La prima Sprint della stagione ha visto la Scuderia Ferrari raccogliere un secondo posto con Charles Leclerc e un quinto con Carlos Sainz. La corsa – interrotta dalla Safety Car al primo passaggio per un incidente di Yuki Tsunoda – è stata molto serrata fino all’ultimo dei 17 giri previsti e ha visto il monegasco comandare fino all’ottava tornata, quando ha dovuto cedere la prima posizione a Sergio Perez. Charles però è riuscito a tenere a bada l’altra Red Bull di Max Verstappen fino alla bandiera a scacchi portando a casa i sette punti del secondo posto. Carlos invece ha lottato con Verstappen e George Russell nelle prime fasi, mentre dopo la ripartenza la sua gara è stata piuttosto solitaria, sospeso com’era tra Russell e Fernando Alonso.
Indicazioni importanti. Come ci si attendeva, il passo della Red Bull nella gara di oggi è stato superiore a quello della SF-23, ma Charles e Carlos sono pronti a fare ancora meglio domani, nei 51 giri del Gran Premio. La squadra avrà a disposizione i dati raccolti nella Sprint di oggi per cercare di affinare ancora la preparazione e sfruttare al meglio il potenziale della vettura. Charles domani alle 15 locali (13 CET) prenderà il via dalla pole position conquistata venerdì in qualifica, mentre Carlos si schiererà in seconda fila, sulla quarta piazzola.
Sabato prossimo, 6 maggio a partire dalle ore 17 presso l’Auditorium Bertoli di Sassuolo il Circolo Amici della Lirica presenta “A tempo di danza tra mondi ed epoche diverse…”: un concerto di musica classica ideato ed eseguito dalla pianista Cristina Covezzi e dalla violinista Giuliana Vandelli.
Saranno eseguite musiche di Johann Sebastian Bach, Edvard Grieg, Antonin Dvorak, Johannes Brahms, Sergej Rachmaninoff e Eric Satie.
Entrata libera fino ad esaurimento posti disponibili con prenotazione obbligatoria al 335.5348.339.
Il concerto si svolge nell’ambito della “Rassegna in Auditorium” e col patrocinio del Comune di Sassuolo.
Riprenderà mercoledì prossimo, 3 maggio, il ciclo di incontri di Sindaco e Giunta con i quartieri cittadini per discutere, confrontarsi ed illustrare il Nuovo Piano Urbanistico Generale.
Mercoledì sera, sempre a partire dalle ore 20,30 presso la palestra della Parrocchia di Braida, sarà la volta dei residenti Braida, Quattroponti e San Lorenzo.
In Emilia-Romagna cresce l’occupazione, anche quella femminile tra donne con o senza figli, e continua a diminuire la disoccupazione. Prosegue la riduzione della dispersione scolastica tra i più giovani ma, soprattutto, cala l’incidenza dei i cosiddetti Neet, ovvero 15-29enni che non lavorano, non studiano e non sono impegnati in percorsi di formazione, raggiungendo uno dei livelli più bassi in Italia. E sale, dopo alcuni anni di flessione, la partecipazione dei bambini ai servizi educativi per la prima infanzia.
Sono queste alcune delle tendenze registrate in Emilia-Romagna da “Benessere equo e solidale edizione 2023 (Bes)”, rapporto elaborato da Istat su dati 2022, che offre un quadro integrato dei principali fenomeni economici, sociali e ambientali a livello nazionale e regionale.
Su numerosi dei 132 indicatori presi in esame, l’Emilia-Romagna si colloca al vertice rispetto alla media italiana e rispetto a regioni del nord quali Veneto, Lombardia, Piemonte e Trentino-Alto Adige. Restano invece alcune criticità da superare sul tema lavoro, col tema buona occupazione che la Regione conferma come una priorità.
“Riteniamo che la fotografia scattata dall’Istat sia la cartina di tornasole dell’efficacia delle politiche regionali in un mercato del lavoro che è praticamente tornato a livelli pre-pandemia: da quelle su occupazione e formazione, soprattutto sulle nuove professioni, fino alle politiche industriali e di sostegno alle imprese che assumono, investono su innovazione e internazionalizzazione- sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Lavoro e formazione, Vincenzo Colla-. Abbiamo scelto la coesione sociale e il rafforzamento del tessuto economico e dei saperi, attraverso misure inserite in una visione strategica e unitaria della programmazione dei Fondi europei, nazionali e regionali, che ha come riferimento il Patto per il Lavoro e per il Clima siglato con tutte le parti sociali e obiettivi condivisi: crescita sostenibile, lavoro di qualità, la lotta alle disuguaglianze sociali, territoriali e di genere. E c’è una consapevolezza comune: taglio della precarietà e maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro sono i traguardi che vogliamo raggiungere insieme all’intero sistema regionale”.
In regione le persone prese in carico con GOL (il Programma nazionale di occupabilità dei lavoratori) hanno raggiunto, al 31 marzo, quota 67mila. “I sistemi di formazione che stiamo attivando con i bandi regionali stanno iniziando a ridurre le fragilità del sistema e a far dialogare domanda e offerta. L’obiettivo- aggiunge l’assessore Colla- è dare prospettive di futuro ai nostri giovani attraverso una buona occupazione rispondendo anche alle necessità del nostro sistema produttivo e dei servizi. Considerando che questi dati sono precedenti alla messa in campo del progetto GOL, che non ha ancora dispiegato i suoi effetti con le attività già avviate, siamo fiduciosi di poter continuare ad aggredire la dispersione e ad accompagnare i soggetti più deboli verso un lavoro dignitoso”.
Alcuni dati
Il tasso di occupazione (20-64 anni) sale al 74,8%, 10 punti superiore alla media nazionale. Continua a diminuire la disoccupazione, con il tasso percentuale attorno al 5%, in riduzione per il terzo anno consecutivo. Inizia a ridursi il tasso di inattività, stimato attorno al 21,3% nella fascia di età 20-64 anni.
Tra chi lavora part time, diminuisce la quota di quanti dichiarano di esserlo perché non sono riusciti a trovare un lavoro a tempo pieno, il 7,7% in calo dal 9% del 2022. In aumento l’occupazione delle donne, tra i 25 e i 49 anni, con e senza figli (82,4%). Prosegue la riduzione della dispersione scolastica tra i più giovani e diminuisce l’incidenza dei giovani Neet (12,2% nel 2022). Buona la partecipazione dei lavoratori alla formazione continua (11,9%).
Copyright immagine: Regione Emilia Romagna – Autore: Francesco Pierantoni
La rivoluzione digitalevista dalla parte delle donne. Per approfondire e analizzare l’impatto che l’avanzata delle nuove tecnologie può avere sulla loro vita quotidiana, ma soprattutto per definire strumenti e politiche di intervento in grado di colmare il gap di genere, che rischia altrimenti di allargarsi e di discriminare l’universo femminile anche sul digitale.
Al via il ciclo di appuntamenti “Donne2 laboratorio di politiche. Incontri sul divario digitale di genere”, promosso dalla Regione nell’ambito dell’Agenda digitale Emilia-Romagna 2020-2025, il programma di iniziative che fa capo all’assessorato regionale alla Scuola e Digitale.
Destinatari sono assessori e assessore al digitale e pari opportunità e, più in generale, amministratori ed amministratrici locali interessati a queste deleghe, affinché chi si occupa di digitale sia consapevole dei divari di genere e chi si occupa di pari opportunità possa approfondire la tematica nell’ambito dell’innovazione tecnologica.
L’obiettivo, infatti, è gettare le basi per la nascita di un laboratorio permanente di strategie e strumenti operativi per contrastare il gap di genere e combattere le disuguaglianze che ancora oggi contraddistinguono la vita delle donne, e che spesso sono amplificate nel mondo del digitale e delle nuove tecnologie.
“Di fronte alla sfida epocale rappresentata dalle nuove tecnologie – sottolineano le assessore regionali all’Agenda digitale, Paola Salomoni, e alle Pari opportunità, Barbara Lori– anche gli amministratori e le amministratrici hanno una grande responsabilità. Con questo ciclo di incontri vogliamo creare un’occasione formativa che, partendo dall’esperienza quotidiana vissuta sul territorio, possa mettere a confronto e fornire strumenti utili a chi amministra per contrastare il divario digitale e il divario di genere, allargando la sfera dei diritti e delle opportunità a tutti i cittadini”.
Gli incontri, coordinati da un team di esperte multidisciplinari, non si svolgeranno con lezioni frontali, ma saranno l’occasione per un lavoro di gruppo, con esercitazioni e dibattiti.
Chi fosse interessato può iscriversi all’intero percorso o ai singoli incontri entro il5 maggio al link: https://forms.gle/Yr4EyHPWNoW2Bgff6
Gli incontri in programma
Il programma dell’iniziativa si articola in quattro appuntamenti, di cui 3 incontri on line da 2 ore ciascuno e un incontro finale in presenza di quattro ore che si svolgerà presso la sede della Fondazione Innovazione Urbana (Bologna, Piazza Maggiore 6) il 6 giugno dalle ore 14 alle 18.
In totale, quindi, dieci ore per fornire ai partecipanti una “cassetta degli attrezzi” su politiche di genere e strumenti per la programmazione degli interventi.
Ogni appuntamento avrà un focus specifico. Si parte il 9 maggio con il primo incontro introduttivo sul tema “Le donne nella transizione digitale: governance, mercato del lavoro e competenze digitali”. Il 16 maggio il focus sarà su ”Stereotipi e linguaggio inclusivo”, mentre il tema del 30 maggio sarà “Strumenti e politiche di genere per una piena cittadinanza digitale”; infine, il 6 giugno l’ultimo appuntamento in programma su ”Genere, scienza e tecnologia”.
Il consiglio comunale di Fiorano Modenese nella seduta del 27 aprile ha deliberato, tra gli altri punti all’ordine del giorno, sul bilancio consuntivo del 2022 e variazione di bilancio, su tariffe TARI e relative riduzioni.
Il bilancio consuntivo dello scorso anno conferma le quattro direttrici lungo cui si muove l’azione dell’Amministrazione comunale: una accentuata attenzione ai servizi socio-educativi (le rette a carico dei cittadini coprono in media solo il 35% della spesa totale, per scendere al 25% per gli asili nido); ingenti investimenti, cioè opere pubbliche già finanziate; una ulteriore diminuzione del debito del Comune e quindi delle relative spese e la prosecuzione dell’azione di recupero dell’evasione IMU, che si è attestata nel 2022 a 774.000 euro.
Inoltre la gestione della farmacia comunale ha raggiunto nel 2022 il proprio risultato più alto, superando i 200.000 euro di utile. Il bilancio del comune di Fiorano Modenese si dimostra quindi sano e rivolto al futuro, con un risultato di gestione di oltre 11 milioni di euro, di cui circa la metà come avanzo libero, da destinare ad investimenti.
L’operazione più significativa deliberata è la decisione di utilizzare oltre metà dell’avanzo libero per riacquistare il centro sportivo Menotti dalla società partecipata Fiorano Gestione Patrimoniale, che consentirà ad FGP di estinguere il relativo mutuo a tasso variabile con scadenza 2034.
Questa operazione determinerà un significativo risparmio degli interessi, che sono sempre più in aumento e consentirà ad FGP di azzerare il proprio debito, con la scadenza dei restanti mutui nel 2028. In questo modo, nonostante i significativi importi destinati ad opere pubbliche (scuole, nuovo centro logistico, castello, strade, ecc.) il debito complessivo del Comune scende quest’anno ai minimi storici. Le risorse saranno così utilizzate per i servizi, anziché per pagare alti tassi di interesse alle banche ed inoltre sulle future generazioni non vengono scaricate le spese del passato.
Il consiglio comunale ha poi definito le tariffe di quest’anno sul servizio rifiuti (TARI), che restano immutate, prevedendo alcune agevolazioni e, ad esempio, esentando dal pagamento le associazioni che occupano sedi o impianti di proprietà comunale.
Approvata anche la convenzione per la gestione in forma associata del sistema turistico territoriale intercomunale che già buoni risultati ha ottenuto negli anni passati.
“Esprimo davvero grande rammarico per il fatto che su temi di grande importanza per i cittadini come quelli deliberati con il voto di gruppi consiliari PD e Lista civica ‘Tosi è il mio Sindaco’ non ci sia stato il dibattito e voto da parte di gruppi consiliari che hanno abbandonato l’aula per motivi che a dire il vero non ho neppure subito compreso. – sottolinea il sindaco Francesco Tosi – C’è una sproporzione enorme rispetto all’interesse dei cittadini di cui un consiglio comunale si occupa e l’abbandono dell’aula.
In realtà il presidente del consiglio comunale aveva chiesto a un consigliere comunale che stava dando un giudizio negativo sulla didattica delle scuole locali di astenersi dal giudicare l’operato di enti esterni e di restare sul tema di competenza del consiglio. Davvero non capisco.”
Una serie di incontri pubblici sulla raccolta differenziata e un corso per imparare il compostaggio domestico. A Maranello e Fiorano Modenese nel mese di maggio sono in programma le iniziative rivolte ai cittadini organizzate dalle amministrazioni comunali con il CEA Ca Tassi e con il CEAS Pedecollinare. Si parte con le due serate informative per migliorare la qualità della raccolta differenziata: il primo appuntamento è mercoledì 3 maggio alle ore 20.30 alla Biblioteca Mabic di Maranello, seguito lunedì 8 alle ore 20.30 alla Parrocchia di Ubersetto.
Il corso per imparare a compostare prevede due lezioni: al termine sarà possibile ritirare gratuitamente una compostiera domestica. Primo incontro giovedì 18 maggio alle ore 20.30 al Mabic di Maranello: si parlerà dei principi di funzionamento e del valore ambientale, sociale ed economico del compost. Secondo incontro giovedì 25 alle 18.30: dalla teoria alla pratica con l’avviamento e la gestione nelle varie fasi di maturazione del compost, presso la Sede AVF, via Cameazzo 6 a Fiorano Modenese.
E’ possibile iscriversi agli incontri entro i due giorni precedenti alla data stabilita per l’iniziativa. Info sui siti dei Comuni.
Si avvia verso la conclusione del primo anno il progetto “Generazione S“per le scuole di Sassuolo che ha visto grande Interesse e partecipazione da parte di tutte le scuole della città.
Giovedì si è svolto il secondo incontro per gli studenti del Baggi e Formiggini che hanno particolarmente apprezzato la presenza di mister Dionisi, che ha dimostrato massima disponibilità ed ha prontamente risposto alle domande degli studenti, apprezzando la loro partecipazione.
“Siamo molto soddisfatti del progetto iniziato quest’anno grazie alla collaborazione del Sassuolo calcio che ha accolto tutte le scuole della città in Generazione S – sottolinea l’Assessore alla Pubblica Istruzione e Formazione Alessandra Borghi – le scuole hanno infatti partecipato con grande interesse e ora ci prepariamo alla conclusione di questo primo anno con iniziative particolarmente gradite agli studenti e alle famiglie: ulteriore invito gratuito, dopo quello molto partecipato di Sassuolo – Torino, per tutti gli studenti di Sassuolo al Mapei Stadium per la partita contro il Bologna di lunedì 8 maggio, poi le feste finali per le scuole presso il centro sportivo Mapei , con la partecipazione anche di tante altre associazioni sportive del territorio, vere e proprie feste dello Sport e dei valori ad esso legati come anche nell’ottica delle finalità del progetto: costanza e impegno nello sport e nella vita”
Nuvoloso, con piogge deboli. Temperature minime stazionarie comprese tra 12 e 15 gradi, massime in diminuzione comprese tra 14 e 18 gradi. Venti deboli-moderati orientali. Mare poco mosso.
Si arricchisce di una nuova prestigiosa partnership, l’ottava edizione di Ennesimo Film Festival, in programma a Fiorano Modenese dal 26 aprile al 7 maggio: quella di Ferrari Driver Academy.
Ad aprire la serata di domenica 30 maggio al Cineporto dell’Emilia-Romagna, a partire dalle 20.30, sarà infatti Città del Motori, un momento di incontro e confronto con cinque dei giovanissimi piloti su cui la scuderia del Cavallino sta investendo e puntando. Maya Weug, James Wharton, Tuukka Taponen e Aurelia Nobels, possibili stelle del futuro, racconteranno al pubblico della kermesse cinematografica le emozioni di essere parte del programma giovani della Scuderia Ferrari, i sacrifici da fare per rincorrere una carriera nell’automobilismo, i propri sogni e le proprie speranze, e i campioni che hanno corso e corrono sui circuiti del passato e del presente a cui ciascuno di loro si ispira. Non mancheranno inoltre momenti dedicati, visto il contesto in cui l’evento si cala, alle immagini, all’audiovisivo, anche e non solo nella loro declinazione più prettamente sportiva, in un ponte tra sport e cinema, unico nel suo genere.
«Questa ottava edizione di EFF, ancora più che in passato, rimarca due principi fondamentali: da un lato il legame col territorio, dall’altro il rapporto con le giovani generazioni – dichiarano i direttori artistici Federico Ferrari e Mirco Marmiroli. Nato e cresciuto nella Motor Valley, Ennesimo Film Festival non può che celebrare le sue radici e l’eccellenza emiliana, riconosciuta in tutto il mondo, in cui si inserisce, anche grazie a questa nuova importante collaborazione con Ferrari, che indubbiamente ne rappresenta un fiore all’occhiello. La scelta di rivolgere l’attenzione sui piloti del futuro, inoltre, si lega al percorso che il Festival porta avanti ormai dal 2016 dentro e fuori regione, attraverso corsi di educazione all’immagine che, entrando nelle scuole, forniscono ai ragazzi una cassetta degli attrezzi utile e necessaria per far fronte al flusso costante di immagini e video cui sono sottoposti. Ci sembrava in tal senso importante – aggiungono – che i ragazzi divenissero, ancora più che in passato, i veri protagonisti anche del Festival, non solo come fruitori, ma anche come parte attiva e come ospiti. Di qui la scelta di chiamare per questa edizione sul palco prevalentemente giovani che si stanno imponendo nel proprio settore e che stanno mostrando il proprio talento».
Dopo il momento di dialogo con i piloti, maschi e femmine – segno importante di un futuro della professione che sta mutando – della Ferrari Driver Academy, sarà proiettata una selezione di cortometraggi dedicati all’adrenalina, ai motori e alle più celebri case automobilistiche. In sala, il curatore della selezione, Vincent Knight, tra le molte cose direttore degli International Motor Film Awards, uno dei principali premi per l’industria cinematografica e televisiva legata alle quattro ruote.
Altri appuntamenti
Oltre alla serata dedicata ai motori, il 30 aprile Ennesimo Film Festival si anima con ulteriori tre selezioni di cortometraggi: Visioni Sarde, in programma dalle 15 al BLA di Fiorano, presenta al pubblico produzioni e opere di autori sardi. Segue, dalle 17, nello stesso luogo, la proiezione di Agenda 2030, una serie di film dedicati al programma per lo sviluppo sostenibile, per riflettere collettivamente sul percorso e le azioni che ognuno di noi, come singolo e parte della comunità, può e deve compiere per un mondo più sostenibile. Ai più piccoli è invece dedicata la maratona di corti nel Gonfialone, il cinema senza radici, in piazza C. Menotti dalle 15 alle 18.
Proseguirà inoltre il set fioranese di Karl, in cui gli studenti della IA dell’Ic Bursi, affiancati dal regista francese del corto originale Thomas Schoy, ne girano un nuovo inizio, cimentandosi con macchine da presa, costumi, scenografie e molto altro.
All’indomani dell’incontro in sede di Conferenza delle Regioni con i ministri dell’Interno, Matteo Piatendosi, e della Protezione Civile, Nello Musumeci, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha riunito la cabina di regia regionale sull’accoglienza migranti di cui fanno parte Prefetti, Comuni, Province e rappresentanti di Anci e Upi. All’incontro hanno partecipato anche il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi, e l’assessore al Welfare, Igor Taruffi.
“Ieri ai ministri in Conferenza delle Regioni e oggi in cabina di regia abbiamo ribadito la necessità di replicare un modello di accoglienza condiviso e sostenibile, sulla scia dell’esperienza positiva di quanto portato avanti nei mesi scorsi con la gestione dei profughi dall’Ucraina- spiegano Bonaccini e Taruffi-. In questo senso, accogliamo con favore la volontà espressa dal Governo di sviluppare un modello di accoglienza diffusa che eviti l’allestimento di grandi centri di accoglienza, così come è positiva la disponibilità espressa dal ministro Piantedosi di aprire un tavolo specifico con le Regioni per la gestione dell’emergenza”.
Restano sul tavolo tre questioni essenziali: “La prima riguarda le risorse a base dei capitolati: quelle attuali non sono sufficienti e se non viene corretto urgentemente questo punto non sarà possibile trovare alloggi e gestori”. Su questo, nella cabina di regia di oggi tutti hanno condiviso “la necessità di aumentare almeno del 50% la quota di contributo per ogni persona accolta. Peraltro, la questione è emersa in modo generalizzato in tutto il territorio regionale da prefetti e sindaci. Solo così, infatti, è possibile garantire un modello di accoglienza diffusa come quello attuale. La seconda- proseguono Bonaccini e Taruffi– riguarda la necessità di una distribuzione equilibrata sul territorio nazionale, posto che oggi è l’Emilia-Romagna la regione a sopportare il carico maggiore. La terza- concludono il presidente e l’assessore- attiene all’accoglienza dei minori non accompagnati, che a oggi rappresentano una quota significativa dei profughi, i cui oneri, a carico dei Comuni, si stanno rivelando insostenibili”.
Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, sarà chiusa la stazione di Terre di Canossa Campegine, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Milano, dalle 22:00 di sabato 29 alle 6:00 di domenica 30 aprile.
In alternativa si consiglia di utilizzare le seguenti stazioni: in entrata verso Bologna: Reggio Emilia; in entrata verso Milano: Parma.
Sulla A14 Bologna-Taranto, è stata annullata l’ultima chiusura in programma dell’uscita della stazione di Bologna Fiera, prevista dalle 22:00 di questa sera, venerdì 28, alle 6:00 di sabato 29 aprile.
Resta confermata la chiusura della stessa stazione, in entrata verso la A1 Milano-Napoli, in modalità continuativa fino alle 6:00 di sabato 29 aprile, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza.
In alternativa si consiglia di entrare alla stazione di Bologna Arcoveggio, sulla A13 Bologna-Padova
Domenica 30 aprile, alle ore 17.00, l’associazione Amici della Musica ‘Nino Rota’, con il patrocinio del Comune di Fiorano Modenese propone una lezione aperta con il Maestro Massimo Giuberti su “Il ritmo nel cinema”.
L’ingresso è libero e gratuito presso la sede dell’associazione a Villa Cuoghi, in viale Gramsci n. 32 a Fiorano Modenese.
Attraverso alcune scene significative, Giuberti spiegherà come la musica, le sequenze sonore fondano con le immagini per dare vita ad emozioni indelebili.
Massimo Giuberti ha studiato percussioni e timpani al Conservatorio A. Boito di Parma sotto la guida del Maestro G. Zorzut e fagotto presso l’Istituto A. Peri di Reggio Emilia.
Ha tenuto stage e curato il laboratorio di batteria e percussioni dal 1989 al 1991 al Centro Internazionale “Le Navi” di Cattolica.
Ha diretto e coordinato il workshop di batteria presso l’International East-West Youth Camp 1992.
Da oltre 30 anni collabora con diversi solisti e formazioni spaziando fra i diversi generi musicali e produzioni teatrali.
Per diversi anni è il batterista del gruppo afro-dance “Kondoa” con cui partecipa alla Biennale Artisti dell’Europa Mediterranea a Valencia.
Con Tiziano Bellelli e Paolo Pedroni fonda i “Cafè Bleu” gruppo con cui tiene concerti da oltre 20 anni.
Per il Consolato Italiano con i “Mapo Combo”, gruppo dedito all’esecuzione di musica brasiliana, tiene un tour in Pakistan.
Nel 2000 è tra i fondatori del gruppo Popinga.
Tra il 2002 e il 2003 è il batterista della cantante Sara 6 e, successivamente, di “Bassa Padana”, Freak Antoni e del gruppo “Faberscik”.
Collabora per diversi anni con il compositore Uberto Pieroni. Successivamente è con l’Ensemble Cameristico “Nino Rota” e con il clarinettista Massimo Fornasari.
Parallelamente è attivo nell’ambito teatrale: E’ al fianco del comico bolognese Vito in un paio di produzioni e accompagna le creazioni teatrali dell’attore e regista Luigi Monfredini.
Dal 1983 è docente di batteria presso la scuola di musica Cepam di Reggio Emilia, per la quale ha pubblicato un manuale di lettura della musica.
Pole position per la Ferrari di Charles Leclerc per il gran premio dell’Azerbaigian in programma domenica sul circuito cittadino di Baku. Il monegasco precede le Red Bull di Max Verstappen e Sergio Perez. Quarto tempo e seconda fila per l’altra Ferrari di Carlos Sainz.
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus in Emilia-Romagna si sono registrati 2.149.804 casidi positività, 1.594 in più rispetto alla settimana precedente, su un totale di 19.154 tamponi eseguiti negli ultimi 7 giorni, di cui 5.242molecolari e 13.912 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è dell’8,3%.
Questi i dati relativi alla settimana dal 21 al 27 aprile 2023, aggiornati alle ore 10 di ieri, giovedì 27 aprile, come richiesto dal ministero della Salute.
In Emilia-Romagna è possibile continuare a consultare i dati giornalieri relativi all’andamento dell’epidemia grazie al sito messo a punto dalla Regionehttps://regioneer.it/bollettino-covid, aggiornato ogni giorno alle ore 15.
Ricoveri
I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 18 (-5 rispetto alla settimana precedente, -21,7%). Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 546 (+28 rispetto alla settimana precedente, +5,4%).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Reggio Emilia (-1 rispetto alla settimana precedente); 6 a Modena (invariato); 3 a Bologna (-1); 4 a Ferrara (-2); 1 a Cesena (invariato); 3 a Rimini (+ 3).
Nessun ricovero a Piacenza e Parma (entrambe -1 rispetto alla settimana precedente), nel Circondario Imolese e a Forlì (come nella settimana precedente), e a Ravenna (-2).
Contagi
L’età media dei nuovi positivi è di 58,6 anni.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 330 nuovi casi nell’ultima settimana (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 435.837), seguita da Modena (247 su 322.167); poi Ravenna (192 su 204.128), Reggio Emilia (184 su 246.488), Ferrara (150 su 160.673) e Rimini (145 su 195.982); quindi Parma (131 su 185.363), Piacenza, Forlì e Cesena (60 nuovi casi, rispettivamente su 113.646, 100.342 e 119.151); infine il Circondario imolese, con 35 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 66.027.
I casi attivi, cioè i malati effettivi ad oggi sono 4.100 (+106). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 3.536 (+83), l’86,2% del totale dei casi attivi.
Guariti e deceduti
Le persone complessivamente guarite sono 1.455 in più e raggiungono quota 2.126.282.
Purtroppo, si registrano 32 decessi:
1 in provincia di Piacenza
1 in provincia di Parma
4 in provincia di Reggio Emilia
3 in provincia di Modena
10 in provincia di Bologna
5 in provincia di Ferrara
3 in provincia di Ravenna
4 in provincia di Rimini
1 decesso riguarda una persona residente fuori regione
Nessun decesso nella provincia di Forlì-Cesena e nel Circondario Imolese.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 19.422.
Vaccinazioni
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore8 di oggi sono state somministrate complessivamente 11.307.098 dosi; sul totale sono 3.806.307le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,7%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.992.610.
Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.
Quasi 150mila metri cubi di sabbia, per arricchire e integrare l’arenile. Prelevati da depositi sottomarini e trasportati riducendo al minimo l’impatto, nel rispetto dell’ambiente circostante, attraverso l’impiego di due draghe. Una modalità innovativa, che ha permesso di trasferire sedimenti di ottima qualità e in quantità giornaliere particolarmente elevate (fino a 6 mila metri cubi).
Si è appena concluso, lungo la costa ferrarese, il cantiere per il maxi-ripascimento che ha interessato otto tratti, nel comune di Comacchio, soggetti a erosione, subsidenza e rischio di ingressione marina. È l’ultimo atto del Progettone 4 che, in un anno e mezzo circa, ha interessato 15 chilometri di litorale emiliano-romagnolo tra le province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e Ferrara. Per la Regione, ha significato un investimento complessivo di circa 23 milioni di euro, di cui 3 milioni e 300mila euro solo nel tratto ferrarese.
“Quest’ultima parte del Progettone ha visto la realizzazione di opere molto importanti per un ambito territoriale particolarmente delicato- ha spiegato Irene Priolo, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega alla Sicurezza territoriale e Protezione civile, incontrando oggi la stampa al Lido di Pomposa-. Nonostante i lavori siano stati sospesi per una decina di giorni circa a causa delle condizioni meteo avverse, il cantiere è terminato nei tempi previsti, e dunque prima dell’inizio della stagione balneare. Ciò è merito delle modalità innovative con cui si è lavorato, con l’impiego di un sistema di due draghe per far raggiungere la sabbia prelevata direttamente sull’arenile, e della grande capacità di fare rete dimostrata da tutte le istituzioni coinvolte: oltre alla Regione, il Comune, la Capitaneria di porto e l’ente Parco. Ciascuno- conclude Priolo- ha lavorato per accelerare le procedure, permettendo di realizzare un’opera fondamentale sia per la sicurezza il territorio, che per il turismo e l’economia blu di questo tratto di costa”.
Un intervento nel rispetto della tutela ambientale
Si è partiti da nord, dal Lido delle Nazioni, per proseguire verso sud in direzione Lido di Pomposa. Quattro le draghe utilizzate negli 8 tratti interessati dalle operazioni di ripascimento (4 a Lido delle Nazioni e altrettante a Lido di Pomposa), per un totale di 3,6 chilometri di costa ferrarese, dove sono stati trasportati quasi 150mila metri cubi di sabbia.
L’intervento si è svolto nel rispetto della tutela ambientale. Le sabbie sono state prelevate in due distinte aree antistanti al Lido degli Estesi, dove sono presenti depositi sub litoranei. Una volta caricate dalle draghe, sono state trasportate in spiaggia attraverso tubi refluenti mobili, in grado di superare le scogliere senza interferire con i fondali prossimi all’arenile. Ridotto anche l’uso di mezzi meccanici (solo due escavatori) con spostamenti limitati per interferire al minimo con la viabilità pubblica, le utenze, e così via.
Tutto questo perché parte delle aree interessate dall’intervento si trova all’interno del Parco del Delta del Po (una realtà di oltre 54.000 ettari, con ambienti ricchi di biodiversità, dalle aree umide alle pinete e ai boschi, dalle acque salmastre a quelle dolci) e interessa due siti della Rete Natura 2000: il Bosco di Volano presso il Lido delle Nazioni, a sud della foce del Po di Volano, e le Dune San Giuseppe, tra Lido delle Nazioni e Lido di Pomposa.
Le economie che sono derivate dai ribassi d’asta della gara – pari a circa 350mila euro – saranno riutilizzate in autunno per portare altri 15mila metri cubi di sabbia nei tratti di costa più soggetti all’erosione, in modo da rendere ancora più efficace l’opera degli argini invernali e proteggere le aree più critiche.
Sempre più risorse dedicate al settore agroambientale, per i giovani agricoltori e gli investimenti. E più efficienza nel risparmio idrico e nelle reti irrigue.
Sono alcuni degli aspetti salienti del nuovo Sviluppo Rurale 2023-2027 presentato nella sede della Regione, a Bologna. All’incontro, promosso dall‘assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi, hanno partecipato le associazioni rappresentanti le imprese agricole e agroalimentari e per la Città metropolitana il sindaco di Imola Marco Panieri.
Tra i temi affrontati le strategie per un’agricoltura che tenga insieme sostenibilità ambientale, economica e sociale, con un’attenzione particolare al sostegno al reddito, alla ricerca e all’innovazione tecnologica. Lo Sviluppo Rurale per l’Emilia-Romagna prevede complessivamente 913,2 milioni di euro da qui al 2027, cifra che piazza la regione al primo posto per valore delle risorse ottenute fra le Regioni del Centro-Nord: il 40% dall’Europa, quasi 372 milioni, e il restante 60% fra finanziamento statale (379 milioni) e regionale (162,5 milioni).
Nel dettaglio, sono state illustrate le necessità delle aziende, in particolare nell’ortofrutta, per il quale la Regione sta mettendo a punto gli indennizzi sui danni dovuti ai recenti fenomeni di maltempo.
Un settore che in Emilia-Romagna nel 2022 ha generato una Produzione lorda vendibile di 1,2 miliardi di euro su una superficie coltivata di 56.691 ettari, si posiziona fra le prime 8 regioni italiane. Più in difficoltà invece il comparto orticolo, in flessione, ma con 594 milioni di euro di Produzione lorda vendibile.
“Prosegue l’impegno a favore di un comparto fondamentale per l’economia regionale e del made in Italy- ha commentato l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi-. Dobbiamo accompagnare le imprese per sostenere la competitività, il reddito e l’innovazione”.
Sono poi stati illustrati i bandi in arrivo, frutto della programmazione europea. Mammi ha annunciato il prossimo bando per finanziare i sistemi antibrina, in uscita a maggio, per dare opportunità agli agricoltori di fare investimenti; l’ampliamento delle superfici irrigue per utilizzare tutto lo spazio che la normativa attuale consente, il prossimo bando sulla meccanizzazione agricola con risorse del Pnrr.
L’assessore ha inoltre proposto un incontro con il Ministero e le rappresentanze delle imprese dell’ortofrutta sul funzionamento del sistema AgriCAT attivato dal Ministero per la copertura dei danni da gelate, vista la situazione che si è verificata nei campi nelle notti dal 5 al 7 aprile.
Emergenza idrica, il piano della Regione
Altro tema all’ordine del giorno gli invasi irrigui, fondamentali per il contrasto all’emergenza idrica, e i progetti sul territorio bolognese.
Il fenomeno della crisi idrica, che in Italia colpisce soprattutto le regioni del Nord intorno all’asta di bacino del Po, è dovuto sia all’aumento delle temperature che al calo del 40% delle precipitazioni negli ultimi 20 anni.
“Abbiamo bisogno soprattutto di invasare l’acqua quando c’è- ha ribadito Mammi-, per usarla nei momenti di siccità, e di depurare le acque reflue; ci sono esempi interessanti a dimostrazione che le acque reflue, adeguatamente trattate e pulite, sono una grande risorsa”.
L’Emilia-Romagna si trova ad affrontare un vero e proprio piano Marshall sugli investimenti irrigui: si tratta di cifre inedite, che miglioreranno in maniera radicale il sistema irriguo. Sul tema dei piccoli invasi aziendali, la Regione ha già messo a bando 7 milioni di euro per le aziende che intendono consorziarsi tra loro.
Non solo: ci saranno altri 20 milioni di euro con il nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2023- 2027. Previsto, inoltre, anche un fondo per le progettazioni in capo ai Consorzi di Bonifica, di circa 800mila euro, attraverso risorse del bilancio regionale, grazie al progetto di legge che verrà approvato a inizio ottobre.
A tutto ciò si aggiungono altre risorse nazionali e regionali in diretta gestione ai Consorzi. Si tratta di oltre 700 milioni di euro, che i Consorzi stanno utilizzando dal 2018 per fare lavori su tutto il territorio regionale. Lavori già in corso per il 70% e conclusi per il 30%, e che comprendono il Piano di ammodernamento 2018-2020 delle strutture irrigue: 250 milioni di opere, alcune già ultimate e molte in corso.
Poi ci sono i 320 milioni di euro di lavori previsti dal PNRR, a cui si sommano altri 28 milioni di fondi del ministero dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare con cui sono stati appena finanziati 4 progetti che riguardano la riduzione delle perdite nella rete di distribuzione.
“Con queste opere- chiude Mammi- stimiamo di aumentare la capacità di stoccaggio d’acqua su tutto il territorio di circa 80 milioni di mq, lavorando su invasi, efficienza delle reti e della distribuzione dell’acqua, nuove condotte e rifacimento di quelle vecchie. Sono poi in corso altri interventi come il miglioramento dell’efficienza delle reti per ridurre dispersioni, il riutilizzo degli ex laghi Enel, il recupero di ex cave come bacini irrigui. Con altri interventi finanziati che riguardano la bonifica idraulica per la messa in sicurezza del territorio gli investimenti superano ampiamente i 700 milioni di euro.
Sinergia fra Puglia ed Emilia-Romagna. Le due Regioni si sono incontrate questa mattina a Bologna, da Fico Eataly World, con un food educational, un “matrimonio di gusto” tra la Cipolla Bianca di Margherita Igp e l’Aceto Balsamico di Modena Igp.
A seguire, si è svolto lo show cooking a quattro mani con protagonisti Salvatore Riontino executive chef del Canneto Beach 2 a Margherita di Savoia e lo chef Stefano Corghi, presidente del Consorzio Modena a Tavola. Il percorso degustativo ha visto esaltate le peculiarità della Cipolla Bianca di Margherita Igp nell’insolito abbinamento con l’Aceto Balsamico di Modena Igp.
«L’incontro tra la nostra Cipolla Bianca e l’Aceto balsamico di Modena, entrambi appartenenti alla famiglia delle Igp italiane, rappresenta un’occasione di collaborazione e solidarietà tra due regioni che hanno fatto dell’agroalimentare un settore di punta dello sviluppo economico e sociale. I nostri prodotti sono la nostra storia perchè raccontano come eravamo, ma sono anche il nostro futuro se sapremo, assieme, valorizzarli coniugando tradizione e innovazione, – commenta Giuseppe Castiglione presidente del Consorzio di Tutela e Valorizzazione della Cipolla Bianca di Margherita Igp -. I due Consorzi hanno unito risorse umane, materiali, modi di lavorare, per realizzare un evento che risponde alla tutela e diffusione della conoscenza dei prodotti, della storia e delle ragioni che li rendono eccellenze certificate. L’inizio di una sinergia che ci auguriamo duri in futuro».
«Condivido le parole del Presidente Giuseppe Castiglione – afferma Mariangela Grosoli presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena Igp – con questo evento oggi uniamo l’Italia da Nord a Sud e mostriamo come creare sinergia tra prodotti possa essere un volano per la valorizzazione di entrambi. Ambedue l’Aceto Balsamico di Modena Igp e la Cipolla Bianca di Margherita Igp sono prodotti ideali per un utilizzo in cucina anche in purezza, ma creare un connubio tra questi vuol dire unire i nostri mondi per far conoscere il sapere e l’operosità che stanno dietro i prodotti Dop e Igp, autentico volano dell’economia del made in Italy».
L’appuntamento a Fico Eataly World ha rappresentato altresì l’occasione per la Cipolla Bianca di Margherita Igp per presentare le attività del proprio Consorzio per la Valorizzazione e la Tutela. La Cipolla Bianca di Margherita Igp viene prodotta non nel terreno, come di consueto accade, ma nelle sabbie del Mar Adriatico, a sud del Gargano, in una zona di elevato interesse ambientale, tutelata da una convenzione internazionale (Ramsar 1979), nei territori compresi tra Margherita di Savoia (Bat), Zapponeta (Fg) e Manfredonia (Fg). Al consorzio, riconosciuto nel 2016, partecipano venti aziende di piccoli produttori, due cooperative di produzione, quattro aziende di confezionamento.
L’Aceto Balsamico di Modena Igp viene prodotto esclusivamente – come previsto dal Disciplinare – nell’area tra le province di Modena e Reggio Emilia con mosti d’uva – parzialmente fermentati, cotti o concentrati – provenienti dai vitigni di Lambrusco, Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ancellotta, Fortana e Montuni, a cui vengono aggiunti aceto di vino nella misura minima del 10% e una parte di aceto vecchio di almeno 10 anni. Trascorsi 60 giorni di affinamento in tini di legno può essere sottoposto ad un ulteriore periodo di invecchiamento che, nel caso superi i tre anni, permetterà all’aceto ottenuto di fregiarsi della classificazione “invecchiato”. Con oltre il 92% della produzione totale esportata in 130 differenti Paesi del mondo, si colloca nella top five delle specialità alimentari DOP e IGP italiane e al primo posto come ambasciatore del Made in Italy agroalimentare. Nel 2021 il comparto ha raggiunto il suo record storico, con una produzione certificata che ha superato i 100 milioni di litri e oltre un miliardo di euro al consumo; cifre che nel 2022 si sono attestate su – 5% per le ripercussioni congiunturali globali. Al mondo dell’Aceto Balsamico di Modena appartengono 95 cantine, 47 concentratori, 79 acetaie e 174 confezionatori. Gli addetti al settore sono oltre 1.000.
L’Amministrazione comunale di Fiorano Modenese ha avviato un processo di progettazione partecipata per l’elaborazione degli indirizzi strategici e degli obiettivi del Piano Urbanistico Generale (PUG), strumento previsto dalla legge regionale n. 24/2017, che definirà lo sviluppo del territorio e della sua comunità.
Giovedì 4 maggio, alle ore 20.30, si svolgerà presso la sala civica di Casa Corsini (via Statale, 83), l’incontro aperto a tutti i cittadini per illustrare i temi che si stanno affrontando e le principali innovazioni del PUG. Sarà l’occasione per capire a cosa serve il Piano Urbanistico Generale e contribuire con il proprio punto di vista allo sviluppo del territorio. All’incontro sarà presente una rappresentanza del gruppo di progettazione del PUG, sindaco e giunta, responsabile e componenti dell’Ufficio di Piano.
“Si tratta di un lavoro delicato e determinante per il futuro del nostro territorio e della nostra comunità e che pertanto è bene veda una partecipazione attiva di chi ha a cuore il futuro di Fiorano. – sottolinea il sindaco del comune di Fiorano Modenese, Francesco Tosi – E’ il momento di scelte decisive, che richiedono approfondimento delle conoscenze, riflessione e visione. Auspico una buona partecipazione di cittadini per poter raccogliere stimoli, analisi e idee”.
L’obiettivo del percorso partecipativo è quello di ascoltare tutte le componenti della comunità e coinvolgerle nella definizione delle strategie e degli obiettivi primari di questo strumento cardine della pianificazione per il governo del territorio.
L’incontro di giovedì 4 maggio prevede l’illustrazione di tutti i temi affrontati negli incontri partecipativi rivolti a specifiche categorie di stakeholder che si sono svolti nel mese di aprile e, nello specifico, il processo di formazione di PUG, il sistema socio economico, i servizi ed il sistema insediativo, il quadro conoscitivo diagnostico (Q.C.D.) con le sue criticità ed opportunità ed infine l’ambiente, il paesaggio e i beni culturali.
Al termine, i presenti potranno esprimere proprie considerazioni e opinioni.
Steve Coleman (by John D. & Catherine T. MacArthur Foundation)
Inizia una nuova stagione per il jazz emiliano-romagnolo, che ora ha la sua fondazione: Jazzer, il “super brand” già operativo da un anno che riunisce le tre più prestigiose realtà culturali in campo jazzistico della regione Emilia-Romagna (Bologna Jazz Festival – Associazione Bologna in Musica, Crossroads – Associazione Jazz Network e Jazz Club Ferrara), ha infatti assunto ora la sua forma giuridica ufficiale. La nuova Fondazione Jazzer, con Maurizio Roi come presidente, nasce e si sviluppa grazie al main partner Gruppo Hera.
Maurizio Roi è una figura di spicco nell’ambito delle politiche per la cultura: attualmente è presidente della Coop Società Creativa e direttore del Lerici Music Festival, oltre che presidente dell’Associazione Left Wing. In precedenza è stato sovrintendente della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova (2014-2019), dirigente di struttura per la produzione musicale della Fondazione Arturo Toscanini (2006-2013), presidente dell’Associazione Teatrale Emilia-Romagna (1996-2015), vicepresidente dell’AGIS con delega allo spettacolo dal vivo (2006-2013). È stato vicesindaco di Lugo di Romagna dal 1989 al 1994, ricoprendo poi la carica di sindaco nei due mandati successivi.
Jazzer è promosso in collaborazione con il Comune di Bologna nell’ambito delle azioni di Bologna Città della Musica Unesco e con il contributo della multiutility Gruppo Hera, da sempre impegnata a favore delle tante esperienze artistiche e culturali promosse sui territori serviti.
Jazzer in scena
L’attività musicale di Jazzer è distribuita in maniera organica e capillare su tutto il territorio regionale: le decine di concerti già in programma entro l’estate sono l’inizio di un’attività che proseguirà poi per tutto il resto dell’anno con ulteriori contenuti musicali. Jazz a tutti i livelli: dalle star internazionali ai fondamentali protagonisti della scena italiana, dagli esponenti della tradizione afroamericana ai più imprevedibili innovatori, dalla dimensione locale a quella esotica. La programmazione (al cui interno ricoprono un ruolo fondamentale le produzioni originali, le residenze artistiche e gli scambi internazionali) è consultabile sul sito web www.jazzer.eu, che diventa il collettore della principale produzione jazzistica regionale.
Jazzer a Bologna
È ancora presto per il cartellone completo del Bologna Jazz Festival, che andrà in scena in autunno. Ma intanto trapela il nome del primo dei big in programma: il 17 novembre all’Unipol Auditorium si esibirà la cantante Samara Joy. Una serata che mette in risalto l’impegno di Jazzer nella valorizzazione dei nuovi talenti: Samara Joy, che solamente un anno fa, ancora poco nota, era stata ospite della programmazione del Jazz Club Ferrara, con la recente vittoria del Grammy come migliore nuovo talento si trova improvvisamente catapultata ai vertici della scena festivaliera mondiale.
Jazzer lungo tutta la via Emilia
Le attività festivaliere di Jazz Network, sparse in tutta la regione, sono nel loro momento di massima intensità. Il festival Crossroads è in pieno svolgimento, con ancora oltre venti serate concertistiche in programma sino all’inizio di agosto. Tra i concerti in arrivo spiccano il live di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti a Meldola (29 aprile), la decina di serate al Teatro Asioli di Correggio tra il 16 maggio e l’1 giugno (con, tra gli altri, Flavio Boltro assieme all’Orchestra Cherubini Brass 10tet, Donny McCaslin, Shai Maestro, Famoudou Don Moye), i concerti estivi a Rimini di Julian Lage (11 luglio) e Alfredo Rodriguez (6 agosto).
È inoltre pronta al via la 50° edizione del festival Ravenna Jazz: dal 4 al 13 maggio, con Irene Grandi in versione blues, il jazz ‘sinfonico’ dell’Italian Jazz Orchestra con Maria Pia De Vito e Flavio Boltro, i progetti di Daniele Sepe (dedicato alle colonne sonore jazz dei film di Totò) e Francesco Bearzatti (omaggio ai Led Zeppelin), la world music di Susana Baca, gli intrecci con la club culture di Neue Grafik, l’approccio rock di Hugo Race, la fusion di Matteo Mancuso, il jazz puro di Alessandro Scala.
Jazzer a Ferrara
Al Jazz Club Ferrara sono in corso gli ultimi concerti stagionali, con un paio di esaltanti optional aggiunti alla programmazione originariamente annunciata. Nel mese di maggio si terranno infatti due concerti con artisti di culto della jazz statunitense: Steve Coleman con i Five Elements (l’1 maggio) e il trio di Benjamin Koppel, Scott Colley e Brian Blade (il 6).
Giornata Internazionale del Jazz
Molteplici le attività di Jazzer il 30 aprile, in occasione della Giornata Internazionale del Jazz.
Al Teatro Comunale di Russi, nell’ambito del festival Crossroads, Enrico Rava e Mauro Ottolini saranno protagonisti di un progetto musicale dedicato a Lester Bowie ed eseguito con un nutrito ensemble: una data in esclusiva con due solisti al vertice del jazz italiano.
Il Jazz Club Ferrara ospiterà una serata stratificata per la Borsa di studio “Emanuele Rossi”, che verrà assegnata a uno studente del conservatorio distintosi durante le jam session della stagione. Sul palco si alterneranno le esibizioni del pianista Hugo Aisemberg e degli allievi del Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara (il quintetto The Touchstones, il Triodimension, una jam session a opera del Laboratorio di Ritmica sotto la direzione di Alessandro Paternesi).
Sotto l’egida del BJF, al Cinema Lumière di Bologna sarà proiettato il film Il tocco di Piero di Massimo Martella (Italia/2022), che ripercorre la parabola creativa di Piero Umiliani, uno dei più importanti compositori italiani di colonne sonore.
Oltre i live: Jazzer al servizio del tessuto culturale regionale
A integrazione del palinsesto concertistico, le tre realtà associative che convergono nel progetto Jazzer svolgono ulteriori attività allo scopo di valorizzare l’humus culturale della regione Emilia-Romagna. Questi ulteriori obiettivi sono possibili grazie al contributo del Gruppo Hera, sostenitore del cartellone di Jazzer e, in senso più ampio, della valorizzazione della cultura jazz in Emilia-Romagna.
Attività didattiche e concorsi. Varie iniziative sono state create per coinvolgere, sostenere e formare i giovani musicisti emiliano-romagnoli, anche attraverso rapporti continuativi e diretti con i Conservatori e Licei Musicali della regione: dal Progetto Didattico “Massimo Mutti” di Bologna in Musica (in autunno, contestualmente al BJF), alla nuova Borsa di studio “Emanuele Rossi” istituita nel 2023 dal Jazz Club di Ferrara (30 aprile), a Pazzi di Jazz di Jazz Network (iniziato in marzo e ormai pronto per il concerto conclusivo del 4 maggio al Teatro Alighieri di Ravenna, con una vasta selezione degli allievi assieme ai docenti Tommaso Vittorini, Mauro Ottolini, Mauro Negri e Alien Dee). Sempre sotto l’egida di Jazz Network in maggio si terranno i workshop di “Mister Jazz” (a Ravenna, con Flavio Boltro il 7 maggio e Maria Pia De Vito l’11); i seminari “Correggio On Time” (a Correggio dal 26 al 28 maggio: stage intensivo di formazione professionale con jam session e una produzione concertistica originale al Teatro Asioli con gli allievi e il nutrito cast didattico composto da Cristina Renzetti, Alessandro Paternesi, Cristiano Arcelli, Marcello Allulli, Fulvio Sigurtà, Francesco Diodati, Enrico Zanisi, Francesco Ponticelli); l’incontro-guida all’ascolto su Elvis Presley a cura di Francesco Martinelli destinato alla Scuola Comunale di Musica “Giuseppe Sarti” di Faenza e al Conservatorio Statale di Musica “Bruno Maderna” di Cesena (29 maggio).
Attività di sostegno dei luoghi di aggregazione e di pratica jazzistica. Un supporto sia economico che promozionale realizzato organizzando spettacoli e favorendo jam session nell’ambito dei jazz club di Bologna (Camera Jazz & Music Club, Binario 69, Sghetto Club, Cantina Bentivoglio, Bravo Caffè, Mercato Sonato), Ferrara (Torrione Jazz Club) e Ravenna (Bronson, Cisim).
Attività di produzione di formazioni musicali emiliano-romagnole. Jazz Network aggiunge ogni anno, come anteprima del palinsesto del festival Crossroads, una serie di produzioni concertistiche interamente dedicate a jazzisti emiliano-romagnoli (che peraltro trovano poi spazio anche all’interno del festival principale). Bologna in Musica sostiene le produzioni del collettivo emiliano-romagnolo “Istantanea” (Tower Jazz Composers Orchestra, Istantanea Ensemble, Unscientific Italians). Il Jazz Club Ferrara da quest’anno, nell’ambito della propria stagione concertistica, propone jam session non solo i venerdì sera ma anche tutte le domeniche sera: un palco aperto e sempre disponibile per i musicisti del territorio.
Attività turistico-culturali. Il Torrione San Giovanni di Ferrara ha dato vita a un ciclo di visite guidate alla scoperta della storia del suggestivo baluardo difensivo rinascimentale nel quale ha sede il jazz club. L’iniziativa dell’Associazione Culturale Jazz Club Ferrara, curata da Eleonora Sole Travagli, è realizzata in collaborazione con il Comune di Ferrara.