Questa settimana, gli agenti della Polizia locale di Fiorano Modenese, in collaborazione con il comando di Polizia locale di Modena, hanno effettuato i primi controlli di autocarri a trasporto merci.
Il controllo sistematico degli autotrasporti è uno dei progetti che la Polizia locale di Fiorano Modenese ha messo in campo per l’anno 2023, con l’obiettivo garantire il rispetto della normativa a tutela dei lavoratori (orari di riposo e di guida) e della sicurezza stradale dei vari utenti della strada.
Il comando di Fiorano Modenese si è dotato di una strumentazione che permette alle pattuglie di eseguire dei controlli specifici e mirati. Lo strumento, idoneo ad estrapolare i dati del tachigrafo digitale presente a bordo dei mezzi di trasporto, consente di verificare la misurazione dei tempi di guida, interruzione e di riposo dei conducenti e anche di accertare la velocità istantanea e la velocità autorizzata per quella tipologia di veicolo.
Durante i controlli di martedì scorso, oltre alla verifica documentale, gli operatori hanno controllato che i dispositivi di equipaggiamento (sistemi di frenatura, illuminazione, strisce retroriflettenti ecc…) fossero conformi ed efficienti con le specifiche tecniche previste dal codice della strada e dalle leggi complementari di riferimento.
Si tratta di attività fondamentali per la prevenzione di possibili incidenti, anche gravi, dovuti alla mancanza di manutenzione ed incuria dei mezzi di trasporto o ad un’eccessiva stanchezza provocata da troppe ore di guida, in violazione ai criteri indicati dal codice della strada.
I primi controlli hanno rilevato alcune violazioni che sono state sanzionate.
Domani, sabato 8 aprile, in occasione della vigilia di Pasqua gli uffici del Comune di Sassuolo saranno chiusi al pubblico ad eccezione del Servizio di Vigilanza Urbana e delle Funzioni di Stato Civile.
Gli uffici riprenderanno l’orario di apertura a partire da martedì 11 aprile.
A Fiorano Modenese un gruppo di persone del distretto vuole dare vita ad un ‘Comitato per l’educazione alla pace’, facendo propria l’implorazione di Papa Francesco: “Per favore, facciamo respirare alle giovani generazioni l’aria sanata della pace, non quella inquinata della guerra, che è una pazzia!”
Per arrivare alla costituzione formale del comitato, al quale possono aderire tutte le persone e le associazioni che si riconoscono nell’art. 11 della Costituzione (L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali), il gruppo promotore ha in programma diverse iniziative, la prima delle quali è in programma l’11 aprile 2023, alle ore 20, presso la sede del Circolo Nuraghe, a Villa Cuoghi, in Via Gramsci 32.
“Una cartolina da Cutro” consentirà di confrontarsi sul tema delle migrazioni e dell’accoglienza con Don Mattia Ferrari, cappellano di Mediterranea, la senatrice Enza Rando, vicepresidente di Libera fino all’elezione, il prof. Beppe Manni, l’attivista di Mediterranea Rita Tocco, con moderatore Egidio Pagani del gruppo promotore. E’ una iniziativa che gode del patrocinio del Comune di Fiorano Modenese, in collaborazione con InArte e con il sostegno del Circolo Nuraghe.
Durante la serata saranno presenti volontari di Mediterranea per illustrare la propria attività e per raccogliere offerte. Al termine il circolo Nuraghe offrirà un’apericena con prodotti tipici.
L’incontro servirà anche per raccogliere i nominativi di chi vuole essere informato e rimanere aggiornato sulle attività del Comitato per l’educazione alla pace.
Andrea Corsini (Copyright Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)
L’intelligenza artificiale per valorizzare il turismo sostenibile e le attività economiche ad esso collegate. E poi i cammini e le ciclovie, un porto turistico e i percorsi ciclopedonali.
Sono in tutto undici i progetti che la Giunta regionale ha candidato al Fondo unico nazionale per il turismo in conto capitale (Funt), istituito nel bilancio statale di fine 2022 e che prevede investimenti per opere in grado di migliorare la fruibilità e l’accessibilità dei luoghi di interesse turistico.
Oltre 2,5 milioni di euro (2.563.200) di risorse destinate all’Emilia-Romagna, dal riparto nazionale, che una volta approvate dal Ministero per il Turismo andranno a finanziare progetti e infrastrutture che interessano l’intero territorio regionale con l’obiettivo di promuovere e rafforzare sempre più il turismo lento e dell’esperienza.
“Insieme ai territori puntiamo ad offrire vacanze attive, in armonia con l’ambiente, capaci di attrarre sempre più turisti interessati al viaggio e alla scoperta dell’Emilia-Romagna anche fuori dalle solite mete- afferma l’assessore regionale a Turismo e Commercio, Andrea Corsini-. Dopo l’emergenza legata al Covid vogliamo affiancare alle proposte già consolidate e apprezzate, anche percorsi nuovi che investono sulla qualità dell’esperienza. E, grazie all’intelligenza artificiale, studiare nuovi modi di crescita sostenibile del settore mettendo il turista al centro di ogni proposta”.
I progetti candidati e il percorso di realizzazione
In particolare, la fetta più grossa di contributi (1 milione di euro) sarà gestita da Apt Servizi e servirà per realizzare un vero e proprio ecosistema turistico 4.0. Un grande banca dati costruita e alimentata attraverso l’utilizzo dei Big Data e di un modello virtuale di gemello digitale, a disposizione dell’industria delle vacanze emiliano-romagnola con informazioni precise e dettagliate su tutte le risorse turistiche. Dagli eventi e le manifestazioni ai percorsi, i cammini, le ciclovie; dall’alloggio nelle strutture alberghiere ed extralberghiere ai pacchetti turistici e le offerte promozionali, oltre ad altri servizi disegnati su misura per accompagnare il turista in ogni momento del suo soggiorno in Emilia-Romagna.
Gli altri fondi – dopo l’individuazione dei progetti fatta di concerto da Regione e le Destinazioni Turistica Emilia, Romagna e al Territorio Turistico Unico Bologna Modena -, saranno destinati agli enti locali per interventi sulle piste ciclopedonali (Comune di Calendasco nel piacentino, Comuni di Parma e Collecchio), sul porto turistico di Sorbole Mezzani, nel parmense, sulla Ciclovia del Reno, nel bolognese, e di manutenzione straordinaria delle passerelle sul fiume Secchia e Rio Pescarolo nel modenese. Infine, alle Province di Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini saranno destinati i contributi per il primo percorso regionale italiano permanente dedicato alla bicicletta su strade asfaltate minori: 462,8 chilometri di tracciato da Comacchio (Fe) a San Giovanni in Marignano (Rn).
I progetti saranno oggetto di convenzione tra la Regione e gli enti locali beneficiari dei contribuiti. Il ministero, una volta ricevute le convenzioni provvederà ad assegnare ed erogare le risorse.
Ossa umane sono state rinvenute casualmente mercoledì scorso da un uomo a passeggio in compagnia dei figlie in una zona boschiva di Spezzano. Immediatamente allertati, i Carabinieri sono alle prese con l’identificazione dello scheletro. Secondo quanto riferito dall’uomo che ha rinvenuto le ossa, insieme ai resti c’erano anche degli indumenti, elemento che potrebbe risultare determinante ai fini delle indagini in corso. Gli inquirenti sarebbero concentrati sui casi di sparizione di persone registrati nel territorio della provincia.
Le ossa umane si trovano ora a disposizione della medicina legale di Modena. Nelle prossime ore saranno effettuate le analisi del DNA necessarie per accertare se si tratti di un uomo o una donna, e soprattutto l’età approssimativa al momento della morte.
In questa fase i carabinieri non escludono alcuno scenario. Fra le ipotesi al vaglio anche quella che i resti possano appartenere al 27enne Filippo Cornia, residente a Pozza di Maranello e del quale si erano perse le tracce nel giugno 2022.
Saranno però gli esami del caso a stabilire se questa sia una possibilità plausibile.
Nuvolosità irregolare al mattino, localmente più compatta sui rilievi orientali e associata a brevi e residui piovaschi; nelle ore pomeridiane cielo prevalentemente sereno o poco nuvoloso per nubi medio-alte, con qualche addensamento localmente più consistente; a partire dalle ore serali nuvolosità in aumento sulle aree di pianura, associata a brevi rovesci o temporali; nelle ore notturne possibilità di deboli e sporadiche nevicate sui rilievi centrali a quote superiori a 1300 metri.
Temperature minime attorno a 6 nei principali centri urbani, leggermente inferiori nelle aree esterne; massime in aumento sul settore centro-occidentale, comprese tra i 14 gradi sulla costa e i 18 gradi sulle aree di pianura. Venti deboli dai quadranti orientali, tendenti a divenire settentrionali in serata. Mare poco mosso ma con moto ondoso in aumento nelle ore notturne.
Comportamenti sostenibili, non solo legati allo svolgimento dell’attività di business in senso stretto, sono sempre più necessari per le aziende di oggi.
La sostenibilità riguarda aspetti ambientali, sociali ed economici, a cui si fa riferimento come fattori ESG(Environmental, Social and Governance).
Per le Piccole e medie imprese, non obbligate per legge a rendicontare dati sulla sostenibilità, la diffusione di informazioni in ambito ESG può rappresentare un’opportunità, consentendo per esempio di ampliare o consolidare la propria rete, migliorare l’immagine aziendale e agevolare l’accesso al credito.
Con la consapevolezza di quanto tutto ciò sia strategico, Unioncamere Emilia-Romagna, nell’ambito delle attività della rete Enterprise Europe Network, in collaborazione con le Camere di commercio della regione e il supporto tecnico di Ecocerved, promuove un progetto gratuito di accompagnamento delle PMI per l’autovalutazione della sostenibilità aziendale e la redazione del bilancio di sostenibilità.
L’iniziativa prende il via con il webinar di presentazione martedì 18 aprile (ore 11-12.30) che permetterà di inquadrare il tema della sostenibilità e i potenziali vantaggi per le PMI che intendano integrarla all’interno della loro identità aziendale.
Il progetto “Percorso di autovalutazione sulla sostenibilità aziendale” combinerà sessioni formative e laboratori e terminerà entro il mese di dicembre 2023 e supporterà le PMI a elaborare in autonomia, ma in modo guidato e semplificato, il bilancio di sostenibilità, che è il principale strumento di misurazione e comunicazione degli impegni e dei risultati sugli elementi ESG.
Nell’evento del 18 aprile, Valentina Patano di Unioncamere ER illustrerà i servizi della rete Enterprise Europe Network. Nei successivi interventi, Sara Pelucchi presidente Commissione Unione nazionale giovani commercialisti e Manuela Medoro, esperta ambientale di Ecocerved approfondiranno i temi della sostenibilità, delle metriche per valutarne il valore e l’importanza del relativo bilancio, mentre Mirco Leonelli, ESG specialist di Bper Banca analizzerà la stretta correlazione tra sostenibilità aziendale e accesso al credito.
Tutte le informazioni e le modalità di iscrizioni sul sito di Unioncamere ER:
Enterprise Europe Network (EEN) è la rete lanciata nel 2008 dalla Commissione europea a supporto dell’innovazione, dell’internazionalizzazione e della competitività delle PMI europee. Le aziende che parteciperanno al percorso autovalutazione sulla sostenibilità aziendale avranno l’opportunità di usufruire dei servizi gratuiti erogati da Unioncamere Emilia-Romagna in qualità di partner EEN.
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Programma
I servizi della rete Enterprise Europe Network
Valentina Patano – Staff EEN Unioncamere Emilia-Romagna
Che cos’è la sostenibilità e su quali pilastri poggia
Che cosa si misura della sostenibilità e come
Sara Pelucchi – presidente Commissione dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili “Rapporti con Organismo italiano Business reporting”
Le PMI, la sostenibilità e il relativo reporting: analisi del contesto
Mirco Leonelli – Esg Specialist BPER Banca
Perché predisporre il bilancio di sostenibilità
Presentazione del progetto “Percorso di autovalutazione sulla sostenibilità aziendale”
Un trekking urbano a tappe sui luoghi della Resistenza a Maranello. Sabato 15 aprile dalle ore 15 con “Maranello Libera” gli storici Paola Gemelli e Daniel Degli Esposti racconteranno alcune vicende della Resistenza e della Seconda Guerra Mondiale nel contesto di Maranello: il percorso si svolgerà interamente nel centro urbano, con tappe in alcuni luoghi particolarmente significativi per gli sviluppi della lotta partigiana e della vita quotidiana al tempo del conflitto. L’iniziativa è gratuita e con iscrizione obbligatoria sul sito allacciatilestorie.it.
La partenza è prevista alle ore 15 in via Zozi 13-15, la passeggiata, compresi i momenti di sosta con le narrazioni storiche, avrà una durata di circa due ore. L’evento ha il patrocinio del Comune di Maranello e della Sezione ANPI di Maranello. “Maranello è uno snodo tra la pianura e l’Appennino modenese”, spiegano i promotori dell’iniziativa. “Tra il 1943 e il 1945 quella posizione, da sempre favorevole per l’agricoltura, diventa un motivo di preoccupazione. Lungo la via Giardini passano, infatti, traffici di vario genere: i militari tedeschi si dirigono verso le linee del fronte e i rifornitori della Resistenza provano a raggiungere le loro formazioni. Ci sono, però, anche tante persone che non avrebbero mai creduto di trovarsi a Maranello, ma vengono travolte dalla guerra e sono costrette a cercare una nuova casa. Sono profughi, quasi tutti anziani e donne con bambini. Alcuni si fermano, altri sono solo di passaggio e vengono assistiti nell’ex casa del fascio, ora Auditorium Enzo Ferrari”.
Panariagroup, leader mondiale nella produzione e distribuzione di superfici ceramiche per pavimenti e rivestimenti di alto livello, annuncia oggi l’acquisizione totale da parte della Business Unit portoghese Gres Panaria Portugal della società Gresart, azienda fondata nel 1981 e ubicata nel distretto industriale di Aveiro, dove il Gruppo è già presente con due siti produttivi ad Aveiro e Ilhavo.
Con questa operazione, Panariagroup rafforza ulteriormente la propria presenza in Portogallo ampliando non solo la capacità produttiva ma anche la propria forza commerciale e di presidio della distribuzione, riconfermando così la leadership di Gres Panaria Portugal come 1° player ceramico di riferimento sul mercato portoghese. Grazie a quest’ultima acquisizione, la Società, dopo l’acquisizione, nel 2002 e nel 2005, rispettivamente di Maronagres – oggi Margres – e Novagres – oggi Love Tiles, raggiunge un fatturato consolidato di 110 Milioni di euro e una capacità produttiva complessiva di circa 10 Milioni di mq di superfici ceramiche, ampliando così il suo presidio territoriale e arrivando a coprire ulteriori segmenti di mercato strategici per la crescita competitiva del Gruppo.
In particolare:
Dal punto di vista industriale, l’acquisizione di Gresart consentirà un immediato aumento della capacità produttiva del Gruppo, sia nel segmento dei prodotti in monoporosa in cui i brand portoghesi, e in particolare Love Tiles, hanno acquisito nel tempo ampia autorevolezza e riconoscibilità, sia nella produzione del gres porcellanato. Lo stabilimento di Gresart è, infatti, dotato di linee specifiche per lo sviluppo di superfici di grandi formati grazie a forni e presse dedicati e una linea di rettifica di ultimissima generazione. Con uno stabilimento coperto di 60.000 mq su una superficie complessiva di 200.000 mq, l’entrata di Gresart consente di integrare immediatamente la capacità produttiva esistente e soddisfare al meglio le crescenti richieste dal mercato.
Dal punto di vista commerciale, l’integrazione di un nuovo marchio amplia la ricchezza e varietà dell’offerta del Gruppo, inserendo una nuova gamma di prodotti che si distingue dalle linee premium oggi esistenti a firma Magres e Love Tiles;
Dal punto di vista della rete distributiva, quest’acquisizione permette al Gruppo di ampliare i propri canali per servire anche la grande distribuzione europea, ambito in cui Gresart è attiva da tempo.
Marco Mussini, Presidente di Gres Panaria Portugal, che ha guidato l’operazione, ha dichiarato: “La ceramica e il Portogallo sono legati da sempre da una tradizione storica e culturale uniche in Europa. Sono particolarmente orgoglioso di questo passo importante che ci consente oggi di ampliare e integrare ulteriormente la nostra value proposition come leader del settore ceramico sul mercato portoghese. Da oltre 20 anni operiamo nel distretto di Aveiro e credo fortemente nel valore aggiunto che Gresart potrà portare al nostro gruppo. Con questa operazione, infatti, puntiamo non solo a rafforzare la nostra presenza commerciale sul territorio, ma anche a sviluppare nuove competenze e capacità industriali al fine di continuare ad innovare le nostre superfici ceramiche d’eccellenza”
In aggiunta, Emilio Mussini, Presidente di Panariagroup, ha commentato: “Panariagroup è un Gruppo internazionale: la Business Unit portoghese, in particolare, gode di una prospettiva di sviluppo molto positiva, legata ad una domanda crescente del mercato e fattori più competitivi nell’ambito della produttività. Al di là della composizione del gruppo, le vendite all’estero rappresentano per noi l’80% del fatturato e avere una presenza capillare si è dimostrata una scelta strategica lungimirante per far fronte alla crisi di mercato che ha afflitto l’Europa negli anni scorsi. Con l’acquisizione di Gresart, Panariagroup riconferma il Portogallo come uno dei mercati principali nel quale intendiamo investire in modo significativo in termini di copertura e presenza per il futuro.”
In linea con gli obiettivi dichiarati in seguito all’uscita dalla Borsa nel 2021, il focus sull’internazionalizzazione è rimasto alto. Con un fatturato consolidato di oltre 450 Milioni di euro, destinato a crescere grazie all’acquisizione di Gresart, Panariagroup annuncia un ulteriore importante intervento volto a rafforzare la sua presenza capillare a livello globale. L’imminente partecipazione del Gruppo a Coverings 2023, il Salone americano dedicato alle superfici ceramiche e in pietra, sarà l’occasione per introdurre il nuovoCEO di Panariagroup USA, Leonardo Pesce. Con oltre 20 anni di esperienza in aziende del settore ceramico nel mercato americano, e comprovate capacità nello sviluppo e nel lancio di strategie di espansione aziendale che hanno portato a risultati di successo in diverse e complesse condizioni di mercato, la nomina di Leonardo Pesce alla guida della Business Unit statunitense rappresenta un altro passo importante della Società che ad oggi fattura sul territorio più di 150 milioni di dollari.
Si è rinnovata questa sera in occasione del Giovedì Santo, la tradizione della Processione del “Santo Tronco” a cura della Parrocchia di San Giorgio e della Confraternita del SS. Crocefisso. Presenti i rappresentanti religiosi e dell’amministrazione comunale e forze dell’ordine.
La processione è iniziata con qualche minuto di ritardo rispetto all’orario previsto (20.45) da piazzale Della Rosa, e ha proseguito in via Rocca, piazza Martiri Partigiani, via San Giorgio, via Crispi, via Menotti, piazzale Teggia, via Mazzini, viale XX Settembre, via del Pretorio, via Clelia, e rientrare in piazzale Della Rosa ancora attraverso piazza Martiri Partigiani e via Racchetta.
Si tratta di uno dei momenti più sentiti a Sassuolo: il “Santo Tronco” è il crocefisso custodito nell’antica Chiesa di San Francesco, una reliquia sacra presente a Sassuolo dal XVI secolo.
Le celebrazioni religiose, che hanno ripercorso le fasi della Passione di Nostro Signore e della sua Crocifissione, si sono intrecciate al tradizionale mercato dei dolciumi di Piazza Grande dove non sono mancati i Tiramolla delle roccheggianti (dolce di zucchero tagliato a pezzetti).
Poco dopo le ore 17:00, sulla A1 Milano-Napoli, la temporanea chiusura del tratto tra la complanare di Piacenza sud e Fidenza in direzione di Bologna è stata anticipata a partire dal bivio con la A58 Tangenziale Est Esterna di Milano, lungo la quale il traffico viene obbligatoriamente deviato per chi da Milano è diretto verso Bologna.
Tale provvedimento di chiusura si è reso necessario a causa di un incidente avvenuto all’altezza del km 78, nel quale un mezzo pesante si è intraversato sulla carreggiata, disperdendo parte del carico costituito da blocchi di acciaio, e a seguito del quale una persona ha perso la vita.
Sono in corso le operazioni di recupero del mezzo incidentato, a cui seguiranno le necessarie attività di ripristino della pavimentazione e di pulizia del piano viabile.
Attualmente (18:00) in direzione di Bologna, si registrano 5 km di coda in corrispondenza del luogo dell’evento, dove il traffico transita su una corsia, 13 km di coda per la deviazione obbligatoria sulla A21 e 5 km di coda per la deviazione obbligatoria sulla TEEM.
Tutti i veicoli che sono in viaggio e si trovano all’interno del tratto chiuso, verranno obbligatoriamente deviati sulla A21 Torino-Piacenza-Brescia in direzione di Brescia, dove potranno proseguire lungo la A4 Milano-Brescia verso Venezia e tornare sulla A1 percorrendo la A22 Brennero-Modena.
Per chi da Milano è diretto verso Bologna, si consiglia di prendere la A58 TEEM, percorrere la A35 BreBeMi, proseguire lungo la A4, per poi prendere la A22 in direzione di Modena e rientrare in A1.
Per i soli mezzi leggeri si consiglia di anticipare l’uscita a Basso Lodigiano, percorrere la SS9 “Via Emilia” e rientrare in A1 alla stazione di Fiorenzuola.
Sulla A14 Bologna-Taranto, è stata annullata la chiusura delle stazioni di Valle del Rubicone e Rimini nord, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Ancona/Pescara e in uscita per chi proviene sia da Ancona/Pescara sia da Bologna, che era prevista dalle 22:00 di questa sera giovedì 6 alle 6:00 di venerdì 7 aprile.
Sono confermate, come da programma, le chiusure notturne in modalità alternata delle stazioni di Cesena nord e Cesena, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Ancona/Pescara e in uscita per chi proviene sia da Ancona/Pescara sia da Bologna, dalle 22:00 di questa sera giovedì 6 alle 6:00 di venerdì 7 aprile. In alternativa si consiglia di utilizzare le seguenti stazioni:
-per la chiusura dell’entrata di Cesena nord: Cesena oppure Forlì;
-per la chiusura dell’entrata di Cesena: Cesena nord oppure Valle del Rubicone;
L’Emilia-Romagna è una destinazione turistica sempre più attrattiva per gli Stati Uniti. L’assessore regionale al turismo, Andrea Corsini, ha ricevuto ieri in viale Aldo Moro, il presidente della National Italian American Foundation Niaf, Robert Allegrini, accompagnato dal vicedirettore della fondazione John Calvelli, in seguito al riconoscimento ‘Emilia-Romagna Regione d’Onore 2023’ attribuito nel febbraio scorso dall’associazione culturale, punto di riferimento di circa 20 milioni di statunitensi di origini italiane.
Al centro dell’incontro le prossime tappe del programma dell’iniziativa. Secondo gli accordi, l’associazione promuoverà il nostro territorio presso gli associati negli Stati Uniti, mentre a giugno è previsto l’arrivo di una delegazione della National Italian American Foundation per scoprire le nostre eccellenze delle Food Valley e Motor Valley e gli itinerari culturali e naturalistici, e di una cinquantina di studenti universitari italoamericani. L’evento conclusivo si terrà a Washington, il 14 ottobre, quando l‘Emilia-Romagna sarà premiata, quale ‘Regione d’onore 2023’ al 48° Gala annuale dell’associazione culturale italo-americana.
“Il premio è l’occasione per promuovere la nostra regione negli Stati Uniti d’America- ha commentato l’assessore Corsini-, e rafforzare ancora di più i legami storici e le opportunità economiche in un mercato con alta capacità di spesa e di grande interesse per l’Emilia-Romagna”.
“Food e Motor Valley, città d’arte e patrimonio naturalistico. Siamo una meta turistica con grandi attrattive per il mercato statunitense- ha aggiunto Corsini-, come conferma il recupero del turismo americano ai livelli pre-Covid, e un incremento del 3% negli arrivi lo scorso anno rispetto al 2019. La tendenza si conferma in crescita soprattutto per le città d’arte, ma vogliamo ulteriormente svilupparla grazie alle affinità e ad un’offerta sempre più diversificata e esperienziale”.
Ogni anno la National Italian American Foundation, nata nel 1975 con lo scopo di promuovere la storia, la lingua e la cultura dell’Italia negli Stati Uniti, premia una regione italiana. Quest’anno è stata scelta l’Emilia-Romagna quale Regione d’Onore, per le eccellenze paesaggistiche, culturali, enogastronomiche e sportive del nostro territorio, che verranno promosse presso gli associati.
Prosegue l’ondata di freddo anomalo che nella notte si è estesa a tutto il territorio regionale, con temperature in picchiata fino a -6.
«Colpiti i piccoli frutti già presenti sugli alberi di albicocco, susino, pesco e ciliegio: si stima una perdita fino al 70-80% della produzione di albicocche per chi non ha messo in moto sistemi di protezione delle colture, ventole o impianti d’irrigazione antibrina sovra e sottochioma. La coltre bianca ha investito i pereti e i meleti nella delicata fase di fioritura e allegagione, le piante di kiwi e kaki appena germogliate, con danni ingenti nelle zone a maggior vocazione frutticola, in particolare Modena, Ferrara e Bologna e la Romagna; danneggiate anche le viti nella fase di sviluppo della gemma cotonosa», spiega Confagricoltura Emilia Romagna che sta monitorando il territorio, per fare la conta dei danni e calcolare gli effetti del freddo polare anche sulle altre colture, sulle piante di barbabietola da zucchero e sui trapianti di pomodoro effettuati da poco, persino sul mais appena seminato.
L’organizzazione agricola regionale segnala inoltre che per azionare gli impianti antibrina bisogna intervenire con irrigazioni di soccorso, in una stagione che si presenta già critica per la mancanza d’acqua, le riserve a zero e le falde ai minimi storici.
«Va rivisto completamente il sistema assicurativo, come sottolineato da tempo dalla nostra organizzazione – dichiara infine Confagricoltura Emilia Romagna –. Con gelate primaverili così importanti la preoccupazione è forte anche per gli agricoltori assicurati, che a fronte di una perdita totale della produzione saranno risarciti solo in parte, andando a coprire al massimo il 30-40% del danno subito».
Un aprile di incontri tra la giunta comunale e i cittadini con i Consigli di frazione. Gli appuntamenti, tutti in programma a partire dalle 20.30, saranno incentrati sulla presentazione del Bilancio consuntivo 2022, il percorso di elaborazione del Piano Urbanistico Generale (PUG) e la condivisione del nuovo piano di rifiuti alla presenza di addetti di Hera.
Si parte a Magreta martedì 11 aprile all’interno dell’Auditorium della scuola primaria Palmieri (via Darwin 4), per proseguire il giorno successivo, 12 aprile, a Formigine negli spazi del CEAS (via Sant’Antonio 4/A). Il 13 aprile tappa a Ubersetto nella sala parrocchiale (via Monte Ave 2) e il 17 a Colombaro nell’Oratorio San Filippo Neri (via Sant’Antonio 52). Il 19 si passa a Casinalbo nella sala de Le Palafitte 2.0 (via Vedriani 30) e il 20 aprile il ciclo di incontri si chiude a Corlo nella Sala del centro giovanile (via Battezzate 68).
I Consigli di frazione, in particolare, saranno l’occasione per condividere con i cittadini le strategie del Piano Urbanistico Generale e le nuove modalità di raccolta differenziata che, a partire dal mese di giugno, riguarderanno anche il nostro territorio. Nel dettaglio, a Formigine i cambiamenti saranno minimi, in quanto alla raccolta porta a porta della carta, già attiva da anni, verrà aggiunta quella della plastica. I cassonetti rimarranno posizionati nelle strade per sfalci, umido, vetro e indifferenziata e i conferimenti con la carta smeraldo saranno illimitati.
Nella giornata del 10 aprile, lunedì di Pasqua, gli uffici comunali di Fiorano Modenese saranno chiusi al pubblico. Saranno garantiti i servizi essenziali relativi alle denunce di morte e concessione loculi, oltre al presidio della polizia locale.
Per la concessione loculi (funerali) l’ufficio economato e polizia mortuaria sarà reperibile telefonicamente dalle ore 8.30 alle ore 12.30, al numero 329 3191683.
Per le denunce di morte e relative autorizzazioni l’ufficio di stato civile sarà reperibile telefonicamente dalle ore 8.30 alle ore 12.30, al numero 334 3477589.
Tutti gli uffici riapriranno martedì 11 aprile 2023, secondo i normali orari.
Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.U.S.G. – Autore: Banzi Liviana
“Come previsto, i conti della sanità dell’Emilia-Romagna chiudono il 2022 in equilibrio, grazie al bilancio sano della Regione che ci permette ancora una volta di far fronte al mancato intervento del Governo, che non ha coperto integralmente né i costi Covid né gli aumenti delle bollette energetiche, che hanno colpito duramente anche ospedali e strutture sanitarie”.
Gli assessori regionali al Bilancio, Paolo Calvano, e alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, ribadiscono come non vi sia alcun rischio di commissariamento della sanità regionale rispetto alla chiusura dei bilanci 2022 delle aziende sanitarie, che sta rispettando la normale procedura prevista dalla norma vigente.
“Come noto- proseguono- in autunno abbiamo accantonato fondi regionali per 85 milioni di euro attraverso il bilancio di previsione 2023 e previsto l’utilizzo dell’avanzo vincolato, risorse che permettono adesso la chiusura in equilibrio dei bilanci 2022 delle aziende sanitarie, coprendo lo squilibrio frutto dei mancati trasferimenti nazionali e generato dall’impennata dei costi Covid e dai rincari energetici. Manovra già comunicata al ministero dell’Economia e delle Finanze, che formalizzeremo in Giunta nel pieno rispetto dei termini di legge”.
“Le valutazioni su andamenti della spesa e sugli scostamenti dei conti dalla sanità regionale di queste settimane- chiudono Calvano e Donini- fanno riferimento all’anno in corso, ma si tratta appunto di stime, in un contesto segnato da incertezze e difficoltà che vede tutte le Regioni italiane chiedere al Governo di rifinanziare a pieno il sistema sanitario nazionale. Va ricordato che i bilanci 2023 delle aziende sanitarie andranno chiusi entro marzo 2024: a maggior ragione non c’è alcun rischio di commissariamento, bensì una battaglia da fare a difesa della sanità pubblica del nostro Paese. E’ bene che la politica, a tutti i livelli, discuta di questo e di come rispondere ai bisogni di salute dei cittadini, anziché prefigurare commissariamenti che non sono all’orizzonte. L’Emilia-Romagna, per il terzo anno consecutivo, ha utilizzato risorse proprie per rispondere ai mancati trasferimenti nazionali e, quest’anno in particolare, è addirittura dovuta ricorrere al bilancio extra-sanitario per coprire il proprio fabbisogno. Se a evidenziare questa contraddizione è non solo uno dei sistemi sanitari regionali più avanzati, ma anche una delle Regioni più solide sul piano finanziario e tra le meno indebitate, varrebbe la pena prendere sul serio questa necessità, che a maggior ragione riguarda l’intero Paese e il Sistema sanitario nazionale”.
Alessio Mammi (Copyright Regione Emilia Romagna – Autore Fabrizio Dell’Aquila)
Scatta anche in Emilia-Romagna l’allarme gelate tardive per le produzioni agricole. E, dopo il forte abbassamento delle temperature fino a sotto lo zero di questa notte, sono in corso accertamenti per verificare eventuali danni a frutta e ortaggi, con le piante fiorite e le verdure in campo particolarmente esposte.
“Siamo molto preoccupati di quanto avvenuto, gli uffici hanno immediatamente attivato una ricognizione su tutto il territorio regionale e se, come purtroppo ipotizziamo, ci saranno stati danni alle coltivazioni ci attiveremo come avvenuto nel 2020 e 2021, per fare richiesta di delimitazione e di deroga al Governo e al Parlamento a sostegno dei produttori colpiti”, ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi.
Il ritorno del freddo, con aria polare proveniente dalla Norvegia per tutta questa settimana, si sta abbattendo su coltivazioni ingannate dal clima che si sono risvegliate prima del solito, con anche la maturazione in anticipo delle primizie che vengono bruciate dal gelo anomalo dopo un inverno caldo dal punto di vista climatologico e straordinariamente secco.
“Disastro porta a porta tra Modena e Distretto Ceramico, non si può imporre una fase della raccolta dei rifiuti ai cittadini senza garantirgli vantaggi economici e ambientali attraverso un nuovo ciclo di vita dei materiali riciclati con conseguente risparmio sulle bollette di aziende e famiglie”. Lo sostiene il consigliere regionale della Lega, Stefano Bargi, che sul tema ha presentato una interrogazione alla Giunta Bonaccini.
“Tra il 2019 e il 2021 c’è stata una flessione nella percentuale dei rifiuti riciclati, ciò che contraddice gli obiettivi della raccolta differenziata porta a porta” spiega il leghista secondo cui “la Regione deve adottare misure necessarie a risolvere le problematiche ambientali e igienico-sanitarie che costituiscono un ostacolo, per famiglie e imprese, che si impegnano nella raccolta differenziata”.
Bargi sollecita anche una fotografia aggiornata sulla “percentuale di riciclaggio di ogni singola tipologia di rifiuti e quale sia lo stato del mercato delle materie prime seconde derivanti dal recupero/riciclaggio dei rifiuti”. Alla Regione e ad Atersir il leghista chiede di “vigilare riguardo il costo del sistema di raccolta porta a porta e l’impatto sulla bollettazione a carico di famiglie e imprese, anche rispetto al precedente sistema di raccolta per cassonetti”.
Bargi, nel suo atto ispettivo, denuncia come “l’approvazione del nuovo Piano Regionale dei Rifiuti e Bonifica Siti Contaminati (PRRB) 2022-2027 ha determinato un nuovo assetto nella pianificazione del settore dei rifiuti e la relazione sulla sua applicazione fa emergere che negli anni 2019 – 2021, dopo l’introduzione del nuovo sistema di calcolo, il valore del tasso di riciclaggio ha registrato un costante calo rispetto al passato, fermandosi al 55%”.
La diffusione del sistema di raccolta differenziata porta a porta, secondo Bargi che cita ad esempio l’attività di Hera nel modenese e il suo distretto ceramico, “sta causando disagi a diversi cittadini, specie a coloro che abitano nei condomini o in aree inadatte alla conservazione del rifiuto urbano, che si sono trovati in difficoltà nella gestione di raccolta differenziata senza poterne comprendere i benefici di carattere economico ed ambientale. L’assenza di cassonetti vicino alle abitazioni – ha denunciato Bargi – ha già portato all’abbandono dei rifiuti per strada e costretto diverse persone ad accumularli. Inoltre, specie nei centri storici delle città, dove i rifiuti rimangono esposti per lunghe ore a fianco alle attività commerciali come bar e ristoranti, sono state segnalate problematiche ambientali e igienico-sanitarie. Tale lentezza nel sistema di raccolta ha ovviamente un forte impatto anche rispetto al decoro urbano”.
Soprattutto, conclude Bargi, “la mancanza di un beneficio economico apprezzabile, a fronte del maggiore impegno assunto in capo a famiglie e imprese, costituisce un ulteriore ostacolo alla diffusione del sistema di raccolta porta a porta”.
Irene-Priolo (Copyright Regione Emilia Romagna – Autore Pietro Ballardini)
Venticinque obiettivi su 30 nei quali l’Emilia-Romagna è in una situazione migliore o analoga rispetto a quella a livello nazionale. Nettamente al di sopra dell’andamento del Paese in voci importanti come: disoccupazione, giovani che non studiano e non lavorano (NEET), spesa per ricerca e sviluppo, abbandono scolastico, scuola dell’infanzia, disuguaglianza dei redditi, copertura vaccinale.
Oggi sui siti istituzionali della Regione Emilia-Romagna e degli altri 16 Enti che hanno aderito al progetto di territorializzazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, vengono pubblicate le valutazioni comparate dell’andamento dei diversi livelli territoriali e istituzionali (nazionale, regionale, provinciale o di Città metropolitana, di Unione di Comuni o comunale) rispetto al conseguimento dei 35 obiettivi quantitativi della Strategia regionale selezionati nel Documento di economia e finanza (DEFR) 2023-2025.
L’occasione per fare il punto su quanto fatto in Emilia-Romagna e in generale sui temi della programmazione strategica e operativa nella realtà degli enti territoriali è l’evento “La territorializzazione dell’Agenda 2030 Emilia-Romagna. Il sistema multilivello della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile”. All’incontro -che si tiene questa mattina a Bologna, in Regione – partecipano Andrea Orlando (Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta della Regione Emilia-Romagna), Federico Olivieri (ricercatore senior ASviS), Walter Vitali, (coordina il gruppo di lavoro sul goal 11 di ASviS) e Irene Priolo (vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega a Transizione ecologica e Contrasto al cambiamento climatico).
“L’Emilia-Romagna crede negli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 dell’Onu ed è al lavoro per attuarli attraverso la nuova stagione di pianificazione e le politiche definite su scala regionale- spiega Priolo-. A questo si unisce il fondamentale lavoro di squadra con i territori. Servono collaborazione, coinvolgimento e impegno di tutti, dalle istituzioni ad ogni livello di governo, fino ai singoli cittadini- continua-, per un grande gioco di squadra di cui serve monitorare i risultati, passo dopo passo, per verificare con puntualità i progressi compiuti e definire le migliori strategie necessarie a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica”.
Gli obiettivi quantitativi selezionati sono contenuti in Strategie di settore approvati dai livelli istituzionali (Unione europea, Stato o Regione Emilia-Romagna, ricavati dal confronto con i best performer europei e regionali, individuati dagli esperti ASviS o ricavati con il metodo Eurostat.
La valutazione quantitativa è messa in relazione con le competenze degli Enti stessi e con le politiche attuate per conseguire gli obiettivi, a partire dal Documento unico di programmazione (DUP) annuale.
È la prima volta che in una Regione italiana si realizza un progetto di così ampio di sistema multilivello, così come auspicato nella proposta di nuova Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile (SNSvS) in corso di approvazione definitiva.
Il progetto ha coinvolto 16 Enti locali oltre alla Regione Emilia-Romagna: la Città metropolitana di Bologna; le Province di Modena, Piacenza e Ravenna; le Unioni dei Comuni Bassa Romagna, Rubicone e Mare, Terre d’Argine, Valli del Reno, Lavino e Samoggia; i Comuni di Albareto, Bologna, Cesena, Civitella di Romagna, Monte San Pietro, Parma, Piacenza e Reggio Emilia.
L’obiettivo ora è di aggiornare costantemente anno dopo anno l’andamento del posizionamento rispetto al conseguimento degli obiettivi quantitativi con relative politiche messe in atto dagli enti locali, estendendo il progetto a quanti più enti locali possibili della Regione.
Oltre ad orientare tutta l’azione amministrativa verso la sostenibilità dello sviluppo, le valutazioni associate alle politiche degli Enti servono ad offrire un quadro di riferimento relativo al proprio territorio per le pratiche di sostenibilità di cittadini, imprese e associazioni. Il conseguimento degli obiettivi dello sviluppo sostenibile, infatti, non dipende solo dal settore pubblico e richiede il concorso di tutti.
I soli 5 target sui quali si registrano andamenti sotto la media nazionale, riguardano ambiti nei quali o la Regione non ha alcuna possibilità di influire (quota di dipendenti con paga bassa; affollamento delle carceri) o che riguardano l’intero Bacino Padano e quindi tutte le Regioni interessate (qualità dell’aria; emissioni di anidride carbonica), o per i quali le informazioni statistiche ufficiali non descrivono adeguatamente il fenomeno a livello territoriale (utilizzo dei fertilizzanti in agricoltura), sui quali comunque prosegue il lavoro attraverso misure o proposte regionali, la cui efficacia dipende però in larga misura da misure di area vasta e, soprattutto, nazionali, del sistema Paese.
Più è difficile il contesto economico, più risulta fondamentale investire sull’istruzione per non lasciare indietro nessuno.
Saranno 13.300 gli studenti che riceveranno le borse di studio finanziate dalla Regione Emilia-Romagna per l’anno scolastico 2022-23, con una crescita del 25% rispetto all’anno precedente, in cui erano stati 10.672. Il tutto grazie allo stanziamento che la Giunta ha voluto aumentare di 500mila euro, portandolo a 2,75 milioni.
“In un contesto economico mondiale reso incerto dai conflitti in corso, dagli aumenti dei costi delle materie prime e dall’inflazione, la Regione Emilia-Romagna non arretra sull’impegno di garantire il diritto allo studio e contrastare l’abbandono scolastico, anzi incrementiamo le risorse -commenta l’assessora alla Scuola Paola Salomoni.- Mentre non abbiamo ancora certezze sui fondi che stanzierà il Governo, abbiamo deciso di fare la nostra parte senza attendere oltre per supportare le famiglie di tutti i ragazzi e le ragazze che ne hanno diritto”.
I finanziamenti regionali, infatti, garantiranno le borse di studio per gli studenti del primo e del secondo anno delle scuole secondarie di secondo grado o iscritti ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP). Per i restati studenti, per i quali la Regione ha già predisposto le graduatorie, occorrerà attendere il decreto ministeriale che stabilisce il riparto tra le Regioni dei fondi dedicati.
Le borse di studio
Le borse ammontano a 183 euro e saranno erogate direttamente dalle province e dalla Città metropolitana di Bologna a tutti gli aventi diritto che hanno risposto ai bandi nel periodo previsto tra il 5 settembre e il 26 ottobre scorso. Si tratta di ragazzi e ragazze appartenenti a nuclei familiari con Isee inferiore a 15.748 euro. È prevista poi una borsa maggiorata del 25%, pari cioè a 229 euro, per gli studenti che hanno conseguito una media pari o superiore al 7 e per quelli con disabilità. Complessivamente le risorse necessarie per conferire tali borse ammontano a 2.750.472 euro, con un incremento del 25% rispetto alla quota prevista per l’anno accademico precedente.
La distribuzione provinciale delle borse di studio
Nel territorio provinciale di Piacenza sono state assegnate 802 borse di studio per un ammontare complessivo di 167.696 euro, a Parma 1.455 borse per 298.189 euro, a Reggio-Emilia 1.706 borse per 352.908 euro, a Modena 2.381 borse per 489.497 euro, a Bologna 2.599 borse per 533.945 euro, a Ferrara 671 borse per 139.859 euro, a Forlì-Cesena 1.525 borse per 315.737 euro, a Ravenna 1.082 borse per 226.204 euro, a Rimini 1.079 borse per 226.437 euro.