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venerdì, 25 Aprile 2025
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“La strada non è un posacenere”: rischio incendi, la campagna Anas

“La strada non è un posacenere”: rischio incendi, la campagna AnasLanciare dal finestrino del proprio veicolo i mozziconi mentre si è in viaggio può causare danni devastanti e irreversibili. Torna, per il secondo anno consecutivo, alla vigilia di un nuovo fine settimana di spostamenti, la campagna di Anas, società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, contro gli incendi causati da sigarette accese. Molti di questi, complice la siccità e le alte temperature del periodo, si verificano in prossimità delle strade e delle autostrade a causa di comportamenti espressamente vietati e sanzionati dal Codice della Strada e dal Codice Penale (art. 674, “getto pericoloso di cose”).

Il claim della campagna è “La strada non è un posacenere. Rispetta l’ambiente, salva il tuo viaggio”. Un mozzicone non spento, lasciato cadere per strada, mette a rischio l’incolumità fisica di persone e animali causando la distruzione dell’ambiente vegetale, dei beni immobili e interruzioni alla viabilità. Per raggiungere gli utenti lungo le strade Anas, il messaggio “Pericolo Incendi. Non gettare sigarette” è trasmesso sui PMV-Pannelli a Messaggio Variabile presenti sulla rete.

“L’incolumità di chi viaggia e la salvaguardia del patrimonio boschivo – dichiara l’Amministratore Delegato di Anas, Aldo Isi – passano inevitabilmente dalla buona condotta di chi percorre le nostre strade. Così anche quest’anno Anas è fortemente impegnata nella campagna di sensibilizzazione per la prevenzione degli incendi che, nella maggior parte dei casi, sono il frutto di una serie di comportamenti scorretti e poco responsabili, che mettono in pericolo non solo l’habitat ma anche la vita stessa di chi si mette in viaggio. Colgo l’occasione per ringraziare il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per l’attività svolta ogni giorno a tutela dei cittadini e delle infrastrutture del nostro Paese”.

“L’estate – ha spiegato il Prefetto Laura Lega, Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile – è il momento di massimo rischio per gli incendi di vegetazione. Un fenomeno in crescita negli ultimi anni che rischia di aggravarsi con significative ricadute per l’ambiente e le comunità. Il lavoro dei Vigili del fuoco è massimo, il Dipartimento sta mettendo in campo una strategia a 360 gradi sia con il potenziamento degli uomini e dei mezzi sia con l’apertura dei Presìdi Rurali vicino ai Parchi naturali e alle aree boschive per poter intervenire tempestivamente. Ma non basta. Ogni anno si perdono migliaia di ettari di vegetazione con un danno inestimabile per i territori e per tutti noi. Per questo – ha concluso il Prefetto Lega – sensibilizzare i cittadini è decisivo: la prevenzione resta fondamentale per evitare comportamenti errati, negligenti e superficiali. Siamo tutti responsabili. Il nostro slogan è: “Proteggi ciò che ami”.

Anas richiama l’attenzione sulle raccomandazioni della Protezione Civile su ciò che è possibile fare per fronteggiare questo fenomeno:

non gettare mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi;
non abbandonare rifiuti: sono un pericoloso combustibile;
non parcheggiare sull’erba secca: la marmitta calda può provocare un incendio
Inoltre, se si avvista un incendio, è fondamentale chiamare il 115 (Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco) o il numero di emergenza 112 o il 1515. Spegnere gli incendi è un lavoro pericoloso, è importante segnalarli e al contempo tenersi lontani per facilitare le operazioni e non correre rischi.

Il lancio della campagna anti-incendi di Anas precede un fine settimana che si preannuncia all’insegna di traffico intenso, soprattutto in uscita dalle grandi città e sulle principali direttrici verso le località di villeggiatura, per i numerosi spostamenti locali. Si prevede inoltre, soprattutto a partire dal tardo pomeriggio di domenica, in concomitanza con i rientri, un consistente flusso di traffico verso i centri urbani.

Ricordiamo che è in vigore anche il divieto di transito dei mezzi pesanti, sabato 22 luglio dalle 8.00 alle 16.00 e domenica 23 dalle 7.00 alle 22.00.

In previsione dell’aumento del traffico, Anas sta procedendo a ridurre, dove possibile, i cantieri presenti sulla rete stradale e autostradale per facilitare gli spostamenti e ridurre i disagi.

 

La Fondazione Arturo Toscanini ha un nuovo Consiglio di Amministrazione

La Fondazione Arturo Toscanini ha un nuovo Consiglio di AmministrazioneLa Fondazione Arturo Toscanini ha un nuovo Consiglio di Amministrazione, che guiderà l’Istituzione nel quinquennio 2023/2028.

Il Consiglio è composto da due membri nominati dalla Regione Emilia-Romagna, il professor Paolo Pinamonti (presidente) e la dottoressa Susanna Zucchelli, e da un membro indicato dal Comune di Parma, l’avvocato Giuseppe Negri, già consigliere della Fondazione nel mandato 2018/2023.

La Fondazione Arturo Toscanini è stata costituita nel 1994 per iniziativa della Regione Emilia-Romagna, del Comune e della Provincia di Parma.
Oggi è una delle maggiori e più dinamiche istituzioni musicali italiane, attiva nel campo della produzione sinfonica, della produzione lirica e teatrale e della formazione professionale dei giovani nelle arti e nei mestieri dello spettacolo.
La Fondazione porta il nome di Arturo Toscanini, concessole in esclusiva dagli eredi del leggendario direttore d’orchestra, e ha sede a Parma. È tra le 12 ICO-Istituzioni Concertistico-Orchestrali riconosciute e sostenuta dal Ministero della Cultura, e attraverso i suoi complessi artistici – a partire dalla Filarmonica Arturo Toscanini – realizza ogni anno oltre 200 eventi tra concerti sinfonici, cameristici, recite d’opera e iniziative musicali dedicate all’ambito sociale, in Emilia-Romagna e nei principali centri musicali italiani e internazionali.

L’insediamento del Consiglio è fissato per lunedì 24 luglio 2023.

Dalla Regione 2 milioni di euro per progetti di educazione musicale rivolti a giovani dell’Emilia-Romagna

Dalla Regione 2 milioni di euro per progetti di educazione musicale rivolti a giovani dell’Emilia-Romagna
Mauro Felicori (Copyright Regione Emilia Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)

La musica come occasione di inclusione sociale e di contrasto alla povertà educativa.
La Giunta regionale ha approvato un bando per presentare progetti di educazione musicale che saranno finanziati con risorse europee del fondo Fse Plus 2021-2024. A disposizione 2 milioni di euro destinati a progetti delle scuole di musica e di organismi specializzati nell’organizzazione e gestione di didattica e pratica musicale dell’Emilia-Romagna, riconosciuti per l’anno scolastico 2023/2024.

La proposta è stata presentata dagli assessori regionali Vincenzo Colla (Formazione e Lavoro) e Mauro Felicori (Cultura e Paesaggio). Le attività saranno ad accesso libero e gratuito, con un’attenzione particolare al sostegno della partecipazione di allievi con bisogni specifici (per esempio disabilità, Dsa e Bes).

I progetti dovranno essere presentati entro il 12 settembre 2023.

Il bando punta a promuovere l’attivazione di azioni diffuse e flessibili di alfabetizzazione/educazione musicale, quale occasione di inclusione e contrasto alla povertà educativa per studenti e studentesse.
Saranno finanziati progetti aggiuntivi e addizionali rispetto all’offerta formativa curricolare da realizzarsi anche nei mesi estivi in una logica di scuole aperte al territorio e alle comunità oltre il tempo scuola. L’offerta – realizzata in partenariato con almeno due istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e/o enti di formazione professionale del sistema di IeFP – dovrà essere articolata in moduli quali canto corale, musica strumentale d’insieme e propedeutica musicale.

La misura è prevista dalla Legge regionale numero 2 del 2018 (“Norme in materia di sviluppo del settore musicale”) e dal conseguente “Programma regionale per lo sviluppo del settore musicale”, nel quale si conferma come strategica, anche per il triennio 2021-2023, la qualificazione dell’educazione musicale quale offerta educativa e formativa specifica e come veicolo per la socializzazione e inclusione degli studenti e delle studentesse.

Tre bandi per progetti scolastici rivolti alle scuole dell’infanzia, scuole primarie e secondarie sassolesi

Tre bandi per progetti scolastici rivolti alle scuole dell’infanzia, scuole primarie e secondarie sassolesiLa Giunta comunale, con delibera n. 144 del  11 luglio 2023, ha approvato le linee di indirizzo per la pubblicazione di n. 3 distinti avvisi per manifestazione di interesse da parte di soggetti privati (associazioni, fondazioni, cooperative, società) per la presentazione di proposte progettuali rivolte a nidi, scuole dell’infanzia, scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio, per la realizzazione di percorsi educativi/didattici diretti ad ampliare l’offerta formativa territoriale per l’anno educativo-scolastico 2023/2024.

La volontà è quella di svolgere in modo trasparente e con chiare regole il ruolo che la normativa regionale (con la L.R. n. 26/2001 “Diritto allo studio ed all’ apprendimento per tutta la vita e qualificazione del sistema formativo integrato”, e la L.R. n. 19 del 25/11/2016 “Servizi educativi per la prima infanzia. Abrogazione della L.R. n. 1 del 10 gennaio 2000”) e nazionale (D. Lgs. 65/2017 “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107) riconosce agli Enti Locali e ai Comuni in particolare, e nello specifico: la realizzazione di azioni che favoriscano  il raccordo delle istituzioni e dei servizi educativi, scolastici, formativi, socio-sanitari, culturali, ricreativi e sportivi, e che individua in tra gli interventi di competenza dei Comuni, la realizzazione di progetti volti a garantire ed a migliorare i livelli di qualità dell’offerta formativa ed educativa.

In attuazione degli indirizzi della dgc 144/2023, il servizio Istruzione, a partire dal 21 luglio 2023 e con scadenza fissata per le ore 13 del 18 agosto 2023, ha pubblicato sul sito istituzionale, nella pagina dedicata alla trasparenza e sull’albo pretorio  n. 3 distinti “Avvisi pubblici” per la presentazione di proposte progettuali rivolte rispettivamente ai servizi per la prima infanzia e scuole dell’infanzia, alle scuole primarie e alle scuole secondarie di primo e secondo grado che prevedono tra l’altro:

– I Soggetti privati (associazioni, fondazioni, cooperative, società) interessati a partecipare alla presente manifestazione di interesse dovranno presentare la proposta progettuale utilizzando l’Allegato A – modello di presentazione delle proposte progettuali …..

 

Tale proposta progettuale dovrà contenere:

l’indicazione dell’area tematica del progetto; tutti i dati richiesti relativi al Soggetto proponente; l’indicazione della fascia di età a cui il progetto è rivolto. una chiara individuazione dei contenuti e delle finalità educative in relazione al target di riferimento;

articolate e dettagliate modalità di attuazione eventualmente distinte in specifiche fasi;

l’impegno del Soggetto Proponete a farsi carico di tutte le spese necessarie alla realizzazione del progetto (es. spese per operatori, materiali, oneri amministrativi, ecc.)”;

Valutazione delle Proposte:

Le proposte progettuali saranno esaminate e valutate dall’Amministrazione Comunale tramite specifica Commissione Giudicatrice all’uopo istituita secondo i seguenti criteri:

Qualità e struttura del progetto (coerenza delle attività e/o laboratori previsti rispetto agli obiettivi e finalità educative/formative dichiarate); qualità delle metodologie e strategie didattiche/educative proposte e adeguatezza rispetto alle fasce di età a cui è rivolto il progetto; originalità, innovatività e trasversalità del progetto; qualità delle competenze attestate nei curricula, redatti secondo il formato europeo, dei formatori e operatori coinvolti (per le attività svolte nelle classi o per la realizzazione di laboratori, etc); realizzazione di materiali di documentazione relativi alla realizzazione del progetto.

Saranno privilegiati in via prioritaria i progetti a titolo gratuito; i progetti onerosi potranno essere ammessi in via residuale, purché esaustivi nell’articolazione dei costi, e comunque per importi non superiori a € 4.00 per partecipante.

Le proposte progettuali ritenute idonee saranno raccolte in un unico documento, pubblicato sul sito istituzionale ed inviato agli istituti di scuola primaria di Sassuolo perché possano essere valutate in seno ai propri organi collegiali e, se ritenute meritevoli e in linea con il percorso formativo dell’Istituto, inserite nella propria programmazione per l’a.s. 2023/2024.

Le iscrizioni ai relativi progetti da parte da parte delle scuole, nonché  la definizione di modalità e tempistiche di attuazione delle proposte, saranno gestite e concordate con il Servizio Istruzione.

Il Servizio Istruzione, in raccordo con i soggetti proponenti e con le scuole, provvederà alla raccolta delle iscrizioni, nonché alla definizione di modalità e tempistiche di attuazione delle proposte”.

I soggetti privati (associazioni, fondazioni, cooperative, società) interessati alla presentazione di proposte progettuali di qualificazione scolastica nell’ambito dei 3 distinti bandi  possono chiedere informazione al servizio Istruzione del comune di Sassuolo ai seguenti indirizzi email: pubblica_istruzione@comune.sassuolo.mo.it, giorgia.sanfelice@comune.sassuolo.mo.it;  tel.:  0536880884.

Lavori di sistemazione in strada per le Bagole

Lavori di sistemazione in strada per le BagoleLunedì prossimo, 24 luglio, e martedì 25 dalle ore 8,30 alle ore 18 sarà chiusa la strada per le Bagole per consentire i lavori di sistemazione della banchina e di asfaltatura.

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 22 luglio 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 22 luglio 2023Nuvolosità variabile con rovesci o temporali sparsi più probabili nel settore settentrionale della regione e sui rilievi occidentali nelle ore centrali della giornata. Dal tardo pomeriggio-sera, tendenza ad esaurimento dei fenomeni. Temperature minime comprese tra 22 gradi delle pianure interne e 24/26 gradi del settore costiero. Temperature massime in flessione comprese tra 28 e 34 gradi. Venti deboli-moderati in prevalenza da nord-est sulla pianura, da sud ovest sui rilievi, a regime di brezza sulla costa. Rinforzi e raffiche associate ai temporali. Mare poco mosso.

(Arpae)

Cattolica (Rn) rinnova il lungomare, grazie al piano della Regione per la riqualificazione della Costa

Cattolica (Rn) rinnova il lungomare, grazie al piano della Regione per la riqualificazione della CostaDa luogo di passaggio tra la città e la spiaggia durante l’estate a vero e proprio spazio da vivere tutto l’anno, con più aree verdi, nuove zone per la socializzazione, attrezzature per il fitness e il wellness e la valorizzazione degli elementi storico-architettonici più identitari.

Il lungomare Rasi-Spinelli di Cattolica, in provincia di Rimini, cambia volto grazie a un’importante operazione di riqualificazione e rifunzionalizzazione sostenuto in maniera significativa dalla Regione Emilia-Romagna.

Si tratta di un intervento che vale oltre 4,5 milioni di euro, di cui 3.058.345 euro, pari quindi al 75% della spesa, a carico del bilancio regionale.

L’opera rientra nel Piano per la riqualificazione della Costa emiliano-romagnola, sostenuto dalla Regione con 32 milioni di euro per dieci progetti di rigenerazione condivisi con i Comuni della Riviera.

Un nuovo waterfront che arriva dopo tre percorsi partecipativi di ascolto, e proposta, avviati con la città e con gli operatori economici, in particolare i titolari degli stabilimenti balneari, e che sarà inaugurato ufficialmente questo pomeriggio, alla presenza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dell’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini, insieme alla Sindaca di Cattolica Franca Foronchi e all’assessore ai Lavori Pubblici Alessandro Uguccioni.

A seguire, l’esibizione di musicisti locali provenienti dall’Accademia Centro Studi Musicali “Giorgio Della Santina”, diretti dal Maestro Leonardo Belluco.

“Questo nuovo lungomare, insieme agli altri che abbiamo già inaugurato e di quelli che inaugureremo nell’ambito del nostro Piano per la costa, è la rappresentazione plastica di come intendiamo l’accoglienza turistica in Emilia-Romagna- spiegano il presidente Bonaccini e l’assessore Corsini- Pensiamo a modalità nuove, che parlino di ambiente, verde, sostenibilità e recupero degli spazi. Che tengano insieme qualità estetica e benessere, sia per chi sceglie la Rivera per la propria vacanza sia per chi ci abita. Non è un caso che questo waterfront sia stato progettato da tutta la città insieme all’amministrazione comunale, grazie a un importante ed efficace percorso di partecipazione”.

 

L’intervento

Al centro del progetto il miglioramento del raccordo tra spiaggia e lungomare, con la realizzazione di percorsi naturali e la creazione di nuove aree verdi pensate per la socializzazione, e tra lungomare e area urbana.

L’inserimento di attrezzature di fitness e wellness e appunto il collegamento del lungomare con la zona della città dedicata allo sport, recentemente potenziata, hanno come scopo quello di garantire una destagionalizzazione del prodotto turistico.

All’interno del progetto è stata data grande importanza anche alla valorizzazione degli elementi caratteristici del luogo, come le antiche mura Majani e il vecchio cippo che segna l’inizio della pianura padana, insieme al racconto della storia e della tradizione marinara di Cattolica, della veleria e della corderia.

Sulla A1 chiusa stanotte l’uscita della stazione di Modena nord

Sulla A1 chiusa stanotte l’uscita della stazione di Modena nordSulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, dalle 22:00 di questa sera, giovedì 20, alle 6:00 di venerdì 21 luglio, sarà chiusa la stazione di Modena nord, in uscita per chi proviene da Bologna. In alternativa, si consiglia di entrare alla stazione di Modena sud, sulla stessa A1, o di Campogalliano, sulla A22 del Brennero.

RFI, linea AV Bologna-Milano: in agosto interventi di rinnovo dell’infrastruttura

RFI, linea AV Bologna-Milano: in agosto interventi di rinnovo dell’infrastrutturaRete Ferroviaria Italiana (società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane) eseguirà nel mese di agosto importanti interventi di rinnovo dell’infrastruttura lungo la linea AV Bologna – Milano, in particolare sul ponte strallato sul fiume Po e nella stazione Reggio Emilia AV Mediopadana.

I lavori rientrano nei piani di manutenzione straordinaria delle opere civili e dei binari della linea, percorsa ogni giorno da quasi 200 treni ad alta velocità, e si aggiungono alla manutenzione ordinaria che viene svolta pressoché quotidianamente nelle fasce orarie principalmente notturne, in cui la circolazione è assente.

Obiettivo, garantire la massima affidabilità della linea e la conseguente regolarità del traffico ferroviario.

Le attività programmate ad agosto richiederanno modifiche alla circolazione dei treni – consultabili sui sistemi di vendita delle imprese ferroviarie – da qui la scelta di svolgere i lavori secondo un programma tale da minimizzare per quanto possibile l’impatto sui viaggiatori.

 

SOSTITUZIONE DEGLI APPOGGI DEL PONTE STRALLATO SUL PO

Da lunedì 14 a giovedì 17 agosto RFI sostituirà i due appoggi su una delle pile principali (lato Bologna) del ponte strallato sul fiume Po.

Per consentire l’operazione sarà necessario sollevare l’impalcato del ponte – ovvero la parte su cui poggiano i binari – di circa 6 centimetri, per mezzo di 18 martinetti idraulici ciascuno con una potenza di 2500 kN. Ciò permetterà di liberare le zanche inferiori e il perno superiore degli appoggi dalle relative contropiastre annegate nell’impalcato. Il trasporto e lo scarico dell’attrezzatura necessaria, (martinetti, centraline, gruppi elettrogeni, ecc.) e dei nuovi appoggi avverrà con l’impiego di un sollevatore telescopico. Una volta terminato l’intervento di sostituzione, l’impalcato verrà riabbassato e saranno svolte le necessarie verifiche di sicurezza tramite un sistema di monitoraggio che registra i parametri strutturali in tempo reale dell’opera. Al termine dei successivi controlli dei binari sarà autorizzata la ripresa del traffico AV sulla linea. Una attività analoga era stata effettuata lo scorso anno in corrispondenza di un’altra pila principale (lato Milano), mentre ispezioni ad hoc sono state già eseguite anche su tutti i 72 stralli del ponte.

Dal 14 al 17 agosto lavori in corso anche in corrispondenza di Orte, dove è prevista la sostituzione di alcuni deviatoi.

Per consentire l’attività dei cantieri i treni Alta Velocità sulla rotta Milano – Roma utilizzeranno la linea convenzionale fra le interconnessioni di Piacenza Est e Piacenza Ovest e fra Settebagni e Orvieto. Previste modifiche all’offerta commerciale con una riduzione delle corse e tempi di viaggio superiori di circa un’ora.

 

IL RESPIRO DEL PONTE

Il ponte strallato sul fiume Po è dotato di un sistema evoluto di monitoraggio, costituito da stazioni che registrano i dati captati da circa 100 sensori posti all’interno del ponte e li inviano in tempo reale su un server aziendale. Questo sistema permette di registrare 24 ore su 24 quello che in gergo tecnico è chiamato il respiro del ponte. Insieme al progettista dell’opera, professor Mario Paolo Pietrangeli, sono poi state definite delle soglie di allarme, in funzione delle quali il sistema genera avvisi istantanei (avviso grafico ed acustico sulle piattaforme informatiche della sala operativa di Bologna e del Coordinatore Esercizio Infrastrutture e sms e/o mail ai responsabili dell’infrastruttura ferroviaria) in occasione del loro superamento.

 

SOSTITUZIONE SCAMBI NELLA STAZIONE REGGIO EMILIA AV MEDIOPADANA

Da lunedì 7 a venerdì 18 agosto tecnici di RFI saranno impegnati nella sostituzione di alcuni deviatoi nell’ambito del periodico rinnovamento di componenti dell’infrastruttura ferroviaria. I nuovi scambi saranno attrezzati con innovative componentistiche tecnologiche di ultima generazione, in grado di assicurare migliore efficienza e maggiore affidabilità. Durante i lavori i treni Alta Velocità non potranno effettuare fermata nella stazione Mediopadana. I treni Alta velocità in transito ridurranno la velocità in corrispondenza del cantiere, con un allungamento dei tempi di viaggio fino a 15 minuti.

 

 

 

Welfare e politiche giovanili: on line gli avvisi per il Servizio civile regionale 2023

Welfare e politiche giovanili: on line gli avvisi per il Servizio civile regionale 2023Promozione del patrimonio culturale, sensibilizzazione dei più giovani alla lettura e all’uso consapevole delle tecnologie digitali, contrasto all’emarginazione sociale, supporto all’autonomia delle persone fragili, tutoraggio e lotta all’abbandono scolastico, percorsi di sostegno ai disabili, educazione all’inclusione.

Sono solo alcuni degli obiettivi dei 13 progetti e co-progetti di Servizio civile regionale (Scr) 2023, che anche quest’anno la Regione Emilia-Romagna promuove per offrire alle nuove generazioni l’occasione di dedicare il proprio tempo e talento alla comunità e di fare esperienza sul campo.

Un’opportunità che sarà finanziata con il contributo regionale di 833mila euro. 46 gli enti titolari o co-progettanti coinvolti, 60 le sedi di attuazione in cui saranno operativi le ragazze e i ragazzi.

C’è tempo fino alle ore 23.59 di domenica prossima 23 luglio per presentare la domanda, che dovrà essere inviata via mail all’ente titolare del progetto scelto, che effettuerà anche le selezioni attraverso colloqui.

 

La ripartizione provinciale dei posti

Gli avvisi pubblici per partecipare sono stati pubblicati a giugno e mettono a disposizione 155 posti così suddivisi a livello provinciale: 12 a Bologna, 36 a Ferrara, 75 a Forlì-Cesena, 15 a Ravenna, 4 a Reggio Emilia e 13 a Rimini. Disponibilità che si aggiungono alle oltre 3.700 del Servizio civile universale a bando nella primavera scorsa.

Una riserva di 25 posti è dedicata ai giovani con minori opportunità (con un titolo di studio inferiore a quello di scuola secondaria di secondo grado, per cui sono riservati 11 posti), ai neet (giovani che non lavorano, non studiano e non fanno formazione – 12 posti) e a quelli residenti o domiciliati nelle aree montane o interne (2 posti).

 

Per saperne di più 

I progetti e i co-progetti del servizio civile regionale sono destinati a ragazze e ragazzi dai 18 ai 29 anni (29 anni e 364 giorni), domiciliati o residenti in Italia senza distinzione di residenza o cittadinanza.  La durata dei co-progetti varia dagli 8 agli 11 mesi per un impegno orario previsto di 15, 20 o 25 ore settimanali, oppure un monte ore che va dalle 60 alle 100 ore mensili. Le attività prenderanno il via a partire dal 1^ settembre o dal 2 ottobre 2023.

Tutti i progetti e co-progetti prevedono un riconoscimento economico che consiste in un assegno mensile che varia a seconda delle ore di servizio svolte: 444,30 euro mensili per un impegno settimanale di 25 ore o per un monte ore mensile di 100 ore; 355,50 euro per un impegno settimanale di 20 ore o per un monte ore mensile di 80 ore; 266,70 euro per un impegno settimanale di 15 ore o un monte ore mensile di 60 ore.

Uno speciale sul Servizio civile è stato realizzato dall’Agenzia di Informazione e Comunicazione della Giunta regionale, pubblicato lo scorso mese di marzo e disponibile a questo link.

A13 Bologna-Padova: annullate deviazioni obbligatorie notturne uscita di Rovigo

A13 Bologna-Padova: annullate deviazioni obbligatorie notturne uscita di RovigoSulla A13 Bologna-Padova sono state annullate le deviazioni obbligatorie in corrispondenza dello svincolo di Rovigo, che erano previste dalle 22:00 di questa sera, giovedì 20, alle 6:00 di venerdì 21 luglio, per chi da Bologna era diretto verso Padova e dalle 22:00 di venerdì 21 alle 6:00 di sabato 22 luglio per chi da Padova era diretto verso Bologna.

Pesca e acquacoltura. Lotta al ‘granchio blu’, specie alloctona dannosa che si ciba di vongole e novellame

Distretto di pesca del nord Adriatico unito nella lotta al ‘granchio blu’. Oggi, nell’ambito dell’incontro del Distretto, è stato approvato un documento comune delle Regioni Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia indirizzato al Governo affinché adotti le misure necessarie, e specifiche, per contenere i danni all’ambiente marino e all’economia causati dal ‘granchio blu’, specie alloctona dannosa che si ciba di vongole e novellame. La Regione Emilia-Romagna ha proposto inoltre un articolo di legge per attivare l’autodifesa degli acquacoltori, sulla falsa riga di quelli approvati in agricoltura, per predisporre un piano per il controllo ittico della specie Granchio blu.

L’approvazione del documento arriva a due giorni di distanza dall’autorizzazione del Ministero dell’Agricoltura e sovranità alimentare, dopo le sollecitazioni della Regione Emilia-Romagna, al prelievo del crostaceo per l’autodifesa nella Sacca di Goro e negli allevamenti di acquacoltura di Comacchio.
Inoltre, la Regione si è coordinata con i Comuni di Goro e Comacchio per la stesura delle necessarie ordinanze che permettono il prelievo in autotutela del ‘granchio blu’ nelle concessioni che insistono su entrambi i territori, particolarmente colpiti.

“Stiamo lavorando con le associazioni di pesca per trovare delle soluzioni, ma serve soprattutto– ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura e alla Pesca, Alessio Mammi- una strategia di contrasto più strutturata anche a livello nazionale, consentendo l’autodifesa per gli acquacoltori, il prelievo del granchio e la sua commercializzazione. Ora è necessario procedere con il monitoraggio dei danni per vedere poi riconosciuto dal Ministero lo stato di calamità con adeguati ristori. Il granchio blu mette a rischio la raccolta delle vongole e soprattutto il novellame, che è l’elemento indispensabile per poi procedere alla raccolta. È una situazione che si aggrava ogni giorno e rischia di mettere in ginocchio le imprese della pesca e dell’acquacoltura, che vedono forti cali produttivi nel prelievo di vongole, vittime di questo predatore. Serve un aiuto al credito per le imprese di pesca e acquacoltura, per sostenerle nel reddito”.

 

Le richieste delle Regioni dell’Adriatico

Tra le richieste al Governo avanzate dal Distretto di pesca del Nord Adriatico che riunisce le tre regioni costiere, quella di convocare urgentemente un tavolo tecnico per la definizione e l’adozione immediata di misure e provvedimenti efficaci, concertati e condivisi ma anche l’eventuale dichiarazione dello stato di calamità dopo accertamenti delle condizioni da parte di Cnr e Ispra.

Necessario disporre l’immediata attivazione di una misura, sostenuta da adeguate risorse, per la tutela della biodiversità mediante il prelievo della massima quantità possibile di ‘granchio blu’ con la partecipazione diretta dei pescatori e la supervisione di un istituto scientifico per il monitoraggio delle operazioni.

Richiesto di definire, approvare e attuare, un Piano Nazionale per il controllo e la riduzione numerica della specie aliena ‘granchio blu’ sul territorio nazionale nonché avviare specifici progetti di studio della biologia della specie per individuare le migliori strategie con le quali la “lotta biologica” potrebbe risultare maggiormente efficace e massimizzare i risultati (muta del carapace, fecondazione delle uova, concentrazione degli individui in spazi ridotti).

Richiesto, infine, di introdurre, per legge, un meccanismo di autodifesa dell’acquacoltore analogo a quello realizzato per l’autodifesa dell’agricoltore dai cinghiali e dall’altra fauna selvatica oggetto di piani di controllo: così l’acquacoltore potrà pescare e vendere i granchi blu sia come “strumento di difesa” della sua produzione acquicola, sia come strumento di tutela della biodiversità messa a rischio dalla voracità del granchio blu, nonché come strumento di integrazione del reddito. A fianco di questo si dovrà supportare promuovere il consumo alimentare di questo prodotto e incentivare il consumo mediante la nascita di una filiera di trasformazione del prodotto, anche attraverso start-up.

 

La produzione di vongole in Emilia-Romagna

Con i suoi 1700 addetti, che fanno riferimento alle marinerie di Goro e Comacchio, la costa ferrarese è il territorio dell’Emilia-Romagna maggiormente vocato e produttivo, di rilevanza internazionale per la produzione di vongola verace filippina.

Nella Sacca di Goro e nei canali adduttori delle Valli di Comacchio, annualmente vengono prodotte circa 16mila tonnellate di vongole, che corrispondono al 55% della produzione italiana e al 40% di quella europea.

L’allevamento avviene in forma associativa tramite cooperative di pescatori, circa 60 tra Goro e Comacchio, che operano principalmente nell’ambito della molluschicoltura, venericoltura e mitilicoltura, e più marginalmente nella piccola pesca costiera e nella grande pesca.

In A1 annullata la chiusura della stazione di Reggio Emilia

In A1 annullata la chiusura della stazione di Reggio EmiliaSulla A1 Milano-Napoli è stata annullata la chiusura della stazione di Reggio Emilia, in uscita per chi proviene da Milano, che era prevista dalle 22:00 di questa sera, giovedì 20, alle 6:00 di venerdì 21 luglio.

Dopo l’alluvione, come hanno vissuto l’esame di maturità gli studenti delle zone colpite?

Dopo l’alluvione, come hanno vissuto l’esame di maturità gli studenti delle zone colpite?Sono stati oltre 7mila gli studenti e le studentesse (su un totale di oltre 35mila in tutta l’Emilia-Romagna) che hanno sostenuto l’esame di maturità solo con una prova orale, così come è stato deciso dal ministro dell’Istruzione e del Merito qualche settimana dopo l’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna. Un evento che, solo per quanto riguarda le strutture scolastiche, ha provocato oltre 15 milioni di euro di danni.

Nello speciale da oggi on line sul sito della Regione all’indirizzo https://regioneer.it/esame-maturita attraverso le interviste realizzate al liceo scientifico Torricelli-Ballardini di Faenza, si snoda il racconto di come sia stata vissuta da studenti e professori una prova “dimezzata”, che ha visto sostenere solo l’esame in forma orale.

In molti maturandi la reazione è stata soprattutto di sorpresa e smarrimento iniziali, dopo che per un intero anno si erano preparati all’esame secondo una modalità molto diversa.

Il fattore “ansia” è quello che hanno tirato in ballo più spesso: perché se è vero che gli scritti sono da sempre l’ambito in cui si gioca gran parte dell’esame, nel faccia a faccia con la Commissione, senza mediazioni, l’emotività e la tensione rappresentano dei “nemici” insidiosi.

“Sono tra quegli studenti che ha avuto la casa invasa dall’acqua e per quindici giorni ho inevitabilmente staccato con la scuola per aiutare a casa- racconta nel video Matteo- Anche per questo penso che anche l’alluvione sia una ulteriore prova di maturità per noi, che avremmo volentieri evitato, ma che ha anticipato di un mese l’esame vero e proprio. Se ripenserò a tutto questo tra dieci anni, sicuramente ricorderò il mio esame, ma ancora di più terrò a mente quanto ci abbia cambiato l’alluvione. Per sempre”.

PAF! Per Aria Festival: a Formigine laboratori di piccolo circo e due spettacoli

PAF! Per Aria Festival: a Formigine laboratori di piccolo circo e due spettacoliArriva anche a Formigine il PAF! Per Aria Festival, il festival di circo, laboratori e teatro di strada “con il naso all’insù” promosso dai comuni di Formigine, Fiorano Modenese e Maranello con la direzione artistica della Compagnia Materiaviva.

Giunto alla terza edizione, il PAF propone attività magiche e allegre ad ingresso gratuito rivolte a grandi e piccoli. A Formigine sono in programma due spettacoli e tre laboratori di piccolo circo per bambini e ragazzi da 6 a 11 anni. I laboratori si terranno presso la biblioteca per ragazzi Matilda venerdì 21, sabato 22 e domenica 23 luglio dalle 16 alle 17 per la fascia 6-8 anni e dalle 17.30 alle 18.30 per la fascia 9-11 anni. Ingresso libero su prenotazione al numero 059416356 o alla mail biblioteca@comune.formigine.mo.it.

Sabato 22 alle 18.30 l’appuntamento è nel parco di via Erri Billò a Casinalbo con “Black Smilzo”, spettacolo di e con Paolo Ippolito: 55 kg di simpatia e abilità circensi miscelate con una frizzante presenza scenica daranno come risultato uno spettacolo divertente da godere in compagnia. A chiudere il programma di eventi sarà, domenica 23 alle 18.30 nel parco della Resistenza di Formigine, l’esibizione di arte circense “Il grande circo di Gregor & Katjusha” a cura della compagnia Circo Puntino. Artisti del circo provenienti da un lontano e improbabile Est Europa, i due proporranno uno spettacolo comico e acrobatico dai risvolti poetici con l’utilizzo della ruota tedesca, monociclo giraffa e giocoleria. In caso di maltempo, entrambi gli spettacoli si terranno presso l’Auditorium Spira mirabilis.

Industrie culturali e creative, dalla Regione 5,5 milioni di euro per accrescere le competenze nei settori musicale e spettacolo dal vivo, cinema e audiovisivo

Industrie culturali e creative, dalla Regione 5,5 milioni di euro per accrescere le competenze nei settori musicale e spettacolo dal vivo, cinema e audiovisivoUn’offerta formativa per qualificare e accrescere le competenze di coloro che, in Emilia-Romagna, operano nell’industria cinematografica e audiovisiva, nel sistema dello spettacolo dal vivo e nel settore musicale. Per intercettare le potenzialità occupazionali di queste aree professionali e, al contempo, favorire processi di innovazione e crescita del territorio regionale.

Sono gli obiettivi di due bandi approvati dalla Giunta regionale che, utilizzando risorse europee del fondo Fse Plus 2021-2027, stanzia complessivamente 5,5 milioni di euro destinati agli enti di formazione accreditati che potranno progettare azioni formative specifiche, anche valorizzando collaborazioni con imprese e istituzioni del territorio. L’avviso per progetti di formazione per lo spettacolo dal vivo e il settore musicale è finanziato con 3 milioni e 500 mila euro, mentre quello per il cinema e l’audiovisivo è finanziato con 2 milioni di euro. Un sostegno allo sviluppo e al rafforzamento della filiera delle industrie culturali e creative, con particolare attenzione ai giovani e alle donne.

“A partire dalla formazione si accompagnano i processi di innovazione, specializzazione intelligente, transizione digitale e di attrattività degli investimenti. Un impegno- spiegano gli assessori regionali Vincenzo Colla (Formazione e Lavoro) e Mauro Felicori (Cultura e Paesaggio)- assunto con la sottoscrizione del Patto per il Lavoro e per il clima che punta a fare dell’Emilia-Romagna una capitale dell’industria culturale e creativa a partire dalla conoscenza e dai saperi. Una metropoli policentrica della creatività e delle arti che si rinnovano grazie alle tecnologie, si aprono a un nuovo pubblico nonché in grado di rigenerare il patrimonio storico e le periferie attraendo giovani, vincendo la sfida con le grandi realtà europee. Questo attraverso un investimento in alta formazione specialistica, il consolidamento della rete teatrale, il rafforzamento delle filiere cinema, musica e editoria, il sostegno alla produzione culturale diffusa”, concludono gli assessori.

I bandi

Spettacolo dal vivo e settore musicale. I progetti devono essere presentati entro il 27 settembre 2023.
Potranno essere candidati quelli riguardanti quattro tipi di interventi formativi: percorsi di formazione (240-600 ore) per il conseguimento di un Certificato di Competenze o di Qualifica Professionale dell’area professionale “Produzione artistica dello spettacolo”; percorsi di formazione permanente (50-150 ore) per persone già in possesso di conoscenze in quell’area professionale e che abbiano necessità di nuove competenze tecniche e/o trasversali; percorsi di alta formazione (300-1.000 ore) per acquisire alte competenze specialistiche a sostegno dei processi di qualificazione, rafforzamento e innovazione del sistema regionale dello spettacolo dal vivo e del settore musicale; percorsi di alta formazione aventi a riferimento Festival/Rassegne (50-300 ore) che, a partire dalle specificità di singoli festival e rassegne, ne amplino le ricadute attese e ne valorizzino le potenzialità.

Cinema e audiovisivo. I progetti devono essere presentati entro il 10 ottobre 2023. Potranno essere candidati progetti riguardanti percorsi di formazione (240-600 ore) per il conseguimento di un Certificato di Competenze o di Qualifica Professionale dell’area professionale “Produzione artistica dello spettacolo”; percorsi di alta formazione (240-800 ore) rivolti a persone con conoscenze-capacità attinenti l’area professionale, per l’acquisizione di conoscenze e competenze tecniche e professionali, unitamente a quelle artistiche e creative, spendibili nei processi di lavoro tipici del cinema e dell’audiovisivo; percorsi di formazione permanente (35-70 ore) per sviluppare competenze manageriali, organizzative e gestionali, che permettano a persone con conoscenze-capacità attinenti l’area professionale e con pregresse esperienze lavorative di consolidare e completare le proprie competenze rafforzando così la capacità di stare sui mercati  con un accresciuto profilo professionale e competitivo; Percorsi di alta formazione aventi a riferimento Festival/Rassegne (150-300 ore) che configurino percorsi formativi definiti a partire dalle specificità di singoli festival e rassegne che ne amplino le ricadute attese e ne valorizzino le potenzialità, permettendo alle persone – con conoscenze-capacità attinenti l’area professionale – l’acquisizione di competenze tecniche e professionali spendibili nel settore.

 

Online sul sito della Regione il portale del Registro Tumori dell’Emilia-Romagna: piattaforma accessibile a cittadini e professionisti

Online sul sito della Regione il portale del Registro Tumori dell’Emilia-Romagna: piattaforma accessibile a cittadini e professionistiQuali sono i tumori più frequenti? Di tumore alla trachea si ammalano di più gli uomini o le donne? Quali sono quelli più diagnosticati e dove?

A fotografare il numero di casi di tumore nella nostra regione è il Registro Tumori dell’Emilia-Romagna, il portale curato dalla Regione e online all’indirizzo https://regioneer.it/registrotumori.

Uno strumento pensato per cittadini e professionisti della sanità, che permette di accedere in maniera semplice e immediata a una vasta gamma di informazioni sul cancro in Emilia-Romagna: il numero medio annuo di casi, il trend per anno dell’incidenza. E ancora l’incidenza per aree territoriali e quella per fascia d’età, i primi cinque tumori più frequentemente diagnosticati in Emilia-Romagna sia per gli uomini che per le donne. Attualmente, sono disponibili i dati validati fino al 2018, come avviene per gli altri portali regionali.

“Il portale del Registro Tumori dell’Emilia-Romagna – commenta l’assessore alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini – è un ulteriore passo avanti nel campo della gestione e dell’assistenza oncologica nella nostra regione. A disposizione di pazienti, operatori sanitari e ricercatori ci sono dati accurati e aggiornati sulla distribuzione dei tumori nel territorio regionale utili per la prevenzione, le cure e la ricerca scientifica. Un altro importante elemento, quindi, che introduciamo insieme alla realizzazione della nuova Rete Oncologica e Onco-Ematologica Regionale”.

I numeri

Nel 2018, come emerge dai dati disponibili sul portale del Registro Tumori, sono stati 30.674 in Emilia-Romagna i casi complessivamente diagnosticati, pari a un tasso di incidenza di 689,9 casi l’anno per 100.000 abitanti (rapporto tra il numero di casi registrati e la popolazione residente nell’area).

Dal 2006 al 2018 si registra un calo delle nuove diagnosi. Il tasso di incidenza standardizzato per età (popolazione europea 2013), infatti, è passato da 855,5 nel 2006 per gli uomini a 670,3 nel 2018. Così come è diminuito il tasso di incidenza per le donne: da 561,6 nel 2006 a 522,9 nel 2018.

Quanto, invece, alle aree territoriali, nel 2018 il tasso standardizzato per età più alto si registra a Piacenza e a Ferrara con valori rispettivamente pari a 601,5 e 601,2 per 100.000 abitanti; a seguire la Romagna (che include anche l’area territoriale dell’AUSL di Imola) con 600,7 casi, Parma con 592,8, Reggio Emilia 571,1, Bologna con 565,2 e infine Modena con 562,8 per 100.000 abitanti. I valori non si discostano in maniera statisticamente significativa dal dato medio regionale, pari a 584,0 per 100.000.

Analizzando i dati per fascia di età, sono gli uomini e le donne over 70 a registrare il maggior numero di casi diagnosticati: rispettivamente 2.671,8 e 1.591,0 i tassi per 100.000 abitanti.

Infine, sempre nel 2018 i cinque tumori più frequentemente diagnosticati fra gli uomini in Emilia-Romagna sono stati: tumore alla prostata, con 3.148 casi all’anno (19,8%), trachea e polmone (2.134, 13,4%); 1.683 casi (10,6%) hanno riguardato il cancro alla vescica, 1.232 (7,8%) al colon e 877 casi sono stati di melanoma cutaneo (5,5%). Le donne, invece, si ammalano di più di tumore alla mammella (4.494 casi, 30,4%); quello alla trachea-polmone è il secondo tumore più diagnosticato anche fra le donne, con 1.308 casi (8,8%); seguono il tumore al colon con 1.189 casi (8,0%), al corpo dell’utero con 712 casi (4,8%) e il melanoma cutaneo con 704 casi (4,8%).

L’importanza degli screening gratuiti regionali

Poter navigare nei dati del Registro Tumori dell’Emilia-Romagna permette anche di notare come variano i casi di tumori soprattutto in relazione alle campagne di screening oncologici gratuiti promosse dalla Regione, la cui adesione nel 2022 è tornata ai livelli pre-pandemia.

Ad esempio, nel 2005, anno dell’introduzione dello screening per il tumore del colon-retto, l’incidenza ha mostrato un picco transitorio dovuto all’iniziale ricerca in una popolazione sana, che era atteso. Successivamente i tassi sono diminuiti per otto anni, tornando poi a stabilizzarsi. Variazioni più evidenti negli uomini e nella fascia d’età 50-69 anni, ma sono state abbastanza forti da influenzare l’incidenza totale (in riduzione per tutte le età).

Così è stato per l’andamento del tumore della cervice uterina, il cui screening è stato introdotto tra il 1996 e il 1998: è stata registrata una riduzione del 40% circa nella fascia d’età 25-64 anni, poi l’incidenza è tornata a stabilizzarsi.

Lo screening mammografico, infine, introdotto tra fine 1994 e inizio 1998, ha rapidamente portato a una riduzione dell’incidenza dei tumori in stadio avanzato. Anche questo andamento, come quelli dei tumori del colon-retto e della cervice uterina, erano attesi e l’incidenza della mammella è tornata a stabilizzarsi.

In aumento, invece, il cancro al cavo orale nelle donne, mentre quello allo stomaco sia nelle donne che negli uomini è in calo, entrambe tendenze statisticamente significative.

Come viene alimentato il Registro

Il Registro dei tumori dell’Emilia-Romagna è alimentato dai dati raccolti a livello provinciale dai singoli Registri, creando così un importante patrimonio di informazioni utilizzate per la ricerca scientifica, la programmazione e il controllo dell’assistenza sanitaria. Inoltre, il Registro collabora attivamente con istituti di ricerca ed è collegato al Registro Tumori nazionale, che ha stabilito standard uniformi per i diversi Registri Tumori locali. L’Irccs “Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori Dino Amadori (IRST)” di Meldola (FC) è il titolare del trattamento dei dati e garante della gestione amministrativa, tecnica e informatica del Registro Tumori.

“Vita da Tritone”, domenica una nuova avventura alle Salse di Nirano

“Vita da Tritone”, domenica una nuova avventura alle Salse di NiranoDopo il successo dei due eventi di settimana scorsa, domenica 23 luglio alle ore 19.00, presso le Salse di Nirano arriva “Vita da Tritone”. Una passeggiata adatta a tutte e tutti alla scoperta di uno dei sentieri più suggestivi e meno battuti della Ri-serva Naturale: il Sentiero dei Tritoni. Percorriamo il fondovalle del Rio delle Salse/Rio Serra fino ai laghetti artificiali, alla scoperta delle zone umide e delle loro peculiarità naturalistiche. A cura di Ecosapiens e La Lumaca.

Il costo è di 5 euro a partecipante, e il ritrovo sarà presso il parcheggio della Riserva. È possibile prenotarsi attraverso il form online, e i link sono rintracciabili sulle pagine social o sul sito comunali. Consigliati abbigliamento e calzature comodi, per agevolare le escursioni. Info: salse.nirano@fiorano.it oppure 342/8677118.

Imprese rosa in leggera crescita in Emilia-Romagna: incidono più le straniere delle giovanili

Imprese rosa in leggera crescita in Emilia-Romagna: incidono più le straniere delle giovanili
(Copyright foto: Meridiana Immagini – Autore: Paolo Righi)

Nel primo trimestre 2023, le imprese femminili attive sono a quota 84.400 pari al 21,4 per cento del totale delle imprese regionali. Si è registrato un calo dello 8,8 per cento (-676 unità). La tendenza è estesa al complesso delle imprese non femminili che nel complesso hanno subito una riduzione di 4.211 unità, ma in modo ridotto (-1,3 per cento).

È quanto emerge dai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio di fonte InfoCamere elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna.

 

Le straniere meglio delle giovanili

L’andamento è assai diverso se si considerano due sottoinsiemi non disgiunti: le imprese di giovani donne e di donne straniere.

Con l’avvio del 2023 è stato registrato un decremento tendenziale delle imprese femminili giovanili (-3,0 per cento, -111 imprese), che a fine marzo sono risultate 7.025 pari all’8,3 delle imprese in rosa regionali. Queste imprese sono concentrate in tre divisioni di attività: commercio al dettaglio (17,3 per cento), ristorazione (12,8 per cento) e servizi per la persona (14,1 per cento).

Alla stessa data, invece, le imprese femminili straniere hanno fatto registrare una ulteriore crescita (+2,3 per cento, +276 imprese) risultano pari a 12.531 vale a dire il 14,8 del totale delle imprese rosa dell’Emilia-Romagna. Queste imprese sono concentrate in sei divisioni di attività: innanzitutto nel commercio al dettaglio (19,2 per cento) e nella ristorazione (14,5 per cento), quindi negli altri servizi per la persona, parrucchiere centri estetici ecc. (10,8 per cento), poi nell’attività manifatturiera delle confezioni (7,5 per cento) e nel commercio all’ingrosso (6,8 per cento), e nei servizi per edifici e paesaggio, ovvero le pulizie (5,5 per cento).

La crescita delle imprese femminili straniere ha contenuto la tendenza negativa generale delle imprese in rosa.

L’ampiezza della crescita nel tempo emerge se si considera che otto anni prima le imprese femminili straniere erano solo 9.119, il 9,6 per cento del totale, ma da allora sono aumentate di 3.412 unità con un eccezionale incremento del 37,4 per cento.

 

Nuove imprese femminili. I settori

La dinamica delle imprese femminili è apparsa estremamente differenziata tra i macrosettori e le sezioni di attività.

In particolare, sono state le imprese del commercio ad accusare maggiori difficoltà (-563 unità, -2,6 per cento), con una caduta dovuta alla debolezza del dettaglio, e una variazione negativa anche per il complesso dei servizi (-240 unità, -0,4 per cento). Questo nonostante la base imprenditoriale femminile dell’insieme dei servizi diversi dal commercio abbia continuato a crescere (+323 unità, +0,8 per cento), anche se con un ritmo più contenuto rispetto ai dodici mesi precedenti.

Sono infatti risultate solo tre le divisioni di attività dei servizi diverse dal commercio che hanno visto ridursi le imprese femminili: sanità e assistenza sociale (-0,5 per cento), trasporto e magazzinaggio (-1,3 per cento), alloggio e ristorazione (–229 unità, -2,4 per cento).

Al contrario, il contributo più ampio alla crescita della base imprenditoriale femminile è venuto dalle attività professionali, scientifiche e tecniche (+187 unità, +5,3 per cento). Questo è stato determinato da un sensibile aumento delle imprese di direzione aziendale e di consulenza gestionale (+69 unità, +6,4 per cento), pubblicità e ricerche di mercato (+61 unità, +9,3 per cento) e altre attività professionali, scientifiche e tecniche (+49 unità, +3,8 per cento).

Hanno poi fornito un contributo rilevante alla crescita le attività immobiliari (+114 unità, +1,9 per cento), le altre attività dei servizi (+103 unità, +1,0 per cento), noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (73 unità, +1,8 per cento), compresi i servizi per edifici e paesaggio (+24 unità, +1,3 per cento), ovvero le imprese di pulizia e giardinaggio.

Al di fuori del settore dei servizi, l’unico contributo positivo è giunto dalle imprese delle costruzioni (+28 unità +0,9 per cento).

La base delle imprese manifatturiere femminili si è invece ristretta (-2,3 per cento, -165 unità), quasi esclusivamente a seguito della caduta delle industrie della moda (-147 unità, -5,2 per cento) determinata dalle confezioni (-123 unità, -5,6 per cento). Solo la ripresa delle attive nella riparazione, manutenzione e installazione di macchine ha avuto una minima tenuta (+15 unità, +6,5 per cento).

Infine, in calo l’insieme dell’agricoltura, silvicoltura e pesca con la perdita di 307 imprese (-2,7 per cento) da attribuire esclusivamente al tessuto imprenditoriale agricolo a fronte della continua e sostenuta crescita della pesca e acquacoltura (+43 imprese, +15,4 per cento).

 

La forma giuridica

Il calo delle imprese femminili è stato determinato dalla riduzione delle ditte individuali (-802 imprese, -1,4 per cento), che sono scese a quota 54.675 e restano la forma giuridica più diffusa, in quanto la loro quota pari al 64,8 per cento del totale è ben superiore a quella riferita alle imprese non femminili (51,9 per cento) anche se si è ridotta di 2,1 punti percentuali negli ultimi anni.

Alla flessione complessiva ha contribuito anche la diminuzione delle società di persone (-312 unità, -2,7 per cento) che sono scese a 11.212 e costituiscono ora solo il 13,3 per cento del totale.

Continua la tendenza positiva delle società di capitale (+421 unità, pari a un +2,5 per cento). tipologia di azienda, di norma, più strutturata e “robusta” sotto il profilo organizzativo e gestionale, favorita anche dall’attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata semplificata.

Infine, anche le cooperative e i consorzi hanno fatto registrare un ulteriore notevole espansione (+1,2 per cento).

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 21 luglio 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 21 luglio 2023Variabile con alternanza di cielo sereno e sviluppo di nuvolosità cumuliforme con probabili temporali, già dalle prime ore del mattino in transito sulle zone di pianura in prossimità del Po da ovest verso est. I fenomeni tenderanno ad esaurirsi nella sera. Temperature minime attorno ai 23 gradi, qualche grado inferiore nelle aree rurali. Massime in aumento lungo la costa con valori attorno a 32-34 gradi, senza variazioni significative sulle zone di pianura con valori compresi tra 32e 35 gradi. Venti deboli-moderati con temporanei rinforzi sud-occidentali sui rilievi e colline romagnole. Di direzione variabile altrove con forti raffiche associate ai temporali. Mare poco mosso. Dalla sera temporaneamente da mosso a molto mosso al largo.

(Arpae)

Maranello, palestre comunali: domande per l’utilizzo

Maranello, palestre comunali: domande per l’utilizzoIl Comune di Maranello mette a disposizione di società e associazioni sportive le palestre comunali per l’utilizzo in orario extrascolastico. La concessione è prevista da un avviso pubblico che riguarda la stagione sportiva 2023/2024, con scadenza giovedì 3 agosto: entro quella data è possibile presentare le domande per utilizzare, in orario extrascolastico, la palestra Messineo presso la Scuola Media Ferrari, la palestra delle scuole elementari Stradi e quella delle scuole Rodari di Pozza.

Le domande, redatte con il modello disponibile sul sito del Comune, potranno essere presentate tramite email o all’ufficio Protocollo del Comune di Maranello, piazza Libertà 33 (orari di apertura lunedì, martedì, mercoledì, venerdì 8.30-13.00, giovedì 8.30-13.00 e 14.30-18.30).

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