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mercoledì, 30 Aprile 2025
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Alluvione, fiumi: 120 nuovi interventi per ulteriori 100 milioni di euro, dopo i 91 avviati da maggio per 121 milioni

Alluvione, fiumi: 120 nuovi interventi per ulteriori 100 milioni di euro, dopo i 91 avviati da maggio per 121 milioniPrima le opere più urgenti (le cosiddette “somme urgenze”), avviate da maggio subito dopo l’alluvione. Ora, in attesa dei piani speciali che il commissario straordinario alla Ricostruzione dovrà presentare, prende il via un nuovo piano con altri 120 cantieri per la messa in sicurezza dei fiumi, compresa la rimozione dei materiali trasportati all’interno dei corsi d’acqua. Interventi necessari, da realizzare in tempi accelerati, a tutela delle persone e delle comunità, in particolare nelle aree colpite, le più esposte.

La Regione Emilia-Romagna, d’intesa con la struttura commissariale, prosegue il lavoro di ricostruzione attraverso l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, con una ulteriore stagione straordinaria di cantieri che vede impegnati anche i Consorzi di bonifica, insieme agli enti locali e agli altri enti attuatori.

Dopo eventi, va ricordato, innescati da una quantità di pioggia mai vista, caduta in poche ore, che ha impattato sui terreni pedecollinari e montani, trasportando a valle circa 47 milioni di metri cubi di terreno franato (con una massa totale di 85 milioni di tonnellate); di cui si stima che circa il 20-30% sia finita dentro il reticolo fluviale (circa 17-25 milioni di tonnellate di terreno), su oltre 50 corsi d’acqua principali, dalla provincia di Reggio Emilia alla Romagna, più il reticolo idrografico minore, pedecollinare e montano.

Si contano al momento quasi 60mila nuove frane che si sono attivate in seguito a questo evento. Di queste, 350 hanno grandi dimensioni (oltre un ettaro); quelle maggiori di 1.000 metri quadrati sono circa 10mila. Gran parte hanno riguardato terreni privati.

Per quanto riguarda i fiumi, nei casi più gravi l’acqua, che ha tracimato dagli alvei, ha fatto collassare gli argini, creando voragini; in altri contesti fluviali il danneggiamento ha interessato la parte interna o esterna degli argini, causandone un indebolimento e richiedendo comunque una serie di interventi. A tutto questo si è aggiunta la complessità del reticolo idrografico minore, con corsi d’acqua che hanno preso direzioni diverse da quelle originali, accumuli anomali di materiale, ostacoli al corretto deflusso dell’acqua e conseguenti danneggiamenti a infrastrutture e opere idrauliche.

“A fronte di un evento estremo, epocale, abbiamo iniziato subito a lavorare- sottolineano Stefano Bonaccini e Irene Priolo, rispettivamente presidente della Regione e vicepresidente con delega alla Protezione civile-, ingaggiando una vera e propria lotta contro il tempo, per mettere in sicurezza i territori colpiti e i rispettivi abitanti. Buona parte degli interventi di somma urgenza è stata completata, con lavori che si sono rivelati efficaci già la settimana scorsa, nella gestione e contenimento del nuovo, pesante evento di maltempo che ha drammaticamente colpito la Toscana. Il nostro impegno continua con l’avvio di una nuova serie di cantieri, per rendere il territorio più sicuro. Contemporaneamente- proseguono presidente e vicepresidente- dobbiamo elaborare una visione nuova e un nuovo assetto complessivo del territorio, perché l’evento di maggio ha completamente sconvolto quello precedente. Abbiamo già messo in campo una task force insieme all’Autorità di bacino, Aipo, all’Associazione nazionale delle bonifiche, ma anche con le Università di Parma, Padova, Modena-Reggio Emilia e il Politecnico di Milano, per studiare le conseguenze di questi eventi e le possibili azioni per il futuro. Perché non c’è un attimo da perdere nella gestione dei cantieri più urgenti, ma non c’è neppure tempo da perdere per progettare il nuovo assetto. Il nostro impegno è massimo”.

I primi interventi e la nuova serie di lavori

A fronte di quanto accaduto, da maggio l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile ha subito attivato 91 cantieri di somma urgenza – di cui 75 già conclusi o in fase di ultimazione – per 121 milioni di euro circa, con la previsione di completare quelli che restano prima di entrare nella stagione invernale.

A questi si aggancia ora una nuova serie di lavori, con altri 120 interventi urgenti su fiumi e corsi d’acqua, inseriti nell’ordinanza 8 del commissario Figliuolo – per 100 milioni di euro -, alcuni già avviati, altri in avvio a breve: completamento degli interventi in somma urgenza già attivati, miglioramento della stabilità dei corpi arginali, riprofilatura delle sezioni di deflusso, ripristino di condizioni di stabilità e funzionalità di opere idrauliche danneggiate (in allegato l’elenco delle opere nei vari territori).

A questo si aggiungono i lavori della programmazione dei fondi Pnrr, Fesr e Fsc, oltre quelli a diretto finanziamento regionale: in totale, le tre le linee d’azione porteranno ad oltre 430 interventi per più di 360 milioni di euro, tra quelli già conclusi, in cantiere o previsti per i prossimi due anni.

Un percorso di ripristino e rigenerazione, con gli interventi post alluvione, che sarà possibile seguire direttamente sul portale della Regione. È infatti attiva da oggi una sezione web dedicata con la mappa interattiva dei cantieri e una prima serie video di 8 clip, più un trailer riassuntivo, in cui vengono illustrati sinteticamente, a opera di tecnici, esperti e docenti universitari i lavori fatti da maggio a oggi su alcuni dei fiumi principali, la situazione delle frane e un’analisi di quanto accaduto a maggio. Nel portale si trovano anche sezioni specifiche con le ordinanze commissariali, le informazioni sulle misure di sostegno per i cittadini e il monitoraggio dell’impiego delle risorse raccolte attraverso la solidarietà sul conto corrente della Regione. La sezione verrà aggiornata di volta in volta sia sull’avanzamento dei lavori sia su documenti e procedure di rimborso.

Questo l’indirizzo: https://www.regione.emilia-romagna.it/alluvione

Alla palestra Ascari di Casinalbo via ai lavori di riqualificazione energetica e miglioramento sismico

Alla palestra Ascari di Casinalbo via ai lavori di riqualificazione energetica e miglioramento sismicoPartiranno tra pochi giorni i lavori di relamping della palestra Ascari di Casinalbo. L’intervento di manutenzione straordinaria, finanziato dal Comune di Formigine per circa 12mila euro, porterà al miglioramento della qualità in termini di comfort visivo ed affidabilità attraverso un’illuminazione appositamente studiata e consentirà di ridurre i costi di gestione e il consumo di energia elettrica grazie all’installazione di nuove lampade a tecnologia a LED che offrono ottime prestazioni e un notevole risparmio energetico.

I lavori per la sostituzione delle lampade di illuminazione della palestra, che funge anche da impianto sportivo a servizio della scuola secondaria di primo grado Fiori di Casinalbo, rappresentano solo il primo passo di un più grande percorso di riqualificazione che interesserà la struttura nel 2024. Anche grazie ad un finanziamento regionale, infatti, il prossimo anno sono in programma lavori di riqualificazione energetica e di miglioramento sismico al fine di rendere l’edificio sempre più sicuro e attento all’ambiente, con interventi mirati a garantire anche l’ottimizzazione delle prestazioni ecologico-ambientali.

Dichiara l’Assessore allo Sport Marco Biagini: “Con questo intervento proseguiamo l’azione di riqualificazione energetica degli impianti sportivi del territorio. In particolare, la palestra Ascari, che ospita gli studenti della scuola media Fiori nelle ore di educazione motoria, è dotata di un impianto vecchio e dunque particolarmente energivoro. La transizione a lampade a LED rappresenta un investimento a lungo termine che offre vantaggi in termini economici ma anche di efficienza energetica, durata delle luci, qualità dell’illuminazione e sostenibilità ambientale”.

I lavori avranno una durata di una settimana.

Gruppo Hera: venerdì 17 novembre possibili disservizi causa sciopero, garantite le prestazioni minime

Gruppo Hera: venerdì 17 novembre possibili disservizi causa sciopero, garantite le prestazioni minimeIl Gruppo Hera informa che, in seguito allo sciopero generale nazionale proclamato da alcune Organizzazioni Sindacali per l’intera giornata di venerdì 17 novembre, potrebbero verificarsi disagi nello svolgimento di diverse attività, in particolar modo nei servizi ambientali: anche le aperture delle stazioni ecologiche potrebbero subire modifiche o chiusure.

La multiutility ricorda che saranno garantite le prestazioni minime, assicurate per legge, e che al termine dello sciopero i servizi torneranno alla normale operatività.

Oltre ai servizi di pronto intervento, attivi tutti i giorni 24 ore su 24, per le principali pratiche commerciali, per i clienti saranno disponibili lo sportello Hera OnLine, all’indirizzo www.servizionline.gruppohera.it, il servizio telefonico di consulenza commerciale ai numeri verdi 800.999.500 (clienti famiglie) e 800.999.700 (clienti business), con chiamata gratuita sia da telefono fisso sia da cellulare, e l’app My Hera.

 

Giornate orientative per le scuole medie: partono gli open day

Giornate orientative per le scuole medie: partono gli open day
Copyright e autore dell’immagine Roberto Brancolini

E’ pubblicato sul sito della Provincia di Modena il calendario con l’elenco delle giornate di open day per la scelta delle scuole secondarie, rivolto agli studenti di terza media. I “Saloni di Orientamento” sono organizzati dalla Provincia in collaborazione con i Comuni di Vignola, Carpi, Modena, Castelfranco Emilia, Pavullo nel Frignano e con l’Area Nord, oltre all’Ufficio scolastico provinciale e gli istituti superiori del territorio.

Il presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia sottolinea che «abbiamo creato questo spazio affinché gli studenti e le famiglie possano ricevere tutte le informazioni necessarie per una scelta consapevole della scuola secondaria di secondo grado. In questo momento dell’anno, infatti, sono chiamati a riflettere sul loro futuro ed è importante che conoscano le opportunità che il territorio offre. Abbiamo voluto mettere a disposizione, in questa pagina, informazioni utili sulle scuole superiori della nostra provincia. Investire tempo nell’orientamento – conclude Braglia – è fondamentale perché una scelta consapevole aiuta il processo di crescita e formazione».

Le giornate di open day partiranno sabato 11 novembre a Vignola dalle ore 15 alle ore 19 all’istituto Muratori in via Resistenza e a Finale Emilia all’istituto Frassoni in viale della Rinascita dalle ore 15 alle ore 18.

Sabato 18 novembre invece ci saranno gli le giornate orientative a Carpi al polo universitario in via Carbolani dalle 15 alle 18 e a Modena alla Fondazione San Filippo Neri in via Sant’Orsola e alla chiesa del San Carlo, in via San Carlo dalle 11 alle 18.

Sabato 25 novembre il salone dell’orientamento sarà a Castelfranco Emilia all’istituto Guinizelli, in via Risorgimento dalle 15 alle 18 e a Pavullo nella Sala del Consiglio comunale in piazza Montecuccoli dalle 15 alle 18.

L’ultimo appuntamento sarà a Sassuolo domenica 26 novembre dalle ore 14,30 alle 18,30 all’aula Magna dell’istituto superiore Volta in piazza Falcone e Borsellino e dalle ore 15 alle ore 18,30 al  Palapaganelli di via Nievo.

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito internet della Provincia di Modena all’indirizzo:

https://www.provincia.modena.it/temi-e-funzioni/istruzione-scuola/orientamento-iniziative-di-informazione/

 

ALL’ISTITUTO WILIGELMO DI MODENA UN NUOVO INDIRIZZO

Nell’anno scolastico 2024/2025 all’istituto superiore Wiligelmo di Modena sarà attivato l’indirizzo di studi “liceo scientifico – opzione scienze applicate”, che affiancherà quello attuale di liceo scientifico.

Il nuovo indirizzo, che è stato illustrato nel corso del consiglio provinciale di venerdì 10 novembre, è già stato proposto dal consiglio d’istituto all’Ufficio scolastico provinciale che lo ha acquisito favorevolmente e attende solamente il passaggio in Regione Emilia-Romagna, che avverrà entro la fine del mese.

Per il presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia «questo nuovo indirizzo recepisce le esigenze dell’Istituto e amplia l’offerta di studio del territorio, per offrire agli studenti un’istruzione sempre più attenta, testimoniando l’elevata qualità della formazione che i nostri istituti superiori mettono a disposizione della comunità».

Il liceo scientifico Wiligelmo Modena ha 1.114 iscritti distribuiti in 47 classi.

Complessivamente nel territorio modenese ci sono 36.599 iscritti agli istituti superiori per un totale di 1.577 classi, mentre alle scuole secondarie di primo grado (le cosiddette scuole medie) ci sono 19.832 studenti distribuiti in 890 classi. Alla scuola primaria gli alunni sono 27.999 per 1.373 classi e nelle scuole d’infanzia sono 8.587 bambini in 411 sezioni.

Il numero complessivo della popolazione scolastica modenese è pari a 93.017 per 4.251 classi.

Alopecia areata grave, prorogata al 31 ottobre 2024 la scadenza per le domande di contributo per l’acquisto della parrucca

Riaprono i termini per richiedere il contributo per l’acquisto di parrucche riservato a chi soffre delle forme gravi di alopecia areata. Lo ha deciso la Regione Emilia-Romagna dando così la possibilità a quanti non l’abbiano ancora fatto di poter presentare la domanda fino al 31 ottobre 2024.

Alla scadenza del bando (31 ottobre 2023) sono stati 97 i pazienti che hanno chiesto il contributo, un numero molto inferiore rispetto al fabbisogno potenziale stimato sul territorio regionale alla luce dell’incidenza del rischio di ammalarsi di alopecia in forma grave.

Riaprendo i termini per presentare la domanda la Regione, che ha messo complessivamente a disposizione 220mila euro, vuole favorire l’accesso al contributo per l’acquisto di una parrucca al maggior numero di pazienti che abbiano i requisiti. Il contributo, che non può superare la spesa realmente sostenuta, è di massimo 400 euro ed è destinato all’acquisto di una sola parrucca. Il riconoscimento del contributo è retroattivo, per cui possono fare richiesta anche coloro che hanno già acquistato una parrucca nel 2022 o nel corso 2023 e non abbiano già usufruito del contributo.

“Grazie alle risorse stanziate- sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- abbiamo già aiutato quasi cento pazienti, ma non basta. Abbiamo così deciso di prorogare di un anno la scadenza per presentare la domanda di contributo in modo da ampliare l’accesso a questi dispositivi che spesso hanno costi molto elevati, come è stato già fatto per le pazienti oncologiche. Le parrucche sono presidi sanitari che migliorano le condizioni psicologiche e relazionali durante la malattia. Per questo vogliamo essere al fianco dei pazienti, per migliorare la loro qualità di vita”.

L’alopecia areata è una malattia autoimmune che causa l’improvvisa perdita a chiazze di peli e capelli, colpisce circa l’1% della popolazione, nelle forme più acute ha un andamento altalenante e imprevedibile e può durare per anni, arrivando a cronicizzarsi.

Di questa e di altre patologie del cuoio capelluto si è occupato ‘Capelli’, il podcast in sei puntate realizzato dall’Agenzia di informazione e comunicazione della Giunta della Regione Emilia-Romagna e disponibile al link https://www.regione.emilia-romagna.it/podcast/capelli, oltre che sulle piattaforme Spreaker, Spotify.

Le risorse da assegnare

Dei 220mila euro stanziati dalla Regione ad oggi sono stati erogati 37.765,10 euro, il 17% delle risorse, per 97 pazienti. Dunque, restano 182.234,90 che saranno così ripartiti per Ausl: 42.100 euro alla Romagna, circa 34.700 a Bologna, 30.200 a Modena, 22.400 a Reggio Emilia, 21.250 a Parma, 14.400 circa a Ferrara, quasi 11mila a Piacenza, 6.200 a Imola.

Chi può fare domanda

Per avere diritto ad ottenere il contributo occorre in primo luogo essere residenti in Emilia-Romagna, poi avere un’età pari o superiore a 16 anni (quando le dimensioni del cranio sono stabili), infine essere affetti da alopecia areata in forma grave da almeno un anno, manifestata nelle seguenti condizioni: alopecia areata in chiazze multiple che interessa più del 40% del capo; alopecia totale che interessa l’intero cuoio capelluto; alopecia universale che interessa tutto il corpo.

Come presentare domanda

La domanda di contributo va presentata all’Ausl di Bologna, individuata come Azienda capofila per la raccolta e il riconoscimento delle domande per l’intera regione, indipendentemente dal luogo di residenza in regione. Sarà accettata esclusivamente se inviata all’indirizzo di posta elettronica certificata parr.al@pec.ausl.bologna.it.

Il modulo, completo di marca da bollo, anche digitale, da 16 euro, dovrà essere corredato dalla copia della tessera sanitaria, dalla copia di un documento di identità valido del beneficiario finale (o dell’eventuale diverso soggetto richiedente per conto del beneficiario), da certificato rilasciato dal medico Specialista del SSN che attesti l’alopecia da almeno un anno e da ricevuta di avvenuto pagamento per l’acquisto della parrucca (fattura o scontrino recante il codice fiscale del paziente o della paziente beneficiari del contributo) posteriore alla data del 1^ gennaio 2022.

Serie di incontri pubblici “Le serate di Legambiente” a Fiorano Modenese

Serie di incontri pubblici “Le serate di Legambiente” a Fiorano ModeneseMercoledì 15 novembre, alle 20.45 presso la sala civica di Casa Corsini a Spezzano di Fiorano, si volgerà il primo di una serie di incontri pubblici organizzati dal circolo di Legambiente Sassuolo – in collaborazione con il C.A.I. Sassuolo e con il patrocinio del Comune di Fiorano Modenese – sui temi della crisi climatica ed il suo legame con il modello di sviluppo degli ambienti montani, lo squilibrio ecosistemico e l’alimentazione umana.

Nella prima occasione Verrà ospitato Michele Nardelli, coautore del libro INVERNO LIQUIDO – La Crisi Climatica, Le Terre Alte E La Fine Della Stagione Dello Sci Di Massa, recente vincitore del premio speciale “Dolomiti Patrimonio mondiale Unesco”, sezione saggistica, nell’ambito della manifestazione Leggimontagna 2023, assegnato al saggio che maggiormente interpreta i valori del patrimonio mondiale dell’umanità.

A metà fra il saggio e il reportage, il libro racconta dell’impatto dei cambiamenti climatici sull’insieme dell’arco alpino e della dorsale appenninica, con un focus particolare: la crisi del modello di sviluppo della montagna incentrato sull’industria dello sci.

 

Le serate di Legambiente successive si volgeranno:

  • mercoledì 22 novembre, ore 20.45, presso il Centro Polifunzionale VVV di Fiorano, Via Vittorio Veneto 94, verrà ospitata la dott.ssa Paola Favero, autrice del libro “Perdere l’Equilibrio – Viaggio all’interno degli squilibri dell’antropocene”;
  • mercoledì 6 dicembre, ore 20.45, presso Casa Corsini, verrà ospitato il biologo nutrizionista Dott. Matteo Carletti, che parlerà di “Un’alimentazione corretta e consapevole per il nostro benessere e quello del pianeta”.

Gli incontri sono gratuiti e aperti a tutta la cittadinanza, senza obbligo di prenotazione.

La sassolese Silvana Barbolini nella segreteria FNP CISL

La sassolese Silvana Barbolini nella segreteria FNP CISL
Barbolini con Lasagni e Pacchioni

Novità nella segreteria della Fnp Cisl Emilia Centrale, il sindacato pensionati che tra Modena e Reggio conta oltre 43 mila iscritti.

Silvana Barbolini è entrata nella segreteria al posto di Rossana Boni, impegnata nella Cisl per quasi quarant’anni.

Sassolese, 40 anni di lavoro nelle ceramiche, Silvana Barbolini è stata eletta in dal consiglio generale dei pensionati Cisl, riunito a Fiorano.

Completano la segreteria il segretario generale Adelmo Lasagni (reggiano) e il pavullese Domenico Pacchioni.

 

PATTO TRA LE GENERAZIONI

«Vogliamo costruire un patto tra generazioni per far crescere tutto il Paese, non solo una categoria – ha dichiarato Lasagni – Le pensioni non sono un regalo. Sono un salario differito pagato con i contributi versati dai lavoratori. Deve finire la pratica ingiusta di usare i pensionati come un bancomat ogni volta che si aprono falle nei conti pubblici».

Per i pensionati Cisl si deve separare la previdenza dall’assistenza, ottenere la rivalutazione delle pensioni e aiutare le famiglie a sostenere i costi della disabilità e della non autosufficienza.

 

3 MILA EURO AL MESE PER UN POSTO IN CRA

«Dopo due anni mancano ancora i decreti per sbloccare il fondo specifico. Ma non solo: mentre le risorse sono ferme e le famiglie pagano oltre 3 mila euro al mese per un posto in cra (casa residenza anziani), – ha concluso il segretario Fnp Cisl Emilia Centrale – il Governo ha preso 350 milioni destinandoli ad altro».

Continuano le ricerche dell’imprenditore Salvatore Legari

Continuano le ricerche dell’imprenditore Salvatore LegariIn relazione alla scomparsa di SALVATORE LEGARI, il 54enne imprenditore scomparso a Modena nel luglio scorso, al fine di agevolare le attività di ricerca la Prefettura chiede di  pubblicare la fotografia dell’uomo.

Legari, alto 1,74 m., è stato avvistato l’ultima volta nel pomeriggio del 13 luglio 2023 presso il cantiere edile sito a Modena in località Lesignana. Il furgone dello scomparso è stato rinvenuto a Sassuolo.

Chiunque abbia informazioni può contattare il 112

Il Teatro Carani riapre i primi giorni di marzo 2024

Il Teatro Carani riapre i primi giorni di marzo 2024

“Uno straordinario lavoro di recupero e riqualificazione – commenta il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani – che restituirà alla città e ai sassolesi un punto di riferimento, sociale e culturale. Un nutrito gruppo di illuminati imprenditori locali ha deciso di fare questo meraviglioso regalo alla città e, come loro consuetudine, di farlo nel migliore dei modi; ancora alcuni mesi di attesa e poi tutta Sassuolo potrà riabbracciare il suo amato Teatro. A loro va il mio più sentito ringraziamento e invito tutta la cittadinanza a una grande partecipazione”.

“Dopo tanto lavoro siamo finalmente in dirittura d’arrivo – commenta Claudia Borelli, Presidente della Fondazione Teatro Carani – Ora possiamo sciogliere la riserva e annunciare alla città che i primi giorni di marzo 2024 il Teatro Carani inizierà la sua nuova vita, completamente ristrutturato e dotato delle più sofisticate tecnologie e comfort. Stiamo organizzando una riapertura che renda omaggio alla città, ai suoi artisti e alle sue associazioni culturali, a dimostrazione che il Carani sarà un luogo di incontro e di cultura per tutti i cittadini. Sarà una vera e propria “festa” della musica e della cultura che per una settimana intera metterà il Carani al centro dell’attenzione. Contestualmente il nostro direttore Fabrizio Abbati sta preparando una breve stagione di spettacoli teatrali con compagnie e artisti di livello nazionale. Questa prima stagione costituirà il lancio vero e proprio del nuovo Carani. I biglietti e gli abbonamenti si potranno acquistare presso la biglietteria provvisoria in Paggeria Arte a partire dal 9 dicembre prossimo e costituiranno un titolo di prelazione per gli abbonamenti alla stagione successiva che partirà a settembre 2024”.

Per arrivare puntuali all’appuntamento di marzo, slittato di appena 2 mesi rispetto alle previsioni iniziali a causa soprattutto della difficoltà di reperimento dei materiali, procedono senza sosta i lavori di finitura.

Il progetto, curato dalla società Enerplan di Carpi, in partnership con lo studio Archea di Sassuolo e studio CGROUP di Formigine, è improntato alla conservazione della struttura e dello stile art déco tipici dell’edificio, che è stato però completamente rinnovato nel comfort e nelle dotazioni impiantistiche e di sicurezza.

Il pubblico del nuovo Teatro Carani ritroverà molti elementi originali, tutti restaurati: la biglietteria, le porte, i pavimenti, le pareti decorative e i grandi specchi e i lampadari di Murano inseriti negli anni Settanta. I pavimenti della platea e delle gallerie saranno invece rifatti in elegante parquet di legno. Vero cuore del progetto di restauro è la dotazione impiantistica. Per il comfort ambientale verrà installato un efficiente impianto di climatizzazione a funzionamento geotermico, che consentirà un efficace ed economico riscaldamento e raffrescamento dell’intera struttura per il suo utilizzo sia in estate che in inverno.

Il rinnovo completo delle attrezzature audio-video digitali ha introdotto strumentazioni di ultimissima generazione che consentiranno lo svolgimento di ogni tipo di spettacoli, oltre alle proiezioni cinematografiche. In particolare, l’acustica è stata curata nei dettagli e ottimizzata per una fruizione ottimale da ogni ordine di posti. Inoltre, in caso di necessità, l’accessibilità ai piani sarà facilitata dalla presenza di un ascensore.

Tutto è pronto e pianificato per restituire alla nostra città il suo epicentro culturale e di intrattenimento.

 

I Vos, Volontari per la Sicurezza di Sassuolo, in aiuto ai cugini della Toscana

I Vos, Volontari per la Sicurezza di Sassuolo, in aiuto ai cugini della ToscanaCome già avvenuto, infatti, per le alluvioni che hanno colpito la Romagna all’inizio dell’estate e, prima ancora, con il terremoto di Amatrice o quello della bassa modenese, i Volontari della Sicurezza si sono immediatamente attivati, prendendo contatti con la Protezione Civile e la Croce Rossa dei singoli territori colpiti la scorsa settimana in Toscana, per dare un aiuto.

È iniziata, quindi, una raccolta di generi di prima necessità che i Vos porteranno direttamente alle famiglie ancora oggi in emergenza.

C’è necessità di generi alimentari a lunga conservazione, ma anche di materiale per la pulizia e l’igienizzazione di ambienti, cose e persone: dal detersivo alla candeggina, dal sapone al dentifricio.

Chiunque abbia la volontà di offrire un aiuto può, come sempre, fare riferimento al distributore Agip di Anselmo Torelli in via Pia.

“Ero Vicesindaco – afferma il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani – quando per la prima volta ho visto all’opera il grande cuore di Sassuolo, la caparbietà, l’efficacia e la generosità dei Vos attivi nell’area nord della provincia di Modena duramente colpita dal terremoto. Da allora non si contano gli interventi dei volontari guidati dal Presidente Gianpaolo Gottardi e coordinati da Anselmo Torelli: in ogni luogo ci sia necessità di un aiuto si attivano, senza badare a distanze, orari o impegni. A loro, che rappresentano un orgoglio per la nostra comunità, va il più caloroso ringraziamento a nome dell’intera città di Sassuolo, ai concittadini, invece, un appello: aiutateli ad aiutare”.

30esimo Forum Mondiale della Ceramica a Puebla, Messico: le sfide globali per il settore e l’impegno comune per i valori della ceramica

30esimo Forum Mondiale della Ceramica a Puebla, Messico: le sfide globali per il settore e l’impegno comune per i valori della ceramica

Dal 5 all’7 novembre u.s. si è tenuta a Puebla, Messico, la 30esima edizione del World Ceramic Tiles Forum (WCTF). L’evento, che è stato ospitato dal TCNA, l’associazione nord americana dei produttori di piastrelle di ceramica, ha visto la partecipazione di 42 rappresentati di Argentina, Australia, Brasile, Cina, Colombia, Germania, Giappone, Indonesia, Italia, Messico, Spagna, Stati Uniti, Turchia e Ucraina.

Il Forum, dove per l’Italia ha partecipato Confindustria Ceramica, si è aperto con la presentazione da parte di ciascuna delegazione dei dati statistici e delle principali tematiche di rilievo nazionale. A livello aggregato il dato della produzione per il 2022 è stato pari a 13.642 milioni di metri quadri, che ha evidenziato una diminuzione del 6% rispetto al 2021, dovuta alle difficoltà del settore delle costruzioni nelle principali aree nella seconda parte dell’anno ed a un consistente calo registrato dal mercato interno cinese.

In tema di commercio internazionale, dopo aver preso atto che il codice doganale armonizzato HS 6907 relativo al settore, sul quale il Forum aveva molto lavorato negli anni, è ora applicato da 107 Paesi, è stata espressa una ferma condanna di tutte le pratiche di “unfair trade” nell’attuale contesto segnato da gravi crisi internazionali con conseguenti squilibri nelle catene logistiche di approvvigionamento.

Gli altri principali punti all’ordine del giorno hanno riguardato le sfide che l’industria deve affrontare a livello globale in relazione alla salute e alla sicurezza sul lavoro, con particolare riguardo alle diverse legislazioni sulla silice, ed alle politiche di contrasto al cambiamento climatico, che sono presenti in tutti i paesi pur con impegni ed oneri per le imprese molto diversi tra le principali aree.

Il Forum ha preceduto la riunione dell’ISO/TC189, il comitato tecnico dell’organizzazione mondiale per la normazione tecnica del settore, che si riunisce sempre a Puebla dal 9 all’11 novembre. Insieme agli sviluppi degli standard di prodotto, il comitato ISO sarà impegnato a definire le linee guida operative per le verifiche di conformità alla norma sulla sostenibilità ISO 17889, che è stata la prima del suo genere a livello internazionale. In relazione all’emergere di un parametro sul contenuto di carbonio (embodied carbon) per i prodotti edilizi, uno specifico gruppo di lavoro valuterà poi lo sviluppo di una parallela norma anche per tale parametro.

Le associazioni dei paesi partecipanti al Forum si sono anche impegnate a coordinarsi nel corso dell’anno per possibili iniziative di comunicazione sui valori della ceramica.

La prossima riunione del Forum è prevista in Portogallo nel novembre del 2024.

Immigrazione: nel modenese sono oltre 27 mila gli iscritti alle anagrafi

Immigrazione: nel modenese sono oltre 27 mila gli iscritti alle anagrafiLa crisi economica degli ultimi anni e l’evento pandemico da Covid-19 hanno prodotto un ridimensionamento dell’intensità dei flussi migratori a cui la provincia di Modena ci aveva abituati. Nel 2022 gli iscritti alle anagrafi complessivi ammontano a 27.705 unità mentre i cancellati dalle anagrafi complessi ammontano a 23.932 unità, per un saldo migratorio totale pari a +3.773 immigranti netti (il +57,5 per cento rispetto al 2019 e +99,1 per cento rispetto al 2020).

Sono i dati emersi dal quarto numero dell’Osservatorio demografico dedicato al fenomeno migratorio, pubblicato dalla Provincia di Modena, con l’analisi dei flussi e della tipologia di presenze straniere nel territorio modenese.

In particolare, nel 2022, dopo gli anni della pandemia da Covid-19, il saldo migratorio netto torna a crescere di 3.773 unità, contrastando, seppure debolmente, il saldo naturale particolarmente negativo (-3.003 persone, dovuto a bassa natalità e ad alta mortalità) e contribuendo al parziale recupero di popolazione (+770 unità) perduta durante la crisi demografica ed economica seguita all’evento pandemico.

I Comuni con l’immigrazione netta (immigrati – emigrati) positiva e più consistente sono Carpi con 708 nuovi residenti (il 18,8 per cento del saldo migratorio totale), Sassuolo con 401 nuovi residenti (il 10,6 per cento), Vignola con 208 nuovi residenti (il 5,5 per cento del saldo), oltre a Savignano sul Panaro, Serramazzoni, Pavullo e diversi Comuni della bassa Pianura modenese colpiti nel 2012 dal terremoto e che mostrano segnali di ripresa.

Nel capoluogo il saldo tra immigrati ed emigrati è sostanzialmente nullo, con un totale di 6.266 iscritti all’anagrafe a fronte di 6.271 cancellazioni.

Nella distribuzione delle aree sovracomunali, l’immigrazione netta nella bassa pianura è di 932 nuovi residenti (il 24,7 del saldo migratorio totale), nell’area metropolitana (comprende Modena, Carpi, Sassuolo, Castelfranco, Formigine, Vignola e i comuni della cosiddetta cintura) di 2.068 nuovi residenti (il 54,8 del saldo migratorio totale) e in collina e montagna di 773 nuovi residenti (il 20,5 del saldo migratorio totale).

Per il presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia «questi dati confermano quanto il nostro territorio sia attrattivo e  quanto, la presenza di popolazione straniera, sia determinante per contrastare il trend di calo demografico che anche nel modenese è ormai sistemico. Il fatto che i cittadini stranieri aumentino deve essere accompagnato da politiche attente e azioni concrete verso l’inclusione e l’integrazione, fondamentali per una crescita coesa della comunità».

Per quanto riguarda l’età media dei flussi migratori, si riscontra una generale tendenza all’innalzamento, depotenziando così l’effetto di ringiovanimento della popolazione. In particolare, si rileva che l’età media dei flussi in ingresso è pari a 36,9 anni di età del 2022, dato in costante crescita fin dal 2012, quando l’età media era di 34,2 anni.

Tutti i dati sono consultabili sul sito della Provincia di Modena all’indirizzo:

https://www.provincia.modena.it/pubblicazione/osservatorio-demografico-della-provincia-di-modena-n-4-ottobre-2023/

 

 

Formigine in festa per il centenario delle Minime dell’Addolorata

Formigine in festa per il centenario delle Minime dell’Addolorata
Don Federico Pigoni con Sr Maria Milena, Sheela, Lucy

A Formigine non passano inosservate, perché sono vestite di bianco e sorridono sempre. Da cento anni. Era l’11 novembre 1923, infatti, quando fu firmata la convenzione tra l’Opera pia Castiglioni (oggi casa residenza per anziani) di Formigine e la congregazione delle suore Minime dell’Addolorata, fondata nel 1868 alle Budrie di S. Giovanni in Persiceto (Bologna) da santa Clelia Barbieri.

Il centesimo anniversario di presenza formiginese delle Minime dell’Addolorata viene festeggiato domenica 12 novembre con una messa in chiesa parrocchiale celebrata alle 9:20 dall’arcivescovo di Modena-Nonantola mons. Erio Castellucci.

Alle 12 all’oratorio don Bosco il sindaco Maria Costi, il vicario generale della diocesi don Giuliano Gazzetti e il parroco don Federico Pigoni inaugurano una mostra fotografica che documenta i cento anni di attività a Formigine di queste religiose.

Segue il pranzo comunitario (per prenotazioni te. 347 6627212 – 059 558245).

A Formigine le Minime si sono sempre dedicate all’assistenza sociosanitaria, sia all’Opera pia Castiglioni che all’ospedale, chiuso 25 anni fa. La comunità, che in passato è arrivata ad avere fino a una dozzina di suore, oggi è composta da tre religiose: suor Sheela e suor Lucy (provenienti dall’India) e l’italiana suor Maria Milena, in procinto di partire per il Brasile, dove si fermerà qualche mese per sostituire una consorella malata.

Abitano in un appartamento adiacente alla chiesa parrocchiale (trasformata in casa religiosa) e si occupano di assistenza e catechismo.

«Siamo felici di far parte di questa bella comunità, che ci ha accolto cento anni fa e ci fa sentire come in famiglia», afferma suor Sheela.

«La nostra parrocchia – aggiunge il parroco don Federico Pigoni – è grata alle Minime dell’Addolorata per il prezioso servizio che svolgono a favore degli anziani, malati, bambini e ragazzi. Lo fanno in silenzio e con umiltà, sull’esempio della loro fondatrice santa Clelia Barbieri».

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 11 novembre 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 11 novembre 2023Sereno al mattino con aumento della nuvolosità alta e sottile nel pomeriggio che non impedirà comunque buone condizioni di soleggiamento. Temperature in diminuzione le minime, valori compresi tra 5 e 10 gradi del settore costiero; massime quasi stazionarie comprese tra 13 e 15 gradi. Venti deboli dai quadranti occidentali. Mare al mattino da poco mosso a mosso con tendenza a graduale attenuazione del moto ondoso.

(Arpae)

Furto notturno allo Sporting Club di Sassuolo

Furto notturno allo Sporting Club di SassuoloFurto notturno – con effrazioni  – allo Sporting Club, nella notte tra mercoledì e giovedì. Ignoti, poco dopo l’una di notte, hanno scavalcato le recinzioni che cingono il club di via Vandelli saccheggiando il bar e mettendo a soqquadro gli uffici della club house. Secondo le prime ricostruzioni i malviventi erano tre, e si sono poi dati alla fuga mentre sul posto sopraggiungeva la vigilanza.

Sull’accaduto indagano i carabinieri della compagnia sassolese, presso i quali la direzione del club ha sporto denuncia, che ha acquisito le immagini registrare dai dispositivi di videosorveglianza.

Sassuolo: “Per fare entrare i sogni, bisogna aprire le porte”, sabato conversazione con Daria Vettori

Sassuolo: “Per fare entrare i sogni, bisogna aprire le porte”, sabato conversazione con Daria Vettori‘Per fare entrare i sogni, bisogna aprire le porte’: sabato 11 novembre, alle 16:00 presso il Centro per le Famiglie – sede di Sassuolo in via Caduti sul Lavoro 24, conversazione con Daria Vettori sul tema dell’accoglienza in famiglia. Iniziativa gratuita ad accesso libero.

L’incontro è dedicato a tutte le famiglie con esperienza di accoglienza e tutti quanti desiderano approfondire l’argomento.

Mentre gli adulti si confrontano, i bambini potranno giocare e condividere una merenda portata dai partecipanti!

DARIA VETTORI
Psicologa e psicoterapeuta, svolge da più di 25 anni attività clinica e di formazione individuale e di gruppo con bambini, adolescenti e famiglie, supervisione e collaborazioni con Enti Pubblici e privati. In particolare lavora nell’ambito dell’adozione e dell’affidamento famigliare, collaborando con Enti autorizzati, Associazioni e Servizi Adozione. Tra il 2007-2008 ha svolto un Internship Program presso il Children’s Hospital di Washington DC. Collabora dal 2010 con l’Università degli Studi di Parma svolgendo incarichi di docenza nei corsi: “Pedagogia dell’adozione e dell’affidamento famigliare”, “Psicologia dell’educazione”.

Automotive, la sfida verso la transizione verde: a Pamplona, in Spagna, la seconda conferenza annuale dell’Ara

Automotive, la sfida verso la transizione verde: a Pamplona, in Spagna, la seconda conferenza annuale dell’AraLa spinta verso innovazione e transizione verde del settore automotive, le trasformazioni dell’industria e dei servizi, con le ricadute sul piano dell’occupazione, sociale e della protezione dell’ambiente, sono al centro della seconda conferenza annuale dell’Associazione delle Regioni sul settore Automotive (Ara) che si tiene oggi a Pamplona, nella regione spagnola di Navarra.

L’associazione riunisce le regioni europee nei cui territori c’è una forte presenza dell’industria automobilistica e del suo indotto.

I rappresentanti delle Regioni che aderiscono all’Associazione – per l’Emilia-Romagna era presente l’assessore regionale allo Sviluppo economico, lavoro, formazione, green economy, relazioni internazionali, Vincenzo Colla assieme a María Chivite Navascués, presidente del Governo della Navarra, Kerstin Jorna, Commissione europea, direttore generale per il Mercato interno, l’industria, l’imprenditoria e le Pmi e ai rappresentanti del Comitato Europeo delle Regioni – hanno confermato il loro impegno per il raggiungimento di obiettivi europei che rappresentano una sfida per le regioni automobilistiche, comprese quelle dell’industria dei servizi.

“Da sempre il nostro Governo regionale è impegnato nel sostegno allo sviluppo e all’innovazione del settore Automotive- ha commentato l’assessore Colla-. Sul piano della transizione energetica e digitale, il settore è coinvolto in interventi e strategie di lungo termine che la Regione sta applicando in questi anni per l’intero sistema produttivo. Perciò confermiamo il nostro forte interesse a partecipare all’Associazione e siamo convinti che le regioni europee maggiormente coinvolte nell’evoluzione del settore debbano unire le forze per spingere la Commissione Europea a sviluppare nuove politiche di supporto a processi di giusta transizione”.

“Da parte nostra- ha aggiunto Colla- siamo pienamente consapevoli degli ingenti impatti occupazionali che la transizione energetica e digitale potrà avere per questo comparto. Per questo stiamo investendo in modo deciso in queste due direzioni. Abbiamo infatti approvato un Piano energetico da 4,5 miliardi e mezzo di euro per i prossimi 3 anni e possiamo contare sull’investimento europeo, nazionale e regionale del supercomputer al Tecnopolo di Bologna. Sottolineo infine l’enorme importanza che l’offerta di competenze e di formazione qualificata ha per l’evoluzione del settore. Non a caso abbiamo già programmato un investimento di 200 milioni di euro all’anno fino al 2027 sull’intera filiera dell’istruzione e formazione e ci siamo dotati di una legge unica in Italia per l’Attrazione, Valorizzazione e Permanenza di talenti a elevata specializzazione”.

Il documento approvato dalla Conferenza
La Conferenza ha approvato una dichiarazione di intenti che riconosce che la legislatura europea che si concluderà nel 2024 è stata caratterizzata da un’intensa attività legislativa per il raggiungimento di obiettivi nelle politiche industriali del settore. Il documento invita pertanto la prossima Commissione europea a occuparsi della giusta transizione di tutte le regioni attraverso la nomina di un commissario europeo con responsabilità chiave per tutti i percorsi di transizione industriale con impatto sulle economie regionali.

Tra i punti significativi del testo, la richiesta dell’istituzione di un meccanismo europeo nell’ambito del prossimo Quadro finanziario pluriennale dell’Unione europea a sostegno della transizione nell’ automotive, al fine di ridurre al minimo gli effetti negativi e mantenere la competitività globale dell’industria.

Per quanto riguarda le risorse, le Regioni ritengono fondamentale destinare risorse e sforzi pubblici alla formazione e alla riqualificazione, sia per fornire profili adeguati alle nuove esigenze dell’industria, sia per riqualificare i lavoratori già occupati nell’industria che devono adeguare e accreditare la propria formazione, le proprie competenze e conoscenze ai nuovi modelli produttivi legati alle trasformazioni digitali e sostenibili. Anche le relazioni commerciali con i Paesi terzi dovrebbero essere riviste per garantire la competitività della nostra industria su un piano di parità.

Il documento sottolinea che i regolamenti europei devono prendere in considerazione l’impatto sull’economia regionale delle misure volte a mantenere e rafforzare la competitività dell’intera filiera dell’industria automobilistica europea, e raccomanda di tenere conto delle diverse soluzioni tecnologiche, ad esempio l’elettrificazione, le tecnologie dell’idrogeno e i biocarburanti alternativi, che possono svolgere un ruolo importante nel processo di decarbonizzazione.

Accordo di collaborazione tra le associazioni del settore automotive
Durante l’incontro a Pamplona è stato firmato un accordo di collaborazione fra associazioni europee che operano nel settore automotive: l’Ara (l’associazione delle regioni europee sul settore automotive), l’Asa (l’associazione europea sulle competenze nel settore dell’automotive), e il gruppo interregionale sul futuro dell’Industria automobilistica istituito presso il Comitato Europeo delle Regioni.

L’Alleanza delle Regioni dell’automotive
È una rete politica di regioni impegnate a realizzare la transizione dell’industria automobilistica e del relativo indotto in Europa. Nata per iniziativa del Comitato europeo delle Regioni, punta a riunire i territori con un tessuto industriale specializzato nel settore automobilistico e un forte indotto che intendono non solo operare attivamente per la decarbonizzazione del settore dei trasporti e contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo, ma anche rafforzare gli ecosistemi industriali regionali e stimolare la creazione di valore, tutelando la coesione economica e sociale dei territori.

Comprende oltre 30 Regioni tra Italia, Germania, Francia, Spagna. Per l’Italia sono presenti Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Basilicata, Abruzzo e Umbria.

Foreste: potenziare la gestione sostenibile per rigenerare l’economia

Foreste: potenziare la gestione sostenibile per rigenerare l’economiaCome migliorare la gestione forestale, valorizzando il patrimonio boschivo, per contrastare la crisi climatica e allo stesso tempo creare nuove possibilità per l’economia?

La risposta arriva dal progetto europeo Life CO2PES&PEF, cofinanziato dal Programma Life della Commissione europea, che ha l’obiettivo di coniugare la conservazione della foresta, dei suoi processi e dei suoi servizi ecosistemici, aumentando gli assorbimenti di CO2 (visto che già oggi boschi e foreste italiane immagazzinano 1,24 miliardi di tonnellate di carbonio), diminuendo le perdite di carbonio per eventi estremi e massimizzando la crescita forestale, con la garanzia di poter continuare a fornire input (prodotti, legname, etc.) al sistema industriale, creando reddito e benessere per le comunità locali.

Un progetto che, grazie ai risultati ottenuti nelle aree di intervento scelte, il Demanio Forestale Forlivese e il Consorzio Comunalie Parmensi, in Emilia-Romagna, oltre alla proprietà regionale di Fusine nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ha prodotto un modello virtuoso ed efficace di protocollo di gestione forestale applicabile a tutto il patrimonio boschivo italiano, in linea con la strategia forestale nazionale.

I primi esempi di successo arrivano infatti dalle due Regioni partner di progetto, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia, che hanno tradotto le attività svolte in specifiche azioni, replicabili anche a livello nazionale e internazionale.

“Una opportunità per nuove e fondamentali analisi sui percorsi che dobbiamo intraprendere per rendere il territorio regionale maggiormente consapevole delle opportunità e delle complessità dell’irreversibile percorso che traguardi la tutela del pianeta e sappia cogliere al meglio le potenzialità di sviluppo economico e sociale dei territori montani- ha spiegato l’assessora regionale a Programmazione territoriale e paesaggistica, Forestazione, Parchi, Barbara Lori-. La necessaria riduzione dei gas climalteranti e l’adozione di pratiche capaci di aumentare in modo rilevante la capacità di assorbimento dei boschi e delle foreste d’Appennino, rappresenta la sfida principale per una vera e propria valorizzazione degli ecosistemi forestali che consenta una drastica inversione dell’attuale tendenza in cui il saldo tra emissioni e assorbimenti risulta ancora sbilanciato”.

“Il progetto Life- chiude Lori- ha permesso di capire come orientare le azioni regionali per raggiungere questi obiettivi intervenendo sulla gestione forestale, sulle pratiche applicate nella filiera foresta legno, sull’utilizzo del legname estratto e, soprattutto, ha aperto nuovi orizzonti per orientare in modo coerente la strategia forestale regionale”.

Con quasi 11 milioni di ettari, pari a un terzo dell’intero territorio nazionale, le foreste rappresentano l’infrastruttura verde più importante d’Italia, una straordinaria ricchezza ambientale e naturalistica che cresce in termini di superficie occupata e valore ecologico. Eppure, solo circa il 15% è oggetto di un piano di gestione (dati inventario forestale nazionale). Uno degli strumenti per invertire la tendenza è incrementare il valore ecosistemico ed economico delle foreste tramite una gestione forestale sostenibile e una valorizzazione delle filiere locali.

Il protocollo ha lo scopo di fornire suggerimenti utili per promuovere il prelievo di legno dai boschi presenti sul territorio nazionale favorendone un utilizzo a “cascata” per un assorbimento duraturo di CO2 che prevede l’utilizzo del legno in più fasi, usato come materia prima o materiale da costruzione, prolungandone così il ciclo. Un vantaggio dal punto di vista ecologico ed economico. E un obiettivo portato avanti anche grazie al contributo di FederlegnoArredo, partner che ha partecipato al progetto per analizzare e valutare i servizi ecosistemici forestali, definire metodologie di contabilizzazione del carbonio nei legni segati, misurare e migliorare l’impronta ambientale dei prodotti legnosi e contribuire alla definizione di uno standard di certificazione dei servizi ecosistemici.

Non solo, nell’ambito di Life CO2PES&PEF, è stata sviluppata – sotto il coordinamento del team di FederlegnoArredo – una piattaforma web interattiva, grazie alla quale è possibile utilizzare il “Carbon Tool”, uno strumento finalizzato al calcolo dello stock netto di carbonio nel legno segato, in relazione alle diverse specie legnose tipiche dei boschi italiani ed europei. Inoltre, tra le policy sperimentate ci sono stati i “Pagamenti per i Servizi Ecosistemici”, uno strumento ancora poco diffuso nelle politiche di gestione territoriale, che intende facilitare il riconoscimento economico e un’integrazione del reddito per chi intraprende pratiche forestali “climaticamente intelligenti”.

Life CO2PES&PEF si è anche inserito nello spiraglio di un’iniziativa più ampia: il Crea, il principale ente italiano di ricerca agroalimentare, ha consegnato al ministero delle Politiche agricole il documento (solo relativo alle foreste) che è di fatto il decreto attuativo della legge 41/2023, quella che istituisce il registro italiano dei crediti di carbonio derivanti da attività agroforestali, come azioni di incremento dello stoccaggio di CO2, di prevenzione del dissesto idrogeologico e degli incendi.

Grazie a questo registro, le aziende potranno investire e sostenere iniziative con ricadute positive e dimostrabili su un territorio specifico. Le imprese troveranno sul portale coordinato dal Crea una mappa di tutti i progetti attivi e in cui possono investire su benefici che vanno oltre la cattura di CO2, come il miglioramento della biodiversità, della ricettività turistica, la lotta alla siccità.

“Gli ecosistemi forestali offrono servizi vitali come regolazione idrica, biodiversità, cattura di carbonio e produzione di legno- ha affermato il professore della Scuola Superiore Sant’Anna, capofila di progetto, Fabio Iraldo-. Pertanto, è essenziale migliorare la loro resilienza contro il cambiamento climatico, compresi incendi e siccità, per garantire la sostenibilità a lungo termine di questi benefici ambientali ed economici. A questo fine, è necessario valorizzare la filiera legno, creando una filiera più collaborativa e promuovendo l’uso a cascata del legno. Inoltre, è essenziale attribuire un valore monetario ai servizi ecosistemici, ad esempio il carbonio assorbito attraverso azioni di gestione sostenibile delle foreste, attirando investimenti da parte di imprese e soggetti privati che possano incrementare la conservazione degli ecosistemi forestali.”

Le potenzialità del registro sono già state dimostrate dal progetto Life CO2PES&PEF, che, insieme all’ente internazionale Pefc, partner di progetto, ha sviluppato uno standard che detta le modalità per intervenire sulle foreste e ne calcola la CO2 assorbita o evitata.

Ad esempio, il Consorzio Comunalie Parmensi ha già venduto mille crediti (ossia mille tonnellate di CO2 equivalente) a Dallara automobili e 8mila crediti a Leroy Merlin Italia.

Questi i Partner del progetto: Scuola Superiore Sant’Anna (capofila), Consorzio Comunalie Parmensi, FederlegnoArredo, Legambiente, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Regione Emilia-Romagna, Unione dei comuni della Romagna Forlivese e Università degli Studi di Milano.

Per info: www.lifeco2pefandpes.eu

Iren, il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 30 settembre 2023

Iren, il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 30 settembre 2023Il Consiglio di Amministrazione di IREN S.p.A. ha approvato in data odierna i risultati consolidati al 30 settembre 2023.

“I risultati appena approvati, con la crescita dell’EBITDA del 13%, confermano ancora una volta l’efficacia del modello multi-business di Iren che consente la rapida integrazione delle società acquisite, accelerando ulteriormente il raggiungimento degli obiettivi industriali – dichiara Luca Dal Fabbro, Presidente esecutivo di Iren – Il Gruppo ha rafforzato ulteriormente la leadership nei territori storici in cui opera, anche attraverso l’assunzione di 400 persone, dimostrando grande capacità adattiva ai mutati scenari economici e una naturale propensione a generare valore per azionisti e stakeholder.”

“I positivi risultati comunicati negli scorsi mesi vengono consolidati a fine settembre con un incremento dell’utile netto del 26%, anche grazie ai costanti investimenti che consentono a Iren di progredire verso gli ambiziosi obiettivi del Piano Industriale. – afferma Paolo Signorini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Iren – Il nostro impegno proseguirà nei prossimi anni, rafforzando ulteriormente il ruolo di Iren quale partner di riferimento nella transizione energetica e nello sviluppo dei territori e delle comunità.”

Principali indicatori
• Margine Operativo Lordo (EBITDA) pari a 857 milioni di euro (+13% rispetto a 759 milioni di euro al 30/09/2022). L’incremento dell’EBITDA è principalmente determinato dal recupero della marginalità della BU Mercato, dalla crescita organica dei business regolati (+20 milioni di euro) e dall’integrazione delle società acquisite (+20 milioni di euro) in un contesto caratterizzato da maggiori costi per effetto dell’inflazione, minor contributo dal teleriscaldamento e dalla vendita di energia sul mercato dei servizi di dispacciamento (MSD).
• Risultato operativo (EBIT) pari a 325 milioni di euro (+1% rispetto ai 321 milioni di euro al 30/09/2022), in quanto risente dei maggiori accantonamenti al fondo rischi per 41 milioni di euro relativi al Decreto Legge Sostegni ter riguardante il “price cap” sui prezzi dell’energia elettrica generata da fonti rinnovabili, di cui 14 milioni di euro riferiti al 2022 e 27 milioni di euro riguardanti il 2023.
• Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti pari a 177 milioni di euro (+26% rispetto a 141 milioni di euro al 30/09/2022).
• Investimenti tecnici e lavori di efficienza energetica pari a 781 milioni di euro in crescita del 4% rispetto al 2022, volti principalmente allo sviluppo delle infrastrutture territoriali, a migliorare la qualità del servizio, in particolare nel settore idrico, e a sostenere la transizione energetica.
• Indebitamento finanziario netto pari a 3.930 milioni di euro (+17% rispetto a 3.347 milioni di euro al 31/12/2022) sostanzialmente in linea (+10 milioni di euro) con il valore al 30 giugno 2023. Rispetto al 31 dicembre 2022 si tratta di un incremento riconducibile prevalentemente agli investimenti realizzati nel periodo e all’incremento temporaneo del capitale circolante.
• Ottimi risultati degli indicatori di performance ESG in linea rispetto alle previsioni di Piano e in miglioramento rispetto al 2022: +30% di materia recuperata negli impianti del Gruppo, +72% di produzione di biometano, raccolta differenziata pari al 71% e calo del -5% dei prelievi idrici per abitante al giorno.
• Organico complessivo pari a 10.979 dipendenti, in incremento di circa 400 persone rispetto al 31/12/2022.

Bando cultura, sport e sociale 2023/2024 del Comune di Fiorano

Bando cultura, sport e sociale 2023/2024 del Comune di FioranoNella giornata dell’8 novembre è stato pubblicato il bando per la richiesta di contributi economici 2024 al fine di sostenere i progetti e le iniziative di chi opera a vario titolo in ambito artistico, culturale, musicale, sportivo e sociale (in modo complementare e sussidiario rispetto ai servizi comunali). Questi progetti dovranno realizzarsi indicativamente tra dicembre 2023 e il primo semestre del 2024, con priorità alle iniziative pensate in occasione delle festività natalizie.

Il bando – facilmente rintracciabile sul sito comunale nella sezione Trasparenza-Altri Bandi e Avvisi – è rivolto a enti, associazioni, istituti, comitati, gruppi spontanei e privati, e prevede l’invio (o la consegna) della domanda entro e non oltre domenica 26 novembre 2023. Partecipare al bando è possibile solo attraverso l’apposita modulistica reperibile sul sito, con apposte data e firma.

I richiedenti sono invitati a presentare la domanda prioritariamente via mail, all’indirizzo: sport@fiorano.it, allegando fotocopia del documento d’identità del legale rappresentante. È inoltre consentito consegnarla anche a mano preferibilmente previa richiesta di appuntamento, presso il Servizio Cultura (Palazzo Astoria 3° piano, Piazzetta Martiri Partigiani Fioranesi 1 – 41042 Fiorano Modenese).

Per informazioni: Ufficio Associazionismo 0536/833433 o 339/7501725; Ufficio sport sport@fiorano.it o 0536/833415 (per società sportive).

 

Granchio blu, le ricette di chef stellati per cucinarlo insieme ai prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna

Granchio blu, le ricette di chef stellati per cucinarlo insieme ai prodotti Dop e Igp dell’Emilia-RomagnaDalla pizza al risotto, dalla zuppa al gelato: ingrediente principale, un ospite indesiderato dell’Adriatico, il granchio blu, in un matrimonio di sapori con alcuni dei 44 prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna e le eccellenze ittiche dell’Adriatico.

Sono le ricette realizzate da chef stellati del calibro di Igles Corelli, Fulvio Pierangelini, Gianfranco e Paola Vissani, Philippe Leveille, Valentino Marcattili, Salvatore Tassa e Filippo Venturi (miglior pizzaiolo emergente 2023 per il Gambero Rosso), presto disponibili online su un’apposita pagina del sito dell’Assessorato regionale all’Agricoltura dell’Emilia-Romagna.

Un ricettario realizzato anche in versione cartacea e distribuito nei canali della ristorazione regionale, in quello Horeca e a fiere ed eventi turistici, supportato anche da una campagna social per contrastarne la presenza in Adriatico, favorendone la commercializzazione e il consumo domestico oramai stanziale, che costituisce un serio pericolo per l’ecosistema marino e le attività ittiche locali.

Basti pensare che il Callinectes Sapidus (questo il nome scientifico del granchio blu) sta fortemente mettendo a repentaglio l’“oro grigio” della zona di Goro e Comacchio, gli allevamenti di vongole locali (circa 60 le cooperative di pescatori attive con 1.700 addetti) che con 16mila tonnellate annue rappresentano il 50% della produzione italiana e il 40% di quella europea. Nello scorso agosto le semine di novellame (i neonati delle vongole) sono andate in gran parte distrutte, mettendo a rischio la produzione 2024.

Senza considerare i danni a reti di pesca e lo squilibrio della catena alimentare marina generato da questo mollusco, proveniente dall’Oceano Atlantico e velocemente adattatosi alle condizioni del nostro Adriatico, la cui femmina può deporre fino a 8 milioni di uova.

“Con questo evento promosso assieme allo chef Igles Corelli, la Regione vuole mettere in evidenza le possibilità di consumo alimentare del granchio blu, un prodotto già largamente consumato in altri Paesi del mondo- commentano il presidente Bonaccini e l’assessore Mammi-. Allo stesso tempo sono diverse le azioni che abbiamo messo in campo in accordo con i consorzi, le cooperative di pesca, le associazioni dei pescatori in questi mesi, non ultimo un bando già attivo che mette a disposizione 1 milione di euro di ristori, per il sostegno al reddito delle imprese di pesca. Come Regione siamo fortemente impegnati nella difesa del patrimonio colturale marino, e di un equilibrato ecosistema che sta venendo messo a repentaglio dalla proliferazione di questo predatore – continuano-. Ribadiamo la richiesta che venga riconosciuto lo stato di emergenza o di crisi di questo settore in modo da attivare provvedimenti come la proroga e la sospensioni dei mutui, altrimenti rischiamo di mettere in ginocchio il lavoro di tantissime imprese e cooperative”.

“Il comune di Goro si è attivato fin dai primi giorni a fianco delle cooperative di pesca, di fronte a un problema che rischia seriamente di pregiudicare l’economia di un intero territorio- ha ricordato la sindaca di Goro, Maria Marika Bugnoli-. Questo evento è importante perché accende i riflettori su una situazione problematica della nostra comunità e mette in luce una possibile opportunità. Senza dimenticare che pescatori e acquacoltori e le loro famiglie hanno necessità in primis di vedersi garantiti indennizzi a tutela del reddito e della sostenibilità economica del loro lavoro quotidiano. Le istituzioni sono unite per raggiungere questo obiettivo”.

“Grazie alla Regione Emilia-Romagna per l’attenzione e l’impegno nei confronti delle marinerie di Comacchio e Goro, a fronte di questo problema che continua a presentarsi in modo massiccio- ha detto il sindaco di Comacchio, Pierluigi Negri-. Servono subito ristori e indennizzi per le nostre imprese e cooperative, per il sostegno delle attività in crisi e delle famiglie. È fondamentale che venga dichiarato al più presto lo stato di emergenza nazionale”.

Le ricette sono state presentate oggi dagli chef nel corso di un evento a Goro, nel ferrarese, alla presenza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dell’assessore Regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Alessio Mammi, della sindaca di Goro, Maria Marika Bugnoli, del sindaco di Comacchio, Pierluigi Negri, dei rappresentanti di Chef to Chef Emilia-Romagna Cuochi, oltre a operatori della pesca e dell’acquacoltura, della ristorazione della Riviera Romagnola e biologi esperti del settore, tra cui anche Giuseppe Castaldelli del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Prevenzione dell’Università di Ferrara.

L’iniziativa fa seguito a un’altra importante azione di contrasto avviata dalla Giunta regionale: un milione di euro di ristori per le imprese produttrici di vongole che abbiano subìto forti perdite economiche. Risorse messe a disposizione anche per compensare i costi derivati dallo smaltimento dei granchi blu finiti nelle reti (tra luglio e ottobre sono state sbarcate circa 800 tonnellate del Callinectes Sapidus tra Goro e Comacchio). La Regione ha inoltre chiesto da mesi una strategia di contrasto al granchio blu più strutturata a livello nazionale, anche attraverso il tavolo tecnico istituito dal Ministero con le Regioni, le associazioni delle cooperative di pesca e i principali istituti nazionali.

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