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mercoledì, 30 Aprile 2025
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Concessioni balneari, Federconsumatori ER: un vero percorso partecipato per un bene comune

Concessioni balneari, Federconsumatori ER: un vero percorso partecipato per un bene comuneLe concessioni balneari sono scadute al 31 dicembre 2023 e sulla maggior parte delle spiagge italiane si sta operando in modalità di proroga in quanto, siamo in assenza di Legge di riordino che indichi linee guida per definire i necessari bandi di gara. Si può affermare che chi oggi opera sul demanio marittimo lo fa “abusivamente”. Nel frattempo nel corso di questi mesi sono stati presentati esposti a procure e corte dei conti. Incapacità, opportunismo e mancata volontà di intervenire ci hanno portato in questa situazione. Tale situazione mette in difficoltà il sistema mettendo a rischio l’intero settore, stiamo parlando dell’industria del turismo balneare del Paese e della sua innovazione così come della nuova domanda che vacanzieri e utenti chiedono.

E’ evidente ed urgente che il Governo definisca una nuova legge di riordino, emani i decreti attuativi ed i comuni i predispongano i modelli di bando delle evidenze pubbliche che partano dal presupposto fondamentale che il demanio marittimo è un bene pubblico e pertanto appartiene a tutti e secondo tale principio il suo utilizzo, se pur in concessione, deve tenere conto prima di tutto, degli interessi dei cittadini.
Apprendiamo che la Regione ha già convocato entro il mese di agosto solo le associazioni di Categoria ed i Comuni. Fermo restando che non si uscirà dalla Bolkenstien e che le spiagge non sono un risorsa limitata, a nostro avviso è opportuno che il Governo, la Regione e i comuni si confrontino in un percorso realmente partecipato e non solo con le rappresentanze di impresa, ma anche con le forze sociali e le associazioni dei consumatori , tenendo in considerazione i diversi contesti territoriali in ragione delle differenti norme attualmente in essere e sopratutto che il demanio marittimo è un bene comune e non solo di pochi.
Occorre fare in fretta per per uscire da una situazione di incertezza e caos, formulare un proposta seria in coerenza con la legislazione europea, proposta di cui il Governo al momento ci pare incapace di fare anche in ragione delle promesse fatte negli anni passati, si susseguono interventi dell’autorità per la concorrenza che sconfessano le delibere di proroga dei comuni e aumentano le sentenze di Tar e consiglio di stato che annullano le delibere comunali. Ultima in ordine di tempo quella dell’Avvocato Generale della Corte di Giustizia Europea sul non diritto dei balneari a indennizzi per i beni incamerati.

La Legge di riordino e soprattutto i le evidenze pubbliche contengano alcuni parametri chiari e irrinunciabili a tutela dei cittadini:
– canoni di concessione che rispettino il reale valore del bene demaniale;
– congrua quota di spiagge libere;
– la sostenibilità ambientale degli stabilimenti balneari;
– la tutela occupazionale di lavoro dei lavoratori e delle lavoratrici e il rispetto dei
contratti di lavoro;
– criteri severi contro le infiltrazioni delle organizzazioni criminali;
– la valorizzazione dei futuri investimenti, delle esperienze e delle capacità
imprenditoriali;
– la sicurezza in spiaggia con il servizio di salvataggio adeguato a tutela dei bagnanti;
– prezzi consoni chiari e trasparenti e non speculativi per ombrelloni e lettini e servizi di
spiaggia.

Occorre una maggiore disponibilità, fruibilità e accessibilità di spiagge libere, spiagge oggi poche e spesso utilizzate per progetti di operatori turistici privati e quindi non nella e disponibilità dei cittadini/turisti.
Le evidenze pubbliche e canoni di concessione consoni sono l’occasione per avere maggiori introiti pubblici e più risorse da investire a difesa del mare, nel settore turistico e costiero e per fornire maggiori servizi ai cittadini. Per chi fa impresa si presenta l’opportunità di fare innovazione, innalzare ulteriormente la qualità dei servizi offerti, garantendone la sostenibilità e l’accessibilità a prezzi adeguati. Solo rafforzando la qualità, l’esperienza, la solidità economica che permette i necessari investimenti i beni demaniali marittimi dati in concessione potranno diventare a pieno titolo un bene comune, a vantaggio di tutti.

(Federconsumatori Emilia Romagna)

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 9 agosto 2024

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 9 agosto 2024Sereno con formazione di cumuli pomeridiani lungo i crinali appenninici che sul settore centro-occidentale potranno dar luogo ad isolati rovesci.

Temperature in lieve aumento con valori minimi tra 19 e 23 gradi e valori massimi tra 30/32 del settore costiero e 34/36 gradi delle pianure interne. Venti deboli a regime di brezza. Mare inizialmente poco mosso, poi temporaneamente mosso sino al primo pomeriggio.

(Arpae)

Stellantis, tavolo nazionale automotive: a Roma l’incontro sugli stabilimenti Maserati di Modena e VM di Cento

Stellantis, tavolo nazionale automotive: a Roma l’incontro sugli stabilimenti Maserati di Modena e VM di Cento“Prima di tutto soddisfazione per l’annuncio di soluzione della vicenda Marelli”. Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, è intervenuto ieri al Tavolo nazionale automotive convocato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha annunciato il salvataggio del sito produttivo e dei lavoratori della Marelli a Crevalcore (Bo). Oggi la firma che consentirà il passaggio di consegne al nuovo partner industriale, mentre i dettagli della soluzione saranno definiti nella riunione di venerdì prossimo presso la sede della Regione Emilia-Romagna.

Al vertice ministeriale hanno partecipato le Regioni e i rappresentanti del Gruppo Stellantis per fare il punto sui siti produttivi ex Fiat-ex Fca. In particolare per l’Emilia-Romagna si tratta degli stabilimenti Maserati di Modena e la VM di Cento (Fe).

Oltre alle Regioni e alla Conferenza delle Regioni, erano presenti le organizzazioni sindacali, i rappresentanti delle aziende automobilistiche e della filiera automotive, le associazioni del settore e l’Anfia (Associazione nazionale filiera italiana automotive).

Tra i temi del confronto, la questione delle produzioni in Italia, in particolare sulle politiche industriali e sul tema della componentistica, la possibile apertura del mercato ad aziende straniere, che nel rispetto delle regole europee utilizzino componenti e manodopera italiana. A questo proposito il ministro ha annunciato l’esistenza di un dialogo avanzato con un gruppo automobilistico cinese, Doungfeng, per la possibilità di realizzare uno stabilimento in Italia. Per quanto riguarda l’accordo con Stellantis, prosegue il confronto che sarà anche influenzato dalle politiche europee su incentivi e dazi.

Il confronto, è stato detto, proseguirà a settembre e “l’Emilia-Romagna – ha spiegato l’assessore Colla – sarà come sempre presente ad ogni tavolo convocato”.

Per quanto riguarda il tema incentivi, il ministero ha in programma di modificare dei criteri per gli ecobonus dal 2025 poiché l’obiettivo di incrementare la produzione non è stato raggiunto.

“Bene gli ecobonus – sottolinea Colla – ma non sono questi gli strumenti per determinate e indirizzare le politiche industriali. Saranno determinanti le decisioni in sede europea per definire gli scenari futuri. Avvertiamo una preoccupazione per il peso che l’Italia oggi può esercitare sulle politiche europee, in particolare sul tema della componentistica”.

“L’Italia non deve regredire a paese a vocazione di assemblatori poveri – aggiunge l’assessore -. Nel nostro caso il valore aggiunto è dato dalla componentistica di qualità e dai grandi marchi ad altissima tecnologia e innovazione come Lamborghini, Ferrari e Maserati: ci aspettiamo sia un progetto all’altezza, che non ridimensioni marchi simbolo della Motor Valley dell’Emilia-Romagna come quello della Maserati o della Vm di Cento, mettendo a rischio presenze che hanno fatto la storia dei motori in questo Paese, e non solo”.

“Per essere competitivo con Stati Uniti e Paesi asiatici è necessario- prosegue Colla – un fondo sovrano europeo in grado di sostenere gli imponenti investimenti necessari a un settore in forte cambiamento e avviare collaborazioni con il sistema università e del sapere. Questo è il modo per essere competitivo in tutti i settori della mobilità che oggi è interamente interconnessa”.

Infine l’assessore si è soffermato sui contratti di sviluppo che devono prevedere incrementi di produzione e occupazione fondamentali per garantire qualità nel settore.

“Il depauperamento dell’Innovation Hub della Maserati, la cassa integrazione per lo stabilimento di Modena e il silenzio sul futuro del sito di Cento ci preoccupano. Per questo – chiude Colla – abbiamo chiesto impegni precisi e trasparenti: su Maserati la produzione di nuovi modelli e certezza di avvio per quelli elettrici annunciati, su VM la conferma del piano industriale di cinque anni per la riconversione nei motori per industria marina e agricoltura, motori industriali ma anche ricambi e reparti test su emissioni”.

Temporale e forti raffiche di vento in città, alberi caduti

Temporale e forti raffiche di vento in città, alberi caduti

Diversi tratti di strada sono stati interessati questa sera dalla caduti di alberi sulla carreggiata.

In particolare in zona ospedale via Circonvallazione è stata interessata da un intervento di recupero di un albero caduto proprio sulla strada con riduzione della percorribilità. Sul posto sono intervenuti Vigili del Fuoco e Polizia Locale.

Maltempo dello scorso giugno: il Consiglio dei Ministri riconosce lo stato d’emergenza nazionale

Maltempo dello scorso giugno: il Consiglio dei Ministri riconosce lo stato d’emergenza nazionaleLa Regione Emilia-Romagna è già al lavoro: “Stiamo realizzando la proposta del piano degli interventi per rispondere all’emergenza, da sottoporre al Dipartimento nazionale di Protezione civile, in modo da renderlo il prima possibile operativo”. Così Irene Priolo, presidente facente funzioni con delega alla Protezione civile, alla notizia del via libera del Governo alla dichiarazione di stato di emergenza nazionale in tre Regioni, tra cui l’Emilia-Romagna, su proposta del ministro Nello Musumeci.

La richiesta del riconoscimento era stata firmata e inviata alla presidente del Consiglio dei Ministri, il 6 luglio scorso, dall’allora presidente della Regione, Stefano Bonaccini, per le “eccezionali avversità atmosferiche e i conseguenti danni” che avevano colpito buona parte del territorio regionale tra il 20 e il 29 giugno 2024. L’ondata di maltempo, in particolare, aveva visto il picco più grave tra il 23 e il 25 giugno.

Ora, viene riconosciuto lo stato di emergenza per 12 mesi nel territorio delle province di Bologna, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia, con uno stanziamento di 21 milioni e 530 mila euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali, per l’attuazione dei primi interventi.

“L’individuazione degli interventi destinati a comporre il piano è in capo all’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile- conclude Priolo-, in sinergia, come siamo abituati ad operare, con i territori, in modo da individuare le principali criticità lasciate aperte dal maltempo, cui serve dare risposte il prima possibile”.

Il Sassuolo Calcio da il benvenuto in neroverde a Matteo Lovato 

Il Sassuolo Calcio da il benvenuto in neroverde a Matteo Lovato 
Matteo Lovato (foto: Sassuolocalcio.it)

L’U.S. Sassuolo Calcio comunica di aver acquisito dalla Salernitana, con la formula del prestito con opzione e obbligo di acquisto legato a determinate condizioni, le prestazioni sportive del difensore Matteo Lovato (classe 2000).

Cresciuto nel vivaio del Padova prima e del Genoa poi – spiegano sul sito ufficiale del Sassuolo Calcio –  Matteo Lovato fa il suo esordio tra i professionisti con la maglia dei padovani nel campionato di Serie C all’età di 19 anni. Nella finestra di mercato invernale del 2020, il difensore nato a Monselice, viene acquistato dal Verona e sul finire del campionato 2019/20 fa il suo esordio in Serie A nella gara contro l’Atalanta. In massima serie, Mattia è uno dei quattro difensori nati dal 2000 in avanti ad avere collezionato almeno 90 partite nella competizione, assieme a Andrea Cambiaso (92), Nehuén Pérez (90) e Wilfried Singo (98).

La Dea tornerà a far parte della propria carriera un anno più tardi, saranno proprio i bergamaschi ad acquistarlo e farlo esordire in Champions League in occasione della partita dell’Old Trafford contro il Manchester United. L’esperienza a Bergamo non è delle più fortunate e nel mercato di gennaio del 2022 passa in prestito al Cagliari per poi andare definitivamente alla Salernitana nell’estate dello stesso anno. Con i campani ha collezionato 30 presenze, e negli ultimi 6 mesi della stagione 2023/24 ha indossato la maglia del Torino mettendo insieme 13 presenze.

Difensore destro con ottima visione di gioco e qualità individuale ha collezionato anche 15 presenze in Nazionale Under 21 facendo il suo esordio in maglia azzurra nel novembre 2020 nel match contro l’Islanda e segnando il suo primo gol nell’amichevole contro l’Ucraina il 27 marzo 2023.

Caporalato, Coldiretti: rivedere sistema ingressi

Caporalato, Coldiretti: rivedere sistema ingressiPer sconfiggere il caporalato, occorre potenziare la rete del lavoro agricolo di qualità, eliminare gli spazi di manovra concessi a chi lucra sul lavoro nero dall’attuale disciplina sull’ingresso degli extracomunitari in Italia e legare i contributi europei al rispetto dei diritti degli occupati in agricoltura. È la posizione della Coldiretti portata dal presidente nazionale Ettore Prandini e dal responsabile lavoro dell’organizzazione Romano Magrini al tavolo convocato al Ministero del Lavoro, alla presenza del ministro Marina Elvira Calderone e del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, assieme ai sottosegretari all’Interno, Wanda Ferro, e all’Agricoltura, Patrizio Giacomo La Pietra.

Il primo passo non può che essere la modifica delle attuali regole sul decreto flussi che rappresentano uno dei maggiori canali da cui si approvvigiona di manodopera il sistema del caporalato. In tale ottica, è necessario – spiega Coldiretti – il superamento del sistema del “click day” ma anche escludere dalla possibilità di presentare le domande di ingresso ai datori di lavoro che in passato hanno inoltrato le istanze di nullaosta per gli stagionali e poi non hanno assunto il lavoratore. Serve poi un maggiore coinvolgimento delle associazioni di rappresentanza nelle attività di verifica e controllo, l’introduzione di un limite alle richieste che possono essere presentate direttamente dal singolo cittadino e l’esclusione dal regime delle quote per le conversioni dei permessi di soggiorno stagionali in permessi di soggiorno per lavoro subordinato.

Al tempo stesso, serve un sistema di premialità per le imprese virtuose, attualizzando la legge sul caporalato 199/2016, una legge che Coldiretti è stata l’unica organizzazione di rappresentanza a livello nazionale a sostenere fino in fondo, perché ci potesse essere anche in Italia uno strumento in più per poter intervenire in maniera pesante rispetto a chi ha scelto di stare fuori dalla legalità. È necessario riconoscere un vero vantaggio economico/sociale alle imprese che si iscrivono alla rete del lavoro agricolo di qualità, che va completata a livello territoriale dando un ruolo centrale agli Enti bilaterali agricoli, ma anche garantire al lavoratore che denuncia il caporale di sfruttamento un permesso di soggiorno temporaneo per ricerca di occupazione. Bene la recente legge 101/2024 che ha previsto un sistema informativo unico e la costituzione di una banca dati degli appalti in agricoltura che servirà a combattere forme di caporalato che passano attraverso le cooperative e le imprese senza terra. In questo ambito occorre escludere dalla banca dati i contoterzisti che sicuramente per il livello di investimenti fatti non sono a rischio e che peraltro avranno a breve un proprio albo nazionale.

A livello generale, serve far applicare la condizionalità sociale che vincola la concessione dei pagamenti della Pac (Politica agricola comune) al rispetto di norme relative alle condizioni di lavoro e di impiego dei lavoratori agricoli, inclusa la salute e la sicurezza sul lavoro.

Ma per togliere spazi all’illegalità, occorrono anche azioni efficaci sul fronte delle pratiche commerciali sleali, un “caporalato di filiera” che vede oggi la passata di pomodoro essere pagata meno della bottiglia che la contiene, lavorando sui prezzi di produzione da definire in base anche al costo del lavoro. In tale ottica, va approvata la “Legge Caselli” contro i reati agroalimentari, ancora ferma in Parlamento, per rendere più responsabili e trasparenti le filiere. Serve poi garantire l’applicazione del principio di reciprocità sui prodotti importati per evitare che sulle nostre tavole finiscano cibi ottenuti dallo sfruttamento del lavoro, spesso addirittura minorile, anche attraverso la modifica del codice doganale sull’ultima trasformazione dei cibi e l’obbligo dell’origine in etichetta su tutti i prodotti in commercio nella UE, al centro della battaglia lanciata da Coldiretti al Brennero. Occorre infine – conclude Coldiretti – un piano per recuperare gli alloggi agricoli dismessi per ospitare i lavoratori agricoli dipendenti e un rafforzamento del sistema pubblico di trasporto, anche “stagionale”, nelle aree rurali interessate alle grandi raccolte stagionali, per sottrarre ai caporali una delle principali “armi” a disposizione.

Goletta Verde di Legambiente lancia un appello al neocommissario per l’emergenza granchio blu, indicando tre proposte su cui lavorare

Goletta Verde di Legambiente lancia un appello al neocommissario per l’emergenza granchio blu, indicando tre proposte su cui lavorareGoletta Verde di Legambiente lancia oggi dall’Adriatico un appello a Enrico Caterino, neo-neocommissario per l’emergenza granchio blu nominato ieri pomeriggio con decreto firmato dalla Presidenza del Consiglio. E lo fa, nel corso della tappa in programma oggi e domani in Emilia-Romagna, indicando al neocommissario quelle che per l’associazione ambientalista sono tre proposte su cui lavorare. 

  1. L’uso delle nasse, attrezzi di pesca selettiva e a basso impatto ambientale, è la strada giusta per la pesca del granchio. Questa soluzione è già stata sperimentata in altri paesi come Spagna e Grecia. Per tamponare l’emergenza va bene pescare, raccogliere e smaltire il granchio blu, ma si tratta di una soluzione temporanea.
  2. Occorre sburocratizzare e snellire il processo di ristori e indennizzi alle imprese del settore ittico e dell’acquacoltura che hanno richiesta sostegno al governo per fronteggiare le perdite economiche
  3. Non va dimenticato il monitoraggio e la ricerca scientifica. Lo studio e l’analisi dell’invasione del granchio blu deve essere sostenuta adeguatamente e, soprattutto, in maniera costante e concreta affinché si riesca a trovare una soluzione definitiva al problema.

“Auguriamo buon lavoro a Enrico Caterino, già prefetto di Ravenna e Rovigo, nominato commissario straordinario per l’emergenza granchio blu. Il nostro auspicio – commentano Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente e Stefano Raimondi, responsabile nazionale biodiversità di Legambiente – è che la sua nomina sia di aiuto al settore ittico e acquacoltura di Emilia-Romagna e Veneto, e in generale dell’Alto Adriatico, da oltre un anno sotto scacco a causa della specie aliena invasiva granchio blu che ha praticamente compromesso la produzione di mitili. È fondamentale che l’Italia eviti di compiere errori gestionali, come un ritorno alla pesca a strascico, ma che piuttosto venga definito il prima possibile un piano scientifico sperimentale di contrasto alla proliferazione del granchio blu, basato su soluzioni che tutelino sia l’economia legata agli allevamenti di spigole, orate e molluschi sia la salute degli ecosistemi del Mediterraneo, in particolar modo di quelli costieri”.

“La deroga alla pesca a strascico sotto costa deve essere evitata – concludono Ciafani e Raimondi – perché significherebbe un grave passo indietro sulla tutela della biodiversità dei mari e la salvaguardia di specie a rischio vittime di catture accidentali come delfini e tartarughe, andando a incentivare un tipo di pesca che già ha causato danni all’ecosistema marino. Per questo oggi lanciamo con Goletta Verde le nostre tre proposte l neocommissario su cui lavorare per affrontare l’emergenza granchio lungo le coste della Penisola”.

L’associazione ambientalista, già nello scorso mese di maggio, nell’ambito della presentazione del dossier “Biodiversità a rischio 2024” ha realizzato un focus sul granchio blu (Callinectes sapidus), ricordando come nel Mediterraneo questa specie aliena sta minando la biodiversità e creando ingenti danni economici nel comparto della pesca professionale.

Come ricorda Legambiente nell’ultimo report “Biodiversità a rischio 2024” nell’estate del 2023 il granchio blu si è diffuso soprattutto nella costa adriatica, causando problemi alla pesca in Emilia-Romagna e Veneto. Gli acquacoltori della provincia di Rovigo sono stati particolarmente colpiti dal crostaceo, che ha attaccato gli allevamenti di cozze, ostriche e vongole, i quali costituiscono un prodotto importante per il settore della pesca nel Delta del Po.

La situazione è preoccupante, considerato che solo a cavallo tra il Veneto e l’Emilia-Romagna esistono più di 3000 allevamenti di molluschi che rischiano di essere gravemente danneggiati dalla presenza di questa specie invasiva. Anche in Toscana si sono susseguiti una serie di eventi di invasione, specialmente lungo le coste della Maremma. Nella Laguna di Orbetello, ad esempio, il granchio blu ha divorato le fonti di cibo usate per nutrire le anguille, le orate e le spigole, compromettendo di conseguenza la produttività degli allevamenti, e ha danneggiato moltissimi attrezzi da pesca. Secondo le prime stime di Fedagripesca-Confcooperative, il danno economico attuale causato dalla specie sarebbe già attorno ai 100 milioni di euro.

 

Direttiva Bolkestein, l’assessore Corsini dopo il rinvio della norma nell’ultimo CdM

Direttiva Bolkestein, l’assessore Corsini dopo il rinvio della norma nell’ultimo CdM“Il tempo delle promesse e delle chiacchiere è finito. Ora prendiamo noi in mano la situazione e portiamo i balneari verso un approdo sicuro. Ho già convocato i Comuni costieri e le Associazioni di categoria dei balneari per fine agosto, prima non era possibile dal momento che siamo nel momento clou della stagione turistica. Questo Governo ha già dimostrato a sufficienza la propria totale incompetenza, prendendo in giro le imprese con false promesse e mettendo tutti i cittadini nelle condizioni di pagare le sanzioni per la mancata applicazione della Bolkestein”.

Così l’assessore regionale a Turismo e Commercio, Andrea Corsini, sul rinvio sine die del provvedimento sulla regolamentazione delle concessioni balneari che doveva essere approvato nell’ultimo Consiglio dei Ministri e a due giorni dallo sciopero degli stabilimenti proclamato da Sib-Fipe e Fiba-Confesercenti.

“Il nostro obiettivo è chiaro- prosegue Corsini-. Vogliamo scrivere e deliberare linee guida comuni e condivise per aiutare le amministrazioni costiere a fare le evidenze pubbliche e salvare così il comparto. Ci baseremo sul decreto Draghi per risolvere una questione che riguarda oltre 1.500 imprese, parliamo di intere famiglie. E dobbiamo farlo noi, visto che questo Governo non solo non ha fatto nulla, ma ha peggiorato la posizione dell’Italia in Europa”.

“Qui non si tratta di una questione elettorale- aggiunge l’assessore-, ma della pelle viva di persone che rischiano di perdere la propria impresa per l’incapacità dell’Esecutivo di mettere mano alla materia in modo serio e nel rispetto delle leggi. Ormai sono passati due anni da quando presentammo il nostro documento per dare un concreto aiuto alla riforma nazionale. Un provvedimento largamente condiviso con il territorio e che aveva tutti gli elementi – dal riconoscimento del valore aziendale, degli investimenti fatti e della professionalità dei gestori alla sostenibilità sociale e ambientale del piano degli investimenti – per chiudere definitivamente e in modo positivo la vicenda. Non fummo ascoltati. Ora faremo da soli per salvare i nostri imprenditori e le nostre spiagge”.

Sindaco Mesini e Assessore Pennacchia in visita ai cantieri scolastici sassolesi

Sindaco Mesini e Assessore Pennacchia in visita ai cantieri scolastici sassolesiVisita in cantiere, questa mattina, per il Sindaco di Sassuolo Matteo Mesini e l’Assessore ai lavori Pubblici, con delega al Pnrr, Maria Raffaella Pennacchia. Tre sono stati i cantieri, scolastici, visitati da Sindaco e Assessore per costatare di persona lo stato d’avanzamento dei lavori di opere che verranno realizzate grazie ai finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Si è iniziato da via Trieste, dove è in fase di realizzazione il nuovo polo per l’infanzia “0-6” capace di accogliere bambini dal nido all’età dell’obbligo: un polo denominato “Sant’Agostino”, che dovrà essere ultimato entro Settembre 2025 il cui importo complessivo è di € 4.877.727,24 di cui € 3.300.000 finanziati dal Pnrr.

Il secondo cantiere visitato è quello della nuova mensa della scuola primaria Sant’Agostino di Sassuolo grazie ad un progetto, che ha previsto la demolizione e la successiva ricostruzione, finanziato per 800.000 € dai fondi PNRR

Si tratterà di un edificio ad un piano di circa 400 metri quadri di estensione: “sarà – come  si legge sulla relazione tecnica – una costruzione innovativa, sismicamente adeguata e altamente efficiente in termini di contenimento energetico con  un rivestimento a cappotto ed un manto di copertura in lamiera preverniciata, infissi e porte studiate ad hoc e illuminazione a LED ma anche da una pompa di calore alimentata da eventuali pannelli fotovoltaici. L’edificio sarà caratterizzato da una sala refezione, cucina e anticucina, cui si aggiungono un locale dispensa e locali di servizio – spogliatoi e bagni – a disposizione di personale e studenti”.

La visita si è conclusa in via Padova, dove sono in corso i lavori di ricostruzione del Nido d’Infanzia 0-6 anni “Parco”.  L’importo complessivo del progetto è pari a € 3.127.879 , di cui € 2.750.000 € finanziati dall’Unione Europea, attraverso NextGenerationEU, “Investimento 1.1 Piano per gli Asili Nido e scuole dell’Infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia”. Il termine dei lavori è previsto per fine 2024.

Modifiche alle chiusure programmate sulla Tangenziale di Bologna

Modifiche alle chiusure programmate sulla Tangenziale di BolognaSulla Tangenziale di Bologna, è stata annullata la chiusura del tratto compreso tra lo svincolo 2 Borgo Panigale e lo svincolo 1 Nuova Bazzanese, verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli, che era prevista dalle 00:00 alle 6:00 di giovedì 8 agosto.

Sono state annullate anche le chiusure del tratto compreso tra lo svincolo 7bis SS64 Ferrarese e lo svincolo 6 Castelmaggiore, verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli, che erano previste dalle 00:00 alle 6:00 di venerdì 9 e sabato 10 agosto.

 

Nuovo defibrillatore in centro abitato a Gorzano di Maranello

Nuovo defibrillatore in centro abitato a Gorzano di MaranelloA Maranello continua a crescere il numero di defibrillatori a servizio della collettività. Nei giorni scorsi il Comune ha provveduto ad installare un nuovo dispositivo a Gorzano, nei pressi della farmacia in Via Vandelli: una collocazione strategica per la frazione, in pieno centro abitato e a pochi passi dalla scuola d’infanzia e dalla vicina area verde.

Per il territorio comunale di Maranello si tratta del 31° defibrillatore messo a disposizione della comunità: l’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio che fa riferimento al progetto ‘Maranello Cardioprotetta’, avviato dal Comune nel 2015.

Tale progetto, oltre a dotare diversi punti del territorio di defibrillatori automatici esterni, ha visto la formazione di centinaia di persone tra operatori delle società sportive, volontari delle associazioni, personale delle scuole, dipendenti pubblici e della Polizia locale, che può contare anche su dispositivo collocato a bordo di un’auto di pattuglia.

Nel corso degli anni, sul territorio comunale i defibrillatori sono stati installati nelle scuole (scuola d’infanzia Cassiani, primarie Stradi e Rodari, secondaria Galilei, IIS Ferrari), negli impianti sportivi (Campo sportivo Don Gelindo Mescoli, Palestra Messineo, Stadio comunale Dino Ferrari, Campo sportivo Moscattini, Polisportiva Polivalente Maranello, Campo sportivo Lauro Minghelli di Torre Maina, Polisportiva Pozza, Palestra Scuola primaria Rodari, Palestra Scuola primaria Stradi, Campo sportivo Matteo Degli Antoni), in Piazza Libertà, nella Piazzetta Nelson Mandela (all’esterno della Biblioteca Mabic), al Bocciodromo, nella Farmacia Comunale, al Museo Ferrari, presso la sede del Gruppo Alpini Maranello, al Circolo Arci, presso l’Associazione Amici del Cavallo di Gorzano, all’Oratorio Parrocchiale, al Terminal Bus, a San Venanzio in via Abetone Superiore, al Centro Giovani, al Parco delle Città di Pozza e al Parco dello Sport.

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 8 agosto 2024

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 8 agosto 2024Sereno al mattino; addensamenti pomeridiani sul crinale appenninico associati a locali rovesci temporaleschi. Temperature minime senza variazione di rilievo, tra 21 e 24 gradi; massime in lieve flessione tra 31 e 34 gradi. Venti deboli a regime di brezza. Mare calmo o poco mosso.

(Arpae)

Linea Bologna – Prato, lavori di manutenzione straordinaria all’interno della grande galleria dell’Appennino

Un intervento in corso all’interno della Grande Galleria dell’Appennino ha reso necessaria la sospensione totale del traffico ferroviario fra San Benedetto Val di Sambro e Vernio.

L’esigenza è emersa nel pomeriggio di domenica 4 agosto, durante le attività propedeutiche all’avvio della seconda fase dei cantieri estivi sulla linea Bologna – Prato,  dove Rete Ferroviaria Italiana ha già in corso lavori di potenziamento infrastrutturale e tecnologico per l’adeguamento agli standard europei per il traffico delle merci e per il miglioramento dell’accessibilità delle stazioni.

In particolare i controlli specialistici e i monitoraggi strumentali effettuati da RFI hanno fatto emergere la necessità di un intervento immediato per rinforzare una delle volte della galleria, attività incompatibile con la circolazione dei treni che fino al 9 agosto era prevista in quella tratta nelle fasce orarie 5.00-8.30 e 15.30-22.00.

Con l’obiettivo di garantire la continuità del servizio e limitare l’impatto dei lavori sul territorio, Trenitalia ha attivato un servizio con bus per i giorni 7-8-9 agosto, con tempi di percorrenza che potranno variare anche in relazione al traffico stradale.

Prevista in particolare una nuova corsa bus diretta tra Prato e Bologna con partenza alle ore 6:50 e arrivo alle 8:35. Questa soluzione risulterà la più rapida anche per i viaggiatori di Vernio/Vaiano diretti a Bologna che potranno utilizzare il treno in arrivo a Prato alle 6:42 e la corsa delle 6.50 per il capoluogo emiliano..

L’intero programma dei servizi integrativi con bus è consultabile nella sezione di Infomobilità del sito trenitalia.com.

Nessuna modifica ai lavori di potenziamento della linea in programma dal 10 agosto all’8 settembre, con sospensione del traffico ferroviario fra Pianoro e Vernio per l’intera giornata.

Confermati cronoprogramma, attività e servizi sostitutivi consultabili sui sistemi di acquisto delle imprese ferroviarie.

L’Ausl di Modena in riferimento alla nota sulla West Nile del consigliere regionale Luca Cuoghi

L’Ausl di Modena in riferimento alla nota sulla West Nile del consigliere regionale Luca CuoghiIl virus West Nile viene oggi definito endemico, ovvero presente in maniera stabile, nella nostra regione e in tutte quelle del bacino padano. L’uomo, come pure i cavalli, viene occasionalmente infettato tramite punture di zanzare (in questo caso si parla di zanzara comune, la culex simplex e non la tigre che trasmette altre malattie) ma non è in grado di trasmettere l’infezione ad altre zanzare, né ad altre persone, a differenza di ciò che avviene per altre arbovirosi, come ad esempio la Dengue.

Per questo motivo a differenza dei protocolli in essere per quanto riguarda i casi di Dengue e altri virus trasmissibili dalle zanzare, non sono prescritte nei piani arbovirosi specifiche disinfestazioni nell’area di residenza del paziente. Gli interventi adulticidi, infatti, vanno eseguiti rispettando scrupolosamente le indicazioni ministeriali e regionali, per non incorrere nel rischio di sviluppare specie resistenti. E’ bene ricordare anche il fatto che i trattamenti con prodotti adulticidi, soprattutto se effettuati in modo ripetuto e non mirato, comportano rischi non irrilevanti di tossicità sia per le persone, che per animali domestici ed altri insetti da preservare (api). Un trattamento adulticida generalizzato non è quindi consigliabile per la stessa sicurezza della popolazione, ma in presenza delle condizioni di rischio che lo giustificano può essere effettuato in modo mirato sia rispetto alla presenza di soggetti fragili (interventi nei pressi di strutture sanitarie e socio-assistenziali), sia per particolari manifestazioni che comportino il ritrovo di molte persone in orario serale, come previsto dalle indicazioni del Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi.

Attualmente il nostro territorio è classificato a Livello di rischio 2 per West Nile, con conseguente messa in atto di azioni specifiche come interventi comunicativi incentrati sull’opportunità di proteggersi da punture delle zanzare e l’attivazione dei controlli sulle donazioni di sangue. Inoltre, i Comuni sono tenuti a proseguire l’ordinaria attività di disinfestazione in area urbana e i soggetti (pubblici o privati) gestori di manifestazioni che comportano il ritrovo di molte persone nelle ore serali in aree all’aperto sono tenuti ad effettuare interventi straordinari preventivi con adulticidi.

Per quanto riguarda le azioni in essere in seguito all’aumento dei casi, dunque, il livello di rischio per West Nile è costantemente monitorato e, qualora si verifichino le condizioni per il passaggio ad un livello di rischio superiore, la Regione lo comunica immediatamente ad Aziende Sanitarie e Comuni, in modo che mettano in atto le azioni di propria competenza. Dal 2009 i dati della rete di monitoraggio predisposta in Emilia-Romagna, oltre a determinare la densità dell’insetto vettore, vengono infatti utilizzati anche per stimare il rischio sanitario tramite l’utilizzo di modelli epidemici e i conseguenti interventi. Una rete che negli anni è stata progressivamente migliorata attraverso la valorizzazione del ruolo svolto in termini di coesione dagli enti locali, volto al “fare sistema”; l’introduzione di procedure di controllo di qualità e validazione del dato di monitoraggio; l’interpretazione dei dati raccolti per la comprensione dei fenomeni in atto; l’impiego della rete per la precoce individuazione di eventuali altre specie di zanzare invasive; il suo utilizzo per meglio indirizzare le attività di contrasto in campo.

Quanto al contatto col virus, se pure di solito generi un’infezione che decorre senza sintomi, in alcuni casi può causare la malattia chiamata West Nile Disease, con sintomi evidenti che possono ricordare una sindrome influenzale e che durano pochi giorni. Tuttavia, sia pure di rado e soprattutto in persone debilitate come l’uomo deceduto a Carpi nei giorni scorsi, si può purtroppo arrivare a gravi forme neurologiche che richiedono il ricovero in ospedale e che possono condurre a esiti permanenti o al decesso dei pazienti colpiti. Si ricorda dunque nuovamente a tutti i cittadini la necessità di proteggersi costantemente secondo le indicazioni più volte fornite dall’Azienda sanitaria e riportate anche nel portale regionale www.zanzaratigreonline.it.

Morto a 67 anni lo storico DJ Vanni Neri

Morto a 67 anni lo storico DJ Vanni Neri

Se ne è andato a 67 anni Vanni Neri, storico Dj e programmatore di Radio Antenna 1 Rock Station. Una grande passione per la musica manifestata anche come autore di diversi libri su Clash, Sex Pistols, Ramones, Prodigy, Siouxsie, Depeche Mode, David Bowie e altri ancora. Il suo ultimo volume quello dedicato a Johnny Rotten, uscito per Arcana nel 2023. Vanni è stato Dj in importanti locali emiliani e anche titolare di un negozio di dischi a Formigine.

I funerali avranno luogo giovedì 8 agosto partendo, alle ore 9:00 da Eterea Funeral Home (Via Circonvallazione Nord-Est, 24 Sassuolo) per la Chiesa Parrocchiale di Castellarano, dove alle ore 9:30 sarà celebrata la Liturgia Funebre. Dopo le Esequie il feretro proseguirà in forma privata per la cremazione.

Le visite sono possibili dalle ore 8:00 alle ore 20:00 presso la sala Zaffiro di Eterea Funeral Home.

Granchio blu, l’ex Prefetto di Ravenna Caterino sarà commissario straordinario

Goletta Verde di Legambiente lancia un appello al neocommissario per l’emergenza granchio blu, indicando tre proposte su cui lavorare“Bene la nomina del commissario straordinario per l’emergenza causata dal granchio blu Enrico Caterino, al quale auguriamo buon lavoro e con il quale siamo pronti a collaborare fin da subito. Una nomina attesa da tempo in Emilia-Romagna, dalle imprese di pesca e acquacoltura che a causa di questa emergenza sono al collasso. Confidiamo che il neocommissario possa avere nel merito i poteri straordinari conferiti dal suo mandato per gli adempimenti necessari e che possa avere a disposizione anche le risorse per indennizzare le imprese colpite dell’Emilia-Romagna, per la raccolta e lo smaltimento del crostaceo. Con l’auspicio che non si generino avvicendamenti di nomine e stalli decisionali come sta capitando purtroppo per la peste suina africana”.

Così la presidente facente funzioni, Irene Priolo, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, commentano la designazione dell’ex Prefetto di Rovigo e Ravenna, Enrico Caterino, ufficializzata oggi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi.

“La proliferazione del granchio blu in questo anno e mezzo ha messo a repentaglio l’ecosistema marino di varie zone di costa dell’Emilia-Romagna e creato enormi difficoltà economiche e sociali all’intera filiera della pesca e dell’acquacoltura- aggiungono-. Il Governo ha abituato la nostra Regione a gestire varie emergenze attraverso le figure dei Commissari: chiediamo in ogni caso che non vengano a mancare le responsabilità in capo alle istituzioni nazionali, comunque chiamate a fare la propria parte in questo caso sui ristori, sulla ricerca e su soluzioni condivise per la sfida contro la proliferazione del granchio blu, una lunga battaglia che intendiamo vincere”.

La Regione Emilia Romagna ha già messo a disposizione delle imprese della pesca e dell’acquacoltura colpite dal granchio blu 1 milione di euro di indennizzi nel 2023 e 1 milione di euro nel 2024 per la raccolta e lo smaltimento.

Visite al Giardino storico di Villa Clementina

Visite al Giardino storico di Villa ClementinaGrazie a una specifica convenzione con il Comune di Formigine, il giardino all’italiana di Villa Clementina a Magreta può essere aperto al pubblico, in date e orari definiti, affinché in molti possano godere delle bellezze che questo angolo di territorio custodisce. Le prime aperture, con accesso alla Villa da via Fossa, sono il 25 agosto, l’8 e il 19 settembre, dalle 10 alle 17.

Afferma il sindaco Elisa Parenti: “Villa Clementina a Magreta è un vero e proprio gioiello artistico e architettonico, magnifico esempio tra le più di 80 dimore storiche presenti nel territorio formiginese, testimoni di un tempo in cui i signori abitavano in villa per godere della piacevolezza della campagna circostante ma anche per amministrare al meglio le ampie proprietà terriere. Con queste aperture, cittadini e visitatori potranno apprezzare un’area verde unica nel suo genere”.

In origine la Villa era conosciuta come il Casino dei Spezzani; fu infatti il capitano Giuseppe Spezzani (1705 – 1774), ingegnere ducale e ricco possidente terriero, a farla costruire all’inizio del Settecento.

L’edificio si presenta a forma quadrangolare, su due piani e con altana belvedere. Un primo documento sull’assetto del parco, risalente al 1782, colloca la villa al centro dell’ampia tenuta contraddistinta da un lungo filare di pioppi che dalla residenza correva a nord, in direzione delle rovine dell’antico castello di Magreta, poi distrutto. Sotto la proprietà di Filippo Spezzani, deputato al Consiglio della Repubblica Cispadana, furono introdotte nuove colture agricole e il giardino fu arricchito di angoli “più ameni e ombrosi”, secondo le mode del tempo.

La villa fu poi residenza di due sindaci di Formigine, Giuseppe Spezzani (che ricoprì la carica dal 1871 al 1875) e Attilio Cionini (sindaco dal 1905 al 1914). In quegli anni, fu dipinta la volta del salone al piano nobile da Evaristo Cappelli, in onore delle nozze di Clementina Spezzani e Francesco Carbonieri. E proprio alla raffinatissima Clementina, che tanto curò il doppio giardino all’italiana a nord e a sud dell’edificio, l’ingegner Forghieri (ultimo proprietario deceduto due anni fa) volle intitolare la villa.

Mauro Forghieri, lo ricordiamo, è stato direttore tecnico della Ferrari dal 1962 al 1971 e dal 1973 al 1984. Sotto la sua sapiente guida, sono stati vinti complessivamente 54 Gran Premi, 7 titoli costruttori e 4 titoli mondiali con Niki Lauda e Jody Scheckter. La nuova proprietà sta progettando l’allestimento di un laboratorio-officina che possa essere visitato dagli studenti, che rientrerebbe a pieno titolo nell’ampio ventaglio di offerte della Motor Valley.

 

Peste suina africana, Mammi: “Subito un nuovo commissario straordinario, non possiamo perdere tempo”

Peste suina africana, Mammi: “Subito un nuovo commissario straordinario, non possiamo perdere tempo”
Alessio Mammi (Copyright Regione Emilia Romagna – Autore Fabrizio Dell’Aquila)

“Il commissario straordinario nei giorni scorsi si è dimesso: ho scritto al Governo per chiedere di procedere a una nuova nomina, visto che siamo in emergenza ed è necessario non perdere tempo. Inoltre, chiediamo da almeno due anni la condivisione di una strategia nazionale chiara e omogenea per tutte le regioni. Ad oggi non è successo nulla”.

Così l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi, a proposito dell’intensificazione dei problemi a causa della peste suina africana (Psa), e l’obiettivo di ridurre la presenza di cinghiali sul territorio.

“Non possiamo compromettere la filiera suinicola per il suo valore e per tutti i posti di lavoro che rappresenta- prosegue Mammi, che ha ricordato le richieste fatte al Governo per un’azione efficace di contenimento del virus-. Negli 2022 la Regione ha anticipato 2 milioni di euro alla struttura commissariale nazionale, risorse che solo in questi giorni hanno iniziato a usare dopo quasi due anni di richieste inascoltate perché venissero impegnati per il contenimento e l’eradicazione. Visto quanto accaduto in un allevamento del piacentino, è necessario procedere con la dichiarazione dello stato di calamità per poter agire con misure straordinarie, la nomina di subcommissari regionali con poteri di intervento, in deroga alla normativa appalti, la salvaguardia delle esportazioni che rappresentano il valore commerciale più importante negli ultimi anni, in particolare per le produzioni Dop e Igp”.

“Da parte nostra- ha aggiunto-, confermiamo l’impegno per difendere le produzioni: le Province hanno a disposizione 3 milioni di euro per procedere al depopolamento dei selvatici”.

Tra le azioni avviate: il piano di controllo dei cinghiali e il sostegno all’autodifesa per gli agricoltori. Sono state previste risorse specifiche assegnate alle polizie provinciali per la gestione dei piani di controllo, 500 mila euro nel 2023, 1,2 milioni per il 2024, oltre ai 5 milioni che la Regione mette a disposizione ogni anno per le attività faunistiche alle Province. La Regione ha poi istituito i gruppi operativi territoriali (Got) nei territori colpiti.
Tra le attività della Regione, i tre bandi emanati in 2 anni con risorse per 10 milioni di euro, rivolti all’innalzamento dei livelli di biosicurezza negli allevamenti, ed è in previsione l’uscita di un quarto bando dopo l’estate. Tra le opere finanziate, recinzioni, piazzole disinfezione automezzi, zone filtro, celle frigorifere.

Il valore delle produzioni in Emilia-Romagna

La quota stimata di prodotti Dop e Igp a base di carne suina dell’Emilia-Romagna è circa di 3,4 miliardi di euro di cui 3,2 miliardi solo per prosciutto di Parma e mortadella di Bologna, oltre alle carni lavorate.

176° Fiera di san Rocco, a Spezzano dal 12 al 16 agosto

176° Fiera di san Rocco, a Spezzano dal 12 al 16 agostoInizia lunedì 12 agosto l’ultra centenaria Fiera di san Rocco che si terrà nelle vie del centro di Spezzano, fino al 16 agosto, festa del patrono della frazione.

Cinque giorni di spettacoli gratuiti, buon cibo, mostre, luna park e mercato e tanto divertimento per tutti.

La 176° edizione della Fiera è organizzata dall’associazione Fiera di San Rocco e Leongatto, con il sostegno del Comune di Fiorano Modenese e di diversi sponsor, e il supporto tecnico di GP Eventi.

Tutte le sere, dal 12 al 16 agosto sarà possibile gustare le prelibatezze della tradizione gastronomica italiana, preparate sul momento da colorati camioncini oppure le specialità emiliane, proposte dallo stand gastronomico gestito dal gruppo Alpini di Fiorano, di fronte a Casa Corsini.

Nei cinque giorni di festa sarà possibile visitare la mostra di Carla Casolari, sotto i portici di Casa Corsini e la mostra di due e quattro ruote d’epoca, nei pressi di piazza Falcone e Borsellino.

Per il divertimento dei più giovani, dal 9 al 19 agosto ci sarà anche il luna park nel piazzale del bocciodromo (largo Morandi), per questo motivo il mercato settimanale di mercoledì 14 agosto sarà spostato lungo via Mondaini e nel parcheggio davanti all’ingresso del bocciodromo.

Il 15 e il 16 agosto saranno presenti, tutto il giorno, le tradizionali bancarelle lungo via Statale, mentre al Parco di Vittorio l’AIFVS (Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada) allestirà il tappetone stradale, una strada completa di segnali che i bambini e ragazzi potranno percorrere con la bicicletta propria o fornita dallo staff, ricevendo indicazioni e informazioni.

Venerdì 16 agosto, festa di san Rocco, in mattinata verrà celebrata la Santa Messa all’aperto presso l’Oratorio dedicato al Santo, alla presenza delle autorità.

Seguirà la tradizionale sfilata di carri e mezzi agricoli per le via del centro. Per tutto il giorno ci sarà il raduno delle 500 d’epoca, organizzato dal Gruppo Fiat 500 “La Ciliegia” di Marano sul Panaro.

Ci saranno anche gli stand informativi di diverse associazioni di volontariato.

Gli spettacoli serali, tutti gratuiti, si terranno sul palco allestito in piazza Falcone e Borsellino, dalle ore 21.30.

La Fiera sarà inaugurata, lunedì 12 agosto, da “Enrico Benassi Band”, seguirà martedì 13 agosto la serata dedicata al liscio con Rita Gessi e orchestra.

Mercoledì 14 agosto è la volta del concerto del gruppo “Il giardino dei semplici“, mentre giovedì 15 agosto tocca a Luca Zack live show, con Paki dei Nuovi Angeli special guest.

Chiude la Fiera di san Rocco, venerdì 16 agosto, il concerto di Marco Ligabue, con le sue canzoni più belle, quelle del fratello, Luciano Ligabue, e i successi dei più grandi cantautori italiani.

Per permettere lo svolgimento della manifestazione è prevista la chiusura stradale con divieto di transito (esclusi veicoli dei residenti, mezzi di soccorso e autorizzati dalla Polizia locale) su via Statale dalla rotatoria con via Fratelli Cervi fino all’altezza di via A. Cervi dalle ore 18.00 alle ore 0.30 nei giorni del 12, 13 e 14 agosto, con divieto di sosta e rimozione forzata negli stalli davanti a Casa Corsini.

Nelle giornate del 15 e 16 agosto invece la chiusura stradale e divieto di sosta con rimozione forzata riguarda via Statale dall’intersezione semaforica con via del Molino e via del Canaletto all’intersezione a rotatoria con via del Crociale e chiusura di via Nirano I tronco da via Statale a via Fratelli Rosselli, dalle ore 7.00 alle ore 0.30 del giorno successivo. Divieto di transito e sosta anche in parte di via Mondaini, via Donati, via Di Vittorio e altre vie laterali.

E’ prevista inoltre la chiusura la chiusura stradale con divieto di sosta e rimozione forzata in Largo Morandi (bocciodromo) dalle ore 15.00 del 7 agosto alle ore 14.00 del 20 agosto (montaggio e smontaggio luna park) e per entrambi i lati di via Mondaini e del parcheggio davanti all’ingresso del bocciodromo, tra via Mondaini e via Statale dalle ore 7.00 alle ore 14.00 del 14 agosto per lo svolgimento del mercato settimanale.

Per maggiori informazioni su modifiche alla viabilità, giorni ed orari, consultare il sito del Comune di Fiorano Modenese.

Granchio blu, Coldiretti: bene commissario, danni già oltre i 100 mln

Goletta Verde di Legambiente lancia un appello al neocommissario per l’emergenza granchio blu, indicando tre proposte su cui lavorareCon i danni alle imprese ittiche italiane che hanno ormai superato i 100 milioni di euro è importante la nomina di un commissario per fronteggiare l’emergenza granchio blu e garantire le necessarie misure per salvare un settore cardine del Made in Italy. Lo ha sostenuto la Coldiretti Pesca in occasione della nomina dell’ex prefetto di Rovigo e Ravenna Enrico Caterino annunciata questa mattina dai ministri dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin a Palazzo Chigi.

“Con la nomina di Caterino è ora necessario snellire i tempi per liquidare le aziende con l’obiettivo di ripristinare una situazione di normalità e la ripresa dell’attività produttiva dei nostri pescatori – ha dichiarato Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti a margine della presentazione della nomina -. Chiediamo dunque un incontro subito con il nuovo commissario in accordo con Veneto ed Emilia Romagna”.
Proprio il Delta del Po è la zona dove la presenza del granchio blu sta causando i danni più ingenti, facendo strage di allevamenti di vongole e cozze ma anche telline, altri crostacei e piccoli pesci.

A partire dalla primavera 2023 ed a tutt’oggi – spiega Coldiretti, sia nel versante veneto che in quello emiliano la produzione di vongole è stata praticamente azzerata, con il predatore in grado di frantumare letteralmente i gusci dopo averli tirati fuori dalla sabbia dei fondali. Devastati anche gli allevamenti di cozze, a partire dalla pregiata Scardovari Dop.

Nelle ultime settimane, inoltre, si sono aggiunti ulteriori elementi di difficoltà per il comparto: i granchi si riproducono in dimensioni più piccole, rendendo inutili le reti attuali e obbligando gli operatori a costosi investimenti in nuove attrezzature con reti a maglie adatte a protezione degli impianti delle vongole. Il surriscaldamento delle acque aggrava ulteriormente il problema.

Una situazione che minaccia la sopravvivenza nella zona di oltre 2.000 famiglie – denuncia Coldiretti -, con una gran parte dei dipendenti delle cooperative e dei consorzi che si trovano in cassa integrazione e con una difficoltà per gli addetti delle ditte individuali che non possono beneficiarne.
Ma in pericolo c’è l’intero settore dell’acquacoltura, che è uno dei fiori all’occhiello della pesca Made in Italy con un valore della produzione di circa mezzo miliardo di euro, dove la voce più pesante è rappresentata proprio dalle cozze, con le vongole al terzo, secondo l’analisi di Coldiretti. Ma cresce anche la produzione di ostriche che sta diventando un’eccellenza Made in Italy.

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