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martedì, 29 Aprile 2025
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Emilia-Romagna, una terra da raccontare. Inclusione, ospitalità e buona cucina gli ingredienti della vacanza perfetta

Emilia-Romagna, una terra da raccontare. Inclusione, ospitalità e buona cucina gli ingredienti della vacanza perfettaLa vacanza in Emilia-Romagna è tutta una questione cuore. Inclusione, ospitalità e buona cucina sono gli ingredienti che ancora oggi premiano il soggiorno nella nostra regione. “Il fattore umano”, raccontato da Paolo Cevoli nell’approfondimento dedicato al turismo, curato dall’Agenzia di Informazione e comunicazione della Giunta regionale, online da oggi 31 marzo all’indirizzo: https://regioneer.it/ERnelcuore.

Un tuffo nella sua lunga carriera dalla Pensione Cinzia, gestita dai genitori, fino al palco di Zelig: “Sono nato in pieno baby boom e in pieno boom turistico. Si può dire che sono scoppiato tutto in una volta. Ho mosso i primi passi in un luogo di ospitalità, un luogo pubblico. E già da subito sono stato ‘segnato’ dalla vocazione all’ospitalità, un elemento così diffuso nella nostra terra. Siamo noti in tutto il mondo per la giovialità, la voglia di godersi la vita e di goderla in maniera partecipata. Per noi le cose belle vanno condivise e messe a disposizione di tutti”.

È un passaggio dell’intervista che si può ascoltare nel podcast “Ti racconto l’Emilia-Romagna. Com’eravamo e come siamo – l’estate delle vacanze”.

L’Emilia-Romagna piace e lo dice anche l’indagine Demoskopika: insieme a Toscana, Puglia, Sicilia e Sardegna è risultata tra le destinazioni italiane più ricercate nel 2022 tra chi ha dichiarato di trascorrere una vacanza in Italia.

E lo ribadiscono anche i dati elaborati da Trademark Italia: lo scorso anno sono tornati i turisti e l’Emilia-Romagna ha ripreso a viaggiare ai livelli pre-Covid, con oltre 60 milioni di presenze e quasi 14 milioni di arrivi. Mare e città d’arte, con il boom dell’Appenino.

Entrambe le ricerche sono disponibili in infografiche semplici e intuitive.

L’Emilia-Romagna nello spazio: Barilla, Dallara, Tecnogym e GVM nella prima stazione orbitante privata

L’Emilia-Romagna nello spazio: Barilla, Dallara, Tecnogym e GVM nella prima stazione orbitante privataL’Emilia-Romagna, con il suo  sistema  produttivo, della ricerca e dell’innovazione, protagonista della nuova stagione di esplorazioni spaziali degli Stati Uniti.

Saranno in particolare quattro le aziende regionali che parteciperanno alla prima stazione orbitante privata alla cui realizzazione è impegnata la società statunitense Axiom Space con la collaborazione scientifica della Nasa:  Barilla,  Dallara automobili, Tecnogym  e GVM Care & Research.

Quattro eccellenze del “made in Emilia-Romagna”, leader nei rispettivi settori, che potranno utilizzare questa straordinaria  esperienza  –  in condizioni estreme e di microgravità  – per fare ricerca  e sviluppare nuove tecnologie in ambiti di grande interesse: sistemi alimentari nello spazio e alimentazione in situazioni critiche; materiali innovativi e compositi resistenti in orbita; gestione ottimale e allenamento del corpo umano nello spazio e controllo da remoto dello stato di salute.

Settori con importanti ricadute, in particolare per alcune filiere strategiche dell’Emilia-Romagna quali quelle dell’automotive, packaging, biomedicale, wellness, automazione e ICT, food.

Il punto sull’iniziativa e sui progetti innovativi in orbita che saranno realizzati dalle aziende emiliano-romagnole è stato fatto ieri  nel corso dell’incontro che la delegazione emiliano-romagnola ha avuto con  Matt Ondler, Cto (Chief Technical Officer) di Axiom, a Houston in Texas.

Dopo l’incontro che mercoledì il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha avuto con Michael Suffredini, Ceo dell’azienda, prima di rientrare in Italia.

All’incontro con Ondler hanno partecipato il vice ministro delle Imprese e del made in Italy Valentino Valentini, il tenente colonello Gaetanofabrizio Tavano del ministero della Difesa, il colonnello e astronauta Walter Villadei dell’Aeronautica militare italiana, il console d’Italia a Houston Mauro Lorenzini, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Colla.

Presenti per le aziende: Andrea Pontremoli, amministratore delegato di Dallara Automobili; Angelo Ambrosecchia (Industrialization Senior Manager America) e Brian Bubka (Packaging Innovation Graphics Manager America) per Barilla; Jason Jones (MS Key Account manager – Health, Corporate & Performance) per Tecnogym; Andrea Masina amministratore delegato di GVM Assistance insieme a  Giampaolo Stopazzolo (Medical Director).

“La partecipazione alla stazione orbitante di Axiom e alla missione che l’Aeronautica Militare sta preparando con Axiom a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, rappresentano una grande opportunità per l’Emilia-Romagna e per il Paese e ringrazio per il supporto i ministeri delle Imprese e del made in Italy e della Difesa  – ha sottolineato l’assessore regionale Colla -. L’aerospace economy rappresenta oggi uno dei settori a più alto valore aggiunto e tasso di innovazione.  Ponte verso una nuova manifattura di qualità, punto di incontro di filiere consolidate ed emergenti, fonte di nuova e buona occupazione. Come Regione abbiamo inserito l’aerospazio nella nostra strategia di specializzazione intelligente e stiamo investendo in questa direzione per consolidare una realtà già oggi ricca e qualificata che conta  circa 180 imprese sul territorio.  Forti di un sistema regionale dell’innovazione che vede insieme università, centri di ricerca, aziende e mondo del lavoro e ha il suo cuore nel Big Data Technopole di Bologna”.

“A breve usciremo con un bando dedicato a queste filiere innovative manifatturiere e, in particolare, alla prototipazione e alla certificazione. Essere certificati in un settore come la space economy è difficilissimo – ha aggiunto Colla – ma una volta riconosciuti, il valore aggiunto è immenso e si crea lavoro di grande qualità”.

 

L’accordo tra Regione Emilia-Romagna, Ministero della Difesa e Aeronautica militare

La partecipazione dell’Emilia-Romagna alla stazione orbitante di Axiom è resa possibile dall’accordo  firmato nel 2021 tra Regione, ministero della Difesa e Aeronautica militare italiana che ha sancito l’avvio delle relazioni con il Polo spaziale di Houston.

La presenza dell’astronauta italiano colonnello Walter Villadei, in addestramento presso la NASA con Axiom, ha consentito di approfondire interessanti aspetti tecnico –  operativi che rappresentano un prezioso stimolo per il successo delle industrie emiliane-romagnole.

Dopo l’incontro con Ondler, la visita alla struttura di progettazione e ai laboratori della Stazione Axiom e ad Axiom Suits, cui hanno partecipato tutte le altre imprese regionali presenti a Houston,  insieme alle Università e ai Centri di ricerca.

Con questo appuntamento  si avvia a conclusione la missione in Texas guidata dalla Regione Emilia-Romagna. Il ritorno  –  dopo un ulteriore incontro presso  Ascend Texas,  la conferenza aerospaziale cui partecipano centinaia di operatori del settore – è previsto nella giornata di oggi.

Disponibile l’ultimo numero del periodico comunale sassolese

Disponibile l’ultimo numero del periodico comunale sassoleseÈ disponibile online, sul sito internet istituzionale del Comune di Sassuolo, l’ultimo numero del periodico comunale.

Con cadenza trimestrale, il periodico comunale racchiude le informazioni utili dall’Amministrazione comunale, i progetti in cantiere, le iniziative appena trascorse e quelle programmate per la stagione estiva sassolese, oltre all’appendice riservata ai gruppi consiliari.

E’ possibile ritirare una copia cartacea del periodico comunale presso l’Urp al comparto XX Settembre

Formigine, nel consiglio del 30 marzo intervenuti i presidenti dei consigli di frazione

Formigine, nel consiglio del 30 marzo intervenuti i presidenti dei consigli di frazioneSi è tenuto ieri sera al castello di Formigine il terzo consiglio comunale dell’anno: i lavori si sono aperti con l’audizione dei presidenti dei Consigli di frazione, con le relazioni di Simona Gibellini (Formigine), Cecilia Camellini (Casinalbo), Sonia Tagliazucchi (Magreta), Mauro Comini (Corlo), Michele Bilotta (Colombaro) e Maurizio Tebaldi (Ubersetto).

Dopo una interpellanza sulla manutenzione del sottopasso ciclopedonale della Bertola, il consiglio ha approvato la delibera di “Convenzione per la gestione in forma associata del sistema turistico territoriale intercomunale dei comuni di Maranello, Fiorano Modenese, Formigine, Frassinoro, Montefiorino, Palagano e Prignano sulla Secchia”. L’atto conferma il Comune di Maranello come capofila del sistema turistico “Maranello Plus”, e sede fisica dello IAT associato. Nell’ambito dei comuni aderenti, lo IAT collocato presso il Museo Ferrari di Maranello eserciterà le funzioni di accoglienza e informazione per i sette comuni firmatari. Approvata infine dal consiglio una mozione sul tema del rispetto dei diritti umani in Afghanistan che chiede “al Ministero degli Esteri italiano di esercitare tutte le pressioni politiche, economiche, industriali e altro verso il regime afghano al fine di porre termine alla repressione in corso, particolarmente odiosa in quanto caratterizzata da una forte discriminazione basata sul sesso” e anche di “mettere a disposizione un punto facilmente accessibile in cui poter firmare l’appello di Amnesty International”.

 

Per i Pomeriggi d’arte e cultura: ‘Le antiche caserme di Sassuolo’

Per i Pomeriggi d’arte e cultura: ‘Le antiche caserme di Sassuolo’Sabato 1 aprile è in programma una visita guidata a partecipazione gratuita alla scoperta della storia delle Antiche caserme di Sassuolo, a cura del curatore d’arte Luca Silingardi. La visita si svolgerà lungo un percorso urbano per la durata di circa un’ora e trenta minuti. Non è necessaria alcuna prenotazione. Ritrovo in Piazzale della Rosa. Partenza alle 15:00.

Per info: cultura@comune.sassuolo.mo.it

“Specialista on call” filo diretto tra medici di base e specialisti

“Specialista on call” filo diretto tra medici di base e specialistiL’emergenza pandemica ha modificato non solo le abitudini di vita, ma anche l’organizzazione dei servizi sanitari. In questo ambito, assumono particolare importanza gli obiettivi relativi a un utilizzo sempre più efficace ed efficiente delle risorse grazie anche allo sviluppo delle attività di teleconsulto e di telemedicina, nonché di nuovi modelli organizzativi che sperimentano l’introduzione di strumenti per gestire a distanza i percorsi dei pazienti.

È sulla base di questi presupposti che già a luglio 2020 ha preso avvio il progetto “Specialista on call”: un numero telefonico unico provinciale fornisce supporto ai Medici di Medicina Generale (MMG) che necessitano di un confronto con uno specialista per approfondimenti diagnostici e valutazioni terapeutiche, al fine di definire i percorsi di cura più appropriati, limitando ai pazienti spostamenti per visite ed esami in presenza soprattutto nel caso di persone fragili o che vivono in zone disagiate.

Il progetto è stato presentato oggi in una conferenza stampa alla presenza di Romana Bacchi, Direttrice sanitaria Azienda USL Modena; Lucia Pederzini, Responsabile gestione delle attività di specialistica ambulatoriale Azienda USL Modena; Cinzia Torri, Direttrice Endocrinologia Ospedale di Sassuolo Spa; Rita Luisa Conigliaro, Direttrice della Gastroenterologia Endoscopia Digestiva Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena; Maria Cristina Poppi, Medico di Medicina generale, Stefano Zona, Specialista in Malattie infettive – Infezioni Correlate all’Assistenza Azienda USL Modena. Alla presentazione ha partecipato anche la dottoressa Cristina Vescovini, coordinatrice infermieristica dell’Azienda USL di Modena, figura di riferimento per i professionisti nella costruzione del progetto.

Lo Specialista on call è un progetto interaziendale attivato dall’Azienda Usl di Modena in collaborazione con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria e l’Ospedale di Sassuolo Spa per mettere a disposizione dei medici di famiglia dell’intera provincia, da Mirandola a Pavullo, specialisti ospedalieri e del territorio che lavorano in team per garantire la continuità del servizio. Dopo una prima fase sperimentale, lo “Specialista on call” è stato progressivamente attivato e reso sempre più performante con l’inserimento di numerose specialità compreso anche il Pronto Soccorso. In parallelo è cresciuto il suo utilizzo: quasi raddoppiate le chiamate ricevute nel 2022 (oltre 6.500) rispetto al 2021.

Il servizio offerto dal progetto ha ottenuto un buon livello di gradimento da parte dei MMG: in una recente analisi i medici hanno indicato di utilizzare il numero dedicato come valido supporto operativo nella loro pratica quotidiana, in quanto facilmente attivabile e in grado di fornire risposta certa da parte dello specialista.

Anche dal punto di vista degli specialisti, il contatto con i MMG è molto apprezzato perché consente di ottimizzare il lavoro di ambulatorio: offrire consulenze efficaci consente di dare risposta ai bisogni di salute dei cittadini, evitando visite non appropriate e utilizzando al meglio le risorse disponibili nell’ambito dell’intero sistema di offerta sanitaria.

“In questa fase storica è molto importante che il Servizio sanitario nazionale lavori per adottare soluzioni organizzative e innovazioni tecnologiche che possano aiutare i professionisti nell’assistenza ai pazienti – dichiara la Direttrice Generale Ausl Anna Maria Petrini –. Lo Specialista on call mette insieme le tecnologie digitali, i cambiamenti organizzativi stimolati anche dalla pandemia, ma soprattutto l’idea vincente da parte dei professionisti modenesi di mettere a disposizione dell’intera rete le proprie competenze, perché tutti possano lavorare meglio. È un progetto che rende ben visibile l’integrazione multiprofessionale tra le aziende sanitarie modenesi, a tutto vantaggio dei nostri cittadini. Non posso che ringraziare tutti i professionisti che hanno aderito e i Direttori generali di AOU, Claudio Vagnini, e di Ospedale di Sassuolo Spa, Stefano Reggiani, che insieme a noi hanno creduto nel progetto e lo hanno sempre sostenuto”. 

 

Come funziona

Dal punto di vista tecnico, il servizio utilizza una tecnologia innovativa basata su una App che consente agli specialisti di rispondere da qualsiasi sede (lavorativa ma anche dal domicilio o altro), in quanto attivabile sia da telefono fisso (es. di ambulatorio/reparto) che da cellulare (aziendale o personale). Al contempo, il MMG, una volta digitato il numero verde, può scegliere la branca specialistica con cui desidera confrontarsi tra le 16 disponibili, dalla Pneumologia alla Cardiologia, dalla Nefrologia a Reumatologia, Gastroenterologia, Endocrinologia, Infettivologia, Centro Cefalee, Farmacia, Neurologia, ecc. L’ampia fascia oraria (mattina e pomeriggio) in cui è fruibile il servizio è stata definita in modo da garantire la copertura durante gli orari di apertura degli ambulatori dei medici di famiglia.

I risultati positivi a oggi raggiunti spingono il progetto verso ulteriori prospettive di sviluppo: sulla base dei suggerimenti forniti sia dai MMG che dagli specialisti sono in corso valutazioni per l’inserimento di ulteriori branche al fine di ampliare l’offerta di consulenza, arricchendola e adeguandola alle esigenze sanitarie contingenti.

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Nella foto, da sin.: Stefano Zona, Specialista in Malattie infettive – Infezioni Correlate all’Assistenza Azienda USL Modena; Romana Bacchi, Direttrice sanitaria Azienda USL Modena; Lucia Pederzini, Responsabile gestione delle attività di specialistica ambulatoriale Azienda USL Modena; Cinzia Torri, Direttrice Endocrinologia Ospedale di Sassuolo Spa; Rita Luisa Conigliaro, Direttrice della Gastroenterologia Endoscopia Digestiva Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena; Maria Cristina Poppi, Medico di Medicina generale

Lavori di asfaltatura in via Circonvallazione sud-sud est

Lavori di asfaltatura in via Circonvallazione sud-sud estInizieranno lunedì prossimo, 3 aprile, le operazioni di fresatura e riasfaltatura di via Circonvallazione sud – sud est nel tratto compreso tra l’intersezione con via Torino e quella con via Rometta.

Durante tutte le fasi delle lavorazioni la circolazione sarà sempre garantita, salvo brevi interruzioni dovute a particolari lavorazioni.

Le calciatrici afghane in visita a Maranello

Le calciatrici afghane in visita a MaranelloSusan Khojasta, Fatema Nama Haidari e Maryam Mehrzad sono state ricevute in municipio dal sindaco Luigi Zironi e dall’assessora allo sport Mariaelena Mililli, dopo l’incontro pubblico in cui hanno raccontato la loro esperienza di fuga dal regime dei talebani e l’accoglienza in Italia. Ad accompagnarle l’allenatore Najibullah Nawrozi, insieme a Marzio Mori, Irene Caverni e Sara Carbone della Fondazione Caritas Firenze.

Le tre giovani atlete sono state protagoniste a Maranello di una serata dedicata al rapporto tra sport, diritti e identità di genere: un incontro per ricordare la drammatica fuga dall’Afghanistan avvenuta nell’agosto del 2021, l’arrivo in Italia e l’ospitalità ricevuta che ha permesso loro di continuare a giocare in una squadra.

Nel loro Paese le calciatrici del Bastan Football Club di Herat erano costrette ad allenarsi all’alba per non dare nell’occhio. Dopo la fuga disperata dall’Afghanistan e le minacce del governo talebano, le tre ragazze, insieme all’allenatore, sono state accolte nel club Centro Storico Leboswki, la squadra fiorentina di dilettanti di calcio popolare. Una bella storia di solidarietà che ha permesso a Susan, Fatema e Maryam di continuare a coltivare il proprio sogno. Dopo l’incontro in municipio, le giocatrici hanno assistito agli allenamenti del Sassuolo Calcio femminile e visitato il Museo Ferrari di Maranello.

L’incontro pubblico, condotto al Mabic dal giornalista sportivo Alessandro Iori, è stato proposto all’interno del programma di eventi “Sport+ E’ anche una questione di diritti” a cura del Comune di Maranello in collaborazione con Mo’ Better Football e ATER Fondazione, con il sostegno di Fondazione di Modena.

Questo weekend due importanti eventi culturali a Villa Cuoghi a ingresso gratuito

Questo weekend due importanti eventi culturali a Villa Cuoghi a ingresso gratuitoSabato 1 aprile alle ore 17.00 il giovanissimo scrittore Matteo Porru presenta il suo romanzo “Il dolore crea l’inverno” (Garzanti). Incontro condotto da Mario Agati con l’accompagnamento musicale a cura della violinista Edda Chiari. Evento presentato dal circolo Nuraghe in collaborazione con il Comune di Fiorano Modenese, l’Associazione InARTE, gli Amici della Musica Nino Rota e l’Associazione fotografica Framestorming. A soli diciotto anni, Matteo Porru ha vinto il premio Campiello Giovani. Per la stampa è uno dei venticinque under-25 più promettenti al mondo. Ora arriva in libreria con un romanzo sospeso nel tempo e nello spazio che parla di legami familiari, rimpianti e vissuti indelebili. Un romanzo che ci ricorda che siamo tutti fatti di carne e neve.

Domenica 2 aprile invece, sempre alle 17.00, per la affezionata rassegna del Tè delle 5 avremo Agatha Orrico, traduttrice e giornalista freelance, che ha scritto interviste e realizzato reportage per molti quotidiani italiani su temi sociali e ricostruzioni storiche. Presenterà il suo libro intitolato “Stracci di vita a New York” e converserà con lei l’autrice Tina De Falco. Interventi musicali a cura di Edda Chiari. Evento realizzato con il contributo della Associazione Artistica INarte, il Comune di Fiorano Modenese, l’Associazione fotografica Framestorming, il Circulo Culturale Nuraghe e Amici della Musica Nino Rota.

Domani a Formigine inaugurazione della nuova canonica con il vescovo Erio

Domani a Formigine inaugurazione della nuova canonica con il vescovo ErioSarà l’arcivescovo di Modena-Nonantola mons. Erio Castellucci a benedire la nuova canonica della parrocchia di Formigine, che viene inaugurata domani – sabato 1° aprile – alle 11 in via Giardini Sud 17.

L’edificio è stato ristrutturato nell’ambito di una riqualificazione complessiva di tutto il comparto cosiddetto delle “Opere parrocchiali”, che sarà dotato di un altro parcheggio e una pista ciclabile.

L’intero intervento è costato 1,7 milioni di euro, che la parrocchia ha in buona parte già recuperato grazie alla vendita di un terreno, contributi di Fondazioni, Cei e diocesi, offerte dei parrocchiani.

La canonica, che occupa una superficie complessiva di quasi 600 mq, comprende un seminterrato, pianoterra per gli uffici parrocchiali, primo piano per la cucina, cappella, lavanderia e zone comuni, secondo piano-sottotetto per le quattro camere con bagno riservate ai sacerdoti.

La struttura svolge un ruolo centrale in una parrocchia che, con 20 mila anime, è una delle più popolose di tutta l’Emilia-Romagna.

«Ringraziamo i parrocchiani di Formigine per la consueta generosità dimostrata nei confronti della Chiesa – dichiara il parroco don Federico Pigoni –

Con questo intervento abbiamo messo in sicurezza un edificio pericolante da anni e frequentato ogni giorno da decine e decine di persone.

I formiginesi sanno che la canonica è sempre aperta e che noi preti, aiutati dai volontari, siamo a disposizione di chiunque bussi alla nostra porta.

Inoltre abbiamo riqualificato un comparto centrale per la vita del paese, a beneficio non solo della parrocchia, ma dell’intera cittadinanza».

Interverranno all’inaugurazione anche il sindaco di Formigine Maria Costi, i progettisti Giandomenico Cassanelli e Giampaolo Santunione, il titolare dell’impresa che ha realizzato i lavori (Serteco di Medolla) Marco Rebecchi.

Al termine sarà offerto un rinfresco.

Distretto Ceramico, progetto “Famiglie Accoglienti”: nel 2022 supportate 18 famiglie, otto ancora in carico

Distretto Ceramico, progetto “Famiglie Accoglienti”: nel 2022 supportate 18 famiglie, otto ancora in caricoProsegue nel Distretto Ceramico il progetto ‘Reti di Famiglie Accoglienti’, che da oltre due anni nei Comuni dell’Unione garantisce un supporto concreto a diversi nuclei familiari in difficoltà, grazie all’impegno di volontari, tutor qualificati e alcune associazioni. Il progetto si sviluppa sostanzialmente in tre fasi distinte: la formazione di famiglie volontarie che danno la propria disponibilità, la raccolta delle richieste di aiuto che arrivano dal territorio – da Servizi sociali, Caritas parrocchiali, Centro di Neuropsichiatria infantile e segnalazioni dei cittadini – e le azioni di sostegno alle famiglie che spesso hanno bisogno di aiuto nella gestione di minori da conciliare con i tempi di vita-lavoro.

Finora nel Distretto Ceramico hanno dato la propria disponibilità 25 famiglie volontarie, in contatto con quattro associazioni del territorio (‘Il Melograno’, l’Associazione ‘Chernobyl di Maranello, Fiorano e Formigine’, il Gruppo d’acquisto ‘Banda Gassotti’ e ‘SOS Mama’) a loro volta coordinate dall’Associazione ‘Venite alla Festa’, i cui tutor – Rita Lacetera e Tiziana Venturi – hanno il compito di accompagnare i volontari lungo il percorso di formazione all’accoglienza. Due referenti locali, Chiara Sghedoni e Francesco Cigarini, agiscono invece da tramite tra le richieste che arrivano dal territorio e le associazioni. Nel corso del 2022 sono state aiutate 18 famiglie, di cui 8 tuttora supportate grazie a questo progetto.

La maggior parte delle famiglie aiutate sono infatti monoparentali, hanno origini straniere e hanno difficoltà per il trasporto dei bambini a scuola e riguardo alla possibilità di far frequentare loro le scuole d’infanzia, rischiando dunque di arrivare alla scuola primaria senza un reale inserimento sociale. «Per questo stiamo cercando quest’anno – spiega la tutor Rita Lacetera – di consolidare ulteriormente la collaborazione con le scuole e i contesti prescolari, proprio con l’intenzione di promuovere sempre di più una cultura dell’accoglienza, cercando di rafforzare il tessuto di solidarietà all’interno dell’ambiente scolastico».

Tra i punti di forza del progetto, in ambito formativo, ci sono anche gli incontri di gruppo finalizzati ad organizzazione al meglio le azioni di aiuto. Con cadenza mensile i volontari possono condividere la propria esperienza, confrontarsi tra loro e trovare supporto da parte del gruppo. «L’identità di gruppo è fondamentale – aggiunge Rita Lacetera – perché i volontari non devono sentirsi soli nell’affrontare le difficoltà dell’altro che si aiuta. Il nostro gruppo è molto affiatato e le persone che ne fanno parte sono molto ben inserite sul territorio, oltre ad essere formate sull’accoglienza grazie al loro attivismo in ambiti del sociale».

Nel corso dell’anno vengono anche organizzati incontri di formazione per i referenti dei gruppi territoriali e incontri divulgativi utili a promuovere il progetto e far conoscere ai cittadini questa realtà, affinché possano avere una possibilità in più per dare o per ricevere supporto.

«La disponibilità ad aiutare gli altri è fondamentale per la tutela dei più fragili – commenta Luigi Zironi, Presidente dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico -, ma è ancora più importante fornire ai volontari strumenti che siano all’altezza delle loro intenzioni, per valorizzare al massimo gli effetti della loro generosità e dare risposte sempre più mirate a chi è in difficoltà. Il progetto ‘Reti di Famiglie Accoglienti’, supportato dall’Unione, è un esempio virtuoso di come la sinergia tra istituzioni e associazionismo possa diffondere in una comunità un bel clima di solidarietà e allo stesso tempo creare i presupposti per un’operatività sempre più efficace in ambito sociale».

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 1 aprile 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 1 aprile 2023Al mattino sereno o poco nuvoloso; tendenza ad aumento della copertura nuvolosa nel corso del pomeriggio a partire dal settore occidentale con possibilità di qualche debole precipitazione sui rilievi.

Temperature minime in aumento con valori compresi tra 9 e 12 gradi; massime stazionarie o in lieve aumento comprese tra 17 e 21 gradi. Venti deboli occidentali in pianura, deboli sud-occidentali sui rilievi con temporanei rinforzi. Mare mosso al mattino, in attenuazione nel corso del pomeriggio per poi rinforzare di nuovo a mosso in serata.

(Arpae)

Affrontare il futuro con fiducia: due eventi nelle Sale del Regno dei Testimoni e in locali pubblici

Le tensioni economiche, i conflitti nazionali e i disordini sociali indicano che la fiducia nel futuro è ai minimi storici. Anche in Italia i dati Istat segnalano che la fiducia delle persone è al livello più basso dal 2013. Per questo motivo gli 11.500 Testimoni di Geova di Modena, Bologna, Reggio e Parma, insieme agli oltre 260.000 Testimoni in Italia, organizzano nella prima settimana di aprile un programma speciale con due eventi che si terranno a livello mondiale.

Il primo appuntamento sarà nel fine settimana dell’1 e 2 aprile. Si tratta di un Discorso Speciale di 30 minuti dal tema “Possiamo affrontare il futuro con fiducia!”, che sarà tenuto nelle Sale del Regno della zona, i luoghi di culto dei Testimoni di Geova.

Martedì 4 aprile 2023 anche nelle Sale del Regno e in alcuni locali pubblici dell’Emilia Centrale, si celebrerà l’annuale Commemorazione della morte di Gesù Cristo, corrispondente al 14° giorno del mese lunare di nisan del calendario ebraico, lo stesso giorno in cui Gesù morì nell’anno 33. Fu Gesù stesso infatti a comandare di commemorare la sua morte, quando disse: “Continuate a far questo in mio ricordo” (Luca 22:19). L’anno scorso hanno partecipato a questo evento circa 20 milioni di persone nel mondo e oltre 426.000 in Italia.

“Ricordare con la Commemorazione il valore del sacrificio di Gesù Cristo è il modo migliore per guardare al futuro con speranza, soprattutto in un momento drammatico come questo. Le sfide che dobbiamo affrontare possono sembrare schiaccianti, ha dichiarato Roberto Guidotti, portavoce dei Testimoni di Geova, “ma la Bibbia ci offre una potente speranza che può aiutarci proprio ora per affrontare il futuro con fiducia”.

La partecipazione al discorso speciale e alla Commemorazione è aperta a tutti e non si fanno collette. I dettagli su quando e dove si terranno questi eventi a livello locale in italiano e in altre lingue, sono disponibili su JW.ORG, il sito ufficiale dei Testimoni di Geova.

Programma di chiusure notturne sulla A1 Milano-Napoli

Programma di chiusure notturne sulla A1 Milano-NapoliSulla A1 Milano-Napoli, per consentire la rimozione di un cantiere permanente, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

 

DALLE 21:00 DI SABATO 1 ALLE 7:00 DI DOMENICA 2 APRILE

-sarà chiuso il tratto compreso tra Fiorenzuola e Piacenza sud, verso Milano.

Si precisa che la stazione di Fiorenzuola sarà chiusa in entrata verso Milano e Bologna.

Contestualmente, sarà chiusa l’area di servizio “Arda est”, situata nel suddetto tratto.

In alternativa si consiglia:

per la chiusura del tratto, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Fiorenzuola, percorrere la SP462 R, SP38, SS9 Via Emilia per 18 km e rientrare sulla A1 alla stazione di Piacenza sud;

per la chiusura dell’entrata di Fiorenzuola:

verso Bologna, entrare alla stazione di Fidenza;

verso A21, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Fiorenzuola, percorrere la SP462 R, SP38, SS9 Via Emilia per 18 km e rientrare sulla A1 alla stazione di Piacenza sud.

 

LUNEDÌ 3 E MARTEDÌ 4 APRILE, ORARIO 21:00-5:00 

-sarà chiuso il tratto compreso tra Piacenza sud e Fiorenzuola, verso Bologna.

La stazione di Piacenza sud sarà chiusa in entrata verso Bologna, Milano e A21 Torino-Piacenza-Brescia verso Torino e Brescia.

Si precisa che, chi proviene da Torino e da Brescia, dovrà uscire obbligatoriamente alla stazione di Piacenza sud. Contestualmente, sarà chiusa l’area di servizio “Arda ovest”, situata nel suddetto tratto.

In alternativa si consiglia:

per la chiusura del tratto, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Piacenza sud, percorrere la SS9 Via Emilia per circa 18 km, proseguire su SP38, SP462 R e rientrare sulla A1 alla stazione di Fiorenzuola, verso Bologna;

per la chiusura dell’entrata della stazione di Piacenza sud, verso A21, entrare alla stazione di Piacenza ovest, di competenza della Società S.A.T.A.P., mentre, verso Bologna, entrare alla stazione di Fiorenzuola e, verso Milano, entrare sulla A21 dalla stazione di Piacenza ovest, per immettersi poi sulla A1 verso Milano.

 

 

A Bologna la presentazione della call 2023 di UniCredit Start Lab

A Bologna la presentazione della call 2023 di UniCredit Start Lab
Marino – Stanziola – Burchi

L’ecosistema dell’innovazione è stato al centro del Roadshow UniCredit Start Lab realizzato a Palazzo Magnani, sede della banca a Bologna.  Un incontro per riflettere sull’importanza di fare sistema per sostenere la crescita delle startup in un contesto – quello dell’area Centro Nord che ricomprende Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche – particolarmente vivace sul fronte delle giovani aziende, con oltre 2.700 imprese attive, tra Pmi e Start Up, nel dettaglio dell’area troviamo 1249 in Emilia Romagna, 787 in Toscana, 427 nelle Marche e 267 in Umbria.

La tappa bolognese si inserisce nel calendario di appuntamenti organizzato da UniCredit in tutta Italia per presentare a startupper e aziende del territorio con progetti innovativi a matrice tecnologica la call 2023 di UniCredit Start Lab, piattaforma di business e innovazione del Gruppo bancario. Un’iniziativa che ha portato nelle precedenti 9 edizioni all’analisi di circa 7000 progetti imprenditoriali di nuova generazione e all’accompagnamento di oltre 500 start up – di cui 45 nate in Emilia Romagna, 26 in Toscana, 10 in Umbria e 8 nelle Marche -, verso percorsi di crescita, aumentandone le opportunità di business, lo sviluppo manageriale e la visibilità sul mercato.

La call 2023 è aperta fino al prossimo 18 aprile ed è possibile iscriversi dal link https://www.unicreditstartlab.eu/it/startup/iscrizione.html.

 

I dettagli dell’iniziativa sono stati illustrati nel corso dell’incontro organizzato a Palazzo Magnani, aperto dai saluti di Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit; e proseguito con gli interventi di Giusy Stanziola, Start Lab & Development Programs UniCredit, che ha illustrato le caratteristiche del bando 2023; e di Giacomo Marino, Responsabile Group M&A and Corporate Development di UniCredit, che ha indicato le iniziative del Gruppo in corso.

Subito dopo, un confronto sul valore aggiunto delle start up nella tavola rotonda, moderata da  Antonella Grassigli, Founder Doorway, che ha visto partecipare Riccardo Piaggi, Group HR, Organisation & IT Director Granarolo; il Regional Manager Andrea Burchi; Andrea Giovannelli, Direttore Generale Nano-Tech (la start up di Ascoli Piceno tra i vincitori della call StartLab 2022); Fabio Pirovano, Partner United Ventures; e Antonio Danieli, Vice Presidente e Direttore Generale Fondazione Golinelli.

“L’ecosistema dell’innovazione – commenta Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit – sta vivendo un momento di forte espansione, con oltre 2 miliardi di euro di investimenti raccolti nel 2022 in Italia da start up e pmi innovative. L’area Centro Nord è tra le più attive, con oltre 2700 di queste realtà imprenditoriali, di cui circa 650 nostre clienti. Come Gruppo abbiamo maturato negli anni un’esperienza di altissimo livello nel supporto alla nuova imprenditoria, con programmi specifici come UniCredit Start Lab. Un impegno pioneristico che ci consente di operare in modo mirato per offrire loro concrete opportunità di consolidamento e di crescita”.

L’edizione 2023 di UniCredit Start Lab si presenta con alcune novità, come la creazione di un club di Corporate Partner, grazie al quale aziende italiane leader selezioneranno startup a loro scelta fra le 50 identificate ogni anno da Start Lab per accompagnare i loro progetti di crescita. Sono state inoltre rafforzate le iniziative a supporto delle startup con advisory specializzata per le realtà che lavorano per generare impatto positivo, ambientale, sociale e di governance.

Cinque i settori di riferimento della call StartLab 2023: Clean Tech; Innovative Made in Italy; Digital; Life Science e Impact Innovation.

Le 10 startup selezionate per ognuna delle 5 categorie potranno accedere alla piattaforma di Start Lab che prevede:  la partecipazione ad attività sistematiche di business e investment matching con controparti industriali e finanziarie del network di UniCredit; training manageriale avanzato, tramite la Startup Academy e workshop tematici; un programma di mentorship personalizzata con professionisti ed esperti dell’ecosistema dell’innovazione; l’assegnazione di un gestore UniCredit dedicato al supporto alla crescita. La prima classificata di ogni categoria si aggiudicherà un riconoscimento di 10.000 euro.

 

Da Formigine all’Europa

Da Formigine all’EuropaViaggiare, fare esperienze formative all’estero, costruire nuove amicizie sono opportunità preziose da cogliere in ogni fase della vita, ma ancora di più in giovane età.

In linea con l’intensa attività di relazioni con altre città europee portata avanti dal Comune di Formigine, sono numerose le esperienze internazionali messe a disposizione dei giovani desiderosi di partire.

Si guarda anzitutto alla Germania, e in particolare alla città di Verden con la quale il Comune ufficializzerà un gemellaggio alla fine di aprile. Grazie a questa relazione, dal 7 al 19 giugno un giovane di età compresa tra i 18 e i 27 anni avrà la possibilità di collaborare con l’organizzazione degli Special Olympics World Games, il più grande evento sportivo dedicato agli atleti con disabilità intellettive. Un’organizzazione molto complessa che vedrà 216 comuni tedeschi partecipare in qualità di “host town”: a Verden, il volontario formiginese sarà referente per la delegazione di sportivi armeni.

Dal 23 luglio al 6 agosto, quattro giovani formiginesi tra i 16 e i 21 anni potranno partecipare all’edizione 2023 dell’EuroCamp, che si terrà a  Warwick, nel Regno Unito. Durante il soggiorno, i ragazzi saranno coinvolti in un progetto creativo per realizzare un’installazione di street art. Le spese di vitto, alloggio, attività e visite guidate saranno coperte dalla città ospitante, mentre i partecipanti dovranno farsi carico solo delle spese di viaggio.

Le candidature per le esperienze di Verden e Warwick possono essere presentate entro il 30 aprile.

C’è tempo invece fino al 28 maggio per candidarsi per l’Irlanda e per la Francia, con partenza all’inizio di settembre, per ragazzi da 18 a 30 anni.

Vicino a Kilkenny, il servizio sarà prestato come di consueto al KCAT Art & Study Centre, centro inclusivo per le arti per persone con disabilità cognitiva dove il giovane si concentrerà su corsi di arte visiva, studio e gruppi teatrali.

A Saumur (città gemella dalla quale presto arriverà un gruppo di persone per partecipare al percorso enogastronomico “Magnalonga”) il volontario presterà servizio presso l’associazione SCOOPE, realtà impegnata nell’inclusione sociale, lotta all’inattività giovanile e sostegno alla genitorialità.

Per entrambe queste proposte, i costi di vitto, alloggio e attività sono coperti dall’Unione Europea e al volontario sarà dato un pocket money mensile di circa 180 euro per le piccole spese.

Tutte le informazioni sui progetti di mobilità giovanile sono disponibili sul sito www.comune.formigine.mo.it o scrivendo a ufficioeuropa@comune.formigine.mo.it.

Due uomini arrestati dagli agenti del Commissariato di Sassuolo per rapina aggravata

Due uomini arrestati dagli agenti del Commissariato di Sassuolo per rapina aggravataIl Commissariato di Sassuolo ha tratto in arresto due cittadini stranieri, rispettivamente di 24 e 26 anni, per il reato di rapina aggravata. Nel tardo pomeriggio del 28 marzo, sulla linea di emergenza “112NUE” è pervenuta una richiesta di intervento da parte di un uomo che riferiva di essere stato appena rapinato con una pistola da parte di due stranieri.

La richiesta di aiuto, nello stesso momento, veniva ascoltata casualmente da un agente del Commissariato di Sassuolo, libero dal servizio, che stava facendo jogging lungo la pista ciclopedonale del fiume Secchia.

Il poliziotto si è metteva immediatamente all’inseguimento dei due autori ed in costante contatto telefonico con la sala operativa del Commissariato forniva l’esatta posizione dei fuggitivi i quali, per evitare di essere individuati, entravano in un bar situato nel territorio del limitrofo Comune di Casalgrande.

Il locale veniva circondato dagli agenti del Commissariato che utilizzando la massima cautela, visto che si trattava di soggetti  armati, vi facevano irruzione bloccando i due malviventi.

Sottoposti a perquisizione personale, i due uomini venivano trovati in possesso della somma di euro 3150 in contante, asportata alla vittima, e di una pistola scacciacani con la quale avevano minacciato l’uomo, esplodendo anche un colpo in aria a scopo intimidatorio.

 

 

 

Funeral Home a Sassuolo: dichiarazione di Gianni Gibellini e replica di Sindaco e Vicesindaco

Funeral Home a Sassuolo: dichiarazione di Gianni Gibellini e replica di Sindaco e VicesindacoGianni Gibellini, amministratore delegato e socio di Cofim S.p.a, con una nota che pubblichiamo integralmente, vuole precisare i retroscena di alcune vicende che lo vedono coinvolto a Sassuolo.

 “La questione affonda le sue radici nel 2007 – spiega l’imprenditore – quando chiesi all’amministrazione comunale la possibilità di realizzare una struttura del commiato. Trovai grande collaborazione e dall’amministrazione di allora venne individuata un’area idonea che era ed è ancora abbandonata, vicina al cimitero con un paio di stabili diroccati. L’area ancora oggi versa in condizioni di degrado, è abbandonata ed è rifugio di balordi e luogo di incontri clandestini. Sindaci, assessori e dirigenti di allora si attivarono e venne stabilito che si poteva procedere alla alienazione di questo lotto. Nel frattempo anche io mi sono attivato e ho fatto realizzare da un studio di ingegneria un progetto per la struttura del commiato. Nel 2014 è stato dato da parte dell’amministrazione l’ok per la fattibilità e gli anni fra il 2017 e il 2021 vengono utilizzati per dare vita al bando per l’aggiudicazione del lotto, al quale avrebbe partecipato la nostra azienda e avrebbero potuto partecipare ovviamente anche altre ditte”.

Poi l’11 marzo del 2021, la doccia fredda, un annuncio che lascia tutti stupiti e amareggiati.

“Sono stato convocato dal sindaco Menani e da alcuni assessori e dirigenti  – prosegue Gibellini – e in quella sede mi è stato annunciato che l’amministrazione comunale non intendeva più cedere questo terreno di proprietà comunale e che quindi il bando non si sarebbe fatto e la struttura non si sarebbe realizzata. Rimasi molto colpito e amareggiato: dopo anni di lavoro e di spese per la realizzazione dei progetti della struttura, un no di questo tipo era davvero pesante. Anche perché la struttura che avremmo voluto realizzare era molto utile per il territorio visto l’affollamento e i problemi di spazio, di riservatezza e di rispetto all’interno delle camere ardenti dell’ospedale di Sassuolo e per non parlare dei parcheggi all’esterno. Dopo questo diniego ci siamo concentrati sulla realizzazione della casa funeraria di Vignola, dove ho trovato grandissima disponibilità e collaborazione da parte dell’amministrazione, cosi come nella realizzazione delle case funeraria di Carpi e Mirandola. Del resto una legge regionale del 2004 parla chiaro: le amministrazioni comunali hanno il dovere di favorire la realizzazione di strutture del commiato. A maggior ragione in un’area come quella di Sassuolo dove da anni le camere ardenti non sono sufficienti, e dove sono state denunciate dai cittadini delle situazioni davvero insostenibili e vergognose”.  

Mancanza di privacy per i familiari dei deceduti, salme distanti pochi metri le une dalle altre, carenze di parcheggio sono solo alcune delle problematiche sollevate dai cittadini che si sono rivolti alla stampa per rendere pubbliche le difficoltà incontrate nelle camere ardenti del nosocomio di Sassuolo.

“In un anno – prosegue Gibellini – a fronte di 518 persone decedute in ospedale, che quindi hanno pieno diritto di usare le camere ardenti della struttura gratuitamente – come recita l’articolo 4 della legge regionale sull’utilizzo della camere ardenti -, ne sono arrivate da fuori circa 580. E la situazione è diventata davvero grave, indecorosa e insostenibile. A tal punto che il direttore generale del nosocomio il 20 febbraio scorso ha deciso di interdire l’arrivo di salme dall’esterno ma sono per alcune settimane, fino al 3 aprile prossimo. Infatti nei giorni scorsi la direzione dell’ospedale ha convocato le imprese funebri per comunicarci che dal giorno 3 aprile sarà di nuovo possibile utilizzare le camere ardenti anche per le persone decedute nelle proprie abitazioni. E hanno anche redatto un nuovo regolamento sull’utilizzo delle camere ardente da parte delle agenzie funebri che prevede l’ingresso attraverso l’utilizzo di un badge, perché prima, non essendoci un custode, gli ingressi non venivano regolamentati e controllati in nessuno modo. E aggiungo anche che è assurdo che per l’utilizzo delle camere ardenti – spazio permettendo – , non essendo un servizio gratuito, così come recita sempre l’articolo 4 della legge regionale già citata prima, non venga chiesto un rimborso che andrebbe a coprire le spese di raffrescamento, luce, acqua, gas, pulizia, vigilanza e riscaldamento. Mi sembra davvero folle che non venga richiesto questo contributo vista la situazione economico-finanziaria in cui versa la sanità regionale. Insomma tutti questi problemi nascono dal fatto che l’amministrazione comunale non ha in nessun modo promosso lo sviluppo di strutture del commiato, nonostante ce ne fosse un estremo bisogno”.

In realtà una Funeral Home sarà forse realizzata nel prossimo futuro ma da una ditta concorrente; “Devo confessare che proprio non comprendo come mai il nostro progetto di realizzare la casa funeraria Terracielo Sassuolo sia stato così ostacolato e osteggiato – continua Gibellini – a fronte di una necessità così forte per la città di Sassuolo. Quella che sembrava un’area perfetta su cui fare sorgere una struttura di questo tipo e che avrebbe anche sistemato un’area in completo abbandono, realizzando un progetto di rigenerazione urbana, non è più stata ritenuta idonea, mentre a un’azienda concorrente è stata concessa la possibilità di realizzare una struttura del commiato in un capannone in disuso da vent’anni, privo di parcheggi e posizionato fra due condomini, a 5 metri di distanza dalle residenze di decine di famiglie. Non è sicuramente un luogo adatto a un’ attività di servizi funebri.

A pochi metri da dove vivono tante persone e dal cortile dove giocano i bambini, ci saranno salme in entrata e in uscita, cassa mortuarie, carri funebri con un conseguente notevole deprezzamento del valore immobiliare degli appartamenti dei due condomini. Insomma è stata concessa un’autorizzazione la cui trasparenza mi lascia un po’ perplesso e non mi dispiacerebbe che la procura della Repubblica e le Forze dell’Ordine controllassero la legittimità di questi procedimenti. E credo anche che negando l’autorizzazione alla casa funeraria che avevo pensato e autorizzando la realizzazione di quest’altra, sia stata in qualche modo violato il principio di libera concorrenza tra imprese, che l’ente pubblico avrebbe dovuto garantire, senza favorire l’uno o l’altro e senza insinuare che un imprenditore è serio e l’altro no, perché se così fosse avrebbe dovuto denunciare eventuali irregolarità. E devo anche confessare che l’impresa concorrente da 4 anni nelle sue inserzioni pubblicitarie sostiene di essere in possesso di una struttura del commiato che invece non c’è ancora. Si tratta di pubblicità ingannevole, un modo per accaparrarsi clienti che pensano di ricevere un servizio di un certo tipo e che invece non lo ottengono”.

Ma la vicenda non è ancora finita – prosegue la nota stampa – Gianni Gibellini nelle scorse settimane ha partecipato a un’asta giudiziaria che riguardava un immobile a Sassuolo in Via Ancora in cui ha da anni ha sede la Croce Blu (Pas Sassuolo). L’imprenditore modenese ha vinto l’asta, che era già andata deserta tre volte, e si è subito premurato di comunicare all’associazione di volontariato che, nonostante fosse suo diritto impossessarsi dell’immobile pochi giorni dopo l’aggiudicazione, avrebbe lasciato tutto il tempo il necessario per trovare una nuova sede, offrendo anche un contributo temporaneo per l’affitto di una nuova sede nel caso ce ne fosse stato bisogno.

“Nell’immobile che abbiamo acquistato – prosegue Gibellini – vorrei realizzare la tanto agognata casa funeraria che dal 2007 ritengo necessaria per fornire un servizio adeguato a tutto il bacino di Sassuolo. Ma un paio di giorno dopo l’asta sono usciti articoli di giornali in cui il sindaco Menani dichiarava che lo stabile in questione era destinato all’abbattimento e che i compratori avrebbero dovuto in qualche modo informarsi meglio prima dell’acquisto, visto il destino “segnato” del fabbricato. Mi ha sorpreso molto questa dichiarazione perché non è normale che un giudice fallimentare decida l’alienazione di un bene che serve per raccogliere denaro per i creditori e che è destinato all’abbattimento e quindi ad avere un valore basso.  Concludendo devo confessare che sento una certa ostilità nei mie confronti, una sorta di accanimento contro un’idea imprenditoriale che voleva soddisfare un’esigenza molto forte del territorio. Abbiamo fatto tutte le cose con i crismi della legittimità e della correttezza, abbiamo cercato sin dall’inizio di realizzare la casa funeraria in un luogo idoneo, in una zona degradata a cui questa opera avrebbe garantito una rigenerazione. In ogni caso andremo avanti: con il progetto che presenteremo a giorni, se le autorizzazioni ci verranno concesse, saremo in grado di inaugurare Terracielo Sassuolo in pochi mesei. Aggiungo anche che se nascesse un’altra Funeral Home, così come sembra, realizzata da un’ impresa concorrente, affronteremo in modo leale la concorrenza. Però bisogna che tutti gli attori di questa vicenda rispettino assolutamente i principi della libera concorrenza senza favorire od ostacolare nessuno”.

 

La replica del Sindaco di Sassuolo e del Vicesindaco non si è fatta attendere

“Ampia disponibilità all’imprenditore per la realizzazione di una Funeral Home a Sassuolo, non c’è nessuna preclusione se non il rispetto delle normative che, le soluzioni fino ad ora prospettate, violano”.

Con queste parole il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani ed il Vicesindaco Alessandro Lucenti rispondono alle dichiarazioni rilasciate ieri in conferenza stampa da Gianni Gibellini.

“Ci dispiace se le Amministrazioni precedenti avevano fatto intendere che sul terreno, a fianco del cimitero, si potesse realizzare la struttura – proseguono – ma non è così: c’è un vincolo di rispetto dell’area cimiteriale che lo vieta; non è certo colpa nostra se una normativa urbanistica, che non abbiamo fatto noi, lo impedisce e allo stesso tempo non abbiamo nessuna intenzione di illudere qualcuno mettendo a bando un lotto su cui non si può realizzare una struttura del genere. Per quanto riguarda l’edificio oggi sede della Pas, poi, avevamo evidenziato in maniera lampante, attraverso una specifica sul bando d’asta, tutti i vincoli che vi gravavano: non è sulla persona o sull’impresa che ci sono ostacoli, ma sul rispetto delle norme sul quale non vogliamo e non possiamo transigere. Non abbiamo mai dato, e nemmeno daremo mai, indicazioni all’Ufficio Tecnico per ostacolare un’impresa che voglia investire in città: solamente pretendiamo il rispetto di regole che, lo ribadiamo, non abbiamo scritto noi ma che dobbiamo applicare”.

Sindaco e Vicesindaco approfondiscono poi la questione della sede della Pas.

“Prima con l’interrogazione, poi con la presenza ieri in conferenza stampa a fianco dell’imprenditore – dichiarano – le opposizioni hanno dato l’impressione di essere più interessate all’insediamento di una nuova Funeral Home in quell’edificio piuttosto che al futuro della Pas. Noi, purtroppo, non possiamo acquistare una sede per tutte le associazioni, ma cercare di aiutarle sì ed è quello che stiamo facendo: attraverso un affitto che, grazie al sostegno economico della cittadinanza, possa essere quasi simbolico per la Pas, o la donazione di un edificio congruo. A questo stiamo lavorando per risolvere l’empasse il più velocemente possibile”.

Una chiosa finale sulla Funeral Home.

“Se l’imprenditore individuerà un’area adatta e senza vincoli urbanistici – dichiarano – saremo ben felici di accogliere una nuova funeral home a Sassuolo, senza alcuna preclusione se non la trasparenza che si deve nel rispetto di tutte le norme”.

 

Pari opportunità. On line il Bilancio di genere 2021

Pari opportunità. On line il Bilancio di genere 2021Uno strumento per analizzare le politiche regionali e orientare quelle future. Con due obiettivi: promuovere una reale parità tra uomo e donna, superando le tante discriminazioni ancora esistenti, e diffondere una maggiore consapevolezza e attenzione rispetto a questi temi.

È il Bilancio di genere della Regione Emilia-Romagna 2021, da oggi on line. Un’ edizione che aggiunge ai tre focus già presenti lo scorso anno – occupazione, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro; violenza di genere e pari opportunità – un’analisi riferita a tutte le politiche regionali, comprese quelle sanitarie, con particolare attenzione alla prevenzione.

“Il Bilancio di genere è uno strumento fondamentale per capire, dati alla mano, quali sono gli effetti delle politiche regionali sulla condizione femminile. Consapevoli che qualsiasi decisione che viene assunta nei diversi settori non è mai neutra rispetto al genere – ha sottolineato l’assessora regionale alle Pari opportunità Barbara Lori -. Da parte della Regione è un impegno che continua e si rafforza come dimostrano i 3 milioni di euro con cui nel 2022 abbiamo finanziato il bando per l’imprenditoria femminile. Nella consapevolezza che una società più attenta alla condizione femminile, è una società più equa, inclusiva e ricca di opportunità per tutte e tutti”

Il Bilancio di genere 2021 rendiconta interventi e servizi riferiti direttamente e indirettamente alle donne per un impegno finanziario da parte della Regione di oltre 1 miliardo di euro, più del 8% dell’intero bilancio regionale. Un dato in crescita del 17,8% rispetto agli 860 milioni di euro del 2020.

L’area con il maggior impegno economico è quella sanitaria-sociale, con circa il 70% delle spese rendicontate; seguono le aree economica 15%, territoriale 8% e culturale 7%.

Un impegno da parte della Regione in un contesto in cui agli effetti – pur in diminuzione  – dell’onda lunga del Covid si sommano le pesanti conseguenze – anche sull’universo femminile – della difficile congiuntura economica e della guerra in Ucraina.

Un contesto a luci e ombre. Con un’occupazione femminile in ripresa: 66,1%  contro il  62% del 2020 (media Italia 53,2%). Ma con un aumento del gap negativo rispetto a quella maschile: -14,9% nel 2021 rispetto a un -13,5% nel 2020 (media Italia -19,2%).

E che se da un lato vede in risalita le imprese femminili: da 84.287 a 84.979 (un aumento da attribuire principalmente a quelle condotte da donne straniere). Dall’altro conferma che il lavoro di cura continua a pesare essenzialmente sulle donne: per circa 72 donne su 100 (circa 63 nel 2020) il parti time non è una scelta, ma una necessità determinata da motivi familiari.

Le azioni della Regione

Tra le azioni messe in campo quelle a sostegno dell’imprenditoria femminile – nel 2021 sono state 107 le domande finanziate con contributi a fondo perduto per 1,7 milioni di euro grazie al Fondo regionale per l’imprenditoria femminile e Women New Deal– e quelle sul fronte della formazione e dei servizi attivi per il lavoro, con 5.606 operazioni finanziate e  616mila persone coinvolte nella programmazione 2014-2020 fino al 2021 di cui il 50% donne. E ancora il bando “Donne e lavoro” con 42 progetti finanziati per oltre 1 milione e 300 mila euro nel biennio 21/22.

Per quanto riguarda gli interventi per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, va registrato il forte impegno sui centri estivi con aiuti per il pagamento delle rette per 6 milioni di euro, il sostegno alla rete dei 40 Centri per le famiglie, quello alle persone non autosufficienti (Fondo regionale non autosufficienza pari a oltre 457 milioni nel 2021,  20,7 milioni in più rispetto al 2020) e il riconoscimento e sostegno della figura del caregiver familiare.

Sul fronte del diritto allo studio, il 52% di borse di studio scolastiche è andato a studentesse. Percentuale che sale al 61% per le borse di studio universitarie. Da ricordare anche le azioni per colmare il divario che ancora persiste tra uomini e donne sul fronte delle competenze digitali e tecnologiche (solo il 36,8% degli iscritti all’Università nelle discipline STEM sono donne), con il ciclo di iniziative Women in Tech: mille le ragazze che hanno partecipato in presenza o on line.

Centrale l’impegno in ambito sanitario, in particolare per quanto riguarda il tema della prevenzione con i diversi programmi di screening rivolti espressamente all’universo femminile. Dallo screening mammografico per prevenire il tumore al seno (84% di copertura ) al Pap test per la prevenzione di quello al collo dell’utero: 63% di copertura per quanto riguarda l’adesione al programma regionale; 89% complessiva. Senza dimenticare i programmi vaccinali contro il papilloma virus e la rosolia nelle donne in gravidanza.

Infine il capitolo sulle pari opportunità con 83 progetti di enti locali e associazioni finanziati con oltre 2 milioni di euro nel biennio 21/22 e quello sulla violenza di genere in una regione che vede 22 Centri antiviolenza, 49 Case rifugio (+5 rispetto al 2020) e 16 centri per il trattamento di uomini autori di violenza. Nel 2021 la rete è stata sostenuta con il riparto di oltre 2,23 milioni di euro ed è stato approvato il nuovo Piano regionale di contrasto alla violenza di genere.

Nel 2021 sono stati assegnati 658.000 euro agli enti locali per  l’autonomia abitativa delle donne vittime di violenza, mentre il 70% delle domande di contributo erogate dalla Fondazione vittime di reati, per complessivi 174 mila euro, ha riguardato reati di violenza sulle donne.

Per le piccole e medie imprese dell’Emilia-Romagna raddoppiano i fondi dei voucher statali destinati agli investimenti per la banda ultra-larga

Per le piccole e medie imprese dell’Emilia-Romagna raddoppiano i fondi dei voucher statali destinati agli investimenti per la banda ultra-largaPiù che raddoppiate, in Emilia-Romagna, le risorse destinate alla seconda fase del Piano voucher per la connettività a banda ultra-larga delle piccole e medie imprese: ai 13,5 milioni destinati originariamente alla regione, se ne aggiungono altri 16. Non solo, perché la misura, che doveva esaurirsi entro dicembre 2022, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2023, fino ad esaurimento delle risorse stanziate. Più contributi disponibili e più tempo per utilizzarli, quindi più imprese che potranno beneficiarne.

Il Piano fa parte della strategia italiana per la banda ultra-larga, che è stata indicata come prioritaria nel PNRR, e gli interventi sono finanziati dallo Stato attraverso il Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, per un ammontare complessivo di 589 milioni di euro.

In seguito alla grande richiesta e all’esaurimento dei voucher in alcune regioni è stata eseguita una rimodulazione delle risorse disponibili a livello nazionale, che assegna all’Emilia-Romagna oltre 16 milioni in più rispetto ai quasi 13,5 destinati originariamente. Per un totale che supera i 29 milioni di euro. A inizio marzo in regione era stato utilizzato già l’80% dei fondi stanziati originariamente, per una cifra superiore ai 12 milioni e mezzo di euro tra voucher attivati e prenotati; dopo la rimodulazione delle somme disponibili la cifra ancora a disposizione supera i 17 milioni.

Al contributo possono accedere non solo le micro, piccole e medie imprese, ma anche le persone fisiche titolari di partita Iva che esercitano, in proprio o in forma associata, una professione intellettuale o una delle professioni non organizzate. Il contributo varia in base al tipo di connettività installata e al miglioramento di quella già presente in sede, e va da un minimo di 300 fino a 2.500 euro (compresi i costi di installazione se sostenuti dal beneficiario).

“Dopo una prima fase in cui abbiamo privilegiato la montagna e le aree interne- commenta l’assessora all’Agenda digitale, Paola Salomoni- prosegue il percorso che favorisce la connettività delle piccole e medie imprese della nostra regione e dei nostri professionisti. Il raddoppio delle risorse e la proroga di un anno rappresentano per le nostre aziende una grande opportunità per essere più competitive sul mercato e favorire lo sviluppo del territorio, che sicuramente sapranno cogliere appieno”.

 

Come richiedere il voucher

I beneficiari possono richiedere il voucher ad uno qualunque degli operatori di telecomunicazioni accreditati, fino ad esaurimento delle risorse stanziate, utilizzando i consueti canali di vendita. La misura prevede il riconoscimento di un contributo, sottoforma di sconto, sul prezzo di vendita dei canoni di connessione ad internet in banda ultra-larga. A ciascun beneficiario potrà essere erogato un solo voucher, anche per le imprese che hanno più sedi. L’attuazione dell’intervento è affidata ad Infratel Italia S.p.A., sotto la vigilanza della direzione generale per i Servizi di Comunicazione Elettronica, di Radiodiffusione e Postali del Ministero.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito bandaultralarga.italia.it

Una nuova illuminazione per Piazza Menotti a Fiorano

Una nuova illuminazione per Piazza Menotti a FioranoA causa di alcuni lavori alla rete idrica relativi all’allacciamento acqua, via Coccapani resterà chiusa al traffico e impossibilita alla sosta – eccetto mezzi di soccorso e veicoli diretti alle ditte Def di Doni Spa e Italcrafts – dalle ore 8.00 alle ore 20.00 di domani, venerdì 31 marzo.

Da lunedì 3 aprile invece prenderà avvio la riqualificazione dell’illuminazione di Piazza Ciro Menotti. L’intervento prevede l’installazione di nuovi pali illuminanti, dotati di luci a LED, in tinta con gli arredi urbani da poco posizionati nella piazza. Inoltre, sempre per valorizzarla, saranno montati alcuni proiettori che coloreranno di immagini, loghi o scritte fisse la pavimentazione, creando effetti diversi e particolari, così da rendere davvero speciale il salotto urbano della città. I lavori, della durata di tre settimane, comporteranno momentanee chiusure di porzioni della Piazza e l’occupazione di tre stalli di sosta.

In ultimo ricordiamo che è disposta la chiusura del parcheggio difronte all’area camper in via Cameazzo, dalle 13.00 del 31 marzo alle 15.00 del 2 aprile, per la giornata dedicata al raduno dei camper.

 

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