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Allarme frutticoltura, Mammi: “Sulle gelate tardive servono risposte certe”

Allarme frutticoltura, Mammi: “Sulle gelate tardive servono risposte certe”
immagine di repertorio

Il comparto della frutticoltura lancia un grido d’allarme e chiede al Governo di intervenire con urgenza. Lo scorso mese di aprile le gelate hanno colpito in maniera massiccia il settore in Emilia-Romagna: un’ondata di aria polare si era abbattuta sulle coltivazioni in campo, con perdite che per alcune produzioni si aggirano attorno al 70% (albicocche) e che in alcune zone e alcuni prodotti, come le pere, sono arrivate fino all’80%.

È netto l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi: “Parliamo di milioni di euro di danni. Siamo seriamente preoccupati perché qui la situazione è molto grave: ho scritto più volte al Governo elencando i problemi e le necessità, abbiamo fatto diversi incontri con il ministero, abbiamo interessato la Commissione nazionale Politiche agricole, presentato documenti condivisi con tutte le associazioni del territorio e scritto a tutti i Parlamentari eletti in Emilia-Romagna ma ancora nessuna risposta. La frutticoltura dell’Emilia-Romagna ha bisogno di sostegno altrimenti molte aziende rischiano di chiudere. La Regione, nel frattempo ha cercato di fare la propria parte: abbiamo messo a disposizione 5 milioni di euro per l’acquisto di strumenti antibrina per contrastare le perdite delle produzioni frutticole in caso di gelate tardive”.

Sugli antibrina erano già stati investiti circa 12 milioni di euro negli anni precedenti: si tratta di sistemi che hanno sortito effetti positivi, salvaguardando quote di produzione in caso di gelate.  Con queste risorse si finanzia fino al 70% delle spese sostenute dalle aziende che hanno deciso di utilizzare gli impianti.

Nel 2020 e nel 2021, dopo la richiesta della Regione Emilia-Romagna, per le gelate che colpirono i frutteti fu derogata la legge 102 e furono stanziati quasi 100 milioni di euro da parte di Parlamento e Governo nazionale di quei periodi.

Oltre alle gelate di aprile, a colpire l’intero settore una serie di cause: i fenomeni alluvionali e franosi di maggio, le fitopatie e altri effetti generati dai cambiamenti climatici. E ancora le grandinate di luglio, che hanno danneggiato pesantemente le colture e il settore vitivinicolo.

I numeri del comparto

Complessivamente l’ortofrutta dell’Emilia-Romagna nel 2022 ha generato una produzione lorda vendibile di 1,2 miliardi di euro, su una superficie coltivata di 56.691 ettari. Il sistema ortofrutticolo regionale è caratterizzato da un elevato processo di aggregazione: circa il 50% dei produttori regionali aderisce a una Organizzazione di Produttori (a fronte di una media nazionale ed europea del 35-40%).

L’agroalimentare in Emilia-Romagna vale 5,8 miliardi di euro, e aveva registrato nel corso del 2022 un aumento su base annua di 455 milioni di euro, pari a un incremento dell’8,5%.

L’export agricolo e alimentare dell’Emilia-Romagna è a quota 9,3 miliardi, un dato straordinario. Solo le Dop e le Igp valgono più di 3 miliardi di euro.

“Sono settori da sostenere- chiude l’assessore Mammi- perché garantiscono la sicurezza alimentare sulle nostre tavole, importanti produzioni di eccellenza nazionale, reddito per le imprese e posti di lavoro. I nostri appelli di aiuto non possono cadere nel vuoto: serve un sostegno all’agricoltura dell’Emilia-Romagna per tutelare e proteggere un’importante quota di produzione primaria del nostro Paese”.

Area di villa Sabbatini: un parco sempre più inclusivo

Area di villa Sabbatini: un parco sempre più inclusivoSono iniziati i lavori di riqualificazione del parco di Villa Sabbatini, grazie a un contributo regionale di 35mila euro, assegnato al Comune di Formigine attraverso l’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico.

Si tratta di un’area verde di circa 7500 mq, posizionata lungo la via Giardini con accesso anche da via S. Onofrio. Parte del parco ospita il centro socio-riabilitativo diurno, per persone con disabilità. Nelle immediate adiacenze si trovano anche la semiresidenza di Neuropsichiatria dell’infanzia ed adolescenza “La limonaia”, la sede dell’AVAP, l’Opera Pia Castiglioni e, da settembre, sarà aperto il nuovo nido “Il Colibrì”.

Questo parco ospita già l’altalena inclusiva (con pedana utile per l’utilizzo da parte di bambini con difficoltà motorie su carrozzina), donata dalla Biblioteca del Gufo nel 2017.

Il castello con scivoli e passerella inclinata, risalente al 2003, risulta oramai obsoleto e di difficile manutenzione, così come la pavimentazione antitrauma. Pertanto, sarà installata una nuova attrezzatura ludica composta da una torre con scivolo ad accesso facilitato costituito da una rampa con gradini e maniglioni per il sostegno. Sulla torre è presente un gioco a carrucola, facilmente manovrabile per il trasporto di piccoli oggetti da terra fino in cima alla torre, per giochi di ruolo e sperimentazione del meccanismo. La torre è collegata al resto della composizione da un ponte in corda: abbastanza facile da attraversare, ma molto divertente e avventuroso. Il bambino impara a coordinare gli appoggi dei piedi e le prese delle mani e a dominare sempre di più le sensazioni di vuoto e di equilibrio. Il resto del gioco prevede due diversi accessi facilitati con rampe per permettere agli utenti in carrozzina ma anche a chi ha necessità di un accompagnatore di accedere a questa parte della struttura e giocare insieme a tanti bambini.

Ulteriore elemento di pregio della nuova attrezzatura, il fatto che le materie prime siano provenienti da materiali riciclati. In particolare, la plastica deriva dalle corde e reti da pesca usate. Il recupero di questi oggetti, contribuisce a rendere mari e oceani plastic free. Invece, i tessuti e i fogli che vengono utilizzati per costruire i pali montanti derivano dal mondo dell’abbigliamento e delle borse. Questo comporta una notevole riduzione dei rifiuti nelle discariche e di emissioni di CO2.

Turismo, in Emilia-Romagna arrivi e presenze col segno più

Turismo, in Emilia-Romagna arrivi e presenze col segno piùMare, montagna, terme e tanta cultura. Che sia sotto l’ombrellone o lungo un sentiero dell’Appennino, in relax alle terme, o ancora passeggiando in una città d’arte, i turisti che hanno scelto l’Emilia-Romagna per il fine settimana o le vacanze sono aumentati nei primi sei mesi dell’anno del 9,2% per quanto riguarda gli arrivi e del 4,3% per le presenze rispetto allo stesso periodo del 2022.

E questo nonostante l’alluvione che nella prima metà di maggio ha colpito duramente la Romagna.

La fotografia del primo semestre 2023, su dati Istat elaborati dall’Ufficio statistica della Regione, fissa infatti in 4 milioni e 845mila gli arrivi (3,6 milioni gli italiani e 1,2 milioni gli stranieri) e in 13 milioni e 800 mila i pernottamenti (10,1 milioni italiani e 3,8 milioni dall’estero).

I comuni della Riviera chiudono i primi sei mesi con un +2,1% sugli arrivi e uno -0,7% sulle presenze rispetto al 2022, mentre le città d’arte segnano rispettivamente +18,3% e +14,6%.

Bene anche le terme (+4,5% gli arrivi e +6,7% le presenze), le località collinari (rispettivamente +8,3% e +4%) e i comuni dell’Appennino (+4,5 e +1,5%).

“Il turismo in Emilia-Romagna ‘tiene’, nonostante le due alluvioni del maggio scorso- afferma l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, commentando i dati-. I numeri da gennaio a giugno sia per gli arrivi che per le presenze sono buoni e la stagione estiva, partita pienamente a luglio, sta riprendendo l’andamento positivo già annunciato a primavera. Da sottolineare i risultati più che positivi delle città d’arte, il costante incremento della montagna e la ripresa delle terme, settore che più aveva risentito della stagione pandemica”.

Appare quindi superata la battuta d’arresto che aveva riguardato soprattutto la Romagna dopo l’avvio molto positivo di gennaio e soprattutto di aprile, alle porte della stagione balneare.

Numeri che non riescono ancora ad agganciare quelli del periodo pre-Covid ( -7,4% gli arrivi e -6,7% le presenze sul 2019), anche se per un vero bilancio bisognerà aspettare la fine del 2023.

Da sottolineare l’ottimo risultato del comune di Rimini che “regge” l’intera Riviera quasi da solo, circa 730 mila arrivi e 2,2 milioni di presenze, partendo da un parziale gennaio-aprile di +56% per gli arrivi e +33% sul 2022 che le hanno consentito di mantenere una variazione semestrale positiva nonostante il -20% di maggio e il -2,5% di giugno.

Per l’assessore Corsini “un segno del buon esito della promozione messa in campo da Regione, attraverso Apt Servizi, ed Enit subito dopo l’alluvione e indirizzata soprattutto al mercato tedesco. Messaggi mirati che hanno messo anche in luce le capacità di una terra coraggiosa e ospitale da sempre. Ci auguriamo che l’andamento turistico nella seconda frazione dell’anno possa permettere il recupero di altri punti percentuali per avvicinarci ancora di più al periodo pre-pandemico”.

Daniela Ghinelli è la nuova presidente della cooperativa sociale Solgarden di Sassuolo

Daniela Ghinelli è la nuova presidente della cooperativa sociale Solgarden di Sassuolo
Monti, Ghinelli, Fiorenzo e Giovini

Daniela Ghinelli è la nuova presidente di Solgarden, la storica cooperativa sociale di Sassuolo – nata nel 1992 – che gestisce l’omonimo garden center. Ghinelli, che era vicepresidente, sostituisce Enzo Giovini, che ha guidato la cooperativa per oltre vent’anni e resta nel CdA come consigliere.

Patrizia Fiorenzo è la nuova vicepresidente. Entra nel CdA anche Simone Monti, mentre l’ingresso di due nuove socie under 30 conferma il ringiovanimento della base sociale della cooperativa.

Aderente a Confcooperative Terre d’Emilia, Solgarden è una cooperativa sociale di tipo B, cioè si occupa di inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Come attività lavorativa ha scelto la coltivazione e vendita di piante, fiori, prodotti e accessori per il giardinaggio. Da alcuni anni la cooperativa organizza anche corsi bonsai, terrarium, orchidee, orto, cura del verde, cucina con gli aromi e laboratori per bambini.

Dal 2014 al 2020 Solgarden ha gestito il chiosco di fiori del cimitero di Fiorano, per il quale era stata assunta una persona indicata dal Comune e proveniente dalle cosiddette “fasce deboli”. «Tre anni fa questa persona ha rilevato la gestione del chiosco – spiega la neo presidente Ghinelli – Per noi è motivo di grande soddisfazione perché conferma il successo di un percorso di inserimento lavorativo pienamente riuscito».

In oltre trent’anni di vita Solgarden ha inserito al lavoro un centinaio di persone: 14 di esse sono tuttora dipendenti a tempo indeterminato. La cooperativa si avvale anche di quattro-cinque soci volontari.

«Solgarden progetta il futuro sempre all’insegna della solidarietà – aggiunge Ghinelli – Vogliamo continuare e, se possibile, implementare il nostro impegno sociale a favore dell’inserimento lavorativo.

Inoltre investiremo nella formazione per essere sempre aggiornati e competenti in un settore – il giardinaggio – in continua evoluzione.

Infine speriamo di rinnovare l’attuale struttura del garden center ripensandola su modelli ecosostenibili, creando spazi a disposizione dell’amministrazione comunale e del quartiere, collaborando con altre realtà che, come noi, operano nel sociale», conclude la neo presidente della cooperativa sociale Solgarden di Sassuolo.

 

Esodo 2023: Autostrade per l’Italia e Polizia di Stato insieme per promuovere la cultura della guida sicura

Esodo 2023: Autostrade per l’Italia e Polizia di Stato insieme per promuovere la cultura della guida sicuraProsegue la collaborazione tra Autostrade per l’Italia e Polizia di Stato per sensibilizzare i viaggiatori sulla sicurezza stradale e promuovere comportamenti corretti alla guida.

A partire da sabato 5 agosto, e durante altri due weekend del mese (12-26 agosto), nelle principali aree di servizio della rete autostradale, i poliziotti della Polizia Stradale forniranno consigli sulla guida sicura e informazioni utili sulle condizioni di viabilità in tempo reale; il personale di ASPI e ANPAS offriranno agli utenti in transito servizi di caring, anche grazie alla presenza di un’ambulanza con volontari a bordo.

In alcune tappe saranno anche presenti auto d’epoca del G.A.A.M.S. (Gruppo Amatori Automoto Storiche).

Gli operatori della Specialità creeranno uno spazio di interazione per i viaggiatori, ai quali saranno anche distribuiti dei gadget, intrattenendo i più piccoli con momenti di gioco, per coinvolgere le famiglie in momenti di sensibilizzazione sui temi dedicati alla sicurezza stradale: la distrazione, l’utilizzo delle cinture di sicurezza, l’osservanza dei limiti di velocità o della distanza di sicurezza. Nelle aree di servizio sarà allestito un punto di contatto per gli utenti in transito in cui saranno posizionati l’ufficio mobile, auto e moto della Polizia Stradale e dei gazebo.

Sarà anche possibile simulare la guida in stato di alterazione, indossando degli appositi visori, che simulano la condizione di chi si pone alla guida dopo aver assunto droghe o alcolici.

L’iniziativa, volta a sensibilizzare gli utenti sui comportamenti di guida corretti, prosegue nel solco della continuità delle campagne di comunicazione realizzate in collaborazione con la Polizia di Stato. L’ultima è stata diffusa a luglio ed è stata realizzata per la prima volta con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica: uno spot Tv-Radio che ha come obiettivo quello di far accrescere la consapevolezza, soprattutto nei più giovani, sul tema della sicurezza stradale, mentre nei mesi precedenti sono stati realizzati, spot sulla sicurezza stradale diffusi sui pannelli a messaggio variabile (circa 2000, uno ogni 10 km), alla cui realizzazione hanno preso parte anche operatori di Aspi.

Il tour della carovana sulla sicurezza alla guida prevede complessivamente 7 tappe, individuate in corrispondenza dei punti maggiormente trafficati della rete. Nei fine settimana dell’esodo, il tour inizierà il 5 agosto in due aree di servizio della direttrice Sud, A1 Secchia Ovest e A14 La Pioppa Ovest, e proseguirà sabato 12 agosto in A1 Badia al Pino Ovest e A1 Cantagallo Ovest. Durante il controesodo, il 26 agosto, sarà la volta delle aree di servizio della direttrice Nord: A1 Secchia Est; A14 Conero Est e A1 Casilina Est.

In occasione del primo fine settimana di agosto si prevede un significativo incremento della circolazione stradale verso le principali località balneari e di villeggiatura italiane e di confine. In particolare, per la mattina di sabato 5 agosto si prevedono condizioni di traffico da bollino nero, in particolare nella direzione nord-sud e lungo il corridoio tirrenico e adriatico. Analoghe previsioni di traffico sono indicate per il successivo sabato 12 agosto.

In particolare per l’intero week-end 4-6 agosto il traffico risulterà particolarmente intenso con possibili criticità. Per agevolare gli spostamenti dei vacanzieri è previsto il divieto di circolazione per i mezzi superiori alle 7,5t nella giornata di venerdì dalle ore 16.00 alle ore 22.00, nella giornata di sabato dalle ore 08.00 alle ore 22.00 e nelle giornate festive dalle ore 07.00 alle ore 22.00.

Lavoro e nuove competenze: MIT, MIM E FS Italiane firmano protocollo d’intesa per promuovere collaborazione tra scuola e imprese

Lavoro e nuove competenze: MIT, MIM E FS Italiane firmano protocollo d’intesa per promuovere collaborazione tra scuola e impreseIl Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) e il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane (FS) hanno siglato un protocollo d’intesa per promuovere iniziative e collaborazioni tra mondo della scuola e mondo delle imprese così da individuare soluzioni concrete per affrontare il crescente problema del disallineamento tra le competenze richieste dalle imprese e quelle in uscita dai percorsi scolastici e formativi. Una differenza tra domanda e offerta che nel 2022 ha coinvolto oltre 2 milioni di persone e che costituisce un ostacolo alla ricerca di personale competente e preparato.

L’accordo interistituzionale è stato firmato nella sede del MIT dal Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e dall’Amministratore Delegato del Gruppo FS Italiane Luigi Ferraris.

L’intesa, di durata triennale, prevede diverse iniziative per promuovere l’informazione, il dialogo e la coprogettazione di percorsi e strumenti che rispondano all’esigenza di formare profili professionali adeguati ai fabbisogni occupazionali, e per promuovere progetti operativi con le scuole e le regioni. L’obiettivo è quello di costruire progressivamente una filiera sempre più integrata della formazione professionale.

Strumento principale il potenziamento del raccordo tra mondo della scuola e mondo delle imprese attraverso momenti di confronto, che avranno lo scopo di contribuire nel tempo a colmare il divario tra le competenze richieste dalle imprese e quelle acquisite al termine del percorso scolastico, promuovendo una maggiore consapevolezza delle prospettive occupazionali e di crescita futura per le figure professionali di settore. Il protocollo prevede anche la promozione di percorsi formativi che utilizzino la didattica laboratoriale per sviluppare le competenze strategiche e la creazione di un monitoraggio tra i Ministeri sulle esperienze attivate e sui risultati conseguiti.

Le iniziative previste dall’accordo si inseriscono in un contesto che vede il fenomeno del mismatch tra domanda e offerta di lavoro in costante crescita. Il fenomeno è stato accelerato dalla pandemia e riguarda circa 1,3 miliardi di persone in tutto il mondo, con il rischio di riduzione della produttività a livello globale del 6%. Si stima che, a livello nazionale tra il 2023 e il 2027, il 34,3% del fabbisogno occupazionale richiederà personale con un livello di formazione terziaria, universitaria o professionalizzante e il 48,1% riguarderà profili con un livello di formazione secondaria di secondo grado di tipo tecnico-professionale.

L’accordo interistituzionale segna l’inizio di una nuova cooperazione strategica e sostenibile, costituendo un importante passo verso la costruzione di un futuro lavorativo più inclusivo, solido e allineato alle esigenze del mercato.

Pulizia straordinaria di strade e marciapiedi a Fiorano

Pulizia straordinaria di strade e marciapiedi a FioranoProsegue il programma straordinario di pulizia di strade e marciapiedi, con taglio infestanti, su buona parte del territorio fioranese – nella fascia oraria 6.00-13.00 – fino alla prima settimana di settembre.

Si richiede la collaborazione di tutti i cittadini nel lasciare libere le strade da mezzi in sosta, così da rendere più efficace la pulizia. Laddove saranno presenti veicoli parcheggiati, non sarà eseguito l’intervento per non arrecare danni ai mezzi. Almeno due giorni prima dell’esecuzione i residenti saranno informati attraverso il volantinaggio porta a porta, l’affissione di cartelli in luoghi visibili e la puntuale comunicazione sulla pagina FB del Comune. È richiesta anche l’esposizione dei sacchi dei rifiuti solo nei giorni indicati dal calendario Hera.

Ricordiamo che, da Regolamento di Polizia Municipale, è obbligo dei residenti (frontisti) la pulizia ordinaria di marciapiedi e aree davanti alle loro abitazioni (case singole o condomini), lo stesso vale per le attività commerciali, artigianali e produttive. Tuttavia per ragioni di decoro urbano, l’amministrazione comunale ha ritenuto di dovere provvedere, almeno una volta all’anno, ad un intervento straordinario. La pulizia nelle aree residenziali del territorio verrà eseguita da Hera, come servizio integrativo richiesto dal Comune nell’ambito della gara di appalto della gestione rifiuti.

Nello specifico ecco giorni e le vie della seconda settimana. Lungo vari giorni, da lunedì 31 luglio al 4 agosto: via Statale Ovest, via Statale Est, via Flumendosa, via Statale da confine Sassuolo a confine Maranello, compresa ciclabile Str. Pedemontana tratto comunale (da cavalcavia di via Ghiarola Vecchia a confine con Sassuolo).

Lunedì 7 agosto: via del Crociale (parte parcheggio via del Crociale); via Ferrari Carazzoli (parte solo spazzo); via De Amicis; via Boschetti; via Amici; via Panini; via Bucciardi; circ. San Francesco – parte p.za Cappelli – parte; parch. Via Statale Est (lato farmacia).

Martedì 8 agosto: via Ghiarella parte; via Arno; via Adige; via Secchia; via Adda; via Nilo; via Loira; via Rodano; anello interno (vie Matteotti – f.lli Rosselli – Pertini – don Ricchetti)

Mercoledì 9 agosto: via Cappucchiera ; via Panaro + parcheggio ; via Tamigi ; via Ticino; via Tevere; via Volturno; via Senna; via Tagliamento (una parte); via Isonzo (parte); via Reno; via Mincio; p.za 16 Marzo 1978.

Giovedì 10 agosto: via 5 maggio; via giardini (solo ciclabile); via IV Novembre; via Viazza ii tr. + parcheggi; parch. Viazza II Tronco (retro centro commerciale); via XV Febbraio; via 12 Ottobre 1942; via XXIV Maggio; via XXV Aprile; parch. Viazza II Tronco (c/o confine comunale).

Venerdì 11 agosto: via Ghiarella (parte); via Niger; via Rio delle Amazzoni; via Mekong; scalinata via Niger; scalinata via Mekong; via della Chianca (parte); via Tigri; via Eufrate.

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 4 agosto 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 4 agosto 2023Nuvolosità variabile con probabili temporali sul settore occidentale in transito lungo le zone di pianura settentrionali fino alla costa tra la tarda mattinata e il pomeriggio-sera. Nella mattina possibile transito di rovesci o temporali anche sulla Romagna.

Temperature minime senza variazioni significative con valori attorno a 21-22 gradi sulle zone di pianura centro-occidentali e tra 23 e 25 gradi sul settore orientale. Massime in lieve calo, in particolare con valori tra 31 e 33 gradi. Venti in prevalenza sud-occidentali, deboli con temporanei rinforzi in pianura e moderati-forti sui rilievi con rinforzi sulle zone di crinale. Rinforzi da ovest sulle zone di pianura nel pomeriggio con possibili raffiche associate al passaggio temporalesco. Mare poco mosso sotto costa, mosso al largo.

(Arpae)

A1 Milano-Napoli: code per incendio esterno all’autostrada tra il bivio con l’A15 e Terre di Canossa Campegine verso Bologna

A1 Milano-Napoli: code per incendio esterno all’autostrada tra il bivio con l’A15 e Terre di Canossa Campegine verso Bologna
(immagine d’archivio)

Alle ore 16:45 circa, sulla A1 Milano-Napoli nel tratto compreso tra il bivio con l’A15 e Terre di Canossa Campegine verso Bologna, si registrano 8 km di coda a causa di un incendio esterno l’autostrada che sta interessando i terreni adiacenti la carreggiata all’altezza del km 116.

Sul luogo dell’evento, dove sono intervenuti i Vigili del Fuoco, le pattuglie della Polizia Stradale e il personale della Direzione 2° Tronco di Milano di Autostrade per l’Italia, attualmente il traffico transita su tutte le corsie disponibili.

Al traffico diretto verso Bologna si consiglia di immettersi in A15, uscire a Parma ovest e percorrere la strada statale 9 via Emilia e rientrare in autostrada alla stazione di Terre di Canossa.

Formigine, terreni confiscati trasformati in bosco urbano

Formigine, terreni confiscati trasformati in bosco urbanoNel marzo di quest’anno è stato inaugurato il “Bosco Ferrari” nell’area della Cava di Tabina, su un terreno confiscato alla criminalità organizzata. La messa a dimora delle piante è stata avviata su un’estensione di due ettari. I primi alberi e arbusti dell’area boschiva appartengono a specie autoctone della Pianura Padana, nate da semi certificati e selezionati al fine di rigenerare un ecosistema dagli alti benefici ambientali. In autunno saranno invece piantati alberi da frutto.

Ora, la Regione Emilia-Romagna ha deliberato un finanziamento di 78mila euro per il Comune di Formigine, nell’ambito di un progetto di “potenziamento” del bosco urbano dal costo totale di 105.500 euro.

Nello specifico, sarà introdotto un sistema di irrigazione comprensivo di un pozzo. Inoltre, saranno realizzati due percorsi sull’argine della cava (un primo sull’argine superiore e un secondo sul livello immediatamente inferiore) da destinarsi a percorso pedonale e ciclabile al fine di migliorare l’accessibilità e la fruibilità della cava da parte dei cittadini. La ciclabile prevede anche la possibilità di realizzare un percorso didattico per i bambini (Mtb/ciclocross), in sicurezza e in collaborazione con le società sportive locali.

In sinergia con il Settore Politiche Sociali dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico, a cui il Comune di Formigine ha conferito la funzione sociale, si intendono attivare azioni specifiche rivolte all’inclusione lavorativa di persone fragili, in collaborazione con l’azienda agricola presente accanto all’area confiscata e alla Fondazione don Orione, struttura per l’accoglienza di minori, nei pressi della ex cava. Pertanto, l’area confiscata sarà utilizzata per sviluppare le attività laboratoriali inerenti l’agricoltura, che al momento vengono svolte all’interno di due serre dove vengono coltivati ortaggi, piante e fiori e un’arnia didattica. In collaborazione con gli apicoltori locali, si prevede anche l’installazione di arnie per la produzione del miele.

Si potranno inoltre impostare percorsi di educazione ambientale, in collaborazione con le scuole, relativi alle tipologie di colture previste, alle loro destinazioni e trasformazioni all’interno del ciclo produttivo degli allevamenti locali e dell’industria alimentare.

Conclude il sindaco Maria Costi: “Rinnovo il mio più grande ringraziamento a Ferrari S.p.a. per l’intervento di forestazione di grande valenza ambientale, che s’inserisce in un ampio progetto di sostenibilità, anche sociale, che possiamo realizzare grazie al contributo regionale. Siamo riusciti nell’intento di fare rete tra pubblico, privato e Terzo Settore, avendo sempre come davanti a noi il faro della legalità e del bene comune”.

Maranello, al lavoro in bici con il ‘Bike to Work’: 29 tonnellate di CO2 risparmiate in tre anni

Maranello, al lavoro in bici con il ‘Bike to Work’: 29 tonnellate di CO2 risparmiate in tre anniA tre anni dal via, il progetto Bike To Work a Maranello fa registrare circa 200mila chilometri percorsi per raggiungere il posto di lavoro in bicicletta, per un risparmio di 29 tonnellate di anidride carbonica prodotta. E nel suo terzo anno l’iniziativa, promossa dal Comune a partire dall’estate del 2020, ha fatto registrare numeri in costante crescita. Infatti negli ultimi 12 mesi le distanze percorse in bici dai lavoratori coinvolti e la CO2 risparmiata hanno eguagliato quelle del primo biennio.

L’incremento ha inoltre riguardato le ditte maranellesi che hanno sposato il progetto, passate da 23 a 27, e il numero dei loro dipendenti che hanno aderito, passati da 196 a 243. Questi, tutti volontari, ricevono 20 centesimi a chilometro fino ad un massimo di 50 euro mensili, grazie alle risorse messe a disposizione dal Comune in base agli accordi sottoscritti insieme alle singole imprese.

“Il ‘Bike to Work’ continua a crescere, lo dicono i numeri – sottolinea Luigi Zironi, Sindaco di Maranello – a conferma di una collaborazione tra amministrazione ed aziende locali nella promozione di sani stili di vita. Queste iniziative vanno ad affiancare il più complesso lavoro di sviluppo della rete ciclabile locale, sulla quale stiamo investendo molte risorse, per lo più intercettate dal PNRR”.

“Con la prevista realizzazione di nuovi percorsi ciclopedonali – aggiunge Chiara Ferrari, Assessore alla Mobilità – la rete locale verrà potenziata sia a livello quantitativo che qualitativo, perché ogni intervento si inserirà in una programmazione più ampia che punta anche a collegare tra loro, in piena sicurezza, luoghi strategici del nostro territorio”.

Riguardo al funzionamento del ‘Bike to Work’, modalità e criteri non sono cambiati: per calcolare i chilometri percorsi e quantificare l’erogazione dell’incentivo, ogni dipendente attiva una specifica app gratuita sul proprio cellulare, che verifica il tragitto e le distanze percorse dall’abitazione alla sede del lavoro, permettendo inoltre di quantificare le emissioni di CO2 evitate.
Per le aziende è anche un modo per incrementare il proprio welfare aziendale e contribuire al percorso di sensibilizzazione del proprio personale sui temi della mobilità sostenibile e sull’esigenza della riduzione delle emissioni di gas inquinanti. Al progetto possono partecipare le imprese che hanno sede nel territorio comunale di Maranello.

 

 

Ciclovie, il Governo taglia quasi 23 milioni di euro del PNRR su 44,7 milioni totali per i tracciati emiliano-romagnoli

Ciclovie, il Governo taglia quasi 23 milioni di euro del PNRR su 44,7 milioni totali per i tracciati emiliano-romagnoli“Togliere i fondi del PNRR per le ciclovie nazionali è un fatto molto grave che penalizza chi, come la nostra regione, sta lavorando attivamente da tempo per la loro realizzazione ed è perfettamente nei tempi per chiudere i cantieri entro il 2026. Con il definanziamento proposto dal Governo, solo per quando riguarda l’Emilia-Romagna, vengono in pratica dimezzati i fondi: 23 milioni in meno sui 44,7 stabiliti e necessari, rendendo di fatto impossibile completare opere importanti dal punto di vista ambientale e turistico”.

Così l’assessore regionale a Infrastrutture, Mobilità, Turismo, Andrea Corsini, commenta la rimodulazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza proposta dal Ministero per gli Affari europei e il PNRR, che interviene anche sulle risorse per la realizzazione delle ciclovie nazionali Sole (di cui l’Emilia-Romagna è capofila), Vento e Adriatica.

“Nella nostra regione i Comuni hanno già in corso le progettazioni esecutive di tutti i progetti- prosegue l’assessore-. Ravenna, solo per fare un esempio, ha già fatto un bando per 6 milioni di euro e questo nonostante la terribile alluvione che a maggio ha interessato tutta la provincia. Perché in Emilia-Romagna siamo seri: quando prendiamo un impegno, lo manteniamo”.

“La nostra richiesta al Governo è quindi- chiude Corsini- di riconsiderare questa decisione o almeno di permettere a chi ha lavorato e sta lavorando bene di poter procedere con altre risorse certe e garantite, senza ulteriori ritardi”.

In particolare, la rimodulazione del PNRR prevede per la Sole un taglio di 8 milioni 750mila euro su un totale di oltre 18 milioni (18.132.929), per la Vento di 7,8 milioni di euro (7.882.469) su un totale di più di 15 milioni (15.810.700) e per l’Adriatica un taglio di 6 milioni 250mila euro su 10 milioni 750mila euro.

Barriere architettoniche, la Regione a fianco dei Comuni per eliminarle da spazi e luoghi pubblici

Barriere architettoniche, la Regione a fianco dei Comuni per eliminarle da spazi e luoghi pubblici
Copyright immagine: Regione Emilia Romagna A.I.U.S.G. – Autore: Alan Tamburini

Città più accoglienti e accessibili a tutti. A partire da anziani, disabili, bambini.

Ammontano a oltre 900mila euro le risorse stanziate dalla Regione per affiancare i Comuni nelle spese di progettazione dei ‘Peba’, i Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche da spazi e luoghi pubblici, come piazze, strade, giardini, scuole, musei.

È quanto prevede una delibera approvata dalla Giunta nell’ultima seduta.

Ogni progetto riceverà un finanziamento pari a oltre 36mila euro per un totale di 25 proposte. I contributi – che saranno assegnati attraverso un bando- saranno erogati in due rate: la prima, pari all’80% del contributo concesso, a seguito dell’affidamento delle attività di progettazione del Piano, mentre il restante 20%, a seguito dell’avvenuta approvazione. È anche previsto, un cofinanziamento minimo locale, variabile in base alla dimensione demografica del Comune.

“Vogliamo aiutare i Comuni a fare un salto di qualità nella progettazione di città più vivibili, non solo per le persone più fragili, ma per chiunque possa trovarsi anche temporaneamente in una situazione di difficoltà – ha sottolineato l’assessora regionale alla Programmazione territoriale e paesaggistica, edilizia, politiche abitative Barbara Lori-.  Si tratta di una grande questione di civiltà, rispetto alla quale il nostro Paese ha purtroppo un grande ritardo da recuperare. Per questo abbiamo avviato anche iniziative di formazione rivolte ai tecnici comunali e predisposto linee guida che possano aiutare le amministrazioni nel mettere a punto progetti organici, che vadano al di là di singoli interventi spot in modo da garantire, nel tempo, un reale superamento delle barriere architettoniche ed una stretta sinergia con i nuovi Pug previsti dalla Legge urbanistica regionale”.

Le risorse per la definizione dei Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche provengono dal Fondo nazionale per l’inclusione delle persone con disabilità che complessivamente ha stanziato 12 milioni di euro, ripartiti a livello regionale sulla base della popolazione residente nella fascia 18-64 anni.

 

Le Linee guida

La delibera regionale avvia la fase di vera e propria progettazione dei piani, dopo un lavoro di costruzione condivisa delle Linee guida e di un percorso formativo, rivolto a tecnici e funzionari dei Comuni. Iniziative attivate grazie a un  comitato scientifico, cui hanno preso parte CERPA Onlus, Politecnico di Milano, INU e i rappresentanti delle associazioni regionali FISH  (Federazione italiana per il superamento dell’handicap) e FAND (Federazione tra le Associazioni nazionali delle persone con disabilità).

Il bando scadrà il 9 ottobre.

Tra le premialità previste in sede di valutazione delle candidature quelle per i Comuni medio piccoli, con una popolazione compresa tra i 5mila e 50mila abitanti; per i Comuni che abbiano partecipato al percorso formativo promosso dalla Regione o che abbiano effettuato, o abbiano in corso, l’adeguamento degli strumenti di pianificazione urbanistica (Pug) e della mobilità (Pums).

Info: https://regioneer.it/PEBA

Lavori a quattro ponti della rete viaria provinciale

Lavori a quattro ponti della rete viaria provincialeSono partiti nelle scorse settimane i lavori al ponte sul fiume Panaro tra Spilamberto e San Cesario, lungo la strada provinciale 16, e che prevedono il ripristino e il rinnovo della struttura, compreso il consolidamento delle pile in muratura, ammalorate dalle piene del fiume Panaro degli scorsi anni.

L’intervento, dal costo complessivo di due milioni 400 mila euro e realizzato dalla ditta Stradedil di Palagano, non prevede limitazioni al transito veicolare, poiché sarà effettuato prevalentemente fuori dalla sede stradale e si concluderà nella primavera del 2024.

Lungo la strada provinciale 31 di Acquaria, nel tratto in corrispondenza del ponte sul torrente Scoltenna, al confine fra il Comune di Lama Mocogno e il Comune di Montecreto, sono in corso lavori di ripristino e consolidamento strutturale. In particolare, i lavori sono realizzati dalla ditta Zaccaria costruzioni srl di Montese e riguardano il consolidamento strutturale del ponte e il rifacimento del manto stradale e delle barriere guard-rail ed è iniziato lo nel 2022 e termineranno entro il mese di settembre 2023.

Il ponte sul torrente Scoltenna è un manufatto storico che necessita di interventi per il ripristino delle parti idrauliche deteriorate oltre alla necessità di adeguare alle nuove normative le barriere guard-rail di sicurezza stradale.

Sempre nelle scorse settimane sono partiti i lavori di protezione idraulica alle fondazioni del ponte Rosa sul torrente Tiepido lungo la strada provinciale 569 in Comune di Maranello, per un importo complessivo di 750 mila euro realizzati dalla ditta Pro Service costruzioni srl di Modena, che comporteranno la chiusura totale del ponte, pedoni compresi, per due mesi fino al 13 settembre.

Infine sono iniziati i lavori di manutenzione straordinaria del ponte di Savoniero sul torrente Dragone, lungo la strada provinciale 28, che comportano sul tratto il divieto totale al transito per due mesi, a partire da lunedì 10 luglio 2023 fino ai primi giorni di settembre.

Nonostante la chiusura del ponte, il Comune di Palagano rimane ovunque facilmente accessibile grazie alle strade alternative che garantiscono sempre i collegamenti.

In particolare, è necessario sottolineare come dall’area di Sassuolo e Modena il Comune di Palagano sia raggiungibile senza impattare in modo rilevante sia sul chilometraggio che sul tempo di percorrenza, seguendo la direzione per Monchio all’incrocio sulla SP486R, all’altezza di Lugo, imboccando così la SS12.

Piano interventi di manutenzione dei ponti della Provincia di Modena per il periodo 2024 – 2029

E’ stato presentato in consiglio provinciale nelle scorse settimane, il piano di programmazione degli interventi di manutenzione dei ponti della Provincia di Modena per il periodo 2024 – 2029, che prevede un investimento complessivo di 17 milioni di euro e interventi su oltre 50 ponti con luce superiore a sei metri.

I primi interventi previsti dal piano manutenzioni per il 2024, riguardano la strada provinciale 28 a Lama Mocogno con i lavori di manutenzione straordinaria e rinforzo strutturale del Ponte Fosso Grosso per un importo di 100 mila euro, i lavori di manutenzione straordinaria per il rifacimento della soletta dell’impalcato e la posa di nuove barriere guard-rail del ponte vecchio di Navicello sulla strada provinciale 255 tra Modena e Nonantola per 300 mila euro i lavori di manutenzione straordinaria per rinforzo impalcato del Ponte Rio Mocogno sempre sulla strada provinciale 28 a Lama Mocogno per 300 mila euro e il rifacimento dei giunti di dilatazione del viadotto sulla ferrovia lungo la strada provinciale 12  a Carpi, del ponte pescale sulla provinciale 19 a Prignano e del ponte di Marano sulla provinciale 4 a Marano sul Panaro.

Negli anni successivi è previsto inoltre un contributo di un milione 600 mila euro per l’intervento di manutenzione straordinaria del viadotto Cerredolo, sulla strada provinciale 486 in Comune di Baiso, opera realizzata dalla Provincia di Reggio Emilia che in parte coinvolge anche il territorio modenese nel Comune di Prignano sulla Secchia.

Tutti gli interventi fanno parte del piano di attività di ispezione e monitoraggio delle infrastrutture, avviato nel 2018 a seguito del crollo del ponte Morandi di Genova che ha riguardato i 168 ponti della Provincia di Modena.

A questi interventi si aggiungono 13 progetti in corso di completamento e di prossima realizzazione e oltre 30 interventi già conclusi nel periodo 2018 -2023, per un numero complessivo di 93 interventi in undici anni, dal 2018 al 2029.

PagoPA: Iren aderisce alla piattaforma grazie alla tecnologia di Nexi

PagoPA: Iren aderisce alla piattaforma grazie alla tecnologia di NexiIl Gruppo Iren aderisce alla piattaforma pagoPA, ampliando così l’offerta di canali disponibili per i pagamenti delle bollette di luce e gas, con benefici concreti per i propri clienti. Ai canali di pagamento già esistenti, infatti, si aggiungono ora anche quelli messi a disposizione dall’ecosistema pagoPA sia fisici, sia on-line: banche, App IO, Uffici Postali e Tabaccai.

L’apertura al sistema pagoPA è stata possibile grazie alla partnership di Iren con Nexi, la PayTech leader in Europa, che ha fornito alla multiutility EasyPA, soluzione evoluta di collegamento al nodo dei pagamenti pagoPA.

Il nuovo servizio, che va nella direzione del continuo miglioramento della customer experience del cliente, è da subito disponibile per le bollette luce e gas e, prima della fine dell’estate, sarà esteso anche alle bollette del servizio idrico di Iren.

L’adesione di Iren al circuito pagoPA andrà ad aumentare ulteriormente i pagamenti su questo nuovo circuito. Nell’anno 2022 i pagamenti gestiti sul Nodo PagoPA sono stati 332 Mio in forte crescita rispetto agli anni precedenti (+102% vs 2021) e il segmento delle Utilites è tra quelli che traina in maniera importante questo incremento, basti pensare che a Luglio 2023 ca il 36% dei pagamenti pagoPA sono generati da questo segmento.

Alluvione, dalla Regione quasi 1 milione di euro per restituire ai giovani gli spazi di aggregazione nei Comuni colpiti

Alluvione, dalla Regione quasi 1 milione di euro per restituire ai giovani gli spazi di aggregazione nei Comuni colpiti
Credito immagine: Roberto Brancolini

Restituire ai giovani gli spazi di aggregazione nelle zone colpite dall’alluvione. È l’obiettivo del bando della Regione Emilia-Romagna, che stanzia 960mila euro sul biennio 2023 e 2024 destinati a ripristinare e rendere di nuovo fruibili gli spazi di aggregazione giovanile, anche in sostituzione di quelli danneggiati, e potenziarne la dotazione.

Il bando è rivolto alle Unioni di Comuni e ai Comuni capoluogo di provincia delle zone colpite dall’alluvione dell’1 e 16 maggio 2023. Un provvedimento che si inserisce tra le azioni promosse dalla Giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini per dare una risposta concreta ai territori e alle comunità che hanno subito ingenti danni anche alle strutture pubbliche e agli spazi aggregativi.

“Vogliamo investire nelle strutture per l’aggregazione giovanile- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche giovanili, Igor Taruffi- perché i giovani hanno bisogno di spazi e i danni dell’alluvione non possono isolarli di nuovo, dopo l’isolamento già vissuto durante la pandemia. Anche in questa drammatica vicenda i ragazzi e le ragazze sono stati tra i principali protagonisti degli aiuti, mettendosi a disposizione sin dai primi giorni e dimostrando una forte volontà di reagire e risollevarsi”.

Il provvedimento voluto dalla Giunta, infatti, mette a disposizione contributi per la qualificazione e la ristrutturazione degli Informagiovani e per l’acquisizione di dotazioni strumentali e tecnologiche destinate ai servizi. E ancora, risorse per la qualificazione delle attività degli spazi di aggregazione giovanile, interventi edilizi, acquisto di immobili, attrezzature e arredi destinati a queste strutture, dando priorità ai progetti di riattivazione degli immobili danneggiati e agli interventi mirati alla rapida ripresa delle attività rivolte ai giovani del territorio.

Fino a 150mila euro per ogni progetto

Il contributo regionale potrà raggiungere la copertura totale dei costi ammissibili, entro un ammontare massimo di 150mila euro per ciascun progetto.

Potranno essere finanziati i luoghi e le strutture di aggregazione giovanile (ambienti di coworking e polifunzionali, fab-lab, sale prove, Informagiovani e web radio giovanili) di nuova realizzazione e le loro aree esterne; quelli già esistenti che necessitano di ristrutturazione e riqualificazione sul piano della funzionalità logistica ed organizzativa, mediante acquisto di arredi interni ed esterni e/o allestimenti/potenziamenti tecnologici e strumentali (acquisizione di computer, notebook, stampanti, microfoni, mixer, potenziamento impianti, ecc.).

Saranno considerati prioritari i progetti di riattivazione delle strutture danneggiate e gli interventi mirati alla rapida ripresa delle attività rivolte ai giovani del territorio per sopperire alla chiusura delle strutture danneggiate.

Come presentare la domanda

Le domande di contributo dovranno essere presentate via web sulla piattaforma informatica elixForms, raggiungibile da Giovazoom www.giovazoo.emr.it, a partire dalle ore 13 di lunedì 21 agosto fino alle ore 13 di giovedì 28 settembre 2023.

Comuni e Unione dei Comuni potranno presentare la domanda soltanto per un progetto, indicando la percentuale di realizzazione prevista nelle annualità 2023 e 2024.

Pubblicata l’edizione 2023 della carta dei Servizi di SETA

Pubblicata l’edizione 2023 della carta dei Servizi di SETASETA, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico locale su gomma nelle province di Modena, Reggio Emilia e Piacenza, ha pubblicato l’edizione 2023 della Carta dei Servizi, il documento di riferimento del servizio erogato nel quale sono riportati gli indicatori qualitativi e quantitativi previsti, i ruoli e le competenze dei soggetti coinvolti nel sistema, i riferimenti normativi ed il Regolamento di trasporto, oltre all’indicazione degli strumenti di tutela dei clienti in caso di disservizio.

La pubblicazione della Carta dei Servizi (disponibile in formato digitale sul sito web aziendale) rappresenta un elemento di trasparenza verso utenti e cittadini ed è parte fondamentale della strategia di Responsabilità Sociale d’Impresa che caratterizza l’attività di SETA. Il documento fornisce inoltre l’occasione per dare conto dell’attività svolta e dell’impegno che l’azienda sta attuando per garantire, anche in un contesto altamente problematico, la continuità di un servizio pubblico essenziale. Infatti, come già accaduto per le ultime due precedenti edizioni, anche questa Carta dei Servizi fotografa il momento di particolare difficoltà per il settore del trasporto pubblico italiano, che da ormai più di tre anni deve fronteggiare criticità straordinarie: dagli effetti negativi della pandemia alle tensioni geopolitiche internazionali che hanno provocato l’impennata dell’inflazione e di tutte le principali voci di costo (in particolare carburanti ed energia elettrica).

Soprattutto, sono le incertezze sul fronte delle risorse e delle politiche di sostegno al settore a preoccupare maggiormente Antonio Nicolini, Presidente di SETA: “Il contesto in cui operano le aziende italiane di trasporto pubblico – sottolinea – ha assunto, purtroppo, i contorni della tempesta perfetta: l’utenza, seppure in ripresa, è ancora lontana dai livelli pre-pandemici ed i costi di esercizio non accennano a diminuire. A differenza di altri settori, il trasporto pubblico locale non opera in un mercato autoregolato e si sostiene sul delicato equilibrio ricavi/costi. Ebbene, rispetto al 2019 si registrano ancora oggi ricavi inferiori mediamente del 15%, a cui si aggiungono gli elevati incrementi dei costi per il carburante e per le forniture in genere. Il tema ineludibile è quindi quello delle risorse strutturali, necessarie per garantire una prospettiva per il futuro del TPL e delle Aziende come SETA. L’intero settore del trasporto pubblico locale deve recuperare un posto prioritario nell’agenda del Governo nazionale: sono indispensabili misure stabili e consistenti (a partire dal rifinanziamento, non più rimandabile, del Fondo Nazionale Trasporti), che ne attestino la centralità per il sistema-Paese, riconoscendone il ruolo di servizio essenziale – come peraltro è apparso chiaro durante la pandemia – nonché strategico per gli obiettivi di sostenibilità ambientale e di progressiva decarbonizzazione del trasporto. Occorre aprire una fase nuova, anche approfittando dei fondi del PNRR per dare continuità agli investimenti in corso e finanziare il necessario adeguamento dell’offerta di servizio, come indicato dai PUMS”.

Nonostante le tante criticità affrontate, gli ultimi tre anni hanno anche evidenziato la grande capacità di SETA di reagire alle difficoltà. Come evidenziato nella Carta dei Servizi, infatti, nel triennio 2020-2022 l’azienda è riuscita a garantire la regolarità del servizio, a realizzare consistenti investimenti in nuovi mezzi e tecnologie ed a salvaguardare l’equilibrio dei conti e la solidità patrimoniale. I Bilanci di Esercizio SETA dal 2020 al 2022 si sono chiusi in sostanziale pareggio, inoltre l’azienda ha confermato – e, in alcuni casi, rilanciato – il proprio Piano Industriale che ha come focus principale il rinnovamento delle flotte e che, integrando anche risorse del PNRR, si pone come orizzonte temporale il 2026.

“Essere riusciti a mantenere i conti aziendali in ordine ed una buona solidità economico-finanziaria generale – sottolinea Nicolini – sono state le premesse necessarie per poter realizzare il nostro ambizioso progetto pluriennale di investimenti (sostenuto con risorse dei Comuni, della Regione Emilia-Romagna e per il 35% in autofinanziamento), le cui direttrici strategiche sono l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione, il miglioramento degli standard qualitativi, di sicurezza e di sostenibilità ambientale del servizio erogato. Pur dovendo fronteggiare diversi e cospicui ritardi nelle consegne (dovuti ai noti problemi del settore automotive), nel triennio 2021/2023 sono stati complessivamente circa 270 i nuovi bus acquistati, con un rinnovo importante delle flotte urbane che ha visto la rottamazione dei mezzi a Gpl e la sostituzione pressoché totale dei mezzi Euro 2 ed Euro 3 con nuovi mezzi ecologici. Nel triennio 2024-2026 saranno acquistati ulteriori 150 nuovi autobus, compresi 12 mezzi ad idrogeno per la rete urbana di Modena e 21 bus full electric per Reggio Emilia e Piacenza finanziati con fondi del PNRR. Complessivamente, quindi, nel periodo 2021-2026 SETA investirà oltre 142 milioni di euro sostituendo oltre 420 mezzi, pari a circa il 50% della flotta circolante nei tre bacini provinciali di Modena, Reggio Emilia e Piacenza. Oltre a ridurre l’età media della flotta – che passerà dagli attuali 12 a circa 9 anni, in linea con gli standard europei – conseguiremo anche una decisa riduzione delle emissioni, in quanto tutti i nuovi mezzi saranno a nullo o basso impatto ambientale: metano, ibridi, elettrici, idrogeno”.

Per supportare la crescita della flotta ecologica, nel 2022 SETA ha realizzato a Piacenza e a Reggio Emilia due nuove infrastrutture di rifornimento di gas metano, che vanno così a completare la rete aziendale affiancando il distributore interno di Modena. Entro il 2024 verranno poi realizzate a Piacenza e a Reggio Emilia le infrastrutture di ricarica per i nuovi bus elettrici, ed un nuovo impianto di erogazione di idrogeno a Modena. Inoltre, in tutti e tre i bacini l’azienda sta utilizzando anche il biometano, di cui è previsto un impiego sempre crescente (nel 2024 costituirà il 25% del totale erogato sui mezzi SETA).

Importanti obiettivi sono stati centrati anche sul fronte dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione “Per migliorare l’accessibilità e la fruibilità del servizio – prosegue il Presidente Nicolini – e rendere così più attrattivo il trasporto pubblico locale per gli utenti. Da settembre 2021, grazie all’introduzione del sistema EMV, su tutti i mezzi urbani SETA è possibile pagare la corsa con la propria carta di credito o bancomat contactless, senza necessità di registrarsi preventivamente e senza costi aggiuntivi. Entro il 2023 il sistema EMV sarà disponibile anche su tutti i mezzi extraurbani: già entro settembre su quelli di Modena, a seguire anche su quelli reggiani e piacentini”.

Ultima e non meno importante azione strategica su cui SETA continuerà ad investire riguarda la gestione delle risorse umane e le azioni per il miglioramento del clima aziendale. Come rimarca il Presidente Nicolini: “Siamo impegnati per migliorare la condizione salariale, motivazionale, formativa e qualitativa del personale. Dal 2022 SETA assume esclusivamente con contratti a tempo indeterminato, abbiamo siglato un importante accordo aziendale di secondo livello ed offriamo ai dipendenti un consistente progetto di welfare, che recentemente ha visto l’apertura della prima palestra aziendale. Inoltre, ricordo l’attivazione di un progetto di formazione del personale (rivolto in promo luogo a giovani under 30 e donne disoccupate) che sta portando buoni risultati e con il quale vogliamo fronteggiare la carenza di autisti, situazione diffusa in gran parte delle aziende di trasporto pubblico di ogni parte d’Italia”.

In conclusione, per il Presidente di SETA “Se vogliamo davvero sostenere lo sviluppo sociale ed economico delle nostre città dobbiamo lavorare per renderle più vivibili, riducendo la congestione e l’inquinamento da traffico ed assicurando al contempo il diritto alla mobilità delle persone. In questa sfida è centrale il ruolo del trasporto pubblico locale: non sono quindi più rimandabili scelte strategiche, a partire dalle politiche pubbliche di sostegno del settore che consentano di elevare la qualità dell’offerta, per aumentare l’attrattività del servizio e l’utilizzo da parte dei cittadini”.

La Carta dei Servizi di SETA è disponibile in formato digitale sul sito web aziendale: oltre alla versione integrale ne è stata realizzata anche una versione sintetica tradotta in 4 lingue, accogliendo una sollecitazione specifica delle Agenzie per la Mobilità dei territori serviti dall’azienda.

Oltre 4 milioni di euro per la riserva MAB UNESCO Pogrande

Oltre 4 milioni di euro per la riserva MAB UNESCO Pogrande
veduta aerea del fiume Po (foto Davide Bertuccio)

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato a luglio 2023 l’avviso pubblico per il Programma “Siti Naturali UNESCO per il Clima 2023” che finanzia, con risorse complessive pari ad euro 55.450.288,00, interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici a favore dei Comuni ricadenti nelle Riserve della Biosfera UNESCO. Le risorse, derivanti dai proventi delle aste delle quote di emissione di CO₂ dell’anno 2019, sono state ripartite tra i riconoscimenti MAB in funzione dell’estensione e del numero di abitanti di ciascuna Riserva. Ne deriva che “Po Grande”, una delle Riserve MAB più estese a livello nazionale, veda assegnata la quota maggiore di contributi, con una disponibilità di euro 4.018.762,00.

I beneficiari diretti sono i Comuni che dovranno presentare gli interventi proposti a finanziamento all’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po quale soggetto referente dell’area MAB. Quest’ultima, a sua volta, trasmetterà entro il 30 settembre gli interventi al Ministero, sotto forma di un’unica proposta progettuale.

Le spese ammissibili riguardano soluzioni fondate sulla natura (le cosiddette Nature-based-Solutions) in grado di coniugare i benefici ambientali a quelli sociali ed economici, nonché di favorire la resilienza da parte degli ecosistemi, a partire da cinque tipologie di interventi: adattamento ai cambiamenti climatici; efficientamento energetico del patrimonio immobiliare pubblico nella disponibilità dei Comuni rientranti nei siti UNESCO; realizzazione di servizi e infrastrutture di mobilità sostenibile; gestione forestale sostenibile; innovazione tecnologica per il supporto alla prevenzione e al governo degli incendi boschivi. La proposta finale presentata al Ministero dovrà comprendere almeno due delle cinque tipologie di intervento e i lavori finanziati dovranno concludersi entro cinque anni dal trasferimento delle risorse.

Una grandissima opportunità per la Riserva della Biosfera Po Grande che ha approvato nel 2022 il suo primo Piano d’Azione e, sotto il coordinamento dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, avviato le prime azioni pilota. Un’occasione per testare anche la governance della Riserva, fortemente incentrata sulla partecipazione delle comunità locali che ora dovranno fare rete per proporre interventi focalizzati al raggiungimento degli obiettivi comuni prefissati con l’istituzione del riconoscimento MAB UNESCO.

Si è infatti da subito riunita, prima la Cabina di Regia, poi l’Assemblea Plenaria dei Sindaci di Po Grande, al fine di condividere i contenuti dell’avviso e ragionare insieme sulle scadenze ed i criteri da individuare per formulare la proposta di finanziamento, così da rispettare le strette tempistiche imposte. Un chiaro segnale del ruolo sempre più preponderante che le Riserve MAB UNESCO possono giocare nell’attuare la transizione ecologica e nel trovare soluzioni di adattamento ai cambiamenti climatici, diventando laboratori a cielo aperto dove testare nuovi modelli di sviluppo che riuniscono portatori d’interesse a vari livelli e sia pubblici che privati.

Le aree MAB sono infatti vocate all’educazione e formazione, alla ricerca scientifica, alla valorizzazione culturale, storica ed identitaria dei luoghi, allo sviluppo economico che sia compatibile con gli aspetti sociali ed ambientali, con il riferimento preciso degli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda ONU 2030. La Riserva della Biosfera MAB UNESCO Po Grande è davvero un’occasione di rilancio per i territori rivieraschi.

 

 

Maranello Nuoto sul podio a squadre anche con gli junior ai Campionati italiani di categoria Estivi Lifesaving di Chianciano

Maranello Nuoto sul podio a squadre anche con gli junior ai Campionati italiani di categoria Estivi Lifesaving di ChiancianoChianciano Terme – Si chiude anche la seconda parte riservata alle categorie junior, cadetti e senior.

Maranello Nuoto arricchisce il medagliere anche con gli atleti più grandi e registra il bis tricolore di Andrea Dallari, già nella lista degli azzurri e convocato per i prossimi campionati europei junior di settembre in Polonia, prima centrando il titolo nei 100 pinne per poi indossare in chiusura l’oro nei 50 manichino. Ma la collezione comprende anche l’argento a torpedo e il bronzo nel superlifesaver.

Sempre a livello individuale ma al femminile, Laura Medici è argento nei 200 con ostacoli junior mentre Gaia Pacilio lo centra tra le senior che vedono Martina Dallari sul gradino basso del podio a torpedo.

Ma è la staffetta junior composta da Laura Medici, Arianna Blasi, Nicole Morabito, Anna Soli che prima si regala il bronzo nella 4×50 mista junior poi centra prima l’oro con tanto di record italiano di categoria nella 4×50 pool lifesaver. Il bis tricolore arriva nella 4×25 manichino junior con Medici, Morabito, Soli e l’innesto di Arianna Merli che consentono così a Maranello di salire sul podio come secondi nella classifica di società junior.
Sesta posizione nella classifica di Società Senior.

Nel monologo emiliano recitato da Maranello, unica corregionale che centra una medaglia è Asia Bertolini porta sul podio Reggiana Nuoto con l’argento nei 100 manichino donne senior.

In coda ai giovanili anche i Campionati italiani Master. Maranello in 5 ma sempre con buoni risultati chiudendo al 5° posto come Società.

Monica Prampolini vince 100 manichino pinne e 100 torpedo della cat. M60, Laura Verdi (M55) e Cecilia Cavani (M50) sono d’argento nelle stesse specialità. Successi anche al maschile con il coach Fabrizio Sfondrini che ha vinto 100 torpedo e l’argento nel trasporto manichino M55 e Massimiliano Curti con 3 argenti nella cat. M70.

Oggi l’ultimo saluto a Don Umberto

Oggi l’ultimo saluto a Don UmbertoUna folla per l’addio a Don Umberto Lumetti. Navate gremite a Madonna di Sotto, quella che per oltre 40 anni è stata la casa del sacerdote, scomparso nella notte tra domenica e lunedì all’età di 88 anni.

Cerimonia commossa e solenne, celebrata tra gli altri dal Vicario del Vescovo Don Giovanni Rossi e dal Vescovo Emerito Don Luciano Monari. Messaggi di cordoglio arrivati dal Responsabile dell’Unità Pastorale di San Giorgio Don Patrick Valena e dal Vescono Giacomo Morandi – impossibilitati a presenziare perché impegnati all’estero – e altri, moltissimi, i ricordi affidati all’assemblea nel corso della parte finale della cerimonia dai tanti che con Don Lumetti perdono, si è detto, «un padre, un fratello, un amico, un sacerdote umile, sereno e generoso, amatissimo dal suo gregge».

Al termine della cerimonia, il feretro è stato tumulato a San Cassiano di Baiso, dove Don Umberto era nato nell’aprile del 1935.

Fiorano, centri estivi in realtà aumentata

Fiorano, centri estivi in realtà aumentataLa realtà aumentata è entrata nei centri estivi di Fiorano Modenese quest’anno, grazie agli innovativi servizi offerti dalla cooperativa La Lumaca, che ha gestito le attività.

Tutti i genitori degli iscritti sono stati dotati di un particolare cubetto di cartone colorato con stampa di qrcode. Inquadrando questi elementi con lo smartphone le famiglie, senza scaricare app, potevano consultare l’agenda settimanale e vedere le foto di documentazione delle attività svolte da bambini e ragazzi, tra cui le feste finali.

E’ infatti possibile associare ai maker d’ingresso contenuti diversi, come infografiche, video, immagini e anche podcast, che possono essere aggiornati più volte. Un modo efficace ed immersivo per comunicare, senza consumo di carta.

Questa modalità innovativa, ma anche semplice, ha permesso a tutte le famiglie di tenersi aggiornate sulle attività dei centri estivi fioranesi, che quest’anno hanno registrato un sensibile aumento delle iscrizione, tra cui diversi bambini con bisogni educativi speciali. Richieste che l’Amministrazione si è impegnata ad accogliere, consapevole che si tratta di un servizio importante a supporto della famiglie nel periodo estivo.

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