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mercoledì, 30 Luglio 2025
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Oltre un milione di biglietti digitali acquistati sui bus SETA nell’ultimo anno e mezzo: risparmiate circa 1,5 tonnellate di carta

Oltre un milione di biglietti digitali acquistati sui bus SETA nell’ultimo anno e mezzo: risparmiate circa 1,5 tonnellate di cartaOltre un milione di biglietti digitali acquistati in poco più di diciotto mesi, con un deciso miglioramento per gli utenti occasionali, che non devono più preoccuparsi di reperire il titolo di viaggio prima di salire sul bus ed un risparmio di carta (rispetto ai corrispondenti ticket a banda magnetica) stimato in circa 1,5 tonnellate.

E’ questo il positivo bilancio della svolta digitale avviata da SETA a fine 2021, allorché tutti i mezzi urbani SETA di Modena, Reggio Emilia, Piacenza, Carpi e Sassuolo sono stati dotati dei nuovi validatori elettronici con tecnologia EMV (acronimo di Europay Mastercard e Visa) che consentono di pagare la tariffa di corsa semplice direttamente a bordo dei bus utilizzando bancomat e carte di credito contactless (anche nella versione virtualizzata su smartphone o smartwatch), senza costi aggiuntivi e senza doversi registrare preventivamente.

Il nuovo sistema ha incontrato subito il favore degli utenti – in particolare di quelli non fidelizzati – grazie alla semplicità e rapidità d’uso, ma anche per il vantaggio aggiuntivo di poter accedere alla tariffa urbana giornaliera best fare: il sistema, infatti, effettua il calcolo di quanto dovuto in automatico, addebitando solo un massimo di tre corse per giornata, quindi in pratica dalla quarta corsa in poi si viaggia gratis.

Dopo un primo necessario periodo sperimentale, il sistema di pagamento digitale a bordo ha rapidamente conosciuto un vero e proprio boom: nel primo semestre del 2023 gli utilizzi sono quasi raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2022, ed oggi oltre il 40% degli acquisti di biglietti effettuati sui mezzi urbani SETA avviene in questa modalità.

“Con l’installazione dei nuovi validatori digitali a tecnologia EMV – che abbiamo realizzato grazie al decisivo contributo della Regione Emilia-Romagna – viaggiare in autobus è diventato più semplice, comodo, sicuro ed anche conveniente. Non va inoltre sottovalutato il valore positivo per l’ambiente reso possibile dalla dematerializzazione dei titoli di viaggio più utilizzati dagli utenti occasionali. Il pagamento elettronico rappresenta un indubbio elemento di attrattività per il trasporto pubblico locale, ed il forte aumento di acquisti digitali che stiamo registrando a bordo dei nostri mezzi dimostra che investendo fortemente in innovazione tecnologica, flessibilità di utilizzo, qualità e sicurezza del servizio è possibile raggiungere nuovi target di utenza. I risultati dei primi diciotto mesi sui mezzi urbani ci confortano e rappresentano un ottimo auspicio per l’estensione di questo servizio anche alle flotte extraurbane, che è già stato avviato e che nel bacino di Modena verrà completato entro settembre 2023. In tal modo tutti i nostri utenti, anche quelli delle zone più periferiche, potranno acquistare a bordo il biglietto, con facilità e senza sovraprezzo” dichiara Antonio Nicolini, Presidente di SETA.

Pagare il viaggio con la propria carta bancaria o di credito contactless è estremamente semplice, basta accostare la tessera o lo smartphone/smartwatch al validatore verde ed attendere che sul display appaia l’indicazione di avvenuto riconoscimento del titolo (luce verde, suono e messaggio testuale di conferma). Le carte accettate sono le carte di credito VISA e Mastercard e le care di debito Maestro e VPay abilitate ai pagamenti contactless.

Il costo del biglietto urbano di corsa semplice acquistato a bordo con questa modalità rimane invariato rispetto all’acquisto a terra. Inoltre, pagando il bus con carta contactless si può accedere – come già detto – alla tariffa urbana giornaliera best fare.Anche in caso di cambio del bus non si rischia di pagare due volte, purchè si rimanga entro i 75 minuti di validità dalla prima convalida: basta ricordarsi di passare la carta al validatore quando si sale su ogni bus e il sistema automaticamente verificherà la validità temporale del biglietto.

Ogni carta posseduta può essere digitalizzata su differenti dispositivi elettronici, facendo attenzione ad utilizzare sempre lo stesso supporto in caso di interscambio. Per verificare quando è stato timbrato il biglietto e qual è la validità temporale residua basta toccare il tasto Info titolo presente sul validatore ed avvicinare la carta: sul display compariranno i dati dell’ultima convalida. Oltre all’estrema facilità d’uso, è garantita la totale sicurezza e riservatezza delle transazioni grazie all’omologazione dei validatori secondo i requisiti dei terminali POS.

I validatori con tecnologia EMV si affiancano a quelli già presenti sui mezzi SETA, che rimangono attivi per la convalida di tutti gli altri titoli cartacei e delle tessere, così come resta possibile l’acquisto a bordo mediante emettitrice automatica o dall’autista (in questi due casi, però, il prezzo del biglietto è maggiorato).

Alluvione-Romagna: firmata l’intesa operativa tra il Commissario Figliuolo e l’Autorità Distrettuale del Fiume Po per la fase di ricostruzione

Alluvione-Romagna: firmata l’intesa operativa tra il Commissario Figliuolo e l’Autorità Distrettuale del Fiume Po per la fase di ricostruzione
veduta aerea del fiume Po (foto Davide Bertuccio)

Dopo una serie di incontri tra i rispettivi staff tecnici il Commissario straordinario alla ricostruzione sul territorio delle Regioni Emilia Romagna, Toscana e Marche Generale Francesco Paolo Figliuolo e il Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po Alessandro Bratti hanno sottoscritto l’intesa che avvia celermente tutte le attività di collaborazione tra i due enti affinché si raggiungano in tempi adeguati gli obiettivi prefissati dal decreto legge dello scorso primo giugno “Interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi nel maggio di quest’anno convertito in legge il 31 luglio”.

Verso questo fondamentale traguardo la struttura commissariale del Governo opererà in stretta sinergia e azione congiunta e omogenea con L’Autorità del Fiume Po per definire il quadro esaustivo sullo stato del dissesto del territorio di pianura di quello collinare e montano “teso ad un riassetto territoriale resiliente in relazione agli effetti dei cambiamenti climatici”. In quest’ottica le analisi approfondite degli uffici competenti nel processo di ricostruzione si confronteranno sulle tematiche economiche , della sostenibilità ambientale e sociale, della transizione digitale per “garantire la valorizzazione e lo sviluppo secondo principi di sicurezza e di sostenibilità ambientale”.

 

ALCUNI DEI TERMINI DELL’ACCORDO SOTTOSCRITTO:

Definizione ed elaborazione dei piani speciali con l’individuazione delle opere prioritarie, in quanto rilevanti ed urgenti per il corretto assetto e protezione del territorio o del contesto quali , a titolo di esempio: opere di messa in sicurezza, strutture ed infrastrutture strategiche, sotto-servizi e ogni opera o intervento il cui differimento limiti o condizioni il corretto e spedito procedere dell’attività di ricostruzione.

Sviluppo degli elementi conoscitivi per l’aggiornamento della pianificazione di bacino e della programmazione generale degli interventi di riassetto territoriale di breve, medio e lungo termine.

Verifica della coerenza e compatibilità dei programmi di ricostruzione con gli strumenti di pianificazione e programmazione (Piano per Assetto Idrogeologico, Piano di gestione del rischio alluvione, Piano di gestione delle acque, Piano di bilancio idrico) anche al fine di acquisire le indicazioni necessarie per le delocalizzazioni, le nuove destinazioni, le nuove costruzioni e il recupero, per garantire la sicurezza e/o il miglioramento della qualità ambientale, nonché la salvaguardia del patrimonio culturale e paesaggistico.

Coinvolgimento attivo del territorio al fine di sviluppare una progettazione partecipata che individui esigenze, istanze, necessità, specificità e potenzialità che potranno essere parte integrante e fondante dei progetti da realizzare.

La convenzione/accordo che avrà la durata dell’intero mandato del Commissario straordinario sarà pubblicata nella sua completa estensione sul portale dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po (WWW.ADBPO.IT) .

 

Chiusure programmate su Tangenziale di Bologna, A13, A14 e D23

Chiusure programmate su Tangenziale di Bologna, A13, A14 e D23Sulla Tangenziale di Bologna e sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione del sottovia “Stalingrado”, dalle 22:00 di martedì 8 alle 6:00 di mercoledì 9 agosto, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

Sulla Tangenziale di Bologna:

-sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo 7 “Bologna Centro” e lo svincolo 7 bis “SS64 Ferrara”, in entrambe le direzioni.

In alternativa si consigliano i seguenti itinerari:

verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto: dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo 7 “Bologna Centro”, percorrere Via Stalingrado, Viale Aldo Moro, Viale della Fiera e rientrare sulla Tangenziale allo svincolo 8 bis “Viale Europa”;

verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo 7bis “SS64 per Ferrara”, percorrere la SS64 Porrettana, Via Ferrarese e rientrare sulla Tangenziale allo svincolo 7 “Bologna Centro”.

Sulla A14 Bologna Taranto:

-sarà chiusa la stazione di Bologna Fiera, in uscita per chi proviene da Ancona.

In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Bologna San Lazzaro, sulla stessa A14, o a Bologna Arcoveggio sulla A13.

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Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di pavimentazione, dalle 22:00 di giovedì 10 alle 6:00 di venerdì 11 agosto, sarà chiuso il tratto compreso tra Villamarzana Rovigo sud e Rovigo, verso Padova.

Nella stessa notte, ma con orario 21:00-6:00, sarà chiusa l’area di servizio “Adige est”, situata all’interno del suddetto tratto.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Villamarzana Rovigo sud, percorrere la viabilità ordinaria: SS434 Transpolesana e SS16 adriatica, per rientrare sulla A13 alla stazione di Boara.

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Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di mercoledì 9 alle 6:00 di giovedì 10 agosto, sarà chiusa la stazione di Bologna Fiera, in entrata in entrambe le direzioni, Ancona e A1 Milano-Napoli.

In alternativa si consiglia di entrare alla stazione di Bologna San Lazzaro, sulla stessa A14, o di Bologna Arcoveggio sulla A13 Bologna-Padova.

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Sulla D23 Diramazione Ferrara sud (Raccordo Ferrara-Porto Garibaldi), per consentire lavori di manutenzione del margine della piattaforma autostradale, sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo per la SS16 adriatica e quello per la SS64 Porrettana, in entrambe le direzioni, A13 Bologna-Padova e SS16-Porto Garibaldi, nei seguenti giorni e con le seguenti modalità:

-dalle 22:00 di mercoledì 9 alle 6:00 di giovedì 10 agosto, verso Porto Garibaldi;

-dalle 22:00 di giovedì 10 alle 6:00 di venerdì 11 agosto, verso la A13 Bologna-Padova.

In alternativa si consiglia di utilizzare la SS16 adriatica e la SS64 Porrettana.

 

Coldiretti: il maltempo fa sparire 6 pere su 10 dalle tavole

Coldiretti: il maltempo fa sparire 6 pere su 10 dalle tavoleL’ultima ondata di maltempo fa salire il conto de danni provocati dai cambiamenti climatici che quest’anno fanno sparire dai frutteti italiani oltre sei pere su dieci (-63%). Grandine, alluvioni, caldo record e attacchi degli insetti alieni, con un effetto dirompente sul raccolto 2023 di frutta. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti su dati Prognosfruit rispetto allo scorso anno diffusa in occasione dell’ondata di maltempo che ha investito la Penisola, aggravando una situazione già drammatica per le coltivazioni nazionali.

“Sul Pereto Italia si sono abbattuti quest’anno gelate, ondate di calore, grandinate e nubifragi, compresa la disastrosa alluvione in Emilia-Romagna, dove si produce quasi il 60% della produzione nazionale – sottolinea il presidente di Coldiretti Emilia Romagna Nicola Bertinelli­­. Tra frutti ustionati dal caldo record o dal freddo, devastati dai chicchi di ghiaccio grandi anche come palline da tennis o finiti sott’acqua, il risultato è un raccolto stimato in 187mila tonnellate, che potrebbe peraltro essere rivisto ulteriormente al ribasso”.

L’Italia perde così anche la leadership produttiva nell’Unione Europea, dove lo scorso anno ben una pera su quattro era tricolore – spiega Coldiretti – e pesa sul bilancio finale della stessa produzione dell’Unione Europea, che fa registrare un calo del 13% rispetto al 2022, dove ad eccezione del nostro Paese e dei cugini francesi (-29%) tutti gli altri ottengono buoni risultati.
Il crollo del raccolto di pere segna ulteriormente un’annata nera per l’agricoltura italiana – prosegue Coldiretti – dove a causa dei cambiamenti climatici quest’anno si registra un taglio del 10% della produzione di grano, del 14% di quella di uva da vino mentre il raccolto di miele è sceso del 70% rispetto allo scorso anno, secondo l’analisi Coldiretti. In difficoltà sono anche le atre produzioni ortofrutticole bruciate dal caldo torrido con ustioni che provocano perdite, dall’uva ai meloni, dalle angurie alle albicocche, dai pomodori alle melanzane.

“Il clima non ha risparmiato neppure gli allevamenti – continua il direttore di Coldiretti Emilia Romagna, Marco Allaria Olivieri – con i picchi di calore che hanno causato un calo della produzione di latte fino al 10%, mentre le api, stremate dal caldo, non riescono neppure a volare e non svolgono più il prezioso lavoro di trasporto di nettare e polline. I danni all’agricoltura e alle infrastrutture rurali sono così destinati a superare i 6 miliardi dello scorso anno, dei quali oltre 1 miliardo solo per l’alluvione in Romagna”.

L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli – precisa Coldiretti –. I cambiamenti climatici impongono una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio. Un obiettivo che richiede un impegno delle istituzioni per accompagnare innovazione dall’agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm alla quale la Commissione Europea, anche grazie al pressing di Coldiretti, sta finalmente aprendo le porte.

Si sta già lavorando per migliorare la sostenibilità attraverso le tecnologie che, per esempio, consentiranno un risparmio di acqua anche del 30% rispetto al passato. Ma per l’adattamento climatico è fondamentale aumentare gli investimenti nell’innovazione e nell’agricoltura di precisione, anche attraverso risorse Pnrr. È cresciuto del 31% in un anno il fatturato dell’agricoltura 4.0 che fra droni, robot, satelliti e controlli da remoto per supera i 2 miliardi di euro di investimenti per salvare i raccolti anche contro gli effetti del meteo pazzo fra siccità e maltempo, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano.

 

Burattini, spettacolo a Bell’Italia: martedì 8 agosto “Re Teodoro di Vallecupa”

Burattini, spettacolo a Bell’Italia: martedì 8 agosto “Re Teodoro di Vallecupa”Martedì 8 agosto alle ore 21 nel Parco di quartiere di Bell’Italia quarto appuntamento della rassegna Estate Junior: in scena “Re Teodoro di Vallecupa”, spettacolo di burattini della Compagnia I Burattini della Commedia, di e con Moreno Pigoni. Uno spettacolo divertente e coinvolgente, rivolto ai bambini dai 3 anni e ai loro genitori. Ingresso gratuito, in caso di pioggia sarà annullato.

Previsioni meteo Emilia Romagna, martedì 8 agosto 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, martedì 8 agosto 2023Sereno o poco nuvoloso per il transito di velature. Temperature minime in lieve diminuzione su valori compresi tra 13 e 17 gradi. Massime senza variazioni di rilievo e comprese tra 26 e 29 gradi. Venti deboli sud occidentali sui rilievi, da est/sud est in pianura. Mare poco mosso.

(Arpae)

I gironi del XII Memorial Nardino Previdi edizione 2023

I gironi del XII Memorial Nardino Previdi edizione 2023Anche in questa edizione le detentrici al titolo saranno otto squadre suddivise in due raggruppamenti. Il gruppo A è formato da Sassuolo, Reggiana, Bologna e SPAL; mentre il B è composto da Roma, Modena, Hellas Verona e Lugano.

Mercoledì 30 agosto ci saranno i due anticipi Sassuolo-Bologna (partita inaugurale) e Hellas Verona-Modena.

Il giorno seguente si svolgerà il primo turno del girone eliminatorio: Bologna-SPAL, Modena-Lugano, Sassuolo-Reggiana e Roma-Hellas Verona.

Venerdì 1° settembre si giocherà la seconda giornata con due match in programma, SPAL-Reggiana e Lugano-Roma.

Sabato sarà il giorno dei verdetti; si decideranno le quattro semifinaliste che si affronteranno nel pomeriggio. Al mattino si sfideranno Sassuolo-SPAL, Lugano-Hellas Verona, Bologna-Reggiana e Roma-Modena.

Domenica mattina si decreterà la vincente dell’edizione 2023 e a seguire le premiazioni.

Tutte le informazioni aggiornate sul Previdi sono disponibili sul sito web www.memorialprevidi.it, sulla pagina facebook www.facebook.com/MemorialNardinoPrevidi e sulla pagina instagram del torneo @memorialprevidi.

Previsioni meteo Emilia Romagna, lunedì 7 agosto 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, lunedì 7 agosto 2023

Violenza alle donne: la Regione conferma il proprio impegno per il reddito di libertà

Violenza alle donne: la Regione conferma il proprio impegno per il reddito di libertà
Copyright immagine:
Regione Emilia Romagna – Autore: Francesco Pierantoni

Un aiuto concreto per le donne vittime di violenza che scelgono un percorso di autonomia. La Regione conferma il proprio impegno a sostegno del reddito di libertà, stanziando anche per il 2023 1,3 milioni di euro. Risorse del bilancio regionale che permetteranno di integrare in modo significativo quelle nazionali in calo e dare una risposta alle domande ancora non accolte per mancanza di fondi.

È quanto prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessora alle Pari Opportunità Barbara Lori.

A fronte dei 9 milioni di euro stanziati nel biennio 2021-2022, quest’anno i finanziamenti previsti a livello nazionale ammontano a 1 milione 850 mila euro. “In attesa del riparto tra le Regioni, è comunque evidente che ci troviamo di fronte a una diminuzione drastica delle risorse in arrivo anche in Emilia-Romagna- spiega l’assessora Lori-. Un taglio tanto più grave se pensiamo ai dati allarmanti e in crescita che ci consegnano le cronache, confermati anche all’Osservatorio regionale sulla violenza di genere. Per questo riteniamo doveroso intervenire, ribadendo un impegno che vede l’Emilia-Romagna in prima fila a sostegno di questo strumento così importante per accompagnare le donne nel percorso di uscita dalla violenza e nella riconquista di una propria autonomia, in linea con quanto previsto anche dal Piano regionale contro la violenza di genere”.

Già nel 2022 la Regione aveva stanziato risorse proprie per 1,3 milioni di euro, integrando in questo modo gli 873mila euro che le erano stati assegnati dallo Stato per il periodo 2020-2022. Una scelta che aveva permesso di finanziare 265 richieste aggiuntive, portando il numero complessivo degli assegni erogati in Emilia-Romagna a 443.

Anche nel 2023 l’impegno della Regione contribuirà in modo sostanziale a dare una risposta positiva alle domande al momento non accolte per insufficienza di budget: 244 secondo i dati forniti dall’Inps e aggiornati al 12 luglio.

Il reddito di libertà

Il reddito di libertà è rivolto alle donne vittime di violenza e prevede l’erogazione di un assegno mensile fino a 400 euro per un periodo massimo di un anno. Destinatarie sono le donne con figli minori o senza figli, seguite da un Centro antiviolenza ufficialmente riconosciuto e in condizioni di bisogno economico. Per questo, la domanda che le interessate possono fare al proprio Comune di residenza deve essere corredata oltre che da un’attestazione del Centro antiviolenza relativa al percorso di emancipazione ed autonomia intrapreso, anche da una certificazione dei Servizi territoriali che dimostri le condizioni di difficoltà socio-economica. L’assegno viene erogato dall’Inps in un’unica soluzione per un massimo di 12 mensilità, pari dunque a 4.800 euro. Tra le spese che possono essere coperte anche quelle per l’istruzione e la formazione dei figli.

Il Sassuolo pareggia in amichevole 1 a 1 col Wolfsburg a cui viene ceduto a titolo definitivo Rogerio

Il Sassuolo pareggia in amichevole 1 a 1 col Wolfsburg a cui viene ceduto a titolo definitivo Rogerio

Ultima amichevole pre-stagionale per il Sassuolo di Alessio Dionisi che pareggia sul campo del Wolfsburg, formazione militate in Bundesliga. Il Sassuolo ha giocato una buona gara e creato molte palle gol, nell’1-1 finale gol di Wind per i padroni di casa, pareggio di Bajrami. Brillante avvio dei neroverdi che vanno subito vicini al gol in più occasioni. Al 5’ iniziativa di Defrel sulla destra, palla in area per Pinamonti che per un soffio non arriva alla deviazione, al 7’ Sassuolo pericoloso sempre dal lato destro, Toljan arriva alla conclusione in area, il suo diagonale supera Schulze ma si infrange sul palo, all’11’ ci prova Matheus Henrique, il suo mancino termina sull’esterno della rete.

Sembra fatta al 14’ con l’ottima manovra fra Lopez-Laurienté-Pinamonti ma l’azione sfuma a due passi dalla porta del Wolfsburg. I padroni di casa si affacciano in area neroverde con un paio di calci d’angolo poi al 26’ passano in vantaggio con un sinistro di Wind che batte Consigli. Il Sassuolo però non accusa il colpo e riprende subito in mano il pallino del gioco. Al 36’ Laurienté, dal vertice sinistro dell’area, rientra sul destro e lascia partire uno splendido tiro a giro, Schulze non può nulla ma la palla si stampa sul palo. Gli sforzi dei neroverdi vengono premiati al 42’ con la percussione di Bajrami e il destro piazzato che batte Schulze. Squadre al riposo sull’1-1.

Anche nel secondo tempo il primo squillo è del Sassuolo con una iniziativa sulla sinistra di Missori che entra in area al 51’ e da posizione defilata impegna in angolo Schulze. Risponde al 53’ Pejcinovic, il suo destro trova pronto Consigli. A metà ripresa botta e risposta con Pejcinovic da una parte e Ceide, non si fanno sorprendere rispettivamente Consigli e Schulze. Occasione per Mulattieri lanciato a rete all’83’, su di lui rinviene la difesa. Un minuto dopo però il Sassuolo sfiora il colpaccio: cross dalla destra di Toljan e deviazione in area di Mulattieri, Schulze compie un grande intervento e sulla ribattuta irrompe Defrel sparando alto da buona posizione. Ancora qualche spunto dei neroverdi nel finale e un brivido per i tifosi di casa quando Schulze rischia dribblando Mulattieri a un passo dalla linea di porta. Finisce 1-1.

L’U.S. Sassuolo Calcio comunica che ROGERIO (’98, difensore) è stato ceduto a titolo definitivo al Wolfsburg.

Previsioni meteo Emilia Romagna, domenica 6 agosto 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, domenica 6 agosto 2023Cielo in prevalenza sereno o poco nuvoloso con sviluppo di nuvolosità cumuliforme sui rilievi e settore centro-orientale della regione durante il corso della giornata a cui potranno essere associati locali rovesci o temporali.

Temperature minime in calo con valori compresi tra 16/19. Massime comprese tra 27 e 30 gradi. Venti deboli o a tratti moderati nord-occidentali. Dal tardo pomeriggio rotazione dei venti sul settore centro-orientale da nord-est con locai rinforzi. Mare inizialmente poco mosso tendente a divenire molto mosso.

(Arpae)

Sulla A1 sarà chiusa per una notte l’entrata della stazione di Sasso Marconi

Sulla A1 sarà chiusa per una notte l’entrata della stazione di Sasso MarconiSulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di lunedì 7 alle 6:00 di martedì 8 agosto, sarà chiusa la stazione di Sasso Marconi, in entrata verso Milano.

In alternativa si consigliano i seguenti itinerari:

  • per chi è diretto verso Milano, entrare a Bologna Casalecchio;
  • per chi è diretto verso Ancona, entrare a Bologna San Lazzaro;
  • per chi è diretto verso Padova, entrare a Bologna Arcoveggio.

Regione: i direttori generali valutati da Organismi indipendenti esterni

Regione: i direttori generali valutati da Organismi indipendenti esterniUn contributo importante per centrare gli obiettivi fissati, attraverso un’attività quotidiana certificata da enti terzi: gli Organismi indipendenti di valutazione della Regione e del Servizio sanitario regionale.

Ed è sulla base del lavoro svolto dall’OIV Regione che la Giunta ha preso atto e deliberato le valutazioni e le retribuzioni di risultato per quanto fatto nel 2022 dai sei direttori generali della Giunta stessa, dai direttori delle Agenzie regionali (Agrea, Ricostruzione Sisma 2012, Sicurezza territoriale e Protezione civile, Sanitaria e Sociale, Intercent-ER) e dai direttori dell’Agenzia regionale per il lavoro, Arpae e ER.GO.

Praticamente invariata la spesa dedicata: poco più di 80 mila euro complessivi per i 14 direttori, in linea con quella del 2021, a sua volta in calo rispetto agli anni precedenti. A fronte di valutazioni in centesimi espresse dall’OIV che sono andate da un minimo di 87,75 a un massimo di 100. Direttori le cui retribuzioni, in assoluto, sono fra le più basse rispetto a quelle di Regioni similari.

L’esame da parte dell’OIV Regione dell’attività svolta dai direttori generali e di Agenzia passa in rassegna parametri come il grado di raggiungimento degli obiettivi strategici e gli indici di efficienza della spesa, ma anche altri riferiti al cosiddetto Bes, il Benessere equo e sostenibile legato ai dati socio economici dell’Emilia-Romagna, e al monitoraggio degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, ai quali la Regione ha agganciato in maniera trasversale tutti i propri documenti programmatici.

L’OIV Sanità ha invece completato la valutazione dei direttori generali delle Aziende sanitarie (Ausl, Aosp e Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna), sempre per il 2022.

Anche in questo caso, la Giunta regionale ha preso atto della valutazione dei direttori generali delle aziende espressa in percentuali di raggiungimento degli obiettivi, che sono andate da un minimo dell’89% a un massimo del 94%. È sulla base di esse che verrà fissata successivamente la loro retribuzione di risultato.

Potenziamento della videosorveglianza a Formigine

Potenziamento della videosorveglianza a FormigineIl Ministero dell’Interno ha concesso un finanziamento di 248mila euro al Comune di Formigine per l’implementazione e l’ammodernamento del sistema di videosorveglianza.

Nella giornata di ieri – 3 agosto, la Giunta comunale di Formigine ha condiviso il progetto per il potenziamento del sistema di sicurezza urbano attraverso l’uso di strumentazioni tecnologiche, che nella prima trance prevede una spesa pari a 125mila euro.

Saranno acquistati 11 nuovi varchi, che vanno ad aggiungersi ai 16 già presenti sul territorio, che hanno dimostrato la loro efficacia grazie al sistema di lettura della targa, in occasione di sinistri stradali e indagini di polizia giudiziaria.

Per quanto riguarda invece le telecamere ambientali, attualmente ne sono presenti 144. Dallo studio effettuato con l’ausilio delle Forze dell’Ordine, si prevede l’acquisto di altre 50 ad alta o media definizione, che rafforzeranno anche il sistema di videosorveglianza  in centro storico.

Afferma il Sindaco Maria Costi: “Continua il percorso di messa in sicurezza del territorio. Cerchiamo di rimanere al passo con i tempi, poiché la tecnologia offre sempre nuove opportunità a tutela dei cittadini. I luoghi di posizionamento delle telecamere sono frutto di uno studio fornito dalle Forze dell’Ordine e dal confronto con la cittadinanza, attraverso le segnalazioni pervenute”.

Accordo sul premio di risultato in Iperceramica

Accordo sul premio di risultato in Iperceramica
Iperceramica @Giovanni De Sandre

Oggi si sono svolte le assemblee di lavoratrici e lavoratori di Iperceramica che hanno approvato l’ipotesi di accordo che ha definito, dopo una intensa trattativa, il premio di risultato per il 2023, con erogazione giugno 2024. Lo rendono noto Filcams Cgil Modena, Fisascat Cisl Emilia Centrale e Uiltics Uil Modena e Reggio Emilia.

Iperceramica Italia spa, con sede a Fiorano Modenese, è un’importante realtà del commercio al dettaglio e all’ingrosso di pavimenti, rivestimenti e sanitari per arredo bagno con 86 punti vendita in 19 regioni in Italia e all’estero. A Sassuolo occupa circa 200 lavoratrici e lavoratori e chiude un bilancio di esercizio 2022 con un utile di oltre 4,5 milioni di euro.

Cinzia Pinton  e Alessio Festi della Filcams Cgil esprimono soddisfazione per l’esito della trattativa ed affermano che “in un quadro di forte aumento dell’inflazione ed in mancanza del rinnovo del contratto nazionale, un riconoscimento economico di questo tipo rappresenta un fatto importante per la difesa del salario di lavoratrici e lavoratori. Il premio di risultato vede un aumento significativo, pari a 700 euro, della cifra massima raggiungibile, portando l’importo massimo a 2700 euro. Il modello di premio di risultato – proseguono Festi e Pinton – è frutto della condivisione concordata con le organizzazioni sindacali nel 2021. Questa ha già prodotto risultati economici nei precedenti anni e il nostro auspicio è che possa continuare a farlo.

“L’ultravigenza del contratto aziendale, in vigore fino al 31 dicembre 2023, e discusso nelle settimane scorse è un altro elemento importante” sostengono Alessandro Martignetti e Domenico Silvano della Fisascat Cisl. “Tale intesa garantisce l’avvio dal mese di settembre delle trattative per il rinnovo del contratto integrativo aziendale”.

Cinzia Pinton e Alessio Festi della Filcams Cgil ribadiscono che: “per parte sindacale c’è la comune intenzione insieme alle rappresentanze sindacali aziendali, di rinnovare e migliorare il contratto integrativo vigente attraverso l’estensione di diritti e tutele con una particolare attenzione su tenuta occupazione e salariale, tempi di vita e di lavoro, dignità delle persone, formazione continua e sicurezza”.

Lorenzo Tollari della Uiltucs Uil afferma che Lavoratrici e lavoratori contribuiscono al successo ed ai profitti dell’Impresa e accordi di questo tipo rendono tangibile il riconoscimento di sacrifici e fatiche quotidiane delle persone”.

 

 

‘Dopo di noi’, quasi 6 milioni di euro dalla Regione per garantire il futuro alle persone con disabilità gravi prive del sostegno familiare

‘Dopo di noi’, quasi 6 milioni di euro dalla Regione per garantire il futuro alle persone con disabilità gravi prive del sostegno familiare
Igor Taruffi (Regione Emilia-Romagna A.I.C.G.)

Quasi 6 milioni di euro destinati a migliorare l’autonomia, l’inclusione sociale e la qualità della vita delle persone con gravi disabilità dopo la perdita del sostegno familiare.

È la quota del Fondo nazionale per il Dopo di noi messa a disposizione della Regione Emilia-Romagna per il 2023. Risorse che serviranno a programmare su tutto il territorio regionale gli interventi previsti dalla legge 112 del 2016, la cosiddetta ‘Dopo di noi’, per dare alle famiglie la garanzia di un futuro sereno per i propri familiari disabili anche quando rimarranno soli. L’obiettivo prioritario è mettere al centro la persona con disabilità grave alla quale va assicurato il diritto a scegliere dove e con chi vivere con il maggior grado di autonomia possibile.

Dalla Giunta regionale è arrivato il via libera alla ripartizione della cifra, esattamente 5.798.820 euro, tra le Ausl della regione, sulla base della popolazione residente tra i 18 e i 64 anni al 1^ gennaio 2022. La programmazione delle azioni da finanziare è affidata ai 38 Distretti, nell’ambito dei Piani di zona e in collaborazione con i Comuni, le Ausl e le federazioni delle associazioni delle persone con disabilità, che si occuperanno di fare un utilizzo integrato e coordinato delle risorse disponibili.

“La nostra Regione da anni è impegnata per l’efficiente attuazione della legge sul ‘Dopo di noi’ che ha consentito la creazione di una rete di sostegno che coinvolge Regione, Comuni, Ausl, famiglie, associazioni di disabili ed Enti del Terzo Settore- commenta l’assessore al Welfare, Igor Taruffi-. È fondamentale permettere che le persone con disabilità grave possano continuare il proprio progetto di vita nella maggiore autonomia possibile anche dopo aver perso il sostegno dei genitori o dei familiari. Ed è altrettanto importante- chiude Taruffi- che le famiglie possano programmare con sufficiente anticipo e serenità ciò che avverrà dopo il distacco”.

Sul totale del contributo oltre 1 milione e 140mila euro sono riservati a garantire l’accesso prioritario alle persone con disabilità grave che hanno già perso i genitori e siano del tutto prive di risorse economiche o reddituali oltre a quelle percepite per la condizione di disabilità, alle persone con disabilità grave i cui genitori, per motivi di età o di salute, non sono più nelle condizioni di dare loro sostegno e assistenza e alla persone con disabilità grave ricoverate in strutture residenziali che non riproducono le condizioni abitative e relazionali della casa familiare.

 

Gli interventi finanziabili

Gli indirizzi della programmazione regionale stabiliscono le priorità degli interventi. Innanzitutto, favorire il protagonismo delle persone con disabilità, che devono essere supportate per poter esprimere i propri bisogni, desideri, aspettative e preferenze. È prevista, inoltre, la diffusione di pratiche e strumenti innovativi di valutazione e promozione della qualità della vita e il sostegno agli operatori sociali e sanitari per attività di formazione e informazione sui bisogni specifici delle persone con disabilità. Si incoraggia anche la collaborazione, sia a livello regionale che distrettuale, con le associazioni delle persone con disabilità e il coinvolgimento degli Enti del Terzo Settore con comprovata esperienza in ambito di disabilità.

Sono diverse le tipologie degli interventi finanziabili. In primo luogo, quelli di supporto alla domiciliarità presso la propria abitazione o in soluzioni che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa familiare, a cui è riservata la quota maggiore di risorse: 2.677.959 euro.

Seguono i percorsi di accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare di origine e per la deistituzionalizzazione, a cui sono destinati 1.038.004 euro. Questi progetti sono finalizzati a favorire una progressiva uscita dal nucleo familiare, così come avviene in tutti i percorsi di vita, e alla progressiva dimissione delle persone ricoverate in strutture che non riproducono le condizioni della casa familiare. Prevedono periodi di alternanza tra la permanenza in famiglia e in altre soluzioni residenziali, in modo da favorire una transizione progressiva verso la domiciliazione in case di civile abitazione o in soluzioni di co-housing.

Una terza categoria di interventi, a cui sono riservati 1.487.755 euro, è finalizzata a all’accrescimento della consapevolezza e dell’autonomia. Rientrano in quest’area i programmi socio-educativi, i laboratori e i tirocini formativi in cui le persone con disabilità grave sperimentano e imparano a vivere da sole o in piccoli gruppi, le attività di formazione e informazione rivolte alle famiglie che si preparano ad affrontare il momento del distacco.

È prevista anche la realizzazione di soluzioni alloggiative innovative riservate a progetti personalizzati o rivolti a piccoli gruppi. Si tratta di residenze che dovranno avere i requisiti di abitazione privata in grado di ospitare gruppi di non più di 5 persone per modulo abitativo, per un totale di massimo 10 per struttura. Per questi progetti la somma a disposizione è di 476.082 euro, da impiegare per oneri di acquisto di nuovi alloggi, ristrutturazione e messa a norma degli impianti in quelli preesistenti.

In via residuale e in situazioni di emergenza, non gestibili dai familiari e quando non è possibile attivare i servizi di assistenza domiciliare, sono messi a disposizione 119.020 euro per finanziare ricoveri temporanei in strutture extra-familiari che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa familiare.

 

A chi rivolgersi

I cittadini in fase di accesso possono rivolgersi allo Sportello Sociale, all’Assistente sociale, all’Educatore o alla Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM) del proprio distretto di riferimento.

Le Unità di Valutazione Multidimensionale sono equipe multiprofessionali, presenti in ogni ambito distrettuale e composte da operatori sociali e sanitari, che hanno il compito di individuare i bisogni specifici delle persone con disabilità prive di sostegno familiare e in base a questi formulare progetti personalizzati sulla loro necessità desideri e aspettative.

 

La ripartizione del Fondo per il Dopo di noi per Azienda Sanitaria

Le risorse vengono suddivise tra le Ausl del territorio in proporzione al numero dei residenti di età compresa tra 18 e 64 anni al 1^ gennaio 2022. All’Ausl di Piacenza (171.622 residenti) sono assegnati 369.668 euro; all’Ausl di Parma (276.517 residenti) 595.610 euro; per l’Ausl di Reggio Emilia (323.268 residenti) 696.310 euro; per l’Ausl di Modena (427.976 residenti) 921.848 euro; per l’Ausl di Bologna (538.388 residenti) 1.159.672 euro; per l’Ausl di Imola (79.316 residenti) 170.844 euro; per l’Ausl di Ferrara (200.273 residenti) 431.382 euro; per l’Ausl Romagna (674.794 residenti) 1.453.486 euro.

 

Dodici immobili confiscati alle mafie e restituiti alle comunità, iniziative nelle scuole

Dodici immobili confiscati alle mafie e restituiti alle comunità, iniziative nelle scuoleUn sostegno al recupero e al riuso a fini sociali di immobili confiscati alle mafie situati nei comuni di Parma, Formigine e Castelnuovo Rangone nel modenese, Montecchio Emilia nel reggiano e Riccione. Ma anche attività sia per diffondere la cultura della legalità che per il monitoraggio e l’analisi dei fenomeni illegali, anche corruttivi, collegati alla criminalità organizzata sostenendo specifici ‘Osservatori’ come quelli di Bellaria-Igea Marina in provincia di Rimini e Castelfranco Emilia in provincia di Modena, o quello realizzato dall’Università di Parma.

E ancora, diverse iniziative, destinate soprattutto ai giovani, trasmissioni in radio condotte da ragazze e ragazzi e i podcast, progetti nelle scuole, iniziative di sensibilizzazione, festival tematici ed eventi pubblici per favorire lo scambio di conoscenze e informazioni sui fenomeni criminosi e loro incidenza sul territorio locale.

Sono in sintesi i contenuti dei 44 progetti (realizzati in Emilia-Romagna da 35 Comuni, 5 Unioni, una Provincia e 3 Università) che saranno sostenuti dalla Regione con contributo di 1 milione e 89mila euro. Sono poi in corso di definizione due ulteriori progetti di due Comuni alluvionati.

I progetti hanno ricevuto il via libera dalla Giunta regionale e vengono realizzati attraverso la sottoscrizione di Accordi di Programma con la supervisione del capo della Segreteria politica della Presidenza della Giunta, Giammaria Manghi, con ciascun ente locale e/o pubblico, con l’erogazione dei contributi previsti. Quest’anno si tratta del maggior numero di iniziative sostenute dall’approvazione del Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili (Legge regionale 18 del 2016).

“Rafforzare la prevenzione del rischio di infiltrazione o radicamento delle mafie e della criminalità organizzata e promuovere e diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, soprattutto fra i giovani, sono per noi obiettivi fondamentali- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. Che perseguiamo collaborando al massimo con Prefetture, Magistratura e Forze dell’ordine. Un segnale importante è poi dato dal fatto che fra i progetti rientrano 8 immobili confiscati alla criminalità, una vittoria delle regole, dei valori e delle nostre comunità. Più in generale, si tratta di un lavoro che passa soprattutto attraverso processi partecipativi, indispensabili per accrescere la qualità della democrazia e la consapevolezza dei cittadini. E in Emilia-Romagna la partecipazione è un percorso, non certo un punto di arrivo”.

Gli interventi sui beni confiscati alle mafie

Tutti i 44 progetti, distribuiti tra tutte le province dell’Emilia-Romagna, sono stati cofinanziati dalla Giunta regionale con 1.089.200 euro: il costo complessivo dei progetti, tenendo quindi conto anche delle quote in capo a enti locali e atenei, supera gli 1,7 milioni di euro.

Più della metà, per un totale di oltre 685mila euro, riguarda 9 progetti su 12 immobili confiscati alle criminalità organizzate (di cui 8 riutilizzati per la prima volta).

Mentre a Calendasco (Piacenza), Argenta (Ferrara), Pieve di Cento (Bologna) e Berceto (Parma) si tratta del completamento di lavori già avviati negli anni passati, a Parma, Formigine (Modena), Castelnuovo Rangone (Modena), Montecchio Emilia (Reggio Emila) e Riccione (Rimini) ad essere interessati sono nuovi spazi sottratti alla criminalità organizzata per essere riconsegnati ai cittadini.

A Parma tre immobili (un appartamento, un ufficio e un negozio) verranno usati rispettivamente per finalità di emergenza abitativa e per attività a sostegno di soggetti in condizione di svantaggio socioeconomico.

A Montecchio Emilia, un’autorimessa e due appartamenti verranno riutilizzati come nuova sede dei servizi sociali comunali.

A Formigine, una ex cava confiscata diventerà Parco tematico della legalità, bosco urbano con frutteto finalizzato all’inserimento lavorativo di giovani svantaggiati e sarà dotato di un percorso ciclopedonale attrezzato.

A Castelnuovo Rangone, un ampio capannone verrà destinato a centro di aggregazione giovanile comunale e polo locale di attività di promozione della cultura della legalità.

Infine, a Riccione un ampio appartamento con autorimessa diverrà sede di un servizio sociosanitario destinato a soggetti con disabilità.

Complessivamente, da quando è stato approvato il Testo Unico sette anni fa, la Regione è intervenuta su 37 beni immobili confiscati alla criminalità organizzata presenti in 23 comuni, stanziando in totale oltre 4,1 milioni di euro.

“Quando un pezzo di territorio viene strappato alla criminalità organizzata e riportato all’uso comune è come dare corpo all’idea reale di giustizia, oltre che motivo di grande soddisfazione e orgoglio- aggiunge Bonaccini-. Tutti vogliamo che l’Emilia-Romagna, il Paese e ogni territorio siano liberi da ogni fenomeno criminale, ed è proprio dalla lotta contro le mafie e dalla vittoria della legalità che contrastiamo il fenomeno imparando a essere cittadini attivi”.

Sclerosi multipla: anche grazie al contributo dell’Emilia-Romagna, nei Paesi con risorse limitate i pazienti potranno avere accesso ai trattamenti

Sclerosi multipla: anche grazie al contributo dell’Emilia-Romagna, nei Paesi con risorse limitate i pazienti potranno avere accesso ai trattamentiMigliaia di persone affette da sclerosi multipla nel mondo avranno finalmente una possibilità di accesso a cure che, specialmente nei Paesi con risorse limitate, fino ad oggi non erano disponibili, per costi troppo elevati dei farmaci o mancanza di risorse assistenziali.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, ha inserito per la prima volta nella nuova “Lista dei farmaci essenziali” – che quindi devono essere garantiti a tutti i cittadini in ogni parte del mondo – tre medicinali per curare la sclerosi multipla: rituximab, glatiramer acetato e cladribina.

Un risultato definito storico dalla stessa Oms, ottenuto dopo due anni di lavoro anche grazie al contributo dell’Emilia-Romagna, in particolare dell’Irccs Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna e dell’assessorato regionale alle Politiche per la salute. Dell’equipe internazionale di lavoro fa parte il Gruppo Cochrane Sclerosi Multipla e Malattie Rare del Sistema Nervoso Centrale, che ha sede presso l’Unità operativa di Epidemiologia e Statistica dell’ospedale Bellaria, diretto dal dottor Francesco Nonino e composto dai dottori Elisa Baldin e Ben Ridley.

Il progetto, promosso da “Multiple Sclerosis International Federation”, una federazione internazionale di associazioni di persone affette da sclerosi multipla, ha coinvolto 51 esperti e rappresentanti dei pazienti da 24 Paesi del mondo. Dopo studi e ricerche durate due anni, la richiesta all’Oms di inserimento dei tre farmaci è stata avanzata dalla Federazione insieme al Centro collaboratore “WHO Collaborating Centre in Evidence-Based Research Synthesis and Guideline Development”, che fa capo all’assessorato regionale alla Sanità- settore Assistenza ospedaliera, area Governo del farmaco e dispositivi medici, diretto dal dottor Francesco Nonino e composto dalle dottoresse Elisabetta Pasi, Roberta Giroldini e Lucia Magnano.

“Siamo orgogliosi di avere messo le altissime competenze dei nostri professionisti a servizio di una causa così importante e giusta- commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Con l’Ircss Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, che ringrazio, e la Federazione che riunisce tanti professionisti, esperti e pazienti a livello internazionale, abbiamo contribuito ad ottenere questo risultato veramente importante. Finalmente migliaia e migliaia di pazienti con sclerosi multipla potranno avere accesso alle cure che purtroppo in tanti Paesi era ancora negato”.

L’Organizzazione mondiale della sanità sottolinea che “l’inclusione nella lista dei tre medicinali, con diverse vie di somministrazione, prezzi diversi (compresa la disponibilità di farmaci generici e biosimilari) e diversi usi raccomandati, fornirà valide opzioni di scelta sia per i pazienti, sia per le decisioni di politica sanitaria nazionali e potrà facilitare un migliore accesso alle cure per le persone che devono convivere con la sclerosi multipla”.

Sassuolo, stanotte riparazione di una condotta idrica sulla Pedemontana

Sassuolo, stanotte riparazione di una condotta idrica sulla Pedemontana
immagine di repertorio

Questa notte a partire dalle ore 22.00 personale del Gruppo Hera eseguirà un intervento di riparazione sulla tubazione idrica di via Pedemontana a Sassuolo, nel tratto compreso tra la rotatoria di via circonvallazione e via Radici in Piano.

La viabilità verrà interrotta solo in direzione Reggio Emilia, in accordo con il comune di Sassuolo e la polizia locale, per consentire i lavori. Il cantiere si protrarrà fino al completamento della riparazione, indicativamente entro le ore 6.00 di domani (sabato 5 agosto). Non è prevista l’interruzione del servizio idrico alle utenze.

Sistemazione della copertura del Circolo Cinofilo Sassolese

Sistemazione della copertura del Circolo Cinofilo Sassolese
(foto: Google Maps)

15.000€  per la sistemazione e bonifica della copertura della sede del “Circolo Cinofilo Sassolese”: li ha stanziati la Giunta del Comune di Sassuolo con la delibera n° 161 del 1 Agosto in corso di pubblicazione all’Albo Pretorio.

La delibera, avente ad oggetto “Lavori di messa in sicurezza e bonifica della copertura contenente fibre di amianto del prefabbricato in legno ad uso degli associati del “Circolo Cinofilo Sassolese” mediante rimozione e installazione di nuovo manto di copertura”, chiarisce che a seguito di accertamenti per la verifica della presenza di amianto e del suo stato di conservazione nella coperture, si è constatato che la copertura del prefabbricato risulta contenere fibre di amianto in stato di conservazione definito scadente (alterazioni corrosive superficiali con affioramento delle fibre e fenomeni di liberazione). Gli interventi riguarderanno una prima fase mirata alla bonifica e rimozione delle lastre contenenti cemento-amianto.

Chiusure notturne programmate su Raccordo Sasso Marconi-SP64 Porrettana e su A13

Chiusure programmate su Tangenziale di Bologna, A13, A14 e D23Per consentire lavori di manutenzione alle barriere di sicurezza, nelle due notti di lunedì 7 e martedì 8 agosto, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso il Raccordo Sasso Marconi-SP64 Porrettana, in entrambe le direzioni. In alternativa si consiglia di utilizzare la SP325 Val di Setta.

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Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di pavimentazione, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

NELLE DUE NOTTI DI LUNEDI’ 7 E MARTEDI’ 8 AGOSTO. CON ORARIO 22:00-6:00

-sarà chiuso il tratto compreso tra Altedo e Ferrara sud, in direzione Padova.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Altedo, si potrà percorrere la SP20, la SS64, per rientrare sulla A13 alla stazione di Ferrara sud.

DALLE 22:00 DI MERCOLEDI’ 9 ALLE 6:00 DI GIOVEDI’ 10 AGOSTO

-sarà chiuso il tratto compreso tra Ferrara sud e Altedo, in direzione Bologna.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Ferrara sud, si potrà percorrere la SS64, la SP20, per rientrare sulla A13 alla stazione di Altedo.

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