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martedì, 29 Aprile 2025
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All’Auditorium Ferrari di Maranello “Pazi Snajper” di Roberta Biagiarelli

All’Auditorium Ferrari di Maranello “Pazi Snajper” di Roberta BiagiarelliMercoledì 5 aprile alle ore 21 all’Auditorium Enzo Ferrari la rassegna Sport+ propone, ad ingresso gratuito, lo spettacolo “Pazi Snajper” di Roberta Biagiarelli, interpretato dall’autrice insieme a Sandro Fabiani per la regia di Luca Bollero.

L’interesse di Roberta Biagiarelli è andata in questi ultimi anni a focalizzarsi sul ruolo dei cecchini che operarono nell’assedio di Sarajevo. Uomini e donne che decidono di diventarlo per un periodo della loro vita o che lo sono, per lavoro, all’interno di regolari corpi militari. È ciò che si muove intorno a questa psicologia deviata che l’ha attratta come materia d’indagine da poter essere portata in scena.
Il cecchino è il protagonista implacabile che osserva dall’alto della sua postazione lo scorrere davanti ai suoi occhi della vita nella città ferita, è un tiro andato a segno a dargli la gioia di un lavoro ben fatto.
Agisce dentro ad una condizione di attesa, così come dentro ad un tempo sospeso si trovano a vivere, non per loro scelta, le sue vittime.
Lui e Lei, rimasti nell’unico appartamento di un intero condominio abbandonato nel quartiere di Grbavica nella Sarajevo assediata, in attesa che accada qualcosa o che qualcuno arrivi a modificare la loro condizione.
Il cecchino esplora le sue vittime, le colleziona, le corteggia, decide se colpire per uccidere o ferire, lasciarti invalido per sempre o per spaventati: un “mestiere” difficile che richiede precisione e concentrazione, al di là del risultato è un crimine che lascia gli esecutori impuniti.
L’azione teatrale è ambientata in due situazioni parallele: la postazione del cecchino inondata dal suo flusso interiore e l’abitazione di un uomo e di una donna che resistono, testimoni consumati e attanagliati dal freddo, dalla paura, dalla fame, che come Vladimiro ed Estragone nella famosa opera ‘Aspettando Godot’ di Samuel Beckett: litigano, fanno pace, pensano di separarsi, ma alla fine restano l’uno legato all’altro e passano il tempo ad inventarsi modi per sopravvivere.

Nuova raccolta differenziata al via in altri quartieri sassolesi

Nuova raccolta differenziata al via in altri quartieri sassolesiÈ iniziata oggi, lunedì 3 aprile, la nuova raccolta differenziata, che prevede la raccolta porta a porta di carta e plastica, nei lotti 2A e 3A ovvero nei quartieri Madonna di Sotto, Quattroponti, Collegio Vecchio, parte di Braida.

I prossimi quartieri ad iniziare la raccolta differenziata saranno quelli in “calendario rosso” (San Michele, Magreta, Pontenuovo, San Polo, Rometta Alta, Musicisti, Parco, Borgo Venezia, Pista): essendo lunedì 10 un festivo la nuova modalità sarà anticipata a sabato 8 aprile; pertanto i sacchi azzurri devono essere esposti venerdì sera.

Chi ancora non ha il kit della raccolta differenziata (Carta Smeraldo, sacchi, dotazioni per organico) può recarsi alle Case Smeraldo:

  • CASA SMERALDO – c/o STAZIONE ECOLOGICA ARCOBALENO – Via Madre Teresa 1, Sassuolo (da lunedì a sabato 10:30 – 19:30 e domenica 14:00 – 18:00)
  • CASA SMERALDO – Viale XX Settembre 51, Sassuolo (da lunedì a venerdì  8:00 – 17:00, sabato 8:00 – 15:00 e domenica 9:00 – 13:00)

 

Mercoledì 5 aprile, a partire dalle ore 20,30 presso l’Aula Magna dell’Istituto Volta, al polo scolastico di piazza Falcone e Borsellino, si svolgerà il terzo ed ultimo incontro pubblico organizzato dal Gruppo Hera per illustrare le modalità della nuova raccolta differenziata.

All’incontro di mercoledì 5 aprile sono invitati i cittadini del Centro Storico (zona azzurra), delle aree artigianali (zona viola) e del “forese” (zona arancione): un incontro informativo, che replica quello dello scorso 7 marzo, dedicato ad illustrare le nuove modalità di raccolta rifiuti, le tempistiche ed a rispondere a dubbi e domande dei cittadini.

Le serate possono essere seguite anche in modalità online, partecipando da PC o smartphone: https://youtu.be/wKBBEl-HVyE – https://us02web.zoom.us/j/87853047523

3° prova di corsa campestre: un successo allo Sporting Club Sassuolo

3° prova di corsa campestre: un successo allo Sporting Club SassuoloSi è svolta sabato 1 aprile la 3° prova del campionato provinciale unitario individuale e di società di corsa campestre, promossa dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera e dagli enti di promozione UISP e CSI di Modena. Lo Sporting Club Sassuolo è la sede e la società organizzatrice, che con il Patrocinio del Comune di Sassuolo e la collaborazione di Atletica Corradini Sassuolo e M.d.S. Panaria Group, ha il compito di tracciare il percorso nella splendida cornice delle colline circostanti. Infatti, la campestre si snoda su percorsi sterrati intorno al circolo e nella campagna limitrofa; possono partecipare qualsiasi atleta di ogni fascia di età e tutti sono divisi per categoria dagli esordienti agli amatori, maschili e femminili, con vari chilometraggi.

In questa edizione i partecipanti al via sono stati 345 atleti, quasi tutti dalla provincia di Modena e di questi un’ampia fetta è stata rappresentata dalle categorie esordienti: 160 bambini sotto i 10 anni. Successo per La Fratellanza 1874 che ha avuto il maggior numero di iscritti e guida la classifica giovanile e generale delle società grazie anche alle vittorie nella categoria Esordienti 05 di Matteo Fiorini e nella categoria Esordienti 10 di Davide Camellini. Ottimi risultati anche per i podisti dell’Atleta Frignano Pavullo con tanti primi posti soprattutto nella categoria femminile Esordienti 10, Ragazze e Cadetti, mentre tra gli amatori hanno avuto la meglio gli atleti della Pol. Castelfranco Emilia con la vittoria di Giada Fuligni nei senior e Paolo Zanni negli junior.

Un ringraziamento speciale va a tutto lo staff dello Sporting Club Sassuolo, a Emilio Giovanardi dell’Atletica Corradini Sassuolo e Omar Bellini della M.d.S. Panaria Group per il supporto tecnico e logistico, a P.A.S. Sassuolo che ha curato l’assistenza medica: appuntamento alla prossima stagione allo Sporting e per tutti i podisti alla prossima gara prevista per domenica 22 ottobre a Pavullo.

Quarto appuntamento “Leggere&Crescere”, martedì al Bla

Quarto appuntamento “Leggere&Crescere”, martedì al BlaIl quarto appuntamento della rassegna “Leggere&Crescere” è previsto per martedì 4 aprile alle ore 18.30, presso il BLA. Dai Watchmen a Tintin, da Mœbius a Hugo Pratt fino allo Zanardi di Andrea Pazienza, dal fumetto seriale al formato graphic novel: l’incontro, rivolto agli adulti, è nell’ambito della rassegna sulla letteratura per giovani, organizzata dal Comune in collaborazione con l’Associazione Lumen.

“Young Adult, un ponte letterario fra generazioni” è il titolo dell’incontro, e sarà a cura di Sara Pini (Università di Bologna). Da sempre, gli adulti cercano di spiegare ai giovani le regole per diventare parte della società, ma gli adolescenti spesso cercano regole proprie.  La letteratura Young Adult si inserisce in questa difficoltà reciproca funzionando da ponte generazionale. Verranno proposti testi distopici e di fantascienza come possibile mezzo per avvicinare i giovani ai classici letterari e per discutere in un contesto educativo tematiche quali razzismo, morte, relazioni amorose, ruoli sociali prestabiliti, senso di appartenenza, ma anche le paure relative al proprio futuro.

Leggere&Crescere prosegue sabato 15 aprile dalle 9,30 alle 13 con “La narrazione indispensabile”, un workshop su prenotazione a cura di Marco Dallari (Università di Bologna e Università di Trento).

Tutti gli appuntamenti si tengono al BLA – biblioteca ludoteca archivio di Fiorano Modenese (via Silvio Pellico 8) – e sono ad ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti; ad eccezione del workshop del 15 aprile, fruibile solo su prenotazione attraverso il numero 0536/833403 o mail la biblioteca@fiorano.it.

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, martedì 4 aprile 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, martedì 4 aprile 2023Cielo sereno o poco nuvoloso. Dalla sera aumento della copertura per nubi alte e stratificate Temperature in ulteriore diminuzione, con valori minimi compresi tra 3 e 6 gradi; valori massimi tra 8 gradi a est e 12 gradi sulle province occidentali. Venti da nord-est, deboli sul settore centro-occidentale; da moderati a forti con rinforzi sul settore orientale, sulla fascia costiera e sul mare. Mare molto mosso, agitato al largo.

(Arpae)

Maranello, da ‘Italia del Futuro’ nuove proposte sull’uso consapevole degli smartphone e sulla prevenzione dei disturbi alimentari

Maranello, da ‘Italia del Futuro’ nuove proposte sull’uso consapevole degli smartphone e sulla prevenzione dei disturbi alimentariMaranello è una città attenta a bambini e adolescenti. Sono diversi, infatti, i progetti messi in campo in questo ambito dall’Amministrazione comunale, ora pronta ad ampliarli ulteriormente con altre due iniziative mirate rispettivamente a promuovere l’uso corretto degli strumenti digitali e a prevenire i disturbi del comportamento alimentare.

Il Consiglio comunale ha infatti approvato di recente due relativi odg, proposti dal consigliere di ‘Italia del Futuro’ Davide Nostrini e sottoscritti dagli esponenti degli altri gruppi di maggioranza, Pd e lista civica ‘Maranello in Testa’.

Nel primo documento sono state affrontate in particolare le criticità legate all’uso di smartphone, tablet e pc da parte di bambini e adolescenti. Studi scientifici recenti hanno infatti dimostrato che l’utilizzo prematuro e incontrollato di questi strumenti nell’età dello sviluppo incide negativamente sulle capacità cognitive e dà accesso a contenuti espliciti inadeguati, spesso legati a fenomeni di cyberbullismo e body shaming. In questo caso la proposta di ‘Italia del Futuro’, condivisa dall’Amministrazione comunale che si è impegnata a realizzarla, porta ad un ciclo di incontri rivolti a genitori e adolescenti presso il Centro giovani, suddivisi per fasce di età – che hanno esigenze diverse – e con educatori esperti in materia.

Il secondo odg affronta invece i disturbi del comportamento alimentare, molto frequenti nell’adolescenza soprattutto tra le ragazze. L’idea è quella di valorizzare appieno la figura dello psicologo scolastico sul tema della formazione dei docenti, affinché siano sempre più attenti a riconoscere negli alunni i segnali di questi disturbi. La stessa strategia è già utilizzata dall’Amministrazione in ambito sportivo tramite il progetto ‘AttivaMente Sport’, che grazie alla collaborazione di allenatori e società del settore continuerà a promuovere i sani stili di vita e a cercare di intercettare per tempo i casi discriminazione fisica o di scorretta alimentazione tra i ragazzi.

“Credo profondamente – commenta il consigliere Nostrini – nella scelta di proporre strumenti di prevenzione aggiornati, utili a famiglie, insegnanti, allenatori sportivi e agli stessi ragazzi. Ritengo che l’uso consapevole degli smartphone e la prevenzione dei disturbi legati all’alimentazione siano oggi priorità assolute per queste fasce di età, proprio perché la sottovalutazione di queste tematiche può portare a danni futuri irreversibili per un’intera generazione. Scuola, istituzioni, associazionismo e società sportive assieme possono fare molto in questo senso, ognuno mettendo a disposizione delle famiglie le proprie competenze”.

 

Volley: la BSC lotta, ma contro San Giovanni finisce 3-0

Volley: la BSC lotta, ma contro San Giovanni finisce 3-0Non riesce nell’impresa la BSC Materials Sassuolo, che nella quarta giornata di Pool Promozione cede 3-0 contro San Giovanni di Marignano, terza forza del girone che con la vittoria odierna ottiene con due turni di anticipo l’accesso matematico ai Play Off Promozione.

In Romagna, le linci biancoazzurre di Coach Venco mettono in campo una buona prestazione in un match ben più equilibrato di quanto il netto risultato finale possa suggerire.

OMAG MT San Giovanni in Marignano 3

BSC Materials Sassuolo 0

Parziali 25-16 25-23 25-21

 

Ritorna all’antico Coach Venco: Scacchetti in palleggio, Busolini opposto, al centro Manfredini e Civitico, in posto quattro Vittorini e Pistolesi. Il libero è Pelloni.

Dall’altra parte della rete, Coach Barbolini scende in campo con Turno in regia, Perovic opposto, al centro Parini e Babatunde, in posto quattro Bolzonetti e Rachkovska. Il libero è Caforio.

 

Primo set

Il primo strappo del match è di San Giovanni: Bolzonetti sfrutta al meglio il proprio servizio e le padrone di casa allungano 7-3. Pistolesi in diagonale tiene a contatto le sue (10-6), poi Masciullo entra per Scacchetti, out per infortunio alla caviglia sinistra.

Babatunde in fast chiude uno scambio lungo (13-7) poi due errori in casa Sassuolo regalano a San Giovanni il 16-9: due muri consecutivi e la OMAG vola (18-9). Due nelle giocate di Pistolesi scuotono le sue (20-12), che poi firma anche la diagonale stretta del 22-15. L’attacco di Bolzonetti vale il 24-16, prima del 25-16 finale.

 

Secondo set

Coach Venco cerca soluzioni spostando Manfredini in posto quattro, Vittorini in due e Busolini al centro.

La partenza di Sassuolo è buona (0-2), poi il diagonale stretto di Bolzonetti valgono il pareggio (3-3). Parini a muro ferma Manfredini (6-4), poi la centrale della OMAG ci mette la firma anche dai nove metri per il 9-5. Sassuolo si mantiene in scia (11-8), poi Manfredini mette a terra il 14-12. Il pareggio è firmato Busolini, che dai nove metri trova il 16-16. San Giovanni però non si scompone e torna avanti (19-17): Sassuolo si mantiene a contatto con Civitico (20-18, 22-20). Un errore al servizio regala a San Giovanni il 24-21, ma Sassuolo non si scompone ed annulla due setball (25-23), prima del diagonale di Perovic che vale il 25-23.

 

Terzo set

L’avvio di terzo set è equilibrato (3-3), poi Manfredini piazza due ace per il 3-7. San Giovanni non si scompone ed accorcia 5-7, poi Babatunde mette a terra la palla del -1 (7-8). L’ace di Pistolesi vale l’8-11, poi San Giovanni approfitta di due errori in casa Sassuolo per pareggiare 12-12. Bolzonetti dai nove metri mette a terra il punto del vantaggio (14-13), con Sassuolo che rimette la testa avanti con Pistolesi (15-16). Le due formazioni procedono a braccetto, poi le padrone di casa trovano l’allungo con Bolzonetti (19-17). Civitico tiene a contatto le sue (20-19), ma Perovic non ci sta e firma il 24-21: chiude l’opposto di San Giovanni 25-21 con l’OMAG che ottiene così la vittoria piena che vale l’accesso ai Play Off promozione con due giornate di anticipo.

 

Vinitaly 2023, cento espositori dell’Emilia-Romagna a Verona nella fiera che fino a mercoledì 5 aprile vedrà migliaia di imprese, acquirenti e professionisti

Vinitaly 2023, cento espositori dell’Emilia-Romagna a Verona nella fiera che fino a mercoledì 5 aprile vedrà migliaia di imprese, acquirenti e professionistiParte oggi Vinitaly, fiera internazionale dell’enologia che si tiene a Verona fino al 5 aprile. Stamattina l’inaugurazione a cui ha partecipato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che ha poi visitato il Padiglione dell’Emilia-Romagna “Terra d’ingegno”, con quasi cento espositori che hanno portato in fiera il meglio della produzione vitivinicola della regione.

“Un settore e una filiera di grande valore- ha affermato Bonaccini- che vanno sostenute sull’innovazione e la qualità, strumenti fondamentali per far crescere export e internazionalizzazione. Con un’attenzione particolare ai temi della sostenibilità ambientale e dei giovani imprenditori che scelgono di misurarsi con questa sfida professionale”.

Nel pomeriggio, l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, partecipa alla premiazione dei “Benemeriti della viticoltura″ in Emilia-Romagna. Il premio, intitolato ad Angelo Betti, ideatore di Vinitaly, si assegna dal 1973 ai grandi interpreti del mondo enologico italiano che in ogni regione hanno contribuito alla crescita in qualità della produzione viticola ed enologica.

Il premio di questa edizione è andato all’enologo Roberto Monti, della Cantina Forlì Predappio.

Domani nel Padiglione dell’Emilia-Romagna la presentazione di Tramonto DiVino

Tramonto DiVino: il meglio dell’Emilia-Romagna nel roadshow del gusto. Una schiera di sommelier, chef e appassionati celebra nelle piazze della riviera e delle città d’arte i grandi vini e i cibi a qualità certificata Dop e Igp della tradizione emiliano-romagnola.

La presentazione del programma 2023 si terrà domani, lunedì 3 aprile alle ore 15.30 nel Padiglione dell’Emilia-Romagna. Parteciperanno, tra gli altri, l’assessore Mammi, il presidente dell’Enoteca regionale Davide Frascari e Alberto Zambianchi presidente di Unioncamere Emilia-Romagna.

Previsioni meteo Emilia Romagna, lunedì 3 aprile 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, lunedì 3 aprile 2023Al mattino nuvolosità irregolare, più compatta sui rilievi e sul settore centro-orientale, dove risulterà ancora associata a deboli precipitazioni, comunque in esaurimento. Dal pomeriggio tendenza ad ampie schiarite. Temperature stazionarie o in lieve diminuzione: valori minimi compresi tra 8 e 10 gradi; valori massimi tra 12/13 gradi lungo la costa e 14/16 gradi nell’entroterra. Venti da nord-est, deboli sulla pianura centro-occidentale, da moderati a forti, con rinforzi e raffiche anche consistenti, sul settore orientale, sulla fascia costiera, sul mare e sul crinale appenninico. Mare molto mosso, agitato al largo.

(Arpae)

In Australia vince Verstappen davanti a Hamilton, terzo Alonso

In Australia vince Verstappen davanti a Hamilton, terzo Alonso

MELBOURNE (AUSTRALIA) (ITALPRESS) – Il campione del mondo Max Verstappen ha vinto il GP di Australia di F1. A Melbourne, al termine di una gara dove è successo di tutto, seconda piazza per la Mercedes di Lewis Hamilton. Terzo Fernando Alonso con la sua Aston Martin, dodicesimo Carlos Sainz che ha subito una penalizzazione di 5″ per aver ostacolato Alonso nella seconda ripartenza a un giro dalla fine. Si è chiusa dopo poche curve la gara di Charles Leclerc, fuori dopo un contatto con Lance Stroll.

– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

Dichiarazione di Gianni Gibellini in seguito alla risposta del sindaco Menani e del vice sindaco Lucenti

Dichiarazione di Gianni Gibellini in seguito alla risposta del sindaco Menani e del vice sindaco Lucenti“Non sapevo che il sindaco Menani e il vicesindaco Lucenti fossero così bravi a lanciare la palla in tribuna – esordisce Gibellini -. La colpa quindi è sempre degli altri, in questo caso degli amministratori comunali che li hanno preceduti e che avevano autorizzato la messa in vendita del lotto di terreno vicino al cimitero. Ogni volta che Menani e Lucenti parlano si contraddicono e si arrampicano sugli specchi come Spiderman, ma loro non ne sono capaci. Il fatto che dicano che ci sono dei vincoli che riguardano la zona di rispetto del cimitero, è falso. C’erano dei vincoli ma riguardavano solo gli immobili preesistenti e sono stati rimossi, poichè la Soprintendenza ha dichiarato che quei ruderi non avevano nessun valore storico. Tutto questo lo si evince dai documenti che ha in possesso l’amministrazione comunale, uno in particolare in cui due tecnici comunali scrivevano al dottor Stefano Faso che dal 2017 al 2021 è stato dirigente del Settore I Patrimoni e che ha seguito tutto l’iter burocratico del bando che doveva portare alla vendita del lotto vicino al cimitero. Tra l’altro il dottor Faso insieme al vice sindaco di allora Camilla Nizzoli e all’ingegner Giuseppina Mazzarella, dirigente del settore urbanistico, erano presenti anche all’incontro del 21 giugno 2021 in cui mi venne comunicato che l’amministrazione comunale non intendeva più fare il bando per la vendita del terreno di proprietà comunale di fianco al cimitero. In quella sede non mi venne assolutamente comunicato che ‘c’erano dei vincoli di alcun tipo”.

“Ho sempre pensato – prosegue Gibellini – che gli amministratori pubblici dovrebbe avere come capisaldi la dignità e la correttezza, cosa che non ho trovato negli amministratori comunali attuali di Sassuolo. Il sindaco Menani nella risposta alle mie dichiarazioni in conferenza stampa dice che la Funeral Home vicina al cimitero non si può fare perché c’è un vincolo di rispetto dell’area cimiteriale che lo vieta. Ha aggiunto anche che io non avrei letto con attenzione i documenti e le normative vigenti e invece è proprio lui che dovrebbe informarsi meglio perché c’è una legge regionale del 2004 che lo smentisce platealmente! L’articolo 14 della legge regionale del 2004 sulle strutture per il commiato, comma 5 recita così: “Le strutture per il commiato non possono essere collocate nell’ambito di strutture sanitarie  pubbliche o private, né di strutture socio-sanitarie o di vita collettiva, ma possono essere collocate nella zona di rispetto cimiteriale”.

“Per quanto riguarda invece l’asta per l’aggiudicazione dell’immobile di Via Ancona, l’ex sede della Croce Blu (Pas) – continua Gibellini – noi abbiamo fatto nel rispetto delle norme e delle regole sotto tutti i punti di vista e sappiamo anche che dopo l’assegnazione di un bene messo all’asta, aggiudicato e pagato, il bene è di proprietà di chi l’ ha acquistato e basta! Noi abbiamo letto attentamente il bando dell’asta firmato dal giudice Camilla Ovi e ci siamo attenuti strettamente a quelle disposizioni. La relazione giurata del geometra Rodolfo Orsini redatta il 10 giugno del 2021 indicava un valore dell’immobile di 309mila e 600 euro; una cifra di un immobile che sicuramente non è destinato alla demolizione o alla trasformazione in verde pubblico. Abbiamo invece dei forti dubbi sul comportamento del sindaco Menani e del vice sindaco Lucenti in questi anni a proposito di questa asta che è andata deserta per ben tre volte. Crediamo che in qualche modo sia stata messa in atto una vera e propria turbativa d’asta. Non siamo degli investigatori ma la nostra domanda è questa: perché quest’asta è andata deserta tre volte a discapito dei creditori del fallimento? Perché è stata aggiunta all’ultimo momento una nota del 10 giugno 2021 dell’archiettto Illari, dirigente del Settore Urbanistica, in cui si diceva che l’immobile era da abbattere e che esistevano dei vincoli? Sembra una manovra per dissuadere i compratori a discapito sempre di tutti i creditori del fallimento. Ci chiediamo anche se fosse regolare la presenza del vice sindaco all’asta e anche il suo invito al termine dell’asta a mettermi in contatto con il Sindaco. Tutto questo a che pro? E che senso ha dire adesso che l’amministrazione si sta impegnando per trovare una nuova sede alla Pubblica Assistenza di Sassuolo quando ha avuto ben quattro anni di tempo per risolvere questo problema?”

“Per quanto riguarda l’immobile in cui la ditta concorrente vorrebbe realizzare la Funeral Home – conclude Gibellini – il sindaco non ha risposto ad un paio di domande. La prima riguarda il perché è stata concessa un’autorizzazione di questo tipo, vista la posizione dell’immobile a pochi metri da due condomini densamente abitati, l’assenza di parcheggi e senza avere messo in considerazione il fatto che gli appartamenti subiranno un deprezzamento davvero notevole. Sarà comunque il Tar a decidere sulla regolarità dell’insediamento in quel luogo, in risposta ai ricorsi di alcuni proprietari di appartamenti dei due condomini. Mi chiedo anche se l’attento Ufficio tecnico comunale abbia verificato o meno se la copertura dello stabile inutilizzato da vent’anni sia di eternit, cioè amianto”.

“Come diceva Giulio Andreotti ‘a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina’. Uso questa celebre frase dopo aver letto su facebook un botta e risposta pubblico fra il sindaco Menani e l’imprenditore funerario Christian De Carlo a  cui è stata data l’autorizzazione di fare una Funeral Home a Sassuolo. Scrive Menani: “E’ un piacere vedere l’insediamento di una ditta seria che rispetta la normativa esistente e non chiede di poter fare ciò che la legge non prevede come hanno fatto altri….”. Risponde De Carlo:”Francescco Menani grazie per aver creduto a questo progetto. Il merito è anche tuo e tutta la Giunta. Grazie Grazie!!!”

Un imprenditore serio non farebbe una pubblicità ingannevole, dicendo di avere una Funeral Home che non esiste ancora per accaparrarsi dei clienti e portare le salme alle camere ardenti dell’ospedale di Sassuolo, finora gratuitamente, come se fosse la sua struttura.

“Comunque noi la Casa Funeraria la faremo a Sassuolo – chiosa Gibellini – c’è il progetto, verrà presentato nei prossimi giorni all’Ufficio urbanistico e se non saremo ostacolati e osteggiati, la nostra struttura servirà a risolvere una grave problema, una vera e propria emergenza che è quella che stanno vivendo i cittadini di Sassuolo che da anni trovano nelle camere ardenti dell’ ospedale di Sassuolo una situazione vergognosa e deplorevole.

 

A Maranello aprono nuova strada e nuova ciclabile

A Maranello aprono nuova strada e nuova ciclabile

Verranno aperte alla circolazione lunedì 3 aprile, dopo il taglio del nastro previsto per le 10 del mattino, la strada e la pista ciclopedonale che a Maranello collegheranno Via Nuvolari a Via Trebbo, garantendo di fatto una nuova connessione – anche per le biciclette – tra Via Giardini e la Pedemontana.

L’arteria fa parte delle opere di urbanizzazione realizzate dall’azienda ‘Ferrari’ e previste dal piano di ampliamento dello stabilimento, secondo la procedura relativa all’Articolo 53 approvata lo scorso anno dall’apposita Conferenza dei servizi. Viene dunque modificata la viabilità nella zona produttiva a nord del centro cittadino, dove la nuova strada consentirà al traffico di bypassare due tratti di Via Nuvolari e di Via Trebbo, sostituendoli nella funzione di collegamento tra l’area di Via Giardini e quella di Via Grizzaga.

L’arteria misura 500 metri – quanto la pista ciclopedonale che scorre in parallelo – e lungo il tracciato sono state anche realizzate una fermata per gli autobus e una strada secondaria a senso unico che raggiunge in sicurezza alcune ditte presenti in zona. Oltre alla nuova strada e alla pista ciclopedonale che saranno inaugurate lunedì, tra le opere di urbanizzazione previste compaiono anche un parcheggio multipiano, ora in costruzione, e altri stalli per la sosta a raso, che nel complesso garantiranno 1269 nuovi posti auto, di cui 427 ad uso pubblico.

Previsioni meteo Emilia Romagna, domenica 2 aprile 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, domenica 2 aprile 2023Cielo coperto con precipitazioni sparse, localmente a carattere di rovescio. Attenuazione dei fenomeni dal pomeriggio, con tendenza a schiarite in serata a partire dal settore occidentale.

Temperature in diminuzione, con minime comprese tra 7 e 10 gradi e massime tra 13 e 18 gradi. Venti deboli-moderati da nord-est. Mare poco mosso.

(Arpae)

Elenco di chiusure programmate su Tangenziale di Bologna, A1, A13 e A14

Elenco di chiusure programmate su Tangenziale di Bologna, A1, A13 e A14Sulla Tangenziale di Bologna, per consentire lavori di manutenzione dei giunti di pavimentazione, nelle cinque notti consecutive di lunedì 3, martedì 4, mercoledì 5, giovedì 6 e venerdì 7 aprile, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo 6 “Castelmaggiore” e lo svincolo 5 “Quartiere Lame”, verso la A1 Milano-Napoli/Casalecchio di Reno.

In alternativa, percorrere la viabilità ordinaria: Via Corticella, Via Stendhal, Via William Shakespeare, Via Bentini, Via Fabbri, Via Cristoforo Colombo, per entrare sulla Tangenziale allo svincolo 5 “Quartiere Lame”.

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Sulla A1 Milano Napoli Direttissima, per consentire lavori di ammodernamento delle gallerie “Buttoli” e “Largnano”, sarà necessario chiudere il tratto compreso tra l’allacciamento con la A1 Panoramica “Località La Quercia” (km 0+000) e “Località Aglio” (km 32+966), in direzione di Firenze, nelle quattro notti di domenica 2, lunedì 3, martedì 4 e mercoledì 5 aprile, con orario 21:00-6:00.

Contestualmente, saranno chiuse le stazioni autostradali di Badia e Firenzuola-Mugello, in entrata verso Firenze e in uscita per chi proviene da Bologna.

Nelle stesse notti, ma con orario 20:00-6:00, sarà chiusa anche l’area di servizio “Badia Nuova ovest”, situata all’interno del suddetto tratto.

In alternativa, chi proviene da Bologna ed è diretto a Firenze, potrà percorrere la A1 Panoramica. Chi è diretto verso la stazione di Badia, potrà percorrere la A1 Panoramica e uscire alla stazione di Pian del Voglio, mentre chi è diretto alla stazione di Firenzuola potrà utilizzare la stazione di Barberino di Mugello, sulla A1 Milano Napoli.

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Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di manutenzione al ponte sul fiume Po, dalle 22:00 di questa sera 31 marzo alle 6:00 di sabato 1 aprile, sarà chiuso il tratto compreso tra Occhiobello e Ferrara nord, verso Bologna.

Contestualmente, sarà chiusa l’area di servizio “Po ovest”.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Occhiobello, percorrere la viabilità ordinaria: SR6 Via Eridania, Via Santa Maria Maddalena, SS16 adriatica, Via Marconi, Via Modena, SP19 Via Eridano, per rientrare sulla A13 alla stazione di Ferrara nord.

Sempre sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di manutenzione al ponte sul fiume Po, dalle 22:00 di questa sera 31 marzo alle 6:00 di sabato 1 aprile, sarà chiuso il tratto compreso tra Occhiobello e Ferrara nord, verso Bologna.

Contestualmente, sarà chiusa l’area di servizio “Po ovest”.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Occhiobello, percorrere la viabilità ordinaria: SR6 Via Eridania, Via Santa Maria Maddalena, SS16 adriatica, Via Marconi, Via Modena, SP19 Via Eridano, per rientrare sulla A13 alla stazione di Ferrara nord.

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Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, nelle cinque notti consecutive di domenica 2, lunedì 3, martedì 4, mercoledì 5 e giovedì 6 aprile, con orario 21:00-6:00, sarà chiusa la stazione di Bologna Fiera, in entrata per i veicoli diretti verso Milano, Firenze e Padova, e in uscita per chi proviene da Ancona.

In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Bologna Arcoveggio, sulla A13 Bologna-Padova.

 

Sempre sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, nelle quattro notti di lunedì 3, martedì 4, mercoledì 5 e giovedì 6 aprile, con orario 22:00-6:00, saranno chiuse, in modalità alternata, le stazioni di Castel San Pietro e Imola, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Ancona/Pescara e in uscita per chi proviene sia da Ancona/Pescara sia da Bologna.

In alternativa si consiglia di utilizzare le seguenti stazioni:

per la chiusura dell’entrata di Castel San Pietro: Bologna San Lazzaro oppure Imola;

per la chiusura dell’entrata di Imola: Faenza oppure Castel San Pietro.

 

E ancora sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, nelle quattro notti di lunedì 3, martedì 4, mercoledì 5 e giovedì 6 aprile, con orario 22:00-6:00, saranno chiuse, in modalità alternata, le stazioni di Cesena nord, Cesena, Valle del Rubicone, Rimini nord e Rimini sud, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Ancona/Pescara e in uscita per chi proviene sia da Ancona/Pescara sia da Bologna.

In alternativa si consiglia di utilizzare le seguenti stazioni:

per la chiusura dell’entrata di Cesena nord: Cesena oppure Forlì;

per la chiusura dell’entrata di Cesena: Cesena nord oppure Valle del Rubicone;

per la chiusura dell’entrata di Valle del Rubicone: Rimini nord oppure Cesena;

per la chiusura dell’entrata di Rimini nord: Rimini sud oppure Valle del Rubicone;

per la chiusura dell’entrata di Rimini sud: Rimini nord oppure Riccione.

 

 

Protezione dei prodotti Dop e Igp e carbon farming: Mammi a Bruxelles all’incontro delle Regioni Arepo sulla modifica del regolamento Ue

Protezione dei prodotti Dop e Igp e carbon farming: Mammi a Bruxelles all’incontro delle Regioni Arepo sulla modifica del regolamento UeL’Aceto balsamico, o meglio la sua versione riveduta, che arriva da Cipro oltre che dalla Slovenia, il Parmigiano Reggiano sempre al centro di imitazioni e versioni fantasiose, il Prosciutto di Parma venduto senza l’indicazione dell’origine. Si moltiplicano le rincorse dell’agropirateria ai capisaldi della grande tradizione gastronomica emiliano-romagnola, mettendo sotto pressione le filiere delle indicazioni geografiche.

Delle prospettive Ue per i marchi di qualità e della revisione del regolamento comunitario sui prodotti a Indicazione geografica si è discusso alla conferenza Arepo, l’associazione delle Regioni europee per i prodotti d’origine, a Bruxelles. Incontro aperto dall’assessora Garcia Bernal della Regione spagnola dell’Estremadura e presidente di Arepo e dall’europarlamentare Paolo De Castro, relatore della posizione del Parlamento Europeo sulla proposta di revisione del regolamento sui prodotti a denominazione di origine. Le conclusioni sono state tratte dal commissario all’Agricoltura Janusz Wojciechowski.

“Le Regioni, Emilia-Romagna in testa- afferma l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi, intervenuto ai lavori- sono in prima linea nella difesa di prodotti testimoni di identità territoriali ben specifiche, in un confronto che travalica i confini regionali e riguarda tutte le Dop e Igp italiane. Le Denominazioni d’origine e le Indicazioni geografiche, che in Emilia-Romagna valgono 3,5 miliardi di euro, non rappresentano soltanto un comparto economicamente rilevante, ma testimoniano la qualità, la reputazione e la cultura del cibo, oltre alla tracciabilità e al rispetto di precisi disciplinari di produzione”.

Sul caso della mistificazione dei tre aceti a denominazione d’origine provenienti da zone diverse da quelle registrate, secondo Mammi “ci troviamo di fronte a situazioni che sfruttando la popolarità di queste etichette, compromettono il lavoro di qualificazione e di promozione dei produttori. Anche per questi motivi va rafforzato il ruolo dei Consorzi nella tutela del marchio a sostegno ai produttori, che deve essere sempre più riconosciuto anche nella legislazione europea”.

Conferenza sul Carbon farming
La missione dell’Emilia-Romagna prosegue oggi con la conferenza “Il contributo del Carbon farming per la neutralità climatica e la sicurezza alimentare”, occasione per fare il punto con i rappresentanti della Commissione europea sulla proposta di regolamento Ue per la certificazione dei crediti di carbonio e per presentare esperienze e progetti innovativi sviluppati in Emilia-Romagna.
Il Carbon Farming, ovvero pratiche agricole che favoriscono il sequestro del carbonio nel terreno, è una modalità di coltivazione che tiene insieme sostenibilità ambientale, economica e sociale e che contribuisce agli obiettivi climatici fissati dalla UE migliorando la qualità dei suoli.

“L’obiettivo che si devono dare le Regioni- spiega Mammi- è quello di favorire attività di carbon farming che possano andare a beneficio dell’intero sistema di una filiera produttiva”. In questo modo la compra-vendita dei crediti di carbonio generati dalle pratiche degli agricoltori può rimanere all’interno del sistema agro-alimentare favorendo gli scambi a livello di filiera produttiva per neutralizzare le emissioni delle industrie agroalimentari.
Sono state presentate le esperienze dei Gruppi Operativi per l’Innovazione sviluppate attraverso il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022 sulla tematica del sequestro del carbonio nelle produzioni vegetali e zootecniche. L’altro versante dei progetti presentati nella conferenza riguarda i modelli di monitoraggio, contabilizzazione e scambio dei crediti di carbonio generati dalle pratiche di carbon farming.

Dal 24 al 30 marzo in Regione 1.422 nuovi casi Covid e oltre 1.700 guariti

Dal 24 al 30 marzo in Regione 1.422 nuovi casi Covid e oltre 1.700 guaritiDall’inizio dell’epidemia da Coronavirus in Emilia-Romagna si sono registrati 2.143.171 casi di positività, 1.422 in più rispetto alla settimana precedente, su un totale di 39.127 tamponi eseguiti negli ultimi 7 giorni, di cui 24.369 molecolari e 14.758 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 3,6%.

Questi i dati relativi alla settimana dal 24 al 30 marzo 2023, aggiornati alle ore 10 di ieri, giovedì 30 marzo, come richiesto dal ministero della Salute.

In Emilia-Romagna è possibile continuare a consultare i dati giornalieri relativi all’andamento dell’epidemia grazie al sito messo a punto dalla Regione https://regioneer.it/bollettino-covid, aggiornato ogni giorno alle ore 15.

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 18 (-5 rispetto alla settimana precedente, -21,7%)Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 415 (-17 rispetto alla settimana precedente, -3,9%).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Reggio Emilia (-1 rispetto alla settimana precedente); 5 a Modena (-1); 5 a Bologna (+1); 1 a Ferrara (-4); 2 a Ravenna (+1); 1 a Forlì (invariato); 1 a Cesena (invariato) e 1 a Rimini (invariato).

Nessun ricovero a Piacenza (-1 rispetto alla settimana precedente), Parma (invariato) e nel Circondario imolese (invariato).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi è di 55,6 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 340 nuovi casi nell’ultima settimana (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 434.249) seguita da Modena (168 su 321.195) e Ferrara (167 su 159.969); poi Parma (163 su 184.759), Ravenna (132 su 203.549), Reggio Emilia (124 su 245.761), Piacenza (118 su 113.288); quindi Rimini (87 su 195.490), Forlì (49 su 100.110), Cesena (41 su 118.947) e, infine il Circondario Imolese con 33 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 65.854.

casi attivi, cioè i malati effettivi ad oggi sono 3.424 (-328). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 2.991 (-306), l’87,3% del totale dei casi attivi.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 1.743 in più e raggiungono quota 2.120.407.

Purtroppo, si registrano 7 decessi:

  • 3 in provincia di Parma
  • 1 in provincia di Ferrara
  • 1 in provincia di Ravenna
  • 2 in provincia di Rimini

Nessun decesso nelle province di Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forlì-Cesena e nel Circondario Imolese.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 19.340.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 8 di oggi sono state somministrate complessivamente 11.304.056 dosi; sul totale sono 3.805.994 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,7%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.992.292.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/.

Formazione: sette milioni di euro per affrontare la transizione ecologica e digitale

Formazione: sette milioni di euro per affrontare la transizione ecologica e digitale
Vincenzo Colla (Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

Un’offerta formativa rivolta alle persone, indipendentemente dalla condizione occupazionale, per l’aggiornamento, la qualificazione e la specializzazione delle proprie competenze tecniche e professionali, per renderle adeguate a sostenere la duplice transizione, ecologica e digitale, che sta modificando il lavoro e l’organizzazione delle imprese nella produzione di beni e servizi.

La Giunta regionale ha approvato un’ampia offerta di corsi, da Piacenza a Rimini, che potrà potenzialmente raggiungere quasi 8.000 persone, finanziandola con 7 milioni di euro.

“Rispetto allo stanziamento iniziale del bando, abbiamo aumentato la dotazione di un milione, a seguito della valutazione dei progetti presentati- spiega l’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro, Vincenzo Colla-. Il nostro obiettivo è sostenere le persone nei percorsi individuali per l’inserimento, reinserimento e permanenza nel mercato del lavoro. Dobbiamo dare nuove opportunità e, allo stesso tempo, rispondere alla richiesta delle imprese di competenze per la transizione ecologica e digitale nei processi produttivi, le modalità di accesso ai mercati, i modelli gestionali e organizzativi d’impresa”.

 

I corsi, quali e come partecipare

I percorsi formativi sono relativi alle filiere dell’agroalimentare, della meccanica, meccatronica e motoristica, dell’edilizia e costruzioni, della moda, tessile e abbigliamento, dei servizi Ict e della logistica e energia/ambiente, del commercio e distribuzione, del turismo e ristorazione e ai processi trasversali di gestione di impresa.

L’offerta è costruita in percorsi modulari e flessibili per consentire alle persone l’acquisizione di competenze dal livello base a quello intermedio fino all’avanzato, con durate variabili da 32 ore, 48 ore e 64 ore.

Al fine di permettere la massima partecipazione, contrastando i divari e favorendo la conciliazione, è prevista la possibilità accedere ai percorsi da remoto attivando la formazione a distanza.

Questa offerta diversificata consentirà di attivare e sperimentare modelli e metodologie differenti, consentendo di acquisire informazioni utili a qualificare ulteriormente il segmento della formazione permanente.

La programmazione e attivazione dei singoli corsi terrà conto della effettiva domanda da parte delle persone.

Anche questi percorsi per la transizione ecologica e digitale si trovano sulla banca dati online Orienter, dove vengono inserite tutte le opportunità di formazione finanziate dalla Regione Emilia-Romagna, attraverso il Fondo sociale europeo e i corsi autorizzati per lo svolgimento di determinate professioni o per il raggiungimento di una qualifica.

Le ricerche possono essere effettuate secondo diversi criteri di selezione, dalla sede di svolgimento del corso alla qualifica di riferimento e alla tipologia di formazione, e per ciascun percorso sono indicate le date previste di avvio e termine, la sede di svolgimento, la descrizione dei contenuti e i riferimenti dell’ente di formazione che gestisce il corso.

Maggiori informazioni si possono trovare qui.

Ex centrale nucleare di Caorso, lo smantellamento verso il 50%. In arrivo un accordo Sogin-Regione

Ex centrale nucleare di Caorso, lo smantellamento verso il 50%. In arrivo un accordo Sogin-RegioneQuasi 10 milioni di euro per valorizzare il corridoio ecologico del Po e sviluppare un progetto organico di attrattività del territorio fluviale.

Sono i fondi in arrivo grazie al percorso formalmente avviato dalla Regione, soggetto deputato in base alla norma, per arrivare a un accordo con Sogin (società di Stato responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi) sull’utilizzo di risorse riservate alle misure di compensazione e riequilibrio ambientale legate alla dismissione della centrale di Caorso (Pc), ulteriori rispetto a quanto contenuto nelle prescrizioni di Via.

La bozza di accordo è stata al centro del Tavolo della Trasparenza sulla dismissione dell’impianto, convocato questa mattina dalla vicepresidente della Regione, Irene Priolo, e introdotto dal saluto della sindaca Roberta Battaglia. Presenti, oltre ai vertici di Sogin, funzionari di Isin (Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione) e Arpae, insieme ai rappresentanti dei comuni della Bassa, di Legambiente e delle sigle sindacali.

L’incontro è stata anche l’occasione per fare il punto sulle attività di decommissioning che hanno fatto registrare un avanzamento del 10% nel 2022, raggiungendo complessivamente il 48% dall’avvio delle attività. Si è tenuto, inoltre, un aggiornamento del percorso di individuazione fuori regione del deposito nazionale delle scorie radioattive che, a seguito della proposta della Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI), presentata da Sogin al ministero dell’Ambiente, attende ora le manifestazioni di interesse da parte dei territori idonei. La vicepresidente, in chiusura, ha proposto alle sigle sindacali un incontro specifico  di approfondimento con  Sogin sul “Piano a vita intera”, per conoscere maggiori dettagli del programma industriale della società.

“I finanziamenti in arrivo costituiscono la possibilità di cogliere una opportunità da ciò che il territorio ha vissuto come un problema. Questo consentirà al contempo di guardare  al Grande fiume con una visione strategica: abbiamo l’occasione di valorizzare il grande lavoro svolto nel territorio piacentino e confluito nel Contratto di fiume della Media valle del Po, dando reale concretezza ad alcune delle azioni condivise- ha commentato Priolo-. Attraverso un percorso partecipativo, che sarà svolto insieme all’Università di Firenze nell’ambito del progetto europeo Life Phoenix, verrà accesa l’attenzione sui progetti da attuare lungo l’intera asta del fiume nella provincia di Piacenza attraverso poi una progettazione e gara unitaria. Parallelamente un Concorso internazionale di idee potrà chiamare invece architetti, urbanisti, ingegneri e professionisti a immaginare il futuro dell’area della centrale e la destinazione finale del sito, anche con proposte di rigenerazione urbana capaci di guardare al riutilizzo di alcuni degli edifici esistenti a cui dare nuova vita e nuove funzioni, alla luce delle indicazioni delle amministrazioni coinvolte a partire da Caorso”.

Lo stato della dismissione

E’ un salto in avanti del 10% quello registrato nel 2022 per le attività di decommissioning della centrale nucleare di Caorso. Un risultato che porta lo smantellamento al traguardo complessivo del 48% dall’inizio dei lavori, nel 1999. Un ulteriore avanzamento del 6% è previsto nel 2023.

L’ultimo triennio, quindi, si caratterizzerà per un +16%: circa la metà di quanto ottenuta nei ventuno anni precedenti (38%).

In particolare, lo scorso anno si è terminato l’ammodernamento del deposito temporaneo Ersba-2 ed è stato autorizzato il rifacimento del deposito temporaneo Ersma. Oltre ad importanti attività di trattamento dei rifiuti, tra cui l’incenerimento delle resine radioattive in Slovacchia, nel 2022 sono stati smantellati due motogeneratori MG-SET del sistema di ricircolazione del reattore.

Nei prossimi mesi sono previsti i collaudi del deposito temporaneo Ersba-2 e l’inizio dei lavori di adeguamento dei depositi temporanei. Si tratta di opere propedeutiche e all’avvio dello smantellamento di sistemi e componenti dell’edificio reattore, rispetto ai quali la Società ha già assegnato la gara per lo svolgimento dei lavori e completato la progettazione esecutiva.

Sogin ha inoltre evidenziato che l’organico operativo della centrale al 31 dicembre 2022 è di 84 risorse, in linea con quello dell’anno precedente e tutti gli aspetti di mantenimento in sicurezza dell’impianto sono presidiati per garantire la sicurezza della popolazione e la tutela dell’ambiente.

 

Per due notti in A1 chiusa la stazione di Parma

Per due notti in A1 chiusa la stazione di ParmaSulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, nelle due notti consecutive di lunedì 3 e martedì 4 aprile, con orario 21:00-5:00, sarà chiusa la stazione di Parma, in entrata in entrambe le direzioni, verso Bologna e in direzione di Milano.

In alternativa si consiglia di utilizzare le stazioni di Parma ovest, sulla A15 Parma-La Spezia di competenza della Società S.A.L.T, Fidenza-Salsomaggiore Terme oppure Terre di Canossa-Campegine.

Patto per il Lavoro e per il Clima

Patto per il Lavoro e per il Clima
Autore immagine:
Contini Federico – Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G.

La dinamica positiva dell’economia regionale nel biennio 2021-22 che ha consentito di recuperare il livello pre-pandemico di PIL reale.

Il progresso compiuto dal sistema regionale rispetto a dispersione scolastica (9,9%) e NEET, giovani che non studiano e non lavorano, scesi l’anno scorso al 15,1% della popolazione di 15-29 anni, con l’obiettivo di portare anche loro sotto il 10%.

Il contrasto alle diseguaglianze territoriali, sociali, di genere e generazionali, che la crisi del 2020 ha acuito, con i dati recenti – fra cui quello sulla popolazione in condizione di rischio povertà o esclusione sociale scesa all’11,2% – che, in generale, mostrano una tenuta del sistema regionale.

E ancora, l’attrattività dell’Emilia-Romagna: gli ultimi dati Istat evidenziano per il 2022 un miglioramento complessivo del mercato del lavoro regionale, con la disoccupazione al 5% e l’occupazione in risalita, anche se non ancora sufficiente a riportare gli indicatori fondamentali ai livelli pre-pandemici; e l’export regionale arrivato a 84,1 miliardi di euro a valori correnti, il 13,5% di quello italiano, ponendo l’Emilia-Romagna ancora una volta in testa alle classifiche nazionali.

Sono alcuni dati del monitoraggio discusso al tavolo del Patto per il Lavoro e il Clima riunito la scorsa settimana in Regione per condividere un primo rendiconto del Patto stesso, siglato nel dicembre del 2020 dalla Regione con tutte le parti sociali.

I numeri sono stati presentati dal sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi, presenti il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, la vicepresidente, Irene Priolo, e gli assessori allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, e al Bilancio, Paolo Calvano.

Occasione per fare il punto non solo sul monitoraggio dei principali indicatori di posizionamento del territorio, ma anche per un bilancio organico del lavoro del tavolo dei firmatari di questi due anni, condividere una puntuale ricognizione delle azioni e delle risorse riferite al 2021. Nonché delle leve finanziarie a disposizione per raggiungere gli obiettivi condivisi, tra fondi europei, oltre 3 miliardi di euro, e risorse PNRR, al momento pari già a 6,8 miliardi. Il tutto per un Piano degli investimenti che ammonta ad oggi a quasi 20 miliardi di euro.

A partire dalla sottoscrizione avvenuta il 14 dicembre 2020, il Tavolo si è riunito 18 volte. Oggetto di confronto e condivisione sono stati tutti i principali documenti di programmazione regionale, le pianificazioni settoriali, ma anche alcune leggi, come quella per l’attrazione, permanenza e valorizzazione dei giovani talenti ad elevata specializzazione in Emilia-Romagna. E, soprattutto, importanti accordi operativi su temi ritenuti strategici. Tra questi, nel corso del 2021 il Patto per la semplificazione e nel 2022 il Patto dedicato alla tutela della salute e sicurezza sul lavoro. Da ultimo ha preso avvio un terzo focus dedicato al lavoro sociale, con l’obiettivo di “generare innovazione sociale, promuovere nuova occupazione e sviluppare ulteriori sinergie col Terzo settore, qualificando il lavoro sociale e valorizzandone progettualità e capacità di iniziativa”.

Nel 2021 il Patto per il Lavoro e per il Clima ha generato 341 azioni, con un impatto finanziario di 2.729,1 milioni di euro programmati, 2.597,7 milioni di euro stanziati e 1.901,06 milioni di euro impegnati. Dai dati emerge che le scelte fatte insieme, sottoscritte nell’ambito del Patto, e il metodo di condivisione e confronto che lo contraddistinguono, hanno orientato l’intera programmazione di attività della Regione. Lo certificano i dati della rendicontazione integrata dei principali documenti strategici regionali, che dal 2022 monitora oltre al Patto anche il Documento di economia e finanza regionale (DEFR) e la Strategia regionale Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Una sperimentazione che impegna la Regione a qualificare la rendicontazione strategica dell’Ente nei confronti dei firmatari e dell’Assemblea legislativa, oltre che facilitare la conoscenza di ciò che si mette in campo.

“L’intero sistema regionale istituzionale, dei saperi, sociale ed economico- ha detto intervenendo il presidente Bonaccini– dimostra ancora una volta la capacità di lavorare insieme verso obiettivi comuni e condivisi attraverso il Patto per il Lavoro e il Clima: crescita sostenibile, innovazione e ricerca, nuova e buona occupazione.”

Secondo il presidente della Regione, l’obiettivo è continuare a investire nel lavoro e nelle reti di protezione sociale. E per far questo sono state condivise le misure necessarie a realizzare investimenti in grado di incidere sull’economia e, in generale, sulla vita dei cittadini e delle comunità. Questo per sostenere l’intero sistema emiliano-romagnolo in un momento di grandi difficoltà comuni a tutti, dovute alle conseguenze sul piano energetico e inflattivo della guerra in Ucraina, dopo oltre due anni di pandemia.

“Dobbiamo sostenere la crescita e contrastare le diseguaglianze- ha concluso Bonaccini– accelerando la trasformazione dell’economia e della società in una prospettiva di sostenibilità”.

L’Emilia-Romagna seconda regione italiana per esportazioni

L’Emilia-Romagna seconda regione italiana per esportazioniAl Vinitaly il salone internazionale dei vini e distillati che apre domenica la 55^ edizione, l’Emilia-Romagna si presenta forte di dati positivi: nel 2022, le esportazioni di vino sono aumentate dell’8,9 per cento raggiungendo quota 452 milioni di euro.

Il dato di crescita del comparto è comune a quasi tutti i settori nel 2022, come rileva l’ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna nell’analisi dei dati Istat delle esportazioni delle regioni italiane.

Tra gennaio e dicembre 2022 infatti, le esportazioni a valori correnti dell’Emilia-Romagna hanno sfiorato quota 84.100 milioni di euro, corrispondenti al 13,5 per cento dell’export nazionale, con un aumento del 14,6 per cento rispetto al 2021. Un risultato positivo che, va sottolineato, risente comunque dell’elevata corsa dei prezzi.

L’Emilia-Romagna si è confermata la seconda regione italiana per quota dell’export nazionale, preceduta dalla Lombardia (26,0 per cento) e seguita dal Veneto (13,1 per cento), quindi dal Piemonte (9,4 per cento) e dalla Toscana (8,8 per cento).

 

I dati del quarto trimestre 2022

Tra ottobre e dicembre del 2022, le esportazioni emiliano-romagnole sono risultate pari a 21.294,2 milioni di euro corrispondenti al 13,0 per cento dell’export nazionale e hanno fatto segnare un incremento dell’8,3 per cento rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

 

I settori: dati ultimo trimestre e anno 2022

Anche sotto la pressione della ripresa dell’inflazione, la tendenza positiva dell’export rilevato a valori correnti ha caratterizzato quasi tutti i macrosettori economici considerati, con alcune eccezioni e andamenti differenziati.

Le esportazioni dell’agricoltura, silvicoltura e pesca sono aumentate del 6,8 per cento nel trimestre e del 5,6 per cento nel 2022.

Le vendite estere dell’industria alimentare e delle bevande hanno avuto una crescita sostenuta nel trimestre (+13,2 per cento), e più ampia nell’anno (+ 16,2 per cento).

Le esportazioni delle industrie della moda hanno fatto registrare un aumento tendenziale trimestrale (+14,2 per cento), chiudendo il 2022 con un incremento del 16,3 per cento, sostenuto dalle confezioni. Alla fine dell’anno, la crescita tendenziale dell’export della piccola industria del legno e del mobile si è dimezzata rispetto al trimestre precedente. Ciò nonostante, nell’anno il valore esportato da questo “macrosettore” è aumentato del 10,5 per cento.

La crescita delle vendite estere dell’industria della lavorazione di minerali non metalliferi, ovvero ceramica e vetro, ha avuto un rallentamento (+9,8 per cento), su cui hanno pesato le difficoltà poste dall’aumento del gas impiegato nella produzione. Tuttavia, i risultati dei primi sei mesi dell’anno hanno permesso di chiudere il 2022 con una buona crescita (+14,5 per cento).

L’ultimo trimestre del 2022 per alcuni settori è stato in calo, ma nel complesso dell’anno c’è stata comunque una crescita. Così è accaduto per le industrie chimica, farmaceutica e materie plastiche rispetto allo stesso periodo del 2021 (-15,4 per cento), ma nel complesso del 2022 l’export di queste industrie è aumentato del 18,5 per cento.

Ancora per l’industria della metallurgia e dei prodotti in metallo che nel trimestre in esame ha visto le sue esportazioni diminuire del 5,8 per cento. I risultati dei primi due trimestri del 2022 hanno permesso al settore di chiudere l’anno con un incremento tendenziale del 12,0 per cento.

Le vendite estere delle apparecchiature elettriche, elettroniche, ottiche, medicali e di misura hanno continuato a crescere a un ritmo sostenuto nel trimestre (+7,6 per cento) e nell’anno (+5,6 per cento).

Due macrosettori hanno fatto registrare nel quarto trimestre 2022 un’accelerazione della dinamica delle vendite estere. Il primo è il comparto macchinari e apparecchiature (+14,8 per cento). Nel complesso dell’anno il valore dell’export del settore ha ottenuto un buon incremento (+11,1 per cento). Elemento di attenzione importante per l’economia regionale: questo settore ha realizzato una quota del 25,6 per cento delle esportazioni.

L’altro è quello dei mezzi di trasporto: la sua crescita si è confermata come la più elevata (+24,1 per cento). Il settore ha chiuso il 2022 in modo estremamente positivo con un aumento del valore delle esportazioni del 25,5 per cento rispetto all’anno precedente

L’export dell’aggregato delle altre industrie manifatturiere in sostanza è rimasto invariato (+0,3 per cento), frenato dalla riduzione dell’industria del tabacco (-8,8 per cento), nonostante la buona crescita (+7,8 per cento) delle esportazioni delle altre industrie manifatturiere vere e proprie e un boom di quelle di carta e prodotti di carta (+24,4 per cento). Nonostante le recenti difficoltà, nell’insieme del 2022 l’export dell’aggregato ha superato del 5,5 per cento quello del 2021 grazie alla crescita di oltre un quarto delle vendite estere di carta e prodotti di carta (+28,4 per cento).

Le destinazioni: i dati dell’anno 2022

Anche la distribuzione per aree geografiche evidenzia crescite importanti.

L’andamento delle esportazioni regionali sui diversi mercati di destinazione risente della differente composizione dell’export in ogni singolo mercato, della diversa dinamica della domanda in ogni singolo Paese e di alcune opportunità specifiche.

L’Europa è il mercato fondamentale per l’export regionale e perciò ne detta la tendenza. La crescita nel 2022 ha raggiunto il 13,3 per cento favorita dalla maggiore dinamica durante i mesi iniziali dell’anno e la quota delle esportazioni destinate all’Europa è stata del 64,6 per cento.

Il risultato è stato determinato dall’andamento delle esportazioni verso la sola Unione europea a 27 che hanno avuto una crescita superiore nell’insieme del 2022 (+14,7 per cento). Sui soli mercati dell’area dell’euro, la tendenza positiva è stata inferiore (+12,9 per cento).

Il risultato è stato positivo in Germania (+13,4 per cento), anche se per le difficoltà dell’economia tedesca a seguito della crisi energetica, le esportazioni regionali hanno realizzato un aumento inferiore nell’insieme del 2022 (+11,5 per cento). In Francia la crescita dell’export emiliano-romagnolo è risultata in accelerazione nell’anno (+10,5 per cento). In frenata nel trimestre il mercato spagnolo (+0,4 per cento), ma il risultato del 2022 è stato notevole (+15,2 per cento).

Fuori dell’area dell’euro, le esportazioni in Polonia nel 2022 sono aumentate del 17,2 per cento.

Uscendo dall’Unione europea, l’export verso il Regno Unito si è chiuso nel 2022 in aumento (+14,0 per cento). In calo le vendite destinate alla Russia (-15,1 per cento nel 2022) per le sanzioni dovute all’invasione dell’Ucraina mentre, in senso positivo, le esportazioni indirizzate verso la Turchia (+19,1 per cento nell’intero anno).

Nel quarto trimestre la dinamica dell’export verso il mercato statunitense ha decisamente rallentato (+3,3 per cento), ma gli Stati Uniti nel 2022 hanno comunque assorbito il 16,9 per cento del valore delle esportazioni regionali con uno straordinario incremento del 29,9 per cento rispetto all’anno precedente.

Bene l’andamento in America centro meridionale dove spiccano le esportazioni verso il Messico (+45,2 per cento nel 2022) e il Brasile (+15,9 negli ultimi 12 mesi).

Sul complesso dei mercati asiatici la ripresa della crescita negli ultimi sei mesi ha permesso di chiudere il 2022 con un aumento del valore delle esportazioni del 5,8 per cento. Gli andamenti si sono differenziati tra le principali aree. Da un lato, le vendite sui mercati del Medio Oriente sono state sostenute dall’aumento delle quotazioni dei prodotti energetici (+23,9 per cento nel 2022).

Tendenza positiva dell’export sui mercati dell’Asia centrale (+19,8 per cento).

Ben diverso è apparso l’andamento dell’export regionale sul complesso dei mercati dell’Asia orientale che lo scorso autunno con una nuova contenuta flessione ha confermato la tendenza negativa avviata dalla primavera così che l’anno si è chiuso con una riduzione dell’export regionale (-1,4 per cento).

La ripresa durante il secondo semestre 2022 ha permesso alle esportazioni regionali indirizzate alla Cina di chiudere l’anno con un lieve aumento (+1,7 per cento), mentre nove mesi ininterrotti di caduta hanno ridotto del 19,6 per cento l’export regionale verso il Giappone nel 2022.

Riguardo all’Africa le difficoltà di inizio anno hanno pesato sul risultato complessivo del 2022 che si è chiuso comunque con un aumento (+8,7 per cento).

Infine, il rallentamento tra ottobre e dicembre dell’export emiliano-romagnolo verso l’Oceania ha rallentato non ha inciso sulle esportazioni che nell’anno hanno superato del 28,0 per cento quelle del 2021.

 

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