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venerdì, 25 Aprile 2025
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Pigoni (Italia Viva): “Una risoluzione a sostegno dell’industria ceramica”

Pigoni (Italia Viva): “Una risoluzione a sostegno dell’industria ceramica”Aggiornare gli impegni e gli strumenti a sostegno del settore dalla ceramica (anche sburocratizzando il sistema), con il coinvolgimento delle associazioni di categoria, tenendo conto delle mutate condizioni del quadro geopolitico ed economico.

Lo ha chiesto la consigliera regionale della Lista Bonaccini Giulia Pigoni (Italia Viva) con una risoluzione approvata anche grazie ai voti di Partito Democratico e di Emilia-Romagna Coraggiosa. Astenuti Fratelli d’Italia e Lega.

“L’industria ceramica – commenta Pigoni – rappresenta un settore identitario per l’Emilia-Romagna e la sua economia, costituendo un decisivo fattore di traino sia dell’attività manifatturiera a livello nazionale sia della capacità di export e internazionalizzazione. Il settore, inoltre, offre importanti opportunità per l’indotto di altri comparti strategici come quelli delle macchine, della logistica e dei trasporti, nonché dell’energia”. Da qui la richiesta all’esecutivo regionale di assicurare la necessaria omogeneità sul territorio delle procedure di autorizzazione, introducendo, ove possibile, opportuni elementi di semplificazione delle procedure valutative, e di rimuovere oneri non più utili e liberare le risorse per i nuovi investimenti necessari.

“Non vogliamo cancellare le regole, ma renderle più semplici – spiega Pigoni – per favorire la crescita di un settore che ha già fatto tanti investimenti e tanta innovazione per favorire la transizione ecologica e la sostenibilità”. Sono state infatti sviluppate nel tempo forme di reciproca attenzione e positive sinergie tra istituzioni ed industria che hanno portato a un modello di sviluppo economico e sociale che coniuga le esigenze delle imprese con un elevato livello di tutela ambientale e piena garanzia della salute dei cittadini.

“Voglio sottolineare – conclude Pigoni – l’astensione di alcune forze politiche come la Lega che peraltro, attraverso prestigiosi esponenti a livello ministeriale, non sta certamente aiutando il distretto ceramico con le lungaggini su infrastrutture vitali come la bretella Campogalliano-Sassuolo e la Cispadana. Bene invece che l’Assemblea legislativa abbia approvato una risoluzione a favore di un settore industriale così vitale e importante”.

“L’UE accompagni le imprese nella transizione ambientale, no a forzature ideologiche”

“L’UE accompagni le imprese nella transizione ambientale, no a forzature ideologiche”
Trabucchi, Paglierani e Passini

“Le imprese cooperative chiedono di essere accompagnate dalle Istituzioni europee nella transizione ambientale, senza scorciatoie e forzature ideologiche che rischiano solamente di mettere fuori mercato le nostre attività penalizzando e ridimensionando intere filiere produttive e in assenza di reali benefici per il Pianeta”. Questo il messaggio lanciato dal presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi Emilia Romagna Alessio Passini in occasione dell’iniziativa “Le imprese e la transizione ambientale. L’evoluzione del diritto ambientale tra norme comunitarie e nazionali” promossa dalla Federazione nazionale e tenutasi ieri a Bruxelles nella sede del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) alla presenza, tra gli altri, dell’ambasciatore d’Italia presso il Regno del Belgio Federica Favi e del presidente nazionale di Confcooperative Lavoro e Servizi Massimo Stronati, con l’intervento in videocollegamento del viceministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini, del presidente di Confcooperative Maurizio Gardini e la partecipazione di diversi dirigenti e tecnici delle Direzioni Generali della Commissione Europea.

“La transizione ambientale – ha aggiunto Passini, che guida la Federazione regionale delle cooperative attive nei settori industria, costruzioni, pulizie e multiservizi, ristorazione, trasporti e logistica, servizi professionali – richiede un grande investimento nella formazione e nelle competenze, perché ciò che manca alle nostre imprese oggi sono quei profili professionali necessari per intraprendere iniziative di riduzione dell’impatto dei processi produttivi e di erogazione dei servizi, che passano anche dall’innovazione tecnologica e dalla digitalizzazione. L’impresa cooperativa coniuga la competitività sui mercati con la mutualità e la solidarietà, in piena sintonia con il modello di economia sociale che l’Unione Europea intende promuovere. Rappresentiamo la vera economia sociale che non può essere messa in discussione da quelle realtà che non sono imprese e rischiano di generare concorrenza sleale a chi invece crea lavoro ed è impegnato per farlo in maniera sempre più sostenibile. Per questo abbiamo ribadito la richiesta di maggiore attenzione nell’erogazione dei fondi europei alle imprese, affinché siano davvero destinati a queste realtà”.

Alessio Passini – che è anche presidente Saca di Bologna – è poi intervenuto in qualità di coordinatore trasporti per Confcooperative Lavoro e Servizi, sottolineando l’importanza di un maggiore allineamento tra le norme italiane ed europee del settore, maggiori incentivi e sostegni per l’accesso alla mobilità sostenibile e la necessità di fare fronte agli aumenti dei costi.

Spazio anche alle parole di Mirella Paglierani (presidente Gemos di Faenza) in qualità di coordinatrice ristorazione collettiva per la Federazione nazionale, che ha acceso i riflettori sulla proposta di Regolamento Europeo sugli imballaggi che rischia di penalizzare fortemente il settore. “Riteniamo che il riuso di contenitori per cibo e bevande voluto dalla proposta di Regolamento metta a repentaglio la sicurezza alimentare e non generi adeguati benefici ambientali, sui quali chiediamo di conoscere se è stata realizzata una approfondita valutazione di impatto” ha detto Paglierani, avanzando richieste di deroga per il confezionamento di diete speciali che devono evitare qualsiasi tipo di contaminazione e per la collettività servita con materiali a perdere come nel caso di aziende e consegne domiciliari.

Infine Massimo Trabucchi (vicepresidente CEA di Bologna) ha posto l’attenzione sul comparto delle costruzioni, sottolineando l’impegno nella transizione ecologica “fino adesso rimasto tutto a carico delle aziende” e chiedendo “sostegno anche per le imprese più grandi e strutturate, che spesso rischiano di rimanere escluse dalla erogazione di fondi”. “Occorre – ha aggiunto Trabucchi – che gli oneri ambientali siano quantificati e remunerati adeguatamente dalle stazioni appaltanti, per consentire alle imprese la capacità economica necessaria per migliorare i processi produttivi e le attrezzature nell’ottica di una migliore impronta ecologica”.

Alluvione: a Forlì, nella sede della Provincia, il commissario Figliuolo incontra i sindaci dei Comuni colpiti

Alluvione: a Forlì, nella sede della Provincia, il commissario Figliuolo incontra i sindaci dei Comuni colpiti“Copriremo tutte le spese sostenute e che sosterranno i Comuni per interventi di somma urgenza e di messa in sicurezza da realizzare entro l’autunno. Un impegno che mi sento di prendere per dare respiro ai comuni, soprattutto a quelli più piccoli”.

La dichiarazione arriva dal commissario alla Ricostruzione, generale Francesco Paolo Figliuolo, durante l’incontro di questa mattina a Forlì, nella sede della Provincia di piazza Morgagni, con i sindaci colpiti dall’alluvione, per ascoltarli direttamente e conoscere da vicino il quadro della situazione.
Un tema, quello della copertura dei costi dei lavori urgenti, che secondo una prima stima valgono circa tra 4-500 milioni di euro, molto sentito dai primi cittadini che hanno già realizzato interventi spesso senza le coperture finanziare con debiti fuori bilancio, situazione particolarmente critica soprattutto per le amministrazioni di piccola dimensione.

Mentre sul tema degli indennizzi la vicepresidente della Regione, Irene Priolo, ha ribadito che “appena sarà possibile avviare la spesa con le risorse della raccolta fondi, oggi arrivata a quasi 49 milioni, il 50 per cento sarà destinato per i contributi dei beni mobili registrati alluvionati, ovvero gli automezzi”.

Si tratta del secondo appuntamento, dopo quello della scorsa settimana a Ravenna, nelle singole province colpite che il Commissario si era impegnato a compiere già durante il primo sopralluogo in Emilia-Romagna effettuato dopo l’incarico a con il presidente della Regione, Stefano Bonaccini.

Il 1° agosto appuntamento del commissario Figliuolo a Bologna, con i sindaci della Città metropolitana.

Intanto inizia a prendere forma il modello con cui lavorerà nei prossimi mesi il commissario, il quale ha dichiarato che la struttura commissariale suddividerà l’elenco degli interventi complessivi in tre sotto elenchi: quelli di somma urgenza, quelli della prima messa in sicurezza delle infrastrutture strategiche entro l’autunno e quelli legati alla ricostruzione vera e propria.

Nei prossimi giorni, inoltre arriverà la nomina a sub-Commissario del presidente, Stefano Bonaccini, con cui il commissario sta condividendo ambiti e perimetri di operatività.

“Anche da questo territorio- ha affermato la vicepresidente Priolo- arriva tutta la collaborazione possibile verso il commissario Figliuolo. Adesso stiamo attendendo la conversione del decreto, auspicando che vengano raccolte le istanze avanzate dal territorio e siano aumentate le risorse per indennizzare imprese e cittadini, insieme a provvedimenti, come il credito d’imposta, per agevolare il ripristino dei danneggiamenti”.

All’incontro di questa mattina era presente la vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, il presidente della Provincia e sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, i primi cittadini dei 30 Comuni della provincia, il prefetto Antonio Corona, il vescovo Monsignor Livio Corazza, il presidente della Camera di Commercio di Romagna, Carlo Battistini, il presidente del consorzio di Bonifica della Romagna, Stefano Francia.

Nel territorio della provincia di Forlì-Cesena si sono verificati molti danni, stimati in 779,5 milioni di euro per 1.812 interventi quelli più urgenti e prioritari (oltre 1200 riguardano collegamenti viari, una trentina corsi d’acqua) nell’ambito dell’elenco provvisorio delle circa 6mila opere per la messa in sicurezza del territorio che riguarda tutta l’Emilia-Romagna, per una spesa prevista di 1,9 miliardi di euro.

Canile e Gattile Punto & Virgola: 75 micini cercano casa

Canile e Gattile Punto & Virgola: 75 micini cercano casaCome ogni anno, con l’arrivo dell’estate, gli ingressi delle cucciolate di gatti all’interno del canile e gattile intercomunale “Punto & Virgola” di Magreta aumentano incontrollatamente. Numeri che hanno portato il personale e i volontari a fare un appello da una parte per sensibilizzare alla sterilizzazione e dall’altra per intercettare tante famiglie disposte ad ingrandirsi e ad accogliere un micio in cerca di affetto.

Attualmente, i gattini in attesa di una casa sono 75, di cui alcuni in gattile e altri momentaneamente insieme alle balie, volontarie della struttura che accudiscono i cuccioli più piccoli e bisognosi di attenzioni e contestualmente ospitano anche le mamme in gravidanza occupandosi dell’intera famiglia fino al termine dello svezzamento. Dall’inizio dell’anno, tra cuccioli e gatti adulti, sono stati registrati complessivamente 246 ingressi e 123 adozioni. Un grande lavoro che però non si limita solo alla cura degli ultimi arrivati, ma che continua a concentrarsi anche sul resto: ogni giorno, gli operatori ricevano chiamate per recuperare mamme gatte con cuccioli o cuccioli soli, denutriti e malati.

Punto & Virgola, sito in Strada Nuova Pederzona a Magreta, dal 2015 è gestito da Caleidos Cooperativa Sociale ONLUS, realtà attiva nella sensibilizzazione, educazione e incentivo all’adozione in collaborazione con l’associazione 4 Zampe per l’Emilia. Cosa chiedono? In primis di passare a trovarli e conoscere la loro realtà. Per farlo, le porte sono aperte per le visite tutti i weekend dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, ma anche dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.

Per adottare un gattino, è possibile recarsi in struttura e compilare un modulo, oppure contattare Caterina al numero 3496700206. I mici si affidano a partire dai 60 giorni di età dotati di microchip, spulciati e con un primo vaccino, già abituati alla lettiera e al contatto con umani e altri animali. Altri modi per aiutare il canile e gattile in questo momento? Acquistare pappe kitten, effettuare donazioni in denaro per sostenere l’attività di 4 Zampe per l’Emilia all’IBAN IT20R0503412902000000013552 o diventare una balia, figura fondamentale sempre ricercata.

Sulla D23 chiusura notturna del tratto bivio SS723 Ferrara centro-bivio SS16

Sulla D23 chiusura notturna del tratto bivio SS723 Ferrara centro-bivio SS16Sulla D23 Diramazione Ferrara sud (Raccordo Ferrara-Porto Garibaldi), per consentire lavori di manutenzione del margine della piattaforma autostradale, dalle 22:00 di giovedì 20 alle 6:00 di venerdì 21 luglio, sarà chiuso il tratto compreso tra il bivio con la SS723 “Ferrara Centro” e il bivio con la SS16 Adriatica verso Porto Garibaldi. In alternativa si consiglia di utilizzare la SS64 Porrettana e la SS16 Adriatica.

“Vai Liscio”, l’Emilia-Romagna fa squadra per valorizzare una delle sue più importanti espressioni e tradizioni popolari

“Vai Liscio”, l’Emilia-Romagna fa squadra per valorizzare una delle sue più importanti espressioni e tradizioni popolariLiscio. Una parola che indica un genere di musica da ballo, noto in tutto il mondo, ma che significa anche comunità e unione, così come varietà e peculiarità, poiché abbraccia la tradizione di una terra e di una comunità, quella degli emiliano-romagnoli, che fa tuttora dell’accoglienza e della convivialità proprie ragioni di vita.

Un fenomeno, il Liscio, che si è sviluppato attraverso un molteplice intrecciarsi di processi storici, sociali e culturali, senza che venisse mai tradito un segno distintivo, sin all’origine: lo stare insieme. Proprio partendo da questa peculiarità del Liscio, e cioè l’essere comunità, la Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con gli Enti locali e gli operatori del territorio, ha realizzato “Vai Liscio”, progetto di monitoraggio e valorizzazione di quest’autentica tradizione popolare, a partire dal sito www.vailiscio.it. Obiettivo, favorire la condivisione e la raccolta di notizie, video, fotografie, documenti e curiosità di quest’immenso patrimonio e sostenere ulteriormente la sua candidatura a Patrimonio Immateriale Unesco.

“Il progetto – ha spiegato questa mattina in conferenza stampa l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori- nasce dall’esigenza di ricostruire la storia del Liscio, ma ancor più di sottolineare quanto oggi questa tradizione sia viva: non è solo un modo di fare musica o danzare, ma anche di vivere e condividere con calore, allegria, dedizione, ed è – oltretutto – un valore fortemente identitario. Ecco cos’è, in sintesi, ‘Vai Liscio’: un’esortazione e un invito alle comunità locali, anche informali, e alla comunità di emiliano-romagnoli nel mondo, agli studiosi e a tutti gli appassionati a far vivere il Liscio”.

La proposta di candidatura del Liscio per la lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO

“Vai Liscio” fa parte delle azioni che si stanno adottando per la costruzione del percorso indirizzato a sostenere, presso il ministero della Cultura, la proposta di candidatura del Liscio per la lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO. Come evidenziato nella risoluzione adottata il 1^ marzo 2023 dall’Assemblea legislativa regionale, “le tradizioni locali connesse al fenomeno del ‘liscio’ si possono considerare matrici autenticamente popolari di profonde trasformazioni avvenute in Emilia-Romagna”. Il percorso per il riconoscimento dell’importanza del Liscio e della musica “popolare”, e l’attenzione anche internazionale che ne deriverebbe, rappresentano un’opportunità di cui può beneficiare l’intero territorio e un’occasione di crescita, in particolare, per il settore musicale.

Il progetto

Da un lato, l’intento del progetto “Vai Liscio” è quello di costruire una raccolta documentale e una mappatura delle esperienze, dei luoghi e del sapere condiviso; dall’altro, di supportare e incentivare la diffusione di eventi e progetti che ruotano intorno al Liscio. Il sito www.vailiscio.it è, infatti, una piattaforma aperta alla collaborazione di tutti per promuovere il Liscio e testimoniare come, nella sua accezione più ampia, sia – con la sua natura popolare, la diffusione storicamente ampia e il suo carattere inclusivo e intergenerazionale – il racconto vivo di una comunità dall’identità definita e al contempo senza confini.

Con l’obiettivo di favorire la più ampia partecipazione, al centro della struttura del sito c’è un blog al quale tutti possono contribuire: è infatti sufficiente registrarsi ed inviare la propria proposta di contenuto attraverso la compilazione di un form.

I diversi percorsi delineati all’interno di www.vailiscio.it permettono di esplorare temi e territori: nella “comunità del liscio” è possibile scoprire Festival, luoghi per eccellenza di diffusione e aggregazione della comunità; Orchestre, pilastri basilari del Liscio – da I Violini Di Santa Vittoria all’Officina Del Battagliero agli Extraliscio –; i Protagonisti che ne hanno fatto la storia – da Secondo e Raoul Casadei a Tienno Pattacini a Leonida Poluzzi, a Leonildo Marcheselli – e, infine, Testimonianze, uno spazio dove sarà possibile a chiunque condividere con la comunità la propria personale esperienza. Nella “storia del liscio” coloro che desiderano approfondire il tema possono trovare tante informazioni e riferimenti bibliografici e discografici. E, ancora, indicazioni sull’attività di Balere e Scuole di ballo sono disponibili nella sezione dedicata ai “luoghi del liscio”. Non manca una agenda degli appuntamenti con l’indicazione di concerti, serate danzanti, presentazioni, feste, incontri e tutto quanto accade in Emilia-Romagna, aperta alle segnalazioni di tutti coloro che desiderano comunicare un evento. “Casa” del progetto non sarà solo il sito web: per favorire l’interazione e le possibilità di raggiungere un pubblico più ampio sono stati aperti una pagina Facebook, un canale Youtube e un account Instagram.

Lunedì la Biblioteca dei ragazzi Leontine rimarrà chiusa al pubblico

Lunedì la Biblioteca dei ragazzi Leontine rimarrà chiusa al pubblicoLunedì prossimo, 24 luglio, la Biblioteca dei ragazzi Leontine presso villa Giacobazzi rimarrà chiusa al pubblico, a causa dell’interruzione programmata della corrente elettrica nel corso dell’intera giornata.

 

Consiglio comunale il 20 luglio al castello di Formigine

Consiglio comunale il 20 luglio al castello di FormigineSi terrà giovedì 20 luglio la prossima seduta del consiglio comunale di Formigine, presso le sale del castello.  All’attenzione dei consiglieri tre interpellanze che apriranno la seduta su statistiche nidi, eventi sostenibili e bagni pubblici. Seguirà la votazione del regolamento del gruppo comunale di volontari di protezione civile, ai sensi della direttiva del dipartimento di protezione civile del 22 dicembre 2022. Ultimo documento in discussione, la “ratifica della conclusione positiva del procedimento unico per ampliamento della attività produttiva Eco Design in variante alla strumentazione urbanistica vigente”.

La seduta del consiglio è l’ultima prima della pausa estiva, i lavori riprenderanno a settembre. Si inizia alle 20.30 e come di consueto sarà disponibile la trasmissione in diretta streaming grazie al sistema audio-video in alta definizione di recente installazione sul canale YouTube del Comune di Formigine alla sezione “Live”.

 

 

 

Il cordoglio della Cgil per la scomparsa di Emilio Zanoli

Il cordoglio della Cgil per la scomparsa di Emilio ZanoliLa Cgil esprime cordoglio per la scomparsa di Emilio Zanoli, stroncato ieri da un malore nella sua abitazione all’età di 77 anni.

Operaio metalmeccanico della Corni Fonderie, è stato componente Fiom Cgil della Commissione interna ed esce in distacco sindacale all’inizio degli Anni Ottanta per diventare funzionario Fiom Cgil all’interno della Federazione lavoratori metalmeccanici unitaria (Flm). Successivamente è stato funzionario Fiom nella zona di Modena Est, e rientra a lavorare per un breve periodo alla Coop Fonditori come responsabile del personale.

Negli anni Novanta riprende l’attività sindacale, prima a Sassuolo come funzionario del sindacato tessili Filtea Cgil, poi come funzionario del sindacato edili Fillea a Modena e Castelfranco Emilia.

Dall’inizio degli Anni Duemila fa attività nel sindacato pensionati Spi Cgil anche come coordinatore del distretto Spi di Castelfranco e come componente di segreteria sino al 2009, quando esce dal sindacato rimanendo volontario nelle leghe Spi della città di Modena.

In Cgil lo ricordiamo come persona simpatica, molto umana e piacevole, faceva sorridere con le sue battute e si faceva voler bene.

I funerali si tengono giovedì pomeriggio 20 luglio alle ore 16.30 con saluto e benedizione presso le camere ardenti del Policlinico di Modena. Si proseguirà per la cremazione.

Ai familiari le più sentite condoglianze della Cgil di Modena.

 

Ricevuta in Municipio la fotografa sassolese Cecilia Fontanesi

Ricevuta in Municipio la fotografa sassolese Cecilia FontanesiÈ stata ricevuta dalla Giunta ieri pomeriggio in Municipio, Cecilia Fontanesi: la fotografa sassolese che lo scorso 1 luglio a Cesenatico è stata insignita del premio biennale internazionale “Mercurio d’oro per le arti visive 2023”.

La cerimonia di premiazione si è svolta presso la sala conferenze Rognoni al Palazzo del Turismo di Cesenatico, a Cecilia è stato assegnato il premio “per l’affermata qualità delle sue opere realizzate con impegno e creatività”.

Salute mentale, lotta alle dipendenze patologiche e reinserimento sociale

Salute mentale, lotta alle dipendenze patologiche e reinserimento socialeUn piano di percorsi terapeutici e assistenziali innovativi per la promozione e la salvaguardia della salute mentale, la prevenzione e il contrasto alle dipendenze patologiche, il recupero e il reinserimento sociale dei giovani e delle persone che hanno commesso reati.

Avranno il sostegno economico della Regione, che li finanzia con un milione di euro (esattamente 1.008.000 euro), i 39 progetti che saranno realizzati nel 2023 dalle Aziende sanitarie di tutta l’Emilia-Romagna in ambiti particolarmente importanti e delicati, perché riguardano cittadini con fragilità.  La Giunta regionale ha infatti formalizzato il via libera agli interventi, che riguardano l’area Salute mentale, Dipendenze patologiche e Salute nelle carceri, e sono parte integrante del Programma per l’innovazione delle politiche sanitarie e del piano sociale e sanitario regionale del Settore Assistenza Territoriale -Area Salute Mentale Dipendenze patologiche e salute nelle carceri- per l’anno 2023, che ha l’obiettivo di realizzare un piano strutturato su tutto il territorio regionale.

Si tratta di progetti pilota, che rientrano però in un piano strutturato su tutto il territorio, ideati con un preciso obiettivo: affrontare la complessità di queste realtà con nuove soluzioni, che possono diventare esperienze di successo da integrare sistematicamente nella rete di assistenza territoriale della regione Emilia-Romagna.

“Questi progetti- afferma l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- riguardano ambiti molto complessi e delicati, che spesso coinvolgono i giovani e i giovanissimi e che abbiamo il dovere di affrontare con tutti gli strumenti a nostra disposizione: parliamo di isolamento sociale, dipendenze patologiche e problemi di salute mentale. Situazioni che, come sappiamo, la pandemia ha acuito, ma che già da prima della pandemia avevano iniziato ad imporsi come nuove emergenze. Con questo investimento intendiamo quindi consolidare e migliorare ulteriormente l’offerta dei servizi territoriali messi in campo dalle Aziende sanitarie e Ospedaliere, anche con metodi e approcci innovativi”.

Gli ambiti di intervento

Nel campo della salvaguardia della salute mentale una particolare attenzione è stata riservata ai giovani e ai minori: ad esempio saranno potenziati percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali per le psicopatologie nelle fasce d’età 0-13 anni e 14-25 anni; saranno attivati corsi di formazione specifici per l’intercettazione precoce e il trattamento dei problemi di salute mentale in adolescenti e giovani che accedono al Pronto soccorso, ma anche per il riconoscimento e la cura della sindrome da deficit dell’attenzione (ADHD). Tra le varie attività in programma, il coordinamento della rete “Teatro e Salute Mentale” e la formazione indirizzata agli utenti esperti nel supporto tra pari nella salute mentale.

Molte le iniziative mirate a potenziare il settore della prevenzione e del trattamento delle dipendenze patologiche. Si va dal sostegno ai progetti innovativi dei servizi di prossimità di contrasto all’abuso di alcol e sostanze tra i giovani, al supporto alla formazione universitaria in alcologia, fino alla formazione per gli utenti esperti nel supporto tra pari (Esp) all’interno dei Servizi dipendenze patologiche (SerDP). Particolarmente significativo il progetto di allerta precoce per dare la possibilità agli operatori dei SerDP e delle Unità di strada (Uds) di attivare analisi sulle sostanze pericolose, che prevede la stipula di un protocollo di collaborazione con il laboratorio di tossicologia forense dell’Università di Bologna.

Altro ambito dei progetti è l’integrazione socio-sanitaria, con particolare riferimento all’area del disagio e della non autosufficienza. Tra le iniziative finanziate, un progetto co-housing che prevede il sostegno economico all’abitare affiancato da percorsi di miglioramento dell’occupabilità e di reinserimento sociale; un intervento per affrontare il ritiro sociale che colpisce giovani e giovanissimi che tendono a rifiutare ogni forma di contatto con l’esterno (i cosiddetti ikikomori) e la valutazione delle pratiche assistenziali di prevenzione dell’allontanamento familiare, che prevede la promozione di un modello omogeneo per la valutazione del rischio e il monitoraggio degli esiti per i minori e le loro famiglie biologiche e affidatarie.

Saranno, inoltre, realizzati in tutte le Ausl della regione che ospitano un carcere progetti di sviluppo della telemedicina per i detenuti.

Quando e dove saranno attivati i progetti

Molti dei progetti sono già pronti per essere avviati, altri sono in fase di programmazione e prenderanno il via nei prossimi mesi.

L’attribuzione dei progetti alle diverse Aziende sanitarie è stata stabilita sulla base delle specifiche competenze maturate da ognuna con le pregresse attività di approfondimento e sperimentazione. Riguardano l’intero territorio, in particolare: 10 progetti Ausl Bologna; 2 Ausl Ferrara; 1 Ausl Imola; 5 Ausl Modena; 4 Ausl Parma; 7 Ausl Piacenza, 4 Ausl Reggio Emilia; 5 Ausl Romagna e 1 Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna-Policlinico Sant’Orsola.

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 20 luglio 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 20 luglio 2023Al primo mattino possibili temporali in esaurimento sulle zone di pianura nord-orientali. Nelle ore seguenti cielo in prevalenza sereno o poco nuvoloso ma con possibilità di annuvolamenti localmente più consistenti associati a brevi rovesci o piovaschi.

Temperature in lieve flessione; minime attorno a 22/23 gradi nelle aree rurali e 24/25 gradi nei grandi centri urbani e lungo la costa. Massime comprese tra i 31 gradi della costa e 34/35 gradi delle zone interne. Venti deboli in prevalenza settentrionali o nord-orientali sulle zone di pianura con rinforzi al mattino sulla costa e sul mare. Deboli sud-occidentali sui rilievi con locali rinforzi lungo i crinali. Mare mosso con moto ondoso in attenuazione, fino a divenire poco mosso in serata.

Aggiornamento al programma di chiusure notturne su A1, A14, Raccordo di Casalecchio e Tangenziale di Bologna

Aggiornamento al programma di chiusure notturne su A1, A14, Raccordo di Casalecchio e Tangenziale di BolognaSulla A1 Milano-Napoli, sulla A14 Bologna-Taranto, sul Raccordo di Casalecchio e sulla Tangenziale di Bologna, è stato aggiornato il programma delle chiusure notturne.

E’ stata annullata la chiusura del Ramo di allacciamento sul Raccordo di Casalecchio, per chi percorre la A1 Milano-Napoli e proviene da Milano e da Firenze ed è diretto verso Casalecchio di Reno, che era prevista dalle 22:00 di questa sera, martedì 18, alle 6:00 di mercoledì 19 luglio.

Restano confermate, come da programma, le seguenti chiusure notturne:

MERCOLEDI’ 19 E GIOVEDI’ 20 LUGLIO, CON ORARIO 22:00-6:00

-sarà chiuso, per chi percorre la A1 Milano-Napoli e proviene da Milano e da Firenze, il Ramo di allacciamento sul Raccordo Casalecchio, in direzione di quest’ultimo.

In alternativa si consigliano i seguenti itinerari:

per i veicoli provenienti da Milano, immettersi sulla A14 Bologna-Taranto e uscire a Bologna Borgo Panigale;

per chi proviene da Firenze ed è diretto sulla A14, verso Ancona, o sulla A13 Bologna-Padova, anticipare l’uscita sulla A1 alla stazione di Sasso Marconi, percorrere poi il Raccordo Sasso Marconi-Nuova Porrettana (R43), la SS64 Porrettana e l’Asse Attrezzato, per entrare sul Raccordo di Casalecchio attraverso la stazione di Bologna Casalecchio.

DALLE 22:00 DI GIOVEDI’ 20 ALLE 6:00 DI VENERDI’ 21 LUGLIO

-per chi proviene da Ancona, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con la A14 Bologna-Taranto e l’allacciamento con la A1 Milano-Napoli, in direzione di quest’ultima. Pertanto, la stazione di Bologna Casalecchio non sarà raggiungibile.

In alternativa si consiglia:

per chi proviene dalla A14 o dalla A13 ed è diretto verso Firenze, percorrere la A14 e uscire alla stazione di Bologna Borgo Panigale, per poi proseguire sulla Tangenziale di Bologna;

in alternativa alla stazione di Bologna Casalecchio, verso Ancona: Bologna San Lazzaro sulla A14;

verso Milano: Bologna Borgo Panigale, sulla A14;

verso Firenze: Sasso Marconi.

Vista la suddetta chiusura, chi percorre la Tangenziale e proviene da San Lazzaro/A14, dovrà uscire obbligatoriamente allo svincolo 1 “Nuova Bazzanese”;

-saranno chiusi i rami di svincolo che dalla Nuova Bazzanese, con provenienza Vignola e Bologna Centro, immettono all’entrata della stazione di Bologna Casalecchio.

In alternativa, percorrere la viabilità ordinaria: Asse Attrezzato, SS64 Porrettana, Raccordo Sasso Marconi-Nuova Porrettana (R43) ed entrare sulla A1 a Sasso Marconi.

Agricoltura: ricerca, incontri tecnici e divulgazione, approvata la graduatoria del bando

Agricoltura: ricerca, incontri tecnici e divulgazione, approvata la graduatoria del bando
Alessio Mammi (Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

Formazione, esperienze in aziende sperimentali, informazione sui temi più sensibili della nuova agricoltura come competitività e temi ambientali.
La Regione prosegue le attività di aggiornamento e gli incontri tecnici di divulgazione rivolti ai settori agricolo e agroalimentare.
È stata approvata la graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento sul bando, nell’ambito del Programma di sviluppo rurale 2014-20, che sostiene progetti di informazione e divulgazione, convegni, seminari, mostre, incontri tecnici e di aggiornamento.

Quasi 1,5 milioni di euro finanzieranno 19 progetti, della durata di 15 mesi.
Sono interessati, tra gli altri, il Centro di ricerca sulle produzioni animali, i Consorzi di Bonifica, le agenzie per la ricerca tecnologica e la sperimentazione agroalimentare, il Centro servizi ortofrutticoli, le aziende agrarie sperimentali, enti di formazione e di ricerca.

“Continuiamo a puntare su informazione, ricerca e trasferimento di competenze- spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi- per filiere agricole e agroalimentari sempre più competitive e sostenibili. In tutti i settori economici, sono sempre più strategiche conoscenza e divulgazione, con soluzioni che nascono dall’incontro tra le esigenze delle imprese e la sperimentazione. Con questo bando vogliamo ampliare la diffusione dei risultati conseguiti attraverso i progetti europei di innovazione”.

Al bando, sono pervenute 47 domande ammissibili. Tra queste, 9 sono relative ai temi della competitività con un budget di 700 mila euro, mentre 10 riguardano i temi ambientali con risorse per 779 mila euro.

Giochi internazionali del Tricolore, presentata a Reggio Emilia la settima edizione

Giochi internazionali del Tricolore, presentata a Reggio Emilia la settima edizionePer la settima edizione, quasi 2.000 persone attese in città, di cui circa la metà provenienti dall’estero. La serata inaugurale in piazza con il campione di nuoto Massimiliano Rosolino. L’esordio dell’Inno dei Giochi, eseguito da Sherol Dos Santos. Il programma completo di gare e iniziative all’insegna di Sports can change people. People can change the world: Lo sport può cambiare le persone, le persone possono cambiare il mondo

Ci siamo! Sta per cominciare a Reggio Emilia la settima edizione dei Giochi internazionali del Tricolore, che si svolgeranno dal 24 al 30 luglio prossimi.

E’ la prima ad essere organizzata dopo la pandemia e riporta a in città atleti provenienti da tutto il mondo, per una settimana: una grande festa internazionale, fatta non solo di gare, competizioni e dimostrazioni sportive, ma anche di iniziative, spettacoli, eventi di carattere culturale ed educativo, organizzati per sottolineare l’importanza dello sport come momento di crescita, aggregazione e confronto tra persone e culture. Un’occasione anche per valorizzare Reggio Emilia a livello internazionale, farne conoscere la cultura, le tradizioni e i valori, il suo essere Città delle persone.

 

CERIMONIA DI APERTURA – La cerimonia di apertura, prevista per lunedì 24 luglio a partire dalle ore 21 è stata pensata da Marco Caronna, regista esperto nell’allestimento di celebrazioni sportive, come uno spettacolo per salutare e accogliere i partecipanti, in particolare gli atleti delle delegazioni dei 18 Paesi partecipanti.

Le società sportive reggiane si ritroveranno in piazza Martiri del 7 Luglio a partire dalle 19.45 e sfileranno per via Crispi, fino in piazza Prampolini dando inizio alla serata. Dalle ore 21 sarà la volta delle delegazioni estere, che saranno introdotte ad una ad una dai presentatori della serata: con la giornalista Margherita Grassi, sul palco ci sarà anche il nuotatore olimpionico nonché campione mondiale Massimiliano Rosolino.

Una volta entrati tutti gli atleti in piazza, inizieranno ad alternarsi esibizioni di artisti e saluti istituzionali.

A salire sul palco il gruppo degli Evolution Dance Theatre, con il ballerino e coreografo Anthony Heinl, che per molti anni ha fatto parte dei Momix, e la cantante Sherol Dos Santos, scelta da Manuel Agnelli nella sua squadra di X-Factor.

Per la prima volta quest’anno, i Giochi internazionali del Tricolore hanno un loro inno, una canzone dedicata. Il progetto è frutto della collaborazione di Fondazione per lo Sport e Arci solidarietà: la musica è stata appositamente composta dal cantante Baba Sissoko, che la interpreterà sul palco durante la cerimonia, mentre la parte in italiano della canzone è stata realizzata con testo e voce di Omar Ismaili del collettivo Cult.

Nel corso della serata, le facciate dei palazzi di piazza Prampolini ‘entreranno in scena’ con proiezioni di video mapping, curate da Jessica Telani. L’ultima parte della serata sarà dedicata all’accensione della fiaccola: il tedoforo protagonista degli ultimi metri di corsa sarà un atleta di caratura internazionale, accompagnato da volontari, atleti e atlete del Gruppo Sportivo dei Carabinieri. La cerimonia sarà trasmessa in diretta da Telereggio.

 

HANNO DETTO – “Con i Giochi internazionali del Tricolore ancora una volta, con l’energia vitale e la gioia dei ragazzi, Reggio Emilia accoglie il mondo. Questa settima edizione, la terza negli anni del mio mandato amministrativo, si annuncia come un momento di intensa partecipazione e cittadinanza attraverso lo sport, con il contributo di culture e mondi diversi, anche lontani geograficamente, eppure così vicini, pronti a creare contatti tra loro con semplicità e spontaneità. Questo è un fattore di crescita collettiva, di crescita per una città, in cui s rilasciano 12.000 cittadinanze l’anno e che vuole essere aperta e accogliente”, ha detto il sindaco Luca Vecchi presentando oggi alla città i Giochi 2023 in Sala del Tricolore.

Nelle competizioni sportive si gareggia, ci si aspettano risultati ed è giusto. Trovo però almeno parimenti importante il valore partecipativo e inclusivo delle stesse gare, oltre ai diversi incontri di confronto e scambio non solo in campo sportivo, ma anche valoriale, educativo, multiculturale, che sono contenuti nel programma. Reggio Emilia, con il Polo scolastico di via Makallé, le piazze e gli impianti sportivi, sarà il cuore dei Giochi – ha concluso il sindaco – ma manifestazioni importanti saranno anche nei diversi comuni della provincia che hanno aderito alla manifestazione. Ai volontari, alle società sportive e tutti coloro che hanno contribuito alla complessa e laboriosa realizzazione dei Giochi internazionali del Tricolore va il nostro grande grazie”.

Il grande lavoro che è dietro la costruzione dei Giochi internazionali del Tricolore – ha detto l’assessora a Sport ed Educazione, Raffaella Curioni – testimonia che la città crede in questo progetto e lo reputa importante. Assistiamo a un impegno eccezionale del volontariato e della scuola, del mondo giovanile, delle imprese d’eccellenza che sostengono l’iniziativa, certamente del vasto mosaico delle società sportive reggiane, della Fondazione E-35 che contribuisce fattivamente allo sviluppo delle relazioni internazionali che sono alla base di questo evento e dei diversi Servizi del Comune di Reggio Emilia il cui personale lavora da mesi alacremente. Un Comune che fra l’altro mette a disposizione una consistente e diffusa dotazione di impiantistica sportiva.

Questa settima edizione – ha aggiunto l’assessora – è sorprendente per la partecipazione anche da Paesi esteri, basta scorrere numeri e provenienze geografiche per rendersene conto. Sorprende in particolare perché è la prima edizione dei Giochi internazionali del Tricolore che si svolge dopo la pandemia, dopo il grande isolamento. E’ un segno di vita, di volontà di proseguire, di speranza nel futuro che proviene da tante città e Paesi del mondo e che non dobbiamo sottovalutare. Siamo felici perciò del fatto che Reggio Emilia possa intercettare, favorire ed essere interpretare di questo desiderio di incontro e di amicizia, così vitale e positivo per tutti”.

Come Provincia, e insieme agli altri 16 Comuni coinvolti, cercheremo di allargare la visione prospettica di questo bellissimo evento ideato nel 1997, con la prima edizione alla quale partecipai come uno dei ragazzi-atleti e di cui ho ancora un bellissimo ricordo – ha detto il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni – Un evento che va ben oltre lo sport, che fa tessere rapporti, che ci apre a mondi diversi e alle differenze e che permetterà, a noi e a tanti Comuni, di riallacciare i contatti con le città gemellate, a partire dalla Provincia di Olomouc, in Repubblica Ceca, unita a noi dal 1964 e che sarà pure presente ai Giochi”.

Dopo aver ricordato come anche in questa edizione il Villaggio olimpico verrà realizzato nel Polo scolastico della Provincia in via Makallé e l’impegno di ben 150 studenti delle superiori come volontari, il presidente Zanni ha concluso complimentandosi con la macchina organizzatrice dei Giochi del Tricolore e augurando “il miglior successo possibile a questa bella avventura che farà sognare tanti giovani e li farà crescere come atleti, ma soprattutto come persone”.

Fratellanza, pace e unione tra i popoli credo siano i motivi ispiratori e i punti di ancoraggio dei Giochi internazionali del Tricolore, una iniziativa che la nostra istituzione regionale condivide e sostiene pienamente – ha detto l’assessore della Regione Emilia-Romagna Alessio Mammi – La nostra regione è nota quale food valley, motor valley e per numerose altre eccellenze che la rendono apprezzata nel mondo. Credo che tra queste possa essere inserita la sport valley, dove l’attività sportiva è arricchita dalla partecipazione e dalle relazioni sociali che costruiscono e rendono vitale una comunità. Tutto questo, lo vediamo nei Giochi internazionali del Tricolore, non sarebbe possibile senza il contributo di tutti, senza un’impiantistica sportiva efficace, senza una cultura dello sport diffusa a tutti i livelli, senza un volontariato capace di prendersi cura responsabilmente.

Assistiamo dunque a un fenomeno di cittadinanza fondata anche sullo sport – ha concluso l’assessore Mammi – e questo rende possibile l’incontro fra culture diverse, ma unite da valori comuni”.

Sono molteplici le opportunità offerte dai Giochi internazionali del Tricolore. La possibilità di incontrarsi e discutere delle proprie realtà sportive, sociali e culturali, darà un importante impulso alle progettualità per il futuro, per la nostra città così come per le altre partecipanti – ha sottolineato Mauro Rozzi, presidente della Fondazione per lo Sport – I Giochi rispecchiano i valori dello sport, che sono valori universali, perciò durante la settimana non mancheranno momenti particolarmente significativi, volti a evidenziare messaggi importanti.

Durante la cerimonia di inaugurazione – ha proseguito il presidente Rozzi – Baba Sissoko, musicista maliano griot, fra le figure più rappresentative in campo internazionale della musica etnica e jazz che ha messo in musica le parole dello slogan dei Giochi, interpreterà l’inno: sarà il primo messaggio dei Giochi, particolarmente intenso e motivante. Il ricavato della canzone sarà destinato alla creazione di una casa per la cultura e la musica a Bamako in Mali. Durante la settimana, infine, verranno ricordate due importanti figure dello sport reggiano: Anzio Arati e William Reverberi , che fra l’altro tanto hanno dato alla creazione dei Giochi, a cui sono dedicati due premi speciali: per il fair play e per lo sport inclusivo”.

Paolo Manelli, coordinatore dei Giochi internazionali del Tricolore 2023, ha poi presentato i diversi dettagli della manifestazione.

EVENTI – Sono tre i grandi appuntamenti in programma, che immergeranno tutta la città nel colorato e festoso clima dei Giochi: oltre alla cerimonia di inaugurazione prevista per lunedì 24 luglio in piazza Prampolini, la festa a base di musica e sport “La notte dello sport” in programma al Tecnopolo giovedì 27 e la cerimonia di chiusura dei Giochi prevista sabato 29 in piazza della Vittoria alle 18.30.

Durante tutta la settimana la Fondazione per lo Sport ha in programma incontri con le delegazioni presenti, per progettare e programmare attività di scambi sportivi internazionali e di confronto sui temi dell’inclusione, dell’integrazione e della sostenibilità in ambito sportivo. In particolare un incontro specifico sarà dedicato a “Sport for Inclusion”, il progetto europeo recentemente vinto dalla Fondazione per lo Sport e che vede come partner le città di Girona, Digione e Zara gemellate con Reggio Emilia. Il progetto è incentrato sullo scambio e sul potenziamento delle competenze del personale delle organizzazioni sportive.

 

SLOGAN – Sintetizza la missione etica e sociale, lo slogan scelto per i Giochi internazionali del Tricolore: ‘Sports can change people. People can change the world’ (Lo sport può cambiare le persone, le persone possono cambiare il mondo). E’ stato scelto infatti per ribadire i diversi valori che caratterizzano il mondo sportivo e che diventano elementi essenziali per l’educazione dei ragazzi: il gioco all’insegna del rispetto, il confronto attraverso regole condivise, la collaborazione e l’inclusione.

 

LOGO – Emblematico il logo creato per questa settima edizione dei Giochi: è una sfera multicolore che rappresenta il mondo e la valenza internazionale della manifestazione. E’ composto da diversi segmenti colorati, affiancati e di diverse dimensioni, che simboleggiano le diversità, le differenti culture, le storie che si incontreranno e si confronteranno nella settimana dei Giochi. I colori evocano quelli degli anelli olimpici che rappresentano i singoli continenti e insieme compongono il mondo.

 

ATLETI, DISCIPLINE, GARE E PARTECIPAZIONE – Per i giochi in città è attesto l’arrivo di circa 900 ospiti provenienti da altri Paesi:

  • 700 atleti dai 14 ai 16 anni;
  • 190 accompagnatori;
  • 43 rappresentanti istituzionali;
  • 23 le città di provenienza;
  • 18 i Paesi rappresentati, di cui 6

 

A questi si aggiungeranno circa 1.000 atleti italiani, fra cui quelli reggiani.

 

Gli atleti si confronteranno in 33 discipline sportive.

  • Le competizioni saranno suddivide in 20 gare ufficiali (aquathlon, atletica leggera, baseball, beach volley, calcio, calcio a 5, ginnastica ritmica, judo, nuoto, pallacanestro, basket a 3, pallamano, pallanuoto, pallavolo, rugby a 7, scacchi, scherma, tennis, tennis tavolo), 7 dimostrazioni di discipline sportive (arrampicata, baseball a 5, cricket, flag football, ginnastica artistica, pesca sportiva e taekwondo) e 6 competizioni che faranno parte del ‘circuito off’ (bocce, ciclismo, equitazione, ruzzolone, tiro a segno e tiro con l’arco).
  • All’interno delle gare sono previste anche competizioni para-olimpiche in particolare baskin, nuoto, basket, handbike, scacchi, sitting volley.
  • Come già nelle edizioni precedenti, ci sarà la possibilità sia di assistere alle gare e alle dimostrazioni, ma anche di provare direttamente a cimentarsi in alcuni giochi olimpici.

Obiettivo è infatti coinvolgere il più possibile la città in questa grande festa, realizzata la prima volta nel 1997 in occasione del Bicentenario della nascita del Primo Tricolore, sia attraverso l’organizzazione di spettacoli e dimostrazioni, sia attraverso il reclutamento di volontari e partner del progetto.

 

MONDO IN CITTÀ In tutto saranno 890 gli ospiti stranieri da 23 città, di cui 11 gemellate o unite da un patto di amicizia con Reggio Emilia, due cittadine gemellate con la Provincia e tre del network Eurtowns.

Quattro i continenti coinvolti nelle competizioni; 18 diversi Paesi, 6 dell’area europea e 12 extraeuropea.

Saranno perciò a Reggio Emilia squadre provenienti da: Algeria (Tebessa), Bosnia-Erzegovina (Sarajevo Centar), Croazia (Zadar), Francia (Digione), Georgia (Tbilisi), Germania (Sindelfingen, Solingen e Treptow Köpenick, Schwerin), Kenya (Nairobi), Mozambico (Pemba), Moldavia (Chişinău), Palestina (Beit Jala), Repubblica Ceca (Olomouc), Saharawi (Smara), San Marino, Spagna (Girona), Sudafrica (Provincia del Gauteng – città di Johannesburg, Ekurhuleni, Pretoria, Sedibend e West Rand), Tunisia (El Battan e Siliana), Stati Uniti (Fort Worth).

Oltre alla componente sportiva, 43 rappresentanti istituzionali – tra presidenti e assessori di regione, vicesindaci, consiglieri e direttori di dipartimenti – saranno a Reggio Emilia per partecipare alle cerimonie istituzionali e agli eventi al fianco dei giovani atleti-ambasciatori internazionali.

L’obiettivo è rilanciare e rafforzare le collaborazioni e gli scambi tra la città e le regioni presenti ai Giochi.

Il Comune di Reggio Emilia, in collaborazione con la Fondazione E35, sta definendo infatti un’agenda di visite e incontri sul territorio per far conoscere esperienze di valore e creare nuove occasioni di partenariato e progetti. In particolare, le delegazioni presenti potranno visitare la città storica, il Parco Innovazione e il Centro internazionale Loris Malaguzzi, incontreranno esponenti dell’Università, Iren, nonché i principali attori culturali della città, quali Fondazione I Teatri, Fondazione nazionale della Danza/Aterballetto e Fondazione Palazzo Magnani. Incontri dedicati alla costruzione di nuove relazioni saranno previsti anche con Fondazione Mondinsieme e i referenti delle Comunità della diaspora interessati, Fondazione E35, Istoreco e Fondazione per lo Sport.

 

VOLONTARI E GIOVANI – I volontari che accompagneranno passo dopo passo la manifestazione sono oltre 150. Tra loro molti giovani che hanno deciso di aderire al progetto “Non battere la fiaccola”.

La maggior parte dei ragazzi proviene dalle scuole superiori di Reggio Emilia: Liceo Moro, Liceo Canossa, Scaruffi Levi Tricolore, Bus Pascal, Motti, Filippo Re, Zanelli, Liceo Ariosto Spallanzani. I ragazzi verranno coinvolti in molteplici attività, dall’allestimento all’accompagnamento delle delegazioni, coordinati da operatori adulti di Officina Educativa e di Infogiovani, staff del progetto Giovani Protagonisti, e saranno affiancati da volontari delle associazioni di Protezione civile e delle Società sportive.

Nei diversi eventi collaterali di carattere creativo e formativo, dedicati ai giovani atleti e a tutti coloro che vorranno partecipare nei pomeriggi-sera in piazza della Vittoria, sarà attivo lo stand dell’Infogiovani on the road, a cura della stessa Officina Educativa insieme con le cooperative Papa Giovanni XXIII e Reggiana Educatori.

 

LUOGHI – Per le gare e altre iniziative saranno utilizzati 25 impianti sportivi della città e della provincia.

Il Villaggio olimpico verrà allestito in città presso il Polo scolastico di via Makallè. Questo luogo rivestirà un ruolo importante durante lo svolgimento dell’evento: garantirà supporto tecnico e logistico a tutte le delegazioni, ospitando riunioni di coordinamento con lo staff del progetto e rappresentanti delle delegazioni sportive. Sarà dotato di spazi informativi con aggiornamenti sulle competizioni e informazioni generali sulla città e il suo territorio.

Gli spazi in via Makallè saranno suddivisi in modo da trasformare il polo scolastico in un vero e proprio villaggio olimpico. Gli atleti pernotteranno all’interno di quattro istituti: Blaise Pascal, liceo Matilde di Canossa, Nobili e Secchi; colazione e cena saranno invece serviti rispettivamente all’interno del Palahockey e nella Scaruffi in via Filippo Re.

La posizione centrale del villaggio garantirà un facile accesso alle principali strutture sia sportive, sia attrattive della città, permettendo agli atleti di esplorare Reggio Emilia nelle ore libere.

Gli eventi sportivi più importanti avranno luogo nelle strutture sportive pubbliche della città. Eventi collaterali e attività sportive secondarie saranno invece organizzati nel campus delle scuole locali, così da sfruttare le strutture scolastiche per ulteriori attività indoor e outdoor.

Tra le curiosità, il torneo di scacchi si svolgerà al Palazzo dei Musei; varie gare saranno all’interno del PalaBigi, al Poligono di tiro si svolgeranno le competizioni di tiro a segno, altre gare ai campi da calcio di Masone.

Diverse strutture saranno allestite nelle piazze del centro e in alcune zone critiche della città per sottolineare come lo sport possa essere anche motore per la riqualificazione e la rigenerazione urbana.

In provincia, sono previste gare a Rubiera, Castelnovo ne’ Monti, Albinea e Zurco, mentre la gara di ciclismo si svolgerà tra Scandiano e il monte Tre Croci.

 

DIFFERENZIAREIren partecipa attivamente alle attività propedeutiche per la buona riuscita dell’evento e mette i propri servizi a disposizione degli atleti e della città.

Per tutto il periodo di permanenza degli atleti, saranno presenti al polo scolastico di via Makallè alcune fontanelle che erogheranno acqua pubblica così come sarà presente il fontanone in piazza della Vittoria (angolo parco del Popolo). A ciascun atleta verrà regalata una borraccia da 750 millilitri, utile in queste giornate di caldo intenso.

La raccolta differenziata dei rifiuti in tutti i luoghi vissuti dagli atleti sarà assicurata: dai contenitori nei dormitori, nei refettori e nei luoghi all’aperto, alle raccolte e pulizie straordinarie. Iren fornirà materiale informativo illustrato tradotto in sette lingue, che aiuterà tutti gli atleti a conferire correttamente i rifiuti prodotti nel corso dell’evento. Messaggi legati alla sostenibilità verranno trasmessi anche attraverso maxischermi presenti in piazza della Vittoria.

 

PROMOTORI E ORGANIZZATORI Il Comitato promotore è composto dei Giochi internazionali del Tricolore 2023 è composto da Comune di Reggio Emilia, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Reggio Emilia, Coni regionale, Camera di commercio, Fondazione per lo sport, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

Il Comitato organizzatore è formato da Comune di Reggio Emilia, Fondazione per lo Sport, Coni, Uisp, Csi, Aics; Cip – Comitato paraolimpico, Us Acli, Fondazione E-35 e Mondoinsieme.

Alla manifestazione hanno aderito 16 Comuni della provincia reggiana: Albinea, Baiso, Boretto, Cadelbosco Sopra, Casalgrande, Casina, Castelnovo ne’ Monti, Castelnovo Sotto, Cavriago, Correggio, Gattatico, Montecchio, Sant’Ilario, Scandiano, Rubiera e Villa Minozzo. Patrocinatori della manifestazione sono Sport e Salute e Ufficio scolastico regionale.

Iren è main sponsor della manifestazione.

 

IL PROGRAMMA GIORNO PER GIORNO

DOMENICA 23 LUGLIO

ore 15

Apertura del Villaggio dello Sport

 

LUNEDÌ 24 LUGLIO

dalle ore 21

Cerimonia di apertura in piazza martiri del 7 Luglio e poi in piazza Prampolini

 

MARTEDÌ 25 LUGLIO

Competizioni sportive

dalle ore 18 alle 22

Live painting

Neko, street artist reggiano, realizzerà in diretta un’opera al centro di una pannellatura, che sarà poi integrata dai partecipanti ai Giochi con firme, messaggi, segni in genere, nel corso della settimana (utilizzando pennarelli indelebili a disposizione dei ragazzi.

 

MERCOLEDÌ 26 LUGLIO

Competizioni sportive

dalle ore 18 alle 22

Laboratorio di lineografia

Serata di stampa artigianale su shopper utilizzando due differenti immagini sviluppate da artiste visive dello spazio Tigre contro tigre

ore 20

Esibizione di artisti rap e trap del territorio reggiano (in collaborazione con la cooperativa Giro del Cielo). Gli artisti che si esibiranno hanno partecipato e vinto le serate del contest trap Roty, Rookie of the year), organizzato dal collettivo Cult. Sul palco saliranno: Mr. Yax, Coba, Omar, Pride, Kdlacreme. Keyem, 2Pattoni, Moula J.

 

GIOVEDÌ 27 LUGLIO

Durante la giornata, ingresso libero per tutti gli atleti all’Aquatico

dalle ore 17 alle 19

Laboratorio interattivo, dedicato a ragazzi e ragazze dai 14 anni, di sensibilizzazione al tema del gioco d’azzardo patologico. Il laboratorio, tenuto dagli operatori della Coop. Papa Giovanni XXIII, con lo scopo di accrescere la consapevolezza dei giovani sui rischi presenti sulle piattaforme digitali dedicate alle scommesse.

Dalle ore 19

La notte dello sport

La serata inizierà con la gara podistica aperta tutti e proseguirà con il torneo di basket a tre, le dimostrazioni di skate e d keck boxing con i “The gladiators”.

ore 21

musica con Dj

 

VENERDÌ 28 LUGLIO

Competizioni sportive

dalle ore 22 alle 24

Laboratorio di percussioni

La Banda dei Tamburi organizzerà una performance e coinvolgerà i partecipanti che potranno unirsi alla banda suonando oggetti comuni.

 

SABATO 29 LUGLIO

Competizioni sportive

ore 18

La città saluta le delegazioni

 

DOMENICA 30 LUGLIO

ore12

Chiusura del Villaggio dello Sport

INFO – www.giochideltricolore.it

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 19 luglio 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 19 luglio 2023Cielo sereno o poco nuvoloso per nubi alte e sottili. Dalla tarda serata aumento della nuvolosità sul settore settentrionale del territorio regionale con possibili temporali più probabili sulla parte nord-orientale della regione.

Temperature in ulteriore lieve aumento con persistenza di condizioni di disagio bioclimatico. Minime attorno a 25/26 gradi con punte anche superiori nei grandi centri urbani, di qualche grado inferiori nelle aree rurali. Massime attorno a 38/39 gradi sulle zone di pianura centro-orientali e fascia pedecollinare con possibili punte anche superiori in particolare sulla Romagna dove sono previsti venti di garbino. Temperature lievemente inferiori sulla pianura occidentale. Valori di 32/34 gradi sulla fascia costiera. Venti deboli, prevalentemente dai quadranti occidentali in pianura, a regime di brezza sulla costa. Sud- occidentali con locali rinforzi sui rilievi. Mare poco mosso, localmente mosso al largo.

Cisl ER in merito alla riorganizzazione della rete di emergenza-urgenza del servizio sanitario

Cisl ER in merito alla riorganizzazione della rete di emergenza-urgenza del servizio sanitarioCome Cisl abbiamo seguito il percorso di riorganizzazione della rete di emergenza urgenza, facendo proposte nel merito rispetto a ciò che ci è stato presentato, sia a livello regionale che nelle CTSS (conferenze territoriali socio sanitarie). Siamo soddisfatti in parte di quanto è stato accolto in merito alla necessità di tendere ad una cornice regionale uniforme e di aver ripreso un metodo di confronto con le organizzazioni sindacali.

Questo percorso deve continuare a tutti i livelli, perché i piani riorganizzativi locali che le aziende dovranno presentare entro il 15 settembre, dovranno garantire uniformità ed equità di accesso ai servizi per l’utenza in tutta la rete regionale, ponendo particolare attenzione alle zone di confine a livello provinciale e regionale.

Ci chiediamo però come questa riorganizzazione possa essere messa in atto nei territori senza integrazione di risorse e personale, senza la giusta valorizzazione e motivazione di chi sarà coinvolto in tutte le fasi, da quella del soccorso pre-ospedaliero, alle nuove centrali operative 112 e 116117, che si affiancheranno alle esistenti del 118 solo a partire dalla metà del 2024, fino ai CAU (Centri di Assistenza e Urgenza) destinati alla gestione delle urgenze sanitarie a bassa complessità clinico assistenziale. Su questi ultimi, vero elemento di novità della riorganizzazione, forse sulla carta il più sfidante, tanto resta da chiarire sulle modalità di accesso e presa in carico di chi dovrà fruire di questi servizi.

Per questo riteniamo che nelle riorganizzazioni, quando si partirà nei territori, sarà necessario essere pronti con tutti i punti della rete o il rischio che si corre è di avere ulteriore confusione tra la popolazione, e dunque di non riuscire a dare le giuste risposte e continuare ad affollare i pronto soccorso.

Un fallimento, questo, che non possiamo permetterci. Per questo chiediamo alla regione di essere garante dei piani attuativi che saranno presentati dalle aziende, che non dovranno essere lasciate sole, soprattutto in un momento come questo che vede ancora in essere piani di rientro sui costi di gestione.

Come Cisl continueremo a presidiare questo percorso perché ciò di cui la cittadinanza ha bisogno è una riorganizzazione che dia delle risposte certe e la garanzia della qualità del nostro SSR.

 

Alluvione: borse di studio universitarie ‘in salvo’ grazie all’intervento della Regione

Alluvione: borse di studio universitarie ‘in salvo’ grazie all’intervento della RegioneNessuna revoca, né tantomeno restituzione della borsa di studio, per gli studenti universitari beneficiari per l’anno accademico 2022/2023 che, colpiti dall’alluvione, non riescono a raggiungere il numero minimo di crediti previsto.

La Giunta regionale, infatti, con un provvedimento approvato nella seduta di ieri, ha messo  in salvo le borse di studio assegnate per l’a.a 2022-2023 agli studenti interessati dagli eventi alluvionali di maggio che non riusciranno a maturare i requisiti di merito necessari per beneficiare della borsa erogata da ER.GO, l’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori.

 

Due le misure previste dal provvedimento voluto dalla Regione

Una riguarda il mantenimento della borsa di studio per l’anno accademico in corso in due casi. Il primo per gli studenti beneficiari in debito – alla data del 10 agosto 2023 – di 3 crediti formativi, purché: residenti nei territori alluvionati (quindi in uno degli 80 comuni individuati nel decreto legge n.61/2023, in allegato) e iscritti ad Atenei o Istituti di grado universitario dell’Emilia-Romagna; oppure, indipendentemente dal comune di residenza, iscritti ad Atenei o situati nei territori alluvionati. Il secondo per gli studenti beneficiari iscritti ad Atenei o Istituti di grado universitario con sede legale nel territorio regionale, che – sempre alla data del 10 agosto 2023 – risultino in debito di 6 crediti, purché residenti nei territori alluvionati e con abitazione di residenza dichiarata inagibile.

Senza l’intervento della Regione questo non sarebbe stato possibile. È la stessa normativa nazionale, infatti, a prevedere, per gli studenti assegnatari di borsa di studio che non riescono a conseguire i requisiti di merito previsti, la revoca della borsa già assegnata – con conseguente restituzione del relativo importo – e la mancata erogazione del saldo.

La seconda misura voluta dalla Giunta riguarda la concessione di un contributo per l’accesso ai servizi ristorativi per l’anno accademico 2023-2024 rivolto agli studenti residenti in uno dei comuni alluvionati e iscritti ad Atenei e Istituti di livello universitario situati in Emilia-Romagna la cui abitazione di residenza sia stata dichiarata inagibile e che risultino non idonei alla borsa di studio per il 2023/2024.

L’importo del contributo, riconosciuto dalla Regione attraverso ER.GO, varia dai 200 ai 500 euro: 200 euro nei casi di Isee del nucleo familiare superiore a 28.000 euro e/o di Ispe del nucleo familiare superiore a 62.000 euro; 500 euro nei casi di Isee inferiore o uguale a 28.000 euro e/o Ispe inferiore o uguale a 62.000 euro.

“Sarebbe stato ingiusto che gli studenti colpiti dall’alluvione assegnatari della borsa di studio corressero anche il rischio di doverla restituire- sottolinea l’assessora regionale all’Università, Paola Salomoni-. Con questo provvedimento di carattere straordinario vogliamo supportare gli studenti, molti dei quali impegnati peraltro negli interventi di soccorso, che a causa dei drammatici eventi alluvionali di maggio potrebbero non riuscire a raggiungere nei tempi previsti il target minimo di crediti necessario per il mantenimento della borsa. Un provvedimento concreto, che si inserisce nella più ampia serie di interventi messi in campo dai singoli Atenei nella loro autonomia decisionale, per contrastare qualsiasi disparità di accesso e fruizione della formazione universitaria”.

 

Tecnopolo. Oggi a Bologna incontro di Colla con l’ex presidente Vasco Errani e gli ex assessori regionali

Tecnopolo. Oggi a Bologna incontro di Colla con l’ex presidente Vasco Errani e gli ex assessori regionali“Un appuntamento con gli artefici della nascita del Tecnopolo di Bologna, coloro che hanno avviato un lungimirante percorso che ha saputo guardare lontano e di cui noi oggi raccogliamo i primi frutti”. Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, questa mattina insieme all’ex presidente della Regione Vasco Errani e ai passati assessori Palma Costi (oggi consigliere regionale), Gian Carlo Muzzarelli (attuale sindaco di Modena) e Duccio Campagnoli, accompagnati da tecnici e dirigenti.

“E’ quindi grazie alle loro decisioni e alla loro visione se oggi l’Emilia-Romagna è la Data Valley d’Europa- ha aggiunto Colla-, ospitando a Bologna il supercomputer del Centro meteo europeo e il Leonardo del Cineca, quarto al mondo per potenza di calcolo. Il tutto in un’area che diventerà una piattaforma per la ricerca internazionale, grazie anche all’insediamento dell’Università dell’Onu per lo studio dell’habitat umano e di numerosi centri di ricerca, fra cui Enea e Infn”.

Erasmus, a Bologna la conferenza internazionale su istruzione, formazione e lavoro

Erasmus, a Bologna la conferenza internazionale su istruzione, formazione e lavoro
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Regione Emilia Romagna – Autore: Francesco Pierantoni

È in corso a Bologna, nella sede della Regione Emilia-Romagna (Viale della Fiera, 8) la conferenza transnazionale Erasmus+ Internazionalizzazione delle competenze e dei territori: sinergie tra Erasmus+, fondi strutturali e altri finanziamenti. L’evento è organizzato dall’Agenzia nazionale Erasmus+, INDIRE e dalla Regione Emilia-Romagna con l’obiettivo di individuare e valorizzare i progetti europei che favoriscono la dimensione internazionale delle competenze delle persone e la partecipazione dei territori negli ambiti istruzione, formazione e lavoro.

Durante l’incontro sono state presentate alcune buone pratiche legate ai temi della mobilità delle persone in Erasmus+ per favorire il dibattito sull’integrazione culturale e sociale nei territori e l’inclusione di persone e aree territoriali meno coinvolte nel Programma. Al contempo, la conferenza intende definire le tipologie di fondi – nazionali, regionali, comunitari o privati – che possono finanziare e integrare il budget Erasmus+ per sviluppare processi per la cooperazione internazionale e una maggiore cultura internazionale, oltre a sostenere l’impegno civico delle persone e rafforzare il senso di appartenenza all’Europa.

“L’evento di oggi – dichiara Cristina Grieco, Presidente di INDIRE – rappresenta un momento di riflessione con la Regione Emilia-Romagna, le altre Agenzie Erasmus e diversi attori del territorio sulla sinergia dei fondi per rendere sempre più efficaci le politiche e gli interventi sul capitale umano. Come ci ricorda l’Europa, nell’anno delle competenze, la mobilità internazionale è un veicolo di crescita e di investimento per i giovani. La collaborazione tra le istituzioni deve puntare anche a migliorare la capacità di attrarre studenti dagli altri paesi, come dimostra il primato dell’Alma Mater a livello europeo”.

“In questi anni come Regione – dichiara Paola Salomoni, Assessore regionale alla Scuola, università, ricerca, agenda digitale Regione Emilia-Romagna – stiamo sviluppando un sistema complesso di sostegno all’internazionalizzazione dei territori locali e in particolare con la recente legge per l’attrattività e la permanenza dei talenti vogliamo portare avanti non solo l’attrazione ma anche la circolazione di talenti a elevata specializzazione sul piano internazionale. Anche per questa ragione, l’organizzazione di questo seminario è un’occasione importante per avviare un confronto su come sfruttare al meglio le diverse fonti finanziarie oggi disponibili per promuovere l’apertura internazionale del nostro sistema educativo, formativo e universitario, anche in merito all’obiettivo generale della valorizzazione dei nostri giovani”.

Nel corso della mattinata, in apertura dei lavori, sono intervenuti Paola Salomoni, assessore regionale alla Scuola, università, ricerca, agenda digitale, Cristina Grieco, presidente di INDIRE, e Luca Rossi, direttore generale di Confindustria Emilia-Romagna, con interventi sui temi legati a internazionalizzazione, lavoro e imprese.

A seguire, il panel La partecipazione ai programmi di mobilità Erasmus in Emilia-Romagna, a cura delle Agenzie Erasmus+, INDIRE (scuola, università ed educazione degli adulti), INAPP (formazione professionale) e AIG (gioventù), ha fornito una panoramica sulle opportunità offerte dal Programma Erasmus+. Tra i temi affrontati anche la partecipazione Erasmus+ alle attività di mobilità e ai progetti di cooperazione in Emilia-Romagna, una tra le regioni più attive in Italia.

Nella seconda parte della mattinata è stato approfondito il tema delle sinergie dei fondi europei e nazionali per favorire i processi di internazionalizzazione, con l’intervento di Alessandro Senesi – vicecapo unità della Direzione generale per l’Istruzione e la gioventù presso la Commissione europea. Durante il panel sono stati inoltre presentati da INDIRE i progetti di cooperazione internazionale con Paesi fuori dall’Unione europea; la partnership Erasmus+, HOME, Home of Mobile Europeans, un progetto di cooperazione per l’istruzione superiore realizzato dal Politecnico di Milano e dedicato al tema dello student housing; il progetto di riqualificazione urbana e sociale Ponte Lambro, a cura della Fondazione GarageErasmus e i servizi di supporto alla mobilità Erasmus+ offerti da Erasmus Student Network Italia. I lavori della mattinata si sono conclusi con un intervento sulla strategia di internazionalizzazione della Regione Emilia-Romagna, a cura di Morena Diazzi, direttore generale DG Conoscenza, ricerca, lavoro, imprese.

Nel pomeriggio, sono in corso i lavori di gruppo per dialogare sulle diverse opportunità di cooperazione che si possono sviluppare sui territori e con finanziamenti diversi. Obiettivo: rispondere alle esigenze di apertura internazionale nel mondo della scuola, dell’università, della formazione professionale e della gioventù.

 

Commercio equo-solidale: domani sera Vagamondi presenta gioielli ricavati da mine antiuomo

Commercio equo-solidale: domani sera Vagamondi presenta gioielli ricavati da mine antiuomoStrumenti di morte come le mine antiuomo trasformati in gioielli. Li presenta domani – mercoledì 19 luglio – Vagamondi, la cooperativa sociale di Formigine (aderente a Confcooperative Terre d’Emilia) specializzata nel commercio equo-solidale e la cui bottega si è da poco trasferita in via S. Pietro 7.

Nell’ambito dell’iniziativa “Luglio col bene che ti voglio”, organizzata da ProForm (associazione di commercianti e artigiani formiginesi), domani sera Vagamondi mette in mostra i prodotti realizzati da Education for the future.

Si tratta di un’associazione che opera in Cambogia dal 2004, contribuendo a migliorare le condizioni di vita di molti giovani e cercando di garantire loro un futuro lavorativo.

Igino Brian, orafo vicentino e fondatore dell’associazione, ha aperto nel villaggio di Chma Puan (a 20 km dalla capitale cambogiana Phnom Penh) una scuola-laboratorio per ragazzi di strada. Qui vengono realizzati splendidi gioielli utilizzando ottone riciclato da mine antiuomo esplose e altro materiale bellico.

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