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venerdì, 25 Aprile 2025
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Alberi monumentali: più tutele per i giganti della natura, grazie al progetto di legge della Giunta

Alberi monumentali: più tutele per i giganti della natura, grazie al progetto di legge della GiuntaVeri e proprio giganti della natura, testimoni silenziosi di epoche lontane arrivati fino a noi. Esemplari unici per caratteristiche morfologiche come la circonferenza del tronco, l’altezza, lo sviluppo dei rami e della chioma, ma anche la rarità botanica, la particolare collocazione nel paesaggio e il legame con avvenimenti storici e culturali.

La Regione rafforza la tutela degli alberi monumentali regionali e lo fa con un progetto di legge approvato nell’ultima seduta dalla Giunta, che in questo modo aggiorna una precedente legge del 1977, in linea con la disciplina nazionale.

Tra le novità del testo, che ribadisce l’intangibilità di questi esemplari: l’istituzione di un elenco regionale, di una banca-dati georeferenziata, di una Zona di protezione dell’albero (Zpa) di almeno 10 metri di raggio, l’obbligo di recepimento dei vincoli di tutela negli strumenti urbanistici dei Comuni e nei regolamenti degli Enti parco, il rafforzamento delle attività di comunicazione e di informazione.

Il testo porta in capo alla Regione la gestione di questi alberi – compresa l’autorizzazione degli interventi che dovessero essere necessari a tutela della pubblica incolumità – e stanzia un plafond di risorse di quasi 600 mila euro per il triennio 2023-2025. Finanziamenti che serviranno a sostenere, attraverso appositi bandi, gli interventi di cura sia da parte di enti pubblici che di privati cittadini.

Ma non solo: con il nuovo progetto vengono per la prima volta individuati – e tutelati –i boschi vetusti, quei boschi, cioè, che da almeno 40 anni non sono stati oggetto dell’intervento umano e che per questo presentano caratteristiche naturalistiche e di biodiversità di particolare valore.

“Nel 1977 la Regione Emilia-Romagna è stata pioniera nella protezione degli alberi monumentali. Oggi confermiamo e rafforziamo la nostra attenzione per questi esemplari che rappresentano un vero e proprio bene comune di grande interesse sul piano ambientale, paesaggistico e storico- sottolinea l’assessora regionale ai Parchi e forestazione, Barbara Lori-.  Vogliamo dare continuità e regolarità all’attività di gestione, in linea con le più avanzate conoscenze dell’arboricoltura, una disciplina che in questi anni ha fatto passi da gigante. E vogliamo valorizzare questi esemplari sul piano comunicativo, consapevoli che possono rappresentare anche un importante traino turistico per i territori appenninici. Non meno importante la scelta di definire i criteri per individuare e tutelare sia gli alberi monumentali che i boschi vetusti, anche questi una preziosa risorsa sul piano della biodiversità per l’intera comunità regionale”.

Gli alberi monumentali regionali

Singoli, in filare o in gruppo. Sono 600 gli alberi monumentali presenti in Emilia-Romagna, di cui 102 sono anche alberi monumentali d’Italia.  Ma altri sono in lista di attesa per fare il loro ingresso nell’elenco regionale.

Chiunque può, infatti, comunicare alla Regione alberi ritenuti meritevoli di tutela. Non solo Comuni ed Enti territoriali, ma anche privati, associazioni, scuole grazie ad una scheda disponibile on line nella quale indicare, oltre al tipo di pianta e alla sua localizzazione, anche le caratteristiche salienti, allegando la relativa documentazione fotografica.

La ripartizione per provincia vede Bologna con 162 alberi monumentali, Piacenza con 37, Parma con 32, Reggio Emilia con 90, Modena con 108.  In provincia di Forlì-Cesena sono 51, in quella di Ravenna 61, mentre nel Riminese e nel Ferrarese sono rispettivamente 36 e 20.

Tantissime le specie rappresentate: platani, pioppi, faggi, gelsi, cedri, cipressi, castagni, tigli, aceri, olmi. E ancora: pini, ippocastani, frassini e tassi. Su tutti svettano però le querce con 360 esemplari complessivi.

Per segnalare un albero monumentale:

https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/parchi-natura2000/sistema-regionale/flora/alberi-monumentali/la-segnalazione-di-un-albero-monumentale-di-pregio-regionale

Fiorano Park e Cinema sotto le Stelle

Fiorano Park e Cinema sotto le StelleAll’interno del ‘Sempre Maggio Fioranese’  quinto appuntamento di Fiorano Park, la rassegna estiva che animerà gratuitamente diverse serate al Parco XXV Aprile in via S. Caterina a Fiorano Modenese. Giovedì 20 luglio alle ore 21.00 sarà la volta della cantautrice Ellen River e del cantautore Marco Baroni, con il suo ultimo disco “Luoghi Comuni”.

Per la rassegna Cinema Sotto le Stelle, alle 21.30 presso il Castello di Spezzano, sempre giovedì 20 luglio sarà proiettato “Delta”, un thriller dal clima neo-western con Alessandro Borghi e Luigi Lo Cascio, al prezzo speciale di 3,50 euro.

Asfaltature 2023: a Fiorano stanziato circa 1 milione di euro

Asfaltature 2023: a Fiorano stanziato circa 1 milione di euroAnche questa estate sono partiti importanti lavori di asfaltatura stradale a Fiorano Modenese, così da migliorare la viabilità e rendere più agevole il transito dei veicoli dei cittadini. Nella giornata di ieri – 17 luglio – ha preso avvio la prima fase del progetto, dal costo complessivo di circa mezzo milione di euro, e riguarda via Circondariale S. Francesco (nel tratto tra via Ghiarola Vecchia e via Ghiarola Nuova). A seguire il rifacimento del manto interesserà prima via Leopardi, via Manzoni, via Goldoni e via Arno; poi via Sanzio, via Caravaggio e via Buonarroti. Il tutto dovrebbe avere termine nel mese di settembre.

Da questo ne conseguono diverse modifiche viabilità, quali: il restringimento della carreggiata di via Circondariale; il divieto di transito e sosta presso via Leopardi, via Manzoni, via Goldoni e via Arno; il senso unico alternato in via Carducci, con divieto di sosta.

La seconda fase del progetto di ri-asfaltatura sarà comunque completata entro la fine dell’anno, anche qui per un costo di circa 500 mila euro.

“Come negli ultimi anni – commenta l’assessore Monica Lusetti – anche nel 2023 abbiamo stanziato importanti risorse su asfalti e marciapiedi, proseguendo con attenzione la manutenzione delle strade maggiormente trafficate, la cui asfaltatura era avvenuta ormai diversi decenni fa”.

 

Lunedì 24 luglio ultima seduta del Consiglio comunale sassolese prima della pausa estiva

Lunedì 24 luglio ultima seduta del Consiglio comunale sassolese prima della pausa estivaSi svolgerà lunedì prossimo, 24 luglio a partire dalle ore 20,30 presso la Sala delle Adunanze Consiliari in via Pretorio 18, l’ultima seduta del Consiglio Comunale di Sassuolo prima della pausa estiva.

La seduta, convocata dal Presidente del Consiglio Comunale Luca Caselli in modalità mista, avrà cinque punti all’ordine del giorno di cui una interrogazione.

Si inizierà con l’interrogazione a firma della capogruppo di Forza Italia Claudia Severi avente ad oggetto “La banda ultra larga di open fiber”.

Si proseguirà con il trasferimento gratuito al Comune di Sassuolo di alloggi Acer di provenienza ex demanio dello stato – lr n. 24/2001 art. N. 49; e, in seguito, con la cessione onerosa ad E-Distribuzione di area in territorio comunale per la costruzione di una futura cabina primaria.

Al punto n°4 del Consiglio Comunale è prevista la “verifica della salvaguardia degli equilibri di bilancio e variazione di assestamento generale del bilancio di previsione 2023-2025, a cui seguirà il “riconoscimento debito fuori bilancio derivante da sentenze della corte di giustizia tributaria di II grado dell’Emilia Romagna sez. 13 nn. 243 e 244 del 16 gennaio 2023 e n. 679 del 16 giugno 2023.

 

Contributi per i libri di testo: le domande da settembre

Contributi per i libri di testo: le domande da settembreA partire dal prossimo 5 settembre e fino al 26 ottobre sarà possibile presentare domanda per borse di studio e libri di testo. Le domande dovranno essere presentate solo on-line all’indirizzo https://scuola.er-go.it tramite una di queste modalità:

•  identità digitale Spid (Sistema Pubblico di identità digitale)

•  Cie (Carta d’identità elettronica)

•  Cns (carta nazionale dei servizi).

Per fare domanda è obbligatorio essere in possesso di attestazione Isee non superiore a € 15.748,78.

Si invitano pertanto le famiglie ad attivarsi per il rilascio dell’attestazione Isee. Si consiglia di scegliere come modalità di pagamento Iban Bancario. Il conto deve essere intestato al richiedente o al suo delegato.

Si deve presentare una domanda per ogni studente. Può fare domanda il genitore, il tutore legale o lo studente maggiorenne. Nel caso di studente maggiorenne, la domanda può essere presentata anche dal genitore/tutore purché delegato dallo studente stesso.

Per eventuali ulteriori informazioni è possibile consultare il sito della Regione Emilia-Romagna oppure rivolgersi al Comune, Servizio Istruzione:

•  Elisa Vangelisti – tel. 0536 880 963 – evangelisti@comune.sassuolo.mo.it

•  Carmela Schifano – tel. 0536 880 691 – carmela.schifano@comune.sassuolo.mo.it

•  Ufficio Relazioni con il Pubblico – tel. 0536 880 801 – urp@comune.sassuolo.mo.it

In risalita le imprese giovani Emiliano Romagnole

In risalita le imprese giovani Emiliano RomagnoleSeppur di poco, ma aumentano ancora le imprese giovanili. È quanto emerge dai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna.

Alla fine del primo trimestre 2023 le imprese attive giovanili emiliano-romagnole sono risultate 26.911 con un incremento di 231 unità (+0,9 per cento) rispetto allo stesso periodo del 2022, soprattutto grazie all’aumento nelle costruzioni e nei servizi diversi dal commercio.
Al contrario, a livello regionale, le imprese non giovanili si sono ridotte (-1,4 per cento, -5.118 unità).
Il trend delle imprese giovanili è assai diverso se si considerano due sottoinsiemi non disgiunti: le imprese di giovani donne (giovanili e femminili) e quelle di giovani stranieri (giovanili e straniere). Le imprese femminili giovanili sono 7.025 pari al 26,1 delle imprese giovanili regionali. Sono concentrate in tre divisioni di attività: commercio al dettaglio (17,3 per cento), ristorazione (12,8 per cento) e servizi per la persona (14,1 per cento).
Nel trimestre in esame si è avuta una perdita di 111 imprese con una forte flessione tendenziale (-3,0 per cento) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Alla stessa data le imprese giovanili straniere sono risultate 7.615 pari al 28,3 delle imprese giovanili dell’Emilia-Romagna. Sono fortemente concentrate soprattutto nelle costruzioni (32,2 per cento), quindi in misura minore nel commercio al dettaglio (14,7 per cento), nella ristorazione (10,5 per cento) e nelle altre attività di servizi per la persona (5,0 per cento).
Nell’ultimo anno la crescita tendenziale delle imprese giovanili straniere ha sensibilmente accelerato (+2,7 per cento, +197 imprese).

I settori di attività economica.
Nel trimestre la consistenza delle imprese giovanili non è aumentata in tutti i macrosettori. L’incremento è stato determinato dalle costruzioni dove lo sviluppo è stato evidente (+6,5 per cento, +309 imprese), grazie soprattutto alla realizzazione di lavori specializzati (+270 unità, +5,1 per cento) e poi edifici (+5,1 per cento).
In seconda battuta dalle attività professionali, scientifiche e tecniche (+146 unità, +11,3 per cento), che è risultata la più consistente tra tutte le sezioni e nell’ambito della quale spiccano i notevoli incrementi delle imprese attive nella pubblicità e ricerche di mercato (+19,5 per cento, +78 unità) e di quelle delle attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale (+12,6 per cento, +44 unità). Con numeri inferiori e un passo più contenuto la crescita delle attività immobiliari (+7,7 per cento, +65 unità), che beneficiano di una ripresa del settore, e l’aumento delle altre attività dei servizi (+30 unità, +1,8 per cento), determinato dalle attività dei servizi alla persona (+48 unità, +3,2 per cento).

La dinamica è risultata positiva per l’insieme dei servizi diversi dal commercio (+124 imprese, +1,1 per cento) nei quali operano 11.289 imprese, ovvero il 41,9 per cento delle giovanili regionali.
Una nota dolente viene invece dal settore del commercio (-3,0 per cento, -194 imprese).
Considerando l’insieme dei servizi appare un rallentamento nei servizi di alloggio e ristorazione (-128 unità, -4,4 per cento). In flessione pure le attività di trasporto e magazzinaggio (-3,7 per cento, -23 imprese).
A fine marzo risultavano attive nell’industria 1.852 imprese giovanili pari al 6,9 per cento della base imprenditoriale giovanile. Si registra una perdita di 27 unità (-1,4 per cento) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La flessione è derivata dalle industrie della moda (-25 unità, -7,6 per cento), dovuta in particolare alle attive nelle confezioni (-21 unità, -8,4 per cento), e dell’alimentare (-17 unità, -7,8 per cento), oltre che da una flessione delle attività impegnate nella fabbricazione di prodotti in metallo (-14 unità, -2,9 per cento). Queste variazioni negative non sono state compensate dall’aumento delle attive nella riparazione, manutenzione e installazione di macchine (+18 unità, +6,8 per cento) e nell’industria del mobile (+13 unità, +6,8 per cento).

Infine, con un lieve incremento è proseguito ancora il recupero delle imprese giovanili attive nell’agricoltura, silvicoltura e pesca (+19 imprese, +0,8 per cento) salite a 2.350 pari all’8,7 per cento della base imprenditoriale giovanile.

La forma giuridica.
L’incremento delle imprese giovanili è principalmente da attribuire alle ditte individuali, (+374 unità, +1,8 per cento).
Le società di persone invece, non sono riuscite a invertire la tendenza negativa (-8,7 per cento, -132 unità): continua a incidere l’attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata semplificata.

Negli ultimi dieci anni, mentre il rilievo delle società di capitale è quasi raddoppiato con un aumento di 7,6 punti percentuali, si sono quasi dimezzate le quote delle cooperative e consorzi, con un calo di sei decimi, e delle società di persone in diminuzione di 4,4 punti percentuali. Il peso delle ditte individuali invece si è ridotto solo di 2,6 punti percentuali.

Città in scena – Festival Diffuso della Rigenerazione urbana arriva a Livorno

Città in scena – Festival Diffuso della Rigenerazione urbana arriva a Livorno
Barbara Lori (Copyright Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)

Le migliori esperienze di rigenerazione urbana insieme a tanti progetti in corso di realizzazione o appena realizzati nelle regioni di Emilia-Romagna, Toscana e Umbria saranno i protagonisti della terza tappa di Città in scena – Festival Diffuso della Rigenerazione urbana, che si terrà a Livorno il 18 luglio 2023 presso Hangar Creativi. Promosso da Ance – Associazione Nazionale Costruttori Edili, Associazione Mecenate 90, CIDAC – Associazione delle Città d’Arte e Cultura e Fondazione Musica per Roma, con il patrocinio di IN/ARCH, il Festival vuole esaltare e valorizzare la forte capacità progettuale delle città italiane, in particolare quelle intermedie alle prese con la grande sfida del Pnrr.

Ricco il programma della terza tappa, organizzata con il patrocinio del Comune di Livorno e la collaborazione di Ance Emilia Romagna, Ance Toscana, Ance Toscana Costa e Ance Umbria che vedrà la partecipazione di rappresentanti di istituzioni locali, università, progettisti, e imprese, ai due panel della giornata di lavori, con l’obiettivo di fornire uno sguardo sul futuro, a cominciare proprio dal Pnrr che sulla rigenerazione urbana prevede investimenti per oltre 1 miliardo e mezzo per le tre regioni coinvolte.

Previsti gli interventi di Barbara Lori, Assessore Programmazione territoriale, Edilizia, Politiche abitative della Regione Emilia-Romagna e Stefano Baccelli, Assessore Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio della Regione Toscana.

Le città si raccontano e si misurano con gli obiettivi indicati dalle 6 Missioni previste dal Pnrr. Rappresentano laboratori dell’innovazione sociale, culturale con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini e di generare uno sviluppo urbano sostenibile. La rigenerazione urbana rappresenta quindi una grande occasione per ripensare il disegno urbano, favorire la rivoluzione verde, risanare le periferie, mettere in valore il patrimonio abbandonato o in disuso, grazie anche alla partecipazione dei cittadini e delle imprese.

“Oggi ci troviamo di fronte ad esempi concreti di città del futuro, che trovano nella rigenerazione urbana la chiave di volta per una trasformazione della città nel segno della sostenibilità e della qualità dei luoghi e delle comunità – commenta Barbara Lori, assessora regionale alla Programmazione territoriale e paesaggistica, edilizia, politiche abitative -. Il nostro ruolo è quello di promuovere la rigenerazione urbana e le azioni, anche di semplificazione, approvate a partire dal 2018 con le nuove Legge Urbanistica Regionale.

Il nostro impegno per la rigenerazione urbana ha visto importanti risorse – oltre 100 milioni – assegnate a 126 interventi con i due bandi del 2018 e 2021. Diversi esempi che oggi, con i nuovi Piani Urbanistici Generali si collocano a pieno in una visione strategica più ampia in cui, il contrasto al consumo di suolo è sempre con maggior forza un obiettivo comune e condiviso.

Il lavoro comune, tra istituzioni e forze economiche, che sempre più potrà trovare soluzioni per un governo del territorio capace di trasformare e contrastare diseguaglianze territoriali e creare nuove opportunità attente ai bisogni e al necessario adattamento ai cambiamenti climatici”.

Per il Presidente di ANCE Emilia Romagna, Maurizio Croci, “I processi di rigenerazione urbana devono intendersi non solo come interventi urbanistico-edilizi, bensì come iniziative di sviluppo e riqualificazione del tessuto sociale, produttivo e culturale di una città. La rigenerazione urbana è, d’altra parte, un percorso ineludibile per contenere il consumo di suolo: ma è necessario un intervento normativo nazionale, che consenta il superamento delle regole oggi esistenti, pensate appunto per le città in espansione”.

La tappa di Livorno è l’occasione per ANCE Emilia Romagna per presentare due progetti: il primo, a Ravenna, di cui è stato recentemente pubblicato il bando di gara, punta al recupero del complesso edilizio noto come Isola San Giovanni, per destinarlo a residenza per studenti universitari. Ma si tratta di un’occasione di rigenerazione di ambito urbano molto più vasto.

Il secondo progetto, a Reggio Emilia, riguarda l’intervento di riqualificazione urbana di una parte dell’area delle ex Officine meccaniche reggiane: operare all’interno di un comparto industriale dismesso, stimola una nuova stagione di rigenerazione urbana, e al contempo agisce come volano depurativo, riqualificando non solo i concetti di memoria storico sociale del luogo e del quartiere, ma anche riequilibrando la struttura di una importante parte di città.

Dopo Livorno, il Festival proseguirà con altre tappe sul territorio italiano e culminerà a Roma a dicembre 2023 con un grande evento all’Auditorium Parco della Musica.

Maranello, a teatro in camper con “Incanta & Dora”

Maranello, a teatro in camper con “Incanta & Dora”
Roberta Biagiarelli©Barbara Pasquariello

Mercoledì 19 luglio alle ore 21.15 al Parco Due di Maranello va in scena “Incanta & Dora”, spettacolo con Roberta Biagiarelli e Sandro Fabiani proposto da Babelia & C. – progetti culturali. Ingresso gratuito, in caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà giovedì 20 luglio alla stessa ora e nello stesso luogo.

Il rombo di un motore, un mangiadischi a tutto volume, il suono di un clacson, luci degli anabbaglianti che fendono la sera, il pubblico che aspetta davanti ad uno spazio vuoto. Entra in scena Taddeo, un Volkswagen storico T2 del 1979 con a bordo una coppia di stravaganti ViaggiAttori: Roberta Biagiarelli e Sandro Fabiani. Lei è Incanta e lui è Dora e subito in scena esplode il teatro. Il loro teatro ha chiuso chissà da quanto tempo e sono stati costretti, per indole e per necessità, ad emigrare mettendosi in viaggio. Taddeo ineguagliabile protagonista, diviene un palcoscenico d’eccezione dal quale scaturiscono come un fuoco d’artificio, oggetti, suppellettili e mobili originali anni Settanta che arredano lo spazio e divengono portatori di storie e melodie a creare un’atmosfera vintage e scanzonata. Il pubblico diviene ospite nei pressi del camper d’Incanta & Dora, lei da vera padrona se ne prende cura con le parole che si muovono tra la nostalgia, l’amore e l’eccentricità, mentre Dora intrattiene il pubblico tra gag e canzoni chic anni Settanta. La coppia di ViaggiAttori si destreggia tra i racconti dei loro viaggi e degli incontri fatti, con l’arte di chi sa incantare, uno spettacolo leggero con stile e di raffinata complicità. Un progetto che seduce e diverte nello stare insieme per nutrire l’immaginazione di relazioni. Incanta & Dora è l’occasione per portare un po’ di teatro anche in luoghi non attrezzati o periferici.

Sandro Fabiani©Barbara Pasquariello

Formigine, ‘Di mafia parliamo anche d’estate’: l’edizione 2023 si chiude con Rosaria Costa

Formigine, ‘Di mafia parliamo anche d’estate’: l’edizione 2023 si chiude con Rosaria CostaSi terrà venerdì 21 luglio alle 21 all’interno del Castello di Formigine l’ultimo appuntamento dell’anno con “Di mafia parliamo anche d’estate”, rassegna organizzata dal Comune con il patrocinio di Avviso pubblico, ideata e condotta da Pierluigi Senatore.

A chiudere la terza edizione del ciclo di incontri dedicato alla legalità sarà Rosaria Costa, vedova di Vito Schifani, uno degli agenti della scorta di Giovanni Falcone, morto con Antonio Montinaro e Rocco Dicillo nella strage di Capaci del 23 maggio 1992. Colpita da questa sciagura a soli 22 anni e con un bambino di 4 mesi, Rosaria Costa è diventata nota nel mondo intero per il suo dolentissimo discorso al funerale di Stato per le vittime della strage.

A Formigine, Costa presenterà il suo libro “La mafia non deve fermarvi. Una vita dedicata alla lotta per la legalità, attraverso il racconto della vedova Schifani”. Come racconta per la prima volta in questo libro, dopo la perdita del marito rimase inizialmente in Sicilia con il desiderio di lottare e reclamare giustizia. Per questo motivo si avvicinò a Paolo Borsellino fino alla strage di via D’Amelio, dove morì anche lui. Gli anni successivi, segnati dall’arresto di Totò Riina, la videro sempre in prima fila in quella che, da allora e ancora oggi, lei interpreta come una missione di testimonianza. Arrivò anche un giorno in cui per Rosaria rimanere in Sicilia non fu più sostenibile e si trasferì in Liguria per costruirsi una nuova vita. Ma oggi è riuscita a tornare nella sua terra d’origine, come donna nuova e come testimone di un’epoca drammatica, consapevole di dover continuare a tenere alta la bandiera della legalità.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

 

Emilia-Romagna pronta a partire con la riorganizzazione della Rete dell’emergenza- urgenza

Emilia-Romagna pronta a partire con la riorganizzazione della Rete dell’emergenza- urgenzaL’Emilia-Romagna è pronta. La riorganizzazione della Rete dell’emergenza/urgenza può partire. Illustrata la settimana scorsa dall’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, in Commissione assembleare, e dopo un confronto a tutto campo con gli attori coinvolti – il mondo della sanità, le organizzazioni sindacali, i professionisti, gli amministratori locali attraverso le Conferenze territoriali sociosanitarie (Ctss), la sanità privata convenzionata e i componenti il Patto per il lavoro e per il Clima – nel pomeriggio di ieri è stata approvata dalla Giunta regionale, che ha licenziato le Linee di indirizzo per le Aziende sanitarie. Saranno adesso queste ultime a definire l’organizzazione dei servizi sulla base del modello regionale, scelte che verranno approvate nei territori nell’ambito delle Ctss da sindaci e amministratori locali, restituendo un quadro complessivo alla Regione.

“Questa riforma, che attueremo in modo graduale e progressivo – spiega Donini- cambierà, in meglio, i servizi di cura e assistenza ai cittadini nelle situazioni di emergenza-urgenza. Non vogliamo correre il rischio della desertificazione dei Pronto soccorso, né chiudere i presidi sul territorio, né tanto meno privatizzare, come altrove sta avvenendo a causa della mancanza del personale sanitario. Ai cittadini diamo la garanzia che in emergenza, cioè a rischio vita, verranno presi in carico in modo ancora più rapido ed efficace. Mentre, per i bisogni di salute a bassa criticità, i cittadini potranno fare riferimento alla rete di Centri di Assistenza per le Urgenze (Cau), che costituiremo in prossimità dei grandi Pronti soccorso, in alcune Case della comunità, nelle strutture sanitarie territoriali già oggi caratterizzate da una gestione pressoché totale di codici bianchi e verdi, e in alcuni poliambulatori dei medici di medicina generale, risparmiando tempo a parità di efficienza di prestazione e di sicurezza. Parliamo di una riforma completa del sistema- conclude Donini- che non ha precedenti nel nostro Paese”.

Una riforma che potrebbe aprire la strada nel Paese: l’Agenas, l’Agenzia sanitaria nazionale, la sta approfondendo su mandato del ministero della Sanità, così come in Conferenza Stato-Regioni è stato dato mandato di fare lo stesso, avendo individuato una possibile strada di riforma valida in tutta Italia.

 

I punti forti della riforma

Innanzitutto, dedicare i Pronto soccorso ai casi più gravi, sgravandoli di attività che possono essere gestite più velocemente altrove.

E poi la nascita dei Centri di Assistenza e Urgenza (CAU), distribuiti capillarmente sul territorio e in grado di rispondere, di norma giorno e notte, alla gran parte dei bisogni e delle urgenze a bassa complessità clinica e assistenziale espresse da parte delle persone.

Inoltre, la creazione di equipe medico-infermieristiche, le UCA, che opereranno a domicilio del paziente; senza dimenticare il potenziamento della telemedicina, con 20mila postazioni informatiche già previste in tutta l’Emilia-Romagna.

Infine, il potenziamento della struttura operativa del 118.

 

Gli obiettivi

C’è un obiettivo chiaro, ambizioso ma raggiungibile che si è data la Regione: dopo decenni in cui il servizio sanitario regionale ha costantemente fornito alti livelli di assistenza ai propri cittadini – come testimoniato dal posizionamento sempre ai vertici in Italia sulla garanzia dei Lea – è oggi chiamato a gestire complessità e sfide diverse, che accomunano peraltro l’Emilia-Romagna al resto del Paese: dare nuove risposte ai nuovi bisogni di cura, fronteggiando al tempo stesso la carenza di personale sanitario e l’incremento della domanda di prestazioni.

Una trasformazione – dall’emergenza urgenza all’assistenza ospedaliera e territoriale – che vede l’Emilia-Romagna, forte delle sue avanzate competenze professionali e organizzative, di strutture all’avanguardia e di tecnologie innovative, prima Regione in Italia impegnata a ripensare l’organizzazione sanitaria, con un modello ambizioso che potrà appunto fare da apripista a livello nazionale.

La riforma, sintetizzata nel documento “Linee di indirizzo alle Aziende sanitarie per la Riorganizzazione della Rete dell’Emergenza Urgenza in Emilia-Romagna”, è stata dunque approvata in Giunta.

Tre le linee di intervento che le danno corpo: potenziamento dell’emergenza urgenza pre-ospedaliera; introduzione del Numero unico europeo di emergenza (NUE 112) e del Numero europeo armonizzato (NEA 116117), con 3 Centrali operative che lavoreranno in stretta relazione e contiguità con le 3 Centrali 118; istituzione dei Centri di assistenza e urgenza (CAU) territoriali per le cure mediche non emergenti.

 

Come saranno informati i cittadini

Per informare i cittadini e affiancarli in questa fase di cambiamento, la Regione lancerà una campagna di comunicazione, anche multimediale, rivolta a tutta la popolazione, con dettagli su: finalità della riorganizzazione; caratteristiche della nuova rete; tempistica di attivazione; casistica di chi può recarsi ai CAU in urgenza; ubicazione e funzionamento delle strutture, bisogni ai quali danno risposta. Al tempo stesso la campagna evidenzierà quali situazioni sanitarie necessitano invece di accesso diretto in Pronto soccorso.

Inoltre, proprio per valorizzare e mettere a sistema il prezioso contributo del volontariato che tanta parte ha nelle attività di soccorso in emergenza, sarà istituito un tavolo permanente di confronto tra l’assessorato alle Politiche per la Salute e le rappresentanze regionali delle Organizzazioni di volontariato che svolgono questa attività. Un altro gruppo di lavoro monitorerà lo stato di avanzamento dell’attuazione del piano, verificandone annualmente gli esiti.

 

Ciclista ferito in incidente stradale, ieri sera a Castellarano

Ciclista ferito in incidente stradale, ieri sera a CastellaranoPoco prima delle 21.30 di ieri, 17 luglio, i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Castelnovo Monti sono intervenuti lungo la via Radici in Piano a Tressano di Castellarano, dove si era verificato un incidente tra un’autovettura Fiat Punto condotta da un 29enne abitante a Sassuolo e una bicicletta condotta da un 40enne ghanese abitante a Castellarano.

Sul posto anche i sanitari inviati dal 118 che hanno condotto il ciclista rimasto ferito presso l’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia per le cure del caso. Nonostante i numerosi traumi, l’uomo non sarebbe in pericolo di vita. Le esatte cause del violento impatto sono al vaglio dei carabinieri.

Volley CSI: quattro regine per quattro regioni

Volley CSI: quattro regine per quattro regioniLa bellezza di 106 gare disputate dagli oltre 400 atleti finalisti in 4 giorni nel modenese. I 4 Campionati Nazionali della pallavolo griffata Centro Sportivo Italiano salutano la Via Emilia, portando lo scudetto in 4 delle 13 differenti regioni partecipanti alla corsa al titolo. Fanno festa Sicilia, Marche e Campania oltre alla Regione ospitante, l’Emilia-Romagna, che ha fornito all’evento sportivo un importante contributo e un supporto organizzativo insieme all’APT Emilia-Romagna.

L’intera manifestazione ha goduto inoltre del patrocinio dei Comuni di Fiorano Modenese e di Formigine, della Città di Maranello e della Città di Sassuolo, le 4 cittadine, ovvero, sede dell’appuntamento arancioblu.

C’è molta Modena nel podio della pallavolo femminile Top Junior. Nelle sei gare del torneo a girone unico è il sestetto di Maranello della Polisportiva Polivalente a conquistare il titolo nazionale, dopo aver vinto cinque delle sei gare in casa. Argento per le novaresi dell’Area Libera Coop. Anche il Pavullo è sul podio con un bel bronzo nella finalina per il terzo posto. Scudetto CSI ancora cucito sulle maglie pallavolistiche del Liotri Volle Catania, quest’anno però in campo maschile e non come un anno fa, quando invece furono le donne siciliane a vincere. Gli “elefanti” catanesi, solo nel nome sinonimi del simbolo della città etnea, si muovono con grande agilità sotto rete, vincendo tutte e quattro le gare disputate sulla Via Emilia. D’argento il sestetto locale del Viva Villa Volley Modena. Bronzo campano per il Pianeta Sport Volley Cava de’ Tirreni, squadra premiata nella città metelliana dal CSI Cava alla vigilia della partenza per le finali. Macerata, Piacenza, Treviso. Il podio della pallavolo mista CSI schiera nell’ordine i nomi di tre piazze storiche italiane in questa disciplina. Lo scudetto resta qui saldamente cucito sulle maglie marchigiane dei ragazzi e delle ragazze del Puma Volley, che passano in finale strapazzando con un secco 3-0 il sestetto emiliano del River 2001. Liotri Catania e Puma Macerata ancora sul podio nell’Open femminile, ma qui il metallo non è il più importante. Le campionesse in carica etnee devono infatti inchinarsi in finale 0-3 innanzi alle metelliane dell’ASD Cava de’ Tirreni Volley, sestetto campano, capace di confermarsi dopo una intensissima semifinale, vinta al tie break (17-15 nel quinto set) contro le maceratesi del Puma.

A premiare tutte le squadre vincitrici e non solo al Palazzetto di Sassuolo, il vicepresidente nazionale vicario del CSI, Andrea De David, il membro della Presidenza Nazionale del Csi, Giovanni Scarlino, due leggende della pallavolo modenese e italiana, Andrea Sartoretti e Barbara Fontanesi; la consigliera della Regione Emilia-Romagna, Giulia Pigoni; l’Assessora allo sport di Sassuolo, Sharon Ruggeri; l’Assessora allo sport di Fiorano Modenese, Monica Lusetti; l’Assessore allo sport di Formigine, Marco Biagini.


I PODI DELLA PALLAVOLO TOP JUNIOR ED OPEN CSI 2023

Top Junior Femminile
1° Pol. Poliv.alente Maranello (Modena)
2° Area Libera Coop. (Novara)
3° Pavullo Volley (Modena)

Open Maschile
1° Liotri Volley ASD (Catania)
2° Viva Villa Volley (Modena)
3° Pianeta Sport Volley (Cava de’ Tirreni)

Open Misto
1° Puma Volley (Macerata)
2° Asd River 2001 (Piacenza)
3° Volley Amatoriale Fontane ASD (Treviso)

Open Femminile
1° ASD Cava De’ Tirreni Volley (Cava de’ Tirreni)
2° Liotri Volley ASD (Catania)
3° Puma Volley (Macerata)

RFI, nuova disposizione ANSFISA per passaggi a livello a semi-barriere

RFI, nuova disposizione ANSFISA per passaggi a livello a semi-barriereDa giovedì 20 luglio, sulle linee Bologna – Ravenna – Rimini, Ferrara – Ravenna, Faenza – Ravenna e Bologna – Padova alcuni treni modificheranno di qualche minuto il tempo di percorrenza, anche con lievi anticipi o posticipi dell’orario di partenza/arrivo. I nuovi orari sono consultabili sui sistemi di vendita delle imprese ferroviarie.

Le modifiche si sono rese necessarie a seguito dell’applicazione da parte RFI di una nuova norma emessa dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali (ANSFISA). La norma prevede che in caso attraversamenti ferroviari protetti da passaggi a livello della tipologia a semi – barriere, che presentano quindi una sola barriera per lato a protezione del senso di marcia degli autoveicoli, i treni debbano transitare in quel punto ad una velocità massima di 60 km/h, come misura di riduzione della gravità delle conseguenze di un eventuale urto di un convoglio contro un ostacolo. Il limite stabilito comporta nella totalità dei casi una riduzione della velocità di marcia ammessa per i convogli, determinando un incremento dei tempi di viaggio, che ha reso necessaria la modifica di alcuni orari.

Tale limitazione di velocità resterà in vigore fino alla graduale sostituzione della tecnologia semi-barriere con quella barriere intere o alla eliminazione dei passaggi a livello interessati.

In Emilia-Romagna i passaggi a livello che presentano una protezione a semi-barriere sono attualmente 12 e sono presenti sulle linee sopra indicate, nonché sulle linee Faentina e fra Lugo e Lavezzola dove però il traffico è attualmente sospeso per i danni provocati dall’alluvione.

Nei mesi scorsi Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, ha lanciato insieme ad Anas e con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti una campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza ferroviaria e stradale, sull’importanza del rispetto delle regole e i comportamenti da adottare in stazione, nelle vicinanze di binari e passaggi a livello. Su tutto il territorio nazionale sono 250 gli incidenti che si verificano in media ogni anno ai passaggi a livello, con conseguenze gravi o mortali nel 10% dei casi, e oltre 2.600 i casi di presenze di persone sui binari o lungo la linea, con un bilancio di circa 200 decessi o feriti gravi. Episodi che oltre a mettere a rischio l’incolumità delle persone causano significativi rallentamenti alla circolazione ferroviaria.

 

Alluvione: tra Budrio e Molinella dieci imprese lavorano a pieno ritmo per ripristinate argini e alveo dell’Idice

Alluvione: tra Budrio e Molinella dieci imprese lavorano a pieno ritmo per ripristinate argini e alveo dell’IdiceProseguono i lavori sul fiume Idice, tra i Comuni di Molinella e Budrio, nei pressi del Ponte della Motta crollato a causa dell’alluvione del maggio scorso. Stanno terminando quelli di scavo che renderanno nuovamente funzionale la strada comunale via Rondanina, mentre sono in corso le opere di rimozione delle parti del ponte nella strada provinciale 7 Zenzalino crollate nell’alveo. Iniziata anche la movimentazione di materiale sabbioso per realizzare le rampe necessarie ad accedere nell’alveo stesso per eseguire un primo guado a valle della vecchia struttura di attraversamento distrutta.

A metà settimana, la vicepresidente della Regione con delega alla protezione civile, Irene Priolo, farà un sopralluogo nelle zone colpite della bassa pianura bolognese, compreso quella del Ponte Motta.

L’obiettivo è portare all’altezza originaria le arginature prima della stagione invernale, con l’unica eccezione della “finestra” che consentirà eventuali tracimazioni controllate che saranno convogliate dai canali di bonifica.

Quattro milioni di euro: è il costo sostenuto per il primo intervento di ri-sezionamento, di realizzazione della tura, re-inalveamento del torrente, dei primi studi idraulici e di altre lavorazioni. Il costo per l’intervento di ricostruzione arginale, anche questo in corso dalla settimana scorsa, è di 28miloni di euro.

Al termine dei cantieri di somma urgenza, sarà comunque necessario il completamento dell’opera con un appalto dedicato per lavori che estendano l’impermeabilizzazione arginale e l’ampliamento della sezione della difesa spondale.

Gli interventi in cifre
La “tura” in massi (opera provvisoria che serve a formare un diaframma impermeabile per mettere all’asciutto un tratto di terreno sommerso) che attualmente chiude la rotta, al momento alta circa 2 metri sul livello dell’acqua, sarà innalzata insieme alle altre arginature. Sono 600mila i metri cubi di terreno necessari per la ricostruzione arginale, in parte in terreno argilloso: sarà utilizzato anche il materiale fuoriuscito dall’Idice di matrice prevalentemente sabbioso. Dei 7 chilometri di argini lesionati, i maggiori danni riguardano un tratto di circa 3,6 chilometri, in particolare nella sinistra idraulica sul lato di Molinella. Sono impegnate nei lavori oltre 10 imprese che stanno operando in modo coordinato per portare a termine un intervento complesso e articolato.

 

Giovedì a Villa Pace “Abbracci” di Teatro Telaio

Giovedì a Villa Pace “Abbracci” di Teatro Telaio
Abbracci di Teatro Telaio (foto di scena di Federico Sbardolini)

Ha inizio giovedì 20 luglio la seconda parte della rassegna di teatro per famiglie Incanti di stelle. L’associazione Quelli del 29 propone lo spettacolo “Abbracci” presso Villa Pace alle ore 21.00 ad un costo di 5 euro per il biglietto intero e di 3 euro per il ridotto. Seguiranno altre due recite il 27 luglio e il 3 agosto.

Due Panda stanno mettendo su casa, ognuno la propria. Si incontrano. Si guardano. Si piacciono. E poi? Come si fa a esprimere il proprio affetto? Come far sentire all’altro il battito del proprio cuore? Come si può condividere il bene più prezioso? E’ necessario andare a una scuola speciale: una scuola d’abbracci. Perché con gli abbracci si possono esprimere tante cose: ci si fa coraggio, si festeggia una vittoria, la gioia di un incontro o la speranza di ritrovarsi quando si va via. E così i nostri due Panda imparano a manifestare le proprie emozioni, fino a condividere la più grande di tutte, quella che rende colorato il mondo e fa fiorire anche i bambù.

Lo spettacolo, della compagnia Teatro Telaio, è consigliato a bambini da 3 anni in su. Si invita a portare con sé un telo/plaid per sedersi. In caso di maltempo gli spettacoli sono annullati. Per tutte le info consultare il sito comunale.

Una piadina per la Romagna: Partito Democratico e Giovani Democratici di Sassuolo raccolti mille euro per la città di Faenza

Una piadina per la Romagna: Partito Democratico e Giovani Democratici di Sassuolo raccolti mille euro per la città di Faenza“Come circolo PD Sassuolo abbiamo organizzato una cena di raccolta fondi per la città di Faenza, a noi gemellata per la tradizione della ceramica. Siamo molto soddisfatti della partecipazione alla serata e dell’incasso di mille euro ottenuto che devolveremo interamente all’IBAN messo a disposizione dalla stessa città faentina.

Dopo 50 giorni dalla terribile alluvione, le risorse da parte del governo non sono arrivate ai territori, anzi si rischia che debba addirittura passare l’estate. Una situazione gravissima, che dimostra la pessima gestione dell’emergenza da parte dell’Esecutivo.

Ogni raccolta fondi è quindi ancor più fondamentale, per far arrivare al più presto ristori a famiglie, imprese e comuni alluvionati. Per noi questa è un’estate militante e di grande solidarietà per i nostri vicini romagnoli, non solo a parole, ma anche e soprattutto con i fatti”.

“Ringraziamo la collaborazione dei volontari e delle volontarie del Partito Democratico e dei GD Distretto Ceramico, così come tutte le persone che sono venute a contribuire al successo di questa iniziativa. Un ringraziamento in particolare per gli interventi durante la serata: Niccolò Bosi, Giulia Bassani e Andrea Fortini, rispettivamente Presidente del Consiglio comunale, Capogruppo PD in Consiglio e Segretario GD di Faenza, e Marta lacheri, di Fridays For Futures Sassuolo”.

 

Una piadina per la Romagna: Partito Democratico e Giovani Democratici di Sassuolo raccolgono mille euro per la città di Faenza

Una piadina per la Romagna: Partito Democratico e Giovani Democratici di Sassuolo raccolti mille euro per la città di Faenza“Come circolo PD Sassuolo abbiamo organizzato una cena di raccolta fondi per la città di Faenza, a noi gemellata per la tradizione della ceramica. Siamo molto soddisfatti della partecipazione alla serata e dell’incasso di mille euro ottenuto che devolveremo interamente all’IBAN messo a disposizione dalla stessa città faentina.

Dopo 50 giorni dalla terribile alluvione, le risorse da parte del governo non sono arrivate ai territori, anzi si rischia che debba addirittura passare l’estate. Una situazione gravissima, che dimostra la pessima gestione dell’emergenza da parte dell’Esecutivo.

Ogni raccolta fondi è quindi ancor più fondamentale, per far arrivare al più presto ristori a famiglie, imprese e comuni alluvionati. Per noi questa è un’estate militante e di grande solidarietà per i nostri vicini romagnoli, non solo a parole, ma anche e soprattutto con i fatti”.

“Ringraziamo la collaborazione dei volontari e delle volontarie del Partito Democratico e dei GD Distretto Ceramico, così come tutte le persone che sono venute a contribuire al successo di questa iniziativa. Un ringraziamento in particolare per gli interventi durante la serata: Niccolò Bosi, Giulia Bassani e Andrea Fortini, rispettivamente Presidente del Consiglio comunale, Capogruppo PD in Consiglio e Segretario GD di Faenza, e Marta lacheri, di Fridays For Futures Sassuolo”.

 

Il corpo bandistico “La Beneficenza” di Sassuolo il 26 luglio in concerto in pizzale Porrino

Il corpo bandistico “La Beneficenza” di Sassuolo il 26 luglio in concerto in pizzale PorrinoSabato 22 luglio il corpo bandistico “La Beneficenza” di Sassuolo terrà un concerto a Russi (RA). Mercoledì 26, invece, sassolesi e non sono invitati in piazzale Porrino a Sassuolo per il concerto di S. Anna.

Tutto pronto per l’inaugurazione di via Vittorio Veneto a Formigine

Tutto pronto per l’inaugurazione di via Vittorio Veneto a FormigineSi terrà mercoledì 19 luglio alle ore 21 l’inaugurazione di via Vittorio Veneto a Formigine, oggetto di un importante intervento di riqualificazione. I lavori sono stati effettuati nell’ambito più ampio della riqualificazione di tutto il centro storico partita dalla piazza del castello.

Il cantiere è stato diviso in due fasi, una prima parte ad opera di Hera per la sostituzione dei sottoservizi riguardanti le reti idriche e del gas presenti lungo il tracciato stradale, e una seconda parte in cui è stata posata la pavimentazione in trachite e pietra d’Istria fino all’intersezione con via Marconi in analogia con quanto già fatto nelle scorse annualità lungo via Trento Trieste. Con il termine dei lavori, l’area pedonale viene estesa anche su via Vittorio Veneto, anche se resta garantito a residenti e commercianti l’ingresso per carico e scarico. Ad arricchire la via ci saranno delle pietre celebrative con i nomi delle città gemellate con Formigine: Kilkenny in Irlanda, Saumur in Francia e Verden in Germania. Nei prossimi giorni, l’intervento sarà poi completato con elementi di arredo urbano, tra cui piantumazioni in vaso e panchine.

L’inaugurazione della via, inserita nel calendario degli eventi del “Luglio col bene che ti voglio”, mercoledì di festa formiginesi, sarà allietata dal soprano, nonché insegnante del Flauto Magico, Masha Salimi che canterà l’Inno d’Italia.

“Con questo intervento – dichiara l’Amministrazione comunale – mettiamo un altro tassello nel progetto di riqualificazione del centro storico con l’obiettivo di renderlo sempre di accessibile, attrattivo e funzionale. Come previsto inizialmente, i lavori sono terminati con l’arrivo della stagione estiva, così da accogliere al meglio gli eventi dei prossimi mesi, dai Ludi di San Bartolomeo al Settembre formiginese”.

Regolamento Unione Europea “Imballaggi”: Focus organizzato da Confindustria ER e Confindustria Emilia Area Centro con UCIMA

Si è svolto oggi a Bologna l’incontro di approfondimento sulla Proposta di Regolamento dell’Unione europea sugli imballaggi e i rifiuti derivati, organizzato da Confindustria Emilia-Romagna e Confindustria Emilia Area Centro con la collaborazione di UCIMA.

La Proposta di Regolamento, in discussione al Parlamento europeo, rischia di produrre un impatto negativo sull’industria nazionale e dell’Emilia-Romagna: se il testo sarà approvato nella formulazione attuale ci saranno forti ricadute sia per le imprese produttrici, specie del settore del packaging e della plastica, sia per le utilizzatrici, a partire dal settore alimentare.

Confindustria, come affermato nella recente Audizione alla Camera dei Deputati, condivide lo spirito della proposta, volta a razionalizzare la produzione e gestione degli imballaggi e dei relativi rifiuti in un’ottica di promozione dell’economia circolare, ma sono molti gli aspetti valutati come critici nell’attuale testo del provvedimento, che rischia di danneggiare un intero sistema di eccellenza, con gravi e trasversali effetti sul sistema produttivo del Paese.

«La norma sul riuso degli imballaggi rappresenta un’opportunità, se ben articolata, per affrontare il tema sostenibilità in modo omogeneo in tutta Europa – ha affermato Valter Caiumi, Presidente di Confindustria Emilia Area Centro -.  Riteniamo tuttavia che la proposta così come formulata oggi, al di là delle evidenti ricadute economiche negative sulla produzione europea, rischi di andare contro gli obiettivi del Green Deal, riportando indietro le lancette dell’orologio del riciclo e compromettendo la funzionalità degli imballaggi nel proteggere i prodotti. Per questo riteniamo importante promuovere confronti come quello di oggi dove produttori, distributori, Istituzioni condividono nel rispetto reciproco delle parti i nodi irrisolti delle odierne bozze di lavoro che, così come sono impostate ora, rischierebbero per molte categorie di beni di ridurre in modo significativo gli attuali standard di igiene, con ripercussioni sulla salute e sicurezza alimentare di tutti gli europei».

La proposta di Regolamento è stata illustrata dal Presidente UCIMA Riccardo Cavanna. “Noi non siamo contro il cambiamento  – ha dichiarato Riccardo Cavanna, Presidente di UCIMA -. Il problema è che questo regolamento sta creando confusione. Noi abbiamo avuto sempre un ruolo da protagonisti nel portare la filiera a raggiungere importanti risultati in termini di circular economy, ma abbiamo bisogno di un approccio concreto e che valorizzi il percorso intrapreso finora. La fattibilità tecnica del nuovo regolamento non è un aspetto da poco e va valutata attentamente. Fare fronte comune tra Associazioni ha lo scopo di poter dar voce alle perplessità delle aziende e poter lavorare per la miglior soluzione possibile. L’obiettivo comune è la salvaguardia del nostro Pianeta”.

«Al Parlamento europeo – ha dichiarato l’on. Massimiliano Salini, Membro del Parlamento europeo –  stiamo lavorando per riportare nei binari del buon senso il nuovo regolamento imballaggi proposto dalla Commissione europea. L’improvviso dietro-front sul riciclo non è giustificabile: guarda al passato, contrasta con l’innovazione e impone un modello di consumo a famiglie ed imprese. Una decisione che non tiene conto delle specificità industriali dei Paesi membri, cambiando incomprensibilmente un’impostazione consolidata. È sbagliato puntare tutto sul modello del riuso a discapito del riciclo: questa scelta vanificherebbe gli sforzi delle imprese italiane che, grazie alla loro straordinaria capacità di innovare, sono diventate un modello europeo superando un tasso di riciclo dei imballaggi pari al 70%, centrando con nove anni di anticipo gli obiettivi della Commissione. Ora quest’ultima vira incomprensibilmente sul riutilizzo, senza fornire analisi di impatto e aprendo paradossalmente a incrementi nel consumo di acqua ed energia che nuocerebbero all’ambiente. Siamo contrari anche ad una definizione restrittiva di “riciclo di alta qualità” e al “close loop recycling” che metterebbero fuori gioco intere filiere industriali».

«Le nostre imprese dimostrano una crescente attenzione all’ambiente – ha dichiarato durante la tavola rotonda Annalisa Sassi, Presidente di Confindustria Emilia-Romagna – ad esempio con l’etichettatura ambientale degli imballaggi, l’aumento di materiale riciclato e l’ecodesign. Ma l’attuale impostazione di questo Regolamento rischia di produrre effetti insostenibili sia dal punto di vista economico, con maggiori costi e oneri per le aziende e potenziali ricadute negative sui consumi, sia dal punto di vista tecnologico e logistico. Oltre al packaging, tra i settori emiliano-romagnoli interessati ci sono la filiera della plastica, con 7.800 imprese attive in regione e 117mila addetti, e il comparto alimentare che conta 4.600 aziende e 450mila addetti. Il divieto di utilizzo di numerosi tipi di imballaggi può inoltre creare ostacoli al commercio internazionale di settori fortemente esportatori come quelli coinvolti”.

Alla tavola rotonda hanno preso parte anche l’Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali delle Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla e il Group CEO del Gruppo Fabbri Stefano Pellegatta.

«Noi non contestiamo gli obiettivi ambientali, che anzi sosteniamo fortemente – ha concluso Maurizio Marchesini, Vice Presidente Confindustria per le Filiere e le Medie imprese  -.  Contestiamo piuttosto l’impostazione ideologica della proposta di riforma della disciplina UE degli imballaggi, che, per come è concepita, rischia di danneggiare numerose filiere strategiche del tessuto economico italiano ed europeo. Infatti, riteniamo che orientare i consumi verso la promozione acritica delle filiere corte e a Km 0 (farm to fork), favorendo i prodotti sfusi e il riutilizzo degli imballaggi a danno del riciclo, sia in contrasto con propensione delle imprese italiane all’export (prodotti alimentari, bevande, cosmetica) e con le esigenze complessive del mondo agricolo, industriale e del commercio. L’Italia è leader in Europa di economia circolare e lo abbiamo dimostrato raggiungendo con 9 anni di anticipo gli obiettivi UE di riciclo al 2030 (ricicliamo il 73% di tutti gli imballaggi). Inoltre, una regolamentazione ad esclusivo favore del riuso a scapito del riciclo non limiterebbe l’impatto ambientale: in molti casi il riciclo dell’imballaggio monouso è l’opzione maggiormente sostenibile, perché prevede meno consumo di acqua e di energia, salvaguardando i problemi di igiene e di sicurezza. Riteniamo quindi che la Commissione europea debba indicare degli obiettivi, lasciando però alle imprese e alla loro capacità di innovare il modo di raggiungerli, applicando quella neutralità tecnologica che stiamo richiamando come necessaria in diversi ambiti».

 

Fiorachella 2023: un successo

Fiorachella 2023: un successoIl festival musicale Fiorachella è stato davvero un grande successo! Gli scorsi venerdì 14 e sabato 15 luglio presso il parco di Villa Pace a Fiorano Modenese ha preso corpo infatti la quarta edizione della manifestazione, partecipata da più di 5 mila persone nella somma di entrambe le date.

Oltre alla peculiare proposta artistica, con musicisti della scena indipendente e alternativa di particolare clamore – quali Ibisco, Legno, Miglio o Cmqmartina – i volontari di Fiorano Free Music hanno offerto davvero un bel momento di condivisione e divertimento. Dalle tigelle al cibo vegano, dalle proiezioni luminose alle truccatrici, fino alla sensibilizzazione sulle malattie sessualmente trasmissibili; il tutto immersi nel verde di un parco del centro città, raccogliendo appassionati e interessati di ogni età, in un clima di grande positività e senza ne sia scaturito alcun tipo di disagio per la cittadinanza.

 

 

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