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martedì, 29 Aprile 2025
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Ricostruzione post alluvione: una task force di esperti per contrastare il dissesto idrogeologico e il rischio idraulico

Ricostruzione post alluvione: una task force di esperti per contrastare il dissesto idrogeologico e il rischio idraulico
Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Roberto Brancolini

ioneUn accordo per dar vita a una task force che andrà a coordinare gli interventi di contrasto al rischio idraulico e al dissesto idrogeologico anche in conseguenza degli eventi del maggio 2023. Ma anche un tavolo di lavoro per fornire elementi utili all’aggiornamento e all’attuazione della pianificazione sui bacini del Reno, regionali romagnoli e Conca Marecchia, recentemente entrati a far parte del Distretto del Po.

Questo attraverso una collaborazione istituzionale tra Regione Emilia-Romagna, l’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile e l’Associazione nazionale delle bonifiche delle irrigazioni e dei miglioramenti fondiari (Anbi).

L’avvio del gruppo di lavoro è arrivato dalla Giunta regionale che ha approvato lo schema d’accordo che sarà sottoscritto dai soggetti coinvolti.

A questa attività si aggiungono quattro convenzioni che l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile ha messo in campo con le Università di Parma, di Padova e con il Politecnico di Milano per analizzare lo stato dei corsi d’acqua in relazione al territorio circostante, modificato nel suo assetto idraulico dall’evento alluvionale di maggio scorso nonché con l’Università di Modena e Reggio Emilia per il censimento e l’analisi dei fenomeni franosi.

“L’evento di maggio ha completamente sconvolto il nostro territorio- ha commentato la vicepresidente della Regione con delega all’Ambiente e Protezione Civile, Irene Priolo-, su un’area di 16mila metri quadrati sono caduti quasi 4 miliardi e mezzo di metri cubi d’acqua, a partire dai crinali, con interi versanti che si sono riversati nei fiumi e sono stati trascinati dalla forza della corrente fino a valle. Ha attivato oltre 60mila nuove frane”.

“Davanti all’evidenza di eventi estremi come questo– prosegue Priolo– che saranno purtroppo sempre più frequenti, dobbiamo ripensare tutto. Le nostre infrastrutture idriche non sono state pensate ed elaborate basandosi su tempi di ritorno di oltre 200 anni. Per fare questo dobbiamo aggiornare le nostre conoscenze e questo gruppo di lavoro avrà proprio lo scopo di approfondire quel background di informazioni su cui implementare le azioni più efficaci che sappiano coniugare prevenzione e gestione del rischio idraulico con l’importante valore degli ecosistemi e della biodiversità. Questi elementi dovranno essere alla base dei piani per la ricostruzione post alluvione, che dovranno anche prevedere approcci innovativi contenenti un mix di soluzioni di carattere infrastrutturale, di mitigazione del rischio, di miglioramento della qualità ambientale del nostro territorio fino ad arrivare, se necessario, a nuove scelte di governance. Naturalmente metteremo tutte queste informazioni anche a disposizione del commissario Figliuolo”.

L’accordo in questione partirà dalla data di sottoscrizione tra le parti e avrà una durata complessiva fino al 30 giugno 2025, con uno step intermedio al 30 giugno 2024.

Dalla Regione oltre 1,4 milioni di risorse straordinarie per la tutela e conservazione della biodiversità e per la fruizione sostenibile dei parchi e delle aree protette

Dalla Regione oltre 1,4 milioni di risorse straordinarie per la tutela e conservazione della biodiversità e per la fruizione sostenibile dei parchi e delle aree protetteGestione e ripristino di habitat naturali, azioni e campagne di comunicazione per la valorizzazione degli ambienti naturali protetti, interventi di manutenzione delle strutture e infrastrutture di visita all’insegna della fruizione diffusa e sostenibile, come sentieri e percorsi ciclabili e pedonali.

Sono alcuni dei progetti che saranno realizzati nei prossimi mesi con l’obiettivo di tutelare e migliorare ulteriormente lo stato di conservazione e far conoscere sempre più ai cittadini lo straordinario patrimonio delle aree protette dell’Emilia-Romagna. Il tutto grazie a oltre 1,4 milioni di euro di risorse finanziarie straordinarie messe a disposizione dalla Regione per il 2023 a favore degli enti di gestione di parchi regionali, riserve naturali e altre tipologie di aree protette.

Contributi per le spese di gestione che si vanno ad aggiungere ai 4,5 milioni di euro stanziati per la realizzazione del programma ordinario di investimenti, sempre per l’anno in corso.

“Con questo finanziamento di carattere straordinario- sottolinea l’assessora alla Programmazione territoriale e paesaggistica, Forestazione, Parchi, Unesco, Barbara Lori- mettiamo a disposizione degli enti di gestione delle aree protette regionali risorse aggiuntive, per potenziare gli interventi di conservazione e valorizzazione della biodiversità. Fondi che si aggiungono a quelli già stanziati per la manutenzione ordinaria delle strutture e infrastrutture di visita, dai percorsi pedonali alle piste ciclabili. Un pacchetto complessivo di quasi 6 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione, per sostenere una fruizione sostenibile e consapevole dei parchi e delle aree protette dell’Emilia-Romagna”.

 

La ripartizione delle risorse

L’ammontare dei fondi straordinari è di 1.416.209 euro, suddivisi tra gli enti di gestione in base al numero e alla superficie delle aree protette naturali e all’impegno finanziario delle amministrazioni comunali nel cui territorio ricadono le stesse aree protette.

Nel dettaglio all’Ente di gestione dell’Emilia Occidentale, che gestisce 5 parchi, 4 riserve naturali e 1 paesaggio naturale e seminaturale, sono stati assegnati 389.277,45 euro; all’Ente di gestione dell’Emilia Centrale, competente per 2 parchi regionali, 5 riserve naturali e un paesaggio naturale e seminaturale protetto, vanno 243.596,71 euro; all’Emilia orientale, che gestisce 5 parchi regionali, 1 riserva naturale e  1 paesaggio naturale e seminaturale protetto, attribuiti  353.597,76 euro; alla Romagna, competente per 1 parco regionale, 3 riserve naturali e 1 paesaggio naturale e seminaturale protetto, sono destinati 117.534,08 euro; all’Ente di gestione del Parco del Delta del Po, competente per l’omonimo parco oltre a 3 riserve naturali ed 1 paesaggio naturale seminaturale protetto, vanno 255.494 euro; infine all’Ente gestore del Parco interregionale Sasso Simone e Simoncello, in  condivisione con la Regione Marche, vengono assegnati 56.759 euro.

In Emilia-Romagna la superficie protetta è di 366.974 ettari, pari al 16,3% del territorio regionale. Area alla quale si aggiungono, in mare, il Sito di interesse comunitario dell’Adriatico settentrionale Emilia-Romagna e la Zona speciale di conservazione del Relitto del Paguro – al largo di Lido di Dante nel Ravennate – per un totale di 31.226 ettari.

Domenica a Fiorano presentata e distribuita la pubblicazione sul lavoro delle donne in paese prima della ceramica

Domenica a Fiorano presentata e distribuita la pubblicazione sul lavoro delle donne in paese prima della ceramicaLe Pari Opportunità del Comune di Fiorano Modenese hanno promosso una ricerca su ‘Il lavoro delle donne a Fiorano prima della ceramica. 1861/1961’, affidandola all’associazione Lumen che ha coinvolto il giornalista Alberto Venturi.

L’associazione Fiorano in Festa si è impegnata a realizzarne la pubblicazione, edita da Artestampa Fioranese con il contributo delle Officine Vandelli, che viene presentata e distribuita domenica 12 novembre 2023 alle ore 11, presso il Centro Culturale Via Vittorio Veneto. Sono previsti gli interventi del sindaco Francesco Tosi e dell’assessore Morena Silingardi, della consigliera delegata alle pari opportunità Maria Luisa Cuoghi, dell’autore Alberto Venturi e della scrittrice e fotografa Annalisa Vandelli, con letture di Gian Carla Moscattini.

La presentazione è il primo dei tre appuntamenti previsti nella rassegna ‘Donne protagoniste invisibili’, che prosegue poi martedì 21 novembre 2023, alle ore 20.30, presso il Circolo Nuraghe a Villa Cuoghi, incontrando Roberta Pinelli, autrice del ‘Dizionario biografico delle donne modenesi’ e lunedì 27 novembre 2023, sempre al Nuraghe alle ore 20.30, con la prof.ssa Antonia Bertoni per parlare di ‘Le donne nella Resistenza’.

Se si chiede ai Fioranesi del lavoro femminile prima della ceramica, si riceve sempre la stessa risposta: fornace Carani, maglificio Cuoghi, la risaia. Quasi nessuno si ricorda delle insegnanti, delle postine, delle bottegaie, della levatrice, delle donne a servizio e proprio nessuno di ricorda delle casalinghe, come se abbiano dovuto soltanto curare la casa e i figli, quando invece condividevano molti dei lavori degli uomini e poi c’era il telaio, l’allevamento dei bachi da seta, la cura degli animali da cortile, la realizzazione delle fibre per il  truciolo.

Le stesse statistiche si limitano a definirle casalinghe o massaie, ovvero “donne che attendono in casa propria alle faccende domestiche e non hanno altra professione”.  E’ vero non avevano altra professione, ma molte mansioni nascoste sotto il ‘curare le faccende domestiche’. Il contributo femminile era negato, un lavoro non riconosciuto a livello economico, sociale, di diritti e tale rimarrà fino dopo la seconda guerra mondiale, in particolare nei comuni prevalentemente agricoli come Fiorano.

La pubblicazione comprende un capitolo nel quale si dà conto dei documenti reperiti nell’archivio comunale, in altri archivi e di biblioteche, relativi al lavoro delle donne nel periodo dal 1861, quando venne costituito il Comune di Fiorano Modenese, al 1961, quando l’arrivo della ceramica ha rappresentato il vero ingresso del paese nel XX secolo.

Un secondo capitolo è un’antologia di testimonianze di donne fioranesi, già pubblicate in diversi libri e riproposte.

Come viene scritto in premessa: “Indagare sul lavoro delle donne a Fiorano Modenese, prima che la ceramica negli anni Sessanta lo trasfor­masse in polo industriale con grande necessità di mano d’opera femminile, significa scoprire una narrazione diversa da quella ufficiale, incentrata sulle vicende del Santuario della Beata Vergine del Castello. Significa lasciare il colle, la sua importanza artistica e devozionale, i pellegrini, per scendere nel paese, nelle campagne, nelle case sparse di Spezzano, Cameazzo, Ubersetto, Nirano e trovarsi in una realtà ‘popolare’, fatta di contadini e camaranti, con alcuni, pochi, ad­detti ai servizi o al commercio, quasi sempre di vici­nato”.

Domenica a Fiorano presentata e distribuita la pubblicazione sul lavoro delle donne a Fiorano prima della ceramica

Domenica a Fiorano presentata e distribuita la pubblicazione sul lavoro delle donne in paese prima della ceramicaLe Pari Opportunità del Comune di Fiorano Modenese hanno promosso una ricerca su ‘Il lavoro delle donne a Fiorano prima della ceramica. 1861/1961’, affidandola all’associazione Lumen che ha coinvolto il giornalista Alberto Venturi.

L’associazione Fiorano in Festa si è impegnata a realizzarne la pubblicazione, edita da Artestampa Fioranese con il contributo delle Officine Vandelli, che viene presentata e distribuita domenica 12 novembre 2023 alle ore 11, presso il Centro Culturale Via Vittorio Veneto. Sono previsti gli interventi del sindaco Francesco Tosi e dell’assessore Morena Silingardi, della consigliera delegata alle pari opportunità Maria Luisa Cuoghi, dell’autore Alberto Venturi e della scrittrice e fotografa Annalisa Vandelli, con letture di Gian Carla Moscattini.

La presentazione è il primo dei tre appuntamenti previsti nella rassegna ‘Donne protagoniste invisibili’, che prosegue poi martedì 21 novembre 2023, alle ore 20.30, presso il Circolo Nuraghe a Villa Cuoghi, incontrando Roberta Pinelli, autrice del ‘Dizionario biografico delle donne modenesi’ e lunedì 27 novembre 2023, sempre al Nuraghe alle ore 20.30, con la prof.ssa Antonia Bertoni per parlare di ‘Le donne nella Resistenza’.

Se si chiede ai Fioranesi del lavoro femminile prima della ceramica, si riceve sempre la stessa risposta: fornace Carani, maglificio Cuoghi, la risaia. Quasi nessuno si ricorda delle insegnanti, delle postine, delle bottegaie, della levatrice, delle donne a servizio e proprio nessuno di ricorda delle casalinghe, come se abbiano dovuto soltanto curare la casa e i figli, quando invece condividevano molti dei lavori degli uomini e poi c’era il telaio, l’allevamento dei bachi da seta, la cura degli animali da cortile, la realizzazione delle fibre per il  truciolo.

Le stesse statistiche si limitano a definirle casalinghe o massaie, ovvero “donne che attendono in casa propria alle faccende domestiche e non hanno altra professione”.  E’ vero non avevano altra professione, ma molte mansioni nascoste sotto il ‘curare le faccende domestiche’. Il contributo femminile era negato, un lavoro non riconosciuto a livello economico, sociale, di diritti e tale rimarrà fino dopo la seconda guerra mondiale, in particolare nei comuni prevalentemente agricoli come Fiorano.

La pubblicazione comprende un capitolo nel quale si dà conto dei documenti reperiti nell’archivio comunale, in altri archivi e di biblioteche, relativi al lavoro delle donne nel periodo dal 1861, quando venne costituito il Comune di Fiorano Modenese, al 1961, quando l’arrivo della ceramica ha rappresentato il vero ingresso del paese nel XX secolo.

Un secondo capitolo è un’antologia di testimonianze di donne fioranesi, già pubblicate in diversi libri e riproposte.

Come viene scritto in premessa: “Indagare sul lavoro delle donne a Fiorano Modenese, prima che la ceramica negli anni Sessanta lo trasfor­masse in polo industriale con grande necessità di mano d’opera femminile, significa scoprire una narrazione diversa da quella ufficiale, incentrata sulle vicende del Santuario della Beata Vergine del Castello. Significa lasciare il colle, la sua importanza artistica e devozionale, i pellegrini, per scendere nel paese, nelle campagne, nelle case sparse di Spezzano, Cameazzo, Ubersetto, Nirano e trovarsi in una realtà ‘popolare’, fatta di contadini e camaranti, con alcuni, pochi, ad­detti ai servizi o al commercio, quasi sempre di vici­nato”.

Reati “predatori” e quelli pertinenti il Codice della Strada nel mirino dei Carabinieri

Reati “predatori” e quelli pertinenti il Codice della Strada nel mirino dei CarabinieriI Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sassuolo, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Modena, un 32enne per ingresso e soggiorno illegale sul territorio dello Stato.

L’uomo è stato fermato ieri sera in una via del centro abitato di Sassuolo, dove era stato notato aggirarsi con fare sospetto. Sottoposta a controllo di polizia, è risultato privo di documenti validi per soggiornare sul territorio nazionale. In mattinata è stato accompagnato presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Modena, dopo le procedure amministrative, è stato collocato presso un centro di permanenza per il rimpatrio.

I militari della Stazione di Maranello hanno proceduto al controllo di un conducente che, sottoposto all’esame dell’alcol test, ha rivelato un tasso alcolemico oltre il limite consentito, cosa che ha comportato nei suoi confronti il ritiro del documento di guida per la successiva sospensione e la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Modena per la guida in stato di ebbrezza alcolica.

I Carabinieri di Savignano sul Panaro, unitamente a personale dei Forestali Carabinieri di Fiorano Modenese, hanno proceduto al controllo di un autocarro che trasportava dei sacchi neri contenenti rifiuti edili, privi di autorizzazione. Il controllo è stato effettuato, in quanto in una zona del comune di Savignano sul Panaro era stato segnalato in un terreno l’abbandono di rifiuti analoghi. L’esito degli accertamenti si è concluso con 3 persone denunciate in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Modena per il reato di concorso in raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti in mancanza delle prescritte autorizzazioni.

 

Ancora chiusure programmate su A1, A13, A14 e Tangenziale di Bologna

Ancora chiusure programmate su A1, A13, A14 e Tangenziale di BolognaSulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, dalle 22:00 di venerdì 10 alle 6:00 di sabato 11 novembre, sarà chiusa la stazione di Reggio Emilia, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Milano. In alternativa si consiglia di entrare alla stazione di Terre di Canossa Campegine o di Modena nord.

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Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di pavimentazione, sarà chiuso il tratto compreso tra Altedo e Ferrara sud, verso Padova, nei seguenti giorni e orari: nelle due notti di venerdì 10 e sabato 11 novembre, con orario 20:00-6:00; dalle 22:00 di domenica 12 alle 6:00 di lunedì 13 novembre. In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Altedo, percorrere la viabilità ordinaria: SP20 via Chiavicone, SS64, Superstrada dei Lidi, per rientrare sulla A13 alla stazione di Ferrara sud.

Sempre sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di manutenzione della segnaletica, dalle 22:00 di questa sera, martedì 7, alle 6:00 di mercoledì 8 novembre, sarà chiuso il ramo di immissione sulla A4 Torino-Trieste, per chi proviene da Bologna ed è diretto verso Venezia. In alternativa si consiglia di anticipare l’uscita sulla A13 alla stazione di Padova Zona Industriale ed entrare sulla A4 attraverso la stazione di Padova est, per proseguire in direzione di Venezia.

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Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di mercoledì 8 alle 6:00 di giovedì 9 novembre, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con la A13 Bologna-Padova e Bologna Borgo Panigale, verso la A1 Milano-Napoli. Di conseguenza, per chi percorre la A13 Bologna-Padova e proviene da Padova, sarà chiuso anche lo svincolo di immissione sulla A14 Bologna-Taranto verso la A1, mentre il Raccordo di Casalecchio non sarà raggiungibile per chi proviene da Ancona o da Padova.

In alternativa si consigliano i seguenti itinerari: per chi proviene da Ancona ed è diretto verso Milano, uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio, sulla A13, percorrere la Tangenziale di Bologna, il Ramo Verde e rientrare sulla A14 alla stazione di Bologna Borgo Panigale; per chi proviene da Ancona o da Padova ed è diretto verso Firenze, uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio, sulla A13, percorrere la Tangenziale di Bologna e rientrare sul Raccordo di Casalecchio alla stazione di Bologna Casalecchio.

Sempre sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di questa sera, martedì 7, alle 6:00 di mercoledì 8 novembre, sarà chiuso il tratto compreso tra Bologna San Lazzaro e l’allacciamento con la A13 Bologna-Padova, verso la A1 Milano-Napoli. Di conseguenza, la stazione di Bologna Fiera sarà chiusa in entrata verso la A1 e in uscita per chi proviene da Ancona.

In alternativa si consiglia: per la chiusura del tratto, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna San Lazzaro, percorrere la Tangenziale di Bologna ed entrare sulla A13 attraverso la stazione di Bologna Arcoveggio; per la chiusura dell’entrata della stazione di Bologna Fiera, verso la A1: Bologna Arcoveggio sulla A13.

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Sulla Tangenziale di Bologna, per consentire lavori di pavimentazione, sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo 5 Quartiere Lame e lo svincolo 4 bis Aeroporto Marconi, verso Casalecchio di Reno/AA1 Milano-Napoli, nei seguenti giorni e orari: dalle 22:00 di giovedì 9 alle 6:00 di venerdì 10 novembre;  dalle 22:00 di sabato 11 alle 6:00 di domenica 12 novembre.

Si precisa che lo svincolo 4 Triumvirato non sarà raggiungibile in uscita per chi proviene da San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto.

In alternativa si consiglia: per la chiusura del tratto, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo 5 Quartiere Lame, percorrere la viabilità ordinaria: via Cristoforo Colombo, rotonda Arnaldo Forni, via Paolo Fortunati, Via Antonio Baldacci, rotonda Luigi Amedeo di Savoia-Aosta, via Francesco Zanardi, via Umberto Terracini, rotonda Tommasina Guidi, rotonda 35° Reggimento Fanteria Pistoia, viale Vittorio Sabena, rotonda Granatieri di Sardegna, via Prati di Caprara, viale Sandro Pertini, viale Palmiro Togliatti e rientrare sulla Tangenziale allo svincolo 2 Borgo Panigale; per la chiusura dell’uscita dello svincolo 4 da San Lazzaro/A14, uscire allo svincolo 4 bis Aeroporto Marconi.

Per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura: dalle 22:00 di venerdì 10 alle 6:00 di sabato 11 novembre, sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo 7 bis SS64 per Ferrara e 5 Quartiere Lame, verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli. Di conseguenza, saranno chiusi gli svincoli 7 Bologna Centro e 6 Castelmaggiore, in entrata verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli e in uscita per chi proviene da San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto. In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo 7 bis SS64 per Ferrara, percorrere la viabilità ordinaria: via Aposazza, via Shakespeare, via Colombo, per rientrare sulla Tangenziale allo svincolo 5 Lame;

Dalle 22:00 di domenica 12 alle 6:00 di lunedì 13 novembre, sarà chiuso il tratto tra lo svincolo 6 Castelmaggiore e lo svincolo 5 Quartiere Lame, verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli. In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo 6 Castelmaggiore, percorrere la viabilità ordinaria: via Corticella, via Stendhal, via Shakespeare, via Bentini, via Fabbri, via Colombo, per rientrare sulla Tangenziale attraverso lo svincolo 5 Quartiere Lame.

A Fiorano sanzioni e attività di sensibilizzazione per evitare l’abbandono dei rifiuti

A Fiorano sanzioni e attività di sensibilizzazione per evitare l’abbandono dei rifiuti
immagine di repertorio

A fine settembre erano 160 le sanzioni comminate dalla Polizia locale di Fiorano Modenese per abbandono di rifiuti. Tuttavia l’attività sanzionatoria è solo una piccola parte degli sforzi fatti dal Comune e dal gestore del servizio in termini organizzativi, partecipativi e formativi per aiutare i cittadini ad adottare con consapevolezza la raccolta differenziata, tra cui anche il potenziamento del ritiro a chiamata di rifiuti ingombranti, confermando che il contrasto all’abbandono dei rifiuti tiene insieme la gestione e il monitoraggio, la sensibilizzazione e la deterrenza. Tutte attività che hanno prodotti ottimi risultati in termini di percentuali di differenziazione, 83% (dato medio da inizio anno a fine agosto 2023).

Le 160 violazioni contestate sono il risultato degli accertamenti fatti tramite cinque fotocamere, le cosiddette “fototrappole”, installate sul territorio comunale fioranese al fine di contrastare il fenomeno dell’abbandono rifiuti.

Tre di queste sono utilizzate per il controllo degli ingressi delle isole ecologiche, dove è considerato abbandono anche il lasciare rifiuti davanti al cancello negli orari di chiusura della struttura. Le restanti due sono impiegate a rotazione nei luoghi dove gli abbandoni avvengono più frequentemente, in base alle valutazioni della Polizia Locale, dell’Ufficio Ambiente ed alle segnalazioni.

A queste sanzioni si aggiungono una decina di accertamenti fatti dal gestore del servizio, Hera Spa, per abbandoni presso le batterie di contenitori. Si tratta di un numero per ora limitato di verbali perché, in accordo con il Comune di Fiorano Modenese, Hera ha lasciato alcuni mesi di tempo per consentire ai cittadini di abituarsi al nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti, partito a inizio anno, prima di cominciare a comminare sanzioni.

“La grande maggioranza dei cittadini sta affrontando con serietà il nuovo sistema di raccolta rifiuti,  con buoni risultati complessivi, e di questo siamo fieri. – sottolinea il sindaco di Fiorano Modenese, Francesco Tosi – Purtroppo c’è ancora chi non ha ritirato il tesserino per aprire il cassonetto, nonostante i solleciti, e registriamo infatti degli abbandoni  di sacchetti  fuori dal cassonetto.

Ormai sono passati diversi mesi dall’avviamento di questo tipo di raccolta, per cui ora non si può, purtroppo, non ricorrere a delle sanzioni per chi non rispetta le regole e il decoro del territorio. Questa è la ragione per  cui queste trasgressioni e forme di maleducazione vengono ora sanzionate. Avevamo detto fin dall’inizio che avremmo atteso alcuni mesi che la gente familiarizzasse col nuovo sistema ma che, a un certo punto, se proprio un cittadino non capisce le parole, si sarebbe proceduto con le multe, nell’interesse di tutti.

Ci tengo a far sapere che i proventi delle sanzioni vanno tutti a diminuire l’importo delle bollette e cioè vengono utilizzati per pagare il servizio, a beneficio dunque di tutti i cittadini oltre che dell’ambiente”.

Conferita la cittadinanza onoraria a 18 bambini residenti a Formigine e nati in Italia da genitori stranieri

Conferita la cittadinanza onoraria a 18 bambini residenti a Formigine e nati in Italia da genitori stranieriChe cos’è la pace? La pace è volersi bene, essere amici. La pace è la calma del mondo, è non farsi la guerra. E come dice Papa Francesco, per farla bisogna alzarsi in piedi e darsi la mano.

Sono state queste alcune delle risposte date dai bambini delle classi quinte delle scuole primarie del territorio oggi, martedì 7 novembre, all’Auditorium Spira mirabilis, dove si è tenuta la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria ai bambini residenti a Formigine e nati in Italia da genitori stranieri. A porre loro questa domanda è stato Andrea Iacomini, portavoce di UNICEF Italia che anche quest’anno ha partecipato a questo importante appuntamento organizzato non a caso nel mese di novembre, quando si celebra anche la Giornata Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

La cerimonia, giunta alla seconda edizione, è frutto di una mozione approvata a fine 2021 dal Consiglio comunale nella quale si impegnava la Giunta a conferire ogni anno la cittadinanza onoraria ai minori residenti a Formigine e nati in Italia da genitori stranieri come riconoscimento per la positiva differenza che portano nella comunità e dell’impegno pubblico per creare le condizioni per una loro piena integrazione civile e sociale. A ricevere la pergamena, quest’anno, sono stati 18 bambini, arrivati in Auditorium insieme alle loro famiglie e alle loro classi.

“Nonostante oggi abbiamo potuto consegnare solo un titolo onorifico, – dichiara il Sindaco Maria Costi – questa cerimonia si pone l’obiettivo di far sentire i bambini accolti dalla comunità e di inviare un segnale politico al legislatore affinché questo tema diventi prioritario. In particolare, in un momento come questo in cui è in atto una vera e propria strage di innocenti che vede migliaia di bambini in pericolo, è necessario ribadire che la pace è l’unica strada percorribile, facendo comprendere anche ai più piccoli quanto sia importante nutrire pensieri di unità, accettazione e accoglienza dell’altro. Grazie ancora una volta ad Andrea Iacomini di UNICEF per avere preso parte a questa giornata e per il lavoro che sta portando avanti con l’Ente che rappresenta, attivo in quasi 200 paesi nel mondo per difendere i diritti dell’infanzia”.

Prosegue la Presidente del Consiglio comunale Elisa Parenti: “Nel mese della Giornata Internazionale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, su mandato del Consiglio comunale conferiamo la cittadinanza onoraria a 18 bambini. Si tratta di una mozione che ha riscosso una larga maggioranza in Consiglio e che, seppur si concretizzi in una cittadinanza solo simbolica, assume un grandissimo valore per tutta la collettività. Un segnale politico e simbolico di vicinanza e lotta alle discriminazioni e un modo per puntare i fari su un tema quanto mai urgente che deve essere affrontato nelle sedi opportune al più presto”.

Aggiunge il Vicesindaco con delega a Formigine Città dei Bambini Simona Sarracino: “Questa giornata nasce dalla collaborazione tra Pubblica Amministrazione e istituzione scolastica come dimostrazione di gratitudine per la differenza portata da questi bambini, per i quali ci auspichiamo una piena integrazione civile e sociale. In un mondo in cui purtroppo i diritti dell’infanzia vengono troppo spesso calpestati, vogliamo farci portavoce di uguaglianza e fraternità, lavorando per essere una comunità che non crea divisioni ma anzi promuove e valorizza le diversità”.

Conclude Andrea Iacomini di UNICEF Italia: “Questa cerimonia ha rappresentato un segnale necessario. Oggi i bambini, seppur simbolicamente, sono diventati cittadini del nostro paese e idealmente del mondo. Noi adulti abbiamo il compito di dare ai bambini l’occasione di cambiare il pianeta e la giornata di oggi è l’inizio di un percorso per fare cittadinanza, parlare di pace, raccontare cosa succede dall’altra parte del globo: sarà questo ad insegnare ai più piccoli a lottare per un mondo migliore”.

 

In Emilia Romagna l’export dei Distretti continua a crescere

In Emilia Romagna l’export dei Distretti continua a crescere

Nel primo semestre 2023 le esportazioni dei distretti industriali emiliano-romagnoli sono state pari a 11,3 miliardi di euro, in crescita del 7,3% rispetto al primo semestre 2022, pari a 769 milioni di euro. Dopo un primo trimestre di crescita a doppia cifra (+11,8%), il secondo trimestre ha visto un andamento ancora positivo, ma di crescita più contenuta (+3,3%). Si tratta del dodicesimo trimestre consecutivo di crescita.

I distretti emiliano-romagnoli hanno mostrato un andamento superiore alla media dei distretti industriali italiani nel confronto con il secondo trimestre 2022 (-2,1%). In leggero calo i distretti della Romagna (-1,3%), pesantemente colpita dall’alluvione nel mese di maggio, anche se l’arretramento è da ricondurre ai soli distretti della Moda e, nel periodo in oggetto, l’andamento dell’Ortofrutta romagnola si è mantenuto positivo. Questi i dati principali contenuti nell’analisi periodica della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.

“Le specializzazioni dei distretti dell’Emilia-Romagna confermano ancora una volta la loro capacità di risposta e l’elevata competitività sui mercati internazionali, facendo segnare nei primi sei mesi dell’anno una crescita superiore alla media dei distretti italiani, nonché il dodicesimo trimestre consecutivo di crescita – sottolinea Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo -. In un contesto geopolitico di incertezza, export, innovazione e sostenibilità si confermano pilastri per la crescita delle nostre aziende. Occorre restare focalizzati e fare sistema su questi asset e noi, come prima banca italiana, siamo impegnati a supportare al meglio gli investimenti delle imprese in tal senso. Solo nell’ambito dei finanziamenti S-Loan, che vantano un meccanismo di premialità al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità e digitalizzazione, ad oggi abbiamo erogato alle imprese emiliano-romagnole oltre 1,3 miliardi di euro”.

 

Buona crescita dei distretti della meccanica (+978 milioni di euro) e dell’agro-alimentare (+219 milioni), mentre calano quelli del sistema casa (-331 milioni) e del sistema moda (-96 milioni). Sono in crescita, rispetto al primo semestre dello scorso anno,13 distretti su 19.

Performance positiva per tutti i distretti della meccanica, guidati dalle Macchine agricole di Reggio Emilia e Modena (+177 milioni di euro, +52,4%), spinte dalle vendite in Francia che sono più che raddoppiate, nonché dal balzo di flussi verso la Turchia.

Cresce la Food machinery di Parma (+169 milioni, +26,4%), grazie al massiccio aumento dell’export negli Stati Uniti, in Francia, Germania e Messico (primi quattro mercati di riferimento), con un balzo delle vendite in Egitto.

Ottimo l’andamento delle Macchine per l’imballaggio di Bologna (+296 milioni, +24,8%), grazie al successo negli Stati Uniti e dal buon andamento in Francia, Regno Unito, Belgio, Polonia, India, Repubblica Ceca e Irlanda.

Buona performance nel primo semestre per i Ciclomotori di Bologna (+74 milioni, +17,9%) nonostante il calo nel secondo trimestre (-0,8%), grazie al traino di Stati Uniti (+31,1%), Germania (+34,1%), Francia (+24%) Regno Unito (+29,6%) e ad un balzo di vendite in Argentina.

In aumento le esportazioni del distretto delle Macchine per il legno di Rimini (+36 milioni, +14,4%), grazie a Stati Uniti, Polonia, Spagna, Canada, Belgio, Portogallo e Turchia. Le Macchine utensili di Piacenza (+8 milioni, +10,2%) sono spinte dall’espansione delle vendite in Francia e Germania.

Bene la Meccatronica di Reggio Emilia (+218 milioni, +9,2%) grazie di Stati Uniti (+10,3%), Germania (+20,4%) Francia (+15,4%) ed ai i risultati positivi ottenuti in Turchia.

Quattro dei sette distretti dell’agro-alimentare monitorati hanno raggiunto risultati positivi nel primo semestre, solo due presentano esportazioni in calo nel confronto col primo semestre 2022 e un terzo rimane in sostanziale stabilità. Il distretto agro-alimentare che ha conseguito la maggior crescita in valore è l’Alimentare di Parma, che chiude il periodo con un aumento di 120 milioni di euro, pari a +16,4%, ottenuto grazie alle vendite in Germania, Francia, Regno Unito e Australia.

Ottima performance dell’Ortofrutta romagnola (+50 milioni, +17%), sostenuta da Germania (principale mercato che da solo acquista il 36,5% delle vendite estere del distretto), Paesi Bassi, Francia e Spagna. Nonostante l’alluvione che ha colpito la Romagna a maggio il risultato dell’export del distretto nel secondo trimestre 2023 è decisamente positivo (+15,3%; se consideriamo solo le province di Ravenna e Forlì-Cesena il progresso è stato del +4,5%), in virtù lo svuotamento dei magazzini della merce già raccolta. Gli effetti concreti della calamità sulle esportazioni del distretto si potranno meglio valutare nel terzo e quarto trimestre, in quanto sono state fortemente colpite le produzioni ortofrutticole di frutta estiva (nettarine, albicocche e susine) e pere.

I Salumi del modenese (+30 milioni, + 7,4%) sono trainati da Francia, Danimarca e dal balzo dei flussi verso Vietnam e Filippine. I Salumi di Parma (+33 milioni, +15,4%) crescono grazie a Francia, Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Paesi Bassi e Spagna.

I Salumi di Reggio Emilia (-6 milioni, -4,8%) nonostante la ripresa nel secondo trimestre (+4,1%) restano penalizzati dal drastico calo delle vendite nella maggior parte dei principali mercati di sbocco, in primis Paesi Bassi, Germania), Brasile e Spagna.

Non performanti anche i distretti del Lattiero-caseario: quello parmense (-5,3%), a causa della fcontrazione delle vendite nel primo mercato di sbocco del distretto, gli Stati Uniti (-22,1%), e in Canada, che hanno superato l’aumento delle vendite nei Paesi Bassi e in Portogallo. Quello di Reggio Emilia rimane sostanzialmente stabile (-0,1%): i cali diffusi e specialmente nei Paesi Bassi e Australia compensano l’ottimo andamento nel Regno Unito, Stati Uniti e Spagna.

In calo in entrambi i distretti del sistema casa. Le Piastrelle di Sassuolo hanno conseguito una performance negativa (-318 milioni, pari a -13,2%) a causa del calo delle esportazioni nei primi quattro mercati di riferimento del distretto (Francia, Germania, Stati Uniti e Belgio), non compensata dal balzo di vendite in Algeria.
I Mobili imbottiti di Forlì (-13 milioni, -6,3%) hanno risentito del calo in Cina, negli Stati Uniti e in Corea del Sud; non è bastato il buon andamento in Francia.

L’Abbigliamento di Rimini ha aumentato l’export di +12 milioni di euro (+4,9%), grazie alle vendite in Russia (principale mercato di sbocco), in Kazakistan e nelle Filippine.
Anche il distretto delle Calzature di San Mauro Pascoli ha mostrato un dato positivo seppur contenuto (+1 milioni, +0,6%), sostenuto dalla crescita in Russia, Hong Kong, Emirati Arabi Uniti e Turchia, che hanno compensato le perdite negli USA.
In calo invece la Maglieria e abbigliamento di Carpi, (-108 milioni, -34,4%), a causa dell’andamento negativo in Germania, Spagna, Polonia, Stati Uniti, Belgio, Irlanda, Austria, Corea del Sud e Svezia.

Nel complesso, i poli tecnologici dell’Emilia-Romagna hanno chiuso il semestre con export in aumento di 78 milioni, per una variazione tendenziale del 10,6%.

Le esportazioni sono aumentate di 29 milioni di euro per il Polo ICT dell’Emilia-Romagna (+8,6%), grazie agli incrementi registrati negli Stati Uniti, in Germania, Francia e Repubblica Ceca. Il Biomedicale di Mirandola ha registrato un incremento di 56 milioni di euro (+24,6%), grazie ai buoni risultati in Germania, Stati Uniti, Belgio, Svizzera, Svezia, Messico, Canada e Australia. Il Biomedicale di Bologna mostra un arretramento di 7 milioni di euro (-3,6%).

L’andamento delle esportazioni distrettuali risulta buono sia verso i nuovi mercati (+10,7%), trainati da Turchia, India, Algeria e Romania, sia verso i mercati maturi (+5,8%) con Francia, Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Spagna e Australia in testa. Tra i principali sbocchi commerciali le contrazioni dell’export più intense (superiori ai 10 milioni di euro) hanno riguardato Cina e Hong Kong, Belgio, Ungheria e Paesi Bassi.

Cot distrettuale di Sassuolo, iniziati i lavori di manutenzione e ampliamento dei locali

Cot distrettuale di Sassuolo, iniziati i lavori di manutenzione e ampliamento dei locali
La coordinatrice della Cot di Sassuolo Rossella Di Feo (al centro) con l’equipè

Ha preso il via nei giorni scorsi il cantiere per dotare la Centrale Operativa Territoriale (COT) del Distretto sanitario di Sassuolo di ambienti ancora più confortevoli e funzionali alla propria attività. La sperimentazione del servizio attivo su tutto il territorio del distretto ceramico, che vede coinvolto anche l’Ospedale di Sassuolo, è iniziata lo scorso luglio e prevede una sinergia tra i professionisti sanitari del territorio, aggiornati in tempo reale sullo stato di salute del paziente, con un’attenzione sia sull’ambito sanitario che su quello sociale.

La COT, ubicata presso la Casa della Comunità di Sassuolo in via Fratelli Cairoli 19, è attiva dal lunedì al sabato, dalle ore 7.00 alle ore 19.00. L’accesso alla Centrale Operativa Territoriale avviene su chiamata del servizio.

I lavori appena avviati prevedono la manutenzione straordinaria di alcuni locali situati in un’ala del piano seminterrato, che verrà dedicato al servizio, oltre ad un intervento sull’area esterna per l’installazione di un impianto di ventilazione meccanica che provvederà ad estrarre l’aria dagli ambienti per espellerla a quota copertura e contemporaneamente ad immettere negli stessi aria primaria. Il progetto finale vedrà la realizzazione di due ampi locali con 6 postazioni di lavoro, uno studio medico e il servizio igienico dedicato

Il modello organizzativo della COT trova le sue radici all’interno del DM77 e rappresenta la chiave per l’integrazione interna tra la filiera dei servizi e i professionisti coinvolti nei diversi luoghi e livelli di cura, assicurando continuità, accessibilità e complementarietà dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria.

Il processo si colloca nell’ambito del processo di riorganizzazione dell’assistenza territoriale distrettuale, per il miglioramento dell’appropriatezza e della continuità della riposta ai bisogni della popolazione.

Sabato in Auditorium a Sassuolo torna “Liricamore”

Sabato in Auditorium a Sassuolo torna “Liricamore”Sabato prossimo, 11 novembre a partire dalle ore 17 presso l’Auditorium Pierangelo Bertoli in via Pia, il Circolo Amici della Lirica presenta: “Liricamore”, concerto lirico giunto alla sua 12^ edizione.

Il soprano Nadia Ponte e il tenore Luca Pacini, accompagnati al pianoforte dal Maestro Claudia Rondelli, eseguiranno alcune fra le più famose e conosciute arie tratte dal repertorio melodrammatico italiano e non solo.

L’iniziativa è realizzata nell’ambito della ”Rassegna in Auditorium 2023” a cura del Comune di Sassuolo.

Entrata libera con prenotazione obbligatoria mediante whatsapp o telefono al 335.5348.339.

 

 

 

Continua a crescere l’export dei distretti dell’Emilia Romagna, ma cala quello delle Piastrelle di Sassuolo

Continua a crescere l’export dei distretti dell’Emilia Romagna, ma cala quello delle Piastrelle di SassuoloNel primo semestre 2023 le esportazioni dei distretti industriali emiliano-romagnoli sono state pari a 11,3 miliardi di euro, in crescita del 7,3% rispetto al primo semestre 2022, pari a 769 milioni di euro. Dopo un primo trimestre di crescita a doppia cifra (+11,8%), il secondo trimestre ha visto un andamento ancora positivo, ma di crescita più contenuta (+3,3%). Si tratta del dodicesimo trimestre consecutivo di crescita.

I distretti emiliano-romagnoli hanno mostrato un andamento superiore alla media dei distretti industriali italiani nel confronto con il secondo trimestre 2022 (-2,1%). In leggero calo i distretti della Romagna (-1,3%), pesantemente colpita dall’alluvione nel mese di maggio, anche se l’arretramento è da ricondurre ai soli distretti della Moda e, nel periodo in oggetto, l’andamento dell’Ortofrutta romagnola si è mantenuto positivo. Questi i dati principali contenuti nell’analisi periodica della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.

“Le specializzazioni dei distretti dell’Emilia-Romagna confermano ancora una volta la loro capacità di risposta e l’elevata competitività sui mercati internazionali, facendo segnare nei primi sei mesi dell’anno una crescita superiore alla media dei distretti italiani, nonché il dodicesimo trimestre consecutivo di crescita – sottolinea Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo -. In un contesto geopolitico di incertezza, export, innovazione e sostenibilità si confermano pilastri per la crescita delle nostre aziende. Occorre restare focalizzati e fare sistema su questi asset e noi, come prima banca italiana, siamo impegnati a supportare al meglio gli investimenti delle imprese in tal senso. Solo nell’ambito dei finanziamenti S-Loan, che vantano un meccanismo di premialità al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità e digitalizzazione, ad oggi abbiamo erogato alle imprese emiliano-romagnole oltre 1,3 miliardi di euro”.

 

Buona crescita dei distretti della meccanica (+978 milioni di euro) e dell’agro-alimentare (+219 milioni), mentre calano quelli del sistema casa (-331 milioni) e del sistema moda (-96 milioni). Sono in crescita, rispetto al primo semestre dello scorso anno,13 distretti su 19.

Performance positiva per tutti i distretti della meccanica, guidati dalle Macchine agricole di Reggio Emilia e Modena (+177 milioni di euro, +52,4%), spinte dalle vendite in Francia che sono più che raddoppiate, nonché dal balzo di flussi verso la Turchia.

Cresce la Food machinery di Parma (+169 milioni, +26,4%), grazie al massiccio aumento dell’export negli Stati Uniti, in Francia, Germania e Messico (primi quattro mercati di riferimento), con un balzo delle vendite in Egitto.

Ottimo l’andamento delle Macchine per l’imballaggio di Bologna (+296 milioni, +24,8%), grazie al successo negli Stati Uniti e dal buon andamento in Francia, Regno Unito, Belgio, Polonia, India, Repubblica Ceca e Irlanda.

Buona performance nel primo semestre per i Ciclomotori di Bologna (+74 milioni, +17,9%) nonostante il calo nel secondo trimestre (-0,8%), grazie al traino di Stati Uniti (+31,1%), Germania (+34,1%), Francia (+24%) Regno Unito (+29,6%) e ad un balzo di vendite in Argentina.

In aumento le esportazioni del distretto delle Macchine per il legno di Rimini (+36 milioni, +14,4%), grazie a Stati Uniti, Polonia, Spagna, Canada, Belgio, Portogallo e Turchia. Le Macchine utensili di Piacenza (+8 milioni, +10,2%) sono spinte dall’espansione delle vendite in Francia e Germania.

Bene la Meccatronica di Reggio Emilia (+218 milioni, +9,2%) grazie di Stati Uniti (+10,3%), Germania (+20,4%) Francia (+15,4%) ed ai i risultati positivi ottenuti in Turchia.

Quattro dei sette distretti dell’agro-alimentare monitorati hanno raggiunto risultati positivi nel primo semestre, solo due presentano esportazioni in calo nel confronto col primo semestre 2022 e un terzo rimane in sostanziale stabilità. Il distretto agro-alimentare che ha conseguito la maggior crescita in valore è l’Alimentare di Parma, che chiude il periodo con un aumento di 120 milioni di euro, pari a +16,4%, ottenuto grazie alle vendite in Germania, Francia, Regno Unito e Australia.

Ottima performance dell’Ortofrutta romagnola (+50 milioni, +17%), sostenuta da Germania (principale mercato che da solo acquista il 36,5% delle vendite estere del distretto), Paesi Bassi, Francia e Spagna. Nonostante l’alluvione che ha colpito la Romagna a maggio il risultato dell’export del distretto nel secondo trimestre 2023 è decisamente positivo (+15,3%; se consideriamo solo le province di Ravenna e Forlì-Cesena il progresso è stato del +4,5%), in virtù lo svuotamento dei magazzini della merce già raccolta. Gli effetti concreti della calamità sulle esportazioni del distretto si potranno meglio valutare nel terzo e quarto trimestre, in quanto sono state fortemente colpite le produzioni ortofrutticole di frutta estiva (nettarine, albicocche e susine) e pere.

I Salumi del modenese (+30 milioni, + 7,4%) sono trainati da Francia, Danimarca e dal balzo dei flussi verso Vietnam e Filippine. I Salumi di Parma (+33 milioni, +15,4%) crescono grazie a Francia, Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Paesi Bassi e Spagna.

I Salumi di Reggio Emilia (-6 milioni, -4,8%) nonostante la ripresa nel secondo trimestre (+4,1%) restano penalizzati dal drastico calo delle vendite nella maggior parte dei principali mercati di sbocco, in primis Paesi Bassi, Germania), Brasile e Spagna.

Non performanti anche i distretti del Lattiero-caseario: quello parmense (-5,3%), a causa della fcontrazione delle vendite nel primo mercato di sbocco del distretto, gli Stati Uniti (-22,1%), e in Canada, che hanno superato l’aumento delle vendite nei Paesi Bassi e in Portogallo. Quello di Reggio Emilia rimane sostanzialmente stabile (-0,1%): i cali diffusi e specialmente nei Paesi Bassi e Australia compensano l’ottimo andamento nel Regno Unito, Stati Uniti e Spagna.

In calo in entrambi i distretti del sistema casa. Le Piastrelle di Sassuolo hanno conseguito una performance negativa (-318 milioni, pari a -13,2%) a causa del calo delle esportazioni nei primi quattro mercati di riferimento del distretto (Francia, Germania, Stati Uniti e Belgio), non compensata dal balzo di vendite in Algeria.
I Mobili imbottiti di Forlì (-13 milioni, -6,3%) hanno risentito del calo in Cina, negli Stati Uniti e in Corea del Sud; non è bastato il buon andamento in Francia.

L’Abbigliamento di Rimini ha aumentato l’export di +12 milioni di euro (+4,9%), grazie alle vendite in Russia (principale mercato di sbocco), in Kazakistan e nelle Filippine.
Anche il distretto delle Calzature di San Mauro Pascoli ha mostrato un dato positivo seppur contenuto (+1 milioni, +0,6%), sostenuto dalla crescita in Russia, Hong Kong, Emirati Arabi Uniti e Turchia, che hanno compensato le perdite negli USA.
In calo invece la Maglieria e abbigliamento di Carpi, (-108 milioni, -34,4%), a causa dell’andamento negativo in Germania, Spagna, Polonia, Stati Uniti, Belgio, Irlanda, Austria, Corea del Sud e Svezia.

Nel complesso, i poli tecnologici dell’Emilia-Romagna hanno chiuso il semestre con export in aumento di 78 milioni, per una variazione tendenziale del 10,6%.

Le esportazioni sono aumentate di 29 milioni di euro per il Polo ICT dell’Emilia-Romagna (+8,6%), grazie agli incrementi registrati negli Stati Uniti, in Germania, Francia e Repubblica Ceca. Il Biomedicale di Mirandola ha registrato un incremento di 56 milioni di euro (+24,6%), grazie ai buoni risultati in Germania, Stati Uniti, Belgio, Svizzera, Svezia, Messico, Canada e Australia. Il Biomedicale di Bologna mostra un arretramento di 7 milioni di euro (-3,6%).

L’andamento delle esportazioni distrettuali risulta buono sia verso i nuovi mercati (+10,7%), trainati da Turchia, India, Algeria e Romania, sia verso i mercati maturi (+5,8%) con Francia, Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Spagna e Australia in testa. Tra i principali sbocchi commerciali le contrazioni dell’export più intense (superiori ai 10 milioni di euro) hanno riguardato Cina e Hong Kong, Belgio, Ungheria e Paesi Bassi.

 

La sassolese Alice Galante tra le 40 finaliste di Miss Italia

La sassolese Alice Galante tra le 40 finaliste di Miss ItaliaCi sarà anche Sassuolo, venerdì e sabato, a contendersi la fascia di Miss Italia. La sassolese Alice Galante, infatti, è nell’elenco delle 40 finaliste che, da domani a sabato, sfileranno a Salsomaggiore Terme per contendersi il titolo della kermesse che è giunta alla sua 84^ edizione.

Le quaranta ragazze verranno giudicate da una giuria composta da Giuseppe Cruciani, Hoara Borselli e Giulia Salemi. Presenterà la serata la giornalista del Tg2 Manuela Moreno. Madrina dell’evento è invece Gloria Bellicchi, Miss Italia 1998.

La finale di Miss Italia 2023, sabato 11 novembre, verrà trasmessa in streaming sul sito Rainews.it. Gli ultimi 10 minuti dell’evento, con l’incoronazione saranno mandati in onda anche da Rainews 24.

 

 

Aggiornato il programma delle chiusure notturne previste sulla A14 e in Tangenziale di Bologna

Aggiornato il programma delle chiusure notturne previste sulla A14 e in Tangenziale di BolognaSulla A14 Bologna-Taranto, è stato aggiornato il programma delle chiusure notturne, che verranno effettuate in modalità alternata, per consentire lavori di manutenzione degli impianti di illuminazione e per lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, come di seguito indicato:

DALLE 22:00 DI MARTEDI’ 7 ALLE 6:00 DI MERCOLEDI’ 8 NOVEMBRE

-sarà completamente chiusa la stazione di Faenza, in entrata e in uscita.  In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Forlì o di Imola;

-sarà completamente chiusa la stazione di Forlì, in entrata e in uscita. In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Cesena nord o di Faenza;

-sarà chiusa la stazione di Cesena, in entrata in entrambe le direzioni. In alternativa si consiglia di entrare alla stazione di Cesena nord o di Valle del Rubicone.

DALLE 22:00 DI MERCOLEDI’ 8 ALLE 6:00 DI GIOVEDI’ 9 NOVEMBRE

-sarà completamente chiusa la stazione di Forlì, in entrata e in uscita. In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Cesena nord o di Faenza.

DALLE 22:00 DI GIOVEDI’ 9 ALLE 6:00 DI VENERDI’ 10 NOVEMBRE

-sarà completamente chiusa la stazione di Forlì, in entrata e in uscita.  In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Cesena nord o di Faenza;

-sarà chiusa la stazione di Cesena nord, in entrata verso Ancona e in uscita per chi proviene da Bologna. In alternativa si consiglia di utilizzare le seguenti stazioni:  in entrata verso Ancona: Cesena;  in uscita per chi proviene da Bologna: Forlì.

******

Sulla Tangenziale di Bologna, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

DALLE 22:00 DI MARTEDI’ 7 ALLE 6.00 di MERCOLEDI 8 NOVEMBRE

-sarà chiuso lo svincolo 11 bis Castenaso, in entrata verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli.

In alternativa si consiglia di entrare allo svincolo 11 San Vitale o 12 SS65 della Futa;

-sarà chiuso lo svincolo 11 San Vitale, in entrata verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto.

In alternativa si consiglia di entrare allo svincolo 10 Zona Industriale Roveri o 11 bis Castenaso.

DALLE 22.00 DI MERCOLEDI’ 8 ALLE 6.00 di GIOVEDI’ 9 NOVEMBRE

-sarà chiuso lo svincolo 6 Castelmaggiore, in uscita per chi proviene da Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli.

In alternativa si consiglia di uscire allo svincolo 5 Quartiere Lame o 7 Bologna Centro.

 

Sempre sulla Tangenziale di Bologna, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

DALLE 22:00 DI MARTEDI’ 7 ALLE 6:00 DI MERCOLEDI’ 8 NOVEMBRE

-sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo 6 Castelmaggiore e lo svincolo che dalla Tangenziale immette all’entrata della stazione di Bologna Arcoveggio, verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo 6, percorrere la viabilità ordinaria: Via Corticella, Via del Gomito, SS64 e rientrare sulla Tangenziale attraverso lo svincolo 7 Bologna Centro.

DALLE 22:00 DI MERCOLEDI’ 8 ALLE 6.00 di GIOVEDI’ 9 NOVEMBRE

-sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo 9 San Donato e lo svincolo 10 Zona Industriale Roveri.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo 9 San Donato, percorrere la viabilità ordinaria: Via San Donato, Via Bertolazzi, Via dell’Industria, per rientrare sulla Tangenziale allo svincolo 10 Zona Industriale Roveri.

DALLE 22:00 DI GIOVEDI’ 9 ALLE 6:00 DI VENERDI’ 10 NOVEMBRE

-sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo 10 Zona Industriale Roveri e lo svincolo 11 bis Castenaso, verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto. Contestualmente, sarà chiuso lo svincolo 11 San Vitale, in entrata nella stessa direzione.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo 10 Zona Industriale Roveri, percorrere la viabilità ordinaria: Via dell’Industria Via Enrico Mattei, per rientrare sulla Tangenziale allo svincolo 11 bis Castenaso.

DALLE 22:00 DI VENERDI’ 10 ALLE 6:00 DI SABATO 11 NOVEMBRE

-sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo 11 bis Castenaso e lo svincolo 12 SS65 della Futa, verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo 11 bis Castenaso, percorrere la viabilità ordinaria: Via Mattei, Via Villanova, Via Marescotti, Via Bentivoglio, per rientrare sulla Tangenziale allo svincolo 12 SS65 della Futa.

 

Aggiornato il programma delle chiusure notturne previste sulla A14

Aggiornato il programma delle chiusure notturne previste sulla A14 e in Tangenziale di BolognaSulla A14 Bologna-Taranto, è stato aggiornato il programma delle chiusure notturne, che verranno effettuate in modalità alternata, per consentire lavori di manutenzione degli impianti di illuminazione e per lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, come di seguito indicato:

DALLE 22:00 DI MARTEDI’ 7 ALLE 6:00 DI MERCOLEDI’ 8 NOVEMBRE

-sarà completamente chiusa la stazione di Faenza, in entrata e in uscita.  In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Forlì o di Imola;

-sarà completamente chiusa la stazione di Forlì, in entrata e in uscita. In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Cesena nord o di Faenza;

-sarà chiusa la stazione di Cesena, in entrata in entrambe le direzioni. In alternativa si consiglia di entrare alla stazione di Cesena nord o di Valle del Rubicone.

DALLE 22:00 DI MERCOLEDI’ 8 ALLE 6:00 DI GIOVEDI’ 9 NOVEMBRE

-sarà completamente chiusa la stazione di Forlì, in entrata e in uscita. In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Cesena nord o di Faenza.

DALLE 22:00 DI GIOVEDI’ 9 ALLE 6:00 DI VENERDI’ 10 NOVEMBRE

-sarà completamente chiusa la stazione di Forlì, in entrata e in uscita.  In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Cesena nord o di Faenza;

-sarà chiusa la stazione di Cesena nord, in entrata verso Ancona e in uscita per chi proviene da Bologna. In alternativa si consiglia di utilizzare le seguenti stazioni:  in entrata verso Ancona: Cesena;  in uscita per chi proviene da Bologna: Forlì.

A Fiorano due iniziative contro la guerra in Palestina

A Fiorano due iniziative contro la guerra in PalestinaDate le terribili vicende israelo-palestinesi che stanno attraversando queste settimane, il Comune patrocina l’evento intitolato “Contro la guerra in Palestina” e organizzato dal Comitato per la Pace insieme al il Circolo Nuraghe. Per cui sabato 11 novembre, alle ore 17.00, presso Villa Cuoghi (via Gramsci 32) la cittadinanza è invitata a partecipare a questo dibattito pubblico sul tema, un confronto intervallato anche da musiche sia ebraiche che arabe a cura dell’associazione Amici della Musica Nino Rota.

Interverranno il Prof. Luigi Guerra, Preside Emerito della facoltà di Scienze della Formazione presso l’Università di Bologna, il rettore dell’Università Popolare di Formigine Giuseppe Manni, e il vice presidente nazionale Arcs e Arci Gerardo Bisaccia. Modera l’incontro Egidio Pagani. A seguire, dalle 20.00, caldarroste per tutti con un contributo di 10 euro a persona.

Mentre domenica 19 novembre le Caritas locali organizzano il Pranzo della fratellanza presso il Salone del Pellegrino (al fianco del Santuario fioranese). Il menù, 20 euro adulti e 10 euro bambini, comprende: antipasto, tortelloni di ricotta, arrosto con patate e insalata, dolce, frutta, acqua e vino. Per prenotarsi, ecco i recapiti: Silvana 340/9047270, Dorando 347/0129115, Angelo 333/9999211.

Economia circolare, le best practice Iren a Ecomondo

Economia circolare, le best practice Iren a EcomondoIl Gruppo Iren sarà presente a Ecomondo, l’evento internazionale di riferimento per tutti gli attori dell’ecosistema della transizione ecologica, che si svolgerà dal 7 al 10 novembre presso il Quartiere Fieristico di Rimini.

Un appuntamento chiave per il Gruppo, che ha inserito la transizione ecologica tra i pilastri su cui poggia il suo Piano Industriale al 2030: una visione a lungo termine, per la quale Iren si sta impegnando con una progressiva decarbonizzazione di tutte le attività e il rafforzamento della leadership dell’economia circolare e nell’utilizzo sostenibile delle risorse.

Obiettivi da raggiungere grazie al continuo incremento della raccolta differenziata dei rifiuti, al trasferimento delle best practice del Gruppo nelle aree di nuova acquisizione, all’investimento in automazione e digitalizzazione e allo sviluppo di nuovi impianti nella filiera del recupero di materia.

Proprio per valorizzare l’impegno in questo settore, Iren ha programmato alcune tavole rotonde, pensate come punto di incontro con tutti gli stakeholder che parteciperanno ad un evento chiave per definire le tappe del percorso di sviluppo della politica ambientale dell’intera Unione Europea.

In particolare, tra i temi su cui si focalizzerà la presenza del Gruppo Iren, c’è quello delle materie prime critiche, diventate una delle questioni più urgenti e complesse nel panorama economico globale. La necessità di conciliare la domanda di questi materiali con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale rappresenta una sfida cruciale: Iren intende affrontarla partendo da un modello di economia circolare, che applicato alle materie prime può diventare una leva fondamentale per ridurre la dipendenza italiana dai mercati esteri, promuovendo un modello più sostenibile anche dal punto di vista ambientale.

“Il Gruppo Iren ha l’ambizione di essere leader a livello nazionale in materia di economia circolare”, ha dichiarato il Presidente del Gruppo Iren, Luca Dal Fabbro. “È un percorso che stiamo realizzando e che abbiamo delineato nel Piano Industriale al 2030, che accompagnerà l’azienda nel futuro sulla base di tre pilastri principali: transizione energetica, territorialità e qualità dei servizi. In questo ambizioso piano, l’economia circolare rappresenta uno dei principali driver, con un focus particolare sul recupero di materia da filiere strategiche come quella dei Raee, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, che possono rappresentare una miniera per l’approvvigionamento di materie prime critiche”.

Tra i principali appuntamenti, si segnalano il panel “Materie prime critiche ed economia circolare: nuove filiere strategiche per il sistema-Paese”, che si svolgerà martedì 7 alle ore 15.30 alla presenza del Presidente del Gruppo Iren, Luca Dal Fabbro. Il giorno seguente, mercoledì 8 novembre alle ore 11, avrà luogo il panel “Circular Wood, l’innovazione Iren per il recupero del legno”, avente come focus l’impianto inaugurato quest’anno a Vercelli, con Eugenio Bertolini, AD di Iren Ambiente. Infine, giovedì 9 novembre alle ore 11, si svolgerà il panel “Gruppo Iren: filiere e tecnologie per le materie prime seconde”, con Roberto Conte, AD I.Blu.

 

È possibile prendere visione del dettaglio della presenza del Gruppo Iren a Ecomondo a questo link: https://www.gruppoiren.it/it/media/campagne/ecomondo-2023.html

 

 

Assistenza sanitaria alle persone senza dimora: rinnovato l’impegno della Regione

Assistenza sanitaria alle persone senza dimora: rinnovato l’impegno della Regione
immagine di repertorio

Senza tetto non vuol dire senza diritti. La Regione Emilia-Romagna conferma il proprio impegno per garantire il diritto alla salute delle persone senza dimora, che continueranno a usufruire dell’assistenza sanitaria come tutti i cittadini.

E lo fa – come stabilisce una delibera di Giunta approvata nell’ultima seduta – assegnando alle Aziende sanitarie 100mila euro, necessari per coprire le spese di questo servizio per il 2023. C’è una legge, infatti, in Emilia-Romagna, la numero 10 del 29 luglio 2021, che riconosce ai cittadini italiani privi di qualsiasi assistenza sanitaria la possibilità di iscriversi nelle liste degli assistiti delle Aziende Usl del territorio regionale. In questo modo possono scegliere il medico di medicina generale e accedere alle stesse prestazioni garantite dai Livelli essenziali di assistenza per i cittadini italiani residenti nel nostro Paese.

“Il diritto alla salute è un diritto fondamentale dell’individuo riconosciuto dalla Carta costituzionale, che sottolinea anche come lo Stato debba garantire cure gratuite agli indigenti- commentano gli assessori alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, e al Welfare, Igor Taruffi-. La Regione Emilia-Romagna crede in una sanità pubblica e universalistica e questo provvedimento non fa altro che confermare il nostro impegno perché siano tutelati i diritti di tutte le persone. Un sistema sanitario è tanto più forte quanto più si prende cura dei più fragili”.

La normativa regionale individua con precisione i destinatari di questi servizi: cittadini italiani privi di residenza anagrafica in Italia o all’estero che, pur non avendo una dimora fissa, sono presenti sul territorio regionale. I servizi sociali dei Comuni sono chiamati a identificare e prendere in carico tali persone e a seguirle negli adempimenti necessari per l’iscrizione e la scelta del medico. In questo processo possono richiedere per esempio la collaborazione degli assistenti sociali dei servizi ospedalieri o del Sert, o quella dei soggetti del Terzo settore che svolgono attività a favore delle persone in situazione di fragilità.

La persona senza dimora deve recarsi all’anagrafe sanitaria portando con sé il proprio documento di identità, il codice fiscale o l’estratto dell’atto di nascita, oltre al modulo rilasciato dai servizi sociali che attesta il possesso dei requisiti richiesti. Al cittadino viene rilasciato il promemoria di iscrizione al Servizio sanitario regionale da parte dell’anagrafe sanitaria, che ha validità annuale come l’assegnazione al medico di base.

Le persone sono registrate a tempo determinato nell’anagrafe degli assistiti come domiciliati esterni a scadenza. Qualora dovessero in seguito dichiarare la residenza anagrafica in un Comune, la loro posizione verrebbe regolarizzata e risulterebbero iscritti a tempo indeterminato nell’Anagrafe sanitaria.

Una persona senza dimora infatti ha diritto all’iscrizione anagrafica. Deve rivolgersi all’Ufficio anagrafe del Comune di riferimento e presentare l’istanza di iscrizione: a quel punto, in assenza di un’abitazione, le sarà assegnato l’indirizzo presso una via fittizia presente appositamente nello stradario comunale.

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 8 novembre 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 8 novembre 2023Sereno o poco nuvoloso, salvo locali foschie o banchi di nebbia fino al primo mattino sulle aree pianeggianti, in nuova formazione in serata.

Temperature in diminuzione soprattutto sul settore orientale su valori prossimi alle medie del periodo. Minime tra 5 e 9 gradi, con valori inferiori nelle aree extraurbane; massime comprese tra 14 e 17 gradi. Venti deboli da sud-ovest lungo i rilievi, tra ovest e nord-ovest sulle pianure e la costa. Mare poco mosso.

(Arpae)

Sassuolo, rievocazione storica nell’80° della nascita della formazione partigiana ‘Rossi-Stanzione-Barbolini’

Sassuolo, rievocazione storica nell’80° della nascita della formazione partigiana ‘Rossi-Stanzione-Barbolini’Era il sette novembre del 1943 quando usciti di gran fretta dall’Osteria della Campagna di Ottavio Piccinini in via Fenuzzi (erano stati preavvisati di un’incombente retata) il gruppo di antifascisti sassolesi si allontanò nel buio verso il Parco ducale, dove li attendevano a Casa Roncaglia, oggi in via Superchia, staffette che li avrebbero accompagnati nell’alta valle del Dolo e del Dragone, a Le Macchie di Monte Santa Giulia. Si mossero di notte e gli zoccoli dei cavalli furono fasciati per non fare rumore.

Ma iniziava proprio quei giorni la Resistenza sassolese? O non era forse stata anticipata dagli scioperi per il pane delle donne operaie nel 1941-1942, dalla resistenza militare del Generale Ferrero il 9 settembre del 1943, dalla resistenza civile di uomini e donne, ragazzi e ragazze che, a rischio della vita, a Sassuolo accolsero e nascosero ebrei e militari alleati e russi, raccolsero armi, denaro e approvvigionamenti, sferruzzarono indumenti caldi, nei mesi di settembre e ottobre (e in quelli lunghissimi fino alla Liberazione)?

Non era forse ancora stata preparata dai sassolesi che per mantenere viva l’opposizione negli anni Venti e Trenta avevano subito violenze e soprusi, il carcere e il confino? Quegli stessi uomini ora riprendevano il filo della storia nelle loro mani, coordinati da Ottavio Tassi “Zero-Zero”, dalla stessa parte della barricata.

La storia, anche tragica, della Banda di ribelli Rossi-Stanzione-Barbolini, il cui periodo di azione andò dal novembre 1943 all’aprile 1944, è la storia di molti altri resistenti, armati e disarmati, e delle loro famiglie, sul palcoscenico o dietro le quinte degli eventi, di molti di essi sappiamo a malapena il nome, a volte neppure quello con precisione ma è di loro che vorremmo raccontare.

Perché fu grazie a tutti loro che si credette nella possibilità di un futuro, di una scelta di riscatto, dopo vent’anni anni di silenzio e violenza.

Quando nell’aprile 1944 la pattuglia si sciolse a Rovolo, la sua esperienza, i suoi combattenti sopravvissuti alla prova, uomini e donne, confluirono nelle successive formazioni partigiane, continuando ad alimentare, in modo autonomo o a fianco degli Alleati, la guerra di Liberazione dal nazismo e fascismo.

Nell’Ottantesimo della partenza, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Sassuolo, ANPI-Modena e ANPI-Sassuolo organizzano nella sala dell’Auditorium di via Pia 108 a Sassuolo, alle ore 20.30 di venerdì 10 novembre, un evento storico e memoriale (il secondo dopo quello dedicato in settembre alla Resistenza dell’Accademia Militare a Palazzo Ducale) dal titolo “Pensammo l’impensabile: Pace, Lavoro, Libertà”, per non dimenticare mai coloro che combatterono e caddero per un mondo nuovo.

 

Dionisi dopo Torino – Sassuolo: “Dobbiamo fare tutti un mea culpa”

Dionisi dopo Torino – Sassuolo: “Dobbiamo fare tutti un mea culpa”È mancato lo spirito giusto e ci sono stati errori tecnici da parte nostra.
Per le nostre caratteristiche noi sappiamo che dobbiamo giocare davanti e questo  non è successo e sono molto arrabbiato.

Dobbiamo fare tutti un mea culpa perché questo è un problema solo mentale dal mio punto di vista.

Non possiamo essere una squadra con la palla e un’altra senza. Siamo superficiali e questo non va bene. Qualcuno ci mette impegno e qualcun altro meno.

Questi alcuni passaggi di un post partita molto sincero e duro da parte dell’allenatore neroverde ai microfoni di DAZN che non ha voluto comunque utilizzare la parola “crisi”.

 

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