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martedì, 29 Aprile 2025
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Ferragosto, iniziati i controlli della Polizia di Stato sul territorio provinciale

Ferragosto, iniziati i controlli della Polizia di Stato sul territorio provinciale

In occasione del periodo estivo a ridosso del Ferragosto, in attuazione di quanto deliberato in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, da inizio settimana sono state potenziate le misure di controllo del territorio, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza ai cittadini.

I servizi proseguiranno secondo il piano di sicurezza disposto dal Questore di Modena, che vedrà schierate ulteriori aliquote di unità operative a potenziamento del dispositivo di prevenzione e vigilanza in atto. Si tratta di rinforzi del Reparto Prevenzione Crimine assegnati dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza per più giorni a settimana e nei quadranti maggiormente critici.

Sarà garantita con l’impiego di personale delle diverse articolazioni della Questura (Squadra Mobile, Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, Divisione Anticrimine e Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale) e delle Specialità (Polizia Stradale, Polizia Ferroviaria e Polizia Postale) una più significativa presenza sul territorio, al fine di incidere efficacemente nell’attività di prevenzione e contrasto al crimine diffuso in particolare nel capoluogo, a Carpi, Mirandola e Sassuolo, lungo le arterie stradali ed autostradali, presso la stazione ferroviaria, a bordo treni e sul web.

Massima attenzione alle truffe e all’assistenza alle fasce deboli, in particolare gli anziani, che in questo periodo vacanziero tendono a rimanere più soli; ai reati predatori e ai furti in appartamento, fenomeno quest’ultimo agevolato dal fatto che la città in estate si svuota: al riguardo si consiglia ai cittadini di segnalare immediatamente al 112 NUE rumori sospetti, provenienti da abitazioni limitrofe, soprattutto, quando si è a conoscenza che il vicino non si trova a casa.

A Modena i servizi saranno effettuati anche con pattugliamenti appiedati e frequenti passaggi ad ampio raggio nei quartieri residenziali, in centro storico, in zona Gramsci, Tempio e Novi Sad.

Controlli intensificati anche nelle zone della movida, ove sono concentrati gli esercizi pubblici e commerciali e dove maggiore è l’affluenza di frequentatori per svago e divertimento e dei tanti turisti, al fine permettere a chi è in città la fruizione, in sicurezza, dei luoghi di aggregazione.

Sul fronte della sicurezza stradale sarà ampliato il dispositivo che garantirà la presenza sulle principali arterie stradali ed autostradali in ambito provinciale, interessate dall’esodo ferragostano. Oltre ai controlli sul rispetto dei limiti di velocità, le pattuglie della Polizia Stradale presteranno particolare attenzione alla verifica della soglia di alcool o dell’abuso di sostanze stupefacenti da parte degli automobilisti con servizi mirati al controllo delle condizioni psicofisiche dei conducenti.  Rafforzata anche la vigilanza presso le aree di servizio.

La Polizia Ferroviaria, parimenti, ha incrementato i servizi dedicati volti a prevenire furti e raggiri nei luoghi più affollati, con pattuglie in stazione e a bordo treno. I controlli saranno mirati anche alla prevenzione dei comportamenti illeciti e al rispetto delle regole in ambito ferroviario al fine di evitare incidenti alle persone.

Nel suddetto piano di sicurezza si inseriscono i potenziati controlli straordinari del territorio, dove le pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato, provenienti da Bologna e Reggio Emilia, operano nell’ambito di un articolato dispositivo, talvolta interforze, diretto da un Funzionario della Questura ed orientato di volta in volta ad obiettivi e aree diverse, in ragione delle evidenze di ufficio e degli esposti/segnalazioni della cittadinanza. Di ieri sera, l’ultimo servizio straordinario “Alto Impatto”, protrattosi fino a notte inoltrata, che ha interessato principalmente le zone Novi Sad, Tempio e centro storico.

Da lunedì ad oggi, a cura di tutte le articolazioni Polizia di Stato della provincia sono state complessivamente identificate 1986 persone, di cui 610 cittadini stranieri e controllati 647 veicoli, anche con la predisposizione di posti di controllo ad hoc lungo le principali arterie stradali. Elevate 219 contravvenzioni al Codice della Strada. 40 le persone denunciate a vario titolo. 6 arresti per tentata rapina, tentato furto aggravato, spaccio ed in esecuzione di ordine di carcerazione. La locale Divisione Anticrimine, all’esito dell’istruttoria, ha emesso 8 avvisi orali e un foglio di via obbligatorio, mentre l’Ufficio Immigrazione, vagliate le singole posizioni, ha istruito le pratiche per 7 provvedimenti prefettizi di espulsione dal Territorio Nazionale, di cui 2 stranieri accompagnati – su trattenimento del Questore – al CPR.

La Squadra Amministrativa della Questura in collaborazione con personale del Settore Commercio della Polizia Locale di Modena, proprio giovedì pomeriggio, ha svolto controlli presso due esercizi pubblici, ubicati rispettivamente in zona centro e San Faustino, già all’attenzione. All’esito del servizio, presso l’attività in zona centro sono state rilevate irregolarità in materia di impiego di lavoratori, peraltro, risultati stranieri privi di permesso di soggiorno. All’interno del locale, infatti, due dei tre dipendenti, sprovvisti di documenti di riconoscimento, sono stati accompagnati in Questura e posti a disposizione del locale Ufficio Immigrazione, che ne sta vagliando la posizione al fine di predisporre le pratiche per la loro espulsione. Il titolare è stato segnalato al Garante della privacy e all’Ispettorato del lavoro in quanto nel locale erano presenti telecamere che inquadravano i lavoratori; allo stesso sono state, infine, contestate violazioni amministrative per mancanza del responsabile tecnico appositamente designato, violazione di norme igieniche e presenza di vetrofanie pubblicitarie senza autorizzazione.

Per quanto riguarda l’altro esercizio pubblico, un bar in zona San Faustino, il titolare è stato sanzionato amministrativamente per mancanza del delegato alla somministrazione, presenza di insegna senza relativa autorizzazione, mancanza del cartello indicante il divieto di vendita di alcool ai minori. Lo stesso è stato segnalato anche al Nucleo Antievasione Tributi per la presenza di una lavoratrice priva di regolare contratto di lavoro.

Previsioni meteo Emilia Romagna, domenica 13 agosto 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, domenica 13 agosto 2023Cielo in prevalenza sereno, salvo addensamenti ad evoluzione diurna lungo i rilievi con scarsa probabilità di isolati rovesci pomeridiani lungo le aree di crinale dei rilievi occidentali. Temperature in ulteriore lieve aumento con minime tra 20 e 22 gradi e massime tra 28 e 29 gradi lungo la costa e tra 33 e 35 gradi nelle pianure interne. Venti deboli variabili ed a regime di brezza lungo la costa. Mare quasi calmo o poco mosso.

(Arpae)

Il popolo Saharawi “resiste”, cena a Sassuolo il 16 agosto

Dopo alcuni anni di sospensione (causa Covid), quest’anno si e dato vita nuovamente all’ospitalità estiva dei bambini Saharawi provenienti dal Sahara Occidentale.

Una parte del popolo Saharawi è stato costretto dal Marocco a fuggire dalla propria terra, ora vive esiliato nei campi profughi in Algeria.
Il progetto di accoglienza gestito dall’associazione Kabara Lagdaf di Modena si attua da 30 anni e coinvolge diversi comuni della nostra provincia.

La presenza di questi piccoli “ambasciatori di pace” vuole trasmettere un messaggio di speranza e di pace.
Mercoledì 16 agosto 17 bambini Saharawi parteciperanno a una cena offerta dal circolo Arci Caccia “Il Parco” in via Padova, 7/A a Sassuolo.

Vini emiliano-romagnoli sui mercati extra-Ue: 6,5 milioni di euro per sostenere le imprese nella promozione delle etichette a denominazioni d’origine

Vini emiliano-romagnoli sui mercati extra-Ue: 6,5 milioni di euro per sostenere le imprese nella promozione delle etichette a denominazioni d’origineL’Emilia-Romagna scommette sul vino e rafforza la promozione di produttori, associazioni professionali e consorzi verso i Paesi extra-Ue.
Gli strumenti a disposizione degli imprenditori del vino sono un bando regionale da 6,5 milioni di euro e anche un bando da 21,3 milioni di euro del ministero per l’Agricoltura e la sovranità alimentare per progetti nazionali.

Le domande per i progetti regionali devono arrivare entro le ore 13 del 13 settembre 2023, mentre per i progetti nazionali ci sarà tempo fino alle ore 15 del 18 settembre 2023.
“Queste azioni di promozione- spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi- sono la principale risposta per un settore che nella nostra Regione ha saputo crescere in maniera importante, e proporre qualità e varietà. Il nostro obiettivo è tutelare le produzioni e promuoverle in tutto il mondo, come faremo attraverso il bando regionale. Siamo certi che incentivare la conoscenza dei nostri vini nei Paesi terzi e favorire la partecipazione dei produttori vitivinicoli regionali a importante bando, sia un passo concreto per aiutare il settore vitivinicolo”.

Il bando regionale

Rivolto a imprese singole o associate il bando regionale finanzia, con contributi che arrivano fino al 50%, progetti per favorire la conoscenza e la diffusione sui mercati dei Paesi al di fuori dell’Unione europea delle più famose bottiglie che escono dalle cantine dell’Emilia-Romagna a marchio Docg, Doc o Igt.
Le imprese devono avere una sede operativa in Emilia-Romagna, promuovere vini a Denominazione di origine, Indicazione geografica nonché vini spumanti (anche di qualità aromatica) e vini varietali emiliano-romagnoli in massimo cinque Paesi al di fuori della Unione europea.
Tra le azioni finanziate: la partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni internazionali; marketing, promozione e pubblicità; campagne di informazione sui regimi di qualità dei vini.
I progetti regionali dovranno richiedere una spesa minima di 100 mila euro se destinati a un solo Paese terzo (50mila euro per ciascun Paese se si tratta di azioni congiunte) con un contributo che verrà riconosciuto al 50%.
Ai progetti multiregionali la Regione aumenta le risorse dedicate, riservando 350mila euro per finanziare le iniziative con Emilia-Romagna capofila e per i viticoltori emiliano-romagnoli che partecipino a progetti multiregionali con capofila altre Regioni.
Le attività di promozione si dovranno svolgere per i progetti annuali dal 16 ottobre 2023 al 30 giugno 2024 ricevendo l’intero contributo dopo aver terminato il progetto ed entro il 15 ottobre 2024.
Per progetti biennali i tempi vanno dal 16 ottobre 2023 al 15 ottobre 2024 ricevendo l’80% del contributo ammesso entro il 15 ottobre 2024 e il restante entro il 15 ottobre 2025.
Per approfondimenti si può consultare il sito internet oppure scrivere una mail a: agriviti@regione.emilia-romagna.it o telefonare allo 051/5274507.
I progetti regionali e multiregionali, redatti sulla modulistica approvata coi progetti nazionali, vanno presentati all’Assessorato regionale all’agricoltura in Viale della Fiera 8 a Bologna, oppure possono essere firmati digitalmente e tramesse alla Regione via pec all’indirizzo: agrapa@postacert.regione.emilia-romagna.it.

Il bando nazionale

Per quanto riguarda il bando nazionale per progetti che riguardino almeno cinque regioni, tutte le informazioni sono al link del ministero Agricoltura.
Le aziende possono partecipare a entrambi i bandi, con progetti diversi, richiedendo al massimo quattro milioni di euro complessivi nella campagna 2023/24; i progetti regionali vanno inviati alla sede dell’Assessorato regionale all’agricoltura a Bologna mentre i progetti nazionali vanno inviati al Ministero secondo le indicazioni dell’avviso nazionale.

E-Distribuzione: nei primi sette mesi dell’anno triplicati gli allacci di impianti rinnovabili alla rete di distribuzione nazionale

E-Distribuzione: nei primi sette mesi dell’anno triplicati gli allacci di impianti rinnovabili alla rete di distribuzione nazionaleIn Italia cresce sensibilmente il numero di impianti rinnovabili connessi alla rete di distribuzione nazionale: da gennaio a luglio 2023 E-Distribuzione ha più che triplicato gli allacci rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, superando addirittura la quota complessiva di connessioni abilitate nel 2022 e accelerando così il percorso verso l’indipendenza energetica e la sostenibilità ambientale del Paese.

In 7 mesi le attivazioni di impianti sono state infatti oltre 220mila, per un totale di 2,6 GW di potenza installata. Un dato che si conferma in forte crescita, come registrato già lo scorso anno quando E-Distribuzione aveva superato i 203mila allacci di impianti rinnovabili, a loro volta triplicati rispetto al 2021. Anche in Emilia Romagna si registra un trend in crescita con l’installazione di oltre 21 mila impianti per una potenza installata di 251 MW.  In questo contesto Bologna  primeggia tra le province emiliano-romagnole con l’attivazione di 3765 impianti per una potenza installata di quasi 40 MW.

A confronto dello stesso periodo del 2022 sono anche aumentate del 150% le richieste di allaccio alla rete da parte dei titolari di impianti di piccola taglia: un dato che evidenzia come sempre più famiglie e imprese scelgano di dotare le proprie case e i propri fabbricati di pannelli solari e altre tecnologie rinnovabili che permettono di conseguire importanti benefici economici e ambientali.

E-Distribuzione è al centro di questa transizione, grazie al suo costante lavoro finalizzato a collegare un numero sempre maggiore di impianti green alla rete elettrica nazionale. La società aiuta i cittadini a giocare un ruolo attivo per abbracciare un modello di approvvigionamento energetico più sostenibile, dando loro la possibilità di consumare o immettere in rete l’energia autoprodotta e di ottenere, in questo modo, risparmi in bolletta e sensibili riduzioni delle emissioni di CO2.

Con l’aumento esponenziale delle domande di allaccio è cresciuto anche l’impegno della società a migliorare l’efficienza dei propri servizi in linea con le esigenze della clientela: in soli sette mesi sono state, infatti, gestite oltre 1,5 milioni di pratiche, nonchè digitalizzate e semplificate le procedure di attivazione degli impianti allo scopo di soddisfare le richieste degli utenti e anticipare in molti casi i tempi di allaccio previsti dalla normativa vigente.

Il lavoro di E-Distribuzione rientra nel più ampio percorso avviato dall’azienda volto a favorire il raggiungimento dei target nazionali ed europei di diversificazione delle fonti energetiche.

 

 

Il Comune risponde in merito all’edificio di via Circondariale San Francesco a Fiorano

Il Comune risponde in merito all’edificio di via Circondariale San Francesco a Fiorano
foto: Google Maps

In questi giorni diversi cittadini, anche attraverso i canali social, hanno chiesto al Comune di Fiorano Modenese di avere informazioni riguardo alla situazione degli spazi ai piani superiori della struttura che ospita il supermercato Iperfamila, in via Circondariale S. Francesco, su cui anche nelle ultime settimane le forze dell’ordine hanno eseguito controlli.

L’Amministrazione comunale conferma che i piani superiori dell’edificio possono essere utilizzati soltanto come uffici e non come abitazione, come prevedeva la destinazione d’uso iniziale e nulla è cambiato nel tempo.

L’immobile venne costruito con quella destinazione urbanistica (direzionale) e così è stato venduto all’asta pochi anni fa, a seguito del fallimento della ditta costruttrice.

Tale ditta fece ricorso contro il diniego del 2006 del Consiglio Comunale alla richiesta di modificare la destinazione d’uso dell’edificio per introdurre la residenza: dopo la sentenza del TAR a favore del Comune nel 2011, la vicenda giudiziaria si è definitivamente conclusa in Consiglio di Stato solo nell’aprile nel 2021 sempre a favore del Comune.

L’Amministrazione comunale ha sempre assicurato controlli periodici sull’edificio al fine di garantire il corretto uso dei locali secondo la destinazione urbanistica assegnata.

Anche nelle ultime settimane, in presenza di evidenti indizi di utilizzo di alcuni locali, le forze dell’ordine hanno effettuato una serie di controlli e rilevazioni all’interno dell’edificio, con possibili risvolti  giudiziari, e sta proseguendo un accurato monitoraggio.

“Abbiamo sempre cercato di lavorare per una qualità dell’abitare e per la prevenzione nei confronti di possibili ghettizzazioni urbane – sottolinea il sindaco Francesco Tosi – Quanto all’edificio in questione il contenzioso sulla sua destinazione si è concluso al consiglio di Stato due anni fa ed eventuali iniziative  urbanistiche sull’edificio e sulla zona potranno avvenire all’interno del PUG, il nuovo Paino Urbanistico Generale, il cui iter è già iniziato.

Alla base di tutto comunque restano la lealtà, la trasparenza e il rispetto della norma.  Ringrazio le forze dell’ordine per l’accurata opera di controllo, volta ad assicurare l’ordine e la legalità anche in materia urbanistica”.

Prosegue a Fiorano la pulizia straordinaria strade e marciapiedi

Prosegue a Fiorano la pulizia straordinaria strade e marciapiediProsegue il programma straordinario di pulizia di strade e marciapiedi, con taglio infestanti su buona parte del territorio fioranese.

Nella settimana dal 14 al 18 agosto la pulizia sarà nelle giornate del 16, 17 e 18.

Mercoledì 16 agosto: via Monelli e parcheggio, parcheggio isola ecologica di vai Ghiarola Vecchia, controstrada via Pedemontana, via Zini, via Ruini.

Giovedì 17 agosto: parte di via Viazza I Tronco, via Monte Rosa, piazza Don Borghi, parcheggio via Giardini angolo via Viazza I Tronco, vai Monte Grappa e parcheggi, via Monte Cimone e parcheggi, parcheggio via Monte Cimone angolo via Canaletto, ciclabile via Canaletto

Venerdì 18 agosto: via Monte Ave, via Monte Mongigatto, via Dell’Elettronica e parcheggio, via Dell’Artigianato

La pulizia avviene nella fascia oraria 6.00-13.00. Si richiede la collaborazione di tutti i cittadini nel lasciare libere le strade da mezzi in sosta, così da consentire l’intervento. Laddove saranno presenti veicoli parcheggiati, non sarà eseguita la pulizia per non arrecare danni ai mezzi.

Almeno due giorni prima dell’esecuzione i residenti saranno informati attraverso il volantinaggio porta a porta, l’affissione di cartelli in luoghi visibili e la comunicazione sulla pagina FB del Comune.

Anche l’esposizione dei sacchi dei rifiuti potrebbe impedire la pulizia, si richiede pertanto di esporli solo nei giorni indicati dal calendario Hera, non prima

Ricordiamo che, da Regolamento di Polizia Municipale, è obbligo dei residenti (frontisti) la pulizia ordinaria di marciapiedi e aree davanti alle loro abitazioni (case singole o condomini), lo stesso vale per le attività commerciali, artigianali e produttive.

Per ragioni di decoro urbano, l’amministrazione comunale ha ritenuto di dovere provvedere, almeno una volta all’anno, ad un intervento straordinario. La pulizia nelle aree residenziali del territorio verrà eseguita da Hera, come servizio integrativo richiesto dal Comune nell’ambito della gara di appalto della gestione rifiuti.

 

Rifacimento della pavimentazione della palestra don Milani di Casinalbo

Rifacimento della pavimentazione della palestra don Milani di CasinalboContinuano i lavori nelle palestre del territorio. Dopo l’avvio dei cantieri nella palestra Ferraguti di Magreta e in quella della scuola media Fiori di Formigine, tra la fine di agosto e l’inizio di settembre partiranno i lavori nella palestra della scuola primaria don Milani di Casinalbo. È questa la novità nell’ambito della riqualificazione dell’impiantistica sportiva del Comune di Formigine che nel complesso conta 52 strutture comunali.

L’intervento consiste nel rifacimento di circa 560 mq di pavimentazione  che risulta oramai deteriorata a causa dell’uso intensivo e nella tinteggiatura di palestra e spogliatoi. La nuova pavimentazione sarà di tipo elastico e composta da una superficie in linoleum, da un doppio strato intermedio in  legno truciolare e da uno strato inferiore in poliuretano.

Le caratteristiche del materiale scelto permetteranno di ottenere una pavimentazione multiuso che consentirà lo svolgimento di molteplici discipline sportive quali pallavolo, basket, calcetto e pattinaggio; sicura in quanto l’elasticità della superficie permetterà di assorbire l’impatto dei movimenti e di conseguenza ridurre i traumi muscolari; igienica poiché il linoleum presenta qualità antibatteriche. La riqualificazione della palestra consentirà quindi di rinnovare e adeguare l’ambiente sia per l’utilizzo scolastico che per la pratica agonistica sportiva. Il cantiere avrà una durata di circa 3 settimane e l’importo dei lavori è di circa 60mila euro.

Dichiara l’Assessore allo sport Marco Biagini: “Continua il nostro lavoro per rendere gli impianti sportivi sempre più performanti. Interventi in una struttura come questa, che oltre ad ospitare gli alunni in orario scolastico apre le porte anche nel pomeriggio per l’attività agonistica, hanno una valenza enorme e ci permettono di lanciare il messaggio dell’importanza di fare sport per tutto l’arco della vita. Lo abbiamo fatto con le palestre all’aperto nei parchi, lo facciamo con i cantieri nelle palestre già esistenti e lo faremo presto con la riqualificazione del Parco dello Sport, intervento che richiederà un investimento di oltre 400mila euro e che porterà alla riqualificazione dell’intera area di viale dello Sport e zone limitrofe, in particolare i campi da tennis”.

R14 Raccordo di Casalecchio: aggiornamento riapertura entrata stazione di Bologna Casalecchio

R14 Raccordo di Casalecchio: aggiornamento riapertura entrata stazione di Bologna CasalecchioSul Raccordo di Casalecchio R14, per consentire le attività di demolizione e ricostruzione del cavalcavia di svincolo, la stazione di Bologna Casalecchio rimarrà chiusa, in entrata verso Ancona/Padova, fino alle 6:00 di sabato 2 settembre, in modalità continuativa.

In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Bologna Borgo Panigale, o Bologna San Lazzaro sulla A14 Bologna-Taranto, oppure Bologna Arcoveggio sulla A13 Bologna-Padova.

Si ricorda che la stazione di Bologna Casalecchio è chiusa in uscita per chi proviene da Ancona/Padova, per consentire l’esecuzione dello stesso intervento.

 

Mobilità sostenibile: al via il bando della Regione per l’acquisto di bici e cargo bike a pedalata assistita

Mobilità sostenibile: al via il bando della Regione per l’acquisto di bici e cargo bike a pedalata assistita
Andrea Corsini (foto Ballardini Pietro) Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G.

Veloce, ecologica e sana. La bicicletta si conferma la scelta migliore per muoversi in città sia per quanto riguarda la salute che l’ambiente. Ma non solo.  È stato infatti stimato che con le due ruote a pedalata assistita si arriva prima a destinazione rispetto all’automobile su tragitti urbani fino a 10 chilometri.

E per chi deciderà di acquistare la propria e-bike dal 7 agosto c’è un altro vantaggio.

La Regione ha infatti approvato e finanziato con 9 milioni di euro (dal 2023 al 2025) il bando per sostenere, con un contributo da 500 a mille euro – non superiore al 50% del costo del mezzo -, i residenti dei Comuni firmatari del Piano aria, della pianura e dell’agglomerato di Bologna, che compreranno rispettivamente una bicicletta o una cargo bike (bici da trasporto) a pedalata assistita.

Contributo che sale a 700 euro per le bici e 1.400 per le cargo – non superiore al 70% del costo – riservato a chi ha rottamato la vecchia auto dal 1^ gennaio 2023 e con un ulteriore incentivo di 200 euro per chi vive in uno dei Comuni alluvionati (come indicati nell’allegato della legge 100 del 27 luglio 2023).

Inoltre, è in elaborazione da parte della Regione un bando grazie al quale sarà possibile erogare un contributo di solidarietà a chi, persa la propria auto o la propria moto causa l’alluvione, si trova nelle condizioni di doverne acquistare un’altra, nuova o usata che sia.

La platea interessata dal contributo per le bici e i cargo bike è di 4 milioni di abitanti (il 91% della popolazione complessiva dell’Emilia-Romagna) su una superficie di 13.400 chilometri quadrati (il 60% dell’intera superficie regionale) e 207 Comuni coinvolti.

Una decisione che ha l’obiettivo di incentivare gli spostamenti urbani su mezzi meno inquinanti per raggiungere, entro il 2025, nei Comuni con popolazione superiore a 30mila abitanti e in quelli dell’agglomerato di Bologna, almeno la soglia del 50% di traffico più ‘ecologico’ e una riduzione del traffico veicolare del 20% (Piano regionale integrato dei trasporti).

“Sosteniamo con una nuova misura la qualità dell’aria della nostra regione perché le implicazioni che ha sulla salute di tutti noi e sull’ambiente sono sempre più evidenti”, affermano la vicepresidente con delega a Transizione ecologica, contrasto al cambiamento climatico, Ambiente, Irene Priolo e l’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità, Andrea Corsini.

“Dobbiamo modificare le nostre abitudini per avere città sempre più vivibili e sane, sfruttando al meglio la tecnologia a disposizione. Con questo investimento, dopo quelli del bike-to-work e gli abbonamenti gratuiti treni e bus per gli studenti under 19- chiudono vicepresidente e assessore-, premiamo la mobilità urbana sostenibile in modo concreto. Anche così ognuno di noi può contribuire a contrastare il cambiamento climatico”.

I cittadini dovranno presentare la domanda di contributo online a partire dal 20 settembre sul sito https://mobilita.regione.emilia-romagna.it/bandi/bandobici.

I fondi trasmessi alla Regione dal Mase (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica) saranno suddivisi in 3 milioni 808mila sul 2023, 2 milioni 387mila nel 2024 e 2 milioni 655mila nel 2025.

Tutte le informazioni sul sito: https://mobilita.regione.emilia-romagna.it/bandi/bandobici

Nuova sede per associazioni a Maranello, via ai lavori

Nuova sede per associazioni a Maranello, via ai lavoriSono iniziati a Gorzano i lavori di riqualificazione nell’edificio in disuso che fa parte del complesso di Via Cappella, di proprietà comunale. A fine intervento la palazzina diventerà una nuova sede polifunzionale per sei associazioni maranellesi, collocata in posizione baricentrica rispetto all’intero territorio comunale ed immersa nel verde.

E il costo complessivo dell’operazione, che ammonta a 407mila euro, sarà interamente coperto da fondi PNRR intercettati dall’Amministrazione maranellese e vincolati al tema della rigenerazione urbana finalizzata a scopi socio-culturali.

“Le associazioni rappresentano una delle colonne portanti della nostra comunità – spiega Luigi Zironi, Sindaco di Maranello – e l’efficacia delle loro azioni, che dipende innanzitutto dalle motivazioni dei volontari, è legata anche alle condizioni in cui operano. Migliorare gli strumenti a loro disposizione, a partire da una sede più adeguata che ne faciliti le attività, è proprio la finalità di questo progetto. Un’operazione che, integrata agli altri interventi previsti nella stessa zona, sta contribuendo a creare una sorta di nuovo polo socio-culturale in un’area splendida di Maranello, ideale per lo sviluppo di iniziative solidali e per la condivisione di spazi tra le diverse realtà espresse dal nostro territorio”.

“Andiamo così a recuperare e a rigenerare un immobile con grandi potenzialità – aggiunge Chiara Ferrari, Assessore ai Lavori pubblici -, cogliendo ancora una volta le opportunità messe a disposizione dal PNRR. La piena sistemazione della palazzina, oltre ad essere funzionale alla vita sociale del nostro territorio, va anche a valorizzare un bene pubblico già collocato in una posizione strategica che favorirà le interazioni con i nuovi alloggi in ‘social housing’ previsti presso la ‘Fattoria del Parco’, con la sala civica ‘Le Nuvole’ e con gli Orti, nonché con il futuro Ospedale di Comunità che sorgerà nelle vicinanze”.

I lavori stanno coinvolgendo l’intero stabile e tutti i suoi piani, ponendo una particolare attenzione alla capacità antisismiche e all’efficientamento energetico dell’edificio.

Sono infatti previsti il consolidamento strutturale dell’immobile, l’installazione di nuovi impianti a basso consumo per il riscaldamento e la climatizzazione, il montaggio di pannelli fotovoltaici sul tetto, la ristrutturazione dei locali, il rinnovo delle facciate esterne – compreso lo spostamento dell’ingresso principale -, la sostituzione degli infissi e il rifacimento di tutti i servizi igienici.

Nel dettaglio, il piano terra ospiterà una sala riunioni condivisa dalle associazioni, due toilette e un angolo cucina, mentre al primo e al secondo piano verranno ricavati in tutto 6 locali a disposizione delle singole associazioni.

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 12 agosto 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 12 agosto 2023Sereno o poco nuvoloso con sviluppo di nubi cumuliformi nelle ore pomeridiane lungo i rilievi centro-occidentali, dove non si escludono locali e brevi rovesci. Temperature minime stazionarie tra 18 e 21 gradi; massime in aumento con valori tra 28 e 29 gradi lungo la costa e tra 32 e 34 gradi nelle pianure interne. Venti deboli variabili ed a regime di brezza lungo la costa e le aree vallive. Mare poco mosso.

(Arpae)

Produzione biologica e interventi agro climatico ambientali: circa 16,3 milioni di euro all’anno di contributi a completamento del Programma di Sviluppo rurale 2023-27

Produzione biologica e interventi agro climatico ambientali: circa 16,3 milioni di euro all’anno di contributi a completamento del Programma di Sviluppo rurale 2023-27
Alessio Mammi (Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

Sostegno all’agricoltura biologica e ad alcuni interventi agro climatico ambientali. La Giunta regionale ha approvato le domande relative ai bandi emanati nel dicembre scorso, come complemento del Programma di Sviluppo Rurale 2023-27 della Regione Emilia-Romagna, in applicazione del Piano strategico della Pac approvato dalla Commissione europea.

Sono 2.620 le domande di sostegno finanziate per adottare e mantenere pratiche e metodi di produzione biologica, con la concessione dell’Area agricoltura sostenibile, che in tutta la regione riguarda una richiesta per oltre 14,7 milioni di euro annui e una superficie totale di oltre 68.600 ettari. Quest’area, attestandosi a oltre il 19% della Superficie agricola utile (Sau) dell’Emilia-Romagna, rappresenta un’ulteriore progressione verso l’obiettivo prefissato dall’Unione europea di avere il 25% della Sau regionale a produzione biologica entro il 2030.

“Il nostro obiettivo – commenta l’assessore all’agricoltura Alessio Mammi – è sostenere il reddito delle imprese agricole e garantire opportunità di investimento e innovazione per i nostri agricoltori. E’ importante continuare a lavorare per tenere insieme sostenibilità ambientale, economica e sociale per tutelare la biodiversità, il reddito delle imprese e il lavoro e la tenuta delle nostre comunità”.

Per quanto riguarda la conversione dei seminativi in prati e pascoli, sono state ammesse 14 domande finanziate per circa 25,2 mila euro annui e per oltre 100 ettari di superficie agricola utile. Mentre per l’intervento “Allevatori custodi dell’agrobiodiversità” sono state finanziate 92 richieste per 245.800 euro annui e per un totale di 1.229 unità di bestiame adulto. Gli allevatori che accedono a questi finanziamenti si impegnano a favorire la tutela e la valorizzazione della biodiversità animale e vegetale, e operano per la conservazione delle risorse genetiche delle razze animali autoctone, meno produttive rispetto ad altre razze e destinate a essere abbandonate se non si garantisce a questi allevatori un adeguato livello di reddito e il mantenimento di un modello di agricoltura sostenibile.

Per alcuni altri interventi agro-clima-ambientali (quali promozione impiego sostanza organica, gestione reflui, lavorazioni ridotte del suolo e riduzione deriva fitofarmaci) sono state predisposte graduatorie condizionate alla modifica del Piano Strategico della Pac. Tali graduatorie verranno confermate entro il prossimo autunno.

Infine, sono ancora in corso le istruttorie di ammissibilità delle domande di sostegno relative alle produzioni integrate e ad altre azioni di riduzione dell’impatto dell’uso di prodotti fitosanitari.

Maggiori informazioni si possono trovare a questa pagina  

Il biologico in Emilia-Romagna

Gli operatori del biologico in Emilia-Romagna a fine 2022 erano circa 7.300, 6.000 produttori e 1.300 imprese di trasformazione, per una superficie che raggiunge circa i 200mila ettari e rappresenta il 19.2% della Sau regionale. Le dimensioni delle imprese bio sono in costante aumento, un fattore importante per mantenere competitività sui mercati.

Dal 2014 tramite il Programma di Sviluppo Rurale la Regione ha messo a disposizione delle imprese agricole emiliano romagnole per la conversione e il mantenimento del biologico oltre 190 milioni di euro, con una crescita di bio dal 2014 del +123%. Nel nuovo complemento di Sviluppo Rurale 2023- 2027 sono a disposizione 188 milioni di euro.

World Aquatics Master Championships 2023: NC Sassuolo e Alessandro Cuoghi bronzi mondiali

World Aquatics Master Championships 2023: NC Sassuolo e Alessandro Cuoghi bronzi mondialiKyushu (Japan) – Si chiude oggi la seconda parte della rassegna mondiale di nuoto, quella dedicata ai master. Da Fukuoka a Kyushu ma sempre tante le soddisfazioni per i colori azzurri, ma soprattutto neroverdi. In una trasferta sicuramente non semplice con naturalmente tanta Asia, arriva l’ambito risultato, ovvero quello di salire sul podio più importante.

Alessandro Cuoghi dopo il titolo italiano sale anche su quello mondiale dei 200 misti categoria M30-34. Centra il titolo l’imolese Ancarani che ha preceduto il giapponese Hitomi Yomogian e il formiginese che ha così indossato il bronzo. Il Nuoto Club Sassuolo ha potuto raddoppiare il bottino nella 4×50 stile libero M120-159 con l’abituale quartetto composto da Tommaso Pagani al lancio, Lorenzo Bigi e Michele Marcati nelle frazioni centrali e Cuoghi in chiusura. Di nuovo il titolo parla italiano ma con la cadenza toscana degli Amici nuoto Firenze che hanno preceduto la formazione Brasil masters e il team sassolese che ha conclusola trasferta con la 4×50 mista squalificata per un cambio anticipato.

Cantieri fibra ottica Sassuolo, Severi (FI): “Su tempi e stato di esecuzione, insufficiente risposta del sindaco. L’Amministrazione sia garante dei diritti dei cittadini”

Cantieri fibra ottica Sassuolo, Severi (FI): “Su tempi e stato di esecuzione, insufficiente risposta del sindaco. L’Amministrazione sia garante dei diritti dei cittadini”“A quasi due anni dalla stipula della convenzione tra Comune e Open Fiber e dall’avvio dei cantieri per l’estensione della linea in fibra ottica in città, non ci sono garanzie su tempi di fine lavori, sui ritardi che il sindaco ha anticipato, sulla fidejussione da 100.000 euro versata a garanzia di eventuali danni provocati dai lavori, e sulle reali conseguenze delle violazioni alla convenzione da parte di Open Fiber, che il sindaco ha confermato.

Purtroppo quello che emerge dalla risposta che il sindaco ha fornito alla mia interrogazione sullo stato di avanzamento dei lavori e sulle problematiche riscontrate e segnalate da diversi cittadini rispetto allo svolgimento dei cantieri, preoccupa non poco. Da questa, infatti, risulta che da parte di Open Fiber non sia arrivata ancora comunicazione rispetto allo stato di esecuzione degli interventi e alla data fine dei lavori che, a detta del sindaco, sarà quasi sicuramente posticipata a chissà quando a seguito di diverse problematiche incontrate, tra cui la necessità di sostituire due ditte subappaltatrici. Ma c’è di più. In alcuni casi Open Fiber avrebbe violato anche il regolamento del comune e gli impegni assunti nella convenzione, riguardanti il divieto di eseguire lavori di scavo in strade e via interessate da interventi di riqualificazione e di rinnovo del manto stradale da meno di due anni, come è successo in via Aldo Moro ed in via Regina Pacis. Procedendo ugualmente con i lavori di scavo.

Nonostante l’Amministrazione abbia dichiarato di avere sotto controllo la situazione, anche attraverso un monitoraggio costante dell’avanzamento e della tipologia dei lavori, i fatti sembrano dimostrare altro. Il Comune ammette infatti di avere sanzionato e fatto riparare il danno di scavi in vie ed in aree dove non era possibile farlo, solo dopo che la violazione si era compiuta. Arrivando così a sanzionare Open Fiber e obbligandola ad un supplemento di opere per il ripristino della pavimentazione oltre al riempimento dell’area degli scavi.

Un più ci viene fornita una risposta sommaria rispetto a quanto il cambio di ditte, che anch’esso dovrebbe essere oggetto di trasparenza e garanzie al comune, impatterà sul rispetto dei tempi finali dell’intervento.  In sostanza, le risposte date generano altre domande alle quali invitiamo il sindaco a rispondere più puntualmente ai sassolesi. A che punto sono i lavori? Quando finiranno, e quale sarà il presumibile ritardo? E’ stata fatta richiesta ufficiale per chiedere una proroga ai tempi di esecuzione? E’ stata fatta una verifica sulle aziende subentrate al subappalto? Open Fiber ha pagato per i danni arrecati e per la violazione del regolamento comunale? Si è ricordi alla Fidejussione? Domande che esigono risposte chiare e celeri, ma possibilmente più puntuali di quelle ricevute oggi. Crediamo che il diritto dovere dell’amministrazione di tutelare gli interessi della città di fronte ad interventi privati a forte impatto pubblico vadano esercitati a pieno. Andando oltre alla fotografia dei problemi ma fornendo anche una soluzione chiara, con tempistiche certe, ai problemi stessi. Auspicando che questi, in futuro, siano affrontati in termini preventivi e non solo di riduzione del danno come fino ad ora è accaduto”

Claudia Severi – Capogruppo Forza Italia Sassuolo

Ricerca industriale: dalla Regione 52 milioni di euro per 105 progetti di innovazione tecnologica

Ricerca industriale: dalla Regione 52 milioni di euro per 105 progetti di innovazione tecnologicaUn’alleanza tra mondo della ricerca e imprese per spingere sull’innovazione e la qualificazione del sistema produttivo emiliano-romagnolo, con una particolare attenzione ai temi dell’economia circolare, dei cambiamenti climatici e della transizione digitale.

Sono 105 i progetti di ricerca industriale strategica finanziati dalla Regione con 52 milioni di euro. Risorse che movimentano un investimento complessivo di oltre 73 milioni 800 mila euro, considerando anche il cofinanziamento da parte dei beneficiari.

Progetti promossi da laboratori accreditati alla Rete Alta Tecnologia, università, centri di ricerca pubblici e privati, in stretta collaborazione con le imprese interessate allo sfruttamento e all’industrializzazione dei risultati.

Diversi i settori coinvolti, in linea con gli obiettivi della Strategia regionale di specializzazione intelligente 2021-2027: innovazione dei materiali, mobilità e motoristica sostenibile e innovativa; clima e risorse naturali; manifattura 4.0; energia pulita, sicura e accessibile; intelligenza artificiale e big data. Ma anche salute; patrimonio territoriale, culturale e identità regionale; città e comunità del futuro.

“La ricerca applicata è un motore importante di innovazione e con questo bando finanziamo progetti in settori strategici, i cui risultati potranno essere incorporati nei processi produttivi e diffusi a beneficio di tutte le filiere regionali.  Per costruire uno sviluppo sostenibile e ad alto valore aggiunto, creare nuova e buona occupazione, migliorare la vita delle persone – hanno sottolineato  gli assessori allo Sviluppo economico, lavoro, formazione, green economy, relazioni internazionali Vincenzo Colla e all’Università, ricerca e agenda digitale Paola Salomoni – . Lo possiamo fare anche grazie a un ecosistema dell’innovazione e a un tessuto imprenditoriale senza uguali, come dimostra  anche il valore dei progetti presentati che ci ha spinto a raddoppiare le risorse inizialmente previste, portandole da 25 a 52 milioni di euro, così da poter finanziare tutte le proposte ammesse”.

“Un investimento importante  – concludono gli Assessori regionali – per sostenere la collaborazione tra centri di ricerca, laboratori, università, imprese. E rispondere insieme alle grandi sfide che abbiamo di fronte, a partire da quelle della transizione ecologica e digitale”.

Una rete estesa di laboratori e imprese

Promuovere progetti di ricerca industriale strategici  e trasferirne i risultati scientifici e tecnologici al sistema delle imprese. Questo in sintesi l’obiettivo del “Bando per progetti di ricerca industriale strategica rivolti agli ambiti prioritari della Strategia di specializzazione intelligente”  uscito nel marzo scorso e che prevedeva uno stanziamento inziale di 25 milioni di euro.

Estesa la rete di imprese e centri di ricerca coinvolti. I progetti infatti sono stati proposti da raggruppamenti che vanno da un minimo di tre ad un massimo di cinque laboratori, di cui almeno due accreditati alla Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna. Mentre sono almeno due le imprese coinvolte nell’ accordo di collaborazione che ogni beneficiario ha stipulato per ciascun progetto. Le aziende dovranno partecipare attivamente alle diverse fasi del progetto, verificare e dimostrare le tecnologie introdotte,  godendo dell’accesso sperimentale ai risultati da diffondere ad altre imprese interessate, anche con il supporto dei Clust-ER e della rete dei Tecnopoli.

La Strategia di specializzazione intelligente

La Strategia S3 2021-2027 è lo strumento con cui Regioni e Paesi membri dell’Unione europea individuano obiettivi e priorità per gli investimenti in ricerca e innovazione, puntando a concentrare le risorse sugli ambiti caratteristici di ogni territorio.  La Strategia di specializzazione intelligente della Regione Emilia-Romagna – alla base degli interventi del Programma regionale Fesr 2021-2027 per quanto riguarda la ricerca e l’innovazione – individua 15 ambiti tematici prioritari e 8 aree di specializzazione strategica: agroalimentare, edilizia e costruzioni, meccatronica e motoristica, industrie della salute e del benessere, industrie culturali e creative, innovazione nei servizi, digitale e logistica, energia e sviluppo sostenibile, turismo. A queste si aggiungono due nuove aree ad alto potenziale di sviluppo: la space economy e il settore delle grandi infrastrutture critiche o complesse, in coerenza con il piano delle attività produttive e ricerca industriale approvato in Assemblea legislativa.

Il boom dell’abbigliamento usato: perché è la nuova tendenza

Il boom dell’abbigliamento usato: perché è la nuova tendenzaL’ascesa dell’abbigliamento usato

Negli ultimi anni, l’abbigliamento usato ha vissuto un’esplosione di popolarità, diventando molto più di una semplice opzione di risparmio per pochi. È diventata una vera e propria tendenza di moda globale, abbracciata da una vasta gamma di consumatori attenti allo stile e alla sostenibilità. Dati e statistiche dimostrano in modo inequivocabile il fenomeno, con il mercato dell’abbigliamento usato che ha registrato una crescita impressionante. Secondo un rapporto dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, la crescita di questo mercato ha raggiunto il 21% tra il 2017 e il 2019 e si prevede che raggiungerà un valore di oltre 64 miliardi di dollari entro il 2024.

L’ascesa dell’abbigliamento usato è il risultato di una congiunzione di fattori che hanno portato a una maggiore consapevolezza del pubblico sulla sostenibilità e l’unicità del vintage. La moda di seconda mano è diventata una dichiarazione di stile, dove i consumatori possono esprimere la propria individualità e creatività attraverso capi unici e carichi di storia. Inoltre, l’era digitale ha reso più facile che mai acquistare abbigliamento usato, grazie a una vasta selezione di negozi online e piattaforme specializzate. Questa  nuova tendenza in costante crescita promette di plasmare il futuro della moda, spingendo l’industria verso un approccio più sostenibile e consapevole dell’ambiente. L’abbigliamento usato è diventato molto più di una moda passeggera; è diventato uno stile di vita che risuona con la generazione attuale e le future.

I motivi dietro la tendenza dell’abbigliamento usato

La popolarità dell’abbigliamento usato è guidata da una serie di motivi che riflettono le esigenze e i valori dei consumatori moderni. Uno dei principali fattori è la crescente consapevolezza ambientale. Sempre più persone sono diventate sensibili all’impatto negativo della moda veloce sull’ambiente, dallo spreco di risorse alla produzione inquinante. Come risultato, i consumatori cercano alternative sostenibili e responsabili, e l’abbigliamento usato rappresenta una scelta ideale. Molti siti sono in prima linea per capi di questo genere e hanno il miglior abbigliamento vintage e consentono di abbinare vintage.

Un altro motivo è la convenienza economica. Con il costo crescente dell’abbigliamento nuovo, molte persone cercano modi per risparmiare senza dover rinunciare allo stile. L’acquisto di abiti di seconda mano offre un’opportunità per avere pezzi di qualità a prezzi accessibili. Questa convenienza ha attratto una vasta gamma di consumatori, compresi giovani e adulti, che vedono l’abbigliamento usato come una soluzione economica e di tendenza per rinnovare il proprio guardaroba.

Inoltre, l’abbigliamento usato offre l’attrattiva dell’unicità dello stile. La moda di seconda mano offre un’ampia selezione di abiti vintage e pezzi unici, che sono spesso introvabili nei negozi tradizionali. Molti amanti della moda cercano abiti di seconda mano per distinguersi dalla massa, esprimendo la propria individualità attraverso lo stile personale.

L’impatto della tendenza dell’abbigliamento usato sull’industria della moda

Il boom dell’abbigliamento vintage ha avuto un impatto significativo sull’industria della moda tradizionale. I marchi di moda, anche quelli di lusso, stanno rispondendo alla crescente domanda di abbigliamento usato introducendo linee di prodotti vintage e promuovendo il riciclo e il riutilizzo dei propri capi. Questa risposta dell’industria riflette il cambiamento delle preferenze dei consumatori e il loro desiderio di avere opzioni più sostenibili.

La crescita dell’abbigliamento usato sta anche influenzando i modelli di consumo. I consumatori stanno iniziando a essere più consapevoli dell’effetto della cultura dello “usa e getta” e stanno cercando di adottare un approccio più responsabile e sostenibile verso la moda. Questo cambiamento nei comportamenti di acquisto sta spingendo l’industria della moda a riconsiderare il proprio modello di business e a integrare pratiche più sostenibili nella produzione e nel design dei capi.

 

Come fare acquisti di abbigliamento usato in modo efficace

Fare acquisti di abbigliamento usato in modo efficace richiede anche un approccio attento e consapevole al momento dell’acquisto. Prima di procedere con l’acquisto, è importante esaminare attentamente l’articolo per verificare eventuali difetti o segni di usura. È utile controllare le cuciture, le zip, i bottoni e gli orli per accertarsi della qualità dell’indumento.

Un’altra strategia per fare acquisti di abbigliamento usato in modo efficace è avere una lista degli articoli di cui si ha bisogno o dei look specifici che si desidera creare. In questo modo, si eviterà di fare acquisti impulsivi o di acquistare capi che non saranno utilizzati frequentemente.

Esplorare diversi mercatini dell’usato e negozi di seconda mano è un altro modo per scoprire nuove occasioni e trovare pezzi speciali. Spesso, questi luoghi offrono un’ampia varietà di stili e marchi, permettendo di esplorare un’infinità di opzioni e scoprire capi unici.

Inoltre, il mondo digitale ha reso più facile che mai fare acquisti di abbigliamento usato online. Ci sono piattaforme specializzate che consentono di accedere a una vasta selezione di abiti di seconda mano provenienti da tutto il mondo. Quando si acquista online, assicurarsi di controllare attentamente le misure e leggere le descrizioni degli articoli per avere una visione completa delle condizioni e della vestibilità degli indumenti.

Infine, fare acquisti di abbigliamento usato può essere un’esperienza divertente e gratificante. È come un’avventura alla ricerca di tesori nascosti che consentono di creare uno stile personale unico e distintivo. Acquistando abiti di seconda mano, si contribuisce anche a ridurre l’impatto ambientale della moda, promuovendo un approccio più sostenibile e consapevole.

In conclusione, fare acquisti di abbigliamento usato in modo efficace richiede una buona dose di ricerca, attenzione ai dettagli e consapevolezza. Controllare la qualità degli articoli, avere una lista degli articoli desiderati e esplorare diverse opzioni sia fisicamente che online aiuta a scoprire capi unici e speciali che si adattano al proprio stile e personalità. Questa esperienza di shopping consapevole e gratificante contribuisce anche a promuovere la moda sostenibile e a plasmare un futuro più responsabile per l’industria della moda.

 

 

Conclusione: Il futuro dell’abbigliamento usato

Il boom dell’abbigliamento vintage è una nuova tendenza che continua a crescere e ad affascinare consumatori di tutto il mondo. Guidato dalla consapevolezza ambientale, dall’economia e dall’attrazione per l’unicità dello stile, l’abbigliamento usato offre una soluzione sostenibile e alla moda per coloro che cercano un modo per esprimere la propria individualità attraverso il proprio stile. Questa tendenza sta anche avendo un impatto sull‘industria della moda tradizionale, spingendo i marchi a riconsiderare le loro pratiche di produzione e a integrare opzioni più sostenibili per rispondere alle nuove esigenze dei consumatori. Con una crescente consapevolezza verso la moda sostenibile, l’abbigliamento usato promette di plasmare l’industria della moda nei prossimi anni, aprendo la strada verso un futuro più responsabile e alla moda.

 

Individuato il responsabile di abbandono rifiuti in via Refice: lo faceva deridendo le telecamere

Individuato il responsabile di abbandono rifiuti in via Refice: lo faceva deridendo le telecamereNon solo abbandonava i rifiuti ma lo faceva sbeffeggiando le telecamere poste nei pressi dell’isola ecologica. Grazie all’attività svolta dall’agente della Polizia Locale di Sassuolo appartenente al servizio di Polizia di Prossimità, è stato identificato l’autore dell’abbandono di rifiuti accanto alla batteria di cassonetti situata in Via Refice.

L’uomo, mentre abbandona i rifiuti, si prendeva gioco delle riprese effettuate dalla telecamera collocata al fine di riscontrare eventuali violazioni inerenti l’abbandono di rifiuti, beffeggiandola a più riprese. La Polizia Locale ha proceduto a sanzionare l’autore della violazione.

Da marzo 2023 sono 121 le sanzioni elevate in violazione al regolamento Atersir.

“Fa specie il suo modo di sbeffeggiare le telecamere pensando di rimanere impunito – commenta il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani – recando danno al decoro della città e prendendosi gioco di chi, come la maggior parte dei cittadini, rispetta le regole: vediamo se cambierà idea a fronte di una sanzione di oltre 300 euro.

Invito tutti i cittadini ad adottare comportamenti consoni, non abbandonare rifiuti ed esporli negli orari convenuti per poter continuare ad avere una città vivibile e pulita. Non solo i cittadini: anche la Coop Brodolini è invitata a fare il suo dovere in un modo decisamente migliore. Non sempre i cartoni davanti ai negozi vengono ritirati e spesso intere strade vengono “dimenticate” con i sacchetti che rimangono a terra per diversi giorni: abbiamo già interessato Atersir affinchè proceda con le sanzioni nei suoi confronti come previsto dal contratto”.

Ricordiamo che l’elevato numero di abbandoni di rifiuti sul territorio comunale genera sporcizia e degrado, oltre che maggiori costi di recupero a carico della collettività.

Per avere una città più pulita e decorosa occorre averne cura e ognuno deve fare la sua parte. I cittadini sono quindi invitati a prendersi cura della propria città, rispettando poche semplici regole:

  • esporre i sacchi blu e gialli dedicati alla raccolta differenziata di carta e plastica esclusivamente la sera precedente al giorno di ritiro previsto da calendario, appoggiando i sacchi su suolo pubblico in prossimità del proprio civico o nei punti di conferimento concordati con il Gestore
  • non abbandonare per nessuna ragione rifiuti a terra o di fianco dei cassonetti
  • rivolgersi al numero verde gratuito di Hera 800.999.500 per utilizzare il servizio gratuito di ritiro ingombranti e potature.

 

Ferragosto al castello di Spezzano: visite guidate gratuite e concerto

Ferragosto al castello di Spezzano: visite guidate gratuite e concertoMartedì 15 agosto il castello di Spezzano e il Museo della Ceramica sono aperti in via straordinaria, dalle ore 10.30 alle ore 20.00, con visite guidate gratuite alle ore 11.30, 15, 16.30 e 18, senza obbligo di prenotazione.

In serata, alle ore 21.00, nella suggestiva atmosfera della corte del Castello, si terrà il tradizionale Concerto di Ferragosto, a cura dell’associazione Amici della Musica Nino Rota, quest’anno dedicato alla musica di Burt Bacharach. Le canzoni del celebre musicista saranno interpretate da Federica Grazia, voce solista, accompagnata dall’Ensemble Nino Rota, diretto da Adriano Taccini, arrangiamenti di Mirco Bondi.

Disponibile il servizio bar curato da AVF.

L’ingresso è libero e gratuito, fino a esaurimento posti. L’appuntamento rientra  nella rassegna Note di Notte, che tanto successo sta riscuotendo ed è organizzato dal Comitato Fiorano in Festa, con il patrocinio del Comune di Fiorano Modenese e il sostegno di Fondazione di Modena, nell’ambito del bando “Mi metto all’opera 2023”.

In caso di meteo avverso, il concerto si svolgerà nella Sala delle Vedute (99 posti) e l’accesso avverrà secondo ordine di arrivo.

Per informazioni: castellospezzano@gmail.com oppure tel. 0536 833298 (negli orari di apertura del Castello. E’ possibile anche consultare il sito www.fioranoturismo.it o la pagina FB dedicata.

Il gruppo “La Perla” non paga gli stipendi ai lavoratori

Il gruppo “La Perla” non paga gli stipendi ai lavoratori“Il finanziere tedesco Lars Windhorst, con il Fondo Tennor, mancando di rispetto agli impegni istituzionali assunti presso la Regione Emilia – Romagna, lascia le dipendenti e i dipendenti bolognesi di La Perla senza stipendio. Consideriamo l’atto di una gravità inaudita, confermando, se ce ne fosse ancora bisogno, di quale tipo di impegno imprenditoriale è vittima il Gruppo La Perla, una delle poche aziende della lingerie di lusso del nostro Made in Italy”. Così  Filctem Bologna, Filctem Emilia Romagna, Filctem Nazionale, Uiltec Bologna e Uiltec Emilia Romagna.

“Riteniamo, soprattutto visto l’ennesimo atto di disprezzo delle maestranze del Gruppo La Perla, urgente la convocazione presso il tavolo del Ministero. Ricordiamo che, nonostante la richiesta di incontro fatta al Ministero anche dalle istituzioni (Regione e Città Metropolitana), ad oggi le parti sociali non hanno ricevuto ancora nessuna convocazione”, concludono i Sindacati.

“Inaccettabile”. E’ netto il giudizio del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, sul mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti del gruppo “La Perla” di Bologna, di proprietà del Fondo olandese Tennor, con sede a Londra, controllato dal finanziere tedesco Lars Windhorst.

“Questa decisione presa dall’azienda- spiegano il presidente Bonaccini e l’assessore Colla- è una palese violazione degli impegni assunti dalla proprietà con le Istituzioni, Regione in primo luogo, e con i sindacati”.

Da qui, la condivisione incondizionata della Regione Emilia-Romagna alla richiesta avanzata dai sindacati di categoria al Ministero delle Imprese e del Made in Italy di convocare urgentemente un tavolo sulla vicenda che coinvolge un marchio storico e di qualità della produzione nazionale nel settore lingerie, che occupa 350 persone.

“Non è pensabile lasciare queste lavoratrici e lavoratori senza certezze per il loro futuro- proseguono Bonaccini e Colla- così come è inaccettabile tollerare che la proprietà non abbia mantenuto nessuno degli impegni che si era assunti”.

“Già all’inizio di luglio avevamo scritto a Ministero per chiedere di convocare un incontro urgente con la proprietà, le Istituzioni e le Organizzazioni sindacali- chiudono il presidente della Regione e l’assessore allo Sviluppo economico- Perché è indispensabile trovare soluzioni che salvino il sito produttivo, il valore del marchio “La Perla” e i posti di lavoro. Non siamo ancora stati convocati dal Ministero, e siamo stupiti da questa mancanza di attenzione da parte del governo. Rinnoviamo con forza la richiesta di convocazione del tavolo ministeriale, perché non è possibile indugiare oltre”.

Formigine: report dei servizi sociali territoriali nei primi sette mesi dell’anno

Formigine: report dei servizi sociali territoriali nei primi sette mesi dell’annoIl presidio territoriale dei servizi sociali è una struttura di prossimità per i cittadini del Comune di Formigine, come dimostrano i dati relativi al funzionamento del servizio nei primi sette mesi dell’anno.

Il totale degli accessi presso lo sportello sociale ubicato in via Unità d’Italia, nel periodo considerato, è pari a 2.866. Il valore complessivo dei contributi economici erogati (per esempio: integrazioni a rette, patti di cittadinanza, trasporti, etc.) raggiunge quasi i 400mila euro per circa 900 destinatari.

Le famiglie con figli minori rappresentano il maggior numero di beneficiari di aiuti, sia per numero di contributi (254) che di nuclei; ma in termini di valore economico, i contributi più consistenti sono quelli erogati a favore di persone con disabilità (più di 92mila euro) e agli anziani (più di 80mial euro), per supportare i percorsi di autonomia, assistenza al domicilio o all’interno di strutture residenziali.

In generale, la problematica più sentita sul territorio formiginese, è quella della casa: la difficoltà ad affittare a prezzi sostenibili, l’aumento dei costi di mantenimento (affitti, utenze, spese condominiali), i procedimenti di sfratto per morosità e per finita locazione,  pesano sempre di più su tutti i target della popolazione.

Il Comune di Formigine si sta attivando in diversi ambiti per offrire risposte concrete, anche attraverso l’aumento del numero di alloggi da destinare a famiglie con fragilità. A  questo proposito, alla fine dello scorso mese di luglio il Consiglio dell’Azienda Casa Emilia

Romagna della Provincia di Modena ha deliberato di trasferire gratuitamente come  patrimonio di edilizia residenziale pubblica al Comune di Formigine 17 alloggi (dei quali  due saranno a disposizione dopo la ristrutturazione mentre gli altri 15 ospitano già famiglie con fragilità).

Commenta l’Assessore ai Servizi sociali Roberta Zanni: “Lo scorso anno il Comune di Formigine ha destinato al sociale più di 5milioni di euro, e questa spesa è destinata a salire per far fronte alle richieste di famiglie in cui il problema casa, disabilità, anziani non autosufficienti e fragilità economiche di ogni tipo crea un aumento della povertà. Occorre tener conto e continuare a far fronte a situazioni di grave fragilità che non possono accedere neppure all’ultima misura governativa della carta acquisti, che esclude famiglie con grandi difficoltà economiche”.

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