Costruzioni: 4 imprese su 10 prevedono di chiudere il 2025 con un aumento dei ricavi
Il dissesto idrogeologico rappresenta una delle principali sfide per la sicurezza del territorio italiano, in particolare per quello emiliano-romagnolo. Secondo l’ultimo rapporto IFFI (Fenomeni Franosi in Italia), realizzato dall’ISPRA e dalle regioni e province autonome, le frane registrate in Italia fino al 2023 sono state 620.000, di cui 80.000 solo in Emilia-Romagna, pari al 13% del totale. Per affrontare questo fenomeno e tutelare il patrimonio naturale ed edilizio della regione sono stati stanziati 100 mln del PNRR, distribuiti su 222 progetti attivi a livello regionale. L’Emilia-Romagna è infatti la seconda regione, dopo la Lombardia (322), per numero di progetti riguardanti la gestione del rischio di alluvione e la riduzione del rischio idrogeologico[1]. Tuttavia, oltre ai fondi, sono necessarie anche azioni di contrasto efficaci e strategie che proteggano il territorio da frane e alluvioni. Di questo si è discusso oggi durante il SAIE LAB di Bologna, seconda tappa dei laboratori itineranti del saper fare organizzati da SAIE – La Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti, focalizzata proprio sul dissesto idrogeologico e l’emergenza idraulica.
Il convegno è stato anche l’occasione per presentare l’Osservatorio SAIE, realizzato in collaborazione con Nomisma, che analizza l’andamento del mercato e le opinioni delle imprese emiliano-romagnole di produzione, distribuzione e servizi per il settore delle costruzioni (edilizia e impianti). In Emilia-Romagna le imprese del settore delle costruzioni sono infatti un tassello importante del tessuto economico della regione e, a fine 2024, le imprese attive costituivano circa il 17% delle imprese totali (65.210)[2].
Osservatorio SAIE: i numeri della filiera delle costruzioni in Emilia-Romagna
Il settore delle costruzioni in Emilia-Romagna si conferma in buona salute. Nel 2024 il 44% delle imprese ha mantenuto un fatturato stabile nell’ultimo trimestre, mentre il 12% ha registrato una crescita dei ricavi. Buone le previsioni per il 2025: il 44% delle aziende prevede un aumento del fatturato, una percentuale in linea con lo scenario nazionale (45%). Non solo, oltre la metà delle aziende (53%) giudica adeguato il proprio portafoglio ordini, mentre la metà delle imprese (50%) si dice fiduciosa sia verso l’andamento della propria azienda che nei confronti dello scenario economico italiano. Dato il contesto in cui operano, non sorprende, invece, che quasi 8 aziende su 10 non siano speranzose circa lo scenario geopolitico.
Ma quali sono le principali sfide che stanno affrontando le imprese emiliano-romagnole? Dall’Osservatorio SAIE emerge come la forte concorrenza nel mercato, la burocrazia e la mancanza di personale qualificato siano tra i fattori più critici nella regione (rispettivamente 67%, 58% e 50%); problemi rilevanti anche a livello nazionale, ma in misura minore (50% e 52%). Altri ostacoli per le aziende sono l’incertezza normativa, l’alto costo delle materie prime e i tempi di pagamento. Tra queste problematiche, la carenza di personale sta portando le imprese a cercare attivamente nuove figure professionali, con una particolare richiesta di impiegati e specialisti digital/BIM, ricercati rispettivamente dal 42% e 24% del campione. Guardando agli incentivi statali, Superbonus 65%, Bonus ristrutturazione ed Ecobonus sono tra le agevolazioni più apprezzate (44%, 41% e 36%). L’impatto del Decreto Salva Casa e del Bonus Mobili risulta invece marginale (15% e 3%).
Tra le misure previste nel PNRR più gradite alla filiera delle costruzioni locale figurano gli investimenti per l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio privato e per l’edilizia urbanistica e la rigenerazione urbana (entrambi al 56%). Seguono gli investimenti per l’edilizia scolastica/universitaria (47%). Per il futuro, si guarda con ottimismo alla direttiva europea Casa Green, che è valutata positivamente dal 56% delle imprese. Le aziende ritengono che i principali benefici saranno lo stimolo del mercato edilizio, la valorizzazione del patrimonio immobiliare e la significativa riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2.
Il format dei SAIE LAB e di SAIE Bari 2025
Il SAIE LAB di Bologna, dedicato al tema del dissesto idrogeologico, ha visto numerosi interventi sull’integrazione tra tecnologie, materiali, strumenti urbanistici e soluzioni digitali per la riduzione della vulnerabilità delle aree a rischio e la migliore gestione delle emergenze. L’evento è stato moderato da Andrea Dari, direttore di Ingenio, e ha visto la presenza delle seguenti aziende sponsor: Avacam, CAE, CSPFea – Engineering Solutions, Elto Srl, Favaro1, Graf industries, HAB – Hydro Air Bank, Harpaceas, Maccaferri e TeMa – Technologies and Materials.
La tappa di Bologna è una delle quattro previste dei SAIE LAB, i laboratori tecnici itineranti di SAIE – La Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti – che nel 2024 hanno coinvolto oltre 1.800 professionisti, 32 sponsor e 77 partner istituzionali. I prossimi appuntamenti si terranno a maggio e giugno, rispettivamente a Milano (dedicato a serramenti, involucro e coperture) e Napoli (approfondimento sugli impianti nel recupero degli edifici storici).
I SAIE LAB si confermano appuntamenti strategici, che valorizzano le competenze dei professionisti e le eccellenze territoriali, preparando la community delle costruzioni alla quarta edizione di SAIE Bari, la fiera di riferimento del settore, in programma dal 23 al 25 ottobre presso la Nuova Fiera del Levante. Dal 2018, SAIE alterna le sue edizioni tra Bologna e Bari, garantendo una copertura capillare del mercato italiano delle costruzioni. La manifestazione offrirà spazi espositivi, aree dimostrative, contest ad alta formazione e momenti di aggiornamento su temi centrali per il settore. Quattro i settori espositivi previsti – Progettazione, Edilizia, Impianti e Servizi e Media – a rappresentanza di tutto il sistema delle costruzioni. Non mancheranno poi le iniziative speciali, vero fiore all’occhiello di SAIE, articolate in quattro percorsi tematici: SAIE Sostenibilità, SAIE Infrastrutture, SAIE Persone al Centro e SAIE Innovazione. Con 25.527 visitatori nell’ultima edizione barese del 2023, SAIE Bari 2025 si preannuncia come un appuntamento imperdibile per aziende e professionisti, offrendo nuove opportunità di business e networking all’interno di un contesto altamente qualificato.
“Il dissesto idrogeologico è una delle criticità più urgenti del Paese, ma soprattutto dell’Emilia-Romagna, una regione che negli ultimi anni ha vissuto diversi eventi estremi – spiega Emilio Bianchi, Direttore generale di SAIE. I SAIE LAB nascono anche per questo: creare momenti di confronto concreti tra tecnici, istituzioni e operatori del settore, in cui condividere conoscenze, soluzioni e strategie. È solo attraverso il dialogo tra competenze diverse che possiamo affrontare efficacemente sfide complesse come queste, che mettono a rischio cittadini e imprese. Molte aziende stanno ancora facendo i conti con le conseguenze di frane e alluvioni passate. Ciononostante, con l’Osservatorio SAIE abbiamo registrato particolare dinamismo e fiducia nel futuro”.
[1] Fonte: OpenPNRR
[2] Fonte: Movimprese






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