Un pomeriggio all’insegna della passione e dell’amore per i colori neroverdi. Si è svolto il quarto appuntamento con gli “Abbonati Days”, l’iniziativa dedicata ai tifosi più fedeli del Sassuolo Calcio, che hanno avuto l’opportunità di vivere un’esperienza esclusiva a stretto contatto con la loro squadra del cuore.
Sono stati cinquanta i fortunati tifosi, regolarmente iscritti all’evento, che hanno potuto accedere al Mapei Football Center per seguire da vicino l’allenamento della Prima Squadra. Un’occasione speciale per osservare da pochi metri i movimenti e il lavoro quotidiano dei ragazzi di mister Grosso, respirando l’atmosfera unica del quartier generale neroverde.
Al termine della seduta, il momento più atteso: i tifosi hanno potuto incontrare i calciatori per scattare foto, firmare autografi e scambiare qualche parola con i loro beniamini. Un clima di festa e grande entusiasmo che ha trasformato il Mapei Stadium in una vera e propria casa aperta per gli abbonati.
Presente all’appuntamento anche l’Amministratore Delegato Giovanni Carnevali, che si è intrattenuto con i partecipanti, dimostrando ancora una volta la volontà del club di mantenere un legame autentico e diretto con la propria tifoseria.
A rendere ancora più divertente e coinvolgente la giornata ci hanno pensato anche quiz e giochi a tema neroverde, organizzati per intrattenere e far divertire grandi e piccoli. L’evento è stato arricchito dalla presenza di alcuni volti noti del panorama social, come ItalianJerseyCollector e i ragazzi di SkillsCrew, che hanno aggiunto un tocco di creatività e spettacolo all’iniziativa.
L’“Abbonati Days” è ormai diventato un appuntamento fisso e molto atteso, che rafforza il legame tra il Sassuolo Calcio e i suoi sostenitori più affezionati. La società ha già annunciato che nei prossimi mesi non mancheranno nuove occasioni per vivere esperienze simili, con ulteriori giornate dedicate agli abbonati che potranno ancora una volta varcare le porte del Mapei Football Center per condividere momenti speciali con la squadra.
L’evento è a numero chiuso e, per partecipare alle prossime edizioni, sarà necessario registrarsi seguendo le indicazioni che verranno pubblicate sul sito ufficiale del Sassuolo Calcio.
Il Sassuolo continua così a distinguersi non solo sul campo ma anche fuori, costruendo e consolidando quel rapporto diretto e sincero con i suoi tifosi che rende speciale l’identità neroverde.
Nonostante la Serie A e la Serie B abbiano lasciato spazio alle sfide delle nazionali in questa settimana di sosta, il Sassuolo Calcio resta protagonista con diversi suoi giocatori impegnati in giro per l’Europa (e non solo) con le rispettive selezioni. Sono infatti ben 4 i calciatori della Prima Squadra chiamati a rappresentare i propri Paesi, ai quali si aggiungono 8 giovani talenti del settore giovanile neroverde convocati dalle selezioni giovanili nazionali.
A difendere i colori del Sassuolo tra i “grandi” ci saranno:
Luca Lipani, impegnato con l’Italia Under 20, che affronterà la Turchia giovedì 20 marzo alle ore 16:00.
Horatiu Moldovan, convocato dalla Romania, scenderà in campo venerdì 21 marzo alle 20:45 contro la Bosnia ed Erzegovina, e lunedì 24 marzo alla stessa ora contro San Marino.
Tarik Muharemovic, difensore della Bosnia ed Erzegovina, sarà invece avversario proprio di Moldovan nel match del 21 marzo contro la Romania e poi tornerà in campo lunedì 24 marzo contro Cipro.
Cristian Volpato, con l’Italia Under 21, affronterà venerdì 21 marzo l’Olanda alle 18:15 e successivamente sfiderà la Danimarca lunedì 24 marzo sempre alle 18:15.
Non mancano soddisfazioni anche per il vivaio neroverde, con otto giovani del settore giovanile pronti a mettersi in mostra a livello internazionale:
I gemelli Giacomo e Tommaso Benvenuti (classe 2006) vestiranno la maglia della Nazionale di San Marino in doppia sfida contro Cipro (venerdì 21 marzo alle 19:00) e Romania (lunedì 24 marzo alle 20:45).
Borna Knezovic (classe 2005) sarà protagonista con la Croazia Under 21 in tre gare: contro l’Australia (mercoledì 19 marzo alle 18:30), contro l’Egitto (sabato 22 marzo alle 21:00) e contro la Thailandia (martedì 25 marzo alle 18:30).
Denis-Mario Sandro (classe 2006) farà parte della Romania Under 19, che affronterà due volte la Svizzera: venerdì 21 marzo alle 14:00 e lunedì 24 marzo alle 12:00.
Sonosi Daldum (classe 2007) è stato convocato dalla Finlandia Under 19, già vincente contro l’Irlanda (3-0) mercoledì 19 marzo, e prossima avversaria della Germania (sabato 22 marzo alle 15:00) e della Slovenia (martedì 25 marzo alle 11:00).
Troy Leo Tomsa (classe 2007) scenderà in campo con la Romania Under 18 contro Croazia (19 marzo), Turchia (22 marzo) e Svizzera (25 marzo).
Gabriel Kulla (classe 2008) difenderà i colori dell’Albania Under 17 contro Azerbaijan (mercoledì 19 marzo) e Galles (martedì 25 marzo).
Infine, Rares Gabriel Valentino Coman (classe 2008) sarà tra i protagonisti con la Romania Under 17, che ha già battuto Liechtenstein 10-0 e sfiderà Scozia (sabato 22 marzo) e Macedonia del Nord (martedì 25 marzo).
La sosta per le nazionali si conferma dunque una vetrina importante per il Sassuolo e il suo settore giovanile, che continua a coltivare talenti capaci di attirare le attenzioni dei selezionatori internazionali. Un segnale positivo per il futuro, che certifica la qualità del lavoro portato avanti sia dalla Prima Squadra sia dall’intero vivaio neroverde.
Sabato 22 marzo alle 21:00, all’Astoria di Fiorano, KATAKLÒ Athletic Dance Theatre porta in scena “Back to Dance”.
“Se basta un profumo per tornare a respirare, a noi basta un respiro per tornare a ballare”. Back to Dance celebra il desiderio di danzare come inno alla vita e alla socialità. Giulia Staccioli, insieme all’attivo contributo artistico dei sei danzatori in scena, firma uno spettacolo che accosta frammenti inediti e di repertorio, portabandiera di un messaggio di speranza: balliamo!
L’idea del ritorno diventa fil rouge per tutte le scelte artistiche e così i costumi, riadattati e rinnovati da vecchie produzioni, perseguono lo stesso ideale di recupero. Back to dance si svolge in un tempo unico che affronta quattro tappe differenti: l’umanità, la mitologia, l’eroismo e la leggerezza. Racconta quella umana voglia condivisa di ricominciare, di continuare a vivere nonostante le esperienze oscure e soffocanti; anche quando crollano tutte le certezze, l’uomo sa ricostruirsi e rialzarsi. La conquista è una rinnovata leggerezza.
Ideazione e direzione artistica: Giulia Staccioli. Assistente alle coreografie: Irene Saltarelli. Con: Matteo Battista, Giulio Crocetta, Carolina Cruciani, Eleonora Guerrieri, Sara Palumbo, Samuel Puggioni.
Il Comune di Fiorano Modenese aderisce alla 30° Giornata della memoria e dell’impegno, in ricordo delle vittime delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico, con alcune iniziative nell’ambito del progetto GAL (GenerAzione Legale), finanziato dalla Regione.
Venerdì 21 marzo 2025, il consigliere Gabriele Arcuri rappresenterà il Comune a Trapani, al corteo nazionale che si snoderà lungo le strade della città fino a piazza Vittorio Emanuele, dove, alle ore 11, saranno letti tutti i 1.100 nomi delle vittime di mafia e, a seguire, numerosi interventi fino al discorso conclusivo di Luigi Ciotti. Si prevede la partecipazione 30.000 persone provenienti da tutta Italia. Alle 11.30 ci sarà il collegamento istituzionale da Fiorano Modenese con Trapani.
Nel pomeriggio, alle ore 15.30, in piazza Falcone e Borsellino, presso il porticato di Casa Corsini, verrà inaugurato il pannello ceramico dedicato ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, realizzato dagli studenti del corso Ceramico Made in Italy dell’Istituto Volta di Sassuolo, guidati dalla professoressa Bosi.
L’impegno per sensibilizzare le giovani generazioni alla legalità e al contrasto alle mafie e della corruzione prosegue, nell’ambito del GAL, venerdì 28 marzo a Casa Corsini con un’iniziativa dal titolo “Vedo, Sento, Parlo”, organizzata dall’associazione studentesca Renovatio Crew e associazione culturale Rock’s, con il patrocino del Comune di Fiorano Modenese.
Una serata inedita di divulgazione dei valori di solidarietà, legalità e bellezza attraverso la performance artistica vista come strumento di trasmissione di principi e valori indispensabili ad una società equa e collaborativa. Saranno coinvolti gli studenti del liceo A.F. Formiggini e dell’Istituto Volta di Sassuolo.
Dalle ore 20 alle 24 negli spazi di Casa Corsini saranno organizzati live painting, installazioni video e installazioni 2d e 3d (Vedo) per mostrare il lavoro in progress del recupero urbano del cortiletto intitolato ad Angelo Vassallo a Fiorano, a cui l’associazione collabora da anni. Ci sarà musica dal vivo e dj set (Sento) e, alle ore 21.30, l’associazione studentesca condividerà il lavoro svolto in questi anni a Fiorano Modenese e ad Acciaroli (Parlo). Seguirà la proiezione del video blog “21 marzo a Trapani” di Gabriele Arcuri e il video messaggio di Domenico Berardi, attaccante del Sassuolo e conterraneo di Dodò (Domenico Gabriele), vittima innocente della mafia.
I partecipanti all’evento potranno liberamente spostarsi nei locali fino al momento della presentazione in sala civica e della discussione con i protagonisti del lavoro a Fiorano Modenese.
Sempre nell’ambito del GAL, prosegue fino al 29 marzo la mostra fotografica “Macelleria Palermo” di Franco Lannino e Michele Naccari, visitabile a Villa Cuoghi, in via Gramsci 32, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30, il sabato e la domenica dalle 15 alle 17.30. Altre foto sono esposte a Formigine, Maranello e Sassuolo.
Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di pavimentazione, dalle 22:00 di giovedì 20 alle 6:00 di venerdì 21 marzo, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento A13 Bologna-Padova e Bologna Borgo Panigale, verso la A1 Milano-Napoli.
Di conseguenza, per chi percorre la A13 Bologna-Padova e proviene da Padova, sarà chiuso anche lo svincolo di immissione sulla A14 Bologna-Taranto, in direzione della A1.
Inoltre, le stazioni di Bologna Casalecchio, sul Raccordo di Casalecchio e di Bologna Borgo Panigale, sulla A14 Bologna-Taranto, non saranno raggiungibili in uscita dai veicoli provenienti dalla A14 (da Ancona) o dalla A13 Bologna-Padova (da Padova).
In alternativa si consigliano i seguenti itinerari:
per la chiusura del tratto allacciamento A13-Bologna Borgo Panigale:
da Ancona verso Milano, uscire sulla alla stazione di Bologna Arcoveggio, al km 0+600 della A13, percorrere la Tangenziale verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli fino allo svincolo 3 Ramo Verde, immettersi sul Ramo Verde verso Milano e rientrare in A14 a Bologna Borgo Panigale;
da Ancona verso Firenze, uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio, al km 0+600 della A13, percorrere la Tangenziale verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli ed entrare alla stazione di Bologna Casalecchio, sul Raccordo di Casalecchio;
per la chiusura del ramo di immissione dalla A13 Bologna-Padova sulla A14 Bologna-Taranto:
da Padova verso Milano, uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio, al km 0+600 della A13, percorrere la Tangenziale verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli fino allo svincolo 3 Ramo Verde, immettersi sul Ramo Verde verso Milano ed entrare alla stazione di Bologna Borgo Panigale, sulla A14;
da Padova verso Firenze, uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio, al km 0+600 della A13, percorrere la Tangenziale verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli ed entrare alla stazione di Bologna Casalecchio, sul Raccordo di Casalecchio.
In alternativa alle chiusure delle uscite di Bologna Casalecchio e di Bologna Borgo Panigale: Bologna San Lazzaro, sulla A14 o Bologna Arcoveggio, sulla A13.
*
Per consentire lavori connessi all’ampliamento a quattro corsie, nelle due notti di giovedì 20 e venerdì 21 marzo, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra Bologna San Lazzaro e Castel San Pietro, verso Ancona.
Di conseguenza, l’area di servizio “Sillaro ovest”, situata nel suddetto tratto, non sarà raggiungile.
Si precisa che la stazione di Bologna San Lazzaro sarà chiusa in entrata in entrambe le direzioni, Ancona e Bologna.
In alternativa si consiglia:
per la chiusura del tratto, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna San Lazzaro, percorrere la Complanare sud, la SP48, via Tolara di sotto, via degli Stradelli Guelfi, la SP19 e rientrare in A14 alla stazione di Castel San Pietro;
per la chiusura dell’entrata della stazione di Bologna San Lazzaro, verso Ancona: Castel San Pietro;
per la chiusura dell’entrata della stazione di Bologna San Lazzaro, verso Bologna: Bologna Fiera.
*
Per consentire lavori di manutenzione del margine della piattaforma autostradale, nelle due notti di giovedì 20 e venerdì 21 marzo, con orario 22:00-6:00, sarà chiusa la stazione di Rimini nord, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Ancona e in uscita per chi proviene da Ancona. In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Rimini sud o di Valle del Rubicone.
*
Sul Ramo Verde della Tangenziale di Bologna (Raccordo stazione Borgo Panigale-Tangenziale Bologna), è stata annullata la chiusura del tratto compreso tra l’allacciamento con la Tangenziale e San Giovanni in Persiceto, verso Bologna Borgo Panigale, che era prevista dalle 22:00 di questa sera, mercoledì 19, alle 6:00 di giovedì 20 marzo.
Rimane confermata, come da programma, la chiusura del suddetto tratto, dalle 22:00 di giovedì 20 alle 6:00 di venerdì 21 marzo, per consentire lavori di manutenzione dei pali luce.
Di conseguenza, lo svincolo 3 Ramo Verde sarà chiuso in uscita per chi proviene da San Lazzaro e da Casalecchio di Reno.
In alternativa, si potrà utilizzare lo svincolo 2 Borgo Panigale della Tangenziale.
*
Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di manutenzione degli impianti elettrici nella galleria “Monte Mario”, dalle 22:00 di giovedì 20 alle 6:00 di venerdì 21 marzo, sarà chiuso il tratto compreso tra Sasso Marconi e l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio, verso Bologna/Milano.
Si precisa che sarà regolarmente aperta l’entrata della stazione di Sasso Marconi nord, verso Bologna/Milano e aperta anche l’area di servizio “Cantagallo est”, situata nel suddetto tratto.
In alternativa alla chiusura del tratto, si consigliano i seguenti itinerari:
per chi è diretto sulla A1 verso Milano, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Sasso Marconi, percorrere il Raccordo di Sasso Marconi (R43), la SS64 Nuova Porrettana, la SS64 Porrettana, l’Asse Attrezzato ed entrare sul Raccordo Casalecchio alla stazione di Bologna Casalecchio;
per chi è diretto sulla A14 Bologna-Taranto verso Ancona e sulla A13 Bologna-Padova verso Padova, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Sasso Marconi, percorrere il Raccordo di Sasso Marconi (R43), la SS64 Nuova Porrettana, la SS64 Porrettana, l’Asse Attrezzato e la Tangenziale di Bologna verso Casalecchio/A1, per poi entrare in A13 alla stazione di Bologna Arcoveggio o in A14 Bologna San Lazzaro.
Proseguono gli incontri del Centro di Aiuto alla Vita di Sassuolo (CAV), in collaborazione con il Vicariato Valle del Secchia, dedicati alla bellezza e dignità della vita umana fin dal concepimento, sull’onda della riflessione sul tema “Trasmettere la vita, speranza per il mondo”, proposto dalla CEI in occasione della 47° Giornata nazionale per la Vita.
Il secondo incontro del ciclo sarà sabato 22 marzo, alle ore 17, all’Oratorio don Bosco di Sassuolo, con il dottor Stefano Coccolini dell’associazione AMCI (Associazione Medici Cattolici Italiani). Parlerà del progetto “Culle per la vita”, raccontando l’esperienza della culla installata nella parrocchia di Santa Maria del Torrione a Ravenna.
L’incontro è a ingresso libero e gratuito e terminerà con un aperitivo per stare insieme e confrontarsi.
Gli “Incontri per la Vita” del CAV proseguiranno nei mesi prossimi mesi con altre interessanti tematiche e importanti relatori.
Dal 25 marzo all’11 aprile è possibile effettuare le domande al nido d’infanzia (per l’anno educativo 2025/2026, per i nati negli anni 2023, 2024, 2025 e nascituri entro il 30 giugno 2025) e al servizio Centro per bambini e famiglie 12/36 mesi. Le domande d’iscrizione vengono presentate online, collegandosi al sito Internet del Comune di Formigine, attraverso credenziali SPID o CIE.
È possibile richiedere supporto nella compilazione della domanda presso lo Sportello del Cittadino, negli orari di apertura al pubblico, esclusivamente previo appuntamento da fissare telefonicamente al numero 059/416167. La graduatoria per i nidi d’infanzia viene pubblicata dopo la fine della raccolta delle domande.
Continuano in questi giorni gli open day presso le diverse strutture presenti a Formigine e frazioni, il cui calendario è presente nella sezione “nidi” del sito Internet comunale.
Afferma il Sindaco Elisa Parenti: “Dall’inizio di questa legislatura, abbiamo investito subito su 29 nuovi posti al nido, portato la copertura delle domande all’84%, affiancato gli investimenti privati, rinnovato un nido pubblico (Alice, a Corlo) e prosegue l’iter per le nuove Prampolini a Casinalbo, un polo 0/6 anni da 4,5 milioni di investimento. A settembre è stato inaugurato il nuovo nido privato Maria Ausiliatrice, per il quale sono in atto le procedure di convenzionamento, al fine di aumentare ulteriormente il numero di posti nido per le famiglie formiginesi”.
Ieri pomeriggio, presso l’Auditorium di via Darwin di Magreta, frazione di Formigine, il Comandante della locale Stazione Carabinieri, Maresciallo Capo Giuseppe CACCAVO, ha incontrato circa cento anziani formiginesi, per fornire alcuni consigli pratici ed utili per prevenire truffe, raggiri e furti in abitazione.
L’incontro, che ha scandito i casi più comuni e noti di truffe, si è concentrato sul tema sempre più attuale dei raggiri che colpiscono le persone anziane, che spesso rappresentano un target vulnerabile ed appetibile per malviventi senza scrupoli. È stata sottolineata l’importanza di sensibilizzare gli anziani e le loro famiglie, queste ultime fondamentali per la creazione di una rete sociale di tutela e protezione integrata.
Sono state quindi illustrate truffe ancora molto in voga, come quella del finto Maresciallo dei Carabinieri, che al telefono inscena un incidente o un qualsiasi problema giudiziario a scapito di un figlio o di un nipote: così poco dopo giunge presso l’abitazione un complice, che ritira soldi e gioielli in cambio della liberazione del giovane parente. Ma ancora più frequente è diventata la truffa del finto tecnico del gas, che utilizza bombolette spray che simulano perdite, convincendo gli ignari anziani ad aprire le loro case e consentendo così ad altri complici di agire indisturbati, rovistando nei cassetti di ogni stanza, questo quando i truffatori non riescono addirittura a farsi consegnare banconote e preziosi, assicurando la custodia dei valori in caso di improvviso scoppio.
Durante l’incontro è stata anche illustrata la funzionalità dello sportello “servizi di digitalizzazione” situato all’interno del Comune di Formigine – Ufficio Anagrafe, sensibilizzando le persone anziane a rivolgersi per dirimere problematiche connesse alla cd. “identità digitale”, quali la creazione dello SPID e la consultazione dell’App “IO”.
ED ECCO COSA FARE PER DIFENDERSI:
non lasciare gli anziani soli ed avvisarli dei rischi in cui possono incorrere se aprono la porta a persone sconosciute;
le forze dell’ordine non prelevano soldi dai privati ed evitano accuratamente di effettuare controlli/visite in borghese nelle abitazioni, se non in situazioni di estrema necessità;
in caso di dubbi, prima di aprire la porta a chicchessia, avvisare il 112 (da lunedì 17 marzo diventato Numero Unico di Emergenza) con il proprio telefono, meglio se cellulare, avendo cura di accertarsi che la linea non risulti già occupata da una precedente comunicazione;
se si nota un’auto sospetta e non conosciuta nel quartiere, annotare il numero di targa, modello e colore dell’auto, giorno e ora: questi dati potrebbero rivelarsi molto utili per le forze dell’ordine;
prima di fornire informazioni personali o finanziarie, è fondamentale verificare l’identità della persona o dell’organizzazione con cui si sta interagendo;
essere diffidenti dalle offerte troppo vantaggiose, dalle richieste urgenti di denaro o dalle comunicazioni non richieste (es. la banca che informa telefonicamente di servizi o altre necessità).
Prima missione istituzionale al Parlamento Europeo in rappresentanza dell’Emilia-Romagna per il presidente della Regione, Michele de Pascale, che oggi a Bruxelles ha incontrato alcuni dei massimi esponenti delle istituzioni comunitarie.
La fitta agenda di appuntamenti ha preso il via con un incontro bilaterale con la presidente del Parlamento, Roberta Metsola. Al centro della discussione gli attuali scenari internazionali e la presentazione delle priorità del programma di governo regionale, di cui le politiche europee di coesione sono un perno imprescindibile. De Pascale ha anche invitato Metsola a visitare DAMA, il Tecnopolo Manifattura di Bologna. A seguire l’incontro con la presidente del Comitato europeo delle regioni, Kata Tüttő, e la partecipazione all’iniziativa “Driving Force for Europe’s Competitiveness and Social Cohesion”, organizzata da Legacoop nella sede della delegazione della Regione presso l’Unione Europea.
Il futuro della Politica di Coesione e la programmazione dei fondi condivisa con le Regioni hanno caratterizzato il colloquio bilaterale con il vicepresidente esecutivo con delega alla Coesione e alle riforme, Raffaele Fitto. Nel corso dell’incontro de Pascale ha sottolineato come l’attenta programmazione e il cofinanziamento dei progetti finanziati attraverso i fondi europei abbia permesso all’Emilia-Romagna di essere la prima regione in Italia per avanzamento delle opere finanziate attraverso il PNRR, con il 92,7% dei progetti già in fase esecutiva e il 35% già conclusi. Infine, de Pascale ha incontrato l’Ambasciatore Vincenzo Celeste, Rappresentante permanente d’Italia presso la Ue.
“Una giornata importante- spiega de Pascale-, incentrata su alcuni dossier molto rilevanti per l’Emilia-Romagna: i fondi di coesione a tutela del welfare, della formazione, dell’educazione, della salute pubblica; i temi della competitività, dei costi energetici, dell’export per la nostra manifattura; una nuova alleanza delle regioni europee per attrarre fondi e per costruire soluzioni comuni, rispetto all’adattamento ai cambiamenti climatici e alla sicurezza del territorio, e quindi anche ai pesanti eventi alluvionali che hanno colpito l’Emilia-Romagna. Il lavoro da fare– conclude de Pascale- è ancora tanto, ma la nostra idea di Europa resta quella dei valori del Manifesto di Ventotene, ovvero libertà e solidarietà sociale, e anche quella che deve essere in grado di saper dare risposte più concrete e più forti alle cittadine e ai cittadini dell’Unione”.
Oltre 4 milioni di euro già messi a bando nella nuova programmazione dello Sviluppo rurale, in grado di generare investimenti potenziali sul territorio per circa 6 milioni. Ai quali si aggiunge un recente ulteriore bando da 1,4 milioni.
Sono i fondi messi in campo dalla Regione Emilia-Romagna a favore degli agricoltori e delle imprese agricole per contrastare le gelate, come quelle improvvise di queste notti in Emilia-Romagna. Un impegno che arriva da lontano: nel Programma di Sviluppo rurale precedente le risorse impegnate in questo senso avevano superato i 24 milioni di euro, divisi in 3 bandi (nel 2020, 2021 e 2023), che hanno generato investimenti sul territorio in impianti antibrina per quasi 35 milioni di euro.
“I cambiamenti climatici in atto e l’imprevedibilità di questa stagione, che alterna giornate di sole a temperature notturne molto basse, mettono a rischio la tenuta di molti impianti frutticoli- spiega l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi-. Ma grazie ai sistemi antibrina, finanziati con i fondi dello Sviluppo Rurale, le imprese possono difendere i propri impianti dalle gelate e attivare forme di protezione necessarie a salvare la frutta in campo nei mesi a venire. Abbiamo già investito nel complesso più di 30 milioni di euro- ricorda Mammi- e continueremo a farlo se ci sarà richiesto. Oltre alla ricerca, operata in collaborazione con università, imprese e centri specializzati per individuare specie varietali sempre più resilienti, e all’attivazione delle tutele assicurative, la difesa meccanica rimane una buona soluzione per proteggere le produzioni”, conclude l’assessore.
Il progetto ‘Frutteti protetti’
Prevede bandi straordinari per la realizzazione di impianti per la protezione della frutticoltura, realizzati con il ricorso a materiale vegetale certificato e dotati di almeno due tipologie di dotazioni e impiantistiche volte all’adattamento ai cambiamenti climatici (sistemi antibrina, reti antigrandine, sistemi di irrigazione e raffrescamento). Nel complesso il progetto vale 70 milioni di euro, e per quanto riguarda gli impianti antibrina prevede l’installazione di ventoloni e pale per scaldare l’aria vicino ai frutteti, oltre ad attrezzature antigelo. I contributi coprono fino al 70% della spesa.
“Abbiamo avuto un confronto aperto e costruttivo con i vertici dell’Efsa. Abbiamo apprezzato la grande disponibilità ad ascoltare le nostre istanze e a chiarire le procedure di valutazione che l’Autorità applica per garantire la sicurezza alimentare dei cittadini europei. E’ un importante successo per i 20mila agricoltori che sono arrivati qui a Parma. Un momento di grande rappresentanza democratica, che rafforza il patto tra agricoltori e cittadini consumatori che avranno maggiori garanzie di tutela. La nostra iniziativa fin dal primo momento aveva l’obiettivo di rafforzare la ricerca medica e il ruolo di Efsa, ora continueremo il nostro impegno a Bruxelles per ulteriori potenziamenti delle regole e della trasparenza sui cibi fatti in laboratorio e sui prodotti ultraformulati”.
Così il presidente e il segretario di Coldiretti Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo dopo essere stati ricevuti dai vertici dell’Efsa al termine della manifestazione indetta dall’organizzazione che ha portato a Parma 20mila agricoltori provenienti da tutta Italia. Soddisfazione, dunque, da parte di Coldiretti, per l’impegno dell’Efsa nel condurre ogni analisi necessaria su ogni singolo prodotto notificato, includendo test pre-clinici e clinici sui cibi derivati da colture cellulari e da fermentazione di precisione. Questo conferma l’importanza della massima prudenza e trasparenza nell’introduzione di cibi che potrebbero avere impatti ancora sconosciuti sulla salute umana.
Abbiamo apprezzato la disponibilità dell’Efsa, sottolinea Coldiretti, anche ad accogliere con favore la conferma che le richieste di autorizzazione presentate prima del 1° febbraio 2025 saranno valutate secondo i più alti standard scientifici, utilizzando criteri aggiornati contenuti nelle ultime linee guida. Questo rappresenta una garanzia fondamentale per assicurare che ogni nuovo alimento venga sottoposto agli stessi rigorosi parametri di sicurezza, indipendentemente dalla data di presentazione della domanda.
Positiva anche la volontà dell’Efsa di operare con totale trasparenza, garantendo l’accessibilità pubblica delle informazioni relative ai prodotti notificati, agli studi richiesti e al processo di valutazione scientifica. Questo aspetto è cruciale per garantire la fiducia dei cittadini e degli operatori del settore agroalimentare.
“Riteniamo fondamentale proseguire il dialogo con l’Efsa e le istituzioni europee – concludono Prandini e Gesmundo – per garantire che ogni innovazione alimentare venga valutata con il massimo rigore scientifico e nel rispetto del principio di precauzione. Non siamo assolutamente contro la scienza e non vogliamo frenare il progresso, ma la salute dei cittadini e la tutela del nostro modello agroalimentare devono rimanere le priorità assolute”.
Infine, sottolinea Coldiretti, c’è una particolare soddisfazione nel rilevare che quando cittadini e istituzioni europee dialogano, tutta l’Europa ne esce rafforzata.
Sabato 22 e domenica 23 marzo 2025 torna l’appuntamento con le “Giornate FAI di Primavera”, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico italiano.
Anche quest’anno, il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire, insieme ai volontari della Fondazione, tesori di storia, arte e natura in tutta Italia, con visite a contributo libero in oltre 750 luoghi di 400 città, grazie all’impegno e all’entusiasmo di migliaia di volontari attivi in tutte le regioni.
«Le Giornate FAI rappresentano da sempre un’occasione unica per riscoprire luoghi solitamente non accessibili o meno noti del nostro territorio», ha sottolineato Vittorio Cavani, Capo Delegazione FAI Modena, durante la conferenza stampa di presentazione delle giornate che si è tenuta nella sede della Provincia di Modena mercoledì 19 marzo. «Un appuntamento importante che quest’anno coincide con la ricorrenza del cinquantenario della nascita del FAI. Un impegno costante che si rinnova per rendere sempre più accessibile il patrimonio culturale e naturalistico locale anche grazie al supporto dei mediatori artistico-culturali del Gruppo FAI Ponte che offriranno visite in lingua straniera in alcune aperture».
A Modena e dintorni diverse saranno le aperture straordinarie. A Sassuolo si andrà alla scoperta dei passaggi segreti di Palazzo Ducale, un’inedita passeggiata, un’eccezionale anteprima prima dell’effettiva apertura al pubblico, possibile grazie ad una straordinaria collaborazione con i funzionari e il personale delle Soprintendenze.
A Modena saranno organizzate visite straordinarie alla sede storica dell’Istituto “Venturi” non soltanto permetterà di visitare locali normalmente chiusi al grande pubblico perchè destinati a attività didattiche, ma, grazie alla contemporanea apertura della Chiesa di San Domenico e della sua Sagrestia, offrirà l’occasione per conoscere la storia di un intero isolato che tanta importanza ha rivestito nelle trasformazioni ducali Seicentesche della città. Aprirà le porte al pubblico anche Villa Tosi Bellucci di Vignola, sede del Comune dal 1913 ed importante esempio di architettura neoclassica, simbolo della storia e della cultura della Città.
Le Giornate FAI saranno un occasione unica per visitare l’Aeroporto di Pavullo nel Frignano, perfetta fusione tra il contesto paesaggistico dell’Appennino modenese e il valore storico dell’aeroporto, attivo dal 1923.
Infine a Vallalta di Concordia sulla Secchia, a cura del Gruppo FAI Bassa Modenese, eccezionale apertura del Palazzo Viani-Tagliavacca, costruito alla fine del Settecento per volontà della nobile famiglia Viani, una delle dimore storiche più significative di tutta la pianura modenese.
Sabato 22 e domenica 23 marzo 2025, la Delegazione FAI di Modena, il Gruppo FAI Giovani, il Gruppo FAI dell’Appennino Modenese, il Gruppo FAI della Bassa Modenese, e il Gruppo FAI Ponte tra Culture propongono un ricco programma di aperture speciali.
Per tutte le informazioni sulle modalità delle visite, si consiglia di consultare il sito www.giornatefai.it
conferenza di presentazione
Passaggi segreti del Palazzo Ducale di Sassuolo
Reggia dei duchi di Modena, il Palazzo Ducale si trova in Piazzale delle Rosa, nel cuore del centro storico di Sassuolo. Sotto Francesco I° d’Este (1610-1658) conobbe un’imponente trasformazione voluta per soddisfare le ambizioni e le aspirazioni del duca che da castello, già residenza di Borso e Nicolò d’Este e poi dell’antica famiglia Pio di Savoia, lo volle sua prestigiosa sede di diporto. I lavori di trasformazione, al contrario di quanto si creda, non annullarono l’assetto più antico che fu invece inglobato, mascherato, celato all’interno della nuova residenza che oggi noi ammiriamo.
Il senso del risparmio e della necessità di mantenere, adattare e trasformare in poco tempo e con “poca spesa”, determinò così una sorta di scatola nella scatola (nuovo palazzo e vecchio castello) con la realizzazione anche di spazi non monumentali ma funzionali e soprattutto, perché visibili al solo personale, che conservarono parte dei propri caratteri castellani che cercheremo, laddove ancora esistenti, di mostrare, sorprendendo. Grazie ai lavori di recupero promossi dalle Soprintendenze nell’ultimo decennio, dietro a fastosamente decorati appartamenti ducali, sono stati ritrovati e restaurati spazi e corridoi già utilizzati dalla corte per agevolare le sue stesse funzioni quotidiane ed ottenuti all’interno di interstizi formati tra l’antica struttura castellana e quella settecentesca.
Le Giornate FAI offrono una lunga, inedita passeggiata attraverso una spazio affascinante, curioso, vastissimo. Un’eccezionale anteprima prima dell’effettiva apertura al pubblico, possibile grazie ad una straordinaria collaborazione con i funzionari e il personale delle Soprintendenze.
Sede storica dell’Istituto Venturi, ex Accademia Ducale Atestina di Belle Arti
Fino al 1785 il fabbricato, oggi sede storica dell’Istituto di istruzione superiore “A. Venturi”, faceva parte del convento domenicano e ospitava il Tribunale dell’Inquisizione. In quell’anno il duca Ercole III d’Este decise di abolire il Santo Uffizio e assegnare all’ architetto Giuseppe Maria Soli (Vignola, 1747-Modena,1822) la trasformazione dell’edificio in una scuola d’arte, divenuta nel 1790 Accademia Atestina di Belle Arti. Soli, formatosi tra Bologna e Roma, fu il principale esponente del Neoclassicismo modenese. Il progetto ebbe i suoi punti di forza nella realizzazione della facciata, nel Cortile dell’Esedra e nella Sala delle Adunanze al secondo piano. L’edificio é rimasto intatto rispetto alle trasformazioni settecentesche.
L’apertura dell’Istituto “Venturi” non soltanto permetterà di visitare locali normalmente chiusi al grande pubblico perchè destinati a attività didattiche, ma, grazie alla combinazione di apertura di San Domenico e della sua Sagrestia, offrirà l’occasione per conoscere la storia di un intero isolato che tanta importanza ha rivestito nelle trasformazioni ducali Seicentesche della città.
Chiesa di San Domenico e Sagrestia
Durante le Giornate di Primavera conosceremo parte di uno degli isolati più antichi della città occupato dai Padri Domenicani fin dal secolo XIII. Un tempo spazio unitario, oggi racchiude quattro diversi siti: la sede storica dell’Istituto Venturi, la chiesa San Domenico, l’Archivio di Stato e i licei. L’isolato si trova nella parte settentrionale del centro cittadino, a fianco di quello che era l’ingresso del canale Naviglio, importante collegamento d’acqua verso il Po, una posizione che assunse grande rilievo nel Seicento durante le trasformazioni di Modena in nuova capitale del ducato.
La monumentale Chiesa di San Domenico occupa il lato est dell’isolato omonimo un tempo convento dei Padri Domenicani attiguo ad una delle 4 porte urbiche esistenti prima dell’Addizione Erculea. Sulla destra di chi guarda la porta d’accesso alla chiesa sta la via III Febbraio un tempo orto conventuale poi inglobato nell’area di rispetto del complesso ducale voluto dai duchi Estensi all’indomani del loro trasferimento da Ferrara.
Villa Tosi Bellucci
Villa Tosi-Bellucci, sede del Comune di Vignola dal 1913, è un raffinato edificio ottocentesco progettato da Giuseppe Maria Soli. Situata a 125 metri sul livello del mare, la villa si trova appena fuori dalle antiche mura della città, circondata da un ampio giardino. Gli affreschi di Pietro Minghelli arricchiscono l’interno, rendendo la villa un importante esempio di architettura storica nel cuore di Vignola.
Villa Tosi-Bellucci fu progettata da Giuseppe Maria Soli, uno dei più importanti architetti del suo tempo, su commissione di Giuseppe Bellucci, un esponente della borghesia agraria locale, negli anni ’80 del 1700. Il progetto neoclassico, avviato nel 1815, fu completato nei primi anni ’20, prima della morte del committente. Dopo la sua morte, la villa divenne residenza della famiglia Bellucci. Nel 1914, il Comune di Vignola acquistò l’edificio e lo trasformò nella sua sede. L’edificio fu ristrutturato dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, mentre il giardino ospita oggi il monumento ai caduti della Grande Guerra.
La visita alla Villa Tosi-Bellucci durante le Giornate FAI rappresenta un’opportunità unica di immergersi in un importante esempio di architettura neoclassica, simbolo della storia e della cultura di Vignola.
Aeroporto G. Paolucci
L’Aeroporto G. Paolucci di Pavullo nel Frignano si trova nell’Appennino Modenese, a circa 700 m s.l.m., immerso in un paesaggio collinare di rara bellezza. Circondato da boschi e prati, gode di una vista panoramica sulle valli del Frignano. La struttura si estende su un’ampia area pianeggiante, incastonata tra dolci rilievi. Il contesto è rurale, caratterizzato da biodiversità e tranquillità, con il vicino centro urbano di Pavullo che completa l’equilibrio tra natura e servizi.
L’Aeroporto di Pavullo nel Frignano, inaugurato nel 1923, nasce come infrastruttura strategica per il volo a vela e per l’addestramento militare. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu utilizzato come base aeronautica per poi essere completamente distrutto il 5 agosto del 1944. Dal 1985 l’aeroporto ha assunto un ruolo civile, diventando un punto di riferimento per l’aviazione sportiva internazionale grazie ai prestigiosi campionati Europei e Mondiali ospitati e alla formazione di piloti. La struttura si distingue per la sua lunga tradizione aeronautica, che si intreccia con il patrimonio culturale del territorio modenese.
L’Aeroporto di Pavullo nel Frignano si svela in tutta la sua straordinarietà, offrendo un viaggio tra storia, aviazione e paesaggio. I visitatori potranno accedere alle strutture, scoprendo la lunga tradizione aeronautica del luogo attraverso visite guidate e racconti.
Palazzo Viani Tagliavacca
A Vallalta, frazione di Concordia sulla Secchia, sorge l’imponente complesso architettonico, noto anche come il “Palazzone” o il “Casino” che, pur essendo attualmente di proprietà della Ditta Menù di Medolla, è ancora conosciuto come “Palazzo Viani Tagliavacca”.
Della famiglia Viani, di origine mantovana e “oriunda” mirandolese, si ha notizia già nel 1533, quando Viano de Viani aveva ottenuto un “diploma” di carattere nobiliare da Galeotto II° Pico, poi confermato anche da Federico II° Pico, nel 1599. I Viani furono riconosciuti ufficialmente nobili nel 1783, grazie alla benevolenza del Duca di Modena su istanze del Governatore della Mirandola in cui si documentava l’antica storia della famiglia e che “non aveva mai dovuto lavorare per mantenere il proprio decoro, ma che i mezzi economici derivavano direttamente dalle loro proprietà”. L’aver raggiunto questa elevata posizione sociale spinse Pietro, per sé e per i tre figli, verso la costruzione di una grande villa a Vallalta, come simbolo della loro posizione nobiliare e rilevanza economico-sociale. I lavori iniziarono nel 1778, come testimonia una lapide posta nella “controloggia” al piano terra e si conclusero nel 1785.
La grandiosa mole di questo palazzo, che si innalza massiccia sulla pianura circostante, conserva nella purezza delle linee settecentesche e nella grandiosità delle sale, dello scalone e delle stanze, un’impronta raffinata più tipica di una dimora cittadina. Il “Casino Viani” era costituito da un complesso di edifici organizzati intorno ad una corte aperta ed articolato in un nucleo centrale di grande imponenza, adibito all’abitazione padronale, collegato a due ali laterali di minore rilevanza, adibite, l’una ad abitazione colonica e l’altra a servizi. Nella ristrutturazione del 1922 purtroppo venne demolita una delle ali e riedificata, come corpo staccato adibito al custode.
Durante l’incontro del 12 febbraio, convocato dall’Amministrazione e al quale hanno partecipato numerosi esercenti, erano già emerse sia l’urgente esigenza di aumentare i posti auto in Piazza Martiri Partigiani che alcune proposte di recupero spazi a tal fine.
“La riqualificazione della piazza – afferma Emanuele Costetti, Direttore di Confesercenti Area del Distretto Ceramico – ha comportato una significativa riduzione dei posti auto disponibili, aggravando una situazione già critica, soprattutto ora che, a causa del cantiere del parcheggio privato in fase di costruzione, si sono persi ulteriori parcheggi nelle strade limitrofe. Il problema è evidente nella sua urgenza. Per questo invitiamo l’Amministrazione a considerare seriamente le richieste dei commercianti e ci rendiamo disponibili per un confronto costruttivo, con l’obiettivo di individuare soluzioni al problema. Tuttavia, sottolineiamo che una riorganizzazione efficace del piano sosta e della viabilità del centro storico non potrà avvenire prima del completamento del parcheggio privato.”
“Inoltre, riguardo allo spostamento di alcuni eventi da Piazza Martiri Partigiani a Piazzale della Rosa, tema già emerso durante l’incontro del 12 febbraio, riteniamo necessario chiarire che non è mai stata espressa la volontà di trasferire le Fiere di Ottobre o i mercati settimanali, che hanno una tradizione secolare e sono parte integrante dell’identità commerciale della nostra città. Siamo convinti dell’importanza di mantenere questi eventi nelle loro sedi attuali, consapevoli delle esperienze negative vissute in occasione della riqualificazione di Piazza Martiri e di quanto accaduto in altri comuni, dove simili cambiamenti hanno portato a un forte calo di presenze nel centro storico” conclude Costetti.
foto dalla serie “Now Is Not The Right Time” del fotografo austriaco Peter Pflügler
In occasione dello spettacolo “Perfetti Sconosciuti”, in scena al Teatro Carani giovedì 20 e venerdì 21 marzo, inaugura giovedì 20 marzo a partire dalle ore 18:30 la mostra allestita nel foyer del teatro Carani con opere fotografiche tratte dalla serie Now Is Not The Right Time (2023) di Peter Pflügler (St. Pölten, Austria, 1987).
L’evento espositivo rientra nel progetto Arte&Teatro: ideato da Federica Benedetti, è un format sperimentale che si basa sulla contaminazione tra teatro e arti visive, attraverso l’associazione di uno spettacolo teatrale a una mostra il cui concept metta in dialogo quanto accade sul palcoscenico con opere fotografiche, video, performative o di altro tipo.
La serie di Peter Pflügler, che prende le mosse da una vicenda autobiografica per esplorare attraverso la fotografia l’impossibilità dei segreti e quello che tacitamente condividiamo quando cerchiamo di nascondere qualcosa, viene presentata in concomitanza con lo spettacolo Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese.
Nella pièce teatrale i personaggi hanno vite parallele ermeticamente custodite all’interno dei loro cellulari. Quando ne emergono, i loro rapporti, siano essi tra amici, tra marito e moglie, tra madre e figlia, si incrinano fino a compromettersi irrimediabilmente.
Peter Pflüger lavora assieme ai genitori per affrontare il trauma legato al tentativo di suicidio del padre, avvenuto quanto l’autore aveva solo due anni e taciuto per i successivi venti, fino a riuscire nell’intento di ripristinare con loro una relazione autentica.
La storia personale dell’artista diventa un’occasione per veicolare un messaggio dal contenuto più ampio: l’impossibilità dei segreti, la loro presenza e il loro peso nella relazione con l’altro a prescindere dalla nostra pretesa di occultarli. Nelle opere, infatti, una dimensione intima, privata convive con una prospettiva universale, capace di parlare a tutti perché tutti noi nascondiamo qualcosa.
Peter Pflüger lavora con la metafora e con la concretezza dello spazio: posa gli occhi su luoghi, persone o oggetti significativi per la sua storia e interviene su di essi costruendo uno scenario su cui poi interferisce, facendo emergere quello che c’è dietro alle cose. L’artista letteralmente mette in scena, ma non tanto per creare un nuovo mondo: piuttosto per sfidare l’osservatore a guardare quello stesso mondo in modo diverso, producendo chiavi di lettura inaspettate rispetto alle intenzioni che avevano dato origine alle opere.
Per l’artista, infatti, la fotografia è “un modo per connettersi, creare un dialogo, comunicare. C’è una monumentalità senza tempo nella fotografia, che la rende molto adatta a lavorare e mettere in discussione il tempo, la memoria e il nostro rapporto con essa”.
Nella pratica di Peter Pflüger la fotografia diventa dunque un medium che permette di scavare nel passato, attivando un confronto intergenerazionale per indagarne anche gli aspetti più complessi e dolorosi grazie alla forza di immagini, capaci di veicolare con immediatezza anche quei messaggi che con le parole sarebbe più ostico comunicare.
La mostra sarà visitabile gratuitamente giovedì 20 marzo dalle ore 18:30 alle 20.00 e venerdì 21 marzo dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 18.30 alle 20.00.
Ridimensionati gli aumenti dell’addizionale Irpef nel triennio e, in attesa di definire un nuovo sistema di compartecipazione progressiva basata sull’Isee, nessun ticket farmaceutico per i cittadini già esenti. Sono queste le novità contenute nella manovra di bilancio 2025-2027 della Regione Emilia-Romagna, al termine del confronto con le parti sociali e il tavolo con Cgil, Cisl e Uil da cui è scaturito un verbale sui correttivi. Manovra che, dopo l’esame di tutte le Commissioni assembleari, approderà domani in Commissione bilancio per gli emendamenti. L’arrivo in Aula per il voto finale dell’Assemblea legislativa è previsto per fine mese.
Si tratta del primo bilancio della XII Legislatura, che va ad assumere le priorità definite dal programma di mandato del presidente, Michele de Pascale: un volume da 14,3 miliardi di euro, di cui oltre 10 per la sanità, e con il quale terminerà contestualmente l’attuale esercizio provvisorio per i conti regionali.
“Ci troviamo a predisporre una manovra di bilancio particolarmente complessa in tempi molto rapidi considerata la tempistica di insediamento e la finalità di limitare al massimo l’esercizio provvisorio-sottolineano de Pascale e l’assessore regionale al Bilancio, Davide Baruffi-. Questo aspetto in una fase iniziale ha reso più complicato il pieno sviluppo del confronto con tutte le realtà associative e sindacali, che però abbiamo voluto immediatamente recuperare con determinazione e con volontà di ascolto. La Regione Emilia-Romagna ha scelto di assumersi la responsabilità di difendere prioritariamente il servizio sanitario e la tutela delle fragilità, a fronte di una politica nazionale, e questo è un dato oggettivo, che taglia risorse agli enti locali e non garantisce un adeguato finanziamento alla tutela della salute pubblica”.
Per questo, “si è valutato di azionare una pluralità di leve per distribuire nella maniera più equa possibile la manovra. Per aspetti normativi indipendenti dalla volontà della Regione, sul 2025 l’unica leva fiscale azionabile è principalmente quella dell’addizionale Irpef, mentre sul 2026 e 2027 è, invece, possibile intervenire anche con altri gettiti. A fronte delle richieste emerse dal confronto con sindacati, abbiamo preso l’impegno formale di prevedere, contestualmente all’entrata in vigore della manovra complessiva, una riduzione della terza aliquota Irpef che riacquisisce una piena progressività”. De Pascale e Baruffi hanno voluto ringraziare le organizzazioni sindacali e le forze economiche e sociali: “Pur nell’esprimere legittime critiche, hanno affrontato questa discussione con un grande senso di responsabilità, ribadendo insieme a noi la priorità del Servizio sanitario regionale, e la manovra passa ora al dibattito dell’Assemblea legislativa. Da questo momento- concludono- il nostro impegno sarà dimostrare agli emiliano-romagnoli che queste risorse andranno realmente a garantire e incrementare i servizi essenziali”.
Le misure
Viene confermato il potenziamento strutturale senza precedenti del Fondo regionale per la non autosufficienza, uno tra i più alti a livello nazionale: oltre mezzo miliardo di euro (esattamente 568,2 milioni). È previsto, infatti, un aumento già dal 2025 di 84 milioni di euro rispetto al bilancio previsionale 2024, e per ulteriori 25 milioni nel 2026 (+110 milioni) e nel 2027 (+135 milioni). Le persone non autosufficienti in Emilia-Romagna oggi sono 220mila e nei prossimi 20 anni potrebbero salire a 370mila.
La Regione interverrà con mezzi propri sulla sanità. E, senza rinunciare alla vertenza aperta con il Governo nazionale per un adeguato trasferimento di fondi, intende avviare una autoriforma del sistema regionale. Sindacati e Regione hanno convenuto sulla necessità di sottoscrivere a breve un documento di indirizzi che permetta di condividere obiettivi concreti ed esigibili a partire dai quali realizzare la riforma del servizio sanitario regionale, il potenziamento dei servizi rivolti alla non autosufficienza e di quelli rivolti alla salute e sicurezza sul lavoro, valorizzando al contempo il personale sanitario e sociosanitario.
Per continuare a garantire ai cittadini, a partire da quelli più fragili, servizi essenziali di qualità, la Giunta ha reputato necessaria la crescita delle entrate, attraverso l’aumento dell’addizionale regionale Irpef, del ticket sanitario, dell’Irap e del bollo auto.
A seguito al confronto con le forze sociali e del verbale sottoscritto all’ultimo tavolo con le Organizzazioni sindacali, viene ridimensionata la maggiorazione prevista sull’addizionale Irpef per il terzo scaglione di redditi (compresi tra i 28mila e i 50mila euro). In particolare, rispetto al +1% annunciato per il triennio 2025-2027, verrà rimodulato l’intervento con un aumento dello 0,9% per il 2025, 0,75 per il 2026 e 0,6 per il 2027. E per il quarto scaglione di reddito (oltre i 50 mila euro) l’incremento rimane dello 1,06%.
Inoltre, non saranno previsti pagamenti del ticket sulle prescrizioni farmaceutiche i cittadini già esenti dal pagamento per visite ed esami.
Riguardo all’imposta regionale sulle attività produttive (Irap), l’aliquota base è attualmente pari al 3,9% e verrà applicata una maggiorazione omogenea dello 0,3%, operativa dal 2026, con attenzione specifica ad alcune categorie, a partire dal Terzo settore. Infine, verrà aumentata del 10% la tassa automobilistica, il cosiddetto bollo auto, in una regione, l’Emilia-Romagna, che per anni non ha applicato alcuna maggiorazione alla tassa automobilistica: l’aumento sarà operativo a partire dal 2026.
Nuovi investimenti per 1,9 miliardi di euro su lavoro, imprese e comunità. La manovra di bilancio 2025-2027, tra risorse regionali, europee e statali, comprese quelle del Pnrr, vede una crescita di contributi e investimenti: 167 milioni per sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente, 109,5 milioni per agricoltura, 58 milioni per turismo, 672 milioni per trasporti, viabilità e mobilità, 265 milioni sviluppo economico, 284 milioni per politiche per lavoro e formazione professionale, 57 milioni per edilizia, 17 milioni per politiche giovanili, sport e tempo libero, 73 milioni per istruzione e diritto allo studio, 110 milioni per energia e diversificazione delle fonti energetiche, 105 milioni per politiche sociali e famiglia.
Franco Mussida, chitarrista e compositore, tra in fondatori della Pfm (Premiata Forneria Marconi) e creatore di una delle scuole più prestigiose di musica, Cpm Music Institute di Milano, presenta il suo ultimo libro, “Il Bimbo del Carillon” (Salani Editore), con il giornalista Elia Perboni. L’appuntamento è alla Biblioteca Mabic di Maranello sabato 22 marzo alle ore 17 (ingresso libero).
Le pagine del volume vedono scorrere la vita artistica e personale del grande musicista, della sua profonda ricerca sul rapporto tra suoni ed emozioni, l’introspezione, la connessione con la natura, la musica che parla ai sentimenti, che tocca le corde profonde dell’anima. A fine incontro, proposto nell’ambito del ciclo “Lib(e)ri di scrivere” e durante il quale ci sarà anche spazio per domande dal pubblico, Mussida sarà disponibile per il firmacopie.
Franco Mussida è un chitarrista, compositore e cantautore. Virtuoso dello strumento, è noto per essere stato uno dei membri fondatori della Premiata Forneria Marconi, di cui ha firmato molti successi, tra cui Impressioni di settembre e, nell’ambito dell’arrangiamento e della produzione, molti dei brani di Fabrizio De André rivisti dal gruppo stesso. È autore di progetti musicali legati al teatro e al mondo delle arti concrete (pittura e scultura) nonché scultore egli stesso. È inoltre un ricercatore nell’ambito della pedagogia artistica e della comunicazione musicale.
Riqualificare il campetto di quartiere del parco Le Querce offrendo così nuove opportunità ai ragazzi e un rinnovato punto d’aggregazione per l’intero quartiere.
È questo l’obiettivo che Sassuolo Calcio e Comune di Sassuolo si sono prefissati partecipando all’edizione 2024/2025 di “Fattore Campo”, l’iniziativa CSR di BKT per donare nuovi spazi di gioco alle città partecipanti, legata al concorso BKT premia.
Il “Parco Le Querce” è il piccolo parco di quartiere della prima periferia cittadina, dotato di un’area giochi per bambini e campetto recintato, pavimentato ma senza le linee di gioco e provvisto di porte da calcio obsolete e danneggiate.
In caso di vittoria le porte da calcetto saranno sostituite. Inoltre sarà prevista l’installazione di canestri da basket con la tracciatura delle linee del campo per le due discipline sportive e verrà riparata la recinzione con messa in sicurezza generale della zona che potrebbe prevedere l’eventuale sostituzione o manutenzione straordinaria delle panchine nei pressi del campo e l’installazione dell’impianto di illuminazione.
“Maggiore attenzione ai quartieri cittadini ed alle loro esigenze – chiarisce la Vicesindaco del Comune di Sassuolo, con delega allo Sport, Serena Lenzotti – questo è l’obiettivo che ci siamo prefissati sin dal nostro insediamento e questo vorremmo ottenere anche grazie all’indispensabile collaborazione del Sassuolo Calcio che ancora una volta si dimostra sensibile e disponibile alla città ed ai suoi cittadini. Vorremo poter restituire al quartiere un parco completamente riqualificato e moderno, sicuro e fruibile per le famiglie e per i giovani. Il mio invito a tutti è quello di partecipare al concorso e votare il progetto del Sassuolo Calcio affinché ancora una volta il binomio sport/sociale risulti vincente in città”.
Tutti i cittadini possono partecipare e contribuire a far vincere il progetto di riqualificazione per la nostra città: per scalare la classifica di questo concorso è necessario l’apporto di tutti. L’acquisizione di punti è legata alla partecipazione al concorso denominato Bkt Premia. Partecipare è semplice: è necessario registrarsi sul sito Bkt Premia (https://www.bktpremia.it/login.aspx), selezionare la squadra della nostra città U.S. Sassuolo Calcio, e giocare alle varie iniziative proposte sulla piattaforma.
Le giocate dei singoli utenti faranno acquisire punti classifica per il concorso Fattore Campo e, allo stesso tempo, daranno loro la possibilità di vincere i premi messi in palio da Bkt.
Il regolamento completo è disponibile sul sito “BKT Premia”, mentre per monitorare la posizione in classifica della squadra della nostra città è necessario consultare il sito di Fattore Campo a questo link: https://www.fattorecampo.org/.
Nelle ore più fredde del mattino possibile formazione di nebbie sulla costa e sulle pianure adiacenti al Po, in rapido dissolvimento. Per il resto della giornata sereno o poco nuvoloso salvo la formazione di nubi ad evoluzione diurna lungo il crinale appenninico durante le ore centrali della giornata.
Temperature minime ancora su valori inferiori alla media, intorno a 0/1 grado nei capoluoghi. Valori più bassi sulle aree extraurbane con locali gelate notturne e mattutine. Massime in ulteriore aumento, intorno a 13/14 gradi nelle aree interne e 12 gradi lungo la costa. Venti deboli variabili. Mare poco mosso.
Sulla A1 Milano-Napoli, è stata annullata la chiusura della stazione di Modena sud, in uscita per chi proviene da Bologna, prevista dalle 22:00 di questa sera martedì 18 alle 6:00 di mercoledì 19 marzo.
Massimo Fabi, Assessore alle Politiche per la salute
Due piccole pazienti palestinesi ed una donna macedone saranno curate in Emilia-Romagna. È previsto, infatti, nella tarda serata di oggi l’arrivo all’aeroporto di Milano Linate di uno dei feriti dell’incendio scoppiato in una discoteca a Kocani, nella Macedonia del Nord nei giorni scorsi. Si tratta di una donna di 28 anni, che sarà immediatamente trasferita al Centro ustioni dell’Ospedale Maggiore di Parma.
Per domani sera, sempre nello scalo milanese, è invece in programma l’arrivo di due pazienti, provenienti da Gaza, una di 8 e una di 14 anni, che saranno prese in cura dal reparto Oncoematologico del Policlinico S.Orsola di Bologna. I familiari di una delle due giovani pazienti saranno ospitati da Ageop.
“Abbiamo subito dato la disponibilità – afferma l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Massimo Fabi – a prenderci cura di queste giovani pazienti, alle quali diamo il benvenuto. La nostra è una regione solidale, che non si tira indietro davanti a situazioni drammatiche e di estremo bisogno, mettendo a disposizione un sistema sanitario pubblico d’eccellenza. Ringrazio le direzioni degli ospedali, i medici e tutto il personale che si prenderà cura di loro”.
L’operazione, promossa dal Governo nell’ambito dell’attività di Protezione civile europea, è coordinata dalla Prefettura di Bologna in collaborazione con il Dipartimento nazionale di Protezione civile e l’assessorato regionale alle Politiche per la salute.
Dalle 21.00 di sabato 22 alle 05.00 di lunedì 24 marzo Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) eseguirà lavori di manutenzione straordinaria nella stazione di Reggio Emilia. In particolare, verranno rinnovati alcuni deviatoi e l’intersezione da cui si dirama la linea per Sassuolo gestita da FER. Il rinnovo dell’intersezione renderà necessaria la temporanea sospensione della circolazione dei treni fra Reggio Emilia e Sassuolo.
DOMENICA 23 MARZO MODIFICHE AL SERVIZIO
Domenica 23 marzo il servizio di Trenitalia Tper fra le stazioni di Reggio Emilia e Sassuolo sarà effettuato con autobus.
Possibili aumenti dei tempi di percorrenza in relazione anche al traffico stradale; i posti disponibili sui bus possono essere inferiori rispetto al normale servizio offerto. Sui bus non è ammesso il trasporto bici e animali di grossa taglia, a eccezione dei cani guida.