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mercoledì, 30 Aprile 2025
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Emilia-Romagna, una terra da raccontare. “Per capire cosa è successo dovreste venire a vedere coi vostri occhi”

Emilia-Romagna, una terra da raccontare. “Per capire cosa è successo dovreste venire a vedere coi vostri occhi”
Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Roberto Brancolini

Il 16 e il 17 e ancor prima l’inizio di maggio: l’alluvione in Emilia-Romagna.

Immagini, numeri e dati ormai noti: 4,5 miliardi di metri cubi d’acqua su una porzione di territorio di 16mila chilometri quadrati caduti in soli 17 giorni, una quantità enorme mai registrata prima e, per portata, senza precedenti in Italia.

Quella che forse si è sentita meno è la voce del sistema di protezione civile che, in quei drammatici momenti, ha operato sul territorio per portare in salvo le persone, ma non solo.

“Per capire cosa è successo dovreste venire a vedere coi vostri occhi”.

Inizia così il racconto corale che intreccia volti e racconti degli amministratori e dei funzionari dei Comuni, dei tecnici e volontari dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna, delle colonne mobili arrivate da altre regioni e dall’estero, del soccorso alpino.

A questi primi momenti in cui l’intera macchina della protezione civile si è messa in moto, è dedicato un approfondimento curato dall’Agenzia informazione e comunicazione della Giunta regionale, online da oggi, giovedì 13 giugno, all’indirizzo: https://regioneer.it/specialealluvionevoci.

Sei capitoli per altrettante testimonianze dalla pianura alla montagna, dai fiumi alle frane, dagli interventi dei soccorritori ai primi presidi per portare assistenza coordinati dai volontari.

“Le voci di chi c’era”, questo il titolo del reportage, punta i riflettori sul sistema di protezione civile all’opera in provincia di Forlì-Cesena, “ma situazioni analoghe, così come paure ed emozioni, sono state condivise in quelle di Ravenna, Bologna e in tutte le aree colpite”: per non dimenticare quei giorni di maggio.

Patto tra consumatori e Regione, siglato un Protocollo d’intesa per affrontare le problematiche della transizione energetica

Patto tra consumatori e Regione, siglato un Protocollo d’intesa per affrontare le problematiche della transizione energeticaDall’efficientamento energetico e produzione di energia rinnovabile, alle Comunità energetiche rinnovabili. Dall’energia di prossimità alla mobilità sostenibile fino alle abitudini di consumo dell’energia.
Sono questi i temi oggetto del Protocollo di intesa siglato dalla Regione con le Associazioni regionali dei consumatori e degli utenti per affrontare le problematiche legate alla transizione ecologica con l’obiettivo, in particolare, di supportare i cittadini e a tutelarne i diritti.

Il Protocollo, che ha durata triennale, individua una serie di aree tematiche nell’ambito della transizione ecologica per condividere conoscenze e competenze e sviluppare progetti e iniziative, in coerenza con gli ambiziosi obiettivi contenuti nel Patto per il Lavoro e il Clima, nonché nel Piano energetico regionale 2030 e il relativo Piano attuativo triennale 2022-2024.

L’intesa punta all’attivazione, partendo dalla collaborazione reciproca, di strumenti mirati all’informazione, formazione e partecipazione attiva dei consumatori sui temi dell’energia, anche in riferimento ai temi dei servizi, che è poi il presupposto indispensabile per raggiungere gli obiettivi che la Regione si è data.

“Così comunità e cittadini – hanno sottolineato gli assessori regionali Vincenzo Colla (Sviluppo economico e Green economy) e Andrea Corsini (Infrastrutture e Commercio) – possono essere pienamente protagonisti nell’utilizzo di tecnologie ad alta efficienza energetica contribuendo, nella pienezza dei diritti di tutti e a parità d’accesso, ad un cambiamento necessario per l’oggi e per le future generazioni. Contrastare le diseguaglianze è un obiettivo fondamentale tra quelli condivisi nel Patto per il Lavoro e per il Clima. Proprio per questo, quello sottoscritto è un importante strumento con il quale Regione e Associazioni dei consumatori possono collaborare nell’affrontare le problematiche connesse con la transizione ecologica”.

Il Protocollo
Tra i principali temi affrontati quello dell’implementazione di Piattaforme digitali, degli sportelli informativi e degli strumenti di assistenza attivi sul territorio regionale inerenti alla transizione energetica per la condivisione con consumatori e utenti la sperimentazione di nuove tecnologie, della comunicazione e coinvolgimento delle giovani generazioni.
Tra gli obiettivi anche l’organizzazione di campagne di informazione, orientamento e sensibilizzazione sugli obiettivi europei, nazionali e regionali delle politiche in materia energetica nonché sulle best practices utili a ridurre il consumo di energia elettrica e sui vantaggi derivanti da interventi di efficientamento energetico, dall’installazione di impianti fotovoltaici, dall’autoconsumo e dalla condivisione di energia, ad esempio all’interno di gruppi di autoconsumo collettivo o comunità energetiche rinnovabili.

Prevista attività informativa sulle opportunità di finanziamento e le agevolazioni previste a livello nazionale e regionale in tema di transizione energetica, con particolare attenzione per i bandi regionali, ma anche sugli strumenti utili per orientarsi nel mercato dell’energia e acquisire strumenti di difesa dalla povertà energetica, anche in collaborazione con l’Osservatorio energia istituito presso Arpae.

Le associazioni firmatarie fanno parte del Comitato regionale dei consumatori e degli utenti istituito dalla Legge regionale 4 del 2017 (Norme per la tutela dei consumatori e degli utenti), le cui funzioni sono, tra l’altro, quelle di formulare proposte per la tutela della salute e sicurezza dei consumatori nonché promuovere la realizzazione di studi, ricerche ed iniziative sui problemi del consumo, della fornitura di servizi e sui diritti dei cittadini.

 

Tratto chiuso per una notte sulla Diramazione Ferrara sud

Tratto chiuso per una notte sulla Diramazione Ferrara sudSulla D23 Diramazione Ferrara sud (Raccordo Ferrara-Porto Garibaldi), per consentire lavori di manutenzione del margine della piattaforma autostradale, dalle 22:00 di venerdì 7 alle 6:00 di sabato 8 luglio, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con la SS16 Adriatica e l’allacciamento con la SS64 Porrettana, verso la A13 Bologna-Padova.

In alternativa si consiglia di utilizzare la SS16 Adriatica o la SS64 Porrettana.

 

“Guida e Basta”: a luglio e agosto tre serate contro la distrazione al volante

“Guida e Basta”: a luglio e agosto tre serate contro la distrazione al volanteParole e musica all’insegna della sicurezza e contro ogni distrazione al volante, perché quando si guida, si ‘Guida e basta’.

Anche quest’anno la campagna regionale di comunicazione ‘Guida e basta’ porta sul palco grandi ospiti con tre nuovi appuntamenti nei sabati estivi: il 29 luglio, all’arena Rubicone, a Gatteo Mare (Fc), il 12 agosto, in piazza Vivaldi, a Lido Adriano (Ra) e il 26 agosto, in piazza Calcagnini, a Formigine (Mo). L’iniziativa è realizzata dall’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale, struttura della Regione Emilia-Romagna che ha come compito quello di educare, formare e diffondere la cultura della sicurezza, insieme ad Anas e con la collaborazione di tutte le forze dell’ordine.

L’obiettivo della Regione? Contrastare la distrazione al volante e continuare a promuovere una guida attenta e sicura.

Protagonisti delle serate, a ingresso libero, saranno cantanti, comici e personaggi dello spettacolo che scenderanno in campo per dire basta alla distrazione al volante: Roberto Vecchioni, Iva Zanicchi, Ivana Spagna, Ruggeri, Comaschi, Sergio Muniz, Alberto Bertoli, Massimo di Cataldo, Matew Lee, Sofia Bruscoli, Valerio Scanu, Duilio Pizzocchi, Moka Club, Nop, Cristiano Militello, Hermes. Gli spettacoli, che saranno promossi da spot in onda su radio (426 passaggi) e tv locali (oltre 500 passaggi), inizieranno alle 20.45 e si potranno vedere in differita a settembre sulle emittenti regionali e LepidaTv.

“Dal 2017, con l’avvio della campagna ’Guida e basta’, abbiamo coinvolto sempre più artisti e personaggi dello spettacolo, per promuovere un messaggio importante a favore della sicurezza- afferma l’assessore regionale a Trasporti e Mobilità, Andrea Corsini-. Siamo costantemente impegnati su questo fronte, attraverso conferenze corsi, partecipazioni a fiere, eventi, perché vogliamo   fare il possibile affinché l’attenzione alla propria sicurezza e a quella degli altri diventi per tutti una prassi consolidata. Ogni anno incontriamo nuovi portavoce, ai quali va il mio ringraziamento, che ci aiutano in questa battaglia contro la distrazione”.

“Vediamo purtroppo quasi ogni giorno sulle cronache dei quotidiani le conseguenze di una guida distratta- prosegue l’assessore-, dell’uso degli smarthphone al volante e dell’eccesso di velocità.  Queste serate sono quindi importanti per tenere alta l’attenzione sul problema, ma anche conoscere il lavoro capillare delle forze dell’ordine sul territorio. Dal rispetto del codice della strada, dalla nostra responsabilità, dipende la nostra vita e quella degli altri”.

I dati sugli incidenti in Emilia-Romagna

Negli ultimi anni l’Emilia-Romagna, al pari delle altre regioni d’Italia, ha segnato un andamento altalenante nelle statistiche sull’incidentalità nel territorio regionale.

Dopo un preoccupante aumento registrato nel 2017, con un +23,1% di vittime sulle strade, i dati del 2018 hanno segnato un nuovo importante calo dei numeri per poi, nel 2019, vedere un nuovo rialzo, in particolare del numero delle vittime (+11,4%), toccando i livelli del 2013.

I dati del 2020, anno contrassegnato dai lunghi mesi di mesi di lockdown per l’emergenza pandemica con la conseguente riduzione drastica degli spostamenti dei cittadini, hanno segnato dati in forte calo.

Il 2021 ha quindi ovviamente visto un rialzo dei numeri dell’incidentalità con 15.231 incidenti (+30,3% sul 2020), 19.618 feriti (+ 30% sul 2020) e 281 morti (+ 26% sul 2020).

La distrazione al volante, in particolare per l’uso degli smartphone, comporta sicuramente il 25% dei morti sulle nostre strade (dati ISTAT), anche se molti studi parlano di un dato che raggiunge l’80% dei casi. Basti pensare che inviare un breve sms o un messaggio su WhatsApp comporta fra i 10 e i 15 secondi di “buio” alla guida, e riduce del 50% i tempi di reazione.

Maranello, cantieri al via nelle scuole del territorio: lavori presso la materna Agazzi e le medie Ferrari-Galilei

Maranello, cantieri al via nelle scuole del territorio: lavori presso la materna Agazzi e le medie Ferrari-GalileiSono stati avviati in questi giorni a Maranello due importanti cantieri riguardanti l’edilizia scolastica. I lavori coinvolgono la scuola materna Agazzi e l’edificio che ospita le secondarie di primo grado Ferrari e Galilei.

Presso le scuole Agazzi l’intervento riguarderà la copertura: il suo rifacimento ne permetterà il completo isolamento, con l’obiettivo di migliorare l’efficientamento energetico dell’edificio, situato in Piazza Amendola. L’operazione comprenderà inoltre il rinnovo e l’impermeabilizzazione delle guaine, così da risolvere definitivamente alcune criticità dovute ad infiltrazioni d’acqua che hanno interessato la parte più datata della scuola.

Il progetto, costato complessivamente 294mila euro, è stato cofinanziato con 195mila euro intercettati dall’Amministrazione tra le risorse messe a disposizione dal PNRR. E da cronoprogramma la conclusione dell’intervento è prevista entro l’inizio delle attività scolastiche.

Con lo stesso intento è stato programmato anche il cantiere che sta interessando le scuole secondarie di primo grado in via Claudia, dove sono in corso i lavori per il secondo stralcio – il primo risale alla scorsa estate – finalizzato a portare la classe antisismica alla massima resistenza possibile. Il costo totale dell’intervento ammonta a 759mila euro, di cui 531mila, già intercettati nel 2021 da fondi statali.

Più nel dettaglio, i lavori riguardano l’inserimento di giunti strutturali con funzione antisismica in diverse pareti e pavimentazioni dello stabile. A fine intervento, pur senza aver modificato né spazi né linee architettoniche, l’immobile risulterà suddiviso in più blocchi, in modo che possano ‘assorbire’ separatamente eventuali sollecitazioni sismiche orizzontali con una maggiore efficacia, data dalla nuova flessibilità di cui sarà stata dotata la struttura.

“L’edilizia scolastica resta un’assoluta priorità per questa Amministrazione – spiegano il Sindaco Luigi Zironi e l’Assessore ai Lavori Pubblici Chiara Ferrari -: in questi anni con i nostri progetti siamo riusciti ad intercettare contributi importanti dal PNRR e da altri bandi ‘esterni’, cogliendo opportunità che ci hanno permesso di intervenire in diverse scuole, per migliorare sull’efficientamento energetico e sulla sicurezza. Inoltre, i cantieri più impegnativi sono stati programmati nei mesi estivi, proprio per non interrompere le lezioni e non causare disagi alle famiglie degli alunni, peraltro evitando il ricorso a soluzioni temporanee esterne”.

 

PNRR: le Province al Comitato del Governo per la transizione digitale UPI

PNRR: le Province al Comitato del Governo per la transizione digitale UPI“Una parte delle risorse che deriveranno dalla rimodulazione del PNRR sia destinata alle Province per gli investimenti sulla transizione digitale, considerato che queste istituzioni sono state sostanzialmente escluse dalle opportunità di innovazione tecnologica e digitale per la PA previste dal Piano”.

È la richiesta che ha avanzato oggi il Presidente di UPI Emilia-Romagna, Andrea Massari, Presidente della Provincia di Parma, intervenendo come delegato delle Province italiane nella Sala Verde di Palazzo Chigi alla riunione del Comitato interministeriale del Governo per la transizione digitale, presieduto dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alessio Butti e a cui ha preso parte anche il Ministro per l’Economia Giancarlo Giorgetti.

“Ringraziamo il Governo per avere voluto l’UPI al Comitato interministeriale, riconoscendo così il ruolo delle Province in questo percorso strategico – ha detto il Presidente Massari. “Considerate le funzioni di stazioni appaltanti e di raccolta e rielaborazione dati queste istituzioni sono centrali nello sviluppo dei sistemi di interoperabilità delle Pubbliche amministrazioni.

C’è poi da sottolineare – ha aggiunto – che il nuovo codice appalti, su cui le Province danno supporto a migliaia di Comuni, ci obbliga ad aggiornare le piattaforme per digitalizzare le procedure di gara: un percorso che ha bisogno di investimenti mirati che, come è stato previsto per tutte le altre amministrazioni pubbliche nazionali e locali, devono correttamente essere individuate anche per le Province nel PNRR”.

A Fiorano il Comune sollecita il pagamento della Tassa Rifiuti 2019

A Fiorano il Comune sollecita il pagamento della Tassa Rifiuti 2019Nell’ambito delle attività di verifica che i Comuni devono effettuare per garantire l’equità fiscale a tutela di tutti i contribuenti, informiamo la cittadinanza che si stanno effettuando i puntuali controlli dei pagamenti della Tassa Rifiuti dell’anno 2019. Coloro che nei prossimi giorni riceveranno l’avviso attraverso il servizio postale, potranno regolarizzare la loro posizione senza pagare more o sanzioni, a patto che il pagamento venga effettuato entro 30 giorni dal ricevimento dell’atto.

Coloro invece che abbiano ricevuto erroneamente un sollecito di pagamento riferito al 2019, possono rivolgersi all’ufficio Tari/Ica del Comune e presentare la documentazione dell’avvenuto pagamento per l’annullamento dell’atto.

Il Comune di Fiorano Modenese ricorda che è da tempo impegnato a contrastare e diminuire l’evasione fiscale per una maggiore equità pubblica. Il corretto adempimento da parte di ciascuno porta ad un beneficio collettivo perché determina una diminuzione delle tariffe, o quantomeno un minor incremento.

Per qualsiasi informazione, è possibile contattare l’Ufficio Tari comunale attraverso telefonando allo 0536/833269 oppure scrivendo agli indirizzi mail: tari.fioranomodenese@icatributi.it o ica.fioranomodenese@pec.icatributi.com (Pec). È anche possibile recarsi presso l’Ufficio su appuntamento, ecco gli orari: dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30, e il giovedì anche dalle 14.30 alle 17.00, fermo restando che dal 1° luglio al 9 settembre gli uffici comunali resteranno chiusi nella giornata del sabato.

 

Le proposte ANBI per una visione di futuro con il territorio al centro

Le proposte ANBI per una visione di futuro con il territorio al centro“L’Italia è un Paese idrogeologicamente fragile, ma bellissimo; per questo ha bisogno di una costante manutenzione, dalla montagna alle coste, per continuare ad avere, nello scenario climatico futuro e nel contesto competitivo globale, un ruolo da protagonista: sicurezza idrogeologica ed ottimizzazione della gestione idrica sono asset indispensabili per lo sviluppo del Paese”: a ribadirlo è il Presidente di ANBI, Francesco Vincenzi, all’indomani dell’annuale Assemblea dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue, svoltasi a Roma, presenti, tra gli altri, i Ministri, Gilberto Pichetto Fratin  e Francesco Lollobrigida, oltre a centinaia di rappresentanti degli enti di bonifica ed irrigazione italiani. Ai lavori sono anche intervenuti il Viceministro, Galeazzo Bignami;  il Sottosegretario, Luigi D’Eramo; i Presidenti di Commissione, Francesco Battistoni e Giovanni Maria Bergesio; gli Europarlamentari, Paolo De Castro e Nicola Procaccini.

Particolarmente significativo è stato il messaggio inviato dal Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani che, impedito ad essere presente dalla contingenza internazionale, ha scelto l’Assemblea ANBI per annunciare la candidatura di Roma a sede del Forum Mondiale dell’Acqua 2027.

Nei due giorni di confronto con il mondo della politica, dell’economia e della ricerca,  ANBI ha riproposto, per le proprie competenze, le azioni da realizzare prioritariamente per la migliore  gestione della risorsa idrica nel tempo dei cambiamenti climatici.

Forte è stato il richiamo alla necessità di Piano straordinario 2023-2030 per la realizzazione di nuovi invasi sostenibili e multifunzionali, il cosiddetto Piano Laghetti per lo stoccaggio d’acqua da utilizzare nel momento del bisogno (attualmente l’89% dei 300 miliardi di metri cubi annuali di pioggia va perduto in mare…). L’obbiettivo è garantire disponibilità idrica non solo per fini irrigui, ma anche per le esigenze potabili e civili, industriali, energetiche, ambientali, turistico-ricreative, antincendio e, se l’individuazione delle aree per i bacini fosse a monte dei  centri urbani, anche per la sicurezza idrogeologica. Il Piano, da finanziare con un fondo pluriennale adeguato, dispone attualmente di un pacchetto di 389 progetti, redatti dai Consorzi di bonifica e perlopiù immediatamente cantierabili. Tali interventi determinerebbero effetti positivi sia sulla produzione agroalimentare del Paese (nel 2022, un valore di circa 580 miliardi di euro con circa 61 miliardi di euro di export), sia importanti benefici ecosistemici sull’ambiente naturale; inoltre, importante sarebbe la ricaduta positiva sull’occupazione con l’attivazione di oltre 24.000 nuovi posti di lavoro.

E’ inoltre necessario addivenire ad un progressivo ampliamento ed efficientamento della superficie agricola, attrezzata con impianti irrigui collettivi (attualmente 3,5 milioni di ettari), attraverso soluzioni innovative per l’ottimizzazione d’uso della risorsa idrica (digitalizzazione, monitoraggio, gestione automatizzata e telecontrollata delle reti di adduzione e distribuzione, avanzati servizi climatici per un uso razionale ed efficiente della risorsa idrica). Il marchio registrato di certificazione GocciaVerde, attestante l’uso sostenibile della risorsa idrica nel processo produttivo della filiera agroalimentare e la piattaforma telematica di consiglio irriguo Irriframe sono testimonianza della capacità di innovazione dei Consorzi di bonifica ed irrigazione.

Serve poi un Piano di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per la messa in sicurezza del territorio contro il dissesto idrogeologico: dal  consolidamento e sistemazione degli argini alla sistemazione degli alvei; dalla realizzazione di barriere contro la risalita del cuneo salino alle foci fluviali al  potenziamento delle idrovore. È urgente rimuovere le limitazioni alla capacità di invaso dei bacini esistenti, oggi ridotta del 10% per il sedime accumulato sui fondali. Il Piano ANBI, a disposizione del Paese, prevede oltre 850 interventi per un investimento di oltre 4 miliardi di euro, capaci di sviluppare occupazione per circa 21.000 posti di lavoro.

Infine, bisogna consentire un maggiore utilizzo, in agricoltura, delle acque reflue depurate. Attualmente in Italia vengono dispersi circa 9 miliardi di metri cubi all’anno d’acqua rigenerata da impianti di depurazione e che potrebbe essere impiegata a scopo irriguo, se in grado di garantire la tutela della qualità e la salubrità delle produzioni agricole. Il tema delle acque depurate è un tema da affrontare con concretezza, in quanto può essere una soluzione integrativa rispetto ai problemi di scarsità idrica, determinata dal cambiamento climatico e dal moltiplicarsi degli usi concorrenti della risorsa. È necessario che la gestione attiva delle acque reflue in agricoltura sia garantita sicura in tutte le aree geografiche del Paese e che l’efficacia degli attuali trattamenti depurativi sia certificata anche verso inquinanti quali microplastiche, metalli pesanti, elementi radioattivi, antibiotici, ecc. . È fondamentale, quindi, la rapida predisposizione, concertata con le Istituzioni ed i portatori d’interesse, dei “piani di gestione dei rischi” connessi al riutilizzo delle acque reflue trattate in agricoltura.

“Questo – conclude Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI  – è il concreto contributo dei Consorzi di bonifica ad una visione di futuro, che abbia al centro il territorio e lo sviluppo delle comunità, che lo abitano. Siamo onorati di metterlo a disposizione del Paese e di averlo condiviso nei due giorni di Assemblea, con qualificati rappresentanti dei soggetti decisori e della società civile.”

All’Assemblea ANBI hanno portato il loro contributo:

Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo, Presidente e Segretario Generale Coldiretti; Cristiano Fini, Presidente CIA; Giovanna Parmigiani, Giunta Confagricoltura; Josè Nuncio, Presidente Irrigants d’Europe;

i rappresentanti d’impresa: Renzo Piraccini, Presidente Macfrut; Giordano Colarullo, Direttore Generale Utilitalia; Fabrizio Palermo, Amministratore Delegato ACEA; Gabriella Chiellino, Ceo IMQ eAmbiente Group; Catia Bastioli, Amministratore Delegato Novamont;

inoltre: Nicola Dell’Acqua, Commissario Straordinario per l’Emergenza Siccità; Marco Casini, Segretario Generale Autorità di Bacino Distrettuale Appennino Centrale; Giuseppe Blasi, Capo Dipartimento DIPEISR – MASAF; Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento Protezione Civile; Paolo Cuccia, Presidente Gambero Rosso;

e gli assessori regionali:  Stefania Saccardi (Vicepresidente Toscana); Nicola Caputo, (Campania), Alessio Mammi (Emilia Romagna), Luca Sammartino (Vicepresidente Sicilia), Stefano Zannier (Friuli-Venezia Giulia), Ornella Segnalini (Comune di Roma).

In regione l’Artigianato tiene il passo

In regione l’Artigianato tiene il passoAndamento positivo per le costruzioni (volume d’affari +1,5 per cento), industria in flessione (produzione -1,2 per cento). Dal Registro Imprese si segnala una diminuzione sia nelle costruzioni (-1,6 per cento) che nell’industria (-3,1 per cento)

L’industria è in calo, mentre le costruzioni riescono ancora a registrare risultati positivi. È quanto rileva l’indagine sulla congiuntura del settore Artigianato di Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna relativa al primo trimestre 2023.

L’artigianato nell’industria

La produzione delle imprese artigiane della manifattura regionale ha fatto registrare una diminuzione tendenziale (-1,2 per cento) quindi un risultato inferiore rispetto al complesso dell’industria regionale nello stesso trimestre (+1,1 per cento). Questo aspetto è chiaramente correlato alla dimensione aziendale delle imprese artigiane.

L’andamento del fatturato valutato a prezzi correnti ha fatto segnare un incremento molto contenuto (+0,5 per cento). Anche la dinamica del fatturato estero si è ridotta, ma è rimasta positiva (+1,1 per cento) risultando superiore a quella del mercato interno.

Il processo di acquisizione degli ordini ha subito un arretramento (-1,2 per cento), sensibilmente peggiore di quello del fatturato. Gli ordinativi provenienti dai mercati esteri invece hanno mantenuto un andamento positivo rispetto al trimestre precedente (+0,7 per cento). Il periodo di produzione assicurato dalla consistenza del portafoglio ordini si è ridotto lievissimamente, ma è risultato ancora elevato e pari a 8,2 settimane. Anche il grado di utilizzo degli impianti delle imprese si è mantenuto elevato riducendosi in maniera molto lieve dal 73,5 al 73,2 per cento.

L’aspetto dimensionale

Riguardo alla produzione, l’evoluzione in negativo ha confermato la chiara correlazione dell’andamento congiunturale con la dimensione delle imprese anche nel breve periodo. Questo è evidente per le imprese minori (-1,6 per cento). Più lieve la flessione (-0,6 per cento) per le piccole imprese.

Il Registro delle imprese

A fine marzo 2023 le imprese attive ammontavano a 25.634 con una caduta del 3,1 per cento rispetto allo stesso mese dello scorso anno, pari a una perdita di 823 imprese. Appare evidente che le sole imprese artigiane hanno determinato oltre il 65 per cento della diminuzione della base imprenditoriale dell’industria.

La tendenza alla diminuzione è presente in tutti i settori.

In particolare, la riduzione della base imprenditoriale è stata determinata dall’ampia caduta nel settore della moda (-201 imprese, -4,6 per cento), nell’industria della metallurgia e delle lavorazioni metalliche (-259 unità, -3,9 per cento), nell’industria alimentare e delle bevande (-98 imprese, -3,3 per cento), dall’ampio raggruppamento della “meccanica, elettricità ed elettronica e dei mezzi di trasporto” (-89 unità, -1,7 per cento), poi industria ceramica, del vetro e dei materiali per l’edilizia (-3,4 per cento), e aggregato altra manifattura” (-85 unità, -2,4 per cento).

Riguardo alla forma giuridica, sono aumentate solo le società di capitale (+2,1 per cento, +91 imprese) giunte a rappresentare il 17,1 per cento. Si sono ridotte in modo sensibile le società di persone (-355 unità, -5,2 per cento) e hanno subito un calo le ditte individuali (-557 unità, -3,6 per cento).

L’artigianato nelle costruzioni

La tendenza positiva che caratterizza da 24 mesi l’artigianato delle costruzioni emiliano-romagnolo è proseguita anche nel primo trimestre 2023, ma a ritmi più contenuti.

Il volume d’affari a prezzi correnti ha fatto registrare un nuovo incremento rispetto allo stesso periodo del 2022 (+1,5 per cento), ma la ripresa per le imprese artigiane del settore è stata chiaramente inferiore alla crescita del 3,0 per cento registrata dal complesso dell’industria delle costruzioni regionale, che ha visto le imprese medio grandi da 50 a 499 addetti realizzare l’incremento nettamente più rapido (+6,2 per cento), mentre la crescita si è praticamente arrestata per le imprese minori (+0,3 per cento).

Il Registro delle imprese

A fine marzo 2023 la consistenza delle attive nelle costruzioni è risultata pari a 50.762, vale a dire 834 in meno (-1,6 per cento). L’andamento risulta inferiore rispetto al livello nazionale (+0,1 per cento), ma solo leggermente inferiore in confronto al totale regionale dell’industria delle costruzioni (-1,0 per cento). La tendenza è legata alle imprese operanti nei lavori di costruzione specializzati (-1,5 per cento, -669 unità), prima beneficiate dagli incentivi, ma ancora più quelle impegnate nella realizzazione di edifici (-2,4 per cento, -162 unità).

Osservando la forma giuridica, l’unica componente in crescita è quella delle società di capitali (+9,8 per cento, 403 unità), tanto che questa classe è giunta a costituire l’8,9 per cento delle imprese artigiane attive nelle costruzioni. La flessione della base imprenditoriale artigiana è stata determinata dalla tendenza negativa delle ditte individuali (-1.094 unità, -2,6 per cento) e dalla discesa delle società di persone (-2,8 per cento, -127 unità). Infine, il piccolo gruppo delle cooperative e consorzi, più soggetto a oscillazioni per la sua ristrettezza, ha avuto un’ancora più rapida diminuzione (-8,5 per cento).

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 7 luglio 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 7 luglio 2023In prevalenza sereno o poco nuvoloso con locali addensamenti pomeridiani ad evoluzione diurna sui rilievi con scarsa possibilità di isolati rovesci. Temperature minime intorno ai 18/21 gradi. Massime attorno a 30 gradi sulle pianure interne e 27/28 gradi sulla costa. Venti deboli, inizialmente nord-orientali tendenti a divenire orientali in giornata. Mare poco mosso.

(Arpae)

Il Sassuolo calcio tra mercato e raduno prepara la prossima stagione

Il Sassuolo calcio tra mercato e raduno prepara la prossima stagioneContinua il calciomercato e la sintesi al momento in casa neroverde è la seguente: partito Davide Frattesi per l’Inter in entrata i due romanisti Volpato e Missori.

Si lavora per il riscatto sempre dall’Inter di Pinamonti come di Bajrami dall’Empoli. In uscita anche Zortea verso l’Atalanta di Gasperini.

Ci sono inoltre da formalizzare le operazioni di riscatto per Locatelli da parte della Juventus, Raspadori dal Napoli, Traore dal Bornemouth e Ayhan dai turchi del Galatasaray.

Il Sassuolo sarà in raduno il 10 luglio al centro sportivo Mapei per poi partite in ritiro alla volta di Vipiteno (Bz) dall’11 al 27 Luglio.

(Claudio Corrado)

ABK Group continua il programma di investimenti

ABK Group continua il programma di investimenti

ABK Group, azienda leader nel settore ceramico che ha raggiunto nel 2022 un fatturato di 233 milioni di euro, dopo l’ingresso di Gardenia Orchidea e della francese Devres nel Gruppo, avvenuto due anni fa, continua la sua strategia di crescita ed espansione.

Il Gruppo ha infatti annunciato l’acquisizione del ramo d’azienda della ex Target Group di Fiorano Modenese, comprensiva di marchi, impianti e immobili: una prestigiosa palazzina uffici e 6000 mq di stabilimento. Il “portafoglio” dei brand del Gruppo si amplierà con 14 Ora Italiana e Fuoriformato, entrambi posizionati nel segmento alto di gamma, con una mission fortemente orientata al design e alla decorazione, anche grazie alle produzioni “made to order” che riportano la ceramica artistica su grande lastra.

Parallelamente ABK Group comunica l’entrata in funzione della nuova linea per la produzione di grandi lastre Full Vein 3D a spessore maggiorato nello stabilimento di Solignano, che rappresenta una delle realtà produttive più all’avanguardia ed ecosostenibili a livello mondiale.

Frutto di investimenti per 20 milioni di euro dedicati a innovazione e ricerca, questo upgrade tecnologico consentirà di produrre lastre a vena passante, con la miscelazione digitale controllata di diverse materie prime colorate, e permetterà al Gruppo di raggiungere una capacità produttiva di 13 milioni di mq annui.

“Questi passaggi – ha spiegato Roberto Fabbri, Presidente di ABK Group – ci consentiranno di accogliere l’aumento dimensionale che stiamo perseguendo con l’intenso programma di investimenti attuato negli ultimi anni e di creare una sede di rappresentanza commerciale con spazi espositivi dedicati a tutti i brand del Gruppo. Un altro importante tassello nel nostro percorso di riposizionamento nel segmento luxury del settore ceramico.”

La neo responsabile prende il testimone da Luciana Pedroni che rimane nel coordinamento regionale come vice responsabile

La neo responsabile prende il testimone da Luciana Pedroni che rimane nel coordinamento regionale come vice responsabile
Luciana Pedroni, Monia Repetti, Alessandro Corchia

Monia Repetti, 34 anni, è la nuova Responsabile Regionale di Coldiretti Donne Impresa. Laureata in “Finanza e Risk Management”, dopo alcuni anni di lavoro all’estero, nel 2020 Monia Repetti ha maturato la decisione di impegnarsi nell’azienda agricola di famiglia nel Comune di Fidenza, inserendosi con il papà nell’attività zootecnica di produzione di latte per Parmigiano – Reggiano, con una produzione di 30 mila quintali.

“Ringrazio Luciana Pedroni che mi ha preceduta e tutti quelli che mi hanno accordato la fiducia perché potessi ricoprire questo importante ruolo; Donne Impresa Coldiretti è un movimento molto dinamico e coeso, nel quale mi impegnerò sin da subito a portare il mio contributo per proseguire le attività che vedono ci vedono attive su più fronti: dai progetti con le scuole ai mercati di Campagna Amica, alle Fattorie Didattiche, all’agricoltura sociale, dall’attività di informazione e formazione alle azioni solidali in collaborazione con diversi enti. Oltre alle sfide sindacali che ci aspettano una su tutte il contrasto al cibo sintetico” ha detto la nuova responsabile.

La neo responsabile prende il testimone dalla reggiana Luciana Pedroni, che ha condotto il coordinamento regionale per gli ultimi 5 anni e che rimane come vice responsabile.

All’incontro sono intervenuti anche i Direttori provinciali di Coldiretti Emilia Romagna assieme alle Coordinatrici di Donne Impresa.

Torna a Bologna, dal 12 al 17 settembre, la Coppa Davis

Torna a Bologna, dal 12 al 17 settembre, la Coppa DavisBologna si prepara ad abbracciare nuovamente la Coppa Davis e la nazionale italiana. Dopo l’esordio dello scorso anno, dal 12 al 17 settembre, il palcoscenico della ‘Unipol Arena’ di Casalecchio di Reno (Bo) ospiterà ancora una volta gli azzurri, impegnati nel Gruppo A con Canada, Cile e Svezia, per uno degli appuntamenti più importanti e attesi nel cartellone di oltre 100 eventi promosso dalla Regione Emilia-Romagna.

Un risultato frutto dell’accordo tra Federazione Italiana Tennis e Padel, Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna, firmato lo scorso anno e valido fino al 2026, che porta sotto le  Due Torri uno dei quattro gironi delle fasi finali del più importante torneo al mondo a squadre del tennis maschile.

Stamane, presso la sede del Comune di Bologna a Palazzo d’Accursio in Piazza Maggiore, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della fase a gironi delle Davis Cup Finals 2023, con la partecipazione di Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel; Stefano Bonaccini, presidente della Regione; Roberta Li Calzi, assessora allo Sport e bilancio del Comune di Bologna; Filippo Volandri, capitano della Nazionale italiana di Coppa Davis e la presenza del sindaco di Casalecchio di Reno, Massimo Bosso.

L’Italia di Capitan Volandri esordirà mercoledì 13 settembre alle ore 15 contro i campioni in carica del Canada: un’occasione immediata di riscatto dopo la sconfitta dello scorso anno in semifinale contro i nordamericani, poi vincitori – per la prima volta nella loro storia – dell’ambito trofeo grazie al netto successo in finale sull’Australia. La selezione tricolore tornerà quindi in campo venerdì 15 alle ore 15 per affrontare il Cile, per poi chiudere il proprio girone domenica 17 (sempre alle 15) contro la Svezia.

Il programma completo dei match del Gruppo A:

  • Martedì 12, ore 15: Svezia vs Cile
  • Mercoledì 13, ore 15: Canada vs Italia
  • Giovedì 14, ore 15: Canada vs Svezia
  • Venerdì 15, ore 15: Italia vs Cile
  • Sabato 16, ore 15: Canada vs Cile
  • Domenica 17, ore 15: Italia vs Svezia

Le prime due classificate del gruppo si qualificheranno insieme alle vincitrici degli altri 3 gironi – giocati a Manchester (Regno Unito), Valencia (Spagna), Croazia (sede da definire) – per le Final 8 in programma al ‘Palacio de Deportes José María Martín Carpena’ di Malaga dal 21 al 26 novembre 2023.

Le attività dell’Istituto superiore di formazione “Roberto Lombardi”

L’Istituto superiore di formazione “Roberto Lombardi” ha in programma diverse iniziative promozionali rivolte ai più giovani, che potranno così vivere l’atmosfera della Coppa Davis anche nel cuore della città.

Il 12 settembre tutti i convocati ai raduni regionali, ai CPA, alla Coppa d’Inverno, alla Coppa Belardinelli e alla Coppa delle Province, verranno invitati all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno ad assistere agli allenamenti in programma al mattino e alla sfida, Svezia-Cile, della prima giornata in programma nel pomeriggio.

Sempre il 12 settembre, in Piazza Maggiore, verrà allestito un campo da tennis che sarà a disposizione dei ragazzi e delle ragazze delle scuole tennis riconosciute dalla FITP: saranno presenti insegnanti e  fiduciari dell’ISF per garantire lo svolgimento delle attività. Tutti i partecipanti saranno invitati ad assistere all’incontro in programma nel pomeriggio. Dal giorno successivo, sempre nella piazza simbolo del capoluogo emiliano, verranno coinvolti gli allievi e le allieve degli istituti scolastici di Bologna. Infine, sarà allestito un campo da tennis davanti alla ‘Unipol Arena’ a disposizione delle scuole tennis dei circoli di Casalecchio di Reno e Bologna.

Info biglietteria

È possibile acquistare i biglietti per le sfide di Davis Cup in programma alla ‘Unipol Arena’di Casalecchio di Reno sul sito di ticketing ufficiale dell’evento, raggiungibile al link https://tickets.italy.daviscup.com/it e sul sito Ticketone.

Per i tesserati della Federazione Italiana Tennis e Padel è previsto uno sconto del 20% sull’acquisto del singolo biglietto e uno sconto del 10% sull’acquisto degli abbonamenti.

Da quest’anno, per tutti i tifosi c’è un’ulteriore imperdibile possibilità: a partire da martedì 12 fino a domenica 17, chi ha acquistato un biglietto potrà – nella giornata stessa di validità del proprio tagliando – accedere all’impianto anche la mattina e assistere all’allenamento delle squadre sino alle ore 12 (solo del campo principale, i secondari non saranno accessibili al pubblico).

Serie A TIM 2023/24: il calendario delle partite del Sassuolo

Serie A TIM 2023/24: il calendario delle partite del Sassuolo
Alessio Dionisi (foto Sassuolocalcio.it)

Reso nota dalla federazione la nuova stagione di Serie A 2023/2024 che per i neroverdi prevede la partenza in casa contro l’ Atalanta del 20 agosto.

A seguire Napoli – Sassuolo (27 agosto); Sassuolo – H Verona (3 settembre); Frosinone – Sassuolo (17 Settembre); Sassuolo – Juventus (24 Settembre); Inter – Sassuolo (27 settembre); Sassuolo – Monza (1 ottobre); Lecce – Sassuolo (8 ottobre); Sassuolo – Lazio (22 ottobre); Sassuolo – Bologna (29 ottobre); Torino – Sassuolo (5 novembre); Sassuolo – Salernitana (12 novembre); Empoli – Sassuolo (26 novembre); Sassuolo – Roma (3 dicembre); Cagliari – Sassuolo (10 dicembre); Udinese – Sassuolo (17 dicembre); Sassuolo – Genoa (23 dicembre); Milan – Sassuolo (30 dicembre); Sassuolo – Fiorentina (7 gennaio); Juventus – Sassuolo (14 gennaio); Sassuolo – Napoli (21 gennaio); Monza – Sassuolo (28 gennaio); Bologna – Sassuolo (4 febbraio); Sassuolo – Torino (11 febbraio); Atalanta – Sassuolo (18 febbraio); Sassuolo – Empoli (25 febbraio); H Verona – Sassuolo (3 marzo); Sassuolo – Frosinone (10 marzo); Roma – Sassuolo (17 marzo); Sassuolo – Udinese (30 marzo); Salernitana – Sassuolo (7 aprile); Sassuolo – Milan (14 aprile); Sassuolo – Lecce (21 aprile); Fiorentina – Sassuolo (28 aprile); Sassuolo – Inter (5 maggio); Genoa – Sassuolo (12 maggio); Sassuolo – Cagliari (19 maggio); Lazio – Sassuolo (26 maggio).

Questo il commento al calendario da parte dell’allenatore del Sassuolo Alessio Dionisi “Ogni anno l’uscita del calendario mi ricorda il suono della vecchia campanella di scuola: ricreazione finita, si torna in classe! In effetti tanti esami ci aspettano in questa nuova stagione”.

Migliora la raccolta del vetro in Emilia Romagna

Migliora la raccolta del vetro in Emilia RomagnaIn regione, in linea con il balzo in avanti a livello nazionale del tasso di riciclo, che registra un +4,2%, passando dal 76,6% nel 2021 all’80,8% nel 2022.

In Emilia Romagna, ogni cittadino ha raccolto e avviato al riciclo 49,3 kg di vetro nel 2022, in crescita rispetto ai 48,5 kg/abitante registrato nel 2021 e superiore alla media delle regioni del Nord, che si fermano a 48.9 kg per abitante.
Nell’ultimo anno, grazie al più importante intervento strutturale voluto da CoReVe e Anci per migliorare quantità e qualità della raccolta del vetro, sono stati finanziati 122 progetti in 351 Comuni, per un valore complessivo di quasi 12 milioni di euro, capace di coinvolgere 7 milioni di cittadini.

Nelle regioni del Centro Nord sono stati coinvolti 206 Comuni e 1,2 milioni di abitanti, per un valore totale di progetto di circa 1,5 milioni di euro.

I dati sono stati presentati dal Consorzio per il recupero del vetro (CoReVe) a Milano nel corso di un evento arricchito da un percorso espositivo su falsi amici del riciclo e gli errori più comuni della raccolta differenziata realizzato con la collaborazione di Stefano Bonora, illustratore, muralista, artista, che fa parte del collettivo Bonora Brothers con suo fratello Mattia.

“Abbiamo raggiunto un nuovo traguardo nella sfida dell’economia circolare, con l’Italia, che non solo si conferma per il 4° anno consecutivo al di sopra del target UE fissato al 2030 (75%) ma capace, anche, di sfondare i 2,5 milioni di tonnellate di vetro raccolto in un anno – ha dichiarato il presidente Gianni Scotti, illustrando i dati. “Migliorare qualità e quantità della raccolta del vetro è l’obiettivo principale del Coreve e negli ultimi mesi abbiamo potuto registrare i primi effetti del più importante intervento mai realizzato in questo senso”.

Lasciare che finisca vetro riciclabile in discarica è un enorme spreco e i dati CoReVe lo dimostrano: “La contabilità ambientale del riciclo mostra in modo evidente che l’uso di vetro riciclato comporta innumerevoli vantaggi – ha continuato Scotti. Stiamo parlando di un risparmio di 4,2 milioni di tonnellate di materie prime, pari a circa 2 volte il volume del Colosseo, che determina un risparmio economico tra il 20 e il 30%. Inoltre, il ricorso al riciclo permette di risparmiare per la produzione di vetro il 25% dell’energia e il 25% del gas naturale, con un risparmio di almeno 360 kg di Co2 per tonnellata di prodotto”.

Grazie agli ottimi risultati di riciclo nell’ultimo anno, è stata evitata l’immissione in atmosfera di 2,5 milioni di tonnellate di gas a effetto serra, pari a quelli derivanti dalla circolazione di circa 1,6 milioni di autovetture euro 5 di piccola cilindrata, con una percorrenza media di 15mila km. Dal rottame che le vetrerie hanno complessivamente riciclato, derivano inoltre risparmi di energia per oltre 436 milioni di metri cubi di gas, equivalenti ai consumi domestici di oltre 580 mila famiglie italiane o di una città da oltre 1,6 mln di abitanti.

Numeri molto positivi, che tuttavia rischiano di essere in parte vanificati dal recente aumento dei prezzi del rottame di vetro, la cui crescita sta favorendo il ritorno al consumo di materia prima vergine, con conseguenti effetti sull’ambiente.

“I dati mettono bene in luce i vantaggi ambientali che il riciclo consente di avere ma, nonostante questi, si sta creando una situazione potenzialmente pericolosa. Assistiamo infatti, a causa di comportamenti speculativi, all’abnorme crescita dei prezzi del rottame di vetro che sta spingendo gli operatori economici a consumare più materia prima vergine riducendo la materia prima seconda (frutto del riciclo) con conseguente impatto ambientale negativo.  Il rottame di vetro è passato da valori anche negativi, ai 20-30 euro del 2019 a picchi oltre 220 euro a tonnellata nelle ultime aste, rendendo più economico l’utilizzo di materie prime vergini rispetto all’MPS, risultato del trattamento del rottame di vetro riciclato. Ciò sta pericolosamente invertendo un trend che vedeva le vetrerie italiane utilizzare sempre più materiale riciclato per le proprie produzioni, basta pensare che per produrre bottiglie per il vino o olio si può arrivare ad utilizzare fino al 95% di MPS.  L’Italia non può permettersi da un punto di vista ambientale il ritorno all’uso di materie prime vergini, pur nel rispetto delle regole di mercato, appaiono indispensabili norme che tengano anche conto degli effetti sull’ambiente di tali trend” – spiega Scotti.

“Grazie all’impegno di tutti- ha concluso il presidente – puntiamo ad avere un tasso di riciclo che tocchi l’83% nel 2023 e che sfondi l’86% nel 2025”.

Per raggiungere questi ambiziosi traguardi occorre coinvolgere i cittadini, i giovani, i ragazzi e per fare questo CoReVe ha annunciato una serie di iniziative che vanno dalla produzione di un cartoon dedicato ai temi della sostenibilità per i più piccoli, ad una nuova campagna di comunicazione sia social che advertising fino al lancio di un Premio per sostenere il giornalismo di qualità sui temi del riciclo e delle tematiche ambientali.

 

Porta a porta, Francesco Macchioni replica al Sindaco Menani: “quando si accusa ci vuole onestà intellettuale”

Porta a porta, Francesco Macchioni replica al Sindaco Menani: “quando si accusa ci vuole onestà intellettuale”“Nel tempo ci siamo abituati, o forse, per meglio dire, ce ne siamo fatti una ragione degli interventi un po’ bizzarri del primo cittadino quando si sente preso in causa. Per certi aspetti è anche un amico e una brava persona; ma arrivare alle false accuse nei miei confronti, e della lista che rappresento, non è accettabile”. Inizia così la replica di Francesco Macchioni al Sindaco Menani sul ‘porta a porta’.

 

“Forse non ha memoria, o peggio ancora, nasconde la verità ai cittadini per evitare brutte figure.

Nel giugno 2022, il Sindaco e il consiglio comunale, hanno votato in modo consapevole un nostro ordine del giorno dove si approvava, a maggioranza, di fermare l’estensione del porta a porta su tutto il territorio di Sassuolo.

La votazione presupponeva che di concerto si sarebbe perseguito questo fine, senza se e senza ma; ed esistevano le condizioni per farlo.

La verità non si nasconde: esiste agli atti un impegno istituzionale che questa giunta, di proposito, non ha mai voluto portare a termine.

Non si può ad oggi affermare che la nostra lista sta strumentalizzando sul porta a porta, è dalla parte degli incivili e promette la luna: è vero l’esatto contrario.

Il Sindaco si deve rendere conto che ha perso un’occasione per stare dalla parte dei cittadini e non di HERA.

Si sarebbe dovuto preoccupare più dei suoi uomini, dal momento che alcuni assessori giravano per la città, con lo scopo di dissuadere cittadini e commercianti a non sottoscrivere la nostra raccolta firme sui rifiuti; a fronte invece di un impegno, da parte nostra, profuso a portare la testimonianza dei tanti cittadini scontenti, davanti agli occhi del gestore”.

“Un anno fa – prosegue Macchioni –  il contratto con HERA esisteva già; evidentemente non lo si è neanche mai letto.

Ci vuole un po’ di onestà intellettuale: tutti i contratti hanno delle regole alle quali entrambi le parti si devono attenere, e motivi per i quali si può anche recedere: e questo di HERA non fa eccezione.

A favore dei comuni sono presenti diversi articoli sul contratto stipulato tra ATENSIR ed HERA – sono pubblici e consultabili andando sul portale di ATENSIR – sui quali l’Amministrazione ha appositamente omesso di argomentare, perché evidentemente si è accorta che giocano a sfavore della tesi sostenuta dal Sindaco.

La lingua con i quali sono scritti è l’italiano, comprensibile, si spera, sia dall’Amministrazione che dalla maggior parte dei sassolesi:

 

Art. 53 – Contestazione degli inadempimenti del gestore e risoluzione del contratto

Applicazione dell’art. 176/ D.Lgs 50/2016 – I Comuni concorrono a disciplinare la gestione dei rifiuti urbani con appositi regolamenti, nello specifico:

a)         le misure per assicurare la tutela igienico-sanitaria in tutte le fasi della gestione dei rifiuti urbani

b)         le modalità del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani

c)         le modalita del conferimento, della raccolta differenziata e del trasporto dei rifiuti urbani

e)          le misure necessarie ad ottimizzare le forme di conferimento, raccolta e trasporto

dei rifiuti primari di imballaggio in  sinergia con  altre  frazioni  merceologiche,

fissando standard minimi  da rispettare

 

 

Art. 58 – Penali e decurtazioni per mancata esecuzione del servizio

Di seguito a questo articolo, sono elencate le numerose casistiche – e a Sassuolo non possiamo dire non ce ne siano state –  alle quali il comune avrebbe potuto, e dovuto sollevare contestazioni nei confronti di HERA, e di conseguenza applicare la penale prevista dal contratto stesso.

Non abbiamo mai preteso che si difendano gli incivili, ma ci teniamo a distanze da chi vuole andare a braccetto con HERA e ci accusa di demagogia a scapito di chi paga un servizio vergognoso.

Noi siamo abituati ad altre ambizioni Sindaco; abbiamo dimostrato a più riprese che volere è potere: i cittadini saranno in grado di giudicare da soli gli avvenimenti”.

“Rispondo all’ultima parte del comunicato di Menani, confermando che per quanto riguarda le urne, noi siamo sereni, il consiglio che mi ha dato di essere tranquillo, lo lascio al Sindaco: un detto locale ricorda che “tranquillo” alla fine lo avevano punito!!” conclude Macchioni.

 

Bellezze culturali e paesaggistiche da raggiungere in treno: esce oggi la nuova guida all’Emilia-Romagna

Bellezze culturali e paesaggistiche da raggiungere in treno: esce oggi la nuova guida all’Emilia-RomagnaLinee ferroviarie che diventano veri e propri itinerari turistici e treni regionali che da mezzo di trasporto, grazie ai paesaggi attraversati, si trasformano e diventano parte del viaggio stesso. L’Emilia-Romagna si può scoprire anche così, attraversandone il territorio senza fretta, in cerca di bellezze nascoste e meno note, di curiosità e punti di interesse non scontati, tutti raggiungibili comodamente a piedi dalle stazioni ferroviarie.

“L’Emilia-Romagna in treno” edita da Giunti Editore e realizzata in collaborazione con Trenitalia Tper, è l’ultima guida turistica della collana “I Regionali da Vivere” lanciata dalla casa editrice insieme a Trenitalia. È stata presentata oggi nella sede della Regione, alla presenza dell’assessore regionale a Turismo e Mobilità sostenibile, Andrea Corsini, dell’ad di Trenitalia Tper, Alessandro Tullio, e del direttore di Divisione della Giunti Editore, Marco Bolasco.

“Viaggiare è vivere, soprattutto se il viaggio è sereno, a misura d’uomo: il viaggio in treno. L’offerta dei treni regionali nelle nostre stazioni è capillare e le soste nelle stazioni riservano sorprese”.

Così recita l’introduzione della guida, in vendita da oggi nelle librerie e online, un compendio dettagliato di itinerari con suggerimenti culturali, turistici e gastronomici. Da Piacenza a Misano Adriatico, da Bologna a Rimini passando per Ravenna, da Bologna verso Ferrara, ma anche da Guastalla a Reggio Emilia, da Suzzara a Parma, o ancora dal capoluogo emiliano verso Portomaggiore o San Felice sul Panaro: sono otto gli itinerari presi in considerazione e 46 le tappe, in città più o meno note, fra grandi classici e autentiche sorprese. La guida, in 160 pagine, offre un nuovo punto di vista – a portata di treno e da raggiungere a piedi nelle vicinanze delle stazioni ferroviarie – delle bellezze culturali, naturalistiche, con suggerimenti enogastronomici e dei servizi necessari al turista.

Da sempre considerati i treni dei pendolari, negli ultimi anni l’utilizzo dei Regionali è in forte crescita nei fine settimana e nei periodi di vacanza, quando il treno da mezzo di spostamento casa-lavoro o casa-scuola diventa occasione di viaggio e di scoperta del territorio, oltre a un modo per evitare code estenuanti nelle strade. Fra le destinazioni di punta dell’estate 2023 l’Emilia-Romagna gioca un ruolo importante, una ‘terra di mille seduzioni’, come suggerisce Antonio Machado nella guida, meta di eccellenza delle vacanze estive degli italiani e di moltissimi stranieri.

Gli interventi

“Grazie all’esperienza e alla professionalità di Giunti Editore- afferma l’assessore Corsini- abbiamo oggi uno strumento in più per ampliare la conoscenza della nostra regione attraverso l’utilizzo dei treni regionali.  È un tipo di turismo che vogliamo incentivare, sempre più attento all’ambiente, che rivaluta la dimensione lenta e rilassante del treno, con i suoi ‘finestrini con vista’ sui paesaggi e le città dell’Emilia-Romagna”.

“Anche quest’anno abbiamo investito sui treni aggiuntivi verso la costa nei fine settimana e con il ritorno dei Regionali diretti dal Piemonte e dal Veneto alla Riviera Romagnola. Un’azione- chiude l’assessore-, che sta riscuotendo un buon successo di pubblico e che, all’indomani dell’alluvione, assume un significato ancora più importante. Non solo l’intera regione è pronta ad accogliere i turisti per la stagione estiva, ma lo fa puntando su un mezzo ‘ecologico’ se pensiamo agli investimenti della Regione che porteranno a breve solo flotte elettrificate sulla rete regionale. Un gesto di cura e rispetto del territorio che promuove anche una dimensione di viaggio alla scoperta del turismo dell’esperienza”.

“Sono sempre di più le persone che scelgono il treno per gli spostamenti leisure – afferma l’ad di Trenitalia Tper, Alessandro Tullio-. È una dinamica in costante crescita anche in Emilia-Romagna, grazie ad una offerta commerciale sempre più capillare e grazie ai nuovi treni regionali di Trenitalia Tper, pronti ad accompagnare tutti in modo confortevole, sicuro e sostenibile”.

“L’originalità di questa guida, realizzata insieme a Giunti Editore-ha aggiunto-, sta nell’essersi voluta adattare al percorso dei treni regionali, valorizzando per ciascuna delle 8 tratte proposte tutte le opportunità offerte dalle località in cui fermano i nostri treni e raggiungibili a piedi dalle stazioni. Una guida non solo per l’estate e non solo per un turismo di prossimità in una regione che apre le porte anche a chi proviene da altre parti d’Italia. Un altro tassello-conclude Tullio-, che si aggiunge nel percorso di grande innovazione che contraddistingue Trenitalia Tper”.

“Con la collana “Regionali da vivere” – ha spiegato il direttore di divisione della Giunti Editore, Marco Bolasco-, abbiamo cercato di raccontare un turismo diverso, alla portata di tutti: guide che usano il treno per scoprire ciò che magari non era lontano da noi e che grazie al treno riusciamo a scoprire o a riscoprire. Perché da quel finestrino possiamo osservare luoghi che non sempre sono accessibili alle auto e perché il treno permette un modo diverso di relazionarsi con il territorio. Territori che vogliamo, sì, leggere sotto il profilo culturale e artistico ma, attraverso queste guide, anche e soprattutto per le loro ricchezze naturalistiche e gastronomiche”.

 

Le offerte dei treni regionali

Fra le novità dell’offerta di Trenitalia Tper messa a punto insieme a Regione Emilia-Romagna, il ritorno dei Regionali diretti fra il Piemonte e la Riviera Romagnola, con corse nel fine settimana che da 4 passano a 8 e il debutto nei week end di due corse fra Venezia Santa Lucia e Cattolica via Ravenna. Riproposta anche l’Orobica Line particolarmente cara ai turisti provenienti da Bergamo e Brescia. Nel terzo e quarto fine settimana di giugno questi treni sono stati scelti da più di 23 mila passeggeri. Complessivamente, nello stesso periodo, sono state oltre 110 mila le persone che hanno scelto i treni regionali per raggiungere città d’arte e spiagge della Romagna – con punte di quasi 39 mila a Rimini, oltre 18 mila a Ravenna, più di 10 mila a Riccione e altrettanti a Cervia e una media di 6.500 a Cesenatico e a Cattolica – grazie anche alla conferma di tutti i treni aggiuntivi proposti con successo lo scorso anno.

Di mafia parliamo anche d’estate: a Formigine la rassegna continua con Nando Dalla Chiesa

Di mafia parliamo anche d’estate: a Formigine la rassegna continua con Nando Dalla ChiesaSi rinnova venerdì 7 luglio alle 21 presso il castello di Formigine l’appuntamento con “Di mafia parliamo anche d’estate”, rassegna organizzata dal Comune, patrocinata da Avviso pubblico, ideata e condotta da Pierluigi Senatore.

Ospite della serata sarà Nando Dalla Chiesa, sociologo e politico italiano che per l’occasione presenterà il suo ultimo libro “La legalità è un sentimento. Manuale controcorrente di Educazione civica”. Presidente onorario di Libera, associazione contro le mafie fondata da don Luigi Ciotti, Dalla Chiesa è il secondogenito del generale dell’Arma dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso nel 1982 dopo essere stato nominato prefetto di Palermo con l’incarico di contrastare Cosa Nostra. Fu proprio il capoluogo siciliano il teatro della sua uccisione, avvenuta pochi mesi dopo il suo insediamento, nella strage di via Carini in cui morirono anche la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo. Oggi Nando Dalla Chiesa è professore ordinario di “Sociologia della criminalità organizzata”, “Sociologia e metodi di educazione alla legalità” e “Geopolitica e criminalità organizzata” presso l’Università degli Studi di Milano.

Il prof. Dalla Chiesa ci condurrà alla consapevolezza che, proprio per la natura della società (specialmente quella italiana), l’educazione alla legalità, più che obbedienza, richiede capacità di sostenere ed esercitare il conflitto in modo coraggioso, aperto e costruttivo.

Fiorano Park e Andàm a Vegg

Fiorano Park e Andàm a VeggAll’interno del ‘Sempre Maggio Fioranese’  terzo appuntamento di Fiorano Park, la rassegna estiva che animerà gratuitamente diverse serate al Parco XXV Aprile in via S. Caterina a Fiorano Modenese. Giovedì 6 luglio alle ore 21.00 sarà la volta di Marco Dieci e Giorgio Buttazzo con lo spettacolo musicale “Un po’ di note sulle spalle”.

In Piazza Menotti invece, lunedì 10 luglio, alle ore 21.00, arriva la 49^ puntata di Andàm a vegg. Uno spettacolo sulle nostre origini, profondamente legato al territorio, raccontato come sempre da Giuliana Cuoghi insieme a  Donato Gualmini, Vincenzo Ingrami e Luigi Giuliani. I grandi ospiti della serata: il cantautore Matteo Becucci, già vincitore di “X – Factor” 2009 e vocal coach del programma Rai “Tale e quale show”. Il “Duo Torri”, già presenti col Costipanzo Show, comici fissi degli spettacoli “RatataBum”, “il mago di Oz”, Colorado Cafè. Poi Chico Laurenza, cantante e ormai ospite fisso dello spettacolo. Durante la serata sarà consegnato il Premio Riconoscenza dall’Associazione Leongatto di Spezzano che organizza insieme a Fiorano in Festa e G.P. Eventi. Ingresso sempre gratuito.

 

“L’ETS oltre l’emergenza energetica, tra mercato e ideologia”, ieri seminario a Sassuolo

“L’ETS oltre l’emergenza energetica, tra mercato e ideologia”, ieri seminario a SassuoloDopo un periodo di continue tensioni sui prezzi dell’energia, Confindustria Ceramica con il contributo di UniCredit ha affidato a Nomisma Energia uno studio sugli impatti del sistema Emission Trading (ETS) della UE per il settore.

Una preview dello studio che verrà finalizzato nei prossimi mesi è stata presentata ieri a Sassuolo in un seminario dal titolo “L’ETS oltre l’emergenza energetica, tra mercato e ideologia”, che è stata anche l’occasione per approfondire gli attuali scenari dei mercati energetici e le sfide della decarbonizzazione per un settore da sempre impegnato ad investire sulla sostenibilità dei propri processi.

Dopo i saluti di Giovanni Savorani, Presidente di Confindustria Ceramica, e di Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord di UniCredit, ha preso la parola Davide Tabarelli. Il Presidente di Nomisma Energia ha sottolineato come il sistema ETS abbia richiesto ai Paesi Europei uno sforzo sproporzionato: in 30 anni l’Europa ha ridotto le emissioni di CO2 di un miliardo di tonnellate, mentre il resto del mondo – nello stesso periodo – le ha aumentate di 14 miliardi. Un sistema che comporta rischi di deindustrializzazione, come dimostra chiaramente il calo del pil pro capite italiano a partire dal 2008. Davide Tabarelli ha poi evidenziato una seconda, forte criticità, rispetto ai piani ambientali dell’UE. “Se negli ultimi 30 anni le emissioni si sono ridotte del 30%, l’Unione Europea chiede che nei prossimi 7 ci sia un ulteriore taglio del 25%, traguardo impossibile da raggiungere sia per l’elevato livello di efficientamento già raggiunto che per l’assenza di salti tecnologici disponibili per il settore ceramico”.  Il terzo aspetto di preoccupazione riguarda la competitività internazionale, dove il differenziale tra i costi medi di produzione italiani e quelli di Cina ed India è peggiorato anche a causa dei maggiori costi connessi all’ETS, e a poco servirà CBAM – un sistema che imporrà dazi alle importazioni nella UE di alcuni prodotti in base al loro contenuto di carbonio – che “è una bella fregatura doppia. Nel senso che l’adozione del CBAM azzererà tutte le quote gratuite sulle emissioni di CO2 e si pone come una mina ad alto potenziale sul commercio internazionale”. Nomisma Energia e Confindustria Ceramica stanno lavorando alla costruzione di uno studio sugli effetti della recente riforma ETS e sui correttivi normativi necessari a livello europeo.

Francesco Orsi, Responsabile Italian Commodity Desk UniCredit, ha delineato un quadro storico del consumo e dei flussi di trasporto del gas a livello mondiale, dal quale si evince come in Europa il gas russo sia stato sostituito principalmente dall’import di gas liquefatto, il cui prezzo è fortemente influenzato a livello mondiale dalla domanda asiatica che ne assorbe i volumi maggiori. Una previsione al 2025 evidenzia come domanda ed offerta di gas dovrebbero bilanciarsi, anche se l’aleatorietà del contributo dell’energia idroelettrica e di quella nucleare francese e l’evoluzione del quadro geopolitico determineranno una forte competizione negli approvvigionamenti e, con essa, una situazione di estrema volatilità ancora a lungo dei prezzi. Da qui la necessità di sviluppare le competenze e l’utilizzo degli strumenti utili alla gestione del rischio sia nella attività day to day di breve-medio termine che nella pianificazione di lungo periodo. Il team di specialisti di Corporate Treasury Sales di UniCredit aiuta in tal senso le aziende, nella definizione e nell’implementazione di strategie per la gestione del rischio di prezzo relativo alle commodities. La piattaforma digitale proprietaria UC Trader sviluppata dalla banca, inoltre, consente ai clienti l’accesso immediato all’esecuzione di strumenti di copertura sulle materie prime.

Alessandro Bianchi di Nomisma Energia ha compiuto una analisi del mercato delle quote ETS, evidenziando come gran parte delle transazioni di quote di emissione avvengano sul mercato secondario e come si sia ormai registrato un chiaro disaccoppiamento tra le quotazioni della CO2 e quelle dei combustibili. Il valore delle quote è quindi fortemente influenzato dagli interventi normativi della Commissione e dai prezzi obiettivo fissati dagli intermediari finanziari piuttosto che da reali sottostanti fisici o dal risultato ultimo della dinamica domanda – offerta.

Nella successiva tavola rotonda Armando Cafiero, Direttore Generale di Confindustria Ceramica, richiamando i grandi investimenti in impianti innovativi effettuati dal settore (441 milioni di euro nel 2022, pari al 6,2% del fatturato) ha evidenziato che questi non sono stati stimolati dal prezzo della CO2 a 100 €/ton ma, piuttosto, dall’esigenza di recuperare competitività sui mercati internazionali.

Il sistema ETS sta mostrando di non essere un efficace motore di innovazione ambientale per le imprese, perché queste non hanno a disposizione un salto tecnologico possibile; esso introduce inoltre penalizzazioni paradossali per le imprese che investono in cogenerazione o in nuovi impianti per accrescere la loro compatibilità ambientale.

Il meccanismo unilaterale europeo si mostra quindi inefficace da un punto di vista ambientale e tende solo ad accrescere i costi produttivi in Europa all’opposto, ad esempio, dell’Inflaction Reduction Act americano che vuole limitare i costi produttivi per rendere possibile la riconversione ecologica dei processi industriali.

“Abbiamo organizzato questo incontro dedicato a Energia e ETS assieme a UniCredit- dichiara Giovanni Savorani, Presidente di Confindustria Ceramica – perché credo molto importante questa collaborazione tra imprese e modo finanziario. Abbiamo tutti un interesse coincidente che sia definito rapidamente un quadro normativo e regolatorio realistico e razionale, che consenta alle imprese di seguire una trasformazione ecologica e tecnologica ordinata e sostenibile nel medio termine, in grado di sostenere il lavoro e la qualità della vita per tutti”.

Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit ha sottolineato: “Il nostro Gruppo si pone come partner di riferimento per il sistema produttivo italiano per accompagnarne la crescita sostenibile. Agiamo su più fronti, mettendo a disposizione dei nostri clienti consulenza e soluzioni taylor made anche a sostegno degli investimenti in ottica Esg e per la gestione dei rischi di volatilità delle commodities. A ciò si aggiungono piani operativi specifici come UniCredit per l’Italia, con azioni per un valore potenziale di 10 miliardi. Crediamo fortemente, inoltre, nell’importanza di sostenere eventi funzionali allo sviluppo del business. L’incontro organizzato con Confindustria Ceramica va in questa direzione. Siamo determinati a sostenere questa eccellenza del Made in Italy anche nelle sfide complesse che si trova ad affrontare”.

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