Centro sono stati trattati complessivamente 4.542 casi, che hanno consentito di indagare 1.463 soggetti, di cui 149 tratti in arresto per reati connessi alla materia degli abusi tecnomediati in danno di minori, con un aumento di persone tratte in arresto di circa il +8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Per quanto concerne l’attività di prevenzione svolta dal C.N.C.P.O. attraverso una continua e costante attività di monitoraggio della rete, sono stati visionati 25.696 siti, di cui 2.622 inseriti in black list e oscurati, in quanto presentavano contenuti pedopornografici.

PEDOPORNOGRAFIA E ADESCAMENTO ONLINE 2021 2022* Variazione percentuale
Persone indagate 1.419 1.463 +3%
Siti in Black List 2.543 2.622 +3%
* – dati rilevati il 27/12/2022

 

Adescamento online

Nel periodo di riferimento sono stati trattati 424 casi per adescamento online: anche quest’anno la fascia dei preadolescenti (età 10-13 anni) è quella più coinvolta in interazioni sessuali tecnomediate, 229 rispetto al totale.

Continua a preoccupare il lento incremento dei casi relativi a bambini adescati di età inferiore ai 9 anni, trend che è diventato più consistente a partire dalla pandemia. Social network e videogiochi online sono i luoghi di contatto tra minori e adulti più frequentemente teatro delle interazioni nocive, a riprova ulteriore del fatto che il rischio si concretizza con maggiore probabilità quando i bambini e i ragazzi si esprimono con spensieratezza e fiducia, nei linguaggi e nei comportamenti tipici della loro età.

Cyberbullismo

Si registra una leggera flessione anche dei casi di cyberbullismo che può essere interpretata come effetto della normalizzazione delle abitudini dei ragazzi: non si può escludere che il ritorno ad una vita sociale priva di restrizioni abbia avuto un’influenza positiva sulla qualità delle interazioni sociali, delle relazioni tra coetanei e che la costanza dell’opera di sensibilizzazione svolta dalla Polizia Postale, presso le strutture scolastiche, abbia mantenuto alta l’attenzione degli adulti e dei ragazzi stessi sulla necessità di agire responsabilmente e correttamente in rete.

Nel periodo di riferimento sono stati trattati 323 casi di cyberbullismo.

CYBERBULLISMO 2021 2022*
Casi trattati vittime 0-9 anni 27 17
Casi trattati vittime 10-13 anni 112 87
Casi trattati vittime 14-17 anni 319 219
TOTALE 458 323
* – dati rilevati il 27/12/2022

 

  2021 2022*
Minori denunciati per Cyberbullismo 117 128
* – dati rilevati il 27/12/2022

 

Sextortion

È un fenomeno che di solito colpisce gli adulti in modo violento e subdolo, fa leva su piccole fragilità ed esigenze personali, minacciando, nel giro di qualche click, la tranquillità delle persone.

Recentemente le sextortion stanno interessando sempre più spesso vittime minorenni, con effetti lesivi potenziati: la vergogna che i ragazzi provano impedisce loro di chiedere aiuto ai genitori o ai coetanei di fronte ai quali si sentono colpevoli di aver ceduto e di essersi fidati di perfetti e “avvenenti” sconosciuti.

La sensazione di sentirsi in trappola che sperimentano le vittime è amplificata spesso dalla difficoltà che hanno nel pagare le somme di denaro richieste. Nel corso dell’anno sono stati trattati 130 casi, la maggior parte dei quali nella fascia 14-17 anni, più spesso in danno di vittime maschili.

CENTRO NAZIONALE ANTICRIMINE PER LA PROTEZIONE DELLE INFRASTRUTTURE CRITICHE (C.N.A.I.P.I.C.)

Nell’esercizio della propria missione istituzionale, il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni – Organo del Ministero dell’interno per la sicurezza delle telecomunicazioni garantisce, fra l’altro, ai sensi dell’art. 7 bis DL 144 del 2005 e del DM 15 agosto 2017 – Direttiva sul riordino dei comparti di Specialità delle Forze di Polizia – la protezione delle infrastrutture critiche informatizzate del Paese.

Nell’attuale e particolare contesto internazionale, l’escalation delle tensioni geopolitiche connesse al conflitto in Ucraina continua ad avere significativi riverberi anche in materia di sicurezza cibernetica. Risultano, infatti, in corso campagne massive a livello internazionale dirette verso infrastrutture critiche, sistemi finanziari e aziende operanti in settori strategici quali comunicazione e difesa, tra le quali figurano campagne di phishing, diffusione di malware distruttivi (specialmente Ransomware), attacchi Ddos, campagne di disinformazione e leak di database. Inoltre, alcuni tra i più pericolosi gruppi di hacker criminali hanno deciso di schierarsi a favore della Russia, altri con l’Ucraina, prendendo di fatto parte al conflitto nel c.d. “dominio cibernetico”.

In tal senso, come noto, il conflitto russo-ucraino ha comportato una recrudescenza nell’attività di attori ostili, connotati per l’esecuzione di attacchi ransomware – volti a paralizzare servizi e sistemi critici mediante la cifratura dei dati contenuti – campagne DDoS, volti a sabotare la funzionalità di risorse online e, soprattutto, attacchi di tipo ATP (Advanced Persistent Threat), condotti da attori ostili di elevato expertise tecnico, in grado di penetrare i sistemi più strategici mediante tecniche di social engineering o sfruttamento di vulnerabilità, al fine di garantirsi una persistenza silente all’interno dei sistemi a scopo di spionaggio o successivo danneggiamento.

La proliferazione di gruppi ostili, si è attuata poi mediante il ricorso a crew hacker di c.d. crime as a service, ordinariamente attive nel fornire supporto tecnologico ad attori criminali ed oggi sempre più contigue a gruppi di ascendenza statuale.

In particolare, il Servizio polizia postale ha implementato l’attività informativa e di monitoraggio ad ampio spettro, esteso anche al dark web, attivando canali di diretta interlocuzione dedicati allo scenario in atto con Europol, oltre che con Interpol e FBI, con l’obiettivo di elevare il livello di attenzione con particolare riguardo al settore economico/finanziario, tradizionalmente oggetto di interesse da parte di compagini criminali con connotazione state sponsored.

Il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (CNAIPIC), attraverso dedicati alert ha diffuso indicatori di compromissione e avvisi di informazione di sicurezza alle infrastrutture informatiche dicasteriali, alle infrastrutture critiche nazionali e ai potenziali target di azioni ostili, individuati attraverso la permanente attività informativa assicurata dal Centro.

I Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale hanno svolto adeguati servizi di monitoraggio e analisi, condividendo ogni evidenza utile in relazione al quadro internazionale in parola.

L’attività del CNAIPIC del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, oltre agli approfondimenti investigativi, si è tradotta nell’analisi tecnica della minaccia, volta all’elaborazione di informazioni di sicurezza preventiva, nonché nel supporto operativo alle infrastrutture attaccate, che hanno contribuito al ritorno alla piena operatività dei sistemi informatici colpiti.

Attacchi infrastrutture critiche ad istituzioni, aziende e privati 2021 2022* Variazione percentuale
Attacchi rilevati 5.434 12.947 +138%
Persone indagate 187 332 +78%
Alert diramati 110.524 113.226 +2%
Richieste di cooperazione HTC 60 77 +28%
* – dati rilevati il 27/12/2022

 

SEZIONE OPERATIVA

Nell’ambito delle competenze della Polizia Postale si segnala il rafforzamento dell’attività di prevenzione attraverso il monitoraggio attivo della rete e un’articolata attività di contrasto alle truffe online con 3541 persone deferite all’Autorità Giudiziaria, in particolare nel settore dell’e-commerce e market place.

Truffe OnLine 2021 2022* Variazione percentuale
Casi trattati 15.083 15.508 +3%
Persone indagate 3.403 3.541 +4%
Somme sottratte € 73.245.740 € 115.457.921 +58%
* – dati rilevati il 27/12/2022

 

Nell’ambito delle truffe sul web anche nel corso del 2022, importante l’incremento degli illeciti legati al fenomeno del trading online (3.020 i casi trattati, 130 le persone), con l’aumento del numero di portali che propongono programmi speculativi, apparentemente redditizi, e l’utilizzo di tecniche molto sofisticate per contattare le vittime. L’attività investigativa, qualora la denuncia sia tempestiva, prevede l’immediata attivazione dei canali di Cooperazione Internazionale di Polizia, con la richiesta del blocco urgente delle somme versate e l’espletamento di accertamenti sui flussi finanziari normalmente destinati all’estero.

Proprio per dare maggior impulso alle indagini che vedono coinvolti cittadini stranieri, la Sezione Operativa della Polizia Postale, nel corso dell’anno 2022, ha attivato 260 richieste di cooperazione internazionale attraverso il canale Europol che, in più di un’occasione, si sono rivelate determinanti per l’individuazione degli autori dei reati investigati.

Particolare attenzione è rivolta inoltre ai fenomeni del revenge porn, con 244 casi trattati (di cui 34 in danno di minori) e 71 persone denunciate e delle truffe romantiche, con 442 casi trattati (di cui 4 in danno di minori) e 103 persone denunciate, spesso sommersi in quanto caratterizzati da un forte coinvolgimento emotivo che induce la vittima a non denunciare.

Sono stati 15 i casi di Codice Rosso che hanno visto la Polizia Postale impegnata attivamente nel contrasto dei reati contro la persona commessi attraverso la rete.

Reati contro la persona

perpetrati OnLine1

2021 2022*
Casi trattati 10.297 9.278
Persone indagate 1.693 1.167
1Stalking / diffamazione online / minacce / revenge porn /

molestie / sextortion / illecito trattamento dei dati /

sostituzione di persona / hate speech / propositi suicidari

* – dati rilevati il 27/12/2022

 

Specifiche iniziative sono state rivolte all’attività di prevenzione e contrasto al fenomeno degli atti intimidatori nei confronti della categoria dei giornalisti e servizi di monitoraggio dei canali di diffusione, costituiti da siti web, piattaforme di digitali, profili e pagine presenti sui social network più noti (Facebook, Twitter, Instagram, Telegram, Pinterest e Youtube), finalizzati ad arginare la diffusione del linguaggio d’odio (hate speech).

La Sezione Operativa è stata impegnata anche nell’individuazione di proposte di vendita online di prodotti contraffatti o all’utilizzo illecito di segni distintivi dei marchi registrati, per la tutela del c.d. italian sounding.

Il monitoraggio di siti e spazi web (blog, gruppi social e siti dedicati) dediti a giochi e scommesse clandestine è un’altra attività operativa particolarmente seguita dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, sia per contrastare la diffusione irregolare o illegale, che per tutelare gli interessi dei consumatori, specie se minori d’età: numerosi sono i siti con sedi legali presso paesi esteri, che operano in Italia anche se privi della prevista autorizzazione per poter esercitare legalmente la raccolta di scommesse.

Nel corso del 2022 sono state implementate anche le attività di monitoraggio relative alla vendita online di tabacchi, sigarette elettroniche e liquidi da inalazione in rete, su siti sprovvisti delle relative autorizzazioni da parte dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli.

In ultimo, ma comunque di primaria importanza, è stata l’attività rivolta all’individuazione di quelle persone che, sfruttando principalmente la cassa di risonanza che i social media offrono, hanno manifestato intenti suicidari in conseguenza dei quali sono state attivate tutte le procedure necessarie per la salvaguardia delle persone coinvolte con l’ausilio degli uffici di polizia competenti territorialmente (64 le segnalazioni veicolate attraverso il Commissariato di P.S. OnLine e 51 gli interventi eseguiti sul territorio dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni ).

SEZIONE CYBERTERRORISMO

Nel corso degli ultimi anni, il continuo e vertiginoso incremento dell’utilizzo delle piattaforme di comunicazione online, social network e di applicazioni di messaggistica istantanea, ha determinato un’allarmante diffusione di contenuti propagandistici riconducibili al terrorismo, ad una platea pressoché illimitata, sia di matrice islamista (jihadista, ISIS, Al Qaeda, Al Shabaab ed altre articolazioni locali), sia di formazioni suprematiste di estrema destra (neonazismo, neofascismo, tifoserie strutturate), nonché di estrema sinistra (movimenti di lotta armata, anarco/insurrezionalisti, antagonisti).

Cyberterrorismo1 2021 2022*
Casi trattati 1.321 1.193
Persone indagate 80 66
Spazi virtuali monitorati 126.998 173.306
1– Estremismo internazionale religioso / estremismo razziale, antagonista ed anarchico

* – dati rilevati il 27/12/2022

 

In tale ambito, la Polizia Postale garantisce sia l’esecuzione di una costante attività di monitoraggio investigativo della rete e dei canali di messaggistica istantanea, per l’identificazione e il deferimento all’Autorità Giudiziaria dei responsabili della diffusione dei contenuti illeciti, sia un costante scambio informativo con la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione competente in materia di contrasto al terrorismo.

Trattandosi, in particolare, di un fenomeno di carattere transnazionale, sia per la natura internazionale del fenomeno che per la stessa connaturata struttura della rete, risulta imprescindibile l’attivazione efficiente degli strumenti della cooperazione sovranazionale, soprattutto per la condivisione di informazioni che, collegate a situazioni peculiari interne, riescono ad apportare un indiscusso valore aggiunto alle attività di prevenzione messe in atto dalle diverse forze di polizia nazionali.

In ambito europeo, proprio al fine di garantire la cooperazione internazionale, il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni rappresenta il punto di contatto nazionale dell’Internet Referral Unit (IRU) di Europol, Unità preposta a ricevere dai Paesi Membri le segnalazioni relative ai contenuti terroristici diffusi in rete e di orientarne l’attività.

In tale ambito, l’attività di monitoraggio del web effettuata dalla Specialità ha permesso di riscontrare, in primis, come la diffusione di contenuti propagandistici jihadisti, nel corso del tempo, abbia subito un sensibile peggioramento “qualitativo”, determinato sia dal ridimensionamento del Califfato sul territorio, sia dalle perdite di tecnici e social media manager cui era devoluto l’incarico di gestire la propaganda, nonché per l’utilizzo sempre più frequente dell’Intelligenza Artificiale sulle principali piattaforme web, per la scansione (e rimozione) dei contenuti pubblicati dagli utenti.

In analogia a quanto sin qui evidenziato con riferimento alla propaganda jihadista, anche nell’ambito dei fenomeni di radicalizzazione online legati all’ideologia neofascista e xenofo/razziale, il web si conferma lo strumento strategico per la diffusione della propaganda delle ideologie estremiste e violente, nonché per il reclutamento di nuovi combattenti, il finanziamento, lo scambio di comunicazioni riservate nella pianificazione degli attentati e di rivendicazione degli stessi.

Appare opportuno evidenziare come il movimento “suprematista” si basi su una importante attività di propaganda di dottrine ideologiche come il neonazismo, il razzismo, l’identitarismo e l’etnocentrismo, che avviene soprattutto all’interno di piattaforme di comunicazione online “riservate”, diverse dai principali social network.

La costante attività di monitoraggio informativo ed investigativo ha permesso di accertare come nel corso degli ultimi mesi si sia stato registrato un notevole incremento dei trend e delle discussioni all’interno di chat in diverse piattaforme; si passa dai tradizionali gruppi Facebook (molti dei quali risultano essere già stati bloccati) a social meno noti, come Reddit, fino a piattaforme come 8chan, vk.com (Vkontakte), nonché Telegram, privilegiando tutte quelle piattaforme che per la propria policy garantiscono l’anonimato e rendono più complicata l’identificazione degli autori dei messaggi.

Alla luce di quanto premesso, appare opportuno evidenziare come gli operatori della Specialità abbiano intensificato le attività di monitoraggio proprio in tali contesti e, in raccordo con la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, abbiano avviato numerose attività investigative, con il deferimento alle competenti Autorità Giudiziarie dei soggetti identificati – anche attraverso attività sotto copertura e perquisizioni – quali autori dei messaggi connotati dalla discriminazione razziale, etnica e religiosa.

Infine, considerando il carattere transnazionale che spesso connota le attività investigative in argomento, risulta imprescindibile l’attivazione efficiente degli strumenti della cooperazione sovranazionale, soprattutto per la condivisione di informazioni che, collegate a situazioni peculiari interne, riescono ad apportare indiscusso valore aggiunto alle attività di prevenzione messe in atto dalle diverse forze di polizia nazionali. In ambito europeo, il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni è il punto di contatto nazionale dell’Internet Referral Unit (IRU) di Europol, Unità preposta a ricevere dai Paesi Membri le segnalazioni relative ai contenuti di propaganda terroristica diffusi in rete e di orientarne l’attività.

Lo scambio delle informazioni tra Paesi Membri viene effettuato attraverso l’utilizzo di specifiche piattaforme tecnologiche appositamente create in ambito IRU a supporto del monitoraggio e delle indagini in materia di terrorismo in Internet.

Proprio nell’ambito della lotta ai crimini ispirati dall’odio, nello scorso mese di aprile, la Polizia Postale ha partecipato alla giornata di azione congiunta a livello dell’U.E., sostenuta da Europol, che, oltre l’Italia, ha coinvolto 10 Paesi (Austria, Bulgaria, Francia, Germania, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Portogallo, Romania e Spagna).

Le attività investigative hanno permesso di identificare in tutta Europa 176 persone in relazione alla diffusione online di messaggi di incitamento all’odio xenofobo-razziale, nonché istigazione alla violenza.

Nella circostanza, le Forze dell’ordine degli Stati membri hanno anche lavorato insieme per far aumentare la consapevolezza di individui e gruppi che Internet non rappresenta un “vuoto giuridico”, dando così un chiaro segnale alle persone che diffondono odio violento online che le azioni investigative congiunte saranno sempre più frequenti e consistenti.

Da ultimo, lo scorso 15 dicembre, la Polizia Postale e la D.C.P.P. hanno partecipato ad una seconda giornata congiunta, coordinata dall’European Union Internet Referral Unit (EU IRU) di Europol, nell’ambito del Referral Action Day (RAD) contro i contenuti violenti dell’estremismo di destra e del terrorismo online. L’attività ha coinvolto anche le Unità specializzate di 14 Paesi, tra cui 13 Stati membri dell’Unione Europea e un Paese non appartenente all’ UE.

Le autorità partecipanti sono state coinvolte nell’individuazione e nella segnalazione di contenuti terroristici ai fornitori di servizi online e nel valutare le loro risposte. Le attività hanno portato alla segnalazione di 831 elementi a 34 piattaforme interessate. Il materiale in questione include contenuti vietati prodotti da organizzazioni estremiste di destra o in favore di queste, nonché contenuti diffusi relativi ad attacchi terroristici motivati dall’estremismo violento.

Tali materiali includono livestream, manifesti, rivendicazioni e celebrazioni di attentati. L’estremismo violento è ancora una preoccupazione crescente dopo i fatti di Bratislava (Slovacchia) e Buffalo (USA).

Gli autori di questi attentati facevano parte di comunità online transnazionali e si sono ispirati ad altri estremisti di destra violenti e terroristi. Nei loro manifesti, i terroristi hanno evidenziato il ruolo centrale della propaganda online nei processi di radicalizzazione. Questo dimostra come l’abuso di internet continui ad essere centrale per l’avvio di percorsi di radicalizzazione e reclutamento della destra violenta.

Dal primo Referral Action Day dedicato a questo tipo di contenuti online nel 2021, la minaccia rappresentata dall’estremismo violento e dal terrorismo è ancora in aumento.

I RAD consolidano gli sforzi delle forze dell’ordine per contrastare la creazione e la diffusione di propaganda estremista e terroristica online. Durante le attività coordinate, i partecipanti segnalano i contenuti legati al materiale di propaganda ai fornitori di servizi online invitandoli a valutare e rimuovere i contenuti che violano i loro termini di servizio. Le piattaforme sono invitate a rafforzare i loro protocolli di moderazione per evitare questo tipo di abuso in futuro.

FINANCIAL CYBERCRIME

L’anno 2022 ha vissuto, subendoli, gli strascichi dell’emergenza sanitaria da Covid19, che ha comportato il cambiamento radicale di alcune abitudini di vita consolidate. La sostituzione della socializzazione diretta con quella telematica e lo svolgimento dell’attività lavorativa non in presenza, imposti dall’avvio della pandemia fin dal 2020, si sono, in parte, stabilizzati, aprendo la strada a nuove consuetudini: molte aziende hanno proseguito con forme di telelavoro e smartworking, contribuendo a incrementare la frequenza di navigazione in rete da parte dei soggetti adulti anche attraverso devices quali tablet, smartphone, pc molto spesso utilizzati anche per scopi personali a scapito della sicurezza.

Nel solco di questi cambiamenti si è registrato un aumento dei reati informatici che ha raggiunto livelli altissimi, mettendo in luce come il crimine post pandemia nel nostro Paese stia cambiando radicalmente.

Il settore del financial cybercrime rappresenta un bacino molto remunerativo ed appetibile sfruttato da molte organizzazioni criminali, anche estere, come veicolo per finanziare le proprie attività illecite, il più delle volte attraverso l’utilizzo di sofisticate tecniche di social engineering per manipolare le vittime e indurle a fornire informazioni riservate.

Le conseguenze di un attacco riuscito possono essere drammatiche e avere effetti devastanti non solo su singoli utenti o investitori, ma anche con riverberi negativi per ciò che concerne piccole e medie imprese, con ingenti perdite economiche e danni d’immagine difficilmente quantificabili.

Nel settore del contrasto al financial cybercrime, il fenomeno dei “money mules” rappresenta senz’altro una delle modalità più frequenti e consolidate per realizzare frodi online: con la funzione di “teste di legno” cibernetiche, personalità di dubbia moralità si prestano ad essere l’ultimo anello della catena attraverso il quale i criminali monetizzano i proventi del reato. La diffusione di questa modalità e il numero dei soggetti che si prestano a svolgere tale funzione criminale sono in costante crescita e rappresentano ormai una realtà criminale quasi endemica in tutto il mondo.

Anche il 2022, inoltre, è stato caratterizzato dalla crescita dell’interesse per le Cryptovalute: i cittadini italiani, anche con bassa scolarizzazione informatica, sono sempre più frequentemente attratti dagli investimenti in Cryptovalute, con la speranza di realizzare i facili e veloci guadagni pubblicizzati.

Quello delle Cryptovalute costituisce un mondo eterogeneo e virtuale, peraltro, non dissimile da quello reale. In tale contesto sono realizzate attività investigative finalizzate a fermare i tentativi di phishing verso i Wallet che le contengono: i truffatori informatici agganciano le vittime attraverso richieste di natura tecnica, su chat ufficiali o semi ufficiali, con la promessa di risolvere i loro problemi gestionali previa cessione delle chiavi private, che permettono la movimentazione delle Crypto (cd. SEED), in realtà queste consentono ai malfattori di prendere il pieno possesso del Wallet e di impadronirsi del contenuto.

Forte anche l’impegno per contrastare il fenomeno del riciclaggio perpetrato attraverso la conversione delle somme frodate in Cryptovalute, sono state infatti coordinate dal Servizio Polizia Postale diverse attività investigative che hanno visto truffe informatiche ad alto contenuto tecnico conosciute come le BEC, le CEO fraud, Vishing, phishing tentare di realizzare i proventi criminali inviando le somme sottratte tramite bonifico bancario ad exchange di cryptovalute non collaborativi con la Polizia, convertendo la valuta ufficiale in Bitcoin o Ethereum. Tale procedimento consente facilmente lo spostamento e spacchettamento delle somme, in attesa di fare cashout.

Per tale ragione è stata intensificata la collaborazione con le grandi società di Exchange di Crypto per i report operativi e per il congelamento delle somme sottratte, così come è stata intensificata anche l’analisi delle transazioni Crypto con la collaborazione degli specialisti di Europol.

La mancanza di confini geografici in Internet consente sempre più frequentemente la formazione di gruppi criminali con nazionalità eterogenee ed è questo che caratterizza ormai quasi l’intero panorama dei reati commessi attraverso le nuove tecnologie.

In Italia sono state frodate 156 grandi, medie e piccole imprese, per un ammontare complessivo di oltre 20 milioni di euro di profitti illeciti, dei quali oltre 4 milioni sono stati recuperati in seguito all’intervento della Polizia Postale e delle Comunicazioni.

In merito ai fenomeni di phishing, smishing e vishing, tecniche utilizzate per carpire illecitamente dati personali e bancari, per operare sui sistemi di home banking, sono state identificate ed indagate 853 persone (+9% rispetto all’anno precedente).

Frodi Informatiche 2021 2022* Variazione percentuale
Persone indagate 779 853 +9%
Somme sottratte € 33.258.422 € 38.678.134 +16%
* – dati rilevati il 22/12/2022

 

SEZIONE CYBERTERRORISMO

Nel corso degli ultimi anni, il continuo e vertiginoso incremento dell’utilizzo delle piattaforme di comunicazione online, social network e di applicazioni di messaggistica istantanea, ha determinato un’allarmante diffusione di contenuti propagandistici riconducibili al terrorismo, ad una platea pressoché illimitata, sia di matrice islamista (jihadista, ISIS, Al Qaeda, Al Shabaab ed altre articolazioni locali), sia di formazioni suprematiste di estrema destra (neonazismo, neofascismo, tifoserie strutturate), nonché di estrema sinistra (movimenti di lotta armata, anarco/insurrezionalisti, antagonisti).

Cyberterrorismo1 2021 2022*
Casi trattati 1.321 1.193
Persone indagate 80 66
Spazi virtuali monitorati 126.998 173.306
1– Estremismo internazionale religioso / estremismo razziale, antagonista ed anarchico

* – dati rilevati il 27/12/2022

 

In tale ambito, la Polizia Postale garantisce sia l’esecuzione di una costante attività di monitoraggio investigativo della rete e dei canali di messaggistica istantanea, per l’identificazione e il deferimento all’Autorità Giudiziaria dei responsabili della diffusione dei contenuti illeciti, sia un costante scambio informativo con la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione competente in materia di contrasto al terrorismo.

Trattandosi, in particolare, di un fenomeno di carattere transnazionale, sia per la natura internazionale del fenomeno che per la stessa connaturata struttura della rete, risulta imprescindibile l’attivazione efficiente degli strumenti della cooperazione sovranazionale, soprattutto per la condivisione di informazioni che, collegate a situazioni peculiari interne, riescono ad apportare un indiscusso valore aggiunto alle attività di prevenzione messe in atto dalle diverse forze di polizia nazionali.

In ambito europeo, proprio al fine di garantire la cooperazione internazionale, il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni rappresenta il punto di contatto nazionale dell’Internet Referral Unit (IRU) di Europol, Unità preposta a ricevere dai Paesi Membri le segnalazioni relative ai contenuti terroristici diffusi in rete e di orientarne l’attività.

In tale ambito, l’attività di monitoraggio del web effettuata dalla Specialità ha permesso di riscontrare, in primis, come la diffusione di contenuti propagandistici jihadisti, nel corso del tempo, abbia subito un sensibile peggioramento “qualitativo”, determinato sia dal ridimensionamento del Califfato sul territorio, sia dalle perdite di tecnici e social media manager cui era devoluto l’incarico di gestire la propaganda, nonché per l’utilizzo sempre più frequente dell’Intelligenza Artificiale sulle principali piattaforme web, per la scansione (e rimozione) dei contenuti pubblicati dagli utenti.

In analogia a quanto sin qui evidenziato con riferimento alla propaganda jihadista, anche nell’ambito dei fenomeni di radicalizzazione online legati all’ideologia neofascista e xenofo/razziale, il web si conferma lo strumento strategico per la diffusione della propaganda delle ideologie estremiste e violente, nonché per il reclutamento di nuovi combattenti, il finanziamento, lo scambio di comunicazioni riservate nella pianificazione degli attentati e di rivendicazione degli stessi.

Appare opportuno evidenziare come il movimento “suprematista” si basi su una importante attività di propaganda di dottrine ideologiche come il neonazismo, il razzismo, l’identitarismo e l’etnocentrismo, che avviene soprattutto all’interno di piattaforme di comunicazione online “riservate”, diverse dai principali social network.

La costante attività di monitoraggio informativo ed investigativo ha permesso di accertare come nel corso degli ultimi mesi si sia stato registrato un notevole incremento dei trend e delle discussioni all’interno di chat in diverse piattaforme; si passa dai tradizionali gruppi Facebook (molti dei quali risultano essere già stati bloccati) a social meno noti, come Reddit, fino a piattaforme come 8chan, vk.com (Vkontakte), nonché Telegram, privilegiando tutte quelle piattaforme che per la propria policy garantiscono l’anonimato e rendono più complicata l’identificazione degli autori dei messaggi.

Alla luce di quanto premesso, appare opportuno evidenziare come gli operatori della Specialità abbiano intensificato le attività di monitoraggio proprio in tali contesti e, in raccordo con la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, abbiano avviato numerose attività investigative, con il deferimento alle competenti Autorità Giudiziarie dei soggetti identificati – anche attraverso attività sotto copertura e perquisizioni – quali autori dei messaggi connotati dalla discriminazione razziale, etnica e religiosa.

Infine, considerando il carattere transnazionale che spesso connota le attività investigative in argomento, risulta imprescindibile l’attivazione efficiente degli strumenti della cooperazione sovranazionale, soprattutto per la condivisione di informazioni che, collegate a situazioni peculiari interne, riescono ad apportare indiscusso valore aggiunto alle attività di prevenzione messe in atto dalle diverse forze di polizia nazionali. In ambito europeo, il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni è il punto di contatto nazionale dell’Internet Referral Unit (IRU) di Europol, Unità preposta a ricevere dai Paesi Membri le segnalazioni relative ai contenuti di propaganda terroristica diffusi in rete e di orientarne l’attività.

Lo scambio delle informazioni tra Paesi Membri viene effettuato attraverso l’utilizzo di specifiche piattaforme tecnologiche appositamente create in ambito IRU a supporto del monitoraggio e delle indagini in materia di terrorismo in Internet.

Proprio nell’ambito della lotta ai crimini ispirati dall’odio, nello scorso mese di aprile, la Polizia Postale ha partecipato alla giornata di azione congiunta a livello dell’U.E., sostenuta da Europol, che, oltre l’Italia, ha coinvolto 10 Paesi (Austria, Bulgaria, Francia, Germania, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Portogallo, Romania e Spagna).

Le attività investigative hanno permesso di identificare in tutta Europa 176 persone in relazione alla diffusione online di messaggi di incitamento all’odio xenofobo-razziale, nonché istigazione alla violenza.

Nella circostanza, le Forze dell’ordine degli Stati membri hanno anche lavorato insieme per far aumentare la consapevolezza di individui e gruppi che Internet non rappresenta un “vuoto giuridico”, dando così un chiaro segnale alle persone che diffondono odio violento online che le azioni investigative congiunte saranno sempre più frequenti e consistenti.

Da ultimo, lo scorso 15 dicembre, la Polizia Postale e la D.C.P.P. hanno partecipato ad una seconda giornata congiunta, coordinata dall’European Union Internet Referral Unit (EU IRU) di Europol, nell’ambito del Referral Action Day (RAD) contro i contenuti violenti dell’estremismo di destra e del terrorismo online. L’attività ha coinvolto anche le Unità specializzate di 14 Paesi, tra cui 13 Stati membri dell’Unione Europea e un Paese non appartenente all’ UE.

Le autorità partecipanti sono state coinvolte nell’individuazione e nella segnalazione di contenuti terroristici ai fornitori di servizi online e nel valutare le loro risposte. Le attività hanno portato alla segnalazione di 831 elementi a 34 piattaforme interessate. Il materiale in questione include contenuti vietati prodotti da organizzazioni estremiste di destra o in favore di queste, nonché contenuti diffusi relativi ad attacchi terroristici motivati dall’estremismo violento.

Tali materiali includono livestream, manifesti, rivendicazioni e celebrazioni di attentati. L’estremismo violento è ancora una preoccupazione crescente dopo i fatti di Bratislava (Slovacchia) e Buffalo (USA).

Gli autori di questi attentati facevano parte di comunità online transnazionali e si sono ispirati ad altri estremisti di destra violenti e terroristi. Nei loro manifesti, i terroristi hanno evidenziato il ruolo centrale della propaganda online nei processi di radicalizzazione. Questo dimostra come l’abuso di internet continui ad essere centrale per l’avvio di percorsi di radicalizzazione e reclutamento della destra violenta.

Dal primo Referral Action Day dedicato a questo tipo di contenuti online nel 2021, la minaccia rappresentata dall’estremismo violento e dal terrorismo è ancora in aumento.

I RAD consolidano gli sforzi delle forze dell’ordine per contrastare la creazione e la diffusione di propaganda estremista e terroristica online. Durante le attività coordinate, i partecipanti segnalano i contenuti legati al materiale di propaganda ai fornitori di servizi online invitandoli a valutare e rimuovere i contenuti che violano i loro termini di servizio. Le piattaforme sono invitate a rafforzare i loro protocolli di moderazione per evitare questo tipo di abuso in futuro.

FINANCIAL CYBERCRIME

L’anno 2022 ha vissuto, subendoli, gli strascichi dell’emergenza sanitaria da Covid19, che ha comportato il cambiamento radicale di alcune abitudini di vita consolidate. La sostituzione della socializzazione diretta con quella telematica e lo svolgimento dell’attività lavorativa non in presenza, imposti dall’avvio della pandemia fin dal 2020, si sono, in parte, stabilizzati, aprendo la strada a nuove consuetudini: molte aziende hanno proseguito con forme di telelavoro e smartworking, contribuendo a incrementare la frequenza di navigazione in rete da parte dei soggetti adulti anche attraverso devices quali tablet, smartphone, pc molto spesso utilizzati anche per scopi personali a scapito della sicurezza.

Nel solco di questi cambiamenti si è registrato un aumento dei reati informatici che ha raggiunto livelli altissimi, mettendo in luce come il crimine post pandemia nel nostro Paese stia cambiando radicalmente.

Il settore del financial cybercrime rappresenta un bacino molto remunerativo ed appetibile sfruttato da molte organizzazioni criminali, anche estere, come veicolo per finanziare le proprie attività illecite, il più delle volte attraverso l’utilizzo di sofisticate tecniche di social engineering per manipolare le vittime e indurle a fornire informazioni riservate.

Le conseguenze di un attacco riuscito possono essere drammatiche e avere effetti devastanti non solo su singoli utenti o investitori, ma anche con riverberi negativi per ciò che concerne piccole e medie imprese, con ingenti perdite economiche e danni d’immagine difficilmente quantificabili.

Nel settore del contrasto al financial cybercrime, il fenomeno dei “money mules” rappresenta senz’altro una delle modalità più frequenti e consolidate per realizzare frodi online: con la funzione di “teste di legno” cibernetiche, personalità di dubbia moralità si prestano ad essere l’ultimo anello della catena attraverso il quale i criminali monetizzano i proventi del reato. La diffusione di questa modalità e il numero dei soggetti che si prestano a svolgere tale funzione criminale sono in costante crescita e rappresentano ormai una realtà criminale quasi endemica in tutto il mondo.

Anche il 2022, inoltre, è stato caratterizzato dalla crescita dell’interesse per le Cryptovalute: i cittadini italiani, anche con bassa scolarizzazione informatica, sono sempre più frequentemente attratti dagli investimenti in Cryptovalute, con la speranza di realizzare i facili e veloci guadagni pubblicizzati.

Quello delle Cryptovalute costituisce un mondo eterogeneo e virtuale, peraltro, non dissimile da quello reale. In tale contesto sono realizzate attività investigative finalizzate a fermare i tentativi di phishing verso i Wallet che le contengono: i truffatori informatici agganciano le vittime attraverso richieste di natura tecnica, su chat ufficiali o semi ufficiali, con la promessa di risolvere i loro problemi gestionali previa cessione delle chiavi private, che permettono la movimentazione delle Crypto (cd. SEED), in realtà queste consentono ai malfattori di prendere il pieno possesso del Wallet e di impadronirsi del contenuto.

Forte anche l’impegno per contrastare il fenomeno del riciclaggio perpetrato attraverso la conversione delle somme frodate in Cryptovalute, sono state infatti coordinate dal Servizio Polizia Postale diverse attività investigative che hanno visto truffe informatiche ad alto contenuto tecnico conosciute come le BEC, le CEO fraud, Vishing, phishing tentare di realizzare i proventi criminali inviando le somme sottratte tramite bonifico bancario ad exchange di cryptovalute non collaborativi con la Polizia, convertendo la valuta ufficiale in Bitcoin o Ethereum. Tale procedimento consente facilmente lo spostamento e spacchettamento delle somme, in attesa di fare cashout.

Per tale ragione è stata intensificata la collaborazione con le grandi società di Exchange di Crypto per i report operativi e per il congelamento delle somme sottratte, così come è stata intensificata anche l’analisi delle transazioni Crypto con la collaborazione degli specialisti di Europol.

La mancanza di confini geografici in Internet consente sempre più frequentemente la formazione di gruppi criminali con nazionalità eterogenee ed è questo che caratterizza ormai quasi l’intero panorama dei reati commessi attraverso le nuove tecnologie.

In Italia sono state frodate 156 grandi, medie e piccole imprese, per un ammontare complessivo di oltre 20 milioni di euro di profitti illeciti, dei quali oltre 4 milioni sono stati recuperati in seguito all’intervento della Polizia Postale e delle Comunicazioni.

In merito ai fenomeni di phishing, smishing e vishing, tecniche utilizzate per carpire illecitamente dati personali e bancari, per operare sui sistemi di home banking, sono state identificate ed indagate 853 persone (+9% rispetto all’anno precedente).

Frodi Informatiche 2021 2022* Variazione percentuale
Persone indagate 779 853 +9%
Somme sottratte € 33.258.422 € 38.678.134 +16%
* – dati rilevati il 22/12/2022

 

Di seguito, si indicano i dati numerici relativi ai casi trattati dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Polizia Postale e delle Comunicazioni Emilia Romagna.

             
  Trading on line  
   
   
  2021 2022  
   
  Casi trattati 235 350  
  Denunciati 9 13  
  Arrestati 0 0  
  Perquisizioni 0 1  
  Danni in Euro € 5.646.549,00 € 1.150.771,00  
             

 

             
  Attacchi Informatici contro Aziende  
 

 

 
 
  2021 2022  
   
  Casi trattati 248 163  
  Denunciati 28 7  
  Arrestati 0 0  
  Perquisizioni 0 4  
  Danni in Euro       € 3.173.731,00       € 1.150.771,00  
             

 

             
  Ecommerce  
   
  2021 2022  
   
  Casi trattati 1388 1178  
  Denunciati 354 322  
  Arrestati 1 0  
  Perquisizioni 10 7  
  Danni in Euro     € 3.004.627,00  € 3.566.651,00  
             
             
  Pedopornografia online  
   
   
  2021 2022  
   
  Casi trattati 81 66  
  Denunciati 99 117  
  Arrestati 08 9  
  Perquisizioni 84 80  
         
             

 

             
  SexExtortion  
   
   
  2021 2022  
   
  Casi trattati 110 107  
  Denunciati 5 4  
  Arrestati 0 0  
  Perquisizioni 0 3  
         
             

 

             
  Truffe Sentimentali  
 

 

 
 
  2021 2022  
   
  Casi trattati 36 47  
  Denunciati 4 11  
  Arrestati 0 0  
  Perquisizioni 2 1  
  Danni in Euro        1.032.116,00 €        1.392.980,00 €  
             

 

             
  Phishing – Simswap – Smishing – Vishing  
   
   
  2021 2022  
   
  Casi trattati 287 403  
  Denunciati 32 29  
  Arrestati 0 3  
  Perquisizioni 29 8  
  Danni in Euro        1.564.655,00 €        1.009.398,00 €  
             

 

             
  Diffamazione – Stalking  
   
   
  2021 2022  
   
  Casi trattati 221 146  
  Denunciati 216 128  
  Arrestati 0 0  
  Perquisizioni 7 2  
         
             

 

             
  PornRevenge  
   
   
  2021 2022  
   
  Casi trattati 18 26  
  Denunciati 13 6  
  Arrestati 0 0  
  Perquisizioni 12 5  
         
             

 

             
  Cyberterrorismo ( Spazi Web Monitorati)  
 

 

 
 
  2021 2022  
   
  Spazi Web Mon. 127 2097  
  Arrestati 0 0  
  Denunciati 2 2  
  Perquisizioni 0 3  
         
             

 

             
  Altri Delitti / Reati Postali  
   
   
  2021 2022  
   
  Casi trattati 394 294  
  Denunciati 239 36  
  Arrestati 5 1  
  Perquisizioni 20 11  
         
             

 

             
  TOTALI  
   
   
  2021 2022  
   
  Casi trattati 3018 2780  
  Denunciati 1001 675  
  Arrestati 14 13  
  Perquisizioni 164 125  
  Danni in Euro € 14.421.678,00 € 18.823.963,00  
             

 

Si riportano, infine, le attività di maggior rilievo svolte da questo Centro per la Sicurezza Cibernetica.

Questo Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica ha posto in essere un’attività d’indagine finalizzata all’identificazione di un sodalizio criminale dedito a perpetrare frodi informatiche in danno alla clientela dell’istituto di credito Intesa San Paolo.

Il sodalizio, radicato principalmente nella provincia di Salerno e Torre del Greco (NA) era operante su tutto il territorio nazionale e, attraverso diverse tecniche di phishing, ha cagionato un danno patrimoniale di oltre 350.000,00 euro.

Gli indirizzi internet utilizzati per le frodi sono risultati essere associati ad utenze telefoniche attivate da persone straniere mentre i conti correnti utilizzati per ricevere i proventi delle frodi risultano attivati presso l’istituto di credito estero “Banca Revolut” con sede in Lituania.

Ad oggi sono stati accertati 22 conti, la maggior parte di questi attivati con documenti falsi.

Il denaro è stato poi nuovamente trasferito dai conti Revolut a favore di Iban associati a carte Postepay Evolution che risultano attivate con documenti d’identità genuini.

All’A.G. felsinea è stata inoltrata informativa a conclusione dell’indagine con la richiesta di emissione di 16 provvedimenti restrittivi da eseguire nei confronti dei soggetti di spicco del sodalizio criminale.

Di rilievo le indagini inerenti al fenomeno conosciuto come Man in the Middle Attack.

Nel caso di specie, ignoti, il 20 luglio 2022 dopo essersi introdotti abusivamente in almeno uno dei sistemi informatici di posta elettronica in uso rispettivamente all’azienda italiana e alla partner commerciale tedesca coinvolte, carpivano le informazioni utili per frapporsi ai pagamenti in corso. Dopo aver registrato ad hoc domini all’apparenza identici al fornitore tedesco, gli attaccanti si sostituivano a quest’ultimo nelle comunicazioni elettroniche fornendo le false coordinate bancarie con cui traevano in inganno la querelante, ottenendo il dirottamento del bonifico di 1.316.000 euro verso altro IBAN polacco. Verosimilmente il sistema informatico violato sarebbe quello dell’azienda tedesca, atteso che gli account creati fittiziamente erano simili a quelli in uso a quest’ultima.

A seguito delle attività di indagine intraprese, l’importo del bonifico fraudolento veniva “congelato” da Bank of New York (banca intermediaria nella disposizione di pagamento) e il 27 luglio 2022 Credito Emiliano confermava il riaccredito dell’ammontare di 1.315.972,00 USD.

Ignoti, dai primi di marzo 2022, dopo essersi introdotti abusivamente su almeno uno dei sistemi informatici di posta elettronica in uso rispettivamente al Comune di Bologna e ad una società incaricata di effettuare alcune opere di restauro, carpivano le informazioni per inserirsi nei pagamenti in corso. Gli attaccanti, sostituendosi nelle comunicazioni alla società incaricata ai lavori, indicavano false coordinate bancarie con cui traevano in inganno la querelante (Comune di Bologna), ottenendo il dirottamento del bonifico effettuato verso altro IBAN italiano, riferibile all’istituto di pagamento Olinda Sas che offre servizi esclusivamente on line. Questo Centro, intervenuto tempestivamente, svolgeva una laboriosa attività di indagine, che consentiva di effettuare il c.d. recall della somma di danaro carpita fraudolentemente. A seguito delle attività intraprese l’importo veniva riaccreditato al Comune di Bologna.

Per quanto concerne il fenomeno conosciuto come smishing.

Nel caso in esame i malfattori si sono avvalsi della tecnica del cosiddetto “spoofing”, generando comunicazioni via internet in modalità “voip” (voice over internet protocol) tramite servizi offerti da società estere che veicolano la telefonata o il messaggio di testo sull’utenza bersaglio (quella della vittima) facendo apparire come chiamante il numero di fantasia scelto dall’utilizzatore del servizio e nel caso di specie quello di Banca Intesa San Paolo. Il tempestivo intervento da parte del personale del C.O.S.C. Emilia-Romagna consentiva di impedire la monetizzazione delle somme frodate. Successivamente, a seguito di provvedimento emesso dall’A.G. felsinea, poi convalidato dal G.I.P. del locale Tribunale, veniva restituita la somma di oltre 100.000 euro.

Per quanto concerne le indagini inerenti le truffe mediante investimenti operati nelle piattaforme di trading on line non accreditate dalla CONSOB, si segnalano le attività di indagine di rilievo:

Nel caso di specie il denunciante veniva a conoscenza di una piattaforma di scambio (cd. Exchange) per un nuovo token (riferibile ad altre monete virtuali che non siano bitcoin o ethereum) nel mondo delle criptovalute chiamato TEFI. La piattaforma è un bot (applicazione programmata per effettuare determinati compiti) della famosa applicazione di messaggistica istantanea Telegram. In quel momento, il prezzo di tale token era di 0.045$ (dollaro americano). Nel tempo, il denunciante, si accorgeva che il token era raddoppiato,  decideva pertanto di investire.

L’investitore non era in grado di comunicare precisamente l’ammontare del denaro da lui investito: una cifra di circa 36.000,00. Le transazioni fornite in denuncia, venivano sviluppate ed analizzate da personale di questo C.O.S.C. La complessa attività di indagine consentiva alla vittima del raggiro di rientrare in possesso di un importo prossimo all’intera cifra frodata.

Si segnala la truffa subita nell’ambito del gruppo Telegram  “Crypto Italia Support” nella quale veniva pubblicizzata la piattaforma UEFA FOOTBALL Hedge Fund, un progetto che offriva per gli iscritti un rendimento fisso del 2,5%  al giorno con rischio minimo di perdita.

Attraverso il citato gruppo Telegram, il querelante contattava il referente per il mercato italiano investendo una somma circa 145.487,49 $ in moneta virtuale USDT.

Convinto dai rendimenti, il denunciante promuoveva il progetto ad altre persone (circa trenta), che, a loro volta, investivano complessivamente la somma di 82.889,3.

Nel momento in cui il querelante decideva di ritirare le somme investite, realizzava che il proprio profilo era stato bloccato e risultava impossibile ritirare il denaro.

La Truffa “UEFA Football” ha visto coinvolte più di 50.000 mila vittime italiane ed ha generato profitti per più di mezzo miliardo di dollari.

Il C.O.S.C. felsineo riusciva a ricostruire i movimenti di danaro e, grazie all’emissione di un provvedimento di Sequestro Preventivo d’Urgenza, successivamente convalidato dal G.I.P. del Tribunale di Bologna, la somma frodata al denunciante veniva interamente restituita.

Nell’ambito dell’attività di contrasto alla pedofilia e alla pedopornografia on line di questo Centro, si segnalano le seguenti attività:

A seguito di un’articolata attività di indagine, Operazione “K9” venivano deferite all’A.G. 9 persone per divulgazione di materiale pedopornografico sulla nota piattaforma social KIK, di cui, due,  tratti in arresto per la detenzione di ingente quantitativo di file e video realizzati mediante lo sfruttamento sessuale di minori degli anni 18 .

Grazie alle segnalazioni di alcuni utenti di una nota piattaforma social, inoltrate tramite il portale del Commissariato di P.S. on-line, la Polizia Postale e delle Comunicazioni Emilia Romagna ha avviato un’attività di indagine conclusasi con la denuncia per istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia di un forlivese del ‘99.

L’uomo, che sulla pagina del suo profilo millantava di essere un insegnante, attraverso la creazione di diversi account richiamanti il nome di fantasia “Carmine Smith”, si divertiva a pubblicare dei post nei quali si vantava di compiere abusi sessuali su bambini, ostentando un atteggiamento sprezzante nei confronti della Polizia.

Un cittadino reggiano, di anni 44, veniva arrestato per detenzione di ingente quantità di immagini e video pedopornografici.

Nell’ambito dell’attività di contrasto ai reati commessi attraverso i Social Network, gli investigatori del C.O.S.C. di Bologna hanno eseguito un monitoraggio costante dei principali social network più in uso agli adolescenti per prevenire fenomeni di pericolo che potevano mettere a rischio l’incolumità psico-fisica dei minori, come le challenge o le risse organizzate sui social e poi registrate e postate on line.

L’attività si è anche concentrata su indagini relative alle c.d. romantic scam (truffe romantiche).

Le attività di monitoraggio hanno permesso di identificare e denunciare uno youtuber responsabile di aver caricato sulla nota piattaforma di condivisione di contenuti multimediali alcuni video incitanti pratiche suicidarie.

La vicenda ha avuto inizio qualche tempo fa, quando i genitori di una giovane ragazza minorenne si sono rivolti alle forze di polizia denunciando che la loro figlia, dopo aver visionato un video su youtube, avevo tentato di suicidarsi.

L’utente segnalato riportava come nickname “Creepy Ryan” e risultava essere piuttosto attivo sul proprio canale, al quale erano iscritti 783 utenti e dove erano presenti una cinquantina di video dal contenuto c.d. “creepypasta”. Si trattava di storie create ad hoc per impressionare il pubblico e ottenere il maggior numero di followers. I video erano caratterizzati dalla brevità del racconto e dalla capacità di appassionare i fruitori.  Il fenomeno è relativamente recente e si è diffuso attraverso siti internet, blog,  forum, e altre piattaforme social.

Le indagini, effettuate dalla Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Ravenna, e coordinate dal C.O.S.C. di Bologna hanno permesso di identificare lo youtuber.

Nei suoi confronti è stato emesso dalla Procura ravennate un decreto di perquisizione che, una volta eseguito, ha consentito di acquisire importanti fonti di prova e denunciare il soggetto per istigazione al suicidio.

Il canale youtube, e, in particolare, il video dal titolo “ 9 modi per suicidarsi” sono stati oggetto di sequestro e oscurati.

Lo scorso gennaio, la dipendente Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Ravenna, riceveva nei propri uffici una donna di 50 anni vittima di una truffa romantica.

La donna alla fine del 2020, navigando su “Instagram”, aveva conosciuto una persona, il sedicente Martin, norvegese, con il quale aveva intrattenuto un’amicizia poi evoluta in una relazione sentimentale connotata dallo scambio di foto intime ed esplicite.

La denunciante, affettivamente coinvolta, nel tempo, trasferiva al sedicente Martin alcune migliaia di euro su carte ricaricabili di cui non era in grado di fornire gli estremi. La donna, non disponendo di importanti possibilità finanziarie e viste le continue richieste di denaro, decideva di interrompere il rapporto. A questo punto l’uomo, pur di non perdere il contatto, le rivelava di essere, in realtà, un ivoriano dedito a questo tipo di truffe ma di essersi innamorato realmente di lei.

La donna, convinta della genuinità dei sentimenti dell’uomo, decideva di continuare il rapporto sentimentale.

L’ivoriano, presentatosi come Alain Koffi Kouamé, riusciva a convincere la Signora a raggiungerlo in Costa d’Avorio.

La donna sarebbe dovuta partire per la Costa d’Avorio ed era  già provvista di visto d’ingresso in corso di validità, biglietto aereo e prenotazione alberghiera.

La denunciante, che aveva contattato nostri uffici a seguito di una segnalazione effettuata dalla sorella, veniva quindi sensibilizzata riguardo all’estrema pericolosità nell’intraprendere un simile viaggio.

La donna realizzava così di essere vittima di una truffa romantica e, grazie all’opera di convincimento degli operatori della specialità, cancellava ogni account sui social assicurando che avrebbe interrotto ogni comunicazione con il truffatore e non avrebbe intrapreso il  viaggio in Costa d’Avorio.

 

 

 

 

 

Presepe in piazza danneggiato alla Vigilia di Natale a Maranello

Presepe in piazza danneggiato alla Vigilia di Natale a MaranelloEra stato un dipendente del Comune ad accorgersi del danno: nel sistemare Gesù Bambino nella sua mangiatoia, all’interno del Presepe esposto in Piazza Libertà, ha notato come la statua di un pastorello fosse gravemente danneggiata alla testa. Ed ha subito avvisato la Polizia Locale di Maranello, le cui indagini hanno poi permesso di ricostruire l’episodio nei dettagli e di individuare il responsabile del vandalismo, soprattutto grazie ai filmati delle videocamere di sicurezza e alle rilevazioni dei varchi stradali elettronici.

Il danneggiamento è avvenuto nella prime ore della Vigilia di Natale, nella notte tra il 23 e il 24 dicembre. Secondo la ricostruzione degli agenti, sette persone in gruppo – ragazzi e ragazze, tutti poco più che ventenni, sei dei quali residenti nel Distretto Ceramico – per circa mezz’ora hanno scherzato con le statue del Presepe, spostandole e gettandole a terra volutamente, più volte. Nello specifico, i danni al pastorello sono stati causati da uno di questi ragazzi, individuato nei giorni successivi dalla Polizia Locale insieme ai suoi amici: tutti sono poi stati convocati separatamente presso il Comando di Maranello.

Tutti i ragazzi e le ragazze presenti quella notte, compreso il diretto responsabile del danneggiamento, di fronte agli agenti hanno ammesso le loro responsabilità, mostrandosi pentiti e scusandosi per ciò che avevano fatto. L’autore dell’atto vandalico ha anche dato la propria disponibilità a risarcire interamente il danno provocato al Presepe.

 

Licom, via ai saldi invernali dal 5 gennaio

Licom, via ai saldi invernali dal 5 gennaio
(Foto: Italpress)

“Siamo arrivati all’inizio del periodo dei saldi invernali e, ancora una volta, ribadiamo la nostra posizione: è assolutamente necessario rivedere in profondità questo sistema, che penalizza i negozi nei confronti di chi vende su internet, e che impedisce di fatto una concorrenza leale. Solo per fare un esempio quest’anno il freddo è arrivato molto tardi e, di fatto, per chi tratta capi di abbigliamento o calzature invernali è questo il momento di vendere, ma ‘deve farlo’ in saldo, rinunciando a un guadagno in nome di una disciplina che è anacronistica, figlia di un tempo che non c’è più”.

Cinzia Ligabue, presidente Licom, interviene in modo molto diretto sui saldi e lo fa mettendo in evidenza le criticità di questo sistema: “Un sistema pensato e regolamentato quando il commercio era solo quello dei piccoli negozi, mentre da tanti anni prima le catene commerciali e poi soprattutto l’online hanno completamente stravolto. Nonostante questo, i negozi classici sono ancora regolamentati come nel secolo scorso… Tra l’altro – rincara la presidente Licom – i saldi funzionano giusto i primi giorni, poi diventano sostanzialmente inutili: chi cerca un buon affare lo fa nei primi giorni di sconti”.

I saldi in Emilia-Romagna partono dal 5 gennaio, in base a quanto stabilito dalla delibera regionale e dureranno fino al 5 marzo. Relativamente agli obblighi di pubblicità e trasparenza del prezzo di vendita si ricorda che lo sconto o il ribasso effettuato deve essere espresso in percentuale sul prezzo normale di vendita che deve comunque essere esposto. Al fine di non indurre il consumatore in errore, la merce oggetto di vendita di fine stagione dovrà essere disposta in maniera inequivocabilmente distinta e separata da quella eventualmente in vendita alle condizioni ordinarie. Qualora tale separazione non fosse praticabile, la vendita ordinaria sarà sospesa.

Fin qui le regole, ma Cinzia Ligabue conclude il ragionamento: “Ho parlato di abbigliamento e calzature, ma potrei continuare, ad esempio, con l’elettronica che viene messa a dura prova dal Black Friday, tanto per dire. Il nostro modello commerciale diffuso è messo a dura prova dalla deregolamentazione di tutto ciò che è online, mentre i negozi devono sottostare a norme polverose. Quello che serve – conclude la presidente Licom – è una regolamentazione dell’online che metta tutti sullo stesso piano. In questo senso qualche piccolo segnale sulla tassazione dei ‘giganti del web’ a livello comunitario va nella direzione giusta, ma la strada è ancora molto lunga”.

I corsi del gruppo pittori J.Cavedoni

I corsi del gruppo pittori J.CavedoniA gennaio, presso la Galleria d’Arte Jacopo Cavedoni di Via Fenuzzi n. 12/14, inizieranno i  corsi di disegno e pittura del 1° semestre 2023 organizzati dall’Associazione Gruppo Pittori J.Cavedoni.

 

Corsi pittura ad olio:

Sono aperte le iscrizioni per i nuovi corsi di pittura ad olio curati dal maestro Massimo Po.

I corsi si terranno a partire dal 23 gennaio tutti i lunedì sera dalle 19,30 alle 22,30 e tutti i martedì dalle ore 15 alle 19 con  lezioni da 2 o più ore.

 

Corsi di disegno e varie tecniche di pittura:

Dal 9 gennaio riprenderanno i corsi di disegno e varie tecniche di pittura, tenuti dall’insegnante Prof. Giuliana Forghieri, i corsi si svolgeranno tutti i lunedì dalle 14,30 alle 16,30 e dalle 17 alle 19.

 

Corso base di fumetto:

Sono inoltre aperte le pre iscrizioni per un corso base di fumetto con l’artista Daniele Folegatti. Il corso sarà organizzato solo al raggiungimento del numero minimo di partecipanti richiesto.

 

Scossa di terremoto nella notte nel cesenate

Scossa di terremoto nella notte nel cesenateAlle 01:08:41 – come riporta l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – la terra ha tremato nella zona di Gambettola nel cesenate. L’epicentro del sisma – di magnitudo 3.1. – è stato registrato ad una profondità di 18 chilometri. Non risultano danni a persone o cose.

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 5 gennaio 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 5 gennaio 2023Inizialmente cielo coperto per nubi basse, ma con ampie schiarite nel corso della giornata ad iniziare dai rilievi fino ad estendersi anche alla pianura nel pomeriggio. Foschie e locali banchi di nebbia dalla tarda serata. Temperature Stazionarie in pianura, in ulteriore aumento in montagna per l’arrivo di aria più calda in quota. Valori minimi tra 6 e 10 gradi e massimi compresi tra 11 e 13 gradi. Venti deboli sud-occidentali sui rilievi, con leggeri rinforzi al mattino. Sulle pianure deboli variabili, tendenti a divenire meridionali in serata. Mare quasi calmo.

(Arpae)

Appennino senza neve, Santanchè: al più presto tavolo di lavoro

Appennino senza neve, Santanchè: al più presto tavolo di lavoro“Al più presto un tavolo di lavoro congiunto per definire un piano straordinario per l’Appennino senza neve. Il mio Gabinetto è già al lavoro sul tema”, così il Ministro del turismo Daniela Santanchè in riferimento all’appello arrivato dalle Regioni dell’Appennino senza neve.

La copertura pensionistica dei sindaci, Tosi scrive nuovamente ai parlamentari

La copertura pensionistica dei sindaci, Tosi scrive nuovamente ai parlamentariFrancesco Tosi, sindaco di Fiorano Modenese, ha scritto per la quinta volta ai parlamentari modenesi per sensibilizzarli sulla necessità di intervenire a livello legislativo per introdurre la copertura pensionistica per tutti i sindaci e gli assessori comunali, anche per coloro che non possono essere posti in aspettativa dal lavoro, in quanto privi di una occupazione stabile al momento della elezione.

Il Sindaco aveva già scritto negli anni scorsi, per quattro volte, agli eletti in provincia, invitandoli ad intervenire, ma ad oggi il problema rimane.

Stavolta i destinatari della nuova missiva sono tutti i parlamentari eletti in Emilia Romagna (29 deputati e 14 senatori). Contemporaneamente Francesco Tosi ha scritto anche al presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, affinché si faccia carico della questione “che – scrive – confligge, a mio giudizio, con la correttezza costituzionale e con le regole democratiche, in quanto pone assurde differenze di trattamento tra chi svolge uno stesso ruolo e penalizza soprattutto i giovani, alcuni dei quali difficilmente potranno concretamente intraprendere il percorso da Sindaco”.

Questo il testo della lettera indirizzata ai “Parlamentari eletti in Emilia Romagna affinché si attivino per far sì che ogni sindaco abbia diritto ai contributi pensionistici e che quindi il suo lavoro non sia trattato come ‘lavoro nero’.

Stimati Senatori e onorevoli Deputati, chiedo un Vostro effettivo interessamento a colmare una grave lacuna normativa, totalmente incomprensibile ad ogni cittadino: la non contribuzione pensionistica per alcuni sindaci e assessori (chi non è in aspettativa in quanto privo di lavoro stabile al momento della elezione). Si tratta di un fatto grave, anticostituzionale e per di più lesivo della vera democrazia e del diritto soprattutto dei giovani di partecipare alla politica attiva.

Prima domanda:

È giusto, secondo Voi, che un Sindaco non goda de i contributi pensionistici e che pertanto il periodo di lavoro da sindaco non concorra per nulla a maturare la pensione?

Aggiungo inoltre che a quel sindaco non è data neppure la possibilità di versare personalmente i contributi cosiddetti “volontari” per la pensione. Solo il lavoro nero ha le stesse condizioni davanti alla legge.

Infatti, se un cittadino al momento della elezione a sindaco ha un rapporto di lavoro dipendente oppure è un lavoratore autonomo, questi ha diritto alle contribuzioni pensionistiche da parte dell’Ente e il periodo di mandato politico-amministrativo contribuirà pienamente alla maturazione della pensione in modo identico, come se avesse svolto il lavoro dal quale è in aspettativa.

Se però l’eletto sindaco è un cittadino privo di lavoro stabile, costui non avrà copertura pensionistica. Quale altro lavoro non prevede copertura pensionistica? Solo il lavoro nero.

A me, e a tutti i cittadini con i quali ho parlato, tutti, trovano assurda questa condizione. Tra l’altro, questa norma penalizza soprattutto i giovani.

Seconda domanda:

Avvertite il dovere di fare qualcosa per correggere questa assurda stortura legislativa? Se non farete nulla (è molto semplice correggere questa norma: basta un articolo di legge di poche righe, con implicazioni economiche del tutto irrisorie) significa che condividete la situazione attuale e Vi sarò davvero grato se mi comunicherete il motivo di questa Vostra posizione.

Ogni volta che informo di questa situazione i cittadini, alla iniziale incredulità seguono imprecazioni nei confronti dei Parlamentari. Questo mi dispiace molto, perché una Democrazia ha bisogno di tutto tranne che di sfiducia nelle Istituzioni e nei propri rappresentanti.

Voi potete risolvere questa situazione. Per quattro volte a partire dal 2016 ho tentato di sensibilizzare i parlamentari del territorio modenese, ma senza risultato alcuno. Questa è la quinta volta. Ora rivolgo il mio appello ai Parlamentari eletti nella mia Regione. A dire il vero due anni fa, a seguito dell’invio di una lettera analoga, il sen. Gabriele Lanzi (5Stelle) si interessò seriamente alla cosa confezionando un emendamento ad hoc da presentare in Commissione, ma poi… tutto si fermò.

In attesa di un riscontro e soprattutto di un impegno a risolvere la stortura in oggetto, ringrazio e saluto cordialmente.

Infine il Sindaco conclude: “Ci tengo a informare che non conduco questa ‘battaglia’ pro domo mea, in quanto io sono, anzi, uno dei sindaci privilegiati. Essendo infatti un insegnante, nel mio primo mandato ero in aspettativa e quindi venivano effettuati i versamenti all’INPS come se svolgessi il mio lavoro di provenienza (tanto che dopo tre anni raggiunsi le condizioni per il pensionamento).  Il mio collega sindaco di Maranello invece (giovane di grandi capacità e ottimo sindaco) ha svolto un intero mandato (5 anni) senza maturare un giorno di pensione. Secondo Voi, avrebbe potuto ripresentarsi per un secondo mandato? Infatti rifiutò la proposta del secondo mandato.”

Turismo, emergenza Appennino: impianti di sci chiusi per mancanza di neve

Turismo, emergenza Appennino: impianti di sci chiusi per mancanza di neveAppennino senza neve. A causa delle temperature superiori alla media del periodo che da quindici giorni si registrano in Emilia-Romagna e certamente con la complicità degli effetti del cambiamento climatico, la nostra montagna si presenta senza il manto nevoso che attrae ogni anno, in questa stagione, turisti e sportivi. Una situazione che sta creando non pochi problemi ad albergatori, gestori di impianti di risalita e maestri di sci che si sono visti cancellare tante prenotazioni. E che riguarda, oltre all’Emilia-Romagna, anche altre regioni del comprensorio.

Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale a Turismo e Commercio, Andrea Corsini, hanno quindi deciso di intervenire dopo aver sentito gli assessori Leonardo Marras (Toscana) e Daniele Damario (Abruzzo) per chiedere un incontro urgente alla ministra del Turismo, Daniela Santanchè.

“Le Regioni non possono essere lasciate da sole- affermano Bonaccini e Corsini-. Occorre un piano straordinario per far fronte a una situazione altrettanto straordinaria. I nostri operatori dell’Appennino bianco dopo le stagioni cancellate dal Covid, oggi sono alle prese con un altro momento nero che sta cancellando gran parte degli incassi dell’inverno con effetti che rischiano di essere irreversibili”.

Per risollevare un comparto in ginocchio, precisano quindi presidente e assessore, “dobbiamo puntare su tre leve: investimenti, mutui e liquidità. Bisogna che il Governo intervenga in primo luogo con risorse fresche per compensare, almeno in parte, i danni prodotti da questa anomalia climatica e poi con provvedimenti per posticipare i mutui e dare così sollievo immediato agli operatori e infine con aiuti per la sostituzione dei vecchi impianti di innevamento con quelli di ultima generazione che permettono di mantenere la neve artificiale anche a temperature più elevate”.

“Un intervento a valere su tutta la montagna appenninica- chiudono Bonaccini e Corsini- che, purtroppo, possiamo immaginare sarà sempre più esposta agli effetti del cambiamento climatico. Dobbiamo puntare anche sulla tecnologia per cercare di mettere gli operatori nelle condizioni di resistere e di non essere costretti ad abbandonare le nostre montagne di cui sono un presidio importante”.

L’impegno della Regione per la ‘transizione digitale’, disponibili altri 11 milioni di euro. Salgono così a 36 milioni le risorse regionali a sostegno di 453 interventi delle Pmi emiliano-romagnole

L’impegno della Regione per la ‘transizione digitale’, disponibili altri 11 milioni di euro. Salgono così a 36 milioni le risorse regionali a sostegno di 453 interventi delle Pmi emiliano-romagnoleAltri 11 milioni di euro. Che si vanno ad aggiungersi ai 25 milioni già stanziati nei mesi scorsi dalla Regione, così da sostenere complessivamente 453 progetti delle imprese emiliano-romagnole.

Il contributo regionale, a fondo perduto, va supportare investimenti complessivi pari ad oltre 90 milioni di euro. Sono interventi innovativi per introdurre nuove tecnologie nei processi produttivi e organizzativi, nei prodotti e servizi, nelle catene di distribuzione e vendita e nelle relazioni con i diversi attori delle filiere.

Si tratta di iniziative presentate nel bando per il sostegno alla transizione digitale approvato dalla Giunta regionale, che ha stanziato così contributi complessivi per 36 milioni di euro, risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale Pr-Fesr 2021-2027.

“Un segnale molto forte ed importante – dichiara l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla- per sostenere una spinta agli investimenti davvero significativa che va oltre ogni previsione. La digitalizzazione delle nostre imprese rappresenta una delle sfide più importanti nel percorso di transizione intrapreso, che la nostra regione sta interpretando al meglio, assicurando investimenti pubblici e privati senza precedenti”.

Una misura a supporto in particolare delle Pmi del territorio emiliano-romagnolo per accrescerne la competitività a livello nazionale e internazionale, promuovendo sia la fase di progettazione sia quella di realizzazione e adozione di soluzioni innovative in campo digitale. Tutti interventi che dovranno necessariamente avere una specifica attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale. Introdotto, infatti, il principio DNSH, ovvero l’obbligo di sostenibilità per contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici.

“La Regione punta così – aggiunge l’assessore Colla – a favorire il sostegno alla realizzazione di progetti innovativi che guardino non solo agli impatti economici delle proprie attività ma anche a quelli ambientali e sociali. Dopo i buoni esiti del bando dello scorso anno per favorire la digitalizzazione delle imprese artigiane, nell’ambito della nuova programmazione si allarga il perimetro alle imprese emiliano-romagnole di tutti i settori di attività”.

Sono state riconosciute premialità: per le imprese che si trovano nelle aree interne e in quelle montane dell’Emilia-Romagna, con l’obiettivo di ridurre gli squilibri e le diseguaglianze territoriali regionali che tendono a pesare soprattutto sulle aree più lontane dalle maggiori direttrici di sviluppo; per l’assunzione di personale con competenze nel settore Ict o dell’organizzazione aziendale, per l’impresa femminile o giovanile, per il rating di legalità.

 

160.000 € per la manutenzione stradale in via Circonvallazione sud e sud-est

160.000 € per la manutenzione stradale in via Circonvallazione sud e sud-est160.000 € per lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza delle pavimentazioni in asfalto in diversi tratti di via Circonvallazione sud e sud-est. Li ha stanziati la Giunta del Comune di Sassuolo con delibera n°274 del 23 dicembre scorso, in corso di pubblicazione all’Albo Pretorio.

“L’Amministrazione Comunale – si legge nella delibera – ha stanziato le risorse di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza delle pavimentazioni stradali, tali risorse non consentono di intervenire sull’intero territorio comunale che in considerazione della forte vocazione industriale, è quotidianamente interessato da un numero elevato di passaggi di mezzi, non solo pesanti, che incide sensibilmente sullo stato di conservazione delle pavimentazioni stradali e in particolare dello strato di usura anche nel breve e medio periodo.  La scelta dell’intervento di manutenzione straordinaria da realizzare è ricaduta sulle opere di pavimentazione di diversi tratti di Via Circonvallazione Sud e Sud-Est, abitualmente soggetta a molto traffico, automobilistico ma anche di traffico pesante, trattandosi appunto della Circonvallazione cittadina.

La strada nel suo complesso è stata oggetto di altri interventi di manutenzione straordinaria, anche recenti, tuttavia sono rimasti numerosi tratti, tra cui quelli oggetto del progetto, che non vengono manutenuti da molto tempo, se non con bitume a freddo per la chiusura di buche. La pavimentazione risulta dunque attualmente assai degradata. Si rende pertanto necessario fresare la pavimentazione superficiale, ripristinando successivamente con il relativo strato di finitura superficiale”.

In particolare si prevede la realizzazione dei lavori di: fresatura dell’asfalto esistente per una profondità di 4,00 cm; posa in opera di conglomerato bituminoso modificato con polimeri e/o elastomeri per uno spessore di 4,00 cm; realizzazione della segnaletica orizzontale, come previsto dal Codice della strada.

La spesa complessiva ammonta a € 160.000,00.

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