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sabato, 26 Aprile 2025
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Turismo, gli operatori dalla Slovenia in visita a Maranello

Turismo, gli operatori dalla Slovenia in visita a MaranelloLa Slovenia incontra il sistema turistico di Maranello e dintorni. Una delegazione di operatori turistici sloveni ha visitato Maranello nella giornata di venerdì 24 febbraio: accolto in Municipio dal sindaco Luigi Zironi e dall’assessora Mariaelena Mililli, il gruppo composto da rappresentanti di aziende della ricettività – dagli alberghi alle terme – e delle istituzioni slovene ha trascorso alcune ore in città, per conoscere alcune delle attrazioni e delle ricchezze del territorio.

A guidare la delegazione Aljosa Ota, direttore dell’Ente Sloveno per il Turismo in Italia. Presenti anche gli assessori al turismo di Fiorano Modenese (Morena Silingardi) e Formigine (Corrado Bizzini), Comuni che insieme a Maranello, Frassinoro, Prignano, Palagano e Montefiorino costituiscono il sistema turistico Maranello Plus. Un incontro informale che ha permesso di avviare un primo contatto tra le due realtà territoriali, nella prospettiva di approfondire le potenzialità legate al turismo da e verso la Slovenia. A incorniciare la giornata per gli ospiti sloveni una passeggiata nel territorio di Maranello, per ammirare luoghi e punti di interesse, dalla Biblioteca Mabic progettata da Arata Isozaki alla visita guidata al Museo Ferrari – sede dello IAT Terra di Motori, punto di riferimento del distretto per il turismo – dalla Strada della Storia all’ingresso storico dell’azienda del Cavallino Rampante, per concludere con un pranzo a base di prodotti tipici.

 

Il Cineporto dell’Emilia-Romagna: casa dell’Ennesimo Film Festival

Il Cineporto dell’Emilia-Romagna: casa dell’Ennesimo Film FestivalCon il Cinema Teatro Astoria chiuso a causa di rilevanti lavori di efficientamento energetico – che porteranno a un importante risparmio economico delle casse comunali – finanziati dal PNRR con 270 mila euro e dal Comune con 60 mila euro, la prossima edizione della kermesse internazionale di cortometraggi si svolgerà all’interno del Cineporto dell’Emilia-Romagna.

Il Cineporto è il primo polo privato del cinema in regione destinato alla produzione e post-produzione di film e documentari. Un hub di 1.500 mq, costruito interamente con criteri di sostenibilità ed efficienza energetica su un unico livello, ideato da Scarabeo Entertainment e fortemente voluto dalla sua founder Alessandra Stefani. Il Cineporto è stato concepito come location per ospitare uffici, un teatro di posa mobile, una sala di proiezione e studi di post-produzione in uno spazio unico che guardi al futuro e che consenta di incrociare i settori dell’industria e della cultura in maniera efficiente e sostenibile, con l’obiettivo di innovare e incubare progetti creativi e allo stesso tempo stabilire collaborazioni con il territorio.

“Sono molto lieto – commenta il Sindaco Francesco Tosi – di vedere unite due eccellenze del nostro Comune in un’importante collaborazione che darà vita all’ottava edizione dell’Ennesimo Film Festival. Svolgerla all’interno del Cineporto porterà lustro a Fiorano e all’intero Distretto, oltre a rispondere all’interesse della nostra comunità, che potrà così scoprire questa novità assoluta per la Regione. Grazie dunque ad Alessandra Stefani per essersi dimostrata pronta ad aiutare il Comune e il Festival mettendo a disposizione gli spazi del Cineporto per quello che prevedo non sarà un ennesimo film festival”.

“Sono onorata che il Cineporto, all’inizio del suo percorso, possa ospitare un Festival brillante e vivace come l’Ennesimo Film Festival – conclude Alessandra Stefani founder di Scarabeo Entertainment. È motivo di felicità per me sapere che a Fiorano Modenese ci siano amministrazioni lungimiranti che credono nel valore della cultura, del cinema e di quanto sia importante fare rete per alimentare la creatività”.

Formigine: con la variazione di bilancio entrano risorse per alloggi sociali, impianti fotovoltaici, giochi nei parchi, nuove asfaltature

Formigine: con la variazione di bilancio entrano risorse per alloggi sociali, impianti fotovoltaici, giochi nei parchi, nuove asfaltature
Formigine (credito Antonio Valzani)

Si è tenuto ieri sera (23 febbraio) il Consiglio comunale di Formigine, che ad inizio lavori ha ratificato la variazione di bilancio urgente con cui si aggiungono circa 2 milioni di euro all’avanzo presunto 2022.

Con queste risorse in particolare entrano in programmazione come nuovi interventi principali l’acquisto degli alloggi ex Caser per 420mila euro, 330mila euro per due impianti fotovoltaici (sostituzione sede comunale e cimitero di Formigine), nonché circa 300mila euro per il rifacimento completo dell’area giochi del parco di Villa Gandini.

L’attuale parco giochi verrà spostato verso sud per distanziarlo maggiormente dal parcheggio; fornendo in questo modo anche un’area sosta dedicata alle biciclette, a sottolineare l’importanza della mobilità sostenibile. I lavori verranno realizzati nell’ottica dell’inclusione e della sostenibilità; a corredo, è prevista l’installazione, oltre che di nuovi giochi, anche di telecamere e un nuovo impianto di illuminazione.

Altro intervento significativo che entra in programmazione, la realizzazione di parcheggi e area per camper presso il Parco dello Sport.

Si segnalano inoltre circa 250mila euro di risorse aggiuntive per gli asfalti e 60mila euro per l’acquisto di nuove fototrappole e rilevatori per incidenti stradali.

Anticipato poi al 2023 l’intervento di miglioramento energetico della palestra Ascari di Casinalbo, originariamente previsto per il 2024.

Oltre all’aggiornamento dei conti comunali, il consiglio ha approvato tre mozioni. La prima mozione verteva sulla “istituzione della commissione antimafia nella XIX legislatura parlamentare e la sua trasformazione in permanente”: con questo atto approvato all’unanimità si impegnano gli amministratori “a farsi portavoce di una missiva da inoltrarsi ai parlamentari deputati senatori eletti nella circoscrizione di Modena, al Presidente della Camera dei deputati, al presidente del senato della Repubblica della necessità di accelerare i tempi della discussione dei ddl affinché sia istituita al più presto la commissione bicamerale speciale di inchiesta sul fenomeno delle mafie e delle altre organizzazioni criminali”.

La seconda mozione approvata riguarda il “ripristino del fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane nella legge di bilancio 2023”, e con questo documento il Consiglio chiede all’Amministrazione di “farsi parte attiva finché nei prossimi iter parlamentari di variazione della legge di bilancio 2023 venga integralmente ripristinato il finanziamento del fondo” in oggetto, nonché di “farsi portavoce per lo sviluppo e la presentazione di ulteriori progetti di potenziamento ciclopedonale volte a raccogliere questi fondi per la municipalità di Formigine”.

Terza e ultima mozione approvata quella a tema “sblocco dei crediti legati ai bonus edilizi e sostegno alle imprese e ai cittadini”, con cui il Consiglio impegna la Giunta a verificare quale sia la situazione delle imprese e cittadini formiginesi in relazione al problema della cessione dei crediti legati al superbonus 110%, e ai bonus fiscali minori in genere, nonché ad attivarsi in particolare presso il Consiglio regionale e il Parlamento affinché vengano valutati (con il coinvolgimento delle associazioni di categoria interessate) e adottati provvedimenti urgenti da parte del Governo per sostenere le imprese e le famiglie nell’iter di cessione dei crediti di imposta al fine di evitare liquidazioni giudiziarie, fallimenti e gravi situazioni di carenza di liquidità.

Cinghiali, Coldiretti: con siccità 1 incidente ogni 2 giorni, è allarme

Cinghiali, Coldiretti: con siccità 1 incidente ogni 2 giorni, è allarmeCon quasi un incidente ogni due giorni in Italia l’invasione di animali selvatici come i cinghiali in città e campagne ha provocato più di 200 fra morti e feriti sulle strade in un annoi, oltre a danni alle coltivazioni e rischi sanitari per gli allevamenti. E’ quanto emerge dall’elaborazione di Coldiretti su dati Asaps in occasione del vertice a Roma a Palazzo Rospigliosi tra il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri, il presidente di Fondazione Una Maurizio Zipponi, e il presidente dell’associazione Agrivenatoria Biodiversitalia Niccolò Sacchetti, per affrontare una delle peggiori minacce alla sicurezza delle famiglie, all’ecosistema, alla biodiversità e alla sovranità alimentare nazionale.

Presente anche una delegazione da Coldiretti Emilia Romagna in rappresentanza di aziende associate ad Agrivenatoria Biodiversitalia.

Una situazione peggiorata con la siccità che – spiega Coldiretti – fa seccare i raccolti e asciuga i torrenti spingendo i branchi sempre più verso i centri urbani e i litorali a caccia di cibo e di acqua. Peraltro i bassi livelli dei fiumi permettono agli animali di attraversarli con più facilità aumentandone le possibilità di spostarsi da un territorio all’altro, tanto che i cinghiali sono capaci di percorrere fino a 40 chilometri alla volta.

I branchi – sottolinea Coldiretti – si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con evidenti rischi per la salute. Con la presenza di 2,3 milioni di cinghiali stimati dalla Coldiretti sull’intero territorio nazionale la situazione è ormai insostenibile in città e campagne con danni incalcolabili alle produzioni agricole ma – continua Coldiretti – ma anche all’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale senza dimenticare i rischi per gli allevamenti e il Made in Italy a tavola con la diffusione della peste africana.

Quasi sette italiani su dieci (69%) – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè – ritengono che i cinghiali siano troppo numerosi mentre c’è addirittura un 58% che li considera una vera e propria minaccia per la popolazione, oltre che un serio problema per le coltivazioni e per l’equilibrio ambientale come pensa il 75% degli intervistati. La grande maggioranza degli incidenti – spiega Coldiretti – si verifica di giorno, nel 90% dei casi sulle strade statali, provinciali e comunali e 8 schianti su 10 vedono coinvolte delle auto. Ma il problema riguarda anche le vie cittadine con i cinghiali che – evidenzia Coldiretti – si spingono dentro le aree urbane alla ricerca di cibo fra mamme con i passeggini, bambini che vanno a scuola o all’asilo e macchine di pendolari che vanno al lavoro come accade anche nella capitale d’Italia divenuta un po’ il simbolo di questa invasione.

“La maggioranza degli italiani considera l’eccessiva presenza degli animali selvatici una vera e propria emergenza nazionale che incide sulla sicurezza delle persone oltre che sull’economia e sul lavoro, specie nelle zone più svantaggiate” denuncia il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare l’esigenza “di interventi mirati e su larga scala per ridurre la minaccia dei cinghiali a livello nazionale”. Gli abbattimenti dei cinghiali – spiega Coldiretti – si verificano per la quasi totalità (94%) in aree pubbliche e il resto in riserve di caccia private e per la maggior parte (60%) si tratta di animali di grossa taglia, secondo gli ultimi dati Ispra relativi al periodo 2015-2021.

L’invasione di vie e piazze da parte dei selvatici viene vissuta dai cittadini come una vera e propria emergenza, tanto che oltre otto italiani su 10 (81%) – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè – pensano che vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il numero anche perché un italiano adulto su quattro (26%) si è trovato faccia a faccia con questi animali. Se nelle città molti abitanti sono costretti a vivere nella paura – conclude Coldiretti -, nelle campagne la presenza dei cinghiali ha già causato l’abbandono di 800mila ettari di terreni fertili che oggi, oltre a non essere più produttivi, sono esposti all’erosione e al dissesto idrogeologico.

Anche gli Enti locali e le Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna potranno contare su un supercomputer

Anche gli Enti locali e le Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna potranno contare su un supercomputerEnormi quantità di informazioni richiedono importanti risorse informatiche per raccogliere, integrare, leggere i dati. Ma non tutti gli enti pubblici sono nelle condizioni per affrontare gli investimenti necessari per predisporre infrastrutture all’avanguardia.

Per questo la Regione Emilia-Romagna ha deciso di farsi carico dello strumento, un supercomputer -MarghERita- dotato di 150 microprocessori, pensato per consentire a tutte le amministrazioni locali di sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie.

Oltre ai grandi supercomputer presenti in Emilia-Romagna, come Leonardo o l’ECMWF, la Giunta regionale ha deciso di investire 3,5 milioni di euro nel progetto Big Data Platform, realizzato grazie al supporto tecnologico della società in-house Lepida S.c.p.A e il coinvolgimento della Fondazione Big Data (iFAB).

L’obiettivo è mettere MarghERita a disposizione di tutte le amministrazioni pubbliche dell’Emilia-Romagna per integrare e gestire grandi quantità di informazioni provenienti da fonti diverse e per far lavorare le Pubbliche Amministrazioni assieme: Comuni, Unioni di Comuni, Province, Aziende Sanitarie, Università, Agenzie, Società di servizi pubblici e altre istituzioni nazionali.

Il progetto è finanziato con le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC). La scelta non è casuale, visto che si tratta di finanziamenti pensati per contrastare le disparità territoriali, e il progetto metterà a disposizione un computer, altamente performante, per supportare al meglio i territori, soprattutto le aree interne, le zone rurali e montane.

L’avviso, che sarà pubblicato il 1° marzo, sarà aperto per 12 mesi, durante le quali i candidati potranno presentare le loro proposte progettuali.

“Con questo progetto vogliamo mettere a disposizione delle amministrazioni pubbliche della nostra Regione uno strumento estremamente sofisticato, moderno, affidabile per la gestione dei dati- commenta l’assessora regionale alla Agenda digitale Paola Salomoni-. Queste informazioni oggi sono una risorsa che, se gestita adeguatamente, migliora il governo dei territori e semplifica la vita dei cittadini. Un altro passo fondamentale volto ad attuare gli obiettivi dell’Agenda Digitale regionale che ambisce ad un’eccellenza che non lasci indietro nessuno.”

Cosa può fare MarghERita

La Regione suggerisce anche i quattro ambiti di intervento – prioritari, ma non esclusivi – in cui la potenza di MarghERita può fare la differenza: gestione del rischio ambientale, sorveglianza epidemiologica, prevenzione degli incidenti stradali, riduzione dell’inquinamento.

Ambiti che richiedono grosse quantità di informazioni da raccogliere e classificare per giungere poi a scelte di governo efficaci, per sviluppare nuovi servizi e migliorare gli esistenti.  Si pensi, per fare qualche esempio, al monitoraggio delle polveri sottili, alle misure per prevenire il dissesto idrogeologico, agli indicatori del traffico, alla mappatura del territorio o alla previsione dei flussi turistici sulla costa romagnola.

Gli enti potranno contare sul supporto della Regione per raccogliere e gestire le enormi quantità di dati necessarie. Le applicazioni che richiedono grosse capacità di calcolo sono praticamente infinite, se si tiene presente che la peculiarità di questi sistemi è quella di integrare diverse fonti per suggerire correlazioni (quelle, per esempio, tra determinate patologie e le condizioni ambientali di un quartiere) proporre soluzioni (individuando per esempio le strade e i percorsi più trafficati in determinate circostanze) modificare tempestivamente i modelli e le simulazioni (aggiornando in tempo reale i costi delle materie prime e dell’energia previsti per un progetto).

Non sono perfetto ma sono accogliente: al via l’Azione 1

Non sono perfetto ma sono accogliente: al via l’Azione 1
foto Meridiana Immagini – Autore Elisa Pozzo

Entra nel vivo il progetto “Non sono perfetto ma sono accogliente”, realizzato dall’Amministrazione Comunale grazie al sostegno della Fondazione di Modena ed in collaborazione con Cerpa Italia Onlus, associazione Mete aPer Te, Stars&Cows e Nuova Cerform.

In questi giorni inizierà la “Azione 1” del progetto che ha come obiettivo migliorare il supporto alle disabilità e accrescere il benessere e la qualità di vita delle persone, implementando un sistema di interventi strutturali e dei percorsi formativi.

L’Azione 1 si rivolge ai commercianti e agli operatori ambulanti di Modena e Sassuolo che prenderanno parte a dei momenti di formazione gratuita sulle seguenti tematiche: disabilità e accoglienza inclusiva, accorgimenti per migliorare l’accoglienza, benefici legati alle politiche inclusive. La formazione sarà erogata attraverso delle pillole e-Learning, fruibili da qualsiasi dispositivo e in qualsiasi momento prevedendo anche dei momenti di confronto in presenza per la condivisione delle best practices.

Inoltre a 30 negozi sarà offerta una consulenza gratuita in merito all’accessibilità dei propri spazi e verranno dotati del kit “Negozi Accoglienti” formato da: un vademecum con linee guida e suggerimenti pratici per migliorare la capacità di accoglienza; una vetrofania che permette la riconoscibilità del negozio accogliente; ove possibile o necessario, una rampa mobile da posizionare a richiesta, richiudibile in poco spazio e facilmente trasportabile e un campanello esterno (wi-fi) di chiamata, per richiedere un ausilio all’ingresso dell’esercizio.

Si tratta di un impegno che avevamo preso con la città già nel corso della campagna elettorale – sottolinea l’Assessore al Commercio ed al Centro Storico del Comune di Sassuolo Massimo Malagoli – per contribuire a rendere la nostra città sempre più a misura d’uomo, eliminando il più possibile barriere architettoniche che limitano l’attività quotidiana di chi deve fare i conti con una disabilità. Lo facciamo attraverso questo progetto, che vede diversi partner al nostro fianco e che si svilupperà nei mesi a venire, partendo dagli esercizi pubblici e dai negozi ma senza limitarci a questi. Già nelle scorse settimane, infatti, il servizio lavori pubblici e viabilità ha avviato un’analisi attenta di tutti gli edifici pubblici, da quelli di proprietà comunale alle scuole o all’ospedale, per individuare quelle barriere architettoniche o quegli impedimenti che possano creare difficoltà a chi ha a che fare con una disabilità, non solo motoria, per poterli mappare ed in seguito intervenire per un loro superamento”.

Distretti sanitari: ecco i Direttori, tra conferme e nuovi ingressi

Sono stati resi noti nei giorni scorsi i nuovi incarichi dei Direttori dei sette Distretti sanitari dell’Azienda USL di Modena. Le nomine sono state effettuate dalla Direttrice Generale Anna Maria Petrini, a conclusione della procedura di selezione, e saranno operative dal primo marzo, dopo i pareri dei Sindaci dei Comuni della provincia cui spetta l’approvazione delle proposte dell’Azienda sanitaria.

Tre nomi nuovi, quelli di Annamaria Ferraresi al Distretto di Mirandola, Cristina Maccaferri al Distretto di Castelfranco Emilia e Massimo Brunetti al Distretto di Pavullo, e quattro conferme: Andrea Spanò (Distretto di Modena), Stefania Ascari (Carpi), Federica Casoni (Vignola) e Federica Ronchetti (Sassuolo).

I Distretti rappresentano l’articolazione territoriale fondamentale del governo aziendale, che ha il compito di assicurare la risposta ai bisogni di salute della popolazione di un determinato territorio, in raccordo con gli Enti Locali. In particolare, il Direttore del Distretto rappresenta la Direzione Generale sul territorio di competenza, supportandola nei rapporti con i Sindaci e mettendone in atto le indicazioni di visione strategica e operativa.

Queste figure – dichiara la DG Ausl Anna Maria Petrini – hanno un ruolo importantissimo di confronto costante e co-costruzione dei servizi sanitari, dei percorsi assistenziali e socio-assistenziali con i Sindaci del territorio e, più in generale, con tutto il mondo delle Istituzioni e Associazioni che lo abitano. Credo che quello che stiamo affrontando in questi anni sia un frangente particolarmente impegnativo ma anche estremamente sfidante perché andremo veramente a costruire la sanità del futuro. Non posso che essere profondamente grata a chi li ha preceduti, e che ora passa ad altri incarichi – come il dottor Angelo Vezzosi -, o prosegue nel proprio servizio, come Federica Rolli, Direttrice socio-sanitaria Ausl e Gabriele Romani, Direttore medico dell’ospedale di Pavullo. Ai nuovi Direttori di Distretto l’augurio di un proficuo lavoro a favore del nostro sistema sanitario”.

 

Distretti sanitari: ecco i Direttori, tra conferme e nuovi ingressiStefania Ascari – Distretto di Carpi

Nata a Carpi, è laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Modena e specialista in Gerontologia e Geriatria. È stata responsabile dell’Area Fragili (anziani e disabili) del Distretto di Sassuolo e, dal 2002 al 2007, ha lavorato come specialista convenzionato interno presso il Servizio salute anziani del Distretto di Carpi. Ha lavorato in ambito distrettuale e delle cure primarie, supportando l’Ufficio di Piano per l’elaborazione e l’applicazione delle strategie di governo dell’attività socio-sanitaria. Ha svolto attività clinica presso gli ambulatori per i disturbi cognitivi e le demenze, coordinando i rapporti con i Medici di Medicina Generale, l’Ospedale e le strutture convenzionate. Ha partecipato come docente e relatore a numerosi corsi e convegni, ed è autrice di lavori pubblicati su riviste nazionali e internazionali sui temi legati alla geriatria, all’assistenza agli anziani e all’invecchiamento. Ricopre l’attuale incarico dal 12 dicembre 2016.

Massimo Brunetti – Distretto di Pavullo

Laureato in Economia e Commercio a Torino, lavora nell’ambito del mondo della salute dal 1993. È esperto di organizzazione e valutazione dei servizi sanitari e ha collaborato con l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, con l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali di Roma, con il Norwegian Knowledge Centre for the Health Services di Oslo, con l’Assessorato alla Salute della Regione Emilia-Romagna. In Azienda USL di Modena ha ricoperto diversi incarichi fra cui la direzione del Servizio Sviluppo Organizzativo e Risorse Umane, di Innovazione e Valutazione Organizzativa, del servizio di Internal Audit, Anticorruzione e Antiriciclaggio sino all’ultimo attuale incarico come direttore del Servizio Comunicazione, Relazioni esterne e Promozione della salute. È autore di circa 90 pubblicazioni scientifiche e documenti di valutazione di tecnologie sanitarie.

Federica Casoni – Distretto di Vignola

Laureata in Medicina e Chirurgia all’Università di Modena e Reggio Emilia, è specialista in neurologia. Nel 2003 partecipa a uno stage presso la Clinica Neurologica dell’Università di Heidelberg (Germania), successivamente lavora come dirigente medico presso la clinica Neurologica dell’Azienda Ospedaliera e dell’Ospedale di Baggiovara occupandosi di gestione dei pazienti con ictus cerebrale acuto, progettazione della provinciale Stroke e ricerca clinico-organizzativa. Nel 2009 consegue un master di secondo livello in “Promozione e governo della ricerca nelle Aziende sanitarie” presso l’Agenzia Sanitaria della Regione Emilia Romagna, sempre nello stesso anno in ambito di ricerca vince il “Bando Giovani Ricercatori” del Ministero della Salute con il progetto “TIA pathway implementation to improve clinical management in a second level hospital”. Sempre in ambito formativo, Casoni partecipa a un master di II livello in ambito manageriale aziendale presso la SDA Bocconi di Milano, dove consegue l’executive master universitario di secondo livello in “Management delle Aziende sanitarie e socio-assistenziali”. Negli ultimi due anni perfeziona le sue competenze partecipando al corso in “Organizzazione e gestione delle Case della Comunità” all’Università Cattolica di Milano e il “Corso di formazione manageriale per le Direzioni Generali e Strategiche delle organizzazioni sanitarie” presso l’Università di Parma. Tra le principali esperienze professionali, il ruolo di coordinamento del Gruppo provinciale interaziendale sulla telemedicina e, dal 2012, vari incarichi all’interno dello staff della Direzione Generale dell’Azienda USL, lavorando alla riorganizzazione di percorsi, progetti e reti assistenziali. Dal 2017 è responsabile della Direzione sanitaria dell’Ospedale di Vignola, mentre nel 2021, a seguito del pensionamento della dottoressa Maria Pia Biondi, le viene affidata la direzione del Distretto di Vignola.

Annamaria Ferraresi – Distretto di Mirandola

Nata a Ferrara, laurea in Pedagogia nel 1997 e Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche nel 2007. Dal 2011 Responsabile Formazione e Aggiornamento dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara e dal 2015 del Servizio Interaziendale Formazione delle due aziende sanitarie della provincia. Dal 2018 Direttore del Distretto Ovest dell’Azienda USL di Ferrara dove ha avviato e sviluppato la Casa della Salute “F.lli Borselli” di Bondeno e il progetto interaziendale della Casa della Salute di Pieve di Cento in collaborazione con l’Azienda USL di Bologna. Ha promosso progettualità orientate all’integrazione e al miglioramento dei servizi socio-sanitari con particolare riferimento all’integrazione ospedale-territorio. Ha guidato la progettazione, attuazione e verifica dei Piani di zona; in collaborazione con Enti Locali associazioni ha sviluppato progettualità orientate alla promozione della salute e all’ umanizzazione delle cure. Dal 2020 Presidente Comitato Aziendale Medicina Generale e Pediatria di libera scelta dell’Azienda USL Ferrara. Di esperienza accademica consolidata, è professore a contratto in diverse università italiane con docenze in ambito educativo ed assistenziale. Componente del Comitato di Redazione della Rivista della Federazione Nazionale delle professioni infermieristiche fino al 2017, ha sviluppato collaborazioni internazionali nella ricerca scientifica orientata allo sviluppo dei servizi territoriali, dell’infermieristica di famiglia e sulle cure mancate.

Cristina Maccaferri – Distretto di Castelfranco Emilia

Ritorna all’Azienda USL di Modena dopo cinque anni trascorsi all’Ausl di Bologna, in cui ha ricoperto diversi ruoli all’interno del Dipartimento di Cure Primarie, di cui è stata anche Direttrice facente funzione, oltre all’incarico di sostituzione (da novembre 2020 a gennaio 2021) alla Direzione del Distretto Pianura ovest. Laureata in Medicina e Chirurgia all’Università di Modena e Reggio Emilia, consegue la specializzazione in Igiene e Medicina preventiva e frequenta diversi corsi formativi sulla gestione manageriale di strutture complesse. L’attività professionale inizia all’Ausl di Modena come dirigente medico di epidemiologia e sanità pubblica, per poi passare a incarichi dirigenziali prima nell’area dell’assistenza ad anziani e disabili e infine nelle cure primarie nel Distretto di Carpi. Nel 2018 l’esperienza bolognese, dove ha lavorato nel pieno dell’emergenza Covid coordinando e strutturando le équipe USCA, i team vaccinali, ha maturato esperienze nell’ambito dei percorsi delle cure intermedie e di transizione con focus sulla assistenza domiciliare Ha collaborato ed elaborando accordi con la medicina generale e la pediatria di libera scelta. Dal 2001 è stata docente in seminari e master oltre a tutor in corsi di formativi.

Federica Ronchetti – Distretto di Sassuolo

Psicologa e psicoterapeuta, dal 2006 lavora nel Distretto ceramico, suddividendo l’attività tra la Neuropsichiatria infantile e il Centro Adolescenti. In Azienda ha ricoperto i ruoli di coordinatore dell’Unità operativa Centro Adolescenza e Prevenzione e di responsabile dell’équipe di Neuropsichiatria infantile del distretto di Sassuolo. Dal 2009 al 2013 è stata referente aziendale per la formazione continua in psicologia clinica, dal 2012 al 2014 ha coordinato il gruppo Area Sud sui disturbi del comportamento alimentare. Il suo interesse clinico riguarda principalmente il disagio adolescenziale. Su questo tema ha svolto attività di docenza ed è autrice di pubblicazioni scientifiche. Dal 2 maggio 2016 è direttore del Distretto sanitario di Sassuolo.

Andrea Spanò – Distretto di Modena

Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Modena e Reggio Emilia e Specialista in Gerontologia e Geriatria. Ha frequentato un Corso di Psico-geriatria presso la Section Old Age dell’Institute of Psychiatry dell’Università di Londra. Ha iniziato la sua attività nella sanità pubblica nel 1992, come Geriatra all’Ospedale di Pavullo. Dopo un’esperienza nel mondo della sanità privata, nel 2000 è rientrato in Azienda USL a Modena dove ha svolto le funzioni di Responsabile Assistenza di Base e Salute Anziani per il Distretto pavullese, del quale, dal 2005, è stato il Responsabile delle Cure Primarie. Ha conseguito il Master in Funzioni Direttive e Gestione dei Servizi Sanitari presso Alma Mater Università di Bologna e dopo aver ottenuto la Certificazione Regionale di Formazione Manageriale è stato nominato nel 2015 Direttore del Distretto di Pavullo. Ha sviluppato specifici indirizzi di ricerca riguardanti sia la valutazione dell’invecchiamento cerebrale fisiologico e patologico e le sue ricadute sulle interazioni sociali dell’anziano e sia la progettazione ed organizzazione di servizi sanitari territoriali nell’ambito dello sviluppo della rete delle Cure Primarie Aziendale che sono state oggetto di pubblicazioni in riviste scientifiche nazionali ed estere. Dal 1° novembre 2016 è direttore del Distretto di Modena.

Transizione ecologica, la Regione in campo per la neutralità carbonica prima del 2050

Transizione ecologica, la Regione in campo per la neutralità carbonica prima del 2050Raggiungere, sul territorio dell’Emilia-Romagna, l’equilibrio tra le emissioni, a livello di gas climalteranti, e l’assorbimento delle stesse prima del 2050. A partire proprio dall’ente Regione.

Attraverso il Percorso per la Neutralità Carbonica prima del 2050, la Giunta ha disposto l’elaborazione di un documento strategico e programmatico che identifichi, settore per settore, le migliori politiche e azioni da mettere in atto, puntando sempre più su interventi mirati di mitigazione e adattamento agli impatti climatici. Tutto questo nell’orizzonte del Patto per il Lavoro e il Clima.

Per definire al meglio quest’atto, la Regione ha istituito un Comitato di esperti: rimarranno in carica, a titolo gratuito, fino al termine del progetto, che definirà anche gli obiettivi intermedi da raggiungere per ciascun ambito settoriale, coerentemente con quanto approvato dalla Strategia regionale Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

Il Percorso per la Neutralità Carbonica prima del 2050 sarà quindi un documento a cui dovranno far riferimento le future pianificazioni regionali, alla luce degli “scenari emissivi” che saranno individuati. A supporto dell’intero percorso lavorerà un gruppo di lavoro interdirezionale, che potrà essere affiancato da Arpae ed ArtER.

“La Regione Emilia-Romagna- sottolinea Irene Priolo, vicepresidente con delega alla Transizione ecologica- è l’unica regione italiana a porsi quest’ambizioso obiettivo e a collocarsi nel solco del Green Deal europeo, promuovendo un uso efficiente delle risorse, un’economia pulita e circolare, ripristinando la biodiversità, riducendo l’inquinamento e indirizzando così gli investimenti pubblici e privati”.

In primo luogo la “neutralità carbonica” dovrà riguardare la Regione come ente. Pertanto, parallelamente alla strategia complessiva, l’amministrazione regionale sta approntando un piano per l’efficientamento energetico e la razionalizzazione dei propri spazi (“Smart & Green Buildings”) finalizzato alla riduzione degli sprechi e dei consumi energetici; piano che interesserà anche i comportamenti organizzativi e le abitudini individuali.

“Il piano- spiega Paolo Calvano, assessore regionale al Patrimonio- apporterà una riduzione significativa delle emissioni dirette e indirette di gas climalteranti da parte dell’amministrazione regionale e del proprio patrimonio immobiliare, per raggiungere l’obiettivo della neutralità carbonica stessa dell’ente”.

I settori coinvolti

Il documento di Percorso per la Neutralità Carbonica della regione prima del 2050 intende impostare e sviluppare un approccio integrato di elaborazione delle politiche settoriali regionali affinché la “somma” di queste abbia come risultato la neutralità netta di emissioni GHG (gas serra) prima del 2050.

Numerosi i settori che verranno presi in considerazione: acque interne e risorse idriche, qualità dell’aria, rifiuti, bonifiche, economia circolare, sistemi insediativi e aree urbane, territorio, suoli (gestione e conservazione), aree costiere, biodiversità ed ecosistemi, foreste, sistema produttivo, sistema energetico, agricoltura, pesca e acquacoltura, infrastrutture, trasporti e mobilità, turismo, patrimonio culturale, salute, prevenzione sanitaria e welfare.

Raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 è una sfida “multipla” di trasformazione del sistema: tecnologica (è necessario individuare, finanziare e diffondere l’innovazione tecnologica, che per alcuni settori è la sola garanzia di successo per la transizione ecologica); di approccio integrato delle politiche (i settori non possono essere trattati in modo isolato); di governance.

Il Comitato di esperti

Del Comitato fanno parte personalità di elevata competenza nelle materie ambientali, economiche, energetiche, di ricerca e innovazione, sociali, attinenti al tema della lotta ai cambiamenti climatici. Provengono dal comparto universitario, dalla ricerca e dalle istituzioni pubbliche a livello internazionale, nazionale e regionale; avranno il compito di fornire gli indirizzi metodologici e svolgere attività di supervisione dei documenti elaborati nel Percorso.

Report 2022 attività Polizia Locale di Fiorano modenese

Report 2022 attività Polizia Locale di Fiorano modeneseAnche il 2022 per la stazione della Polizia Locale di Fiorano Modenese è stato un anno di intensa attività. Nel complesso, sono stati effettuati più di 3 mila controlli stradali, con una media di 9 veicoli al giorno. Esattamente 2.685 sono state le sanzioni al Codice della Strada notificate ai trasgressori, in netto aumento rispetto al 2021.

Tra le varie casistiche citiamo: nr. 1.402 multe per il superamento dei limiti di velocità; nr. 102 sanzioni per mancato uso delle cinture di sicurezza; nr. 73 sequestri per mancanza di copertura assicurativa (+25 rispetto al 2021); nr. 639 verbali per veicoli senza revisione (+441 su 2021); nr. 12 sanzioni per guida senza patente; nr. 40 multe per guida con utilizzo del cellulare; nr. 28 preavvisi per soste irregolari.

Gli incidenti stradali sono arrivati a un totale di 141 (di cui 64 con feriti): numero sostanzialmente invariato se confrontato con l’anno precedente. Si registrano anche 46 verbali per rifiuti abbandonati indebitamente. In ultimo, 31 sono stati i controlli periodici in materia edilizia, effettuati congiuntamente al personale dell’Ufficio Urbanistica del Comune.

Ammontano a 6 le esecuzioni di ordinanze per TSO/ASO rivolte a cittadini che necessitavano di cure tempestive; in merito a questo ricordiamo che il record si è avuto nel 2020 con 12 esecuzioni effettuate, in prevalenza a causa delle restrizioni Covid. In tema monitoraggio di ordine pubblico, sono stati garantiti i controlli durante: la Fiera di San Rocco, la Sagra dell’8 settembre della Beata Vergine del castello, le processioni dalle Parrocchie di Fiorano e di Spezzano, gli eventi in Piazza C. Menotti, e molto altro ancora.

Circa le attività collaterali svolte dall’Ufficio di Polizia Locale del Comune, nel corso dell’anno sono stati effettuati: nr. 953 accertamenti anagrafici di nuove persone che hanno preso residenza nel Comune di Fiorano Modenese; nr. 196 ordinanze di modifica di viabilità (per lavori o urgenze); nr. 104 controlli ai mercati di Fiorano e Spezzano. Garantita, poi, la viabilità davanti alle Scuole Primarie di Fiorano (Ferrari) e Spezzano (Menotti), all’entrata e all’uscita degli alunni, sia al mattino che nel pomeriggio. Arrivano a 48 le ore spese negli incontri di educazione stradale rivolti alle scuole fioranesi, in parte presso le classi (lezione teorica) e in parte presso il parco di via Santa Caterina (lezione pratica), per un totale di 352 alunni di IV elementare.

Imprese rosa: in calo le giovani, aumentano le straniere

Imprese rosa: in calo le giovani, aumentano le straniere
Copyright e autore immagine: Roberto Brancolini

Da venerdì 24 febbraio è possibile presentare domanda per accedere ai contributi messi a disposizione dal bando della Regione Emilia-Romagna a sostegno dell’imprenditoria femminile per promuovere sia lo sviluppo delle nuove imprese che il consolidamento di quelle esistenti.

E’ un’occasione importante per dare impulso alle realtà portate avanti da donne.

A fine 2022 le imprese femminili attive in regione sono scese a quota 84.979 pari al 21,4 per cento del totale delle imprese regionali (-0,4 per cento, -349 unità). E’ quanto segnala l’ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna che ha elaborato i dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio di fonte InfoCamere.

La tendenza risulta la stessa per le altre imprese regionali, quelle non femminili, che hanno subito una flessione più rapida (-0,9 per cento, -2.808 unità).

L’andamento delle imprese in rosa è assai diverso se si considerano due sottoinsiemi non disgiunti: la componente giovanile e quella straniera.

La tendenza negativa delle imprese femminili giovanili – si è decisamente accentuata alla fine del 2022 (-1,4 per cento, -111 imprese). Al contrario le imprese femminili straniere sono risultate in continuo aumento dall’inizio della rilevazione anche se nell’ultimo trimestre 2022 ha trovato conferma un parziale rallentamento (+2,8 per cento, +344 imprese). Quindi la crescita delle imprese femminili straniere ha contenuto la tendenza negativa dominante per le imprese femminili regionali. Anche in Italia nel 2022 le imprese femminili sono diminuite in misura analoga a quella regionale (-0,4 per cento).

 

I settori di attività economica: in calo agricoltura e commercio, crescono le costruzioni

La lieve flessione delle imprese femminili deriva dalla composizione di tendenze ampiamente divergenti. Aumenta il numero delle imprese che raggiungono quota 3.272 nel settore costruzioni (+2,1 per cento), mentre al contrario prosegue la contrazione in agricoltura (-2,1 per cento) che conta 11.415 aziende e industria (-1,3 per cento) ferma a quota 7.412. Lieve aumento per il comparto degli altri servizi (+0,9 per cento), che conta 41.613 imprese, mentre prosegue il calo nel commercio (-2,0 per cento) che annovera 21.267 aziende.

La forma giuridica

Nonostante la leggera flessione delle imprese femminili, le società di capitale sono di nuovo notevolmente aumentate (+3,0 per cento), fino a raggiungere quota 16.973 anche per effetto dell’attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata semplificata. A fare da contraltare sono state la riduzione delle società di persone (-2,5 per cento), che sono 11.312 a fine anno e delle ditte individuali (-1,0 per cento), in totale 55.288.

Le altre forme societarie (come cooperative e consorzi) hanno avuto invece una particolare crescita (+1,7 per cento).

Polizia Locale di Sassuolo, SULPL: “Teatrino pubblico da parte di alcuni partiti”

Polizia Locale di Sassuolo, SULPL: “Teatrino pubblico da parte di alcuni partiti”La Segreteria Regionale del SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale) “esprime piena fiducia nell’operato della Magistratura, ma dopo diversi articoli e note stampa emersi in questi giorni ritiene opportuno chiarire alcune questioni che sono state, presumiamo, interpretate scorrettamente ed hanno creato imbarazzo e sconcerto nei Lavoratori per quanto dichiarato dalla politica locale e regionale”.

“Le recenti note stampa da parte di Azione Civica e del Partito Democratico – afferma Luca Falcitano, Segretario Regionale SULPL – dimostrano nuovamente come la politica cerchi sempre di strumentalizzare i fatti di cronaca per pura opportunità la quale va a discapito del lavoro straordinario che quotidianamente mette in campo, per l’altrui interesse e per la sicurezza della Comunità, la Polizia Locale e demolisce l’indipendenza della Magistratura”.

“Certi partiti politici che a livello nazionale nei vari talk show alzano i toni perché sia garantito il diritto costituzionale della la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva – continua Falcitano – , a livello territoriale invece fanno l’esatto opposto con l’aggravante di strumentalizzare le divise, dimenticandosi che dietro queste uniformi vi sono donne/uomini (le/i nostre/i colleghe/i) che con le loro famiglie stanno affrontando da soli un calvario giudiziario”.

“Il Sulpl, nell’attendere che la Magistratura accerti i fatti, continuerà ad essere a loro fianco e non li abbandonerà  in questo delicato momento perché chi lavora per garantire la certezza del diritto in prossimità ha diritto ad essere difesi e tutelati fino al termine del percorso giudiziario.

La politica, per una volta, abbia rispetto dell’operato della Magistratura e delle Forze di Polizia anche Locali, evitando scivolate pubbliche su diritti costituzionali come la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva” – conclude il Segretario Regionale SULPL.

 

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 25 febbraio 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 25 febbraio 2023Prevalentemente nuvoloso, con foschie e banchi di nebbia e deboli precipitazioni sparse sulla Romagna, in esaurimento nella mattinata. In serata si avranno precipitazioni deboli sul settore orientale che nel corso della notte si intensificheranno e si estenderanno su tutto il territorio regionale. Temperature in temporaneo aumento; minime tra 6 e 9 gradi, qualche grado in meno nelle aree extraurbane, massime tra 14 e 17 gradi con valori superiori alla norma del periodo. Venti deboli meridionali con temporanei rinforzi sul settore orientale. Mare poco mosso.

(Arpae)

Parte la riqualificazione di via Vittorio Veneto a Formigine

Parte la riqualificazione di via Vittorio Veneto a FormigineÈ stato presentato nella serata di ieri il progetto di riqualificazione di via Vittorio Veneto, nell’ambito più ampio della riqualificazione di tutto il centro storico partita dalla piazza del castello. L’Amministrazione comunale ha incontrato una rappresentanza di cittadini, residenti e commercianti della zona per concordare tempi e modalità di avvio del cantiere.

I lavori inizieranno nella giornata di lunedì 27 febbraio ad opera di Hera che preventivamente ai lavori di pavimentazione provvederà a sostituire i sottoservizi  riguardanti le reti idriche e  del gas presenti lungo il tracciato stradale.

Ultimata questa prima fase approssimativamente intorno alla metà di aprile l’intervento proseguirà in analogia con quanto già fatto nelle scorse annualità lungo via Trento Trieste attraverso la posa di pavimentazione in trachite e pietra d’Istria fino all’intersezione con la via Marconi.

L’intervento sarà ulteriormente arricchito da una nuova pubblica illuminazione ed elementi di arredo urbano tra cui piantumazioni in vaso e panchine.

“È un intervento di riqualificazione che si pone sul solco di quelli già completati – spiega l’Amministrazione comunale – ed ha l’obiettivo di rendere ancora più funzionale e attrattivo il nostro centro storico. Abbiamo programmato le opere affinché per la stagione estiva i lavori saranno completamente ultimati salvo imprevisti metereologici”.

Ultimati i lavori verrà estesa l’area pedonale di cui via Vittorio Veneto farà parte, anche se verrà comunque garantito ai residenti e commercianti l’ingresso per carico e scarico.

Pronto Soccorso di Sassuolo, la Regione approva il finanziamento del progetto

Pronto Soccorso di Sassuolo, la Regione approva il finanziamento del progetto
Ospedale di Sassuolo – rendering area Pronto Soccorso

È stato approvato dalla Giunta della Regione Emilia-Romagna nei giorni scorsi, nell’ambito di un massiccio programma di interventi che abbracciano l’intero territorio regionale, il progetto di finanziamento per la riqualificazione e rifunzionalizzazione del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Sassuolo. Per l’intervento è stato autorizzato all’Azienda USL di Modena, proprietaria dell’immobile, il finanziamento concordato con Ospedale di Sassuolo Spa, cui è affidata la realizzazione del progetto, pari a 1 milione e 200 mila euro di fondi statali (comma 14, art. 1, L. 160/2019). Al progetto parteciperà anche, a titolo gratuito, il designer della Ferrari, Flavio Manzoni.

L’intervento interesserà complessivamente più di 660 metri quadrati, su una superficie lorda complessiva del Pronto Soccorso di oltre 1.000. Di questi, circa 114 metri quadri coinvolgeranno porzioni esterne. Nello studio di fattibilità e nel progetto presentato dall’Ospedale, infatti, si prevede di aumentare la superficie operativa del PS esistente, con la realizzazione di una nuova camera calda (75 metri) al posto degli attuali container che fungono da triage e di un nuovo ingresso pedonale.

L’area interna, invece, sarà oggetto di una profonda riorganizzazione funzionale, volta a migliorare i percorsi sanitari. L’area del PS verrà divisa in due “blocchi”: uno destinato ai pazienti a bassa priorità e uno dedicato ai pazienti ad alta intensità, compreso un “open spaceper gestire 4 pazienti barellati e un locale di osservazione breve intensiva (OBI) con 7 postazioni di cura. Oltre a ciò è previsto l’adeguamento degli impianti idrici, sanitari e di climatizzazione, e il rinnovo del layout e delle finiture interne degli ambienti. Verranno inoltre spostate alcune funzioni (studi medici) i cui spazi serviranno per la realizzazione di una nuova area ortopedica, vicino alla RX con una sala gessi di 18 metri quadri.  

“Un ulteriore investimento a favore della nostra provincia si aggiunge a quello per i due impianti di trigenerazione per Mirandola e Castelfranco – dichiara la Direttrice generale Ausl Anna Maria Petrini –, con l’obiettivo di qualificare decisamene l’offerta sanitaria sull’area sud e, in un’ottica di rete, sull’intero territorio modenese. La sinergia tra l’Azienda sanitaria e la Direzione dell’Ospedale ha consentito di giungere a un progetto di grandissimo spessore che ora, grazie al finanziamento della Regione, può iniziare a concretizzarsi, per migliorare ancora il nostro sistema dei Pronto soccorsi, con nuovi spazi adeguati ai nuovi bisogni di assistenza”.

Non posso che esprimere grande soddisfazione per questo risultato – afferma il Direttore Generale dell’Ospedale, Stefano Reggiani – e desidero ringraziare sia la Direzione dell’Azienda USL che la Giunta Regionale e l’Assessorato alle Politiche per la Salute per l’attenzione che hanno voluto dare a questo ospedale. Un ospedale, quello di Sassuolo, che si sente sempre più parte integrante della rete provinciale dei servizi sanitari, anche alla luce del cambio di governace che l’ha visto protagonista nei mesi scorsi. Questo primo passaggio consente di mettere in moto concretamente il progetto di riqualificazione e rifunzionalizzazione del Pronto Soccorso, un servizio fondamentale che, negli ultimi anni, ha dovuto affrontare importanti sfide, sia in termini organizzativi che numerici, con un numero di accessi in costante crescita”. 

Nuoto, Campionati Regionali Master Emilia Romagna: gli atleti del Nuoto Club Sassuolo nella top ten

Nuoto, Campionati Regionali Master Emilia Romagna: gli atleti del Nuoto Club Sassuolo nella top tenSi è conclusa la rassegna regionale Master presso lo Stadio del Nuoto di Riccione con oltre 1500 atleti di 56 diverse società. Prima storica top ten per gli atleti del Nuoto Club Sassuolo, noni nella classifica generale e prima società modenese. Al termine della manifestazione il medagliere recita 10 ori, 15 argenti e 9 bronzi, per un bottino complessivo di 34 medaglie, nuovo primato per i neroverdi.

 

Nella foto in alto da sx: Ruini, Bavieri E., Cuoghi, Pagani, Mariani, Bavieri G., Mercati. In basso da sx: Pirli e Bigi

Domenica l’8° Trofeo di nuoto città di Sassuolo

Domenica l’8° Trofeo di nuoto città di Sassuolo
immagine di repertorio

Si svolgerà domenica prossima alla piscina comunale di Sassuolo, l’8° Trofeo città di Sassuolo organizzato dal team Nuoto Modena.

Ai blocchi 29 società con 590 atleti provenienti da tutta Italia nell’evento interregionale riservato alle categorie Assoluti e Ragazzi. Quest’ultima categoria si contenderà anche il trofeo Orestina Zazzarini a loro riservato, a memoria del tecnico che tanto aveva dato al Nuoto Club Sassuolo.

Pnrr, restauro e valorizzazione di strutture rurali: in Emilia-Romagna già finanziati 213 progetti

Pnrr, restauro e valorizzazione di strutture rurali: in Emilia-Romagna già finanziati 213 progetti
Parco Romantico della Fondazione Magnani Rocca, Parma

Abitazioni rurali o edifici destinati ad attività agricole, come mulini ad acqua o a vento, frantoi, caseifici, scuole rurali, ma anche fienili, ricoveri, stalle, forni, pozzi, sistemi idraulici, fontane, abbeveratoi, e edifici di cultura, religiosità e tradizione locale, come cappelle, chiese rurali, edicole votive. Beni che con la loro presenza caratterizzano il paesaggio delle nostre campagne e possono consentire una fruizione turistico-culturale sostenibile del territorio e legata alle tradizioni e alla cultura locale.

Il restauro e la valorizzazione di queste strutture è l’obiettivo del bando “Pnrr Rurale” che, promosso nella primavera scorsa, in Emilia-Romagna ha finanziato 213 proposte progettuali (su 499 progetti pervenuti) che complessivamente coinvolgono 333 beni, per un totale di 27,6 milioni di euro finanziati dal Pnrr, su un investimento complessivo di lavori pari ad oltre 46 milioni di euro.

Al via anche gli interventi in 9 parchi e giardini storici dell’Emilia-Romagna e già attivati 7 percorsi per formare ‘giardinieri storici’.

Lo stato di avanzamento dei progetti relativi a questi tre bandi del Pnrr è stato presentato questa mattina in Regione in conferenza stampa dall’assessore alla Cultura e Paesaggio Mauro Felicori, e da Cristina Ambrosini, responsabile del Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna.

“Si dimostra ancora una volta quanto il nostro territorio sia capace di cogliere le opportunità offerte dal Pnrr- ha detto l’assessore Felicori-. Gli enti, le istituzioni, le associazioni, le imprese e i privati cittadini hanno dato dimostrazione di una grande capacità progettuale e, concretamente, stanno lavorando per valorizzare il nostro patrimonio culturale e renderlo sempre più accessibile”.

 

Bando Pnrr Rurale

Il bando ‘Pnrr Rurale’ era volto a sostenere progetti di restauro e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale di proprietà di soggetti privati, pubblici e del terzo settore, per garantire che questi edifici fossero preservati e messi a disposizione del pubblico.
Il contributo è stato concesso, fino ad un massimo di 150mila euro, come forma di cofinanziamento al massimo fino all’80 per cento, che sale al 100 per cento se il bene è dichiarato di interesse culturale, ma ferma restando la soglia massima di 150mila euro.
Tra i 213 progetti approvati sono 26 gli edifici vincolati che fanno capo a imprese, fondazioni e associazioni. Sono 66 in provincia di Bologna, 7 nel ferrarese, 11 in provincia di Forlì-Cesena, 25 in quella di Modena e 39 in provincia di Parma, 22 nel piacentino, 6 nel ravennate, 25 in provincia di Reggio Emilia e 12 nel riminese.

 

Bando Pnrr Restauro e Valorizzazione di parchi e giardini storici

Sono 9 le proposte di intervento in parchi e giardini storici, pubblici e privati premiate in Emilia-Romagna per quanto riguarda un altro bando Pnrr, quello nazionale per il restauro e la valorizzazione di parchi e giardini storici, gestito dal Ministero della Cultura.
Si tratta dell’Orto Botanico dell’Università di Parma (che riceverà un finanziamento di 2 milioni di euro), del Parco Romantico della Fondazione Magnani Rocca, a Parma (2 milioni), del Parco e giardini del Castello di Tabiano, (1,6 milioni di euro) e del Parco di Villa Meli Lupi di Vigatto di Soragna (1,88 milioni di euro), entrambi in provincia di Parma. Seguono il Giardino del Castello di Bianello, a Quattro Castella, in provincia di Reggio nell’Emilia (305mila euro), il Parco Ducale di Sassuolo (1,94 milioni di euro) e l’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Modena e Reggio-Emilia (718mila euro) a Modena. Infine, a Bologna sono stati finanziati il Parco della Chiusa (338 mila euro) e il Giardino all’italiana di Villa Zambeccari (2 milioni di euro).
Il bando aveva la finalità di finanziare progetti di restauro, manutenzione straordinaria, conservazione, messa in sicurezza e valorizzazione dei giardini storici tutelati ai sensi del D.Lgs. n. 42/2004, sia pubblici che privati. Lo stanziamento complessivo era di 190 milioni di euro, con un massimo di 2 milioni attribuibili ad un singolo progetto.
Su 1.082 progetti presentati a livello nazionale, sono 103 quelli presentati in Emilia-Romagna, dei quali 9 sono stati ammessi a finanziamento, per un totale di quasi 13 milioni di euro concessi.

 

Bando Pnrr Formazione giardinieri d’arte

Il bando regionale per la formazione di giardinieri d’arte è ancora aperto ma ha già visto la presentazione e la relativa approvazione di 7 progetti, che hanno messo complessivamente a disposizione 94 posti, per la formazione di una figura professionale nuova in regione nell’ambito della manutenzione del verde, specializzata nella conoscenza, manutenzione, conservazione e valorizzazione dei giardini storici. Le province interessate finora sono quelle di Parma, Modena, Piacenza, Forlì-Cesena, Reggio Emilia e Bologna e i Centri di formazione sono: Centoform (Pr), Centro di formazione Vittorio Tadini (Pc), Scuola Edile Artigiana Romagna (Fc), Irecoop Emilia-Romagna (Pr), Dinamica (Bo).

Il progetto di formazione prevede obbligatoriamente la firma di un accordo di partenariato fra le parti coinvolte, nel quale sia evidenziato il ruolo e il contributo di ogni soggetto coinvolto nella realizzazione del percorso formativo. L’accordo deve includere uno o più giardini storici di rilievo per lo svolgimento della parte pratica del corso, le aziende produttive del settore, per generare un primo contatto col mondo del lavoro e gli Istituti Agrari, le Università, gli Orti botanici per fornire docenti e aule studio.

I percorsi hanno una durata di 600 ore complessive con una componente di stage/tirocinio curricolare obbligatoria compresa tra le 240 e le 300 ore. Possono frequentarli persone che hanno compiuto 18 anni all’avvio del percorso, indipendentemente dalla condizione occupazionale, in possesso di un diploma di istruzione di secondo grado o di una qualifica professionale del sistema Istruzione e Formazione Professionale o di tre anni di esperienza lavorativa.

Sabato chiuso un tratto di via Ancora a Sassuolo

Sabato chiuso un tratto di via Ancora a SassuoloSabato prossimo, 25 Febbraio sarà chiuso al transito il tratto di via Ancora che interseca il ponte della Pedemontana. A partire dalle ore 8, infatti, si svolgeranno i lavori di sistemazione di un tratto di guard rail sul ponte di via Pedemontana che passa, appunto, sopra via Ancora.

Per ragioni di sicurezza durante le lavorazioni dovrà essere chiuso al traffico il tratto di via Ancora che passa sotto il ponte.

Le chiusure previste sono le seguenti:

  • rotatoria via Ancora – smonto Pedemontana: chiusa l’uscita in via Ancora direzione Nord;
  • via Salemi in uscita su via Ancora: obbligo di svolta a sinistra direzione sud;
  • via Ancora – intersezione strada laterale Civico 332: chiusura totale;
  • intersezione semaforica tra via Ancora e via Emila Romagna: chiusura via Ancora direzione sud eccetto residenti e diretti alle attività commerciali.

 

Avviati i lavori di riqualificazione al Parco Ducale

Avviati i lavori di riqualificazione al Parco DucaleSono iniziatiti i lavori che porteranno alla completa riqualificazione del Parco Ducale di Sassuolo, attraverso un finanziamento ottenuto dall’Amministrazione Comunale per un ammontare di 1.964.419,64 €, dai fondi Pnrr.

Gli interventi di breve periodo mirano a ripristinare l’integrità dei filari alberati che corredano i viali monumentali attraverso l’impianto di esemplari arborei di giovane età che saranno alimentati dal nuovo impianto di irrigazione. Per quel che riguarda le specie erbacee che compongono i manti erbosi se ne prevede l’integrazione ed il ripristino tramite interventi di trasemina mirati ad aumentare la biodiversità e favorire una rapida colonizzazione entomologica grazie anche alla presenza di fioriture stagionali spontanee.

Potrà contribuire anche il ripristino dei cavi irrigui per l’irrigazione “a scorrimento” derivati dal Canale Maestro/Giracanale e del relativo sistema idraulico.

Nel lungo periodo, dunque, il Parco raggiungerà una condizione di maggiore uniformità ed armonia nel proprio disegno, incrementando la propria sostenibilità ambientale ed economica.

È previsto anche il recupero del viale principale con pioppi “Populus nigra Italica “. Intervento di valorizzazione dell’effetto cannocchiale del viale dei pioppi che da Palazzo Ducale traguarda il casino di Caccia del Belvedere.

Si provvederà all’integrazione e al ripristino delle piante abbattute con n° 54 alberi Populus nigra Italica già formati con altezza compresa tra i 4,00-4,50 mt per consentire un rapido ripristino della quinta arborea monumentale.

Altro intervento previsto riguarda il restauro e il riordino dei percorsi storici longitudinali (principale e laterali), trasversali e che circondano i due parterres formali centrali: rifacimento dello strato calpestabile superficiale dei percorsi principali in ghiaia mediante scarifica, ripascimento inerte e messa in opera di finitura per garantire il drenaggio e lo scolo delle acque.

Il progetto prevede l’installazione di sistema di videosorveglianza lungo i percorsi principali e in prossimità della Casa nel Parco con 25 nuove telecamere.

Si provvederà al recupero del sistema idraulico esterno afferente al sistema idraulico storico delle bonifiche gestito dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, necessario alla gestione delle acque per riattivare il sistema idraulico interno ed al restauro lacerto del muro storico perimetrale in sasso a corpo, con la manutenzione/realizzazione piccole fontane in ghisa.

Tra gli interventi principali del progetto figura anche il recupero e la rifunzionalizzazione della Casa del parco e della barchessa funzionale al recupero di due strategici luoghi da destinare a prima accoglienza dei fruitori e visitatori del parco, punto orientativo e informativo.

Si procederà, infine, all’implementazione dell’impianto esistente con illuminazione a led in corrispondenza degli accessi laterali del Parco, in prossimità della Casa del Parco e degli edifici pubblici adiacenti, in applicazione delle normative regionali per la riduzione dell’inquinamento luminoso e del risparmio energetico per garantire la percezione della morfologia del parco storico, la fruibilità più ampia del Parco e da tutti gli accessi

“Il Parco Ducale – commenta il Vicesindaco di Sassuolo, con delega al Pnrr, Alessandro Lucenti – non rappresenta solamente il più grande polmone verde di Sassuolo, ma è anche il più importante luogo d’aggregazione cittadina, punto di riferimento per i giovani, lo sport all’aria aperta, ma anche gli anziani e le famiglie.

Giungere alla sua completa riqualificazione, quindi, è stato da sempre uno dei nostri principali obiettivi. Finalmente iniziano i lavori, il primo cantiere Pnrr che entra in funzione, partendo dalle potature e presto si potranno vedere le prime migliorie, anche alla Casa nel Parco dove realizzeremo un ascensore in grado di consentire a chiunque, anche a chi deve convivere con una disabilità, di poter usufruire del teatro”.

 

Fiorano: Tè delle 5 con Stefano Serri, domenica 26 febbraio a Villa Cuoghi

Fiorano: Tè delle 5 con Stefano Serri, domenica 26 febbraio a Villa CuoghiDomenica 26 febbraio, alle ore 17.00 presso Villa Cuoghi a Fiorano Modenese, l’Associazione Artistica INarte invita gli interessati a nuovo appuntamento del Tè delle 5 con la presentazione del libro “Maldicura. Storia di un infermiere che si ammala”. L’autore fioranese Stefano Serri dialogherà con Andrea Filippini, che ha curato la postfazione, con tate curiosità da raccontare. La conversazione sarà intervallata da suggestioni musicali di Giovanni Pietri all’Handpan.

A seguire, consueto tè offerto dagli organizzatori presso la struttura. Ingresso gratuito. L’evento è organizzato con la con il patrocinio del Comune di Fiorano Modenese e con la collaborazione del Circolo Nuraghe, degli Amici della musica “Nino Rota” e di Framestorming.

Per le strutture sanitarie dell’Emilia-Romagna la Regione mette in campo un piano da oltre 46 milioni di euro

Per le strutture sanitarie dell’Emilia-Romagna la Regione mette in campo un piano da oltre 46 milioni di euroRistrutturazione e adeguamento di Pronto soccorso ospedalieri; realizzazione di nuovi laboratori specialistici e reparti riabilitativi; potenziamento della banca regionale dei gameti. E, ancora, interventi per garantire l’efficientamento energetico e la sostenibilità ambientale.

Oltre 46 milioni di euro (si tratta di 46 milioni e 300mila) per nuovi investimenti di edilizia sanitaria, riqualificazione e ammodernamento di strutture e servizi in tutta l’Emilia-Romagna, grazie ad un vasto programma di interventi definito dalla Regione, che in questi giorni ha avuto il via libera dalla Giunta.

Due i canali di intervento, per 17 progetti complessivi: edilizia sanitaria, a cui vengono destinati 17 milioni per 7 interventi, e sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico, con 29,3 milioni per 10 interventi.

Progetti finanziati dal ministero della Salute con le risorse del ‘Fondo per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e lo sviluppo del Paese’ e individuati dalla Regione sulla base della ricognizione dei fabbisogni delle Aziende sanitarie territoriali, nell’ambito dei Piani di investimento 2022-2024.

Obiettivi, modalità di realizzazione dei progetti e ripartizione dei fondi sono stati illustrati questa mattina in conferenza stampa in Regione dall’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini.

“Continuiamo a rafforzare e riqualificare le strutture sanitarie dell’Emilia-Romagna, guardando sempre più alla sostenibilità ambientale ed energetica: una esigenza a cui anche l’edilizia sanitaria è chiamata a dare risposta. Nel contempo, prosegue il nostro impegno per la realizzazione dei nuovi ospedali di Piacenza, Carpi e Cesena – ha sottolineato Donini-. Questi interventi coniugano il miglioramento dell’assistenza e dei servizi ai pazienti con un rinnovato impegno verso l’efficientamento energetico, che mai come in questo momento storico si rende necessario. La Regione- ha aggiunto l’assessore- prosegue nel proprio impegno per garantire, al meglio, la sanità pubblica”.

 

Dove verranno realizzati i progetti

A Parma sono destinati complessivamente quasi 9 milioni e 990mila euro; a Reggio Emilia 8,5 milioni; a Modena 5 milioni e 550 mila euro; a Bologna 11 milioni e 950mila euro; a Imola 3 milioni di euro; a Ferrara 1 milione e 814mila euro; in Romagna (Ravenna, Forlì e Faenza) 5 milioni e 500mila euro.

Occorre ricordare la decisione già presa di procedere con la realizzazione di due nuovi ospedali, a Piacenza e Cesena.

 

Edilizia sanitaria: i sette progetti finanziati    

I progetti di edilizia sanitaria che saranno finanziati riguardano in particolare 7 interventi.

Nell’ospedale di Borgo Val di Taro (Pr) saranno effettuati lavori di adeguamento sismico del corpo di fabbrica 3, per 6.489.897 euro destinati all’Ausl di Parma.

Nell’ospedale di Sassuolo (Mo), che fa capo all’Ausl di Modena, saranno eseguiti lavori di ammodernamento del Pronto soccorso, per 1,2 milioni euro.

Quattro gli investimenti in programma a Bologna. Due fanno capo all’Ausl del capoluogo emiliano e riguardano rispettivamente la realizzazione di un Open space per codici verdi e bianchi presso l’ospedale Maggiore e l’avvio di un day service riabilitativo e di laboratori di neuroscienze (1° stralcio), all’interno del Padiglione A dell’ospedale Bellaria.

Le risorse assegnate ammontano rispettivamente a 1,35 milioni di euro e a 2 milioni e 50 mila euro.

L’intervento all’ospedale Bellaria è relativo a un primo stralcio, potrà contare su ulteriori 500 mila euro di fondi aziendali, portando quindi il totale dell’intervento a 2 milioni e 550mila.

Gli altri due progetti su Bologna riguardano il potenziamento della banca regionale dei gameti al padiglione 29 dell’Irccs Policlinico S.Orsola, grazie ad un finanziamento di 700 mila euro, e la rifunzionalizzazione del piano di copertura dell’edificio monoblocco presso l’Istituto ortopedico Rizzoli, per 2,2 milioni.

Infine, nell’ospedale di Imola (Bo), sarà realizzata una nuova camera mortuaria, con una spesa di 3 milioni di euro.

 

Risparmio energetico e sostenibilità: i 10 interventi 

Sono 10 i progetti di efficientamento energetico e sostenibilità ambientale previsti.

All’interno del corpo H dell’ospedale di Fidenza (Pr) saranno sostituiti tre gruppi frigoriferi, con un costo di 700 mila euro destinati all’Ausl di Parma.

All’Ospedale Maggiore di Parma, grazie al finanziamento di 2,8 milioni di euro, saranno sostituiti tutti i serramenti esterni dei padiglioni Rasori e Maternità.

A Reggio Emilia sono due gli interventi in previsione all’Arcispedale S. Maria Nuova: la riqualificazione energetica dei corpi storici A, B e C (1,5 milioni) e l’installazione di un nuovo impianto di trigenerazione (7 milioni). In totale sono 8,5 milioni di euro destinati all’Ausl.

Nel modenese nuovi impianti di trigenerazione saranno installati nell’ ospedale di Mirandola e nella Casa della Comunità di Castelfranco Emilia. L’investimento complessivo per l’Ausl è di 4,35 milioni di euro.

A Bologna, nelle aree all’aperto del Policlinico Sant’Orsola, con un finanziamento di 2,15 milioni saranno realizzate isole ecologiche e sistemi innovativi per la raccolta dei rifiuti.

Sempre a Bologna, all’Istituto Ortopedico Rizzoli, saranno eseguiti lavori finalizzati al risparmio energetico del costo di 3,5 milioni di euro.

A Ferrara sono in cantiere diversi progetti di efficientamento energetico in alcune strutture sanitarie dell’Ausl estense, per un totale di 1 milione e 50 mila euro, oltre ad un analogo intervento da 764.327 euro sul fabbricato 12 dell’ex ospedale S.Anna.

Infine, presso i presidi ospedalieri di Ravenna, Forlì e Faenza dell’Ausl Romagna saranno avviati i lavori di ammodernamento degli impianti di trigenerazione, con un finanziamento complessivo di 5,5 milioni di euro.

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