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martedì, 29 Aprile 2025
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Al Cineporto il grande cinema di Cannes: rassegna di quattro proiezioni

Al Cineporto il grande cinema di Cannes: rassegna di quattro proiezioni

Alcuni tra i migliori film premiati nell’ultimo decennio a Cannes con la Palma d’oro “sbarcano” al Cineporto dell’Emilia-Romagna per una rassegna di proiezioni, “Cine-Palmes”, che porta nell’hub di Fiorano Modenese quattro capolavori autoriali del cinema internazionale. La programmazione si svolge in altrettanti martedì di luglio: prende il via il 9, con la visione del pluripremiato Anatomia di una caduta, e continua nelle successive serate del 16, del 23 e del 30. Appuntamento sempre alle ore 21 nella struttura all’avanguardia di via Braida 22-24-26; online, sul sito www.cineportoemiliaromagna.it, è già possibile acquistare i biglietti per un percorso partecipato che punta a offrire una vera e propria esperienza culturale di alto livello.

La rassegna. “Cine-Palmes” rappresenta un’occasione speciale per riscoprire opere di valore premiate appunto al Festival francese di Cannes, che hanno dunque un posto nella storia del cinema contemporaneo, ma non si limita a questo. Oltre alla proiezione dei film, infatti, la rassegna promossa dalla casa di produzione Scarabeo Entertainment propone un momento di confronto e approfondimento sulle stesse pellicole grazie alla presenza in “sala” di esperti del settore cinematografico, critici e non solo. Anche per questo motivo il contesto del Cineporto dell’Emilia-Romagna diventa un osservatorio privilegiato nel quale trascorrere quattro serate estive per vivere e indagare il meglio della “settima arte”.

I temi del sociale. “Cine-Palmes” è la seconda rassegna proposta dal Cineporto dell’Emilia-Romagna e segue l’esperienza positiva della scorsa primavera, quando nel polo culturale di Fiorano Modenese inaugurato nel 2022 aveva debuttato “CineOutsider – Cinema nel reale tra fiction e documentario”, un’iniziativa articolata in tre proiezioni. La nuova kermesse aumenta il numero dei film (quattro) e conferma il focus sui temi del sociale: sebbene diverse per genere e tematica, le opere condividono una profonda attenzione per le dinamiche sociali e personali, presentando al pubblico una visione critica e stimolante delle realtà contemporanee attraverso storie potenti e provocatorie.

I film. Si comincia martedì 9 luglio con Anatomia di una caduta (Francia – 152’ – 2023) di Justine Triet; Serena Nannelli, giornalista e critica cinematografica, introduce la pellicola che esplora il dramma familiare e le diverse sfaccettature della giustizia, mettendo in luce come eventi traumatici possano rivelare le complessità dei rapporti umani e della verità soggettiva. Palma d’oro al Festival di Cannes 2023, l’opera è stata anche candidata agli Oscar 2024 come miglior film.

Martedì 16 è volta di Triangle of sadness di Ruben Östlund (Svezia, Francia, Germania – 147’ – 2022). A Marco Albanese, critico cinematografico e curatore del sito web “Stanze di cinema”, è affidata l’introduzione di questo film, una satira pungente sul mondo del lusso e delle apparenze attraverso il quale si criticano duramente le disuguaglianze sociali e la superficialità delle relazioni basate sul denaro e lo status. Premiato a Cannes 2022, è stato candidato agli Oscar (miglior film) e ai Golden Globe 2023 (miglior film commedia o musicale).

Martedì 23 tocca a Titane di Julia Ducournau (Francia, Belgio – 108’ – 2021), opera che utilizza il body horror per affrontare temi di identità, trasformazione e accettazione, spingendo gli spettatori a riflettere su cosa significhi essere umano in un mondo che spesso respinge il “diverso”. Cesare Barbieri, programmer per il Bellaria Film Festival e socio fondatore del centro di cinema d’autore “Approdi”, guida il pubblico attraverso il film, premiato nel 2021 a Cannes e al Toronto International Film festival (riconoscimento del pubblico).

Infine, martedì 30 la rassegna si conclude con la proiezione di I, Daniel Blake di Ken Loach (Regno Unito, Francia, Belgio – 100’ – 2016). La pellicola, presentata dalla montatrice e redattrice Elisa Caccioni, costituisce un toccante ritratto della lotta quotidiana di un uomo contro un sistema burocratico spietato, evidenziando le ingiustizie sociali e la dignità dei singoli di fronte alle avversità. L’opera, Palma d’oro nel 2016, l’anno successivo si è aggiudicata il British Academy Film award (miglior film britannico).

L’intervento di Alessandra Stefani. «“Cine-Palmes” è la seconda rassegna cinematografica di proiezioni curata dal Cineporto, la prima si è concentrata sul cinema del reale; siamo da poco tempo reduci dal Festival di Cannes, abbiamo quindi deciso di proporre quelle che secondo noi sono le più belle Palme d’oro degli ultimi dieci anni del Festival». Lo afferma Alessandra Stefani, produttrice, regista, fondatrice di Scarabeo Entertainment e del Cineporto dell’Emilia-Romagna, che sottolinea anche «la rinnovata attenzione al cinema d’autore che ha lasciato il segno, raccontato al pubblico da una selezione di critici, ospiti delle quattro serate». Questa nuova proposta di valore, comunque, rientra nell’ambito di una strategia di respiro più ampio: «Il mio obiettivo – aggiunge Stefani – è che il Cineporto diventi un punto di riferimento della provincia di Modena per un’offerta culturale che oltre al cinema coinvolgerà arte, musica e ricerca, con un programma ricco di sorprese a cui stiamo lavorando per l’inverno 2024».

La formula. L’ingresso a ogni serata, comprensivo di proiezione e snack, ha un costo di 10 euro. I biglietti per i singoli eventi sono acquistabili online su www.cineportoemiliaromagna.it, anche collegandosi al sito web inquadrando il Qr code presente sulle locandine della rassegna in corso di distribuzione sul territorio. Sono inoltre disponibili alla cassa del Cineporto dell’Emilia-Romagna la sera stessa di ciascuna proiezione. Maggiori informazioni via mail (info@scarabeoentertainment.it) e al telefono (0536.078770).

Emilia Centrale: Federica Rinaldi nuova dirigente amministrativa

Emilia Centrale: Federica Rinaldi nuova dirigente amministrativaLa Bonifica dell’Emilia Centrale ha una nuova dirigente amministrativa: è Federica Rinaldi, che il presidente Lorenzo Catellani e il direttore generale Domenico Turazza hanno ufficialmente presentato in occasione dell’ultimo recente Consiglio d’Amministrazione dell’ente.

Reggiana, 49 anni, laureata in Economia e Commercio all’Università di Parma Rinaldi, prima d’approdare all’Emilia Centrale, ha maturato solide e robuste esperienze professionali: per dieci anni, presso Unieco Soc.Coop all’interno dell’Ufficio partecipate, in qualità di Responsabile amministrativa di diverse società del Gruppo, Consortili, Consorzi e società Immobiliari aventi soci gruppi bancari e altre Soc. Cooperative in ambito costruzioni. Successivamente, nel triennio 2017-2020, ha ricoperto l’incarico di Direttore Amministrativo e del personale della Gema Magazzini Generali – BSGSPV – Spa di Castelnovo Sotto (RE), magazzino per la stagionatura del Parmigiano Reggiano. Da marzo 2020 a settembre 2022 si sposta a Milano presso la Nadella Spa di proprietà del Fondo d’Investimento anglosassone ICG, in qualità di Direttore Amministrativo del gruppo e del personale. Rientra in Emilia negli ultimi anni, selezionata dal Fondo d’Investimento 4R (fondo d’investimento italiano, inizialmente partecipato da Cassa depositi e prestiti) per seguire il bilancio civilistico e del gruppo Fagioli spa di Calerno (RE).

A Federica Rinaldi è andato il benvenuto e l’augurio di buon lavoro da parte di tutto il CdA della Bonifica dell’Emilia Centrale.

Tour de France: l’Emilia-Romagna si veste di giallo e dà il benvenuto alla Carovana e ai grandi campioni della Grande Boucle

Tour de France: l’Emilia-Romagna si veste di giallo e dà il benvenuto alla Carovana e ai grandi campioni della Grande BoucleIl conto alla rovescia è finito e sabato 29 giugno l’Emilia-Romagna vestita di giallo si prepara a dare il benvenuto alla Carovana del Tour de France, che per la prima volta nella sua storia prenderà il via dall’Italia.

Grand Départ Florence Emilie-Romagna: un grande progetto partito tre anni fa e diventato realtà grazie al gioco di squadra tra istituzioni locali e nazionali e all’impegno di tutto un territorio e di tutte le sue comunità.

E che dal 29 giugno all’1^ luglio garantirà all’Emilia-Romagna una ribalta mondiale senza precedenti, che solo la corsa ciclistica a tappe più prestigiosa e il terzo evento sportivo più seguito al mondo dopo le Olimpiadi e i Mondiali di calcio può offrire. Con un indotto calcolato in circa 30 milioni di euro e 150mila presenze turistiche stimate, con picchi fino al 90% delle camere disponibili già prenotate nelle città toccate dalla Carovana gialla.

A Rimini, città di arrivo della prima tappa, sono più di 250 i giornalisti accreditati al Media Center della sala stampa allestita al Palacongressi, con oltre 200 TV da tutto il mondo.

“E’ un orgoglio e una grande soddisfazione aver portato il Tour de France in Emilia-Romagna, il coronamento di un impegno forte per lo sport che abbiamo perseguito con convinzione in questi anni, facendo dell’Emilia-Romagna un’autentica Sport Valley. Senza fare differenza tra i grandi eventi come questo e la pratica sportiva di base, fondamentale per migliorare la coesione sociale delle comunità- ha detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. Quello dello sport è un linguaggio universale, che unisce le persone. E niente come lo sport può servire a valorizzare e promuovere un territorio, anche da un punto di vista turistico, a partire dalla nostra bellissima Romagna che un anno fa è stata colpita dall’alluvione. Grazie a quanti hanno reso possibile quello che all’inizio sembrava solo un bellissimo sogno: Davide Cassani, presidente di Apt Servizi, Christian Prudhomme, direttore del Tour, che ha creduto nel nostro progetto, Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della Presidenza e coordinatore del progetto, i sindaci, i collaboratori della Regione e tutte le Istituzioni nazionali e i territori che hanno lavorato insieme a noi. Ora non ci resta che goderci questo straordinario appuntamento sportivo e le emozioni che saprà regalarci”.

 

Tre tappe, una regione in festa

Firenze-Rimini, Cesenatico-Bologna, Piacenza-Torino: tre tappe, 38 località attraversate, e un’intera regione protagonista, che in questi giorni accoglierà la carovana e i campioni del Tour vestita a festa. Tanti gli edifici che lungo il percorso delle tre tappe si stanno illuminando di giallo: dal Castello di San Leo, in Valmarecchia (Rn), al Grattacielo di Cesenatico, dal Ponte di Tiberio, l’Arco d’Augusto e Castel Sismondo a Rimini, ai viali di Bologna, da Piazza Cavalli a Piacenza alle rotonde in fiore di Cervia, in occasione di Cervia Città Giardino.

Sabato 29 giugno, dopo un percorso di 206 km iniziato in Piazza della Signoria a Firenze, l’arrivo a Rimini della Carovana del Tour, composta da oltre 100 veicoli, è previsto intorno alle ore 16.05 mentre i primi corridori sono attesi intorno alle 17.30.

La linea del traguardo è posta in corrispondenza della via Lagomaggio, all’altezza del Bagno 72.

A dare il benvenuto al Tour, oltre ai principali monumenti illuminati di giallo, la grande scritta dedicata a La Grand Départ lunga 36 metri che campeggia al porto, e poi i due omaggi a Marco Pantani: una statua alta 5 metri realizzata dal designer Aldo Drudi e posizionata guardando il ponte di Tiberio, e la nuova pista ciclabile di via Montescudo, in rosa e giallo, a ricordare i trionfi del grande ciclista al Giro d’Italia e al Tour de France.

Ma sarà tutto il territorio riminese a vestirsi a festa. Tra le tante installazioni anche quella che nei dieci giorni precedenti il Tour interessa la Fortezza di San Leo, con giochi di luce e un suggestivo videomapping con protagonisti i ciclisti italiani che hanno partecipato al Tour e gli atleti che l’hanno vinto, a cui si alterneranno immagini di San Leo e del territorio delle Terre dei Malatesta e del Montefeltro.

Tutti gli aggiornamenti sul sito ufficiale https://www.letouritalia.it/ 

Contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, due segnalazioni tra Sassuolo e Formigine

Contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, due segnalazioni tra Sassuolo e FormigineI Carabinieri della Compagnia di Sassuolo, durante un servizio di controllo del territorio finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno identificato un 19enne trovato in possesso di dieci grammi di hashish.

A carico di un 22enne, che si aggirava a piedi nel centro del comune di Formigine, è stato invece operato il sequestro di alcuni grammi di hashish, detenuti per uso personale.
Entrambi i giovani sono stati segnalati alla Prefettura di Modena.

Primo consiglio comunale della nuova legislatura a Formigine

Primo consiglio comunale della nuova legislatura a FormigineSi è svolto ieri – 26 giugno – a Formigine il primo consiglio comunale della nuova legislatura, nella cornice di piazza Calcagnini, all’aperto come da tradizione formiginese. Ha aperto i lavori il sindaco uscente Maria Costi, in qualità di consigliere anziano che ha ottenuto più voti di preferenza personali, come previsto dalla norma. Dopo il giuramento del sindaco Elisa Parenti, l’aula ha eletto all’unanimità Antonietta Vastola (Partito Democratico) come presidente del consiglio comunale e Davide Romani (Lega Prandi Sindaco) come vicepresidente.

“A tutti coloro che mi hanno votato – ha esordito il Sindaco a margine del giuramento –  ma anche a coloro che non lo hanno fatto va il mio immediato ringraziamento perché hanno comunque partecipato insieme a noi alle elezioni amministrative. Il processo elettorale rappresenta quella mediazione democratica che permette di confrontare visioni, paragonare proposte e programmi, mediare i conflitti, individuare responsabilità e figure adeguate a reggere una comunità locale, una regione, il governo di un paese. A tutti noi spetta il compito di provare a dimostrare che i cittadini possono avere fiducia nelle istituzioni, che si può fare politica e amministrare una città con onestà, trasparenza, senza interessi personali, ascoltando le persone e provando a risolvere i loro problemi. Starà senz’altro in primis a me e alla nostra giunta, dare dimostrazione di impegno e abnegazione. Il ringraziamento va subito a Maurizio Prandi e Simona Sarracino, che al processo elettorale hanno dato un contributo fondamentale come candidati a Sindaco”.

Il Sindaco ha poi illustrato i primi indirizzi di governo presentando la giunta al consiglio e alla città, come prevede la normativa: “La nostra comunità –  ha continuato Elisa Parenti – ha espresso chiaramente la sua voce per dire cosa chiede alla prossima amministrazione. Ma le questioni della nostra città vanno senz’altro contestualizzate per capirle meglio a livello globale per affrontarle ancora meglio a livello locale. Penso alle grandi sfide che abbiamo davanti: la questione demografica e gli strumenti dei servizi all’infanzia per arginarla, la sfida attualissima del cambiamento climatico, della transizione energetica e della sicurezza idrogeologica che ci ha impegnato da subito nel monitoraggio costante dei fiumi, la centralità delle frazioni e la fondamentale questione della sicurezza, su cui occorre non fare nemmeno un passo indietro e adeguare gli strumenti ai problemi nuovi dell’oggi”.

Maggioranza e opposizione hanno infine eletto le loro rappresentanze in seno al consiglio dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico: Per la maggioranza siederanno in unione i consiglieri Alessandro Neviani, Giovanni Zini, Giulio Gibellini, Giulia Santunione, mentre i tre componenti designati dalla minoranza saranno i consiglieri Simona Sarracino, Maurizio Prandi, Francesco Borrelli.

Oggi Assemblea degli azionisti Iren

Oggi Assemblea degli azionisti IrenIn data odierna l’Assemblea Ordinaria degli Azionisti di IREN S.p.A. ha approvato il Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2023 di IREN S.p.A., la Relazione sulla gestione e la proposta di destinazione dell’utile di esercizio pari ad Euro 172.284.624,39, così come deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 18 aprile 2024, come segue:

  • Quanto ad Euro 8.614.231,22 pari al 5% dell’utile di esercizio, a riserva legale;
  • Quanto ad Euro 154.550.647,59 a dividendo agli Azionisti, corrispondente ad Euro 0,1188 per ciascuna delle n. 1.300.931.377 azioni ordinarie costituenti il capitale sociale della Società con la precisazione che le azioni proprie non beneficeranno del dividendo; il dividendo sarà posto in pagamento a partire dal giorno 24 luglio 2024, contro stacco cedola il 22 luglio 2024 e record date il 23 luglio 2024;
  • In un’apposita riserva di utili portati a nuovo, l’importo residuo pari ad almeno Euro 9.119.745,58.

 

L’Assemblea degli azionisti ha inoltre: (i) nominato un nuovo componente del Consiglio di Amministrazione proposto da Finanziaria Sviluppo Utilities s.r.l. (“FSU”) con durata in carica sino all’approvazione del Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2024; (ii) approvato la sezione prima (“Politiche sulla Remunerazione 2024”) della Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2024 e sui compensi corrisposti 2023; (iii) espresso voto favorevole sulla “Sezione Seconda” (Compensi corrisposti esercizio 2023”) della Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2024 e sui compensi corrisposti 2023; (iv) approvato la rimodulazione, limitatamente al solo periodo di vacancy conseguente alle dimissioni dell’ing. Armani e perdurato dal 12 giugno 2023 al 30 agosto 2023, dell’importo massimo per la remunerazione degli Amministratori investiti di particolari cariche stabilito dall’Assemblea, onde consentire al Consiglio di Amministrazione di riconoscere a Presidente e Vicepresidente esecutivi un compenso integrativo per l’esercizio, proporzionale agli aggiuntivi poteri e responsabilità nel suddetto periodo; (v) nominato il Collegio Sindacale e il suo Presidente per il triennio 2024-2025-2026 e determinato i relativi compensi.

NOMINA DI UN CONSIGLIERE DI AMMINISTRAZIONE
L’Assemblea degli Azionisti di IREN S.p.A. ha proceduto alla nomina, su proposta dell’azionista FSU S.r.l., della prof.ssa Paola Girdinio quale Consigliere di Amministrazione della Società, in sostituzione del Consigliere Dott. Paolo Signorini.
La prof.ssa Paola Girdinio, che rimarrà in carica fino alla scadenza del mandato del Consiglio di Amministrazione in carica (approvazione del Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2024), è attualmente Docente ordinario di Elettrotecnica presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Genova, di cui è stata Preside dal 2008 al 2012. Ha in precedenza ricoperto cariche nei Consigli di Amministrazione di Enel, Ansaldo STS, del Distretto ligure delle tecnologie marine, Banca Carige, della società D’Appolonia, di Fondazione Carige, di Banca Popolare di Bari. Ricopre attualmente gli incarichi di Consigliere di Amministrazione in Ansaldo Energia e in Ansaldo Nucleare, nonché di Presidente del Centro di Competenza sulla sicurezza e ottimizzazione delle infrastrutture strategiche 4.0. È presidente dell’Osservatorio Nazionale per la Cyber Security, Resilienza e Business Continuity dei Sistemi Elettrici.
All’atto della presentazione della candidatura, la prof.ssa Girdinio ha dichiarato di essere in possesso dei requisiti di onorabilità prescritti dalla vigente normativa nonché dei requisiti di indipendenza ai sensi di quanto previsto dal Testo Unico della Finanza nonché dal Codice di Corporate Governance delle Società Quotate (gennaio 2020) secondo le valutazioni di governance adottate da IREN S.p.A.
Il Consiglio di Amministrazione provvederà a svolgere le valutazioni di sua competenza con riferimento ai suddetti requisiti in occasione della prima seduta utile e provvederà a darne tempestiva comunicazione al mercato.

NOMINA DEL COLLEGIO SINDACALE
Con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023 si è concluso il mandato del Collegio Sindacale in carica. In data odierna, l’Assemblea degli Azionisti ha provveduto pertanto a nominare il nuovo Collegio Sindacale della società che rimarrà in carica per gli esercizi 2024/2025/2026 (scadenza: data di approvazione del bilancio dell’esercizio 2026).
I componenti del nuovo Collegio Sindacale sono: Ugo Ballerini, Donatella Busso e Simone Caprari (membri effettivi) e Lucia Tacchino (membro supplente) nominati dalla lista n. 1 presentata da FSU Srl, FCT Holding SpA (anche quale mandataria di Metro Holding Torino srl) e Comune di Reggio Emilia e votata dalla maggioranza, a cui si aggiungono Sonia Ferrero e Fabrizio Riccardo Di Giusto (membri effettivi) e Carlo Bellavite Pellegrini (membro supplente) nominati dalla lista n. 2 presentata da Amundi Asset Management SGR S.p.A. gestore dei fondi: Amundi Risparmio Italia, Amundi Sviluppo Attivo Italia, Amundi Impegno Italia – B e Amundi Valore Italia Pir; Anima Sgr S.p.A. gestore del fondo Anima Iniziativa Italia; Arca Fondi Sgr S:P:A. gestore dei fondi: Fondo Arca Azioni Italia, Fondo ARCA Economia Reale Bilanciato Italia 30 e Fondo Arca Economia Reale Bilanciato Italia 55; BancoPosti Fondi S.p.A. SGR gestore del fondo BancoPosta Rinascimento; Eurizon Capital S.A. gestore del fondo Eurizon Fund comparti: Italian Equity opportunities, Equity Europe LTE e Equity Italy Smart volatility; Eurizon Capital SGR S.p.A. gestore dei fondi: Eurizon Pir Italia Azioni, Eurizon Azioni Italia, Eurizon Azioni Pmi Italia, Eurizon Pir Italia 30, Eurizon Progetto Italia 70, Eurizon Progetto Italia 20 e Eurizon Progetto Italia 40; Fideuram Asset Management Ireland gestore del fondo Fonditalia Equity Italy; Fideuram Intesa Sanpaolo Pirvate Banking Asset Management Sgr S.p.A. gestore dei fondi: Fideuram Italia, Piano Azioni Italia, Piano Bilanciato Italia 30 e Piano Bilanciato Italia 50; Interfund Sicav – Interfund Equity Italy; Generali Asset Management S.p.A. Società di gestione del Risparmio, in qualità di gestore delegato in nome e per conto di: General Investments SICAV Euro Future Leaders, Generali Smart Funds PIR Valore Italia e Generali Smart Fund PIR Evoluzione Italia; Kairos Partners Sgr S.p.A. in qualità di Management Company di Kairos International Sicav – Comparti Italia, Made in Italy e Key; Mediolanum Gestione Fondi Sgr S.p.A. gestore dei fondi: Mediolanum Flessibile Futuro Italia e Mediolanum Flessibile Sviluppo Italia, votata dalla minoranza.
L’Assemblea degli azionisti ha, inoltre, nominato Sonia Ferrero alla carica di Presidente del Collegio Sindacale per gli esercizi 2024/2025/2026.

Tenuto conto della proposta in tal senso presentata da FSU Srl, l’Assemblea ha determinato il compenso da corrispondere ai membri del Collegio Sindacale in misura pari ad Euro 60.000 lordi annui per il Presidente ed Euro 40.000 lordi annui per i membri effettivi.
Tutti i membri del nuovo Collegio Sindacale sono in possesso dei requisiti di indipendenza di cui alle previsioni di legge e regolamentari.
All’atto della presentazione delle rispettive candidature i neo-nominati componenti del Collegio Sindacale hanno dichiarato di essere in possesso dei requisiti di onorabilità prescritti dalla vigente normativa nonché dei requisiti di indipendenza ai sensi di quanto previsto dal Testo Unico della Finanza nonché dal Codice di Corporate Governance delle Società Quotate (gennaio 2020) secondo le valutazioni di governance adottate da IREN S.p.A.
Il Collegio Sindacale provvederà a svolgere le valutazioni di sua competenza con riferimento ai suddetti requisiti in occasione della prima seduta utile e provvederà a darne tempestiva comunicazione al mercato.
La documentazione prevista dalla normativa vigente relativa all’odierna Assemblea è messa a disposizione del pubblico presso la sede della Società, presso Borsa Italiana S.p.A., sul sito internet www.gruppoiren.it e sul meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it) nei termini di legge.

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Il rendiconto sintetico delle votazioni di cui all’art. 125-quater, comma 2, T.U.F. verrà reso disponibile sul sito internet della società www.gruppoiren.it entro cinque giorni. Il verbale assembleare sarà messo a disposizione del pubblico con le modalità ed i termini previsti dalla legge.

Cinghiali, Coldiretti ER: flagello per campagne e città

Cinghiali, Coldiretti ER: flagello per campagne e città“I cinghiali non rappresentano più solo un problema per i raccolti dei nostri agricoltori, ma anche per la sicurezza dei cittadini. Coldiretti è in piazza oggi per dare un messaggio ancora più forte a tutte le Istituzioni e accendere i riflettori sui danni e i pericoli causati dai cinghiali e dalla fauna selvatica incontrollata. Siamo qui a chiedere l’adozione di un piano regionale straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica”. Lo ha detto il Presidente regionale di Coldiretti, Nicola Bertinelli in occasione della mobilitazione che ha visto oltre 4mila agricoltori da tutta l’Emilia-Romagna scendere in piazza e sfilare in corteo fino alla sede della Regione per denunciare i problemi sanitari, sociali, economici e ambientali causati dai cinghiali e da tutta la fauna selvatica.

Scortati da oltre 150 trattori, gli agricoltori di Coldiretti hanno sfilato in corteo su via Stalingrado e hanno raggiunto il palazzo della Regione, guidati dal Presidente Bertinelli, dal Direttore regionale Marco Allaria Olivieri e dai presidenti e dai direttori provinciali. Presente anche una folta delegazione di Sindaci e rappresentanti delle amministrazioni comunali da tutta la regione.

Accanto al palco dal quale gli imprenditori che hanno denunciato i danni arrecati alle loro aziende dai cinghiali, Coldiretti regionale ha allestito una mostra dei prodotti del nostro territorio preda dei selvatici e a rischio blocco esportazioni a causa della PSA. Si va dai salumi DOP piacentini alla patata di Bologna, dalla cipolla di Medicina alle ciliegie di Villanova, passando per angurie, meloni, mais, grano, pesche e albicocche.

“I selvatici distruggono le nostre produzioni di eccellenza, mettendo a rischio un parte significativa di un export che nel 2023 ha raggiunto gli 11 miliardi di euro di valore” ha detto il Direttore regionale di Coldiretti, Marco Allaria Olivieri. Che ha aggiunto: “Inoltre i cinghiali hanno una responsabilità fondamentale per la diffusione della peste suina africana. È a rischio la sopravvivenza di 31mila allevamenti italiani e un intero comparto strategico dell’agroalimentare made in Italy, che genera un fatturato di 20 miliardi di euro l’anno e garantisce occupazione a 100 mila persone in Italia”.

Numerose anche le testimonianze di giovani agricoltori di Coldiretti che hanno raccontato come stia diventando per loro insostenibile il vedere messi a rischio gli investimenti effettuati per insediarsi. In particolar modo per chi lavora nelle aree collinari a montane: si rischia di perdere il presidio da parte di chi svolge un ruolo di veri e proprio custodi del territorio.

In video collegamento da Roma ha partecipato alla mobilitazione anche il Segretario Generale di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo che ha detto: “Oggi siamo scesi in piazza per difendere i prodotti della nostra terra e del nostro lavoro dall’invasione incontrollata dei selvatici che danneggiando le nostre eccellenze mettono a rischio elementi fondamentali della dieta mediterranea. Una dieta mediterranea – ha continuato Gesmundo – che già deve difendersi dagli attacchi di un manipolo di multinazionali tra le più grandi, con la complicità di Unionfood presieduta da Paolo Barilla e della Confagricoltura presieduta da Massimiliano Giansanti”. “Hanno creato un’alleanza – ha detto il Segretario Generale di Coldiretti – di nome Mediterranea, un subdolo tentativo di espropriare un patrimonio millenario di qualità, storia e cultura come la dieta mediterranea a opera dei giganti del cibo spazzatura, che sostengono il Nutriscore e promuovono i cibi prodotti in laboratorio insieme a gruppi industriali condannati per l’attuazione di pratiche sleali nei confronti degli agricoltori”.

“Noi non permetteremo – ha concluso Gesmundo – ai giganti del cibo omologato di depredare i nostri valori e di svendere il migliore modello alimentare del mondo”.

Sul palco sono saliti anche il Presidente della Regione Stefano Bonacci e l’Assessore all’agricoltura, Alessio Mammi.

“Riconosciamo la validità delle vostre istanze – ha detto Mammi – e per questo ci siamo impegnati a recepire la vostra richiesta di adozione di un piano straordinario di gestione e contenimento della fauna selvatica”.

Il Presidente Bonaccini ha detto: “in questi anni di lavoro condiviso con Coldiretti abbiamo dimostrato la nostra attenzione al comparto agricolo il cui ruolo si dimostra ogni giorno di più determinante e strategico non solo per l’Emilia-Romagna, ma per tutto il Paese”.

 

Giugno Maranellese: weekend in musica tra ballo liscio e tributo a Zucchero

Un fine settimana ricco di musica al Giugno Maranellese. Sono due le serate in programma nel weekend con la musica protagonista sul palco di Piazza Libertà. Venerdì 28 giugno alle ore 21 una serata di ballo liscio con l’Orchestra Luca Bergamini. L’orchestra nasce nel 1992 ma ha una tradizione che viene da molto lontano: il padre di Luca, il mitico Franco, clarinettista, è stato uno dei più grandi esponenti del liscio romagnolo. Diplomato al Conservatorio in pianoforte, Luca Bergamini è anche cantante ed interpreta assieme alla moglie Novella sia canzoni di sua composizione sia i successi italiani, di ieri e di oggi.

Domenica 30 giugno sempre alle ore 21 appuntamento con il concerto dei Funky Chicken, la International Tribute di Zucchero Fornaciari che proporrà un repertorio dei grandi successi del musicista emiliano. La musica sarà ancora protagonista a Maranello nei prossimi giorni: giovedì 4 luglio alle 21 in Piazzetta Nelson Mandela (esterno Mabic) è in programma la tappa maranellese del Festival Via Emilia La strada dei cantautori, sfida canora e di talenti a cura dell’Associazione Concertistica Carmina et Cantica.

217 posti per il servizio civile regionale in tutta l’Emilia-Romagna

217 posti per il servizio civile regionale in tutta l’Emilia-RomagnaHai tra i 18 e i 29 anni e vuoi scoprire attitudini personali, acquisire abilità, imparare ad operare in gruppo, o semplicemente migliorare conoscenze specifiche e competenze trasversali che potranno servirti anche per il futuro? Se la risposta a questa domanda è affermativa, c’è una grande opportunità di crescita, da cogliere al volo: il servizio civile regionale.

La offre la Regione Emilia-Romagna, che quest’anno mette a disposizione 217 posti (62 in più rispetto al 2023) e uno stanziamento di 933mila euro (l’anno scorso erano stati 833mila) per fornire occasioni di cittadinanza attiva e di partecipazione giovanile alle ragazze e ai ragazzi che vogliano impegnarsi in questo percorso sul territorio regionale. Entro le ore 14 del 15 luglio 2024 i giovani residenti o domiciliati in Italia – cittadini italiani o provenienti da altri Paesi, regolarmente soggiornanti – tra i 18 e i 29 anni compiuti potranno fare domanda scegliendo il progetto di servizio civile regionale nel quale impegnarsi, che permetterà loro di acquisire conoscenze in settori come assistenza, ambiente, educazione, beni culturali e protezione civile.

L’attività partirà il 2 settembre o il 1^ ottobre 2024, in base al progetto selezionato, durerà dagli 8 agli 11 mesi per 5 giorni alla settimana, con un impegno orario di 15, 20 o 25 ore settimanali. Ai partecipanti sarà corrisposto un assegno mensile di 550,20 euro per 25 ore settimanali, di 440,10 euro per 20 ore e di 330,00 euro per 15 ore.

“Chi sceglie il servizio civile regionale ha l’opportunità di realizzare un’esperienza di cittadinanza attiva e di solidarietà a favore della comunità locale, e al tempo stesso di arricchire il proprio bagaglio umano e professionale – commenta l’assessore regionale al Welfare e Politiche giovanili, Igor Taruffi-. Tutti gli anni finanziamo il servizio civile regionale, riconoscendo alle ragazze e ai ragazzi che vi prendono parte un contributo economico, consapevoli dell’importanza che un’esperienza così può rappresentare per il futuro dei nostri giovani. Anche nel 2024 poi- chiude Taruffi – abbiamo deciso di riservare circa un quinto dei posti a ragazze e ragazzi con minori opportunità, a chi risiede nelle aree montane o interne e a chi studia e non lavora, per fare in modo che possano ripartire e avere davanti a sé nuove opportunità”.

Destinatari del servizio civile regionale sono ragazze e ragazzi dai 18 ai 29 anni compiuti, domiciliati o residenti in Italia, senza distinzione di cittadinanza; la domanda di partecipazione (una sola per un unico progetto, pena esclusione) va presentata esclusivamente online all‛Ente titolare del progetto scelto tramite la piattaforma HeliosERGiovani, dove è possibile consultare tutte le proposte disponibili. L‛Ente effettuerà la selezione tra le domande ricevute, secondo le modalità contenute nel progetto, e i giovani selezionati saranno avviati al servizio civile regionale all’inizio di settembre o all’inizio di ottobre.

I posti disponibili sono 217, di cui 41 riservati a giovani con minori opportunità (bassa scolarizzazione, Neet, disagio economico-sociale con presa in carico del servizio pubblico competente e residenti in aree montane o interne). Questa la distribuzione dei posti tra tutte le province dell’Emilia-Romagna: 16 Piacenza, 12 Parma, 14 Reggio Emilia, 18 Modena, 36 Bologna, 27 Ferrara, 17 Ravenna, 62 Forlì-Cesena e 15 in provincia di Rimini.

Qualche numero che dà la dimensione del progetto: 2.500 ore complessive di formazione tra formazione generale sul senso del servizio civile (885 ore) e formazione specifica sulle attività (1.626 ore); oltre 195.000 ore di attività, da realizzare nei settori dell’assistenza (minori, giovani, persone con disabilità, adulti e terza età), educazione e promozione culturale (tutoraggio scolastico, educazione ambientale, animazione verso minori-giovani-comunità, promozione dei diritti), patrimonio storico, artistico e culturale (biblioteche, beni storici, artistici e culturali), e salvaguardia della biodiversità. 93 le sedi di attuazione coinvolte nei 15 co-progetti e nei 6 progetti di Scr disponibili per il 2024, consultabili attraverso la mappa open street predisposta dalla Regione: nella sezione di approfondimento “Tutti i progetti per Provincia” sono indicate le sedi, il numero dei posti, i contatti dei referenti e il link del sito degli Enti proponenti, in cui sono pubblicate le sintesi dei progetti.

I Guerrieri di Luce di Odo Camillo Turrini in mostra a Maranello

I Guerrieri di Luce di Odo Camillo Turrini in mostra a MaranelloA Maranello, Terra di motori, nel cuore del comprensorio ceramico modenese, è in corso la mostra di Odo Camillo Turrini, artista che proprio nella ceramica ha trovato il proprio mezzo espressivo. L’esposizione, allestita nello Spazio Culturale Madonna del Corso, al civico 277 di via Claudia, raccoglie le ultime opere di Turrini, i ‘Guerrieri di luce’, realizzate con magistrale raffinatezza e perfezione tecnica.

Le sculture portano in sé un messaggio attualissimo e universale; raccontano, infatti, la semplicità e, al contempo, la difficoltà di essere quotidianamente portatori di pace, quella pace che nasce dalla rara consapevolezza di essere capaci di condurre al bene.
“Nei Guerrieri di luce di Turrini – scrive nel suo testo di presentazione Cristina Boschini – è racchiuso il senso più profondo dell’esistenza: sono spirito, anima, connessione al mistero; abitano la gioia e sono capaci di esserne pervasi. Noi tutti, secondo la poetica dell’artista, possiamo essere guerrieri di luce, se in ogni attimo del nostro tempo siamo in grado di trovare il senso della magia nel quotidiano, senza tradire la nostra coscienza, accettando, e non nascondendo, la nostra fragilità, così da essere davvero in pace”.

I Guerrieri di Odo Camillo Turrini riportano alla figura orientale del bushi: esperto nel combattimento, ma attento ad evitare il più possibile il conflitto per non doverlo praticare.
Un chiaro invito alla ‘vera’ battaglia, che non è violenza e sopraffazione, ma condivisione del bene, vivere nel rispetto reciproco e nella meraviglia del creato.
Molto attuale anche il messaggio legato al rispetto della natura: è nel creato che l’uomo ritrova la propria completezza, così come i Guerrieri di luce di Camillo Turrini sono tutt’uno con il proprio cavallo e, insieme, rappresentano un’unica forza.

La mostra, realizzata con i patrocinio del Comune di Maranello e della Regione Emilia Romagna, è aperta fino al 30 giugno, visitabile il sabato e la domenica, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. Sabato 29 giugno, in occasione della ‘Notte Rossa’, la grande festa dedicata alle Ferrari e alla passione per i motori, la mostra rimarrà eccezionalmente aperta fino alle 23.

Per informazioni: lauraturrini@outlook.com

Nel 2023 in Emilia-Romagna spesi 6,8 miliardi in durevoli, il 10,6% in più

Nel 2023 in Emilia-Romagna spesi 6,8 miliardi in durevoli, il 10,6% in più
Claudio Bardazzi

L’Emilia-Romagna è la seconda regione italiana per crescita della spesa in beni durevoli nel 2023: quasi 7 miliardi di euro (6 miliardi e 826 milioni), il 10,6% in più rispetto al 2022. Secondo quanto rilevato dall’Osservatorio Findomestic (Gruppo BNP) in collaborazione con Prometeia, quest’anno alla sua trentesima edizione, l’aumento della spesa in durevoli in Emilia-Romagna è superiore a quello del Nord-Est (+10%), ma anche a quello nazionale (+8,9). Determinante la forte ripresa dei volumi d’affari destinati alla mobilità, ma anche l’incremento di diverse province: su tutti Ravenna, prima provincia italiana per crescita della spesa in durevoli con un +15,4%. Seguono Bologna (+11,1%), Reggio Emilia (+10,6%) e Modena (+10,2%). “Nel 2023 si osserva un mercato emiliano-romagnolo dei beni durevoli vivace con una crescita che deriva prevalentemente dal segmento mobilità”, conferma Claudio Bardazzi, Responsabile Osservatorio Findomestic. “Nello specifico si registrano incrementi degli acquisti di auto nuove pari al 20,3% (1 miliardo e 640 milioni totali di spesa) e di auto usate al 23,8% (1 miliardo e 988 milioni), in entrambi i casi superiori sia alla media dell’area di riferimento che alla media nazionale e con uno scarto di cinque punti sulla media nazionale per l’usato. In aumento anche la spesa per i motoveicoli (+23,4%, 205 milioni)”. L’Emilia-Romagna mantiene poi il primato nei mobili, dove la crescita del 2,5% (per una spesa complessiva di 1 miliardo e 570 milioni) è superiore alla crescita media italiana dello 0,8%.

 

SPESA PER FAMIGLIA. Anche grazie a un reddito disponibile pro-capite aumentato del 5,9% (di poco superiore al 5,7% medio nazionale), l’Emilia-Romagna è la 4° regione italiana per spesa media familiare in beni durevoli (3.328 euro a nucleo). A livello provinciale la regione si presenta piuttosto eterogenea, spaziando da Modena che risulta prima tra tutte le 107 province (3.672 euro a nucleo) e Rimini che con i suoi 2.268 di euro di spesa per famiglia si posiziona solo 65esima tra le province italiane.

 

A BOLOGNA SPESA IN DUREVOLI OLTRE 1,6 MILIARDI, 1° IN ITALIA PER CRESCITA MOBILI. Secondo i dati dell’Osservatorio Findomestic, arrivato alla sua 30esima edizione, il mercato dei beni durevoli a Bologna mostra una forte crescita nel 2023, con spese complessive per 1 miliardo e 668 milioni di euro, l’11,1% in più rispetto al 2022. A livello regionale è la crescita più sostenuta dopo quella di Ravenna. Ogni famiglia bolognese ha speso una media di 3.354 euro, posizionando la città al 18esimo posto nella classifica delle 107 province italiane per spesa a nucleo familiare. Per le auto nuove sono stati impiegati 413 milioni di euro (+20,5% contro i 374 dell’anno precedente) e 461 milioni per l’usato, con una crescita del 23,3% che piazza Bologna 12esima tra tutte le province italiane. Accelera anche il comparto moto, con una crescita del 28,3% (56 milioni) ben al di sopra della media regionale e di quella italiana. Ottimi risultati anche nei beni per la casa, dove domina il segmento mobili con una crescita del 3,8% (e un volume di affari di 381 milioni) di gran lunga superiore alla media nazionale (+0,8%) e che fa di Bologna la prima provincia per crescita in questo settore. Tengono anche gli elettrodomestici di piccola e grande taglia, dove sono stati spesi 132 milioni (+3,1%, quinta città in Italia per spesa). In calo invece l’information technology (-4,2% per 56 milioni di euro) e telefonia (134 milioni di volume d’affari, -3,6%). Da ultimo scende la spesa nell’elettronica di consumo, che dai 51 milioni di acquisti del 2022 passa a 37 (-27,1%).

 

A PARMA PER LA CASA DOMINANO I MOBILI, TERZA PROVINCIA IN ITALIA PER CRESCITA. Nel 2023 i parmensi hanno speso 698 milioni di euro in beni durevoli, il 9,7% in più rispetto al 2022. Il quadro presentato dalle rilevazioni dell’Osservatorio Findomestic racconta di una spiccata preferenza per alcuni segmenti a sfavore di altri, trascurati e con livelli di crescita inferiori alla media nazionale. Nello specifico, il comparto mobilità è quello dove il volume d’affari è stato più consistente, con una spesa di 171 milioni per le auto nuove (+20,8%) e di 208 milioni per l’usato (+18,5%). Positiva anche la spesa per i motoveicoli, pari a 20 milioni, quattro in più sul 2022 (+20,3%). Nei beni per la casa dominano i mobili, per il quale i parmensi hanno speso 159 milioni (contro 153 del ’22) per una crescita del 3,5% superiore alla media italiana. Un volume d’affari che posiziona Parma come terza provincia in Italia per questo segmento. Stabile l’elettronica di consumo anche se al di sotto della media regionale con un volume di affari pari a 54 milioni (+1,7%) mentre è significativo il crollo nella spesa dell’elettronica di consumo (-29,4%, a 14 milioni). In negativo anche information technology (-4,7% a 22 milioni) e telefonia che con una flessione del 5,4% (50 milioni di euro rispetto ai 53 del ‘22) fa registrare una delle performance peggiori a livello italiano (105° sulle 107 province).

 

REGGIO-EMILIA TERZA IN EMILIA-ROMAGNA PER SPESA IN BENI DUREVOLI. Nel 2023 a Reggio-Emilia sono stati spesi 799 milioni di euro in beni durevoli, il 10,6% in più rispetto al 2022. Ogni famiglia ha dedicato a queste spese una media di 3.444 euro, la cifra più alta in regione dopo la provincia di Modena. Per le auto usate (+23,3% di volume d’affari) sono stati spesi 244 milioni di euro, 51 in più rispetto al nuovo (193 milioni, +20,4%). Spesa più contenuta rispetto alle altre province invece per le due ruote, con 21 milioni di euro (+17,1%). Nel comparto casa anche in provincia di Reggio-Emilia, secondo quanto rileva l’Osservatorio Findomestic, risulta evidente una discrepanza a seconda del bene scelto, con risultati buoni per i mobili a fronte di quelli meno brillanti della telefonia. Per i mobili si nota infatti una crescita del 2,6% superiore alla media nazionale, con una spesa di 177 milioni di euro. La telefonia invece, in calo del 4,8% (più del doppio della media italiana in calo del 2,3%), posiziona Reggio-Emilia al 100esimo posto nella graduatoria delle province. In leggero rialzo la spesa per gli acquisti di elettrodomestici, con una crescita del 2,3% (66 milioni di euro contro i 64 del 2022). Non va altrettanto bene all’information technology, in flessione del 7,3% (24 milioni).

 

MODENA PRIMA IN ITALIA PER SPESA PER FAMIGLIA, 3.672 EURO A FAMIGLIA. Ogni famiglia modenese ha speso mediamente 3.672 euro in beni durevoli nell’ultimo anno (+10% sul 2022), il valore più alto in regione e il primo a livello nazionale. Nel complesso, come evidenzia l’Osservatorio Findomestic, la spesa dei modenesi nel 2023 ha toccato 1 miliardo e 143 milioni, il 10,2% in più rispetto all’anno precedente. I modenesi hanno acquistato auto nuove per 262 milioni (+16,4%) ma sono le auto usate a registrare una performance nettamente migliore della media italiana con una spesa complessiva di 357 milioni (+23,5%). Tiene anche la spesa per i motoveicoli, con 23 milioni di spesa (+22,5%). Nelle case dei modenesi vince la spesa per i mobili, con 266 milioni di euro di volume d’affari (+3,3% sul 2022) e 855 euro di spesa media per famiglia (la più alta in Emilia-Romagna). In crescita anche la spesa per gli elettrodomestici, per cui sono stati fatti acquisti per 95 milioni (+2,5%). È stato invece impiegato il 27,7% di risorse in meno per televisioni e impianti Hi-Fi (25 milioni di euro contro i 34 del ’22) e il 4,8% in meno nell’information technology (37milioni). Il dato peggiore è nuovamente quello della telefonia, con una flessione del 4% per una spesa totale di 78 milioni di euro.

 

FORLI’-CESENA SECONDA IN ITALIA PER CRESCITA IN BENI DUREVOLI, AUTO USATE AL TOP. È Forlì-Cesena la provincia in Emilia-Romagna a segnare un certo dinamismo come evidenziato dall’Osservatorio Findomestic: è al secondo posto in Italia per crescita nella spesa in beni durevoli, con un aumento del 13,1% per un totale i 559 milioni di euro. Il podio è confermato anche per quanto riguarda la crescita nella spesa per nucleo familiare, dove Forlì-Cesena figura in terza posizione sul totale delle 107 province con una spesa media di 3.192 euro per nucleo (+12,7% sul ’22). La migliore performance è nel comparto delle auto usate, con una spesa di 163 milioni di euro (+32,1%), 28 in più dell’usato, dove si registra una crescita del 24,6% (135 milioni). Accelera anche il segmento dei motoveicoli, con una crescita del 27,7% (16 milioni). In tutto il settore della mobilità Forlì-Cesena presenta risultati migliori della media nazionale. Crescita moderata invece per gli elettrodomestici (+1,6%, 47 milioni) e per i mobili (+1,6%, 127 milioni) mentre rimangono in calo, forte per l’elettronica di consumo (-28,9%, 127 milioni), meno pesante per IT (-6,9%, 18 milioni) e telefonia (-4,4%, 42 milioni.

 

A RAVENNA NEL 2023 SPESI 622 MILIONI IN BENI DUREVOLI, IL 15,4% IN PIU’. Nessuna provincia rappresenta l’eterogeneità del contesto di spesa emiliano-romagnolo meglio di Ravenna. La provincia è al 1° posto nella graduatoria delle 107 province italiane per crescita complessiva nella spesa in durevoli (+15,4%, 622 milioni di euro) come evidenziato dal 30esimo rapporto dell’Osservatorio Findomestic. Ma l’analisi per settore evidenzia una spesa che tuttavia viaggia agli opposti a seconda del bene considerato: Ravenna è infatti prima per crescita percentuale nella spesa in auto nuove, (+32,7%, 158 milioni) e usate (+33,5%, 187 milioni), e risulta al contempo ultima tra le province per crescita nel comparto dell’elettronica di consumo (-32,6%, 11 milioni). Per l’acquisto di motoveicoli i ravennati hanno speso 18 milioni (+23,5% di volume d’affari) mentre nell’ambiente domestico sono stati spesi 47 milioni di euro in elettrodomestici (+1,1%) e 141 in mobili (+1,6%). Sono in territorio negativo invece l’information technology (18 milioni, -7,8%) e la telefonia (43 milioni, -2,3%)

 

RIMINI UNICA PROVINCIA IN REGIONE CON SPESA MEDIA FAMIGLIE SOTTO I 3 MILA EURO. Nel 2023 i riminesi hanno speso 406 milioni di euro in beni durevoli (+7,8%) con una spesa media per famiglia pari a 2.668 euro a nucleo, la più modesta nella regione come evidenziato dall’Osservatorio Findomestic. Per le auto nuove sono stati spesi 96 milioni di euro (+16,8% rispetto agli 82 milioni del ’22), mentre per quelle usate 95 milioni (+19,3%). Crescono anche le moto seppur in modo meno incisivo rispetto alle media italiana con 25 milioni di spesa (+19,3%). Nei beni per la casa il settore che guida i consumi è quello dei mobili con 101 milioni di euro di spesa (+0,7%, 665 euro di media a famiglia), seguito dagli elettrodomestici grandi e piccoli con 35 milioni di spesa (+2,9%, seconda in regione solo a Bologna). A Rimini si è speso meno rispetto al 2022, invece, per l’information technology (13 milioni, -6,9%), per TV e Hi-Fi (8 milioni e -29,8%) e la telefonia: -3,9% a quota 32 milioni che l’anno precedente erano stati 34.

 

A PIACENZA NEL 2023 SPESI 435 MILIONI IN BENI DUREVOLI, IL 9% IN PIU’. Nell’ultimo anno i piacentini hanno speso 435 milioni di euro (3.310 euro di media a famiglia) in beni durevoli, il 9% in più rispetto al 2022. Una crescita che, come emerge dai dati dell’Osservatorio Findomestic, è trainata dal comparto mobilità: nel mercato delle auto usate sono stati spesi 132 milioni (+22,2%), 38 in più di quelle nuove (+18,1% sul 2022). In positivo anche gli acquisti di motoveicoli, passati a 14 milioni di fatturato rispetto ai 12 dell’anno precedente (+20%). Per quanto riguarda i beni per la casa i piacentini scelgono di spendere soprattutto in mobili anche se con le stesse cifre del 2022: 105 milioni (+0,1%) ma la provincia registra una spesa per famiglia di 799 euro a nucleo, la seconda più alta dopo Modena. Crescita più sostenuta invece sugli elettrodomestici di piccola e grande taglia (+2,2%, 34 milioni di euro). In calo l’elettronica di consumo (-28,2%, 9 milioni), l’information technology (-7,4%, 13 milioni) e la telefonia (-3,6% 34 milioni), in linea con il trend nazionale.

 

A FERRARA BOOM DI SPESA IN MOTOVEICOLI, LA 24° PROVINCIA IN ITALIA PER CRESCITA. Il mercato dei beni durevoli a Ferrara ha registrato il rialzo più contenuto in regione pari al 6,6% per una spesa complessiva che sfiora i 500 milioni (497) di euro nel 2023. Ogni famiglia ha speso in media 3.059 euro in durevoli come riportano i rilevamenti dell’Osservatorio Findomestic alla sua 30esima edizione. Crescita rilevante per il comparto mobilità: nell’usato con una crescita del 18,4% (140 milioni di volume d’affari) e nel nuovo con un rialzo del 13,8% (119 milioni). Il vero protagonista è il segmento a due ruote, che con un incremento del 28,6% (12 milioni totali dai 9 del 2022) superiore alla media nazionale del 24,7%, e che porta Piacenza al 24esimo posto nella classifica delle 107 province. Per l’acquisto di elettrodomestici la spesa in provincia è aumentata dello 0,7% (il rialzo più contenuto della regione) a 43 milioni in totale. L’acquisto di mobili è rimasto stabile rispetto al 2022 con 113 milioni, mentre l’elettronica di consumo (TV) è, come in altre parti d’Italia, scesa drasticamente: -30% a 11 milioni contro i 16 del ’22. Risulta negativa anche la performance per l’information technology (-8,1% a 16 milioni) e telefonia, che con una flessione del 5.4% (42 milioni) fa registrare a Piacenza il risultato peggiore a livello italiano (106°) dopo Gorizia.

 

Domande di riduzione del canone d’affitto nei Comuni del Distretto Ceramico: come fare

Domande di riduzione del canone d’affitto nei Comuni del Distretto Ceramico: come fareUna riduzione del canone d’affitto per almeno sei mesi, anche in caso di modifica contrattuale da libero a concordato. È questo l’obiettivo dei contributi regionali destinati alla rinegoziazione dei contratti d’affitto, che potranno essere assegnati seguendo le indicazioni dell’avviso pubblico emanato nei giorni scorsi dall’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico.

Si tratta di una misura finalizzata sia a dare supporto alle famiglie in difficoltà che pagano un affitto, sia a garantire ai proprietari di immobili il pagamento del canone, conciliando così gli interessi di entrambi e diminuendo i rischio di morosità e sfratto.
I beneficiari dei contributi per la rinegoziazione del canone d’affitto sono i nuclei familiari con cittadinanza italiana, di uno stato dell’Unione europea o con permesso di soggiorno per almeno un anno, e con Isee non superiore a 35mila euro. Il richiedente dovrà inoltre essere titolare di un contratto di locazione ad uso abitativo da almeno un anno.

La riduzione del canone dovrà risultare almeno del 20 percento, verrà applicata per un minimo di sei mesi e l’ammontare dell’affitto mensile rinegoziato non potrà superare gli 800 euro. Al proprietario andrà un contributo che potrà ammontare al 70, all’80 o al 90 percento del mancato introito, a seconda che la riduzione abbia una durata fino a 12 mesi, fino a 18 oppure oltre i 18 mesi, con soglie massime del contributo stesso fissate rispettivamente a 1500, 2500 e tremila euro.
Se la riduzione del canone dovesse essere contestuale ad una modifica della tipologia contrattuale da libero a concordato, il contributo varrà l’80 percento del mancato introito e sarà calcolato sui primi 24 mesi del nuovo contratto, per un massimo quattromila euro. In caso di nuovo contratto a canone concordato, il canone stesso non potrà comunque superare i 700 euro.

Per la presentazione della domanda inquilini e proprietari possono rivolgersi alle rispettive organizzazioni di rappresentanza che hanno sottoscritto apposito protocollo e manifestato la propria disponibilità a collaborare:

  • APE – Associazione della Proprietà Edilizia di Modena – Confedelizia Modena Corso Canalchiaro, 65 – Tel. 059 219375 – mail: apemo@tin.it apemo@gmail.com
  • ASPPI – Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari Modena, Via Della Cittadella, 47 – Tel. 059 230359 – mail: modena@asppi.it
    Sassuolo, Viale San Giorgio, 10 – Tel: 0536 80 36 52- mail: sassuolo@modena.asppi.it
  • UPPI – Unione Piccoli Proprietari Immobiliari Sede Provinciale di Modena, Viale G. Verdi, 29 Tel. Numero Verde 800 200 059 – mail: info@uppimodena.it
  • CONFAPPI MODENA – Confederazione della Piccola Proprietà Immobiliare
    Modena, Via Begarelli, 31 presso Confcommercio-ASCOM Modena – Tel. 059 7364211 mail: segreteria@confappi-modena.it
    Sassuolo, Piazza M. Partigiani – via Rocca, 1, telefono: 059 7364651
  • SUNIA – Sindacato Unitario Nazionale Inquilini ed Assegnatari Modena, Piazza Cittadella, 36 – Tel. 059 326301 mail: suniamo@er.cgil.it Sassuolo, Via Tien An Men, 21 – Tel 0536 804704
    Formigine, Via Picelli, 22 – Tel. 059 570906
    Maranello, Piazza Vasco De Gama, 10 – Tel 0536 943747
  • SICET – Sindacato Inquilini Casa e Territorio
    Modena, Via Rainusso, 56/58 – Tel. 059 890858 mail: modena@sicet.it
    Sassuolo, Via Giuseppe Mazzini, 176 – Tel. 0536 886711
    Formigine, Via Mazzini, 35 – Tel. 059 558070
    Maranello, Piazza Libertà 8 – Tel. 0536 941088
  • UNIAT – Unione nazionale Inquilini Ambiente Territorio Sportello operativo presso C.S.T. UIL Modena – Via L. Da Vinci, 5 – Tel. 059 346060 mail: uniatmodena@gmail.com
  • ASSOCASA MODENA Sede di Modena Via Mar Mediterraneo 124 Tel. 059 87.57.198 – mail: assocasa.ced@gmail.com

Le domande vanno poi trasmesse al Servizio Politiche Abitative dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico via mail a politiche.abitative@distrettoceramico.mo.it o direttamente previo appuntamento telefonando al 3398316133.Il contributo verrà erogato una tantum direttamente al locatore.

L’avviso pubblico integrale è i pubblicato sul sito internet dell’Unione: https://www.distrettoceramico.mo.it/servizi/salute-benessere-e-assistenza/rinegoziazione-canone

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 28 giugno 2024

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 28 giugno 2024Cielo sereno o poco nuvoloso. Temperature in lieve aumento, con valori minimi compresi tra 19 e 21 gradi e massimi tra 29 e 32 gradi. Venti deboli variabili. Mare poco mosso.

(Arpae)

Team Enjoy protagonista di un nuovo progetto di umanizzazione per la Pediatria del Policlinico

Team Enjoy protagonista di un nuovo progetto di umanizzazione per la Pediatria del PoliclinicoL’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena è lieta di sostenere una serie di iniziative estive promosse da Team Enjoy Events & Fun che hanno come obiettivo di contribuire alla realizzazione di un nuovo progetto di umanizzazione delle cure dedicato al miglioramento e arricchimento della Pediatria del Policlinico di Modena.

L’associazione, presieduta da Nicola Ortugno, sta infatti lavorando per realizzare una decorazione originale destinata agli ambienti del reparto in cui sono ospitati i piccoli degenti, sviluppata internamente e con il supporto di alcuni professionisti del settore grafico. Il progetto “Esploratori Coraggiosi” trasformerà il reparto in una giungla fantastica, dove i piccoli esploratori saranno immersi in avventure straordinarie. Attraverso l’uso di colori vivaci, decorazioni tematiche e giochi interattivi, creeremo un ambiente accogliente e divertente per i bambini ricoverati. Attraverso questo approccio si punta a rendere il soggiorno in ospedale più piacevole, contribuendo allo stesso tempo al benessere e alla guarigione dei nostri giovani pazienti, offrendo loro un’esperienza meno traumatica mentre affrontano le sfide della cura medica.

In questi giorni è partita ufficialmente la raccolta fondi per realizzare questo progetto, che si baserà anche sull’organizzazione di eventi. In particolare domani, venerdì 28 giugno, dalle 18, Team Enjoy promuove a Villa Benvenuti a Formigine la “Summer Music Night” in cui è prevista una mostra di pittura a cura degli Artisti della Redecocca, la presenza di un mercatino di artigianato artistico, un food and drink open bar, un torneo di biliardino accompagnato da una DJ Set e, dalle 21, musica live a cura della band rock Fergus, Gustavo Savino al pianoforte per un tributo a Pino Daniele assieme a Luca Annunziata e uno spettacolo di danza con gli allievi della scuola Backstage. L’evento è a ingresso libero. Altre iniziative verranno poi organizzate nel corso delle prossime settimane.

Il 2 luglio, presso la Palazzina Ducale della Casiglia a Sassuolo, Nicola Ferrari e la sua band in concerto

Il 2 luglio, presso la Palazzina Ducale della Casiglia a Sassuolo, Nicola Ferrari e la sua band in concertoDopo i primi due singoli Come back to me e Maryline, che hanno ottenuto ottimi piazzamenti nelle classifiche indie di TUTTO IL MONDO, Nicola Ferrari torna con Falling Star, un brano dalle sonorità rock, registrato tra Modena e Milano.

(IMC Produzioni Musicali-Radio Rossa Management/distribuzione Virgin Music Group).

Il brano, il cui mix e mastering – come nel caso dei singoli precedenti – è stato curato da Emilio Munda, autore e produttore SUGAR MUSIC (etichetta discografica di Caterina Caselli), a pochi giorni dalla sua pubblicazione è uscito su tutte le principali piattaforme streaming mondiali, conquistando ottimi risultati su Tower Records Music (Giappone), RECOCHUKU (Giappone), Beatsource Music Streaming, Earone, Wynk Music (india, Sri Lanka, Africa), Boomplay (Africa), Genie (South Corea), Docomo (Giappone), Rutube (Russia), JioSavvn (India) e tanti altri, portando così la sua Sassuolo nel mondo.

Falling Star -spiega l’artista- è un pezzo che parla del bisogno di sentirsi importanti per qualcuno, ovvero accettati e amati per come siamo. Quando ci sentiamo amati da qualcuno vediamo la vita con occhi diversi e tutto appare migliore. Questa canzone parla della speranza e del coraggio che questo incontro crea in ognuno di noi”.

Il videoclip è stato girato presso il Digital Design di Fiorano (Mo), sotto la direzione di Simone Gazzola. Produzione ed arrangiamento sono a cura di Francesco Mignogna.

La direzione Artistica del progetto è di Francesca Mercury.

Ph. Licia Carpi.

Il 2 luglio, presso la Palazzina Ducale della Casiglia a Sassuolo, sede della Confindustria Ceramica, Nicola e la sua band (Daniele Bagni, Nik Messori, Simone Bertoni) terranno un concerto, presentato da Francesca Mercury, nel quale – oltre ad ascoltare tutti e tre i singoli pubblicati – sarà protagonista la musica legata al movimento “Britpop”, sul quale a settembre debutterà un vero e proprio spettacolo teatrale, dedicato ai 30 anni del disco “Definetely Maybe”, che diede l’inizio a quel genere musicale.

Biografia
Nicola Ferrari nasce a Sassuolo il 16/10/90. Dopo la scuola media inizia ad appassionarsi alla musica, ascoltando gruppi come Green Day, OASIS e Red Hot Chili Peppers, ma anche band anni 70 come Led Zeppelin e Rolling Stones. Nel 2004, Durante il liceo si avvicina alla musica e costituisce una band con alcuni compagni di classe, con la quale si esibisce come cantante e chitarrista in tutti i locali e festival della provincia di Reggio Emilia e di Modena, dapprima come cover band e successivamente con brani inediti composti interamente da lui. La collaborazione con la band dura quasi 10 anni fino al 2014, quando inizia un nuovo percorso, per il quale, spinto dalla ricerca di nuove sonorità, da autodidatta passa alla frequentazione di Accademie private sia per la disciplina del canto che quella della chitarra. Costituisce prima un duo e successivamente si propone come solista, che è la sua veste attuale. Nicola è autore e compositore di tutte le musiche e i testi dei suoi brani inediti.

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Instagram: https://www.instagram.com/nicolaferrari.music/
Management – Francesca Mercury: mercurymusic230@yahoo.it

Mozarc – ex Bellco di Mirandola, si apre una fase nuova dopo il primo confronto in Regione

Mozarc – ex Bellco di Mirandola, si apre una fase nuova dopo il primo confronto in Regione“In Emilia-Romagna non ci possono essere licenziamenti e chiusure di aziende decise dalla sera alla mattina. La Regione è pronta  a fare ciò che serve per salvare il sito produttivo e garantire la massima continuità occupazionale. Oggi abbiamo tolto dal tavolo le ipotesi di chiusura e di licenziamenti e possiamo iniziare a discutere di come traghettare l’azienda in un nuovo futuro”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, intervenuto oggi a Bologna durante il Tavolo regionale di salvaguardia per la vertenza Mozarc Medical – ex Bellco di Mirandola nella bassa pianura modenese dove si è aperta una nuova fase per il futuro per lo stabilimento e l’occupazione dei lavoratori.

Mozart Medical si è impegnata a dare attuazione a un processo di reindustrializzazione del sito al fine di preservarne la continuità industriale anche attraverso l’individuazione di possibili acquirenti: al contempo non darà  corso ad atti unilaterali fino alla individuazione di una soluzione industriale, produttiva e occupazionale.
Regione, istituzioni locali e sindacati, prendono atto degli impegni assunti da Mozart e la Regione è disponibile a supportare il processo di reindustrializzazione utilizzando i propri strumenti  legislativi e normativi vigenti.

L’esito della riunione di oggi in viale Aldo Moro sarà portata anche all’appuntamento convocato per martedì 9 luglio alle 15 a Roma nella sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy, su indicazione del ministro Adolfo Urso, e che sarà presieduto dalla sottosegretaria Fausta Bergamotto.

“La situazione che ha interessato il distretto del biomedicale è per noi inaccettabile. La metodologia e il risultato raggiunto oggi – aggiungono il presidente Bonaccini e l’assessore  Colla  – sono  figli del confronto, a volte anche aspro e complesso, impostato in questi dieci anni con i firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima. L’esito finale con il testo sottoscritto è merito della compattezza delle istituzioni ma soprattutto della fermezza e delle iniziative di mobilitazione fatte dai lavoratori con le loro organizzazioni sindacali”.

All’incontro convocato dall’assessore regionale allo Sviluppo e Lavoro, Vincenzo Colla, hanno partecipato, i vertici della società Mozarc, Confindustria Emilia Centro, i rappresentanti dei lavoratori, i sindacati Confederali dell’Emilia-Romagna e di categoria, il presidente della Provincia di Modena, Fabio Braglia, il sindaco di Mirandola, Letizia Budri, e il sindaco di Medolla Alberto Cacciolari.

La crisi è scaturita dopo che la proprietà, la multinazionale americana del biomedicale, lo scorso 12 giugno aveva comunicato l’intenzione di chiudere l’impianto produttivo mettendo a rischio circa 350 posti di lavoro.

I Sindacati: “Un primo significativo risultato di prospettiva grazie alla
straordinaria mobilitazione dei lavoratori e all’unità del fronte sindacale e istituzionale”

Nell’ambito della vertenza Mozarc Medical (ex Bellco) e in merito al tavolo che si è
tenuto oggi in Regione alla presenza del presidente della Regione Stefano Bonaccini
e dell’assessore allo Sviluppo Economico Vincenzo Colla, i sindacati ribadiscono i tre
punti essenziali portati all’attenzione del tavolo di crisi:
– l’azienda si è impegnata a dare attuazione a un processo di reindustrializzazione del
sito al fine di preservarne la continuità produttiva e occupazionale;
– l’impegno da parte dell’azienda a non dare corso ad atti unilaterali fino
all’individuazione di una soluzione industriale, produttiva e occupazionale;
– mantenimento del tavolo regionale con incontri periodici tra proprietà, sindacati e
Regione per favorire le operazioni indicate.
Sono i punti fortemente rivendicati dalle organizzazioni sindacali e presenti nel testo
proposto dalla Regione che verrà sottoposto alle lavoratrici e ai lavoratori durante
l’assemblea sindacale convocata.
Ricordiamo che la Mozarc Medical (ex Bellco), controllata dalla statunitense
Mediatronic al 50% – mentre l’altro 50% è della connazionale DaVita, è un tassello
importante del biomedicale, con i suoi 512 occupati e una produzione essenziale per
la filiera sanitaria: qui vengono realizzati filtri per la dialisi a marchio Medtronic e
macchine per la dialisi impiegate negli ospedali di tutt’Italia e che necessitano di
manutenzione, ricambi e assistenza.

(Lisa Vincenzi Filctem Cgil Modena, Alberto Suffritti segretario Femca Cisl Emilia Centrale)

L’azienda esprime “soddisfazione per l’ulteriore passo avanti compiuto oggi”

Al termine dell’incontro odierno del tavolo congiunto Regione- Mozarc Medical-Rappresentanze Sindacali, tenutosi presso la Regione Emilia Romagna, è stato raggiunto il seguente accordo, per il  quale l’azienda esprime soddisfazione per l’ulteriore passo avanti fatto oggi.

Coerentemente con l’impegno dell’azienda ad esplorare tutte le possibili soluzioni, Mozarc Medical si impegna a dare attuazione ad un processo di reindustrializzazione del sito al fine di preservarne la continuità industriale, produttiva, occupazionale, anche attraverso l’individuazione di possibili acquirenti.

L’azienda conferma l’impegno a non dare corso ad azioni unilaterali fino all’individuazione di una soluzione industriale, produttiva, occupazionale.

Le Istituzioni e le Organizzazioni Sindacali dichiarano la propria disponibilità a supportare questo processo di reindustrializzazione.

Le decisioni assunte oggi saranno illustrate al Tavolo Ministeriale del prossimo 9 luglio. Le Parti concordano di coinvolgere il Ministero a garanzia e supporto del percorso intrapreso.

La Regione Emilia-Romagna si è infine resa disponibile a sostenere il processo di reindustrializzazione utilizzando gli strumenti legislativi e normativi vigenti.

Quanto deciso sarà oggetto di verifiche periodiche da parte dei soggetti coinvolti.

 

La Provincia di Modena “Preservare la continuità occupazionale”

«Mettere al centro le persone, il diritto di poter avere un futuro e un progetto di vita per se stessi e per le proprie famiglie, di poter continuare a lavorare. Oggi a fianco del presidente Bonaccini, dell’assessore Colla, straordinari per quanto hanno fatto, dei sindaci Calciolari e Budri, insieme alle rappresentanze sindacali e ai lavoratori della Mozarc Bellco di Mirandola abbiamo incontrato le rappresentanze aziendali per risolvere la questione degli esuberi e dei licenziamenti».

E’ quanto ribadito dal presidente della Provincia di Modena mercoledì 26 giugno a margine dell’incontro in Regione Emilia-Romagna sulla vertenza in corso alla Bellco di Mirandola, l’azienda biomedicale della multinazionale Mozarc, che lo scorso 12 giugno ha comunicato l’intenzione di interrompere la produzione di macchine per dialisi e dei relativi consumabili, con un conseguente esubero di 350 dipendenti.

Nel corso dell’incontro è stato sottoscritto dalle parti un documento in cui Mozarc “si impegna a dare attuazione ad un processo di reindustrializzazione del sito al fine di preservarne la continuità industriale, produttiva, occupazionale, anche attraverso l’individuazione di possibili acquirenti”.

Braglia ha poi sottolineato che «con i sindacati e la Regione, che ringraziamo per il constante e prezioso lavoro, abbiamo lavorato incessantemente  coinvolgendo tutti i livelli di governo, per scongiurare una crisi che coinvolge intere comunità. Insieme, tutti insieme, abbiamo raggiunto un traguardo importantissimo. Bellco è un tassello importantissimo di un distretto, quello biomedicale della bassa modenese, che rappresenta un’eccellenza nel Paese e in Europa. La garanzia di questo successo lo assicurano le persone e non è pensabile farne a meno, specialmente in un mercato che sempre più cerca e premia il valore e la qualità dei prodotti».

Attualmente l’azienda, fondata da Mario Veronesi nel 1973 e che rappresenta un pezzo di storia del distretto biomedicale modenese, ha garantito continuità solo per il settore ricerca & sviluppo e le funzioni di supporto che non saranno coinvolti dalla riorganizzazione.

Il Sindaco di Mirandola “La comunità mirandolese si continua a dimostrare al fianco dei lavoratori”

Si è tenuto come da programma questo pomeriggio, presso la sede della Regione Emilia Romagna, il tavolo di confronto convocato dal Governatore Stefano Bonaccini, al quale hanno preso parte l’Assessore allo Sviluppo Economico Vincenzo Colla, le Autorità della Bassa Modenese fra cui la neo Sindaco di Mirandola Letizia Budri, i rappresentanti della multinazionale americana, Confindustria Emilia Centro e tutte le rappresentanze sindacali e dei lavoratori.

Mozarc Medical si è impegnata a dare attuazione a un processo di reindustrializzazione del sito al fine di preservarne la continuità industriale anche attraverso l’individuazione di possibili acquirenti: al contempo non darà corso ad atti unilaterali fino alla individuazione di una soluzione industriale, produttiva e occupazionale.
Regione, istituzioni locali e sindacati, prendono atto degli impegni assunti da Mozarc e la Regione è disponibile a supportare il processo di reindustrializzazione utilizzando i propri strumenti legislativi e normativi vigenti.

L’esito della riunione di oggi, in viale Aldo Moro, sarà portata anche all’appuntamento convocato per martedì 9 luglio alle 15 a Roma nella sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy, su indicazione del ministro Adolfo Urso, e che sarà presieduto dalla sottosegretaria Fausta Bergamotto.

Letizia Budri (Sindaco di Mirandola): “Un altro passo avanti, fatto insieme. Trovare un testo di assunzione di impegno condiviso non è stato immediato, ma la volontà di trovare una soluzione ha prevalso. Oggi seduta al tavolo non c’ero io, bensì tutta la comunità mirandolese, per far sentire a tutti le lavoratrici e i lavoratori della Bellco che non sono e non saranno lasciati soli”.

Dal 6 luglio interruzione linea ferroviaria Modena – Sassuolo Terminal: treni sostituiti con bus

Dal 6 luglio interruzione linea ferroviaria Modena – Sassuolo Terminal: treni sostituiti con busDa sabato 6 luglio a domenica 8 settembre, per lavori di potenziamento dell’infrastruttura a cura del gestore (FER), sulla linea Modena – Sassuolo Terminal la circolazione dei treni sarà sospesa e l’intero servizio di Trenitalia Tper sarà effettuato con bus. I sistemi di vendita sono aggiornati con la nuova offerta.

 

Cinema e audiovisivo, oltre 1 milione di euro a 41 festival e rassegne cinematografiche di rilievo regionale, nazionale e internazionale

Cinema e audiovisivo, oltre 1 milione di euro a 41 festival e rassegne cinematografiche di rilievo regionale, nazionale e internazionaleSono 11 i festival triennali, 14 quelli annuali e 16 le rassegne, per un totale di 41 progetti dedicati a cinema e audiovisivo che saranno sostenuti dalla Regione con 1 milione e 165 mila euro.

La Giunta regionale ha approvato la graduatoria delle domande pervenute a seguito del bando per cofinanziare e sostenere l’organizzazione e la realizzazione di manifestazioni in ambito cinematografico e audiovisivo di rilievo regionale, nazionale e internazionale. Iniziative che si realizzano in tutto il territorio dell’Emilia-Romagna nel corso dell’anno, con un’ampia diversificazione sotto il profilo dei linguaggi,  dei temi trattati e  dei pubblici.

“Festival e rassegne valorizzano l’industria cinematografica nel suo complesso, danno l’occasione alle produzioni, anche di nicchia, di mostrarsi al pubblico e di rafforzarsi- commenta l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori-. La Regione continua a investire su queste manifestazioni, che nel complesso puntano verso la direzione di fare dell’Emilia-Romagna la capitale produttiva dell’audiovisivo e aiutare le imprese del settore del territorio a crescere e innovare”.

Fra le azioni previste nell’ambito delle rassegne e dei festival a cui è stato riconosciuto il sostegno, si annoverano anche l’organizzazione di momenti di formazione del pubblico, compresi quelli dedicati a bambini e ragazzi finalizzati allo sviluppo di nuovi talenti e nuovi pubblici, nonché  occasioni di confronto e approfondimento per gli operatori del settore tramite panel, seminari, workshop.

Diversi i criteri utilizzati dal Nucleo per la valutazione dei progetti – composto da Fabio Abagnato (responsabile di Emilia-Romagna Film Commission), Camilla Carra (settore Attività culturali, economia della cultura, giovani della Regione Emilia-Romagna), Giacomo Manzoli (professore Ordinario Dipartimento delle Arti dell’Università degli Studi di Bologna) – per l’assegnazione dei punteggi, in coerenza con gli obbiettivi previsti dal bando, tra cui la rilevanza regionale e nazionale, la qualità della proposta progettuale, la struttura finanziaria, quella organizzativa, la strategia di formazione e ampliamento del pubblico, l’ampliamento dell’offerta territoriale.

Da sottolineare inoltre l’aumento dei festival triennali, il cui numero è passato dai cinque del passato triennio agli undici di questo nuovo piano triennale, con un percorso di attenzione e consolidamento.

Regione, il presidente Bonaccini darà le dimissioni dopo il G7 Scienza e Tecnologia di luglio

Regione, il presidente Bonaccini darà le dimissioni dopo il G7 Scienza e Tecnologia di luglio“Cara Emilia-Romagna, servirti è stato un privilegio, è stato un onore. Per te ci sono e ci sarò per sempre”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha concluso il proprio intervento oggi in Assemblea legislativa, nella sede di viale Aldo Moro, nel quale ha annunciato che darà le dimissioni tra due settimane, dopo il G7 Scienza e Tecnologia in programma dal 9 all’11 luglio al Tecnopolo di Bologna. Un passaggio necessario prima dell’insediamento del Parlamento europeo, e l’occasione per tracciare un bilancio a conclusione di dieci anni di mandato alla guida dell’istituzione.

Anni definiti intensissimi, complicati, “se pensiamo che abbiamo attraversato la tragedia del terremoto e la ricostruzione, la pandemia, che il mondo non conosceva da un secolo, e l’alluvione dello scorso anno. Ma sono stati dieci anni- ha rivendicato il presidente- che vedono oggi questa regione più forte di prima”.

Dalla demografia al lavoro, dal boom dell’export agli investimenti in ricerca e sviluppo fino ai brevetti: i risultati ottenuti, tutti col segno più, sono frutto di “una strategia testardamente perseguita”, tale per cui “nel giro di un decennio e per la prima volta nella storia siamo diventati il sistema più dinamico, attrattivo di investimenti ad alto valore aggiunto, che vede nella ricerca e nell’innovazione il proprio motore”.

Ma la priorità resta investire sulle persone: “Lo abbiamo sempre fatto e stiamo accelerando in modo costante e progressivo. E bisogna partire dai bambini, dalle famiglie. In un Paese dove non si fanno figli bisogna sostenere chi sceglie di farlo e poi garantire il massimo dei diritti e delle opportunità”.

Bonaccini ha poi ricordato gli accordi sottoscritti con alcune tra le Regioni e i Paesi tra i più avanzati al mondo, che hanno messo progressivamente l’Emilia-Romagna “in una rete di relazioni, di opportunità, di stimoli che deve spingerci a crescere e ad aprirci sempre più. La nostra rete dei tecnopoli- ha ribadito il presidente- è diventata un attrattore e un moltiplicatore di queste opportunità”.

Poi, l’impegno per ricostruire in sicurezza la Romagna, per la transizione ecologica, per fermare il consumo di suolo, per rafforzare il trasporto pubblico locale, spingere sulle fonti rinnovabili.

Il presidente è poi passato ai rapporti con il Governo: “Sono trascorsi oltre 13 mesi dall’alluvione e il credito d’imposta non è ancora attivo. I beni mobili entrano solo adesso in un decreto striminzito, che non aggiunge un euro e che dice che chi ha perso tutto può ricevere solo 6 mila euro al massimo. Avevano promesso il 100%, siamo vicini all’elemosina”.

Altro tema delicatissimo, la salute. Ogni anno tutti gli indicatori, da ultimo il Ministero della Salute del Governo Meloni e Agenas, classificano quello dell’Emilia-Romagna come il sistema sanitario regionale più solido ed efficiente, il primo per qualità e quantità per livello dei servizi erogati: “Ma né io né i cittadini dell’Emilia-Romagna- ha evidenziato Bonaccini- sappiamo cosa farcene di un 10 in pagella se poi mancano i medici, gli infermieri, le prestazioni. Ribadisco che serve più sanità, e più sanità pubblica”.

Infine, il risultato di cui si dice più orgoglioso: il Tecnopolo di Bologna, frutto di “una collaborazione eccellente sugli investimenti straordinari, per la quale ringrazio la Commissione europea e tutti i governi italiani che si sono susseguiti. E ringrazio la presidente Meloni e la ministra Bernini, per aver individuato questa città come sede del G7 per la Scienza e la Tecnologia”.

Il presidente ha concluso ringraziando tutte le donne e gli uomini che hanno lavorato al suo fianco nelle due giunte in questi dieci anni. “E poi un grazie è dovuto alla maggioranza, che mi ha sostenuto con grande lealtà in questi due mandati, e alle migliaia di dirigenti e dipendenti della Regione, che garantiscono un livello di qualità del lavoro che ha pochi eguali in Italia e Europa”.

“Da parte mia- ha aggiunto Bonaccini- ho cercato di servire al meglio questa regione. Devo ringraziare quest’Assemblea perché la qualità del dibattito è stata civile e rispettosa, anche esprimendo idee opposte ma sempre nell’interesse della comunità qui rappresentata”.

“In questi dieci anni- ha concluso- se questi risultati sono stati ottenuti è anche perché ci sono gli emiliano-romagnoli che, pur davanti a tragedie, si sono rimboccati le maniche senza lamentarsi. Quando qualcuno cade, in Emilia-Romagna, nel momento in cui si rialza si guarda indietro per vedere se c’è qualcuno cui tendere la mano”.

“Basta cinghiali”: mobilitazione degli agricoltori emiliano romagnoli domani di fronte al palazzo della Regione

“Basta cinghiali”: mobilitazione degli agricoltori emiliano romagnoli domani di fronte al palazzo della RegioneMigliaia di agricoltori emiliano-romagnoli scendono in piazza a Bologna per denunciare l’emergenza cinghiali in Emilia-Romagna. L’appuntamento è per domani giovedì 27 giugno 2024 dalle ore 9.00 a Bologna in viale Aldo Moro, di fronte al palazzo della Regione. Agricoltori e allevatori da tutta la regione scenderanno in piazza, guidati dai dirigenti provinciali, per denunciare i problemi sanitari, sociali, economici e ambientali causati dai cinghiali.

Gli animali selvatici trasmettono malattie, distruggono produzioni alimentari, sterminano raccolti, assediano campi, causano incidenti stradali con morti e feriti e si spingono fino all’interno dei centri urbani dove razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone.

Per l’occasione sarà allestita un’esposizione con le produzioni devastate e i prodotti messi a rischio dall’avanzata senza freni dei cinghiali.

L’obiettivo della mobilitazione è far applicare subito a livello regionale le misure previste dal decreto interministeriale varato lo scorso anno per l’adozione di un Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica incontrollata.

I danni provocati dagli animali selvatici nelle campagne ammontano a 200 milioni di euro all’anno con una popolazione verificata di più di 2,3 milioni di cinghiali in tutta Italia.

Percorsi individuali per accrescere le proprie competenze imprenditoriali

Percorsi individuali per accrescere le proprie competenze imprenditorialiUn investimento di oltre 3,5 milioni di euro del Fondo sociale europeo plus, per rafforzare e incrementare le opportunità di formazione permanente e permettere a circa 5 mila persone di intraprendere percorsi individuali per accrescere le proprie competenze imprenditoriali.

Opportunità formative di breve durata che consentono a ciascuno la costruzione di un proprio percorso personalizzato in funzione delle competenze già possedute. Corsi che toccano tanti aspetti concreti dell’imprenditorialità, come a esempio l’analisi di fattibilità di una business idea, la costruzione di un progetto per l’avvio di una nuova impresa, ma anche gestione e del controllo dei costi, aspetti amministrativi e contabili, fino alla gestione dei rischi e del cambiamento in azienda, della realizzazione di un piano di marketing e della conoscenza degli strumenti finanziari.

“La Regione Emilia-Romagna sta facendo il più grande investimento della sua storia sulla formazione a tutti i livelli, compresa la formazione permanente – afferma l’assessore allo Sviluppo economico, lavoro e formazione, Vincenzo Colla- Vogliamo aiutare sia chi deve entrare nel mondo del lavoro, sia chi vuole intraprendere o migliorare il proprio percorso lavorativo, ad acquisire o rafforzare competenze imprenditoriali specifiche, puntando alla qualità per creare buona occupazione. L’offerta prevede anche percorsi, in particolare, rivolti alle donne per agevolare l’avvio o la gestione di impresa e, più in generale, ridurre la disparità di genere”.

I progetti sono strutturati avendo a riferimento il quadro definito da EntreComp (The Entrepreneurship Competence Framework), l’agenda di competenze imprenditoriali che declina tre macro-aree di competenze, e cioè “Identificare idee e opportunità”, “Gestire le risorse” e “Agire con proattività”.

L’offerta disponibile in tutta la regione sarà fruibile anche da remoto, per favorire la piena partecipazione alle persone, riducendo le disparità di genere e territoriali.

Due i bandi in risposta dei quali l’offerta formativa è stata approvata, per meglio corrispondere alle esigenze e alle caratteristiche dei destinatari.

I bandi
La prima offerta, con un investimento di oltre 1,8 milioni di euro permetterà a circa 2.700 persone, indipendentemente dalla posizione nel mercato del lavoro, di poter accedere a percorsi formativi per migliorare la propria occupabilità. L’investimento regionale delle risorse del Fondo Sociale Plus è volto ad accrescere le competenze “imprenditoriali” delle persone per sostenere percorsi individuali verso il lavoro autonomo e la creazione di nuove imprese.

La seconda, con un investimento di oltre 1,7 milioni di euro permetterà a oltre 2.500 donne, di fruire di opportunità formative finalizzate ad accrescere le proprie competenze imprenditoriali, con misure rivolte a valorizzare pienamente la componente femminile nel mercato del lavoro. Previste azioni di accompagnamento e sostegno ai percorsi di crescita professionale, progressione di carriera e per l’avvio di impresa e l’autoimpiego capaci di valorizzare, arricchire e rendere spendibili i pregressi percorsi di istruzione.

Maggiori informazioni e istruzioni su come accedere ai corsi, gestiti dagli enti di formazione accreditati, si possono trovare a questa pagina.

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