18.1 C
Comune di Sassuolo
sabato, 26 Aprile 2025
Home Blog Pagina 466

Nuoto, 8° Trofeo Città di Sassuolo, domenica prossima presso la Piscina Comunale

Nuoto, 8° Trofeo Città di Sassuolo, domenica prossima presso la Piscina ComunaleSi svolgerà domenica prossima, 26 febbraio presso la Piscina Comunale di Sassuolo, l’ottava edizione del “Trofeo Città di Sassuolo”, a cui prenderanno parte 29 società provenienti da tutta l’Emilia Romagna, dal Trentino Alto Adige, dal Veneto, dal Friuli Venezia Giulia, dalla Lombardia, dal Lazio, dalla Puglia e dal Piemonte.

Gli atleti iscritti, regolarmente tesserati per Società affiliate alla F.I.N. per la stagione 2022-23, sono 590 per un totale di 1798 prove gara, numeri finalmente tornati ai livelli del pre-Covid e che testimoniano la grande voglia di ripartire e tornare a fare sport insieme agli altri e che il Trofeo Città di Sassuolo è diventato un appuntamento di riferimento per il nuoto regionale e non solo.

La manifestazione, a carattere interregionale, si svolgerà nella vasca da 25 mt. a 8 corsie e, durante l’intera durata della manifestazione, sarà a disposizione una vasca (12 X 6 mt, 4 corsie) per lo scioglimento degli atleti. La gestione della manifestazione sarà a cura della Società Team Nuoto Modena A.S.D. con la condivisione delle ASD Nuoto Club Sassuolo e Olimpia Vignola, il patrocinio dell’amministrazione comunale di Sassuolo e il supporto di Nuova Sportiva gestore dell’impianto.

Le categorie in gara saranno: Ragazzi Femmine (anno di nascita 2009 – 2010), Maschi (anno di nascita 2007-2008-2009); Assoluti Femmine (anno di nascita 2008 e precedenti), Maschi (anno di nascita 2006 e precedenti).

Il programma prevede le seguenti gare: 200 FA – 400 MX – 50 DO – 50 RA – 100 RA -100 DO – 200 DO – 200 SL – 200 MX – 100 SL -200 RA – 50 FA – 100 FA – 400 SL – 50 SL – 100 MX – 800 SL – 1500 SL.

Per l’assegnazione dell’8° Trofeo Città di Sassuolo sarà stilata una classifica di società, considerando i punteggi di tutte le gare di tutte le Categorie. Verrà inoltre assegnato il Trofeo Zazzarini Orestina in memoria della recente scomparsa della colonna portante del Nuoto Club Sassuolo alla squadra vincitrice della categoria Ragazzi.

 

Internet e minori: la criminologa Roberta Bruzzone a Sassuolo per un incontro formativo

Internet e minori: la criminologa Roberta Bruzzone a Sassuolo per un incontro formativoOltre 750 studenti hanno preso parte questa mattina a “Navighiamo sicuri nella rete e …nella vita”: l’evento organizzato al PalaPaganelli di Sassuolo, da La Caramella Buona con il Patrocinio del Comune di Sassuolo, in collaborazione con l’Assessorato Pubblica Istruzione e la Polizia Locale, ed il sostegno di Fondazione Iris Ceramica Group.

Gli studenti delle classi 1° e 2° delle Scuola Superiore hanno assistito all’intervento della nota criminologa Roberta Bruzzone, Presidente onorario dell’Associazione nazionale che da oltre 26 anni opera a tutela dell’Infanzia, che ha sensibilizzato i ragazzi sull’utilizzo corretto del web e di tutti gli strumenti digitali da loro tanto utilizzati ma di cui non ne comprendono completamente la pericolosità.

Cyberbullismo, adescamento di minore, revenge porn: questi alcuni dei temi trattati da Roberta Bruzzone per porre l’accento su fenomeni che destano sempre più preoccupazione nella collettività.

“Attenzione e consapevolezza: gli strumenti digitali offrono infinite opportunità ma, se non utilizzati a dovere, possono diventare strumenti in grado di causare danni irreparabili – afferma il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani – per cui è indispensabile conoscerne regole e limiti. Per questo ringrazio la dottoressa Bruzzone e La Caramella Buona, per aver portato importanti suggerimenti proprio a chi, più di altri, utilizza i social; così come ringrazio la Fondazione Iris Ceramica Group che si è dimostrata ancora una volta più che mai attenta e sensibile nei confronti del nostro territorio”.

“Finalmente torniamo ad incontrare gli studenti per confrontarci su temi delicati che affrontiamo quotidianamente e che spesso portiamo in tribunale al fianco di adolescenti vittime di manipolatori seriali – afferma Roberto Mirabile presidente de La Caramella Buona – Ringrazio il Comune di Sassuolo da sempre al nostro fianco e quindi in prima linea nel contrasto della pedofilia e pedopornografia, per averci consentito, ancora una volta, di dedicarci alla prevenzione e all’informazione corretta unitamente alla Polizia locale. Ringrazio infine la Fondazione Iris Ceramica Group, realtà di grande spessore, per aver mostrato una profonda sensibilità verso il nostro operato, appoggiando a pieno questa importante iniziativa”.

“Fondazione Iris Ceramica Group, che nasce dal profondo senso di responsabilità nei confronti del territorio e del capitale umano, si impegna concretamente a creare valore per la collettività. Lo fa anche promuovendo progetti di formazione culturale e sostenendo associazioni che tutelano le fasce più deboli della società. Per questo motivo sosteniamo l’incontro di oggi che consideriamo come un altro importante passo verso la costruzione di un presente e un futuro migliore, partendo proprio dai giovani: supportandoli nel loro processo di crescita, offrendo loro gli strumenti anche culturali per farsi promotori di valori come il rispetto, la solidarietà, l’integrazione e l’aggregazione sociale.” – Federica Minozzi, CEO Iris Ceramica Group.

Formigine: Hera al lavoro sulla rete acquedottistica in via Sassuolo

Formigine: Hera al lavoro sulla rete acquedottistica in via SassuoloMercoledì 22 febbraio Hera inizierà un intervento di rinnovo della rete idrica di Formigine. In particolare, è prevista la posa di una nuova condotta in via Sassuolo e contestualmente saranno rinnovati anche tutti gli allacciamenti presenti nel tratto interessato.

Questo intervento si inserisce in un ampio programma di manutenzione straordinaria che persegue il miglioramento della disponibilità delle risorse idriche gestite da Hera nel Comune di Formigine, nonché il miglioramento dell’affidabilità della rete idrica esistente. Così facendo, inoltre, si ridurrà la necessità di interventi manutentivi e quindi le interruzioni non programmate sulle condotte idriche esistenti.

Durante l’esecuzione dei lavori sarà necessario disporre alcune variazioni al traffico veicolare, in accordo con gli enti preposti, che comunque saranno tali da garantire sempre il passaggio ai residenti e ai mezzi di soccorso.

È inoltre possibile che durante le fasi di lavorazione si verifichino brevi interruzioni della fornitura del servizio, mentre in caso di interruzioni protratte nel tempo gli utenti saranno puntualmente avvisati. Complessivamente, i lavori avranno una durata di circa 100 giorni e richiederanno un investimento di oltre 50 mila euro.

Il Gruppo Hera lavora ogni giorno per soddisfare i cittadini e garantire la continuità del Servizio Idrico, all’insegna di elevati standard qualitativi e della massima sicurezza. La multiutility, che gestisce il Servizio Idrico Integrato in parte delle regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Marche, è impegnata in prima linea per favorire un risparmio e un riuso efficiente dell’acqua, nel rispetto degli equilibri naturali e dei valori dell’economia circolare.

 

L’impegno della Regione per rafforzare la prevenzione dai rischi ambientali e climatici

L’impegno della Regione per rafforzare la prevenzione dai rischi ambientali e climatici
Irene-Priolo (Copyright Regione Emilia Romagna – Autore Pietro Ballardini)

Guarda alla strategia “One-Health (Una sola salute)”, identificata come obiettivo prioritario dalle Nazioni Unite nel 2008, il Sistema Regionale di Protezione della Salute (SRPS), istituito formalmente dalla Giunta regionale per la gestione integrata di problematiche afferenti ad ambiti che fino a oggi hanno trovato difficoltà ad avere relazioni strutturate: ambiente, clima, salute umana e animale.

Il Sistema è concepito per migliorare e armonizzare le politiche e le strategie di attuazione della prevenzione primaria (azioni o interventi volti ad evitare l’insorgenza di malattie nelle persone sane) e della risposta del Servizio Sanitario alle malattie acute e croniche – trasmissibili e non trasmissibili – associate a rischi ambientali.

Il suo compito primario è quello di assicurare il coordinamento e il potenziamento dell’integrazione delle attività delle strutture del territorio che operano a tutela della salute collettiva, rispetto ai rischi ambientali e climatici. In coerenza con le disposizioni nazionali che hanno creato il Sistema Nazionale Prevenzione Salute dai rischi ambientali e climatici (SNPS).

In questo processo di cambiamento un ruolo fondamentale sarà giocato dalla digitalizzazione e, in generale, dallo sviluppo e messa in comune di una nuova piattaforma operativa per lo scambio dei dati di cui facilitare la lettura integrata per pervenire ad una complessiva valutazione del rischio.

“È un grande passo in avanti per la tutela della salute, un’innovazione organizzativa che permette di rendere ancora più efficienti attività che già vengono svolte, ma che in questa nuova modalità assicureranno risposte sempre più puntuali- sottolineano la vicepresidente con delega all’Ambiente, Irene Priolo, e l’assessore alla Politiche per la salute, Raffaele Donini -. Ambiente e salute sono strettamente intrecciati e proprio da qui si parte per una nuova azione coordinata. In questo modo superiamo i vincoli istituzionali e le barriere disciplinari e territoriali, andando oltre la logica che vedeva la promozione della salute come esclusiva dell’ambito sanitario, allargando la prospettiva per garantire il benessere collettivo. Questa è la logica della strategia One-Health (Una sola salute), ed è in questa direzione che intendiamo investire con determinazione”.

Il Sistema Regionale di Protezione della Salute (SRPS) in Emilia-Romagna 

Le funzioni del Sistema SRPS dell’Emilia-Romagna sono assicurate dal Settore Prevenzione collettiva e Sanità pubblica della Regione, con altre due Direzioni generali regionali: Cura del Territorio e dell’ambiente e Agricoltura, caccia e pesca; oltre ai Dipartimenti di Sanità pubblica delle Aziende Usl e Arpae.

Completano il sistema SRPS i laboratori dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) – Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna (Tossicologia occupazionale e ambientale della Medicina del Lavoro e Unità di microbiologia) e quello dell’Azienda Usl della Romagna (U.O Microbiologia). A queste strutture pubbliche si aggiunge la Fondazione Centro Ricerche Marine (CRM) di Cesenatico (FC).

Il SRPS opererà in continuità con il Piano regionale della prevenzione 2021-2025, , che include espressamente specifici o programmi finalizzati alla “tutela della salute dai fattori di rischio presenti nell’ambiente” (sia outdoor che indoor) e alla “promozione di progetti/programmi di miglioramento dell’ambiente e di riduzione dell’impatto sulla salute”.

Il Sistema Nazionale Prevenzione Salute dai rischi ambientali e climatici

Si tratta di una delle azioni di riforma della Missione 6 – Salute del PNRR, finalizzata alla “Definizione di un nuovo assetto istituzionale sistemico per la prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico”, in linea con un approccio integrato (One Health). L’attuazione di tale riforma è avvenuta con il Decreto legge 30 aprile 2022, n. 36 (L. n. 79/22) che istituisce il SNPS e individua, tra l’altro, le funzioni e i soggetti che ne fanno parte citando espressamente i Dipartimenti di Prevenzione delle Ausl, le Regioni, gli Istituti Zooprofilattici, l’Istituto Superiore di Sanità e il ministero della Salute. Il suo sviluppo è sostenuto dal Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC), al cui interno è ricompreso uno specifico investimento relativo al sistema “Salute, Ambiente, Biodiversità e Clima”.

Bando borse di studio dell’Associazione Nazionale dei Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale

Bando borse di studio dell’Associazione Nazionale dei Vigili del Fuoco del Corpo NazionaleART. 1 – FINALITÀ                                                                                      L’Associazione Nazionale dei Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale bandisce un concorso per il conferimento di n. 4 (quattro) borse di studio a studenti delle scuole medie superiori e delle università italiane che abbiano sviluppato percorsi di studio di particolare interesse o lavori originali sui temi dell’inclusione connessi alla prevenzione incendi e/o alla gestione di situazioni emergenziali, così suddivise: due BdS agli studenti delle scuole medie superiori nell’anno scolastico 2022/2023; due BdS agli studenti universitari iscritti a qualsiasi facoltà universitaria nell’anno accademico 2022/2023.

La ripartizione delle predette BdS tra gli studenti delle scuole medie superiori e quelli universitari potrà variare in funzione del numero di domande di partecipazione pervenute e sulla base delle considerazioni elaborate dalla commissione giudicatrice di cui all’art. 9 del presente bando.

ART. 2 – REQUISITI
Le Borse di studio sono concesse a coloro che abbiano sviluppato i temi di cui al precedente articolo nell’anno scolastico/accademico 2022/2023 o in quello immediatamente precedente.
Allo scopo di valorizzare le attività del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco quale primaria struttura pubblica operante sui temi della sicurezza e del soccorso inclusivo, possono partecipare al concorso gli studenti che siano stati coinvolti in percorsi di studio e/o sperimentazione su tali aspetti.
Ai fini della presentazione del progetto in tema di inclusione si fa riferimento a tutte le categorie di persone che possono avere specifiche necessità in situazioni di emergenza e, pertanto, necessitano di azioni mirate alla loro tutela (persone con disabilità, ospiti di asili nido oppure di centri per anziani, ecc.).

ART. 3 – IMPORTI E MODALITA’ DI CONFERIMENTO DEI CONTRIBUTI
Le Borse di studio previste dal bando saranno erogate nei seguenti importi:
– n. 2 (due) Borse di studio di € 1.000 (mille) a studenti ovvero gruppi di studenti delle Scuole Secondarie di Secondo grado;
– n. 2 (due) Borse di studio di € 1.000 (mille) per studenti ovvero gruppi di studenti universitari.
Tali borse di studio saranno destinate a studenti, e/o gruppi di studenti, che presenteranno lavori con carattere di originalità sull’inclusione per gli aspetti indicati nell’art. 1; saranno attribuite per ciascuna tipologia con distinte graduatorie, formate a seguito di valutazione di progetti, studi di particolare interesse o lavori originali.
Nella valutazione dei lavori proposti, sarà considerata l’attribuzione di un punteggio da 1 a 3 adognuno dei seguenti aspetti (1 aspetto poco rilevante, 3 aspetto molto rilevante):
– originalità dei temi;
– livello di approfondimento;
– possibilità di rendere pienamente operativo lo studio;
– utilizzo di modalità innovative nella loro proposizione (video, animazioni, ecc.);
– lavori condotti da gruppo o singoli.
In ogni caso saranno accettati i lavori che valorizzeranno in modo chiaro i criteri indicati nell’art. 1.
La presenza di una persona con specifiche necessità nell’ambito del gruppo, oppure lei stessa comesoggetto singolo che propone il lavoro, sarà valorizzata con un coefficiente moltiplicativo pari a 2 (due).
In tal modo sarà determinato il punteggio finale per la formulazione delle rispettive graduatorie.
La scelta dell’aggiudicazione del contributo è comunque demandata alla Commissione esaminatrice nominata dall’Associazione Nazionale dei Vigili del fuoco, il cui giudizio è insindacabile.
Nel caso in cui i progetti presentati non rispondano compiutamente alle richieste del bando, la Commissione esaminatrice potrà decidere di non attribuire una o più delle borse previste.

ART. 4 – MODALITA’ E TERMINE DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI PARTECIPAZIONE
Le domande di partecipazione al concorso dovranno essere redatte sugli appositi modelli allegati al presente bando ed inviate esclusivamente a mezzo PEC all’indirizzo anvvf@pec.it, pena l’esclusione, entro e non oltre il giorno 31 luglio 2023.

ART. 5 – DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLE DOMANDE DI PARTECIPAZIONE
Alla domanda devono essere allegati:
– progetti, studi di particolare interesse o lavori originali di cui all’art. 1 del bando, che dovranno essere strutturati con una copertina da cui si evinca il titolo dell’elaborato, i nominativi degli autori e la loro appartenenza (nome dell’istituto/università) e docente di riferimento;
– attestazione di iscrizione e frequenza all’anno scolastico/accademico 2022/2023;
– attestazione del docente che ha seguito lo svolgimento del progetto durante il percorso didattico;
– non godimento di benefici analoghi.
I partecipanti con disabilità dovranno documentare la propria condizione.
Le domande ed i documenti sono esenti dall’imposta di bollo.
Ulteriore documentazione potrà essere richiesta dalla Commissione giudicatrice ad integrazione di quella presentata per una migliore valutazione dei requisiti sopra indicati.

ART. 6 – REGOLARIZZAZIONE DELLE DOMANDE
In caso di domande incomplete la Commissione giudicatrice potrà richiedere ulteriori integrazioni. Trascorsi inutilmente 10 gg. dalla data della richiesta, la domanda sarà automaticamente esclusa.

ART. 7 – ESECUTIVITA’ DELLA GRADUATORIA
La graduatoria del concorso sarà predisposta ed approvata dalla apposita Commissione. L’esito del concorso sarà pubblicato sul sito dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco www.anvvf.it e sul sito del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco www.vigilfuoco.it .
La consegna delle Borse di studio avverrà presso i Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco dove risiedono i vincitori, tramite le Sezioni ANVVF, il giorno 4 Dicembre 2023 (Festa di Santa Barbara, Patrona dei Vigili del fuoco).

ART. 8 – TUTELA DELLA PRIVACY
Ai sensi dell’art. 10 della legge 31 dicembre 1996, n. 675, e successive modificazioni ed integrazioni, si informano i candidati che il trattamento dei dati personali da essi forniti in sede di partecipazione al concorso, o comunque acquisiti a tal fine, è finalizzato unicamente all’espletamento delle attività concorsuali.

ART. 9 – COMMISSIONE GIUDICATRICE
La Commissione giudicatrice è composta dai seguenti membri:
1) Luciano Burchietti, Presidente Commissione;
2) Prof.ssa Valeria Tatano, Università Iuav di Venezia – Componente Commissione;
3) Arch. Consuelo Agnesi, Componente Commissione;
4) DV Stefano Zanut, Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco – Componente Commissione.
5) Gianni Andreanelli, Componente Commissione;
6) Ing. Mario Sarno, Componente Commissione.

Per informazioni: borsedistudio@anvvf.it

Maranello: Zidane, il calcio, i diritti e l’integrazione

Maranello: Zidane, il calcio, i diritti e l’integrazioneSport, diritti e integrazione sono al centro dell’evento in programma giovedì 23 febbraio alle ore 21 alla Biblioteca Mabic di Maranello: in scena “La malinconia di Zidane”, reading con Malik Cherif, attore originario dello stesso paese algerino da cui proviene la famiglia di Zinédine Zidane, tratto dal testo di Jean-Philippe Toussaint con musiche e sonorizzazioni di Luca Perciballi.

Lo spettacolo racconta il clamoroso gesto di Zidane (la “testata” all’azzurro Marco Materazzi durante la finale del Campionato del Mondo di calcio del 2006), realtà prosaica descritta in tono poetico e illustrata come atto estetico. La testata diventa l’immagine calligrafica e romanzesca di un eroe colpito dalla più pura malinconia. La letteratura fa a pugni con lo sport e dimostra che è lei ad avere l’ultima parola. Ingresso gratuito, evento proposto nel programma di Sport+ a cura Comune di Maranello con il sostegno della Fondazione di Modena, in collaborazione con ATER Fondazione e l’associazione Mo’ Better Football.

Malik Cherif  
Nato ad Algeri, fugge dalla guerra civile insieme ai genitori giornalisti nel ‘94. Arriva in Francia nella banlieue di Parigi, a Bobigny. A sedici anni inizia una formazione teatrale presso il Conservatorio Jean Wiéner. Perfeziona poi la sua pratica all’ENSATT (École Nationale Supérieure des Arts et Techniques du Théâtre) di Lione. Si forma con i metodi russi, come la biomeccanica di Meyerhold, e con i precetti del teatro dell’oppresso di Augusto Boal, tecniche gli permettono di esplorare le possibilità comuni di costruzione tra attore e pubblico, alternative possibili ai conflitti vissuti nella realtà. Approfondisce poi l’esperienza della creazione teatrale in carcere: lavora nelle prigioni di Nanterre e Fleury-Mérogis e in queste esperienze interroga il legame tra comunicazione verbale e corporea. La sua ricerca teatrale si nutre della pratica PNL (programmazione neuro linguistica) e il suo lavoro è al contempo performativo, poetico e terapeutico. Attualmente sta creando una propria compagnia, Batailles Nocturnes, con attori italiani e francesi per creare un ponte tra i due territori ed esplorare, attraverso la drammaturgia, quesiti sociali e politici trasversali a diversi paesi d’Europa.

Luca Perciballi
Chitarrista, compositore ed educatore. Ha studiato in Italia e Olanda in prestigiose scuole come il Conservatorio A.Boito, CODARTS e il Conservatorio G.Verdi. La sua passione per l’improvvisazione lo ha spinto a sviluppare una visione personale sulla forma e una profonda ricerca su nuove sonorità e tecniche strumentali. Influenzato dagli studi classici, cerca di fondere due mondi diversi come l’improvvisazione e la composizione. Nella sua attività di musicista si esibisce principalmente nel campo dell’improvvisazione creativa. Attivo sound designer per performance contemporanee, è interessato alle possibilità di interazione tra visual e musica e all’uso della parola parlata in contesti musicali.

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 22 febbraio 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 22 febbraio 2023Cielo tra il nuvoloso e il molto nuvoloso con foschie e nebbie sulle zone di pianura nord-orientali al primo mattino e addensamenti più compatti sui rilievi emiliani dal pomeriggio, dove potranno dar luogo a deboli piogge o pioviggini. Temperature minime in lieve aumento con valori attorno a 7/8 gradi, localmente inferiori sulle aree extra-urbane del settore orientale della regione. Massime in lieve flessione con valori attorno a 12/13 gradi. Temperature ancora superiori alla norma del periodo. Venti deboli in prevalenza orientali. Mare da calmo a poco mosso.

(Arpae)

Le imprese straniere spingono ancora la crescita in Emilia Romagna

Le imprese straniere spingono ancora la crescita in Emilia Romagna
Copyright: Meridiana Immagini – Autore: Samaritani Andrea

Alla fine del 2022 le imprese attive straniere in Emilia-Romagna hanno raggiunto quota 54.525 pari al 13,7 per cento del totale delle imprese regionali.

Rispetto alla stessa data dell’anno precedente sono aumentate di 1.333 unità (+2,5 per cento), ma con la conferma di un sensibile rallentamento.

Questo è quanto emerge dai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna.

Il confronto con il totale delle imprese regionali

Al contrario, le imprese non straniere hanno accentuato la discesa (-1,3 per cento, -4.490 imprese), che è risultata la più rapida dal 2015. La crescita delle imprese di nati all’estero ha quindi sensibilmente contenuto la riduzione della base imprenditoriale regionale.

Straniere femminili e giovanili

L’andamento delle imprese condotte da stranieri è assai diverso se si considerano due sottoinsiemi non disgiunti: le aziende di donne e quelle di giovani.

C’è un rallentamento rispetto alla forte crescita, ma restano in positivo (+2,8 per cento, +344 imprese) le imprese straniere femminili.

Anche l’incremento delle imprese straniere giovanili, trascinato dalle misure introdotte a sostegno delle costruzioni, ha avuto una decelerazione (+2,0 per cento, +163 aziende).

Il dato italiano e quelli regionali

Al termine del 2022 in Italia le imprese di stranieri sono risultate in leggera crescita (+0,6 per cento), mentre le altre imprese hanno confermato la loro tendenza negativa con un ulteriore accelerazione della flessione (-0,8 per cento) apparsa più rapida di quella regionale.

 

I settori di attività economica

La parte del leone è ancora delle costruzioni che sono ben 20.053 (+4,3 per cento). Nell’ampio aggregato dei servizi, che con 15.221 imprese in più registra un aumento del 3,1 per cento, l’apporto maggiore è giunto dal vasto insieme degli altri servizi diversi dal commercio.

Per quanto riguarda il commercio, che conta 12.911 imprese c’è sostanziale stabilità (+0,1 per cento) come per la manifattura che conta 5.393 aziende e accusa un lievissimo calo (-0,2 per cento).

L’agricoltura (+5,6 per cento) continua un percorso di crescita, anche se questo settore è ancora marginale per le imprese estere, che risultano essere 947.

La forma giuridica

La consistenza delle imprese straniere è legata soprattutto alle ditte individuali, che sono ben 42.340 (+1,0 per cento).

L’attrattività della normativa continua a determinare l’aumento delle società a responsabilità limitata semplificata (+13,8 per cento) che sono in totale 8.220, con l’effetto della riduzione delle società di persone (+1,0 per cento) che risultano 3.285. Stabile l’insieme delle imprese costituite sotto altre forme, ovvero cooperative e consorzi (-0,1 per cento) che è comunque residuale (680).

 

Sabato il secondo incontro tematico del PIF24 Fiorano

Sabato il secondo incontro tematico del PIF24 FioranoDopo il primo incontro tematico di fine gennaio sul tema del lavoro, e la raccolta di spunti che andranno a comporre il programma del PD di Fiorano per il 2024, torna l’appuntamento con il #PIF24: ritrovo sabato 25 febbraio nella sala civica di Casa Corsini (via Statale 83, Spezzano) dalle 10:00 alle 12:00 per il secondo incontro tematico del percorso, che approfondirà il tema della sanità anche per quanto riguarda l’assistenza sanitaria territoriale.

Saranno presenti:

  • Cecilia Pellicciari, dirigente professioni sanitarie Azienda USL di Modena
  • Mimmo Andreoli, rappresentante dei medici di medicina generale nel Comitato Consultivo Misto di Sassuolo
  • Luca Busani, assessore del comune di Fiorano con delega alle politiche sociali, del lavoro e della salute

La seconda parte dell’incontro prevede il coinvolgimento dei partecipanti in tavoli di confronto guidato, attraverso i quali si rielaboreranno gli stimoli ricevuti dai relatori e si formuleranno insieme delle proposte concrete da tenere in considerazione per il programma elettorale 2024 del PD di Fiorano.

L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming nel canale YouTube del Circolo PD di Fiorano, a questo link: https://youtube.com/live/pjEzLx00i6Y?si=EnSIkaIECMiOmarE

Che cos’è il PIF24 Fiorano?
È un percorso di formazione politica aperto a tutti, strutturato su più incontri tematici periodici. Allo stesso tempo, è un percorso di costruzione del programma elettorale per Fiorano, in vista delle elezioni amministrative del 2024.

Perché iniziare nel 2022?
Perché crediamo abbia senso e sia molto utile partire per tempo, in una grande iniziativa di coinvolgimento della cittadinanza, per creare percorsi di ascolto e partecipazione. Proprio per questo abbiamo pensato di lanciare il percorso del PIF già a dicembre 2022.

Per tutta la durata del percorso, che si svilupperà nei prossimi mesi fino all’appuntamento elettorale del 2024, ci accompagnerà il Questionario PIF: uno strumento per raccogliere idee, critiche e proposte concrete da parte di tutta la cittadinanza. Lo trovate a questo link: https://forms.gle/qmF6DMvyToEyBkRn8

 

Fotovoltaico, la Giunta regionale definisce i criteri per la localizzazione degli impianti

Fotovoltaico, la Giunta regionale definisce i criteri per la localizzazione degli impiantiRinnovabile, con zero emissioni e molto risparmio (energetico ed economico). La Regione Emilia-Romagna punta sempre più sul fotovoltaico e la Giunta propone al vaglio dell’Assemblea legislativa un atto specifico sul tema.
Obiettivo, l’aggiornamento dei criteri che orientano i soggetti, pubblici e privati, nella corretta localizzazione degli impianti, tutelando al tempo stesso i terreni coltivati, il paesaggio e l’ambiente circostante.

Tutto questo alla luce della più recente legislazione statale che, con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo più ampio e rapido di questi sistemi di produzione energetica, ha ampliato i casi di aree idonee, creando tuttavia dubbi interpretativi a causa della numerosa stratificazione normativa introdotta.
Da qui la necessità di un intervento chiarificatore e di indirizzo della Regione, richiesto dagli stessi operatori.
L’obiettivo è armonizzare i criteri per la localizzazione degli impianti fotovoltaici, definiti dalla normativa statale, con le caratteristiche dei luoghi e, in particolare, con le tutele ambientali, paesaggistiche e delle coltivazioni certificate da salvaguardare.
Resta ferma l’esigenza di promuovere un maggior sviluppo di questi impianti nel territorio dell’Emilia-Romagna: scopo delle politiche regionali, in questo campo, è il contenimento delle emissioni e la riduzione del fabbisogno energetico, per consentire una reale transizione ecologica dell’intero sistema produttivo.
Al tempo stesso aumentare il fotovoltaico consentirà di contrastare e ridurre l’impatto dei costi dell’energia su imprese e lavoratori.

L’obiettivo, in sintesi: dare impulso allo sviluppo degli impianti mantenendo ferma la tutela di agricoltura e paesaggio

Per tutelare le eccellenze agricole che caratterizzano l’Emilia-Romagna, il testo della Giunta stabilisce che, laddove le aree siano interessate da coltivazioni certificate, vengono ammessi esclusivamente impianti agrivoltaici. Si è deciso di dare un impulso maggiore allo sviluppo al fotovoltaico prevedendo la possibilità di inserire gli impianti nelle cave dismesse, o recuperate, salvaguardando anche in questo caso i corridoi ecologici e le produzioni di pregio. Nelle aree che hanno come destinazione finale l’invaso o il bacino è consentita l’istallazione di impianti fotovoltaici flottanti, che potranno d’ora in poi coprire il 70% della superficie (in precedenza potevano interessare solo il 50% dello specchio d’acqua) e avere una distanza minima di 10 metri dalla sponda (in precedenza la distanza minima era di 20 metri).
La delibera fornisce poi importanti chiarimenti in merito alla possibilità, prevista dalla normativa statale, di occupare con impianti fotovoltaici una superficie non superiore al 60% dell’area di pertinenza degli impianti industriali. L’atto regionale specifica che l’installazione degli impianti in questa percentuale non dovrà comunque compromettere la funzionalità delle dotazioni infrastrutturali e tecnologiche dell’impianto produttivo, con particolare riguardo all’accessibilità delle persone, delle merci e dei mezzi di intervento e soccorso.
Si dovrà inoltre assicurare il mantenimento della quota dei parcheggi pertinenziali prescritta dalla disciplina urbanistica in vigore, ma è consentito ricoprire il 100% degli stessi con strutture di sostegno per la realizzazione di un impianto fotovoltaico soprelevato.

 

Vigili sospesi, Pd Sassuolo: “Fare piena luce su una vicenda inquietante”

Vigili sospesi, Pd Sassuolo: “Fare piena luce su una vicenda inquietante”Il Pd Sassuolo chiede chiarezza: “Ci chiediamo se dal 2021 a oggi questi esponenti della polizia locale abbiano continuato il loro operato come se nulla fosse”. La nota:

“Ancora una volta Sassuolo, la nostra città, fa notizia sui siti e sui giornali nazionali; negli ultimi anni accade quasi sempre per fatti che lanciano discredito sulla nostra comunità. L’ultima notizia riguarda l’avvenuta sospensione di quattro membri delle forze della polizia locale, indagati dalla procura di Modena per aggressione e tortura nei confronti di un uomo di cittadinanza marocchina nei locali del pronto soccorso di Sassuolo oltre che  per avere riportato nel verbale fatti non corrispondenti alla verità al fine di discolparsi. Questa terribile vicenda risale al 2021; la denuncia è stata inoltrata dal direttore generale dell’Ospedale che ha dimostrato enorme coraggio e professionalità. La sospensione è stata disposta ora dal Gip di Modena che ha accolto la richiesta del PM. Ci si chiede se dal 2021 a oggi questi esponenti della polizia locale cittadina abbiano continuato il loro operato come se nulla fosse con il rischio di reiterare comportamenti di tale aggressività nei confronti della cittadinanza. Del procedimento penale in corso si è saputo soltanto ora; ci si chiede chi ne fosse a conoscenza all’interno della amministrazione cittadina. Certamente non i consiglieri dell’opposizione ai quali nulla è stato riportato. Questi episodi gettano ombre sulla qualità delle nostre istituzioni e sull’onore delle forze dell’ordine ed è inaccettabile che rimangano sotto silenzio. Il sindaco Menani ha dichiarato che i soggetti coinvolti ‘non sono quattro criminali’. Questo lo deciderà la magistratura che per il momento ha assunto un provvedimento interdittale importante. Oggi noi chiediamo chiarezza. Dalle forze dell’ordine i cittadini tutti si attendono tutela e protezione e non vogliono averne paura”.

 

 

Programma di chiusure per lavori su A14 e D14

Programma di chiusure per lavori su A14 e D14Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di pavimentazione, sarà chiusa la stazione di Imola, nei seguenti giorni e con le seguenti modalità:
-dalle 22:00 di giovedì 23 alle 6:00 di venerdì 24 febbraio, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Ancona e in uscita per chi proviene da Bologna;
-dalle 22:00 di venerdì 24 alle 6:00 di sabato 25 febbraio, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Ancona.
In alternativa si consiglia di utilizzare le stazioni di Faenza e di Castel San Pietro.

******

Sulla D14 Diramazione per Ravenna, per consentire lavori di pavimentazione, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

-dalle 21:00 di lunedì 20 alle 6:00 di martedì 21 febbraio, sarà chiuso il tratto compreso tra Bagnacavallo e Fornace Zarattini, verso Ravenna.
Nella stessa notte, ma con orario 20:00-6:00, non sarà raggiungibile l’area di servizio “Sant’Eufemia ovest”, situata nel suddetto tratto.
In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo di Bagnacavallo, percorrere la viabilità ordinaria: SP8, SP253, Via Albergone, SP253, Via Faentina, per rientrare sulla Diramazione allo svincolo di Fornace Zarattini;

-dalle 21:00 di martedì 21 alle 6:00 di mercoledì 22 febbraio, sarà chiuso il tratto compreso tra Fornace Zarattini e Bagnacavallo, verso la A14 Bologna-Taranto.
Nella stessa notte, ma con orario 20:00-6:00, non sarà raggiungibile l’area di servizio “Sant’Eufemia est”, situata nel suddetto tratto.
In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo di Fornace Zarattini, percorrere la viabilità ordinaria: Via Faentina, SP253, Via Albergone, SP253, SP8, per rientrare sulla Diramazione allo svincolo di Bagnacavallo;

-dalle 21:00 di mercoledì 22 alle 6:00 di giovedì 23 febbraio, sarà chiuso il tratto compreso tra Lugo e l’allacciamento con la A14 Bologna-Taranto, in direzione di quest’ultima.
Di conseguenza, lo svincolo Cotignola sarà chiuso in entrata verso la A14 e in uscita per chi proviene da Ravenna.
In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo di Lugo, percorrere la viabilità ordinaria: Via Madonna di Genova, Via Antonio Gramsci, SP108, SP8, per entrare sulla A14 alla stazione di Faenza;

-nelle due notti di giovedì 23 e venerdì 24 febbraio, con orario 21:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra gli svincoli “Quadrifoglio” dell’allacciamento con la SS16 adriatica (km 29+800) e Fornace Zarattini (km 26+500), verso la A14 Bologna-Taranto.
Di conseguenza, saranno chiusi i seguenti rami di allacciamento:
-sarà chiuso il ramo di allacciamento dalla SS16 adriatica, con provenienza Rimini, sulla D14 Diramazione per Ravenna, verso la A14;
-sarà chiuo il ramo di allacciamento dalla SS16 adriatica, con provenienza Ferrara, sulla Diramazione per Ravenna, verso la A14.
In alternativa si consiglia di percorrere la viabilità ordinaria: SS16 adriatica, SS67, Via Ravegnana, per rientrare sulla A14 alla stazione di Forlì.

 

Programma di chiusure per lavori su A13, A14 e D14

Programma di chiusure per lavori su A14 e D14

Poco dopo le ore 17:00, sull’autostrada A13 Bologna – Padova, è stato riaperto il tratto compreso tra Bologna Interporto e Altedo in direzione Padova, precedentemente chiuso a causa di un incidente all’altezza del km 12 che ha visto coinvolti 3 mezzi pesanti.

Attualmente, sul luogo dell’evento, il traffico transita su una corsia e si registrano 3 km di coda in direzione Padova.

Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di pavimentazione, sarà chiusa la stazione di Imola, nei seguenti giorni e con le seguenti modalità:
-dalle 22:00 di giovedì 23 alle 6:00 di venerdì 24 febbraio, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Ancona e in uscita per chi proviene da Bologna;
-dalle 22:00 di venerdì 24 alle 6:00 di sabato 25 febbraio, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Ancona.
In alternativa si consiglia di utilizzare le stazioni di Faenza e di Castel San Pietro.

******

Sulla D14 Diramazione per Ravenna, per consentire lavori di pavimentazione, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

-dalle 21:00 di lunedì 20 alle 6:00 di martedì 21 febbraio, sarà chiuso il tratto compreso tra Bagnacavallo e Fornace Zarattini, verso Ravenna.
Nella stessa notte, ma con orario 20:00-6:00, non sarà raggiungibile l’area di servizio “Sant’Eufemia ovest”, situata nel suddetto tratto.
In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo di Bagnacavallo, percorrere la viabilità ordinaria: SP8, SP253, Via Albergone, SP253, Via Faentina, per rientrare sulla Diramazione allo svincolo di Fornace Zarattini;

-dalle 21:00 di martedì 21 alle 6:00 di mercoledì 22 febbraio, sarà chiuso il tratto compreso tra Fornace Zarattini e Bagnacavallo, verso la A14 Bologna-Taranto.
Nella stessa notte, ma con orario 20:00-6:00, non sarà raggiungibile l’area di servizio “Sant’Eufemia est”, situata nel suddetto tratto.
In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo di Fornace Zarattini, percorrere la viabilità ordinaria: Via Faentina, SP253, Via Albergone, SP253, SP8, per rientrare sulla Diramazione allo svincolo di Bagnacavallo;

-dalle 21:00 di mercoledì 22 alle 6:00 di giovedì 23 febbraio, sarà chiuso il tratto compreso tra Lugo e l’allacciamento con la A14 Bologna-Taranto, in direzione di quest’ultima.
Di conseguenza, lo svincolo Cotignola sarà chiuso in entrata verso la A14 e in uscita per chi proviene da Ravenna.
In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo di Lugo, percorrere la viabilità ordinaria: Via Madonna di Genova, Via Antonio Gramsci, SP108, SP8, per entrare sulla A14 alla stazione di Faenza;

-nelle due notti di giovedì 23 e venerdì 24 febbraio, con orario 21:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra gli svincoli “Quadrifoglio” dell’allacciamento con la SS16 adriatica (km 29+800) e Fornace Zarattini (km 26+500), verso la A14 Bologna-Taranto.
Di conseguenza, saranno chiusi i seguenti rami di allacciamento:
-sarà chiuso il ramo di allacciamento dalla SS16 adriatica, con provenienza Rimini, sulla D14 Diramazione per Ravenna, verso la A14;
-sarà chiuo il ramo di allacciamento dalla SS16 adriatica, con provenienza Ferrara, sulla Diramazione per Ravenna, verso la A14.
In alternativa si consiglia di percorrere la viabilità ordinaria: SS16 adriatica, SS67, Via Ravegnana, per rientrare sulla A14 alla stazione di Forlì.

 

PRIA: introdotti gli assegni di cura per le persone con disturbo dello spettro autistico

PRIA: introdotti gli assegni di cura per le persone con disturbo dello spettro autisticoUn emendamento presentato dal centrodestra a prima firma del Consigliere della Lega Daniele Marchetti e firmato anche dalla Capogruppo di Fratelli d’Italia Marta Evangelisti e dal Consigliere Luca Cuoghi, impegna la giunta dell’Emilia-Romagna ad individuare i criteri per il riconoscimento degli assegni di cura nell’ambito del Programma Regionale Integrato di Assistenza territoriale alle persone con disturbo dello spettro autistico.

Richiesto a gran voce dalle associazioni delle famiglie, l’assegno di cura era sempre stato escluso dagli strumenti a loro disposizione; una precedente proposta del gruppo Fratelli d’Italia era stata già bocciata in fase di approvazione del bilancio di previsione per il 2023.

“Chiedere il confronto con le associazioni, senza poi dare risposta alle loro richieste, sarebbe stata una perdita di tempo e una presa in giro – è il commento di Luca Cuoghi, che prosegue – avevamo promesso che non ci saremo arresi su questo tema e che avremo fatto di tutto per convincere la maggioranza: ora questo obiettivo è stato raggiunto”.

L’assessore regionale al Welfare, Taruffi ha ricevuto la viceministra all’Educazione del nuovo Governo brasiliano, Cruz Schweickardt

L’assessore regionale al Welfare, Taruffi ha ricevuto la viceministra all’Educazione del nuovo Governo brasiliano, Cruz SchweickardtRafforzare l’ormai storica collaborazione tra Regione Emilia-Romagna e Brasile maturata in tanti anni, che ha portato a condividere specifici progetti e mantenere costante il reciproco confronto su tematiche di comune interesse.

È l’impegno per il futuro che l’assessore regionale al Welfare e Montagna, Igor Taruffi e la viceministra all’Educazione di base del nuovo Governo brasiliano, Kátia Helena Serafina Cruz Schweickard, hanno assunto a seguito dell’incontro di questa mattina in Regione.

Tra i temi affrontati alcune convergenze tra i due contesti, quello italiano e quello brasiliano, relative alle attuali sfide delle politiche pubbliche universalistiche in campo sanitario. Tra queste, il rafforzamento dell’assistenza territoriale in una prospettiva comunitaria e internazionale, anche a fronte delle esperienze maturate durante la pandemia.

L’occasione per la visita istituzionale della ministra nella nostra regione è stata la sua presenza a Bologna, dal 20 al 24 febbraio, nell’ambito dei lavori del 14° Laboratorio Italo-Brasiliano di formazione, ricerca e pratica in Salute collettiva: un evento di cooperazione interistituzionale tra università, enti e servizi sanitari dei due Paesi, avviato a partire dal 2014 su attività di ricerca, formazione e cooperazione.

L’assessore Taruffi durante il colloquio ha voluto ricordare come i rapporti di collaborazione tra l’Italia e il Brasile si fondino su un patrimonio comune di valori democratici e di equità sociale su un ampio spettro di attività e contatti intrattenuti sia a livello di Governi centrali, sia tra le Regioni e le Province italiane, da una parte, e le città e gli Stati federali brasiliani, dall’altra. In particolare, l’assessore ha voluto sottolineare la vicinanza al nuovo Governo Lula, condividendone le politiche orientate alle riforme sociali e contrasto alla povertà.

Ma sono anche state poste le basi per il potenziamento delle collaborazioni in atto, aggiungendo nuove opportunità riguardanti le politiche educative e sociali.

I rapporti tra l’Emilia-Romagna e il Brasile

La Regione Emilia-Romagna intrattiene relazioni istituzionali e tecniche con il Brasile a partire dal 2004, quando è stato sottoscritto l’Accordo di collaborazione con il Governo della Repubblica Federativa del Brasile.

La collaborazione è proseguita con la realizzazione di programmi di cooperazione internazionale che dal 2008 hanno visto la Regione impegnata in una serie di progetti specifici a favore del rafforzamento del cooperativismo in Brasile, del settore agroalimentare e di attività di collaborazione in ambito sanitario.

Inoltre il Brasile ospita una delle comunità italiane più numerose al mondo: dei circa sei milioni e mezzo di concittadini residenti all’estero, oltre settecentomila risiedono in Brasile (circa l’11% del totale). Gli italiani iscritti negli schedari consolari della rete in Brasile hanno superato le 710.000 unità (luglio 2022), mentre si calcola che siano circa trenta milioni gli oriundi.

La viceministra Kátia Helena Serafina Cruz Schweickardt

La viceministra Kátia Helena Serafina Cruz Schweickardt è professoressa ordinaria presso l’Università Federale di Amazonas ed è stata assessora all’Ambiente e all’Istruzione nella città di Manaus per dieci anni, promuovendo l’inclusione di popolazioni di origine diversa, a partire dalle scuole per i bambini indigeni e non indigeni. Inoltre, si è occupata approfonditamente della conservazione dell’ambiente con iniziative di sostenibilità e inclusione di popolazioni vulnerabili che occupavano territori di riserve naturali. Attualmente è Segretario nazionale (viceministro) dell’Educazione di base del ministero dell’Istruzione del nuovo Governo brasiliano. Tra le sue onorificenze, la “Medaglia Inês e Vasconcelos” ricevuta nel 2020 dall’Assemblea legislativa di Amazonas, per i rilevanti servizi resi all’istruzione pubblica e nello stesso anno è stata premiata con il “Public Spirit Prize 2020”, come eccellenza nazionale nella categoria Istruzione.

Sulla A1 chiusure notturne della stazione di Fiorenzuola e delle aree di servizio Arda

Sulla A1 chiusure notturne della stazione di Fiorenzuola e delle aree di servizio ArdaSulla A1 Milano-Napoli, per consentire attività di ispezione delle opere d’arte, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

-dalle 21:00 di mercoledì 22 alle 5:00 di giovedì 23 febbraio, sarà chiusa la stazione di Fiorenzuola, in entrata verso Milano/Bologna e A21 (Cremona/Brescia) e in uscita per chi proviene da Milano e dalla D21 Diramazione Fiorenzuola, da Brescia.
Nella stessa notte, ma con orario 20:00-5:00, sarà chiusa l’area di servizio “Arda ovest”, situata nel tratto compreso tra Piacenza sud e Fiorenzuola, verso Bologna;

-dalle 21:00 di giovedì 23 alle 5:00 di venerdì 24 febbraio, sarà chiusa la stazione di Fiorenzuola, in entrata verso Milano/Bologna e A21 (Cremona/Brescia) e in uscita per chi proviene da Bologna. Contestualmente, sarà chiuso il ramo di allacciamento per chi proviene da Bologna ed è diretto sulla D21 Diramazione Fiorenzuola verso Cremona/Brescia.
Nella stessa notte, ma con orario 20:00-5:00, sarà chiusa l’area di servizio “Arda est”, situata nel tratto compreso tra Fiorenzuola e Piacenza sud, verso Milano.

In alternativa, si consiglia di utilizzare le seguenti stazioni:
per la chiusura entrata stazione di Fiorenzuola, verso Milano e A21: Piacenza sud; verso Bologna: Fidenza;
per la chiusura uscita stazione di Fiorenzuola, per chi proviene da Milano: Piacenza sud; per chi proviene da Bologna: Fidenza;
per chi proviene dalla D21, da Brescia: uscire a Castelvetro e percorrere la SP462 in direzione Fiorenzuola;
da Bologna verso Cremona/Brescia, proseguire sulla A1 verso Milano e immettersi sulla A21 verso Brescia attraverso la Complanare di Piacenza sud, al km 58+500.

Il Consiglio comunale di Fiorano convocato per giovedì 23 febbraio

Il Consiglio comunale di Fiorano convocato per giovedì 23 febbraioIl presidente Alessandro Reginato ha convocato il prossimo Consiglio Comunale di Fiorano Modenese per giovedì 23 febbraio 2023, ore 19.00, presso la struttura di Casa Corsini (via Statale 83).

La seduta si aprirà con due interrogazioni del consigliere Graziano Bastai: la prima in merito alla nuova modalità di raccolta rifiuti e la seconda sui cantieri che stanno interessando il centro cittadino. A seguire dovranno essere approvate la variazione di bilancio 2023-2025 e la convenzione per l’esercizio in forma associata – con altri Comuni limitrofi – delle funzioni relative al vincolo idrogeologico. Dopodiché la consigliera Margherita Bastai porrà l’attenzione prima sul tema della sala consiliare, indicando come luogo di futura realizzazione il magazzino comunale, e poi sul tema dell’indipendenza energetica. Un altro punto all’Ordine del Giorno proporrà il sostegno alla tradizione dell’aceto balsamico quale patrimonio immateriale sotto la protezione Unesco. In ultimo il consigliere Roggiani presenterà interpellanza sulla questione Tari 2017, ultimamente al centro di alcune problematiche di riscossione.

Come sempre, possibilità di assistere in diretta al Consiglio anche in modalità streaming attraverso le pagine Facebook e YouTube del Comune.

La Regione fa ricorso alla Corte costituzionale contro la norma del Governo sulla riorganizzazione della rete scolastica

La Regione fa ricorso alla Corte costituzionale contro la norma del Governo sulla riorganizzazione della rete scolasticaLa Regione Emilia-Romagna ha deciso di ricorrere alla Corte costituzionale contro la norma voluta dal Governo che prevede un dimensionamento della rete scolastica che, se realizzato in questi termini, creerebbe forti penalizzazioni per i territori.

I motivi sono stati illustrati in conferenza stampa oggi dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dall’assessora alla Scuola, Paola Salomoni, e dal sottosegretario alla Presidenza, Davide Baruffi.

La Giunta regionale formalizza la costituzione in giudizio davanti alla Consulta contro le parti della Legge statale di Bilancio sulla riorganizzazione della rete scolastica, nelle quali si alza a 900 studenti la soglia minima per poter avere una autonomia scolastica con un proprio dirigente, col rischio, di fatto, di accorpamenti e riduzione del numero delle autonomie, e quindi delle scuole gestite dalle stesse, in particolare nelle aree interne, periferiche e nei comuni montani. (Tecnicamente, il ricorso riguarda l’articolo 1, comma 557, e l’articolo 1, commi 558-561, della Legge 197 del 29 dicembre 2022 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”).

Sostanzialmente, la Regione solleva una questione di legittimità costituzionale perché ritiene che le norme del provvedimento deciso dal Governo siano lesive delle competenze regionali in materia di dimensionamento della rete scolastica. Oltre che dei principi di leale collaborazione e sussidiarietà e di rispetto delle procedure di coordinamento Stato-Regioni in materia di scuola.

Altro elemento che induce la Regione a ricorrere al giudizio della Corte è la valutazione secondo cui non possa essere un obiettivo dello Stato la riduzione del numero delle istituzioni scolastiche, perché questo è in contrasto con i principi di ragionevolezza e di buon andamento dell’amministrazione, così come sono indicati dalla Costituzione.

Quali le conseguenze? Secondo quanto previsto dal Governo, in Emilia-Romagna il taglio previsto sarà di 15 posizioni di dirigenti scolastici e direttori dei Servizi generali e amministrativi in tre anni. E questo comporterà la necessità di riorganizzare la rete scolastica, accorpando istituzioni scolastiche che già hanno una media di più 1.000 studenti per autonomia scolastica, con punte di quasi 1.200 studenti di media nelle scuole superiori di II grado.

“Il provvedimento del Governo- sottolineano il presidente Bonaccini e l’assessora Salomoni- taglia le autonomie scolastiche per risparmiare sul costo dei dirigenti scolastici e dei direttori dei Servizi generali. Un intervento che colpisce un servizio fondamentale e un bene pubblico come la scuola in una regione, va ricordato, nella quale si è già lavorato alla razionalizzazione della rete scolastica in collaborazione con Enti locali e Ufficio scolastico regionale, cercando di mettere studenti e famiglie al primo posto. Tagliare in questo modo, come vuol fare invece il Governo, mette a rischio le scuole in montagna e nelle aree interne periferiche”.

“Porsi come obiettivo la riduzione graduale del numero delle istituzioni scolastiche è inaccettabile- sottolinea il sottosegretario Baruffi- e chiediamo alla Corte costituzionale di intervenire perché questo articolo della Finanziaria è in contrasto con tutti i principi del diritto allo studio e con l’articolo 3 della costituzione. Oggi in Giunta daremo quindi formalmente incarico a un giurista e costituzionalista di istruire e presentare ricorso alla Consulta”.

“Crediamo non sia legittimo, oltre che non utile- concludono Bonaccini e Salomoni- che il Governo intervenga così pesantemente sull’organizzazione della scuola pubblica senza il coinvolgimento delle Regioni. Ci pare anche che le prime scelte fatte in materia di istruzione siano gravi e prefigurino un vero e proprio attacco alla scuola pubblica. Ancor di più perché ledono le competenze delle Regioni non valorizzando i principi di leale collaborazione necessari a garantire il buon funzionamento del sistema scolastico”.

Cosa prevede la riforma del Governo

La riforma, approvata con la Legge di Bilancio dello Stato 2023, decorre dall’anno scolastico 2024/25 e individua i criteri per l’assegnazione dei Dirigenti Scolastici e dei Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA), tenendo conto della popolazione scolastica regionale.

In particolare, consente allo Stato di stabilire unilateralmente i criteri per il dimensionamento della rete scolastica, in caso di mancato accordo in Conferenza Unificata entro il termine stabilito, sulla base di parametri rigidi che violano – secondo la Regione – la competenza regionale in materia di istruzione e la leale collaborazione.

L’attuale soglia, prevista con la Legge di Bilancio dello Stato 2022 per gli anni scolastici 2022-2023 e 2023-2024 prevede, per avere un proprio Dirigente e DSGA, il numero minimo di 600 studenti e di 400 nelle piccole isole e nei comuni montani abbassato però come nell’anno scolastico 2021-2022 a 500 e 300.

Con la legge di Bilancio approvata a dicembre 2022 si innalza il coefficiente ad un minimo di 900, non superiore a 1.000, per avere un proprio Dirigente e DSGA.

Il dimensionamento scolastico va attuato entro il 30 novembre di ogni anno, data entro cui gli Enti locali devono comunicare l’entità della rete degli istituti.

Superbonus, Fillea Cgil ER: Scelta scellerata, in regione provocherà migliaia di licenziamenti.

Superbonus, Fillea Cgil ER: Scelta scellerata, in regione provocherà migliaia di licenziamenti.
Edilizia (Copyright immagine: Regione Emilia-Romagna A.I.U.S.G. – Autore: Banzi Liviana)

Le scelte del Governo Meloni riguardo al blocco della cessione dei crediti e dello sconto in fattura metterà a rischio migliaia e migliaia di posti di lavoro in Emilia-Romagna e decine di aziende serie. Questo governo attacca il settore delle costruzioni e manca di una visione strutturale per il futuro green del Paese, per l’efficientamento energetico, la riqualificazione, la rigenerazione urbana e misure volte a contrastare il dissesto idrogeologico. Le decisioni assunte nell’ultimo Consiglio dei ministri rischiano di produrre effetti negativi in tutto lo scenario economico emiliano- romagnolo.

Gli effetti di tale decisione mettono a rischio la perdita di migliaia e migliaia di posti di lavoro diretti, l’esclusione della maggioranza della popolazione costituita da lavoratori dipendenti, partite Iva, pensionati, giovani, precari e disoccupati di accedere ai bonus edilizia, costringendoli a vivere in abitazioni vetuste ed energivore dove la classe energetica di riferimento è la classe D, rendendo i bonus misure esclusivamente per le classi agiate. Inoltre, non si potrà attuare in Italia la rivoluzione green in base ai parametri europei ed all’agenda ONU. Oggi il nostro patrimonio residenziale è tra più inquinanti al mondo.

Le scellerate misure del Governo, inoltre, mettono a rischio anche le tante imprese serie che hanno investito in questa misura. Disinvestire nel settore delle costruzioni rischia di affossare l’intera economia del Paese, in quanto il settore delle costruzioni per la propria natura anticiclica rappresenta un volano per l’economia (1 euro investito in edilizia equivale a 3 euro in economia reale). Oggi, invece, rischiamo di assistere alla perdita di migliaia di posti di lavoro, centinaia di imprese serie che rischiano di non superare i prossimi mesi a causa di una scelta politica sbagliata.

Noi facciamo un appello alla responsabilità del Governo e delle forze politiche affinché apportino immediatamente misure che permettano di sostenere il settore delle costruzione e l’economia green. Qualora il Governo non dovesse apportare modifiche al decreto saremo pronti alla mobilitazione regionale e nazionale in difesa dei posti di lavoro.

Consumi, Coldiretti: triplica birra made in Italy, record decennio

Consumi, Coldiretti: triplica birra made in Italy, record decennioTriplicati i birrifici artigianali in Italia negli ultimi dieci anni che superano la quota record di 1085 realtà nel 2022. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti e del Consorzio di tutela e promozione della birra artigianale italiana in occasione del “Beer&Food Attraction” di Rimini.

Il Consorzio Birra Italiana opera anche in Emilia-Romagna con diversi birrifici associati e questa crescita – sottolinea Coldiretti – ha fatto salire la domanda di materie prime 100% Made in Italy con il luppolo che da zero ha raggiunto oggi un milione di metri quadrati coltivati lungo la penisola ai quali si aggiungono i 300 milioni destinati all’orzo per la produzione di malto da potenziare perché – evidenzia Coldiretti – copre per adesso quasi il 40% del fabbisogno nazionale con circa 83mila tonnellate.

A sostenere il comparto è arrivato il taglio delle accise fortemente sostenuto dalla Coldiretti e previsto dal decreto Milleproroghe. La norma – spiega Coldiretti – prevede per i piccoli birrifici artigianali con una produzione sino a 10mila ettolitri che lo sconto sulle accise per il 2023 resti al 50 per cento; per chi produce sino a 30mila ettolitri sarà pari al 30 per cento mentre, per le imprese sino a 60mila ettolitri lo sconto arriva al 20 per cento. Si prevede inoltre – continua Coldiretti – una riduzione d’accisa, a 2,97 euro per ettolitro e per grado Plato per il 2023.

La disposizione approvata rappresenta – sottolinea Coldiretti – un tassello fondamentale per lo sviluppo e il consolidamento di una filiera della birra 100% Made in Italy. Il successo della birra italiana è infatti minacciato dall’esplosione dei costi che colpisce tutta la filiera con un balzo negli ultimi due anni che va dal +200% dell’energia al +45% per gli imballaggi al +50% per le bottiglie, mentre le lattine hanno segnato +10%, i tappi +22%, i fusti di plastica +23%, mentre i cambiamenti climatici nel 2022 hanno tagliato di 1/3 il raccolto dell’orzo per il malto.

Nel 2022 i consumi nazionali di birra superano il record storico di oltre 35 litri pro capite per un totale – spiega Coldiretti – di 2 miliardi di litri generando un volume di fatturato che, considerando tutte le produzioni, vale 9,5 miliardi di euro. La scelta della birra come bevanda – conclude Coldiretti  – è diventato negli anni sempre più raffinato e consapevole con specialità altamente distintive e varietà particolari: dalla birra aromatizzata alla canapa a quella ligure affumicata con le castagne, dalla birra senza glutine al riso Carnaroli del Piemonte a quella con la zucca, dalla birra con le arance di Sicilia a quella con le scorze di bergamotto, da quella alla ciliegia a quella con il miele di erica alla birra e non manca neppure la birra aromatizzata al pane e quella al grano saraceno.

Transizione ecologica nel distretto: “Serve la sostenibilità sociale”

Transizione ecologica nel distretto: “Serve la sostenibilità sociale”Il tavolo organizzato sabato scorso a Sassuolo da Italia del Futuro, insieme alle parti sociali (Cigl, Cisl), Confapi e Legambiente, mette d’accordo tutti su un punto: non ci può essere una transizione ecologica senza la sostenibilità sociale. “La piramide vede alla base l’occupazione e la sostenibilità sociale e al vertice quella ecologica, la più importante, ma non realizzabile senza la garanzia per lavoratori e imprese di una conversione accompagnata, spiega Lapo Secciani, coordinatore di Confapi per l’area vasta che comprende il distretto ceramico”.

Le sigle sindacali presenti, rappresentate da Cesare Pizzolla (Cgil) e Alessandro Bonfatti (Cisl) concordano dell’evoluzione negativa che il mercato del lavoro ha avuto negli ultimi 15 anni, frutto di politiche industriali deboli e di misure come il Jobs Act che hanno destabilizzato ulteriormente le sicurezze economiche dei lavoratori.

“Il tema salariale è centrale, spiega Pizzolla, ridare potere d’acquisto alle famiglie, significa potenziare nuovamente il mercato interno. La nostra provincia era tra i maggiori produttori di autobus in Europa, ora che necessitiamo di cambiarne molti, non abbiamo più le aziende produttrici, questo è un esempio di come le politiche industriali non siano incentrate sull’occupazione e sulle necessità del territorio”.

Marco Modena, rappresentante di Legambiente nel Distretto, concorda su alcuni punti: “Un territorio inquinato come il nostro deve migliorare fortemente sul piano ecologico e ridurre le emissioni, credo nella catena che potrà unire imprese, sindacati e lavoratori”.

Le conclusioni del Presidente d’Italia del Futuro Davide Nostrini, che guarda con concretezza al cambiamento in atto: “Il nostro territorio è fortemente manifatturiero, convertire la produzione è più complesso di convertire dei servizi, richiede risorse, formazione dei lavoratori e nuove strategie produttive. La transizione ecologica non può creare ulteriori poveri o diseguaglianze, migliorare l’ambiente è un obiettivo fondamentale, ma come giungeremo ad esso, decreterà un successo ambientale e una rinascita sociale o una pesante disfatta”.

 

 

# ora in onda #
...............