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martedì, 29 Aprile 2025
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Calano in regione le imprese attive

Calano in regione le imprese attiveLa pluriennale tendenza alla riduzione delle imprese in regione, interrotta dalla ripresa nella fase di uscita dalla pandemia, è ricominciata e si conferma nei primi tre mesi del 2023. E’ quanto attestano i dati del Registro imprese delle Camere di commercio, come emerge dall’analisi dell’ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna.

Le imprese attive

Alla fine dello scorso marzo le imprese attive si sono ridotte a 395.219 con una diminuzione pari a 4.887 unità (-1,2 per cento) rispetto al termine dello stesso mese dello scorso anno, una perdita che è risultata la più consistente dalla fine del 2014.

L’andamento dell’imprenditoria regionale si è allineato a quello riferito a livello nazionale, che nello stesso periodo ha registrato una flessione delle imprese attive (-1,0 per cento).

 

I settori di attività economica.

La disaggregazione dei dati evidenzia come il calo sia generalizzato a quasi tutti i settori.

La base imprenditoriale dell’agricoltura, silvicoltura e pesca-acquacultura si è ridotta di 1.128 unità (-2,1 per cento), una variazione determinata dalla prima (-1.203 unità, -2,4 per cento).

L’industria ha perso 1.243 imprese (-2,9 per cento), calo determinato dalla sola manifattura. Tra i pochi segnali positivi, l’incremento nella riparazione e manutenzione di macchine (+87 unità, +2,3 per cento),

I contributi negativi sono giunti dall’industria della moda (-402 unità, -6,6 per cento), in particolare, delle confezioni (-302 imprese, -7,1 per cento), tessile (-5,2 per cento) e pelletteria (-5,8 per cento). Riduzione di 254 unità (-2,5 per cento) per le imprese attive nella fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e apparecchiature) e di macchinari e apparecchiature (meno 160 imprese, -4,1 per cento).

È da sottolineare che anche un settore conosciuto per la sua stabilità come quello dell’industria alimentare ha accusato una flessione (-113 imprese, -2,5 per cento).

Tra i macrosettori considerati, è l’insieme del commercio all’ingrosso e al dettaglio e della riparazione di autoveicoli e motocicli ad avere subito la più consistente diminuzione (- 2.136), la più rapida di sempre (-2,5 per cento). La perdita è stata determinata dal commercio al dettaglio (-1.206 unità, -2,8 per cento) e in misura minore da quello all’ingrosso (-878 unità, -2,6 per cento), mentre la base imprenditoriale del commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli ha contenuto la riduzione (-52 unità, -0,5 per cento).

All’accelerazione della tendenza negativa complessiva ha contribuito anche l’inversione della tendenza demografica per le imprese delle costruzioni. La riduzione si è concentrata tra le imprese che effettuano lavori di costruzione specializzati (-429 unità), che sono quelle più attive nelle ristrutturazioni e nei piccoli interventi, ma con un tasso di variazione relativamente contenuto (-0,9 per cento), mentre per le attive nella costruzione di edifici, il ritmo della discesa si è fatto più rapido (-1,5 per cento), anche se la perdita in valore assoluto (-247 unità) è risultata più contenuta di quella del settore precedente.

Infine, poiché la flessione della base imprenditoriale nel complesso dei servizi (1.828 unità -0,8 per cento) è da attribuire completamente al settore del commercio, emerge chiaramente che solo l’insieme delle imprese attive negli altri servizi diversi dal commercio ha continuato a crescere (+308 imprese), anche se con una decisa riduzione del ritmo dell’espansione (+0,2 per cento). Il risultato positivo in questo macrosettore è stato ottenuto nonostante la riduzione dei servizi di alloggio e ristorazione e nel trasporto e magazzinaggio. In particolare, la base imprenditoriale dei servizi di ristorazione e alloggio ha fatto un deciso passo indietro (-505 unità, +1,7 per cento), effetto tardivo della pandemia prima e del notevole aumento dei costi dell’energia poi, che è derivato dalla riduzione delle imprese della prima tipologia (-549 unità, -2,2 per cento) che ha surclassato il lieve aumento della seconda (+0,9 per cento). Le imprese del trasporto e magazzinaggio hanno accentuato la loro tendenza negativa (-328 unità, -2,6 per cento), determinata sostanzialmente dal solo ambito del trasporto terrestre (-322 unità, -3,0 per cento) dove si è dovuto affrontare l’elevato incremento del costo dei carburanti.

 

Tutti gli altri settori dei servizi hanno dato segnali positivi anche di una certa ampiezza. La crescita registrata nelle altre attività di servizi alla persona (+143 unità), non più gravate dalle misure di contenimento a seguito della pandemia, è stata in parte controbilanciata dalla riduzione delle imprese dei servizi di riparazione di computer e di beni per uso personale (-74 unità).

Il maggiore incremento in termini assoluti è venuto dalla crescita dalle attività professionali, scientifiche e tecniche (+404 unità, +2,4 per cento), derivante dall’incremento dalle imprese che svolgono attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale (+262 unità, +4,5 per cento), che comprendono sia le attività delle holding operative nella gestione. Sempre in termini assoluti sono venuti poi l’apporto della crescita delle attive dell’immobiliare (216 unità, +0,8 per cento) e quello derivante dal proseguire della tendenza a un sostenuto aumento delle imprese delle attività finanziarie e assicurative (+175 unità, +1,8 per cento), originato soprattutto dal rafforzamento delle attività dei servizi finanziari escluse le assicurazioni (+141 unità, +7,5 per cento).

 

La forma giuridica.

Appare evidente come l’accelerazione della tendenza negativa delle imprese attive si sia tradotta in un’accentuazione della consistente tendenza negativa per le ditte individuali (-4.711 unità, -2,1 per cento), che ha avuto un ritmo senza precedenti dalla primavera del 2014. Inoltre, si è rafforzato l’apporto negativo delle società di persone, diminuite di 1.818 unità (-2,6 per cento). Infine, si è consolidata anche la tendenza alla riduzione delle società costituite con altre forme, prevalentemente date da cooperative e consorzi, che sono diminuite dell’1,6 per cento. L’aumento della consistenza delle società di capitale è comunque proseguito grazie all’attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata, semplificata in particolare.

 

 

Ramo Verde e Raccordo di Casalecchio: chiusure notturne programmate

Ramo Verde e Raccordo di Casalecchio: chiusure notturne programmateSul Ramo Verde della Tangenziale di Bologna (Raccordo stazione Borgo Panigale-Tangenziale di Bologna), per consentire attività di ispezione delle opere d’arte, nelle quattro notti di lunedì 8, martedì 9, mercoledì 10 e giovedì 11 maggio, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso lo svincolo che dal Ramo Verde immette sulla Tangenziale di Bologna, per chi proviene dalla stazione di Bologna Borgo Panigale ed è diretto verso San Lazzaro/A14 Bologna-Taranto.

In alternativa si consiglia di percorrere la Tangenziale verso Casalecchio/A1 Milano-Napoli, uscire allo svincolo 2 “Borgo Panigale” e rientrare dallo stesso verso San Lazzaro/A14.

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Sul R14 Raccordo di Casalecchio, A14 Bologna-Taranto e A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

DALLE 22:00 DI LUNEDI’ 8 ALLE 6:00 DI MARTEDI’ 9 MAGGIO, IN MODALITA’ ALTERNATA

sul Raccordo di Casalecchio:

-sarà chiusa la stazione di Bologna Casalecchio, in entrata verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto. In alternativa si consiglia di entrare alla stazione di Bologna San Lazzaro, sulla A14 Bologna-Taranto;

sulla A14 Bologna-Taranto:

-sarà chiusa la stazione di Bologna Borgo Panigale, in entrata verso Ancona/Pescara.

In alternativa si consiglia di entrare alla stazione di Bologna San Lazzaro.

 

DALLE 22:00 DI MARTEDI’ 9 ALLE 06:00 DI MERCOLEDI 10 MAGGIO

sulla A13 Bologna-Padova:

-sarà chiusa la stazione di Bologna Arcoveggio, in entrata verso Bologna.

In alternativa si consiglia di entrare alla stazione di Bologna Fiera, sulla A14.

 

NELLE DUE NOTTI DI MARTEDI’ 9 E MERCOLEDI’ 10 MAGGIO, CON ORARIO 22:00-6:00

sulla A14 Bologna-Taranto:

-sarà chiusa la stazione di Bologna San Lazzaro, in entrata verso Bologna.

In alternativa si consiglia di entrare alla stazione di Bologna Fiera.

 

Domenica visita guidata gratuita delle Salse di Nirano

Domenica visita guidata gratuita delle Salse di NiranoDomenica 7 maggio dalle ore 10.30 presso Cà Rossa è organizzata un’escursione attraverso un ambiente spettacolare, dove i vulcani di fango sono da sempre il fulcro di una complessa rete di biodiversità, cultura e tradizioni. Completiamo la camminata con una visita alle mostre tematiche di Cà Rossa e Cà Tassi. L’iniziativa, gratuita e per cui è necessario prenotarsi, è curata da Ecosapiens e da La Lumaca.

È possibile prenotarsi attraverso il form online, e i link sono rintracciabili sulle pagine social o sul sito comunali. Info: salse.nirano@fiorano.it oppure 342/8677118. Consigliati abbigliamento e calzature comodi, per agevolare le escursioni.

Riscoprire il valore della terra con le Fattorie Aperte

Riscoprire il valore della terra con le Fattorie AperteRiscopri il valore della terra. È l’invito di Fattorie Aperte, rassegna promossa dalla Regione Emilia-Romagna che ogni anno offre l’opportunità di conoscere il territorio e il patrimonio agroalimentare regionale attraverso la testimonianza degli agricoltori.
Tante le iniziative organizzate nelle 103 fattorie e nei 15 musei del gusto in questa 24a edizione. Tutte pensate per grandi e piccoli, a contatto con la natura, alla scoperta dei mestieri e dei ritmi della campagna, con la possibilità di degustare ricette tipiche.

La rassegna si terrà tutte le domeniche di maggio 2023, si parte il 7, poi 14, 21 e 28.

Per l’occasione gli agricoltori proporranno ai visitatori percorsi alla scoperta della fattoria e dell’ambiente rurale, degustazioni di prodotti locali, laboratori per bambini e adulti, attività nel verde, approfondimenti con esperti di alimentazione e sostenibilità alimentare e ambientale e, in alcuni casi, vendita diretta o pranzi in agriturismo.

“La Regione Emilia-Romagna promuove questa iniziativa come occasione di conoscenza del mondo rurale e del percorso degli alimenti dalla terra alla tavola, dalle tecniche produttive all’importanza di condurre uno stile di vita sano, con maggiore consapevolezza della relazione tra alimentazione, ambiente e salute – afferma l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi-. Con l’occasione delle Fattorie Aperte, i visitatori potranno anche conoscere le tante produzioni tipiche tra Denominazioni d’origine e Indicazioni geografiche, che testimoniano la qualità, la reputazione e la cultura del cibo, oltre alla tracciabilità e al rispetto di precisi disciplinari di produzione”.

Fattorie Aperte si colloca in una prospettiva di educazione permanente all’alimentazione e alla sostenibilità ambientale e rappresenta un’occasione utile per avvicinare il mondo agricolo alla città con l’obiettivo di vincere una sfida importante: quella della trasmissione dei saperi e dei sapori che caratterizzano un patrimonio agroalimentare di riconosciuta salubrità, tradizione e cultura.

Maggiori informazioni sul programma di  Fattorie Aperte e per gli appuntamenti nelle aziende agricole e i musei si trovano sul portale:
Giornate di Fattorie aperte 2023 — Agricoltura, caccia e pesca (regione.emilia-romagna.it)
pagina facebook:   https://www.facebook.com/fattorieaperte
o contattando l’Ufficio relazioni con il pubblico al numero verde 800662200, orari: dal lunedì al venerdì 9.00 – 13.00; giovedì anche 14.30 – 17.00 – urp@regione.emilia-romagna.it

UniCredit e CNA Emilia-Romagna: sinergia a supporto delle imprese della regione

UniCredit e CNA Emilia-Romagna: sinergia a supporto delle imprese della regioneUniCredit e CNA Emilia-Romagna hanno siglato un protocollo di intesa finalizzato a sostenere le imprese della regione nella realizzazione dei loro progetti di sviluppo.

L’accordo attiva una sinergia volta ad individuare iniziative e progetti capaci di offrire leve di crescita alle aziende in termini di cultura e struttura finanziaria e di supportarle nell’accesso a opportunità rivenienti da incentivi e bandi nazionali, regionali e locali, rispondendo alle specifiche esigenze degli imprenditori anche nell’ambito della sfida posta dal Pnrr.

In base al protocollo, gli associati CNA dell’Emilia-Romagna che richiederanno nuovi finanziamenti o affidamenti necessari alla realizzazione degli investimenti agevolati dai bandi avranno un accesso più rapido e diretto alle soluzioni di UniCredit in termini di consulenza e istruttoria creditizia.

«Siamo molto soddisfatti di questa intesa – sottolinea il segretario di CNA Emilia-Romagna, Fabio Bezzi – trovata grazie alla relazione e alla fiducia che abbiamo costruito con UniCredit. È importante che le imprese e gli imprenditori siano sostenuti e agevolati durante quella fase delicatissima che è la partecipazione a un bando per ricevere un finanziamento. Ci sono scadenze da rispettare e necessità burocratiche a cui far fronte e grazie all’accordo che sigliamo oggi riusciremo ad abbattere i tempi di attesa e portare un aiuto concreto ai nostri associati e associate. Questa azione va a completare il progetto “Crescere” che CNA Emilia-Romagna ha ideato con il fine di offrire ai propri associati le migliori consulenze che mirano alla crescita dell’impresa attraverso opportunità quali bandi e finanziamenti. Riuscire ad usare al meglio, per il nostro Paese, il treno in corsa del Pnrr è qualcosa da cui dipende non solo il futuro della nostra generazione, ma di tutte quelle a venire».

Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit, ha commentato: «Con questo nuovo accordo, rafforziamo la partnership avviata con CNA Emilia-Romagna, estendendola anche al tema dell’accesso ai bandi, fondamentale in questo delicato momento di svolta per il sistema Paese. Confermiamo così il nostro impegno a supporto delle imprese italiane, lavorando al loro fianco per favorirne lo sviluppo e aiutarle a sprigionare tutto il loro potenziale».

Le filiali di UniCredit e le sedi territoriali CNA restano a disposizione per maggiori dettagli.

Innalzamento ferrovia: deviazioni e limitazioni su via Pedemontana

Innalzamento ferrovia: deviazioni e limitazioni su via PedemontanaFino al prossimo 1 settembre su via Pedemontana, nel tratto compreso tra via Circonvallazione Nord-Est e Via Radici in Piano, saranno in vigore deviazioni per consentire i lavori di innalzamento della linea ferroviaria Modena-Sassuolo per l’eliminazione definitiva del passaggio a livello. Lo stabilisce l’ordinanza n°67 del 4 maggio a firma del Comandante della Polizia Locale Rossana Prandi.

In questi mesi saranno diverse le fasi di cantiere ed altrettanto diverse le limitazioni che, però, non interromperanno mai il transito veicolare consentendo sempre il passaggio delle auto tranne che nella settimana centrale di Agosto per consentire la posa delle 12 travi centrali del ponte.

“Siamo arrivati al dunque per l’eliminazione definitiva del passaggio a livello sulla Pedemontana – afferma il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani – che da sempre rappresenta causa di ingorghi e file di auto con conseguente aumento del traffico e, quindi, dell’inquinamento. Un intervento che, per forza di cose, causerà qualche disagio alla circolazione anche se il transito non sarà mai interrotto.

Durante la Conferenza dei Servizi è emersa l’esigenza della chiusura di via Pedemontana per una settimana, per consentire la posa dei pilastri di cemento che sosterranno la ferrovia: abbiamo deciso di effettuare la chiusura nella settimana di Ferragosto, quando il transito dei mezzi è notevolmente inferiore con le aziende e le scuole chiuse, per diminuire al massimo il disagio”.

Jubilee Pools vince la quarta edizione dei Caesar Design Film Award

Jubilee Pools vince la quarta edizione dei Caesar Design Film AwardÈ Jubilee Pools, cortometraggio presentato a Ennesimo Film Festival in première mondiale e diretto da Jim Stephenson, a vincere i Caesar Design Film Award. Un film che, per la Giuria “ha la capacità di raccontare un esempio virtuoso di intervento architettonico rispettoso del genius loci e in perfetta sinergia con l’ambiente naturale, attraverso una costruzione filmica in grado di creare un legame tra l’opera architettonica e la storia della comunità in cui è inserita”. La menzione speciale da parte dei Wannabe Designers, gli studenti di Design del Prodotto Industriale dell’Università di Bologna, va invece In Between di Samir Karahoda. Menzione di pubblico infine a Glimmen i Ken Rischard.

Grazie alla ripresa, dopo la pandemia, del progetto Non è l’Ennesimo Ospite, sono molti i registi che in questi giorni hanno soggiornato nelle case dei fioranesi, dando vita a una vera e propria esperienza interculturale. Tra questi, Nils Vanderwaeren, regista di Grinta. Il corto, proiettato lunedì sera nella selezione Fuorifuoco, è stato votato dai ragazzi di AC Fiorano, Calcio Ubersetto, GS Spezzanese e Generazione S (Sassuolo Calcio) come il più rappresentativo dello spirito calcistico.

Ma Ennesimo Film Festival non è ancora finito. Si continua sabato con la seconda parte della Selezione Ufficiale, in sala dalle 20.30 presso il Cineporto dell’Emilia-Romagna di Fiorano Modenese. Ospite della serata, la giovane attrice nota per Tutti insieme all’improvviso e Don Matteo, Teresa Romagnoli. A lei spetterà anche animare il Dopofestival con un dj set al Caffè Teatro Astoria dalle 23.30.

Particolare selezione di film, quella del Focus Antartide che, dalle 18 al BLA, porterà gli spettatori a -80° alla scoperta di alcuni divertenti cortometraggi realizzati dagli scienziati italiani della spedizione DC18 in Antartide.

Ai più piccoli sono dedicati gli appuntamenti con le letture animate di Caterina Paolinelli con protagoniste Pimpa e Olivia paperina, dalle 16 e ancora dalle 17.30 al BLA (richiesta la prenotazione su ennesimofilmfestival.com/eventi) e la maratona di cortometraggi nel cinema senza radici di EFF, il Gonfialone, in piazza C. Menotti sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.30.

Infine, torna il viaggio alla scoperta della realtà virtuale con Odissea virtuale, al BLA dalle 10 alle 13 e ancora dalle 15 alle 18.30.

 

 

Chiusure notturne su D23 Diramazione Ferrara sud e A13

Chiusure notturne su D23 Diramazione Ferrara sud e A13Sulla D23 Diramazione Ferrara sud (Raccordo Ferrara-Porto Garibaldi), per consentire lavori di pavimentazione, dalle 21:00 di lunedì 8 alle 6:00 di martedì 9 maggio, sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo per la SS16 adriatica e quello per la SS64 Porrettana, in direzione della A13 Bologna-Padova.  In alternativa si consiglia di utilizzare la SS16 adriatica e la SS64 Porrettana.

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Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di pavimentazione, dalle 22:00 di lunedì 8 alle 6:00 di martedì 9 maggio, sarà chiusa la stazione di Occhiobello, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Padova.

In alternativa si consiglia di entrare alla stazione di Ferrara nord o di Villamarzana Rovigo sud.

 

 

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 6 maggio 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 6 maggio 2023Nuvolosità per nubi alte e stratificate con locali addensamenti sui rilievi appenninici, dove potranno verificarsi locali precipitazioni nelle ore pomeridiane. Temperature in lieve locale aumento con valori minimi compresi tra 12 e 16 gradi e massime tra 19 e 26 gradi. Venti deboli-moderati di direzione variabile. Mare da quasi calmo a poco mosso.

(Arpae)

Maranello: contributi per il volontariato sociale

Maranello: contributi per il volontariato socialePubblicato a Maranello il bando pubblico per la concessione di contributi e benefici economici per associazioni che operano nell’ambito del volontariato sociale e della solidarietà internazionale.

Il Comune di Maranello, con questo bando, con lo scopo di perseguire la piena valorizzazione del principio di sussidiarietà, intende promuovere e sostenere progetti che trovino concreta espressione nei settori della promozione e sviluppo di comunità, iniziative di solidarietà sociale ed inclusione sociale rivolte a categorie svantaggiate, della sensibilizzazione, promozione di progettualità e di iniziative a carattere socio-culturale legate alla cooperazione internazionale e al dialogo interculturale, di informazione e formazione alla cittadinanza in ambito umanitario, di prevenzione e salute. Possono partecipare al bando enti del terzo settore iscritti o in corso di iscrizione al Registro Nazionale Terzo Settore Servizi Lavoro con sede legale o operativa nel territorio comunale, le associazioni non riconosciute, fondazioni o organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit, e altri soggetti privati non aventi scopo di lucro che abbiano la sede legale o operativa nel territorio comunale. Il termine per l’invio delle domande è il 12 maggio alle ore 13; tutte le informazioni sul sito del Comune di Maranello.

 

Maltempo, via alle operazioni di pulizia e ripristino, per ritornare alla normalità nel più breve tempo possibile

Maltempo, via alle operazioni di pulizia e ripristino, per ritornare alla normalità nel più breve tempo possibile
immagine di repertorio

È già a pieno regime la macchina degli interventi per il rapido ritorno alla normalità nelle aree dell’Emilia-Romagna interessate dall’alluvione dei giorni scorsi e consentire il rientro degli sfollatati nelle proprie case nel più breve tempo possibile.

Oggi si parte dai comuni di Castel Bolognese e Faenza con 18 squadre di volontari della protezione civile regionale e 6 squadre della colonna mobile della Regione Toscana. Domani si inizierà a procedere con i Comuni del circondario imolese, Conselice e Bagnacavallo grazie al supporto di altre 24 squadre di volontariato della colonna mobile della Regione Veneto e delle associazioni nazionali di Protezione Civile.

Al lavoro, insieme, amministratori, tecnici dell’Agenzia regionale di Protezione civile, volontari, gestori del servizio idrico integrato, gestori dei servizi ambientali e di raccolta rifiuti e Consorzi di bonifica coordinati all’interno dei Coc (Centri Operativi Comunali).

E nel tardo pomeriggio di ieri il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato d’emergenza relativo alla situazione in Emilia-Romagna.

“Voglio ringraziare la presidente Meloni e il ministro Musumeci per la decisione del Consiglio dei ministri di accogliere in tempi rapidissimi la richiesta di stato d’emergenza che avevamo avanzato come Regione già questa mattina. Insieme allo stanziamento di 10 milioni di euro per i primi interventi urgenti. Grazie anche al capo del Dipartimento nazionale di protezione civile, Curcio”, afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini.

“Mentre Protezione Civile, sindaci e amministrazioni locali, volontari e forze dell’ordine sono ancora e incessantemente al lavoro per fronteggiare l’emergenza di questi giorni, questo ci permette da subito di affrontare la messa in sicurezza delle aree più a rischio, le opere di ripristino per il ritorno alla normalità. Un lavoro di squadra e una collaborazione- prosegue- che sono certo proseguirà per ripartire, garantendo in maniera efficace i risarcimenti per i danni subiti da cittadini e comunità locali”.

Come detto, la macchina degli interventi è già all’opera. Le prime operazioni saranno quelle necessarie per far defluire le acque, si procederà poi con quelle di pulizia, spurgo e di raccolta dei rifiuti. Contemporaneamente, i tecnici delle società di servizi stanno procedendo per i riallacci delle utenze gas, acqua ed elettricità interrotte, questo permetterà ai cittadini di rientrare il prima possibile nelle proprie abitazioni.

Il punto sull’organizzazione della macchina degli interventi è stato fatto ieri pomeriggio nel corso di due riunioni tecniche con i comuni colpiti. Alla riunione hanno partecipato la Vicepresidente con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, e il direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile, Rita Nicolini, che domani saranno a Modigliana per iniziare il lavoro di affiancamento ai Comuni dell’Appennino, che a loro volta hanno subito ingenti danneggiamenti per le frane che hanno comportato chiusure di strade comunali e provinciali.

Anas, al via la terza fase dei lavori di asfaltatura della Tangenziale di Modena

Anas, al via la terza fase dei lavori di asfaltatura della Tangenziale di ModenaAnas, a seguito del miglioramento delle condizioni meteorologiche e dello stop cantieri nel periodo del 25 aprile e 1° maggio, concordato nel corso del Comitato operativo per la Viabilità al fine di favorire i flussi di traffico attesi per i ponti, ha programmato l’avvio della terza fase dei lavori di asfaltatura della Tangenziale di Modena.

Nella giornata di oggi, giovedì 4 maggio, sono ripresi i lavori di pavimentazione della corsia di marcia, in direzione Sassuolo, della Tangenziale Nord nel tratto incluso tra lo svincolo 9 (km 0) e lo svincolo 16 (km 6,5) la cui ultimazione è prevista nella giornata di domani, venerdì 5 maggio.

Da lunedì 8 saranno avviati i lavori di asfaltatura dal km 6,500 al km 0 della SS 724 dir/A: in questa fase gli interventi riguarderanno, in maniera alternata, sia la corsia di marcia che la corsia di sorpasso della carreggiata in direzione Mirandola (Sassuolo) e la corsia di sorpasso della carreggiata in direzione Bologna.

Anche in questa fase, al fine di creare il minor disagio possibile alla circolazione i lavori saranno eseguiti in tratti della lunghezza massima di 1,5 km e interesseranno in maniera alternata la corsia di marcia e quella di sorpasso, con transito sempre consentito su almeno una corsia. Il restringimento di carreggiata sarà attivo dalle ore 9:00 alle ore 17:00 nei soli giorni feriali, in modo da garantire il regolare flusso di circolazione nelle ore di maggior traffico.

Dall’avvio della prima fase dei lavori il nuovo asfalto è stato steso per quasi 20 km, a cui si aggiungeranno altri 20 km circa una volta conclusa la terza fase di lavori.

Contestualmente si sta procedendo alla programmazione dei lavori che interesseranno il tratto della Tangenziale Nord tra il km 6,500 al km 19+200.

Completati gli interventi sull’anello del sistema Tangenziali di Modena verranno programmati ed eseguiti i lavori pressi le uscite e i rami di svincolo di competenza Anas.

 

Aggiornamenti in merito alle chiusure notturne sulla A1 e sul R14 Raccordo di Casalecchio

Aggiornamenti in merito alle chiusure notturne sulla A1 e sul R14 Raccordo di CasalecchioSulla A1 Milano-Napoli, è stato aggiornato l’orario di chiusura della stazione di Sasso Marconi nord. La suddetta stazione sarà chiusa, in uscita per chi proviene da Bologna, dalle 00:00 alle 6:00 di venerdì 5 maggio, per consentire lavori di ripristino danni a seguito di un incidente. In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Bologna Casalecchio, sul Raccordo di Casalecchio.

 

Sulla Milano-Napoli e sul R14 Raccordo di Casalecchio, per consentire lavori di pavimentazione, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

-dalle 22:00 di giovedì 4 alle 6:00 di venerdì 5 maggio, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio e quello con la A14 Bologna-Taranto, verso Milano.

In alternativa, percorrere il Raccordo di Casalecchio, uscire alla stazione di Bologna Casalecchio, immettersi sulla Tangenziale di Bologna verso San Lazzaro e uscire allo svincolo 3 “Ramo Verde”, proseguire poi sul Ramo Verde ed entrare sulla A14 alla stazione di Bologna Borgo Panigale;

-sul Raccordo di Casalecchio, dalle 22:00 di giovedì 4 alle 6:00 di venerdì 5 maggio, sarà chiuso lo svincolo di immissione sulla A1 Milano-Napoli, per chi proviene da Ancona (A14) ed è diretto verso Milano.

In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Bologna Borgo Panigale;

-dalle 22:00 di lunedì 8 alle 6:00 di martedì 9 maggio, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con la A14 Bologna-Taranto e l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio, verso Firenze.

In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Bologna Borgo Panigale sulla A14 Bologna-Taranto, percorrere il Ramo Verde e la Tangenziale di Bologna verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli, per poi rientrare in autostrada alla stazione di Bologna Casalecchio.

Aggiornamenti in merito alla chiusure notturne sulla A1 e sul R14 Raccordo di Casalecchio

Aggiornamenti in merito alle chiusure notturne sulla A1 e sul R14 Raccordo di CasalecchioSulla A1 Milano-Napoli, è stato aggiornato l’orario di chiusura della stazione di Sasso Marconi nord. La suddetta stazione sarà chiusa, in uscita per chi proviene da Bologna, dalle 00:00 alle 6:00 di venerdì 5 maggio, per consentire lavori di ripristino danni a seguito di un incidente. In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Bologna Casalecchio, sul Raccordo di Casalecchio.

 

Sulla Milano-Napoli e sul R14 Raccordo di Casalecchio, per consentire lavori di pavimentazione, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

-dalle 22:00 di giovedì 4 alle 6:00 di venerdì 5 maggio, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio e quello con la A14 Bologna-Taranto, verso Milano.

In alternativa, percorrere il Raccordo di Casalecchio, uscire alla stazione di Bologna Casalecchio, immettersi sulla Tangenziale di Bologna verso San Lazzaro e uscire allo svincolo 3 “Ramo Verde”, proseguire poi sul Ramo Verde ed entrare sulla A14 alla stazione di Bologna Borgo Panigale;

-sul Raccordo di Casalecchio, dalle 22:00 di giovedì 4 alle 6:00 di venerdì 5 maggio, sarà chiuso lo svincolo di immissione sulla A1 Milano-Napoli, per chi proviene da Ancona (A14) ed è diretto verso Milano.

In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Bologna Borgo Panigale;

-dalle 22:00 di lunedì 8 alle 6:00 di martedì 9 maggio, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con la A14 Bologna-Taranto e l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio, verso Firenze.

In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Bologna Borgo Panigale sulla A14 Bologna-Taranto, percorrere il Ramo Verde e la Tangenziale di Bologna verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli, per poi rientrare in autostrada alla stazione di Bologna Casalecchio.

L’assessora Lori riceve l’ambasciatore del Mozambico in Italia, Santos Alvaro

L’assessora Lori riceve l’ambasciatore del Mozambico in Italia, Santos AlvaroLa volontà di approfondire e ampliare la collaborazione tra la Regione Emilia-Romagna e il Mozambico al centro dell’incontro di oggi in Regione, a Bologna, tra l’assessora regionale alla Cooperazione internazionale allo sviluppo, Barbara Lori, e l’ambasciatore del Mozambico in Italia, Santos Alvaro.

L’assessora ha sottolineato l’importanza di questo confronto per rafforzare ulteriormente i rapporti tra le due realtà andando oltre i settori in cui esiste già una consolidata relazione di cooperazione, come l’agricoltura, l’educazione e la sanità.

“Siamo onorati della presenza dell’ambasciatore- ha affermato Lori- e ringraziamo il Mozambico per l’amicizia che ci ha dimostrato in tutti questi anni. L’Emilia-Romagna è pronta a rafforzare gli attuali rapporti di scambio e vicinanza con il Mozambico per sviluppare progetti concreti e sostenibili, che ne possano favorire lo sviluppo economico e sociale”.

I rapporti tra l’Emilia-Romagna e il Mozambico

La Regione Emilia-Romagna ha stabilito da tempo una solida collaborazione con il Mozambico, grazie alla rete di rapporti e amicizia che si è sviluppata a partire dagli anni ’60-’70, con accordi territoriali tra alcune città e realtà locali.

Dagli anni ’90, la Regione finanzia numerosi progetti nel Paese africano nell’ambito dell’agricoltura, educazione e sanità. Nel settore agricolo sono state avviate attività per migliorare le condizioni di vita della popolazione rurale e delle fasce più povere, in particolare donne e giovani. Nel settore dell’educazione sono stati attuati progetti per prevenire l’abbandono scolastico e migliorare l’alfabetizzazione delle bambine. In campo sanitario sono state promosse azioni per agevolare l’accesso ai servizi sanitari delle persone più svantaggiate, con particolare attenzione all’HIV, problema ancora molto presente nel Paese. Nonostante i progressi, il Mozambico è ancora uno dei paesi più poveri al mondo.

Pnrr ER, innovazione e sostenibilità: prima presentazione pubblica delle attività di Ecosister

Pnrr ER, innovazione e sostenibilità: prima presentazione pubblica delle attività di EcosisterÈ il progetto con la più grande comunità di ricercatori strutturati e neo assunti in Emilia-Romagna, grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza: 750, a cui se ne aggiungeranno altri 250 che saranno assunti progressivamente. Coinvolge 23 enti partecipanti, di cui 6 Università, 4 Enti pubblici ed enti pubblici di ricerca e 13 privati.

Metterà a bando 25 milioni di euro – dei quali la prima tranche già dopo l’estate – destinati al finanziamento delle imprese per attività di ricerca industriale e trasferimento tecnologico, e può contare su un finanziamento del Pnrr di 110 milioni di euro.

Si chiama Ecosister (Ecosistema territoriale di innovazione dell’Emilia-Romagna), e spingerà sempre di più l’Emilia-Romagna verso la transizione ecologica del suo sistema economico e sociale; non da solo, perché il progetto si integra con le iniziative che la Regione ha già attivato e attiverà nei prossimi anni grazie ai programmi operativi sui Fondi Strutturali, in una logica di complementarità e di coerenza strategica.

Oggi a Bologna, nell’Area di ricerca del CNR, si è svolta la prima presentazione pubblica: l’occasione per far incontrare e mettere a confronto le persone coinvolte nelle tante attività previste, che come prevede lo stesso Pnrr dovranno concludersi entro febbraio 2026. Presenti, oltre al presidente della Fondazione Ecosister Maurizio Sobrero, l’assessore regionale allo Sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali, Vincenzo Colla, e l’assessora alla Scuola, Università, Ricerca e Agenda Digitale, Paola Salomoni.

“Un appuntamento importante per confrontarsi con tutta la comunità di Ecosister, per condividere e proporre idee, per far convergere studi, metodi e strumenti su obiettivi comuni e garantire il massimo dell’efficacia al programma, anche per moltiplicarne l’impatto positivo sul territorio- hanno affermato gli assessori Colla e Salomoni-. Ci troviamo di fronte a una straordinaria opportunità di crescita del nostro sistema di ricerca, che già si caratterizza per innovazione e sostenibilità ma che per realizzare la piena transizione ecologica deve essere sostenuto, non solo dal punto di vista economico. Questa è anche un’occasione unica per assumere giovani talenti e per mettere insieme tutto il sistema emiliano-romagnolo delle istituzioni, delle Università e della ricerca, intrecciato con la Rete Alta Tecnologia. Ringraziamo le nostre Università per la capacità di fare sistema e collocarci fra le migliori esperienze di innovazione europea”.

“L’opportunità offerta da Ecosister e dal PNRR per la ricerca in regione è unica – ha dichiarato il presidente Sobrero -. Lo dicono di numeri: i quasi 1.000 ricercatori coinvolti sono il primo grande risultato di un lavoro di squadra imponente che ha coinvolto tutte le istituzioni di ricerca regionali, Università ed Enti. I tempi rapidi richiesti dal Pnrr ci hanno stimolato ad un impegno progettuale complesso che però sta dando i suoi primi risultati, e già dopo l’estate riusciremo ad avviare i primi bandi destinati a favorire l’innovazione di tanti settori chiave verso la sostenibilità”.

Il progetto Ecosister

Per  mantenere un ruolo di leadership nel contesto internazionale e rimanere ancorati alle vocazioni che caratterizzano il territorio emiliano-romagnolo, il progetto intende supportare la transizione ecologica del sistema economico e sociale regionale attraverso un processo che coinvolga trasversalmente tutti i settori, le tecnologie e le competenze coniugando transizione digitale e sostenibilità con il lavoro e il benessere delle persone e la difesa dell’ambiente, in coerenza con gli obiettivi del Patto per il Lavoro e per il Clima, ed integrandosi con programmazioni regionali, nazionali e europee.

Le attività di ricerca e trasferimento tecnologico che verranno portate avanti nell’ambito del progetto dagli Spoke – i soggetti capofila che seguono i diversi filoni tematici – saranno cruciali per sostenere la transizione sostenibile in molteplici settori produttivi chiave per il sistema regionale.

Le azioni previste toccano ambiti diversi e complementari, dai nuovi materiali all’energia energia pulita, dalla manifattura digitale ai sistemi di mobilità sostenibili, dall’economia circolare all’utilizzo dell’High Performance Computing e i Big Data per la transizione ecologica. Molteplici le applicazioni in diversi settori produttivi: agroalimentare sostenibile e packaging ecologico, produzione di energia verde, risparmio e accumulo energetico, riduzione e riutilizzo degli scarti, costruzioni a impatto zero, efficientamento energetico degli edifici, mobilità, trasporti e logistica, aerospazio, turismo, ma anche salute, diagnostica e terapia.

Per garantire l’acquisizione e accompagnare la concreta applicazione dei risultati della ricerca verso il sistema produttivo, il progetto prevede un ampio e capillare programma di trasferimento tecnologico strutturato in 5 filoni: trasferimento tecnologico, accelerazione, incubazione, formazione, public engagement. In questo programma e in tutto il progetto sarà centrale, anche per coordinare gli interventi con le politiche regionali previste in questi ambiti, il contributo di ART-ER, la società consortile dell’Emilia-Romagna nata per favorire la crescita sostenibile della regione attraverso lo sviluppo dell’innovazione e della conoscenza, l’attrattività e l’internazionalizzazione del territorio.

Maggiori informazioni sul sito https://ecosister.it/

Cisl su lavoro nero distretto ceramico: “Bene le sanzioni, accertare responsabilità committenti”

Cisl su lavoro nero distretto ceramico: “Bene le sanzioni, accertare responsabilità committenti”«È grave che nel nostro territorio ci siano ancora aziende che impiegano lavoratori in nero e non rispettano le nome su salute e sicurezza». Lo afferma Francesco Bini, responsabile Cisl Emilia Centrale per la zona di Sassuolo, commentando l’esito dei controlli effettuati nell’area pedemontana dal nucleo Ispettorato del lavoro dei carabinieri di Modena.

«L’aspetto positivo è l’efficacia dell’azione di vigilanza, che probabilmente ha prevenuto infortuni e malattie professionali – dice Bini – Per questo bisogna potenziare gli organici degli enti ispettivi. Nella nostra provincia manca almeno il 30% degli ispettori del lavoro e sono insufficienti pure gli ispettori di Inps, Inail e Ausl.

L’aspetto negativo di questa vicenda – continua il sindacalista Cisl – è che ci sono imprenditori che, pur di risparmiare, non si fanno scrupolo di rivolgersi a imprese che sfruttano i lavoratori, specialmente stranieri, e ne mettono a rischio salute e sicurezza.

Ben vengano, perciò, sospensioni e multe a carico di chi non rispetta le norme, ma è auspicabile che si accertino anche eventuali responsabilità dei committenti, i quali non solo praticano una concorrenza sleale, ma di fatto sono complici dello sfruttamento di lavoratori deboli e indifesi.

Proprio per aprire una nuova stagione del lavoro e dei diritti – conclude il responsabile Cisl Emilia Centrale per la zona di Sassuolo – con gli amici di Cgil e Uil manifesteremo a Bologna dopodomani – sabato 6 maggio».

Sanità, i vent’anni del Comitato Etico dell’Emilia-Romagna

Sanità, i vent’anni del Comitato Etico dell’Emilia-RomagnaFavorire la diffusione di metodi alternativi all’utilizzo degli animali nella sperimentazione scientifica. Continuando a muoversi lungo la direzione che l’Emilia-Romagna ha già intrapreso da vent’anni a questa parte e rafforzando le strategie per il futuro.

È la proposta condivisa nel ‘Documento di Bologna 2023”, presentato oggi durante il convegno organizzato dalla Regione in occasione del ventennale del Comitato Etico dell’Emilia-Romagna. L’obiettivo è stimolare una riflessione nazionale con la prospettiva di attivare nuove azioni finalizzate al raggiungimento degli obiettivi legislativi sulla protezione degli animali, con una priorità ben chiara: dare il via ad una transizione verso quei metodi sperimentali in grado di fare a meno degli animali (come il bioprinting, che consente di stampare in tre dimensioni cellule e materiali riproducendo e rispettando la corretta architettura dell’organo, o la coltivazione in vitro di tessuti epiteliali.)

Tra gli indirizzi principali individuati nel documento: la sensibilizzazione del mondo politico nazionale, la diffusione a tutti gli attori coinvolti dei principi etici e dei nuovi indirizzi formativi, l’approfondimento e la diffusione di approcci sperimentali innovativi, l’aggiornamento dei criteri di finanziamento delle ricerche e la modifica del sistema di rendicontazione dei progetti sperimentali, con la previsione di premialità per quelli più rispettosi degli animali. A livello autorizzativo si punta all’implementazione – nell’ambito della procedura di valutazione tecnico-scientifica delle sperimentazioni prevista dal decreto legislativo 26/14 – del principio delle 3R (Reduction, Refinement e Replacement), ovvero la riduzione del numero degli animali, il perfezionamento di metodi che ne alleviano o riducono al minimo la sofferenza e lo stress, infine la sostituzione dei metodi di sperimentazione animale con metodi che non coinvolgono gli animali.

Proposte che sono state condivise da tutti i partecipanti al convegno: rappresentanti dell’assessorato regionale alle Politiche per la salute, ministero della Salute, Farmindustria, Istituto Superiore di Sanità, Centro 3R, Piattaforma italiana per i metodi alternativi, Centro di Referenza Nazionale per i metodi alternativi, Gruppo di lavoro sui metodi alternativi in seno al Comitato Nazionale per la Protezione degli Animali usati per scopi scientifici e Lega Anti Vivisezione.

“La Regione Emilia-Romagna- commenta l’assessore alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini- è stata tra le prime in Italia a dotarsi di una legge per la tutela della vita e del benessere degli animali nell’ambito della ricerca scientifica, e i vent’anni del Comitato Etico Regionale testimoniano come da molto tempo sia alta la sensibilità verso questo tema. La proposta che lanciamo oggi ci auguriamo possa rappresentare, anche a livello nazionale, un ulteriore passo avanti per la tutela degli animali e il progressivo abbandono delle tecniche che ne prevedono ancora l’utilizzo”.

L’impegno della Regione Emilia-Romagna

Dal 2012 al 2019 la Regione Emilia-Romagna ha destinato 400mila euro al finanziamento di 12 progetti finalizzati allo studio di metodi di ricerca alternativi alla sperimentazione animale, inizialmente individuati direttamente dal Comitato Etico poi selezionati attraverso un bando.

Nel 2022 sono stati stanziati 100mila euro per finanziare 6 borse di ricerca da 15mila euro per lo studio di metodologie in campo medico che escludano il ricorso alla sperimentazione su animali di laboratorio e per premiare con 1.000 euro l’una le 10 migliori tesi di laurea magistrale sulle metodologie che mirano a non utilizzare gli animali nella ricerca o, in alternativa, a ridurre o sostituire il loro uso.

I 20 anni del Comitato Etico Regionale

Istituito dalla legge regionale n.20 del 2002 il Comitato Etico Regionale ha il compito di promuovere la tutela degli animali nell’utilizzo ai fini sperimentali e negli altri fini scientifici e didattici, mediante la diffusione di metodologie sperimentali innovative che non facciano ricorso ad animali vivi. In particolare, ha compiti di proposta e di monitoraggio e valutazione dell’attività svolta dagli OPBA (Organismi Preposti al Benessere Animale, presenti per legge in ogni Istituto scientifico/Ateneo nel quale si pratica la ricerca). A partire dal 2019 il Comitato Etico è composto da rappresentanti degli OPBA delle Università della Regione, della Lega Anti Vivisezione e da un esperto dell’Istituto Superiore di Sanità. Il Comitato sovvenziona i progetti di ricerca e le altre attività sui metodi alternativi, utilizzando le risorse appositamente stanziate nel bilancio regionale.

Motor Valley Fest a Formigine: esposizione di auto storiche, mostre e attività per bambini

Motor Valley Fest a Formigine: esposizione di auto storiche, mostre e attività per bambini
Motor Valley Fest – Mauro Forghieri scomparso lo scorso anno

Si rinnova sabato 13 e domenica 14 maggio l’appuntamento con il Motor Valley Fest, grande manifestazione diffusa, dedicata a tutti gli amanti dei motori.

A Formigine, in piazza Calcagnini, per tutta la durata dell’evento sarà esposta la Pagani Huayra Roadster BC. Con un peso a secco di appena 1250 kg, la vettura esprime a pieno l’ideale che da sempre ispira il processo creativo dell’Atelier Pagani: il principio leonardesco che vede tecnica ingegneristica e poesia delle forme fondersi insieme armoniosamente.

Come sempre, in piazza sarà presente anche un’auto storica di Formula 1 della Scuderia Belle Epoque, vera e propria eccellenza locale in tema di motori. Quest’anno farà bella mostra di sé la March 761, telaio 03, anno 1976. Vettura ufficiale della squadra March, con i piloti Vittorio Brambilla, Ronnie Peterson e Lella Lombardi, l’unica donna della Formula 1 a giungere in zona punti.

La due giorni darà ampio spazio anche alla figura di Don Sergio Mantovani, storico “parroco della Formula 1” che fu confessore e amico di Enzo Ferrari, dei piloti di Maranello e presenza costante sui circuiti di gara. Ricordato con il soprannome di “Don Ruspa”, la sua figura potrà essere riscoperta grazie all’esposizione allestita in Sala Loggia “Don Sergio Mantovani, uno di noi”. La mostra, aperta dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, è a cura della Scuderia Modena Corse, che porterà in piazza anche la Fiat 600 dell’indimenticabile parroco. Nella stessa fascia oraria, Sala Loggia ospiterà anche “Paolino e i suoi amici. I formiginesi della Formula 1”, video interviste e installazioni sui meccanici del mito, con un ricordo speciale per l’Ing. Mario Forghieri. Scomparso lo scorso anno, Forghieri, residente a Magreta, passò in Ferrari quasi 30 anni, vincendo quattro titoli piloti e sette titoli costruttori.

Come lo scorso anno, infine, nel corso della due giorni sarà presente un grande tappeto raffigurante la segnaletica verticale e orizzontale sul quale i più piccoli potranno apprendere i primi rudimenti di guida. Tutti i bambini sono invitati in piazza Italia con la propria bicicletta o monopattino per imparare a rispettare le regole della strada e per ritirare la prima patente di guida! L’evento è a cura degli agenti di Polizia locale e dell’Associazione Familiari e Vittime della Strada.

Maltempo: Bonaccini e Priolo hanno incontrato a Faenza (Ra) e Imola (Bo) i sindaci dei comuni colpiti

Maltempo: Bonaccini e Priolo hanno incontrato a Faenza (Ra) e Imola (Bo) i sindaci dei comuni colpitiIn queste ore sta iniziando il rendiconto dei danni causati dall’ondata di maltempo di questi giorni. Ma già questa mattina, la Regione ha inviato alla Presidenza del Consiglio dei ministri una determinazione urgente, ovvero una procedura speditiva d’emergenza, per poter accedere in tempi brevissimi a un primo stanziamento di fondi, nel minor tempo possibile. E già da oggi iniziano le operazioni di ripristino e ritorno alla normalità

E’ quanto annunciato dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nel corso delle due riunioni di questa mattina – la prima a Faenza, nel ravennate, la seconda a Imola, nel bolognese –, in cui ha incontrato i sindaci dei comuni colpiti dalle esondazione di corsi d’acqua e frane, insieme alla vicepresidente Irene Priolo e alla direttrice dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, Rita Nicolini. Due riunioni, ha sottolineato il presidente, che servono in primo luogo a raccogliere segnalazioni e necessità delle comunità coinvolte, oltre a garantire vicinanza e sostegno e fare il punto della situazione.

Bonaccini ha rinnovato il proprio ringraziamento, unitamente alla vicepresidente, a tutti coloro che sono impegnati nei soccorsi, Prefettura, Forze dell’ordine, Protezione civile, sindaci, “e anche alle Regioni che ci hanno offerto da subito disponibilità, aiuto e supporto”.

Dopo l’invio, ieri, della richiesta di stato di mobilitazione del sistema di Protezione civile nazionale in Emilia-Romagna, subito accolta dal ministro Nello Musumeci, fra i temi prioritari entra quello dei rimborsi per i danni generati.

“Questa mattina- ha detto il presidente Bonaccini- ho inviato alla Presidenza del Consiglio dei ministri una determinazione che non quantifica i danni, ma è una procedura speditiva d’emergenza per poter accedere a un primo stanziamento in tempi brevi. Il rendiconto completo lo faremo comunque rapidamente, come è sempre accaduto in altre situazioni simili: inizieremo a lavorare già dalle prossime ore con i nostri tecnici, in collaborazione con i Comuni”.

“Confermo- ha aggiunto- che siamo di fronte a un evento eccezionale, con precipitazioni persistenti di dimensioni tali che non si erano mai verificate in così poco tempo. Ora, il nostro impegno è lavorare insieme per tornare il prima possibile alla normalità. Al momento, resta massima l’attenzione sull’Appennino per il pericolo di frane e micro-frane. Parliamo di un territorio colpito prima dalla siccità e poi da un’impressionante caduta d’acqua. E ci tengo a ribadire, qui nei luoghi maggiormente colpiti, che faremo tutto ciò che serve per assistere chi ha bisogno, adesso nell’emergenza e dopo, quando il ritorno alla normalità dovrà essere accompagnato con i risarcimenti dovuti e tutto il sostegno necessario”.

All’incontro di Faenza erano presenti il sindaco, Massimo Isola, il prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa, il presidente della Provincia di Ravenna e regionale dell’UPI (Unione delle Province d’Italia), Michele De Pascale, e i sindaci dei comuni colpiti.

A Imola, oltre al primo cittadino, Marco Panieri, e ai diversi sindaci, erano presenti il sindaco della Città metropolitana di Bologna, Matteo Lepore, e la vice prefetto di Bologna, Anna Pavone.

L’aggiornamento

L’evoluzione della situazione ha portato al passaggio dello stato di allerta da rosso ad arancione.

Stamani, alle 9, si è svolto un briefing tra la Sala operativa dell’Agenzia regionale di protezione civile e il Dipartimento nazionale.

È emerso come, al momento, permangano situazioni di rotture/esondazioni sul Lamone (zona Bagnacavallo, nel ravennate), non ancora risolte. Il livello d’acqua nelle campagne è alto, lambisce anche il centro cittadino.

Quasi risolta, invece, la rottura dell’argine sinistro del Sillaro; rilevate piccole criticità sul Quaderna e sul Senio, dove sono state fatte alcune evacuazioni.

Nella giornata di ieri, i Vigili del fuoco (94 uomini nel bolognese, 68 nel ravennate, 61 in provincia di Forlì-Cesena) hanno effettuato oltre 800 interventi; altri 185 sono in coda nel ravennate e nel forlivese (recupero beni, svuotamento cantine).

Mobilitati mezzi meccanici per rimuovere terra, fango, detriti; ma anche droni, battelli, mentre da Venezia un elicottero ha integrato quello di Bologna.

Come stabilito dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, a partire da stasera saranno operative colonne mobili di Veneto e Toscana a Castel Bolognese e a Imola, per effettuare la pulizia delle case e il pompaggio delle acque.

Disponibili altre cinque Regioni: sono pronte a intervenire se richiesto. Si sta valutando di convogliare le organizzazioni nazionali del volontariato di Protezione civile su Faenza.

Per quanto riguarda l’esercito, su richiesta delle Prefetture di Ravenna e Bologna, sono state attivate squadre per il monitoraggio degli argini dei fiumi. Oggi è operativa una squadra a Sesto Imolese.

Infine, due mezzi aerei sono disponibili a Cervia e a Rimini.

Scuole modenesi, PNRR cinque cantieri in corso, 14 in avvio

Scuole modenesi, PNRR cinque cantieri in corso, 14 in avvioSono cinque i cantieri Pnrr della Provincia di Modena attualmente in fase di lavorazione per un ammontare complessivo di otto milioni di euro e sono il nuovo edificio scolastico all’istituto Formiggini di Sassuolo per sei milioni 800mila euro, il rifacimento della copertura e dei serramenti esterni al Muratori di Modena per 300mila euro, il miglioramento sismico della palestra dell’istituto Morante di Sassuolo per 500mila euro, la ristrutturazione del seminterrato dell’istituto Paradisi di Vignola e il rifacimento della copertura del Calvi Morandi di Finale Emilia per 250mila euro.

Oltre a questi lavori, già partiti, sono in fase di avviamento 14 cantieri Pnrr per un importo di circa 21 milioni di euro, tra cui il nuovo edificio al polo Selmi Corni (la cosiddetta scuola jolly), per quasi tre milioni di euro, il miglioramento sismico della palestra dell’istituto Fermi di Modena per 600mila euro, la nuova palestra al polo Cavazzi Sorbelli Marconi di Pavullo per due milioni 500mila euro, la ristrutturazione della palazzina C dell’istituto Spallanzani di Castelfranco Emilia per tre milioni di euro, il miglioramento sismico e la ristrutturazione dell’aula magna dell’istituto Barozzi di Modena per tre milioni 800mila euro e i miglioramenti sismici della palazzine A oltre alla ristrutturazione della palazzina ottogonale dell’istituto Corni di Modena per complessivi tre milioni 500mila euro. A questi interventi se ne aggiungono altri, su diversi istituti superiori modenesi, per oltre due milioni di euro.

Per questi cantieri l’avvio dei lavori è calendarizzato entro quest’anno con tempi di realizzazione che prevedono la conclusione delle opere entro il 2026.

Sono inoltre in fase di elaborazione sei nuovi progetti, finanziati tra febbraio e marzo 2023, per quasi 13 milioni di euro, tra cui il miglioramento sismico della palestra dell’istituto Meucci di Carpi per un milione 650mila euro, la nuova palestra al polo scolastico Selmi Corni di Modena per due milioni e mezzo di euro e la messa in sicurezza e riqualificazione della palestra dell’istituto Barozzi di Modena per un milione 500mila euro.

 

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