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venerdì, 25 Aprile 2025
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Claudio Domenicali riconfermato Presidente di Motor Valley Development

Claudio Domenicali riconfermato Presidente di Motor Valley DevelopmentClaudio Domenicali, Amministratore Delegato di Ducati, è stato riconfermato per altri due anni alla presidenza di Motor Valley Development, l’Associazione che riunisce tutti i brand a due e quattro ruote della Terra dei Motori emiliano-romagnola. La nomina è avvenuta nel corso dell’assemblea dei soci.

“Negli ultimi anni ho svolto con orgoglio e responsabilità il compito di Presidente dell’associazione Motor Valley Development perché credo che valorizzare l’unicità di questo territorio sia un dovere per chi come noi ne fa parte. È un onore poter continuare in questo ruolo anche nel prossimo biennio e desidero ringraziare tutti i soci e le istituzioni per la fiducia”, ha dichiarato Claudio Domenicali, Amministratore Delegato Ducati e Presidente Motor Valley. “Il distretto industriale, turistico e culturale della Motor Valley emiliano-romagnola merita di essere sostenuto e promosso in ogni sua componente, continuando a dare valore alle prestigiose università, alla cultura storica, artistica e alla competenza motoristica e tecnologica senza eguali”.

La Motor Valley è un distretto industriale unico al mondo, forte di 16.500 aziende e oltre 90mila addetti, con 16 miliardi di fatturato annuo e un export di 7 miliardi. Una realtà che è divenuta negli anni un asset turistico strategico per la Regione, grazie a 13 musei specializzati (tra cui il Museo Enzo Ferrari di Modena, il Museo Ferrari di Maranello, il Museo Automobili Lamborghini, il Museo Ferruccio Lamborghini, il Museo Ducati di Borgo Panigale e il Museo Horacio Pagani), 18 collezioni private e 4 autodromi per le gare sportive (il “Riccardo Paletti” a Varano de’ Melegari, l’Autodromo di Modena a Marzaglia, l’Autodromo “Enzo e Dino Ferrari” a Imola e il Misano World Circuit Marco Simoncelli a Misano Adriatico).

Ulteriori informazioni su Motor Valley Development sono disponibili sul sito dell’associazione https://www.motorvalley.it/

Polizia locale Formigine: prevenzione e sicurezza

Polizia locale Formigine: prevenzione e sicurezzaSi è tenuta ieri sera (giovedì 9 febbraio) la Commissione congiunta “Pianificazione territoriale e Affari istituzionali”, durante la quale si è parlato delle Politiche per la sicurezza e controllo del territorio formiginese, attraverso il report delle attività della Polizia locale nel 2022.

Il Corpo formiginese è composto da 25 agenti, comandati a partire dallo scorso mese di novembre dal Commissario superiore Susanna Beltrami.

Gli agenti hanno effettuato 9.240 ore di attività sui 250 chilometri di strade comunali. Per quanto riguarda le violazioni maggiormente accertate, figura l’eccesso di velocità, tema particolarmente sentito dai cittadini formiginesi, come rilevato in numerosi consigli di frazione e come si evince dalle loro segnalazioni. Seguono le infrazioni per sosta irregolare (866 sanzioni) e mancanza di copertura assicurativa (116 violazioni).

Attraverso scout speed, telelaser e autovelox sono state 36 le patenti ritirate, mentre sono 69.991 le sanzioni notificate dal sistema automatico di rilevazione della velocità media installato sulla tangenziale Modena-Sassuolo, su entrambi i sensi di marcia, dall’uscita di Corlo a quella di Ponte Fossa. In quel tratto, lo ricordiamo, transitano 50.000 veicoli al giorno; le infrazioni, decisamente in calo, riguardano dunque lo 0,3% dei veicoli. Da quando è stato installato il cosiddetto “tutor”, non si sono registrati incidenti nel tratto interessato. I proventi provenienti da queste sanzioni sono destinati a interventi di manutenzione e sicurezza stradale, in particolare: ciclabili e ricucitura della rete ciclopedonale, nuova rotatoria sulla via Radici a Corlo, riqualificazione delle aree antistanti le scuole. Inoltre, con la bella stagione partirà un consistente piano di asfaltature nel capoluogo e nelle frazioni.

Per quanto riguarda il controllo sui mezzi pesanti, figurano 76 sanzioni per autotrasporto irregolare.

143 sono stati gli incidenti, 51 dei quali con feriti.

In materia di vigilanza sull’applicazione delle leggi a tutela dell’ambiente e della sua salubrità sono stati effettuati 85 controlli, anche attraverso l’impiego delle cosiddette foto-trappole.

Molte ore (86) sono state dedicate alla prevenzione e agli incontri con 22 classi per l’educazione stradale. Inoltre, sono stati acquistati un grande tappeto didattico e 20 biciclette per insegnare, sia in area chiusa che all’aperto, il corretto utilizzo della bicicletta.

Adolescenti e comportamenti a rischio, incontro pubblico lunedì al Centro Giovani di Maranello

Adolescenti e comportamenti a rischio, incontro pubblico lunedì al Centro Giovani di MaranelloUn incontro pubblico per approfondire la tematica, sempre più attuale, dei comportamenti a rischio negli adolescenti. Se ne parla lunedì 13 febbraio alle ore 19 al Centro Giovani di Maranello (Via Vignola 79), in una iniziativa organizzata dalla Scuola Adleriana di Psicoterapia di Reggio Emilia e dal Centro Sociale Papa Giovanni XXIII. Al centro dell’incontro i nuovi orientamenti e le modalità di espressione di ragazzi e ragazze.

Relatori dell’incontro Cesare Rinaldini, Psicoterapeuta Centro Anemos Vignola, Antonella Ciriaco, Neuropsichiatra infantile – Nespolo di Villa Igea e Centro Anemos, Cecilia Glorioso, Psicologa del Sassuolo Calcio e Psicoterapeuta in formazione Scuola Adleriana e Luca Righi, Psicologo e Psicoterapeuta in formazione della Scuola Adleriana.

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 11 febbraio 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 11 febbraio 2023Sereno o poco nuvoloso per il transito di nubi medio-alte soprattutto nelle ore centrali della giornata. Temperature minime stazionarie, comprese tra -1 e -4 gradi nei centri urbani, ma con valori di alcuni gradi inferiori in aperta campagna, con estese gelate notturne e mattutine. Massime in lieve aumento con valori intorno a 7/8 gradi. Venti deboli prevalentemente occidentali. Mare fino al primo mattino ancora mosso al largo, con moto ondoso in rapida attenuazione fino a poco mosso ovunque.

(Arpae)

Emilia-Romagna prima in Italia nell’assicurare le prestazioni sanitarie essenziali

Emilia-Romagna prima in Italia nell’assicurare le prestazioni sanitarie essenzialiNel 2020, l’anno del Covid, l’Emilia-Romagna è stata la prima regione in Italia nell’assicurare le prestazioni sanitarie ai propri cittadini. Lo attesta il monitoraggio effettuato dal ministero della Salute, uno dei massimi strumenti di valutazione dei sistemi sanitari, elaborato con l’obiettivo di verificare che tutti i cittadini italiani ricevano le cure e le prestazioni rientranti nei Livelli essenziali di assistenza (Lea).

“I dati del monitoraggio dei Lea del 2020 certificano ancora una volta la qualità del nostro sistema sanitario che, anche di fronte all’impatto devastante della pandemia, ha assicurato in Emilia-Romagna, più che in ogni altra regione d’Italia, i livelli di assistenza sanitaria ai cittadini, sia nella prevenzione per esempio screening oncologici, che nell’attività territoriale e in quella ospedaliera- commentano il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini”

“Ancora una volta siamo risultati il sistema sanitario regionale più virtuoso in Italia, grazie soprattutto alla dedizione e all’abnegazione dei nostri professionisti, che non smetteremo mai di ringraziare. Una sanità che nell’anno terribile della pandemia ha trasformato le sale operatorie in terapie intensive e ricoverato decine di migliaia di cittadini per Covid, chiudendo per un periodo limitato l’attività ambulatoriale. Misure necessarie per gestire l’urto della pandemia, ma continuando ad assicurare i livelli essenziali nel momento di massima crisi del sistema, anche in questo caso con la riduzione della media Lea più contenuta a livello nazionale rispetto al 2019”.

“È un risultato- chiudono Bonaccini e Donini – che non ci ripaga del dolore che ha colpito centinaia di migliaia di famiglie, né ci sottrae alla responsabilità di affrontare le rilevanti criticità attuali per quel che riguarda la sostenibilità del sistema sanitario pubblico e universalistico e la carenza di personale sanitario. Temi, questi, che saranno al centro della nostra azione politica nei confronti del Governo”.

I risultati del monitoraggio
Quest’anno per la prima volta il monitoraggio è stato redatto attraverso il Nuovo Sistema di Garanzia (Nsg) che ha sostituito la griglia precedente. Il monitoraggio è stato effettuato a scopo informativo, vista la peculiarità del periodo gravato dall’evento pandemico.

Il Nsg presenta un nuovo gruppo di 22 indicatori fondamentali e considera adempienti le Regioni che raggiungono la sufficienza su tutte e tre le aree di assistenza, senza possibilità di compensazione: prevenzione, distrettuale e ospedaliera.

La Regione Emilia-Romagna ha raggiunto il punteggio complessivo di 91,2 su 100 (ottenendo 89,08 in prevenzione, 95,16 nell’assistenza distrettuale e 89,52 in quella ospedaliera) davanti a Toscana, Provincia Autonoma di Trento e Veneto. Non solo: confrontando i dati con quelli del 2019, è la regione che ha resistito meglio al Covid, perdendo appena 3,3 punti rispetto al 2019, quando il punteggio della regione si era attestato 94,5.

Dal momento che il 2020 è stato un anno contraddistinto da un’emergenza sanitaria che ha costretto i servizi sanitari regionali a riorganizzarsi in fretta per affrontare la pandemia, il Comitato Lea (Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, istituito presso il Ministero della Salute) ha stabilito che il rapporto quest’anno avrà solo un valore informativo.

Complessivamente solo 11 regioni hanno fatto registrare un punteggio sufficiente in tutte le aree: oltre all’Emilia-Romagna, ci sono Piemonte, Lombardia, Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Puglia.

Dal ministero si evidenzia come durante il 2020 la pandemia abbia causato numerose criticità per il sistema sanitario nazionale: c’è stata una notevole diminuzione dei ricoveri nell’area ospedaliera, un peggioramento marcato nell’area prevenzione su diversi indicatori quali lo screening e le vaccinazioni) e anche per l’area distrettuale si sono evidenziate delle criticità come, per esempio, l’aumento dei tempi registrati nell’area emergenza-urgenza.

In questo contesto difficile, tuttavia, la Regione Emilia-Romagna è riuscita non solo a confermarsi un’eccellenza ma addirittura ad aumentare le distanze rispetto alle altre regioni al vertice, nonostante insieme a Lombardia e Veneto sia stata la Regione più duramente colpita dall’emergenza pandemica.

Trenitalia, in Emilia Romagna sciopero di 23 ore del personale mobile

Trenitalia, in Emilia Romagna sciopero di 23 ore del personale mobileIl sindacato FAST Emilia Romagna ha proclamato uno sciopero di 23 ore del personale mobile di Trenitalia Tper dalle ore 3:30 di domenica 12 alle ore 2:30 di lunedì 13 febbraio 2023.

Lo sciopero, che svolgendosi in giornata festiva non prevede fasce di garanzia del servizio, può comportare modifiche alla circolazione dei treni regionali anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione. Possibili variazioni anche per i collegamenti con le regioni limitrofe.

Regolari Frecce e Intercity.

 

La Juve pensa a Frattesi mentre il Sassuolo si prepara per Udine

La Juve pensa a Frattesi mentre il Sassuolo si prepara per UdineSi parla sulla stampa specializzata di un primo contatto (non ufficializzato) tra la Juventus, il Sassuolo e il procuratore di Davide Frattesi per l’ipotesi di trasferimento del centrocampista a Torino il prossimo Giugno.

Dopo la Roma nella quale Davide sembrava poter tornare l’estate scorsa, ora sembrerebbe esserci la Juventus a corteggiarlo per un disegno futuro di rosa molto italiano.

Tra il club di via Squinzi 1 e la vecchia signora come si sa, esistono da tempo buoni canali in ambito di mercato, si pensi al trasferimento in bianconero di Locatelli ad esempio.

Per ora, il numero 16 neroverde è dato nell’undici titolare che domenica alle 12:30 scenderà in campo, alla Dacia Arena di Udine, per provare ad allungare la serie positiva di risultati iniziata con il pareggio a Monza, passando dalla storica prestazione di San Siro e la successiva vittoria in casa contro l’Atalanta.

(Claudio Corrado)

Senso unico alternato sul ponte di Veggia la mattina di sabato 11 febbraio

Senso unico alternato sul ponte di Veggia la mattina di sabato 11 febbraioProvvedimenti temporanei di modifica alla circolazione con istituzione di senso unico alternato sul ponte di Veggia per operazioni di monitoraggio sono programmati per il giorno 11 febbraio dalle ore 09:00 alle ore 12:00 e comunque fino alla fine dei rilievi.

Lo rende noto il Comune di Casalgrande.

Ue, il presidente Bonaccini in missione a Bruxelles

Ue, il presidente Bonaccini in missione a Bruxelles
Bonaccini e la presidente del Parlamento Europeo Metsola

La Regione Emilia-Romagna è pronta ad accelerare sulla transizione ecologica e digitale e sollecita all’Unione europea maggiori risorse per aiutare i piccoli Comuni a rafforzare la loro capacità amministrativa per velocizzare l’attuazione degli interventi del PNRR.

E in vista della presentazione da parte della Commissione Ue della proposta di revisione del bilancio pluriennale Ue post 2027 – attesa per il mese di giugno – è favorevole al mantenimento dei programmi di coesione e della politica agricola comune come principali canali di finanziamento degli interventi comunitari.

E’ positivo il bilancio della missione oggi a Bruxelles del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, impegnato in un fitto programma di incontri bilaterali con i massimi rappresentanti delle istituzioni comunitarie.

Il punto sull’attuazione del PNRR in Emilia-Romagna e la nuova programmazione regionale dei fondi strutturali. La riforma della governance europea, il confronto sulla revisione del Patto di stabilità e le opportunità del RePowerEu, il piano complementare del PNRR varato dalla Commissione Ue per fronteggiare la crisi energetica e accelerare la svolta Green verso le fonti rinnovabili.

Questi i principali temi al centro degli incontri con la presidente dell’Europarlamento, Roberta Metsola, e il primo vicepresidente della Commissione Ue e Commissario europeo al Clima e al New Green Deal, Frans Timmermans. Poi a seguire, i colloqui con i commissari Ue al Lavoro e diritti social,i Nicolas Schmit, agli Affari Economici, Paolo Gentiloni, e all’Uguaglianza, Helena Dalli.

In mattinata Bonaccini ha avuto un colloquio telefonico anche con l’ambasciatore Pietro Benassi, rappresentante permanente dell’Italia presso l’Unione europea, per un primo scambio di vedute sui temi prioritari per la Regione Emilia-Romagna.

“Sono molto soddisfatto- ha commentato Bonaccini al termine della missione- per l’esito degli incontri con alcuni dei più autorevoli rappresentanti dell’Unione europea. Ho registrato una larga condivisione sulle sfide fondamentali che l’Europa si trova ad affrontare in questa difficile congiuntura resa ancora più grave dall’aggressione russa all’Ucraina: dalla necessità di accelerare sulla diversificazione delle fonti energetiche e sull’economia verde, all’esigenza di rafforzare le politiche per l’occupazione, contro la precarietà del lavoro. Settori nei quali l’Emilia-Romagna può e vuole giocare un ruolo da protagonista. Inoltre, le risorse del PNRR già assegnate al territorio regionale superano i sei miliardi di euro, suddivise sulle missioni previste: transizione ecologica e digitale, mobilità, istruzione e ricerca, coesione e inclusione, salute. Un’occasione straordinaria e irripetibile che non possiamo permetterci di perdere, qui e nel Paese, che dobbiamo realizzare in stretta collaborazione con l’Europa”.

Da sinistra a destra, dall’alto al basso: Bonaccini con Timmermans, Gentiloni, Schmit e Dalli

Il programma degli incontri  

Al centro di quello che Bonaccini ha avuto con la presidente del Parlamento europeo, Metsola,i dossier prioritari dell’Ue, dalla riforma della governance economica europea alla revisione del quadro finanziario pluriennale e i possibili riflessi sulle politiche regionali.

Il presidente è poi stato ricevuto dal vicepresidente della Commissione europea, Timmermans, per approfondire in particolare i temi legati alla revisione della direttiva europea sulla qualità dell’aria in fase di negoziazione a livello europeo e la necessità di rafforzare le misure per sostenere la transizione delle imprese verso la neutralità climatica.

Il colloquio con il commissario Schmit è stata invece l’occasione per approfondire il confronto sul “Patto europeo per le competenze”, lanciato dalla Commissione Ue, centrale anche per le politiche di sviluppo regionali. Ribadito l’impegno comune sulle priorità del Patto per il Lavoro e per il Clima siglato dalla Regione con enti locali, sindacati, associazioni di impresa, Università, mondo della scuola e delle professioni, che Schmit aveva incontrato a Bologna a fine 2022.

Con il commissario Gentiloni il confronto si è incentrato sullo stato di attuazione del PNRR in Emilia-Romagna e sui tempi di approvazione del nuovo capitolo intitolato RePowerEu, che punta a rendere indipendente l’Europa dal gas russo e a spingere su fonti rinnovabili e risparmio energetico.

Infine, con la commissaria Dalli – anche lei aveva incontrato il Patto per il Lavoro e per il Clima in Regione nei mesi scorsi – è stato fatto il punto sulle politiche contro le discriminazioni e per l’affermazione della parità di genere in tutti gli ambiti sociali, dal mercato del lavoro alle opportunità di carriera.

A conclusione dell’intesa giornata di impegni istituzionali Bonaccini, che in mattinata ha incontrato anche un gruppo di funzionari ed europarlamentari, si è recato in visita alla sede della Delegazione della Regione Emilia-Romagna presso l’Ue.

10 Febbraio, l’Emilia-Romagna rinnova la memoria della tragedia delle Foibe e dell’esodo giuliano dalmata

10 Febbraio, l’Emilia-Romagna rinnova la memoria della tragedia delle Foibe e dell’esodo giuliano dalmata“Il dramma delle Foibe e dell’esodo giuliano dalmata è una tragedia che segna la nostra storia, e proprio per questo motivo è ancora più doveroso e importante celebrare il Giorno del ricordo: la memoria non ha solo il compito di preservare la verità storica del passato ma può e deve plasmare il futuro, aiutandoci a non ripetere gli errori e gli orrori che ci siamo lasciati alle spalle”.

A ricordarlo è il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, in occasione del “Giorno del Ricordo”, solennità nazionale istituita nel 2004 e che ogni anno, il 10 febbraio, rinnova la memoria della tragedia delle foibe e dell’esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati italiani costretti a fuggire dalle loro terre durante la Seconda guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra.

“Un monito che è ancora più importante in un momento storico come quello che stiamo vivendo- conclude Bonaccini-, in cui in nome dei confini si uccide e si muore ogni giorno, in Europa, basti pensare alla guerra in Ucraina seguita all’invasione russa, e nel mondo”.

Le celebrazioni e le iniziative degli Istituti storici

L’assessore alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori, che ha anche la delega alla promozione e sostegno alle attività di valorizzazione della storia del Novecento in Emilia-Romagna, parteciperà domani mattina alle ore 11 alla seduta solenne del Consiglio comunale di Bologna dedicata al Giorno del Ricordo, dove sarà presente anche la presidente del Comitato di Bologna dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Chiara Sirk.

La Regione Emilia-Romagna, rappresentata dalla vicepresidente dell’Assemblea legislativa, Silvia Zamboni, parteciperà sabato 11 febbraio con il suo gonfalone ufficiale alla cerimonia del Comune di Bologna in programma al cippo nel Giardino Martiri dell’Istria, Venezia Giulia e Dalmazia (alle ore 11 in via Don Sturzo 42), dove sarà deposta una corona d’alloro alla presenza delle autorità civili, religiose e militari.

Da Rimini a Piacenza, gli Istituti storici della rete sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna hanno organizzato per il Giorno del Ricordo una serie di appuntamenti che vanno dalla divulgazione scientifica, con la presentazione di nuovi testi di ricerca, fino agli spettacoli nelle scuole. L’elenco aggiornato è disponibile sul sito a cura dell’assessorato regionale alla Cultura e Paesaggio: https://memorianovecento.emiliaromagnacultura.it.

Tra i diversi appuntamenti spicca la presentazione del saggio “Le due Marie. Vite sulla frontiera orientale d’Italia”, del professor Enrico Miletto, che racconta due figure agli antipodi pur vivendo lungo la stessa linea di confine: la militante fascista e repubblichina Maria Pasquinelli, che uccise un ufficiale inglese a Pola nel 1947, e la dirigente comunista Maria Bernetic, esponente di primo piano del movimento operaio triestino e della lotta partigiana. Il libro è già stato presentato questa settimana a Forlì, nella sede dell’Istituto storico e della Resistenza, e a Fiorano Modenese, e domani sarà all’Auditorium Fondazione di Piacenza su iniziativa dell’Istituto storico locale.

Per quanto riguarda gli incontri con i giovani e le scuole, si segnala a Rimini la lezione magistrale, proposta dall’Istituto storico locale, del professor Raoul Pupo dell’Università di Trieste, che sabato mattina incontrerà alcune classi degli Istituti superiori riminesi e terrà una lezione di sintesi sui temi della frontiera alto-adriatica nel corso del Novecento; nel modenese gli incontri, promossi dall’Istituto storico di Modena, degli studenti di San Felice sul Panaro, in programma oggi, e di Prignano sulla Secchia, in calendario lunedì, con Gigliola Alvisi, coautrice del libro per ragazzi “La bambina con la valigia” che raccoglie le memorie di Egea Haffner, che nel 1946, a soli 5 anni, fu costretta ad abbandonare Pola come migliaia di altri italiani.

Il Villaggio San Marco

Per il Giorno del Ricordo, l’Istituto storico di Modena e la Fondazione Fossoli propongono una rassegna di iniziative aperte alla cittadinanza e a studenti, oltre che l’apertura straordinaria del campo di Fossoli a Carpi. Fossoli, infatti, che durante la guerra era stato utilizzato per il concentramento e la deportazione di ebrei e perseguitati politici da parte di nazisti e fascisti, a metà degli anni ’50 divenne il Villaggio San Marco, riadattato per ospitare chi fuggiva dalle persecuzioni del regime comunista titino della Jugoslavia.

Tutte le iniziative sono a disposizione sul sito https://www.fondazionefossoli.org.

La legge regionale sulla Memoria dell’Emilia-Romagna

Approvata nel marzo 2016, la legge sostiene la conoscenza di fatti e avvenimenti storici avvenuti nel corso del Novecento in ambito emiliano-romagnolo. Una legge unica nel panorama nazionale, che promuove ricerche e approfondimenti storici ma anche progetti culturali e artistici che attraverso i diversi linguaggi, affrontano avvenimenti e tematiche storiche. La legge interviene sia a sostegno delle attività degli Istituti storici regionali che di soggetti pubblici e privati.

Fiume Po, la magra invernale non regala ottimismo

Fiume Po, la magra invernale non regala ottimismo
Po (Foto di Davide Bottini)

Dopo le 18 sedute organizzate in stato di continua emergenza idrica dello scorso anno si è riunito oggi, per la prima volta nel 2023, l’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici all’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po insieme alle regioni e le relative agenzie di monitoraggio e tutti i portatori di interesse dell’area padana coinvolti nella gestione della risorsa (Ministero della Sicurezza Energetica, Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Dipartimento della Protezione Civile, Regione Emila-Romagna, Regione Liguria, Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Toscana, Regione Valle d’Aosta, Regione Veneto, Provincia Autonoma di Trento, Regione Marche,  ISTAT, ISPRA, CREA, Agenzia Interregionale per il Po, Terna Rete Italia, Consorzio del Ticino, Consorzio dell’Adda, Consorzio dell’Oglio, ANBI, UTILITALIA, ANEA, ASSOELETTRICA).

Purtroppo, ciò che è emerso dalle singole relazioni presentate dai relatori tecnici intervenuti al meeting, evidenzia una situazione di conclamato deficit idrico in gran parte delle regioni del Nord, Piemonte e Lombardia in testa ma anche in Veneto e Trentino e un gap, meno marcato rispetto allo scorso anno, nell’area Emiliano Romagnola dove le ultime piogge, corredate da alcune nevicate, hanno contribuito a ricaricare i torrenti Appenninici e di conseguenza ad incrementare le portate del fiume Grande Fiume. Il Po registra infatti portate oscillanti – al 31 Gennaio scorso i valori rilevati sono: San Sebastiano (TO) 37 mc/s; Casale Monferrato (AL) 58 mc/s; Valenza (AL) 111 mc/s; Isola Sant’Antonio (AL) 154 mc/s; Spessa Po (PV) 265 mc/s; Piacenza 373 mc/s; Cremona 503 mc/s; Boretto (RE) 615 mc/s; Borgoforte (MN) 761 mc/s; Pontelagoscuro (FE) 802 mc/s – ma sostanzialmente in progressivo calo: oggi, 9 Febbraio, a Pontelagoscuro siamo a 610 mc/s (450mc/s portata obiettivo) con livelli sopra i minimi storici, ma ben al di sotto delle medie del periodo.

E se una delle principali criticità dello scorso anno fu proprio il perdurante e scarso riempimento dei grandi laghi alpini, anche quest’anno le avvisaglie monitorate dagli enti regolatori rappresentano già una soglia di risorsa invasata ad oggi estremamente scarsa per rappresentare una “scorta” in grado di rispondere, se non pioverà ancora abbondantemente, alle esigenze dei prossimi mesi in cui prenderà il via la stagione dell’irrigazione. Il livello di invaso dei Grandi Laghi è generalmente stazionario, solo il Lago Maggiore registra un lieve e costante incremento. Rispetto al massimo valore d’invaso, le percentuali di riempimento sono: 46,3% per il Lago Maggiore, 19,6% per il Lago di Como, 17,7% complessivamente per il Lago d’Iseo e il Lago d’Idro, 24,7% per il Lago di Garda.

Anche sul fronte delle temperature si registra un incremento generalizzato di 1°-1,5°C nel mese di Gennaio, mentre la neve, che a differenza dello scorso anno è caduta (inferiori alle medie, superiori alle minime) è comunque risultata scarsa sui rilievi Alpini e quindi non sufficiente per alimentare con continuità anche i bacini artificiali deputati alla produzione di energia idroelettrica. Nel Delta del Po preoccupa anche l’intrusione salina che potrebbe incrementarsi in caso di diminuzione della portata del fiume. Importante, nell’analisi approfondita del contesto, la segnalazione comunicata da Utilitalia (l’associazione che riunisce i gestori del servizio idrico integrato) che segnala un abbassamento ulteriore delle falde acquifere sotterranee per impiego idropotabile e un approvvigionamento già effettuato con autobotti nel Biellese e nel Novarese, oltre a numerosi comuni in stato di preallarme. ANBI, l’associazione dei Consorzi di Bonifica, ha sottolineato che, come lo scorso anno, si sia completamente dipendenti dalle incerte future precipitazioni per iniziare l’irrigazione continuativa delle colture (qui il link completo al portale dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po per l’analisi degli indicatori rilevati: adbpo.it/osservatorio-permanente/).

Ad inizio seduta il Segretario Generale di ADBPo Alessandro Bratti è intervenuto sulla situazione generale che si sta delineando nel distretto, rimarcando la necessità di intervenire per tempo sulle leve legislative a disposizione della governance distrettuale per poter affrontare le potenziali crisi idriche, sempre più frequenti, con strumenti decisionali idonei ai livelli delle necessità: “La normativa del 2006 richiede un adeguamento rispetto alla governance territoriale a causa dei mutamenti climatici. Sarebbe necessario, quindi, mettere mano alla legge per incrementare le possibilità di adattamento alle crisi idriche e le opportunità di difesa”. Complessivamente il livello di severità idrica è dunque confermato MEDIO (arancione) con assenza di precipitazioni. L’Osservatorio tornerà a riunirsi il prossimo 9 Marzo.

Immagine del tratto del Grande Fiume tra Piacenza e Pavia – autore: Davide Bottini

Appuntamenti con la lettura al BLA di Fiorano Modenese

Appuntamenti con la lettura al BLA di Fiorano ModeneseNuovo anno e nuovi appuntamenti con la lettura alla Biblioteca ‘Paolo Monelli, presso il BLA di Fiorano Modenese.

Sabato 11 febbraio, alle ore 11.00 tornano le letture per bambini e bambine dai 4 ai 7 anni con i volontari dell’associazione Librarsi, letture che proseguono venerdì 17 febbraio alle ore 17.00 e sabato 25 febbraio alle ore 11.00.

Lunedì 13 febbraio, alle ore 21.00, si riunisce il gruppo di lettura della biblioteca comunale, guidato dall’esperta di libri Alice Torreggiani. Si parlerà romanzo “La porta” di Magda Szabó, non è necessario avere già letto il libro per partecipare.

Due donne, due vite diverse che si scontrano: “La porta” è il romanzo che ha rivelato la più grande scrittrice ungherese contemporanea, Magda Szabó. Una padrona di casa e la donna che la aiuta nelle faccende domestiche tra le mura di una casa circondata dal mistero, con quella porta che nessuno può varcare.

Gli appuntamenti del gruppo di lettura sono sostenuti dal Comune di Fiorano Modenese e si tengono al BLA, la biblioteca, ludoteca e archivio del Comune di Fiorano Modenese.

L’iniziativa raccoglie una comunità di persone attorno ai libri, oggetti e luoghi di incontro e dialogo. Tanti gli spunti, tra suggerimenti di lettura, esperienze a confronto e ascolto di punti di vista diversi fra loro: non è necessario aver già partecipato ad un gruppo di lettura oppure sapere come funziona, l’ingrediente fondamentale può essere la passione per la letteratura oppure la curiosità verso un’esperienza nuova.

Gli appuntamenti vengono condotti da Alice Torreggiani, un’esperta di libri e strategie per conoscersi e conoscere attraverso la lettura.

Per informazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi alla biblioteca (tel 0536 833403 email: biblioteca@fiorano.it).

L’ingresso a tutte le iniziative è libero e gratuito.

Riprendono a Sassuolo gli incontri con i referenti del Controllo di vicinato

Riprendono a Sassuolo gli incontri con i referenti del Controllo di vicinatoRiprenderanno questa sera, giovedì 9 febbraio a partire dalle ore 20,30 presso il Comando di Polizia Locale di Sassuolo, gli incontri periodici con i referenti di zona del Controllo di vicinato in città.

Dopo il periodo di Pandemia, in cui non è stato possibile eseguirli, questa sera riprenderanno gli incontri con i referenti delle 4 zone cittadine, partendo da quelli della zona B; all’incontro saranno presenti il Sindaco Gian Francesco Menani e la Comandante della Polizia Locale Rossana Prandi.

 

Il Questore sospende per 15 giorni l’attività di un bar sassolese

Il Questore sospende per 15 giorni l’attività di un bar sassoleseOggi, i Carabinieri della Compagnia di Sassuolo hanno dato applicazione ad un provvedimento di sospensione temporanea della licenza per un periodo di 15 giorni, emesso dal Questore della provincia di Modena, ex art. 100 del testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, nei confronti del titolare di un bar di Sassuolo.

Il provvedimento è stato adottato su proposta dei militari della locale Stazione, a seguito di un’intensa attività di prevenzione e controllo svolta dal personale dall’Arma di Sassuolo dal mese di settembre scorso.

Nel corso dei numerosi controlli dei Carabinieri, l’esercizio commerciale è risultato assiduamente frequentato da persone con precedenti penali e di polizia, tre delle quali tratte in arresto, nei mesi di settembre, ottobre e novembre 2022, per reati concernenti le sostanze stupefacenti, noti assidui frequentatori del locale, dal quale contrattavano la cessione dello stupefacente.

L’ultimo episodio risale al 13 gennaio scorso, quando i Carabinieri sono dovuti intervenire per un violento litigio tra persone, con precedenti di polizia, in evidente stato di ubriachezza, con conseguenti lesioni personali e danneggiamento di alcuni arredi del locale.

La sospensione ha la finalità di prevenire attività delittuose, impedendo l’assembramento di individui pericolosi per il quieto vivere dei cittadini.

Fibra ottica, al via un cantiere a Magreta

Fibra ottica, al via un cantiere a MagretaPrenderanno il via lunedì 13 febbraio i lavori per la posa della fibra ottica in via Colombo e via Spezzani a Magreta. Gli interventi, realizzati da Open Fiber, si inseriscono in un piano esteso a tutto il territorio per rendere Formigine e le sue frazioni sempre più “smart”.

Grazie alla velocità di navigazione elevata, alla stabilità di connessione e a una latenza molto bassa che evita ritardi nella trasmissione dei dati, la nuova rete sarà in grado di semplificare attività quotidiane come lo smart working e lo streaming online in 4K.

Come stabilito dalla convenzione tra Open Fiber e il Comune di Formigine, oltre il 70% del piano di installazione viene eseguito mediante il riutilizzo di cavidotti e reti sotterranee o aree già esistenti, mentre gli scavi sono effettuati privilegiando modalità innovative e a basso impatto ambientale, come avverrà a Magreta, dove sono assenti condutture preesistenti su cui intervenire.

“Al giorno d’oggi – commenta il Sindaco Maria Costi – dotare tutto il territorio di infrastrutture all’avanguardia è assolutamente necessario. Grazie ai lavori anche in quest’area arriverà presto una connessione ancora più stabile e veloce. Un nuovo tassello che ci avvicina all’obiettivo finale”.

Al termine dell’intervento, segnalato da apposita segnaletica, la ditta incaricata procederà al ripristino del manto stradale nel tratto interessato dagli scavi.

Casa Smeraldo: aprono al Sassuolo due sportelli dedicati alle nuove modalità di raccolta differenziata

Casa Smeraldo: aprono al Sassuolo due sportelli dedicati alle nuove modalità di raccolta differenziataSassuolo si prepara al nuovo sistema di raccolta dei rifiuti e così, per consentire a tutti i cittadini e le imprese del territorio di ritirare le dotazioni necessarie per la differenziata, da lunedì 13 febbraio Hera aprirà due nuovi sportelli, le Case Smeraldo: spazi interamente dedicati alla riorganizzazione dei servizi ambientali, all’interno dei quali saranno presenti operatori dedicati, oltre a numerosi servizi, e che rimarranno a disposizione degli utenti per oltre due mesi, fino al 23 aprile.

Entrambe le Case Smeraldo saranno allestite a Sassuolo, una presso la stazione ecologica Arcobaleno, in via Madre Teresa, l’altra in viale XX Settembre 55. Qui si potranno trovare consigli e supporto per comprendere al meglio le nuove modalità di raccolta differenziata.

Presso ciascuna delle Casa Smeraldo, soprattutto, le famiglie e le attività produttive potranno ritirare le attrezzature necessarie per la separazione e il conferimento dei rifiuti secondo le nuove modalità previste, che comunque verranno introdotte solo a partire da inizio marzo.

Orari comodi e accessibilità garantita per tutti

Nel tentativo di assicurare il miglior servizio, nel progettare le Case Smeraldo e le attività previste al loro interno Hera ha immaginato un ambiente accogliente e accessibile da tutti. Gli orari di apertura, poi, sono tali da offrire la massima flessibilità, anche a chi lavora: la Casa Smeraldo presente presso Arcobaleno, infatti, sarà aperta da lunedì a sabato dalle 10.30 alle 19.30, la domenica dalle 14 alle 18. La Casa Smeraldo di viale XX Settembre, invece, sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17; il sabato dalle 8 alle 15; la domenica dalle 9 alle 13.

È possibile recarsi alla Casa Smeraldo in qualsiasi momento, secondo le proprie esigenze. Tuttavia, Hera ha fissato per ogni utente un appuntamento dedicato, indicandone data e ora su una lettera in arrivo proprio in questi giorni. Per coloro che avranno la possibilità di rispettare questa indicazione sarà prevista una fila dedicata, con tempi di attesa ridotti.

Casa Smeraldo: un solo luogo per scoprire tutte le caratteristiche della nuova raccolta rifiuti di Sassuolo

Nelle prossime settimane i servizi ambientali di Sassuolo saranno riorganizzati in modo da mettere a disposizione dei cittadini e delle imprese due diversi modelli di raccolta rifiuti: una parte del territorio comunale, composta dalle ZAI (Zone Artigianali e Industriali) e dal forese – la periferia a bassa densità abitativa della città – sarà servita dal porta a porta integrale. In queste zone ci saranno raccolte domiciliari per tutte le principali tipologie di rifiuti.

Nei quartieri residenziali ci sarà invece un sistema misto, in cui le raccolte porta a porta di carta e plastica coesisteranno con la presenza di cassonetti stradali per indifferenziato, organico, vetro e sfalci verdi. Anche i cassonetti verranno sostituiti: per l’indifferenziato, in particolare, verranno collocati nuovi contenitori apribili solo con una tessera, la Carta Smeraldo.

I contenitori stradali, comunque, saranno sempre a disposizione di tutti. In questo modo, in caso di necessità, anche famiglie e imprese raggiunte dal porta a porta integrale potranno sempre scegliere di utilizzarli, integrando così i servizi a loro specificamente dedicati.

In ogni caso, tutti – tanto le famiglie quanto le imprese – dovranno dotarsi di alcune attrezzature per poter separare e conferire correttamente i loro rifiuti.

l kit per la raccolta verrà consegnato al titolare del contratto TARI, oppure ad un’altra persona delegata che presenti l’apposito modulo compilato, copia del documento del delegante e documento d’identità del delegato. Il modulo di delega è già stato inviato a cittadini e imprese.

Nel caso del sistema misto, il kit di attrezzature sarà composto dalla Carta Smeraldo, che consentirà di aprire i cassonetti dell’indifferenziato, da una pattumella sottolavello per i rifiuti organici (e dei relativi sacchetti in plastica compostabile e biodegradabile) e da una dotazione di sacchi gialli e azzurri per la raccolta, rispettivamente, di plastica/lattine e carta. Per le rimanenti frazioni di rifiuti (organico, sfalci verdi e vetro) rimarranno a disposizione dei cittadini i contenitori stradali.

Nel caso del porta a porta integrale, oltre alle attrezzature sopra elencate verranno assegnati anche i bidoncini individuali per l’indifferenziato, il vetro e l’organico.

Di entrambi i kit fanno parte anche diversi materiali informativi, incluso il calendario per l’esposizione delle varie tipologie di rifiuto, specifico per ogni zona.

 

Tech&Sport: la tecnologia e lo sport come strumenti d’inclusione

Tech&Sport: la tecnologia e lo sport come strumenti d’inclusioneIl progetto, sostenuto da Fondazione di Modena nell’ambito del Bando Personae 2022 e con capofila il Comune di Sassuolo, si basa su best practices promosse e sostenute nel territorio nazionale che hanno riscosso una notevole partecipazione ponendosi come pratiche innovative e virtuose volte all’inserimento di giovani con disabilità cognitiva ad alto funzionamento nei contesti lavorativi.

Il progetto persegue i seguenti obiettivi:

  • accrescimento delle competenze tecniche e trasversali delle nuove generazioni in linea con le richieste del mercato del lavoro e i lavori del futuro;
  • coinvolgimento di partner pubblici, privati e Istituzioni nel processo di contrasto al razzismo e alla discriminazione delle figure fragili;
  • promozione e sviluppo della cultura dello sport ai fini inclusivi e di benessere personale e
    sociale.

Il progetto si articola in due azioni:

Azione 1: Z-Academy
L’azione si propone di formare e ingaggiare un gruppo di giovani in cerca di occupazione provenienti da percorsi fragili, deboli dal punto di vista del collocamento, a rischio abbandono scolastico o con disfunzionalità dello spettro autistico ad alto funzionamento (c.d. sindrome di Asperger). I ragazzi saranno fattivamente coinvolti nello sviluppo di una piattaforma MOOC (Massive Open Online Courses) e dei suoi contenuti. La piattaforma MOOC animata da percorsi formativi per la scelta del percorso di studi o di lavoro post-diploma sarà a disposizione di giovani appartenenti alla generazione Z per l’accrescimento delle proprie competenze.

Azione 2: Fuori dal campo il razzismo e le discriminazioni
L’azione si propone di progettare e realizzare, durante l’orario scolastico ed extra-scolastico, incontri e laboratori finalizzati a promuovere i valori dello sport come strumenti per sviluppare l’uguaglianza, l’inclusione e la parità di trattamento. Le attività verranno svolte presso dieci classi di un Istituto Comprensivo di Sassuolo. Si prevede il coinvolgimento di personaggi di spicco del mondo sportivo come l’allenatore della Nazionale di Calcio Sordi, insignito della onorificenza di Cavalleria dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e la partecipazione ad attività sportive ed eventi (Festival Sportiva-
Mente e Yellow Run) e la creazione di uno sportello di supporto (Yellow Inclusive Desk).

La commemorazione del Giorno del Ricordo a Sassuolo

La commemorazione del Giorno del Ricordo a SassuoloSi è svolta questa mattina, presso il monumento che ricorda i martiri delle Foibe nel parco delle Rimembranze, la cerimonia istituzionale per la “Giornata del Ricordo”.

“Il Giorno del ricordo  – ha detto il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani – è stato istituito con la legge numero 92 del 30 marzo 2004  ed ha l’obiettivo di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Perché è doveroso ricordare quanto male, quante tragedie abbiano provocato le guerre, le dittature tanto di estrema destra quanto di estrema sinistra. Non ci sono morti di serie A o di serie B, non c’è estrema destra o estrema sinistra che tenga: la follia è in ogni luogo e la follia va condannata; sempre e comunque”.

Dopo il parco delle Rimembranze ci si è spostati Presso il Commissariato di Sassuolo per la deposizione di un mazzo di fiori alla targa che commemora i Martiri delle Foibe.

Giulia Pigoni (Azione): “Superbonus 110%, la Regione aiuti cittadini e imprese”

Giulia Pigoni (Azione): “Superbonus 110%, la Regione aiuti cittadini e imprese”“La Regione intervenga per dare un aiuto concreto a cittadini e imprese per continuare ad accedere al Superbonus 110% a fronte delle difficoltà ad ottenere la cessione del credito emerse negli ultimi mesi”. La consigliera regionale Giulia Pigoni, segretaria di Azione Emilia-Romagna, ha presentato ieri un question time in materia.

“Pur considerando il Superbonus 110% una misura non progressiva e con effetti dal punto di vista di energy saving limitati – spiega Pigoni – è necessaria un’azione che affronti la problematica riguardante la cessione del credito per tutelare i cittadini e il settore edilizio imprenditoriale che ha investito, favorirne la competitività per potenziare il sistema nel suo complesso e superare le difficoltà causate dalla congiuntura economica del momento”.

Secondo un recente studio di Cna ammontano a oltre 5 miliardi di euro i crediti fermi nei cassetti fiscali, situazione che negli ultimi mesi si è aggravata in modo consistente con quasi 50.000 imprese coinvolte nello smaltimento di questi crediti. Un blocco che sta provocando impatti pesanti su tutta la filiera dell’edilizia.

La maxi-detrazione potrebbe inoltre subire ulteriori modifiche: in particolare, si starebbe delineando l’ipotesi per Regioni, Province e Comuni di acquistare i crediti fiscali. Alcune Regioni fra le quali la Campania, Sardegna e Piemonte stanno già valutando ipotesi di interventi al fine di affrontare la problematica per aiutare cittadini e imprese.

La risposta della Giunta regionale è attesa per la prossima settimana.

 

 

In crescita a Maranello la popolazione

In crescita a Maranello la popolazioneLa popolazione di Maranello è in crescita. Secondo i dati elaborati dall’Ufficio Statistica del Comune, i residenti sul territorio sono, al 31 dicembre 2022, 17.422, 22 in più rispetto all’anno precedente. Segno positivo dunque per il numero degli abitanti di Maranello: un dato che non tiene conto, tra l’altro, delle persone domiciliate, che vivono a Maranello ma hanno la residenza in altri comuni. Quello dell’aumento della popolazione è un dato sostanzialmente in linea con l’incremento registrato a Maranello negli ultimi dieci anni, periodo in cui la popolazione residente è cresciuta del 2,47 per cento, con un aumento di 421 unità.

Interessanti i dati sui “saldi” della popolazione, ovvero sui movimenti demografici. Il saldo migratorio, la differenza fra i nuovi iscritti nelle liste anagrafiche e quelli che non lo sono più, segna più 95 individui: in pratica, a fronte di 700 persone che non risiedono più a Maranello, 795 sono diventate nuovi cittadini. Dato che conferma la dinamicità del territorio. Segno negativo invece (meno 73 persone) per il saldo naturale, la differenza fra nati e morti, risultante da un maggior numero di decessi (181) rispetto alle nascite (108). Dato, quest’ultimo, in linea con il trend nazionale ed europeo sull’invecchiamento progressivo della popolazione.
Il numero complessivo di famiglie residenti a Maranello, al 31 dicembre dello scorso anno, era di 7.276, cui vanno aggiunte sette convivenze, con un numero medio di componenti per famiglia di 2,39.
La zona più abitata si conferma il capoluogo con 9.746 abitanti e 4.159 famiglie. Seguono Pozza con 3.604 abitanti e 1.470 famiglie, poi Gorzano con 1.950 residenti e 798 famiglie, Torre Maina con 1.017 residenti e 402 famiglie, San Venanzio con 813 abitanti e 335 famiglie, Fogliano (143 residenti e 51 famiglie) e Torre Oche (149 residenti e 61  nuclei familiari).
In calo gli stranieri: rispetto al 2021 sono diminuiti dell’1,6 per cento e rappresentano oggi l’8,29 per cento del totale, pari a 1446 persone, provenienti per lo più dall’Europa (700), poi dall’Africa (493), dall’Asia (189) e dall’America (64). Il paese con il più alto tasso di immigrazione è il Marocco (17 per cento), seguito dalla Romania (14 per cento), dall’Albania (12 per cento) e dal Ghana (9 per cento).
Infine, i nomi più scelti nel 2022 dai genitori per i nuovi nati: Leonardo per i bambini e Alice per le bambine.
L’annuario completo della popolazione è consultabile sul sito del Comune di Maranello.

 

Sostegni alla viticoltura: oltre 15,2 milioni per ristrutturare e riconvertire i vigneti

Sostegni alla viticoltura: oltre 15,2 milioni per ristrutturare e riconvertire i vignetiNuova edizione 2023 del bando regionale per il rinnovo dei vigneti, strategia fondamentale per sostenere le imprese verso produzioni di qualità, in particolare per le varietà Doc e Igt e per una forte competitività delle aziende vitivinicole regionali. Con un finanziamento da oltre 15 milioni di euro, la Regione sostiene investimenti per l’innovazione tecnica e varietale. Le aree interessate toccano tutte le province, dalla pianura emiliana e romagnola fino alla costa e alla collina.

Il bando, che rientra tra gli interventi finanziati dall’Ue sulla vitivinicoltura, concede contributi per l’estirpazione e il reimpianto di nuove varietà di uva da vino e per incentivare tecniche produttive innovative, all’insegna della meccanizzazione colturale e dell’installazione di impianti irrigui di ultima generazione.

“L’identità territoriale dei vini dell’Emilia-Romagna è cresciuta, assieme alla riorganizzazione della viticoltura regionale. Il bando che prende il via oggi- afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi- è un’occasione per riconvertire i vecchi vigneti, sempre favorendo le produzioni di vini a Denominazione d’origine o a Indicazione geografica. Il nostro obiettivo è sostenere le imprese nella produzione e rafforzare l’offerta commerciale, adeguandola a un mercato sempre più orientato verso vini di qualità. L’obiettivo- chiude Mammi- è una produzione vitivinicola sostenibile, che valorizzi i vitigni di nuova introduzione in grado di resistere all’attacco dei patogeni e di adattarsi agli effetti dei cambiamenti climatici, e che abbatta i carichi energetici e chimici lungo tutta la filiera”.

Dei circa 53mila ettari di vigneti in Emilia-Romagna, 51mila ettari hanno almeno un’indicazione geografica. 43mila e 400 sono i vigneti in cui si unisce la possibilità di avere un riconoscimento a indicazione geografica o denominazione d’origine; il 66% delle uve prodotte regione viene rivendicata per vini a Denominazione d’origine o a indicazione geografica.

Il bando

Gli aiuti per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti variano da 8 mila a 8 mila 500 euro all’ettaro a seconda che i nuovi impianti siano localizzati rispettivamente a nord o a sud dell’asse della via Emilia. A questa cifra vanno poi sommati un contributo extra di 900 euro l’ettaro per l’estirpazione del vecchio vigneto e ulteriori 3 mila euro, sempre per ettaro, per il mancato reddito durante il fermo produttivo per i lavori di rinnovo di vigneti.
La superficie minima dell’intervento è fissata in 5 mila metri quadrati raggiunti anche sommando le superfici relative a più interventi. Potranno essere rendicontati non solo i costi sostenuti per eseguire l’intervento (acquisto pali, fili e barbatelle), ma anche le spese per i lavori in economia.
Tra le novità del bando è stata prevista la possibilità di intervenire su vigneti esistenti di qualsiasi età (a eccezione del sovrainnesto portato a 25 anni di età), l’aumento del contributo per il mancato reddito da 2 a 3mila euro per ettaro e più tempo a disposizione per i viticoltori per completare i lavori: prima scadenza al 10 giugno 2024 oppure 10 giugno 2025 per coloro che presentano un progetto biennale.

Le domande vanno presentate on line entro le ore 13 del 31 marzo 2023 sulla piattaforma di Agrea, direttamente dagli imprenditori agricoli oppure attraverso i Centri di assistenza agricola (Caa).

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