Lunedì 8 giugno 2009 è nata T.I.E. srl, acronimo di Trasporti Intermodali Emilia, la società che ha come obiettivo la predisposizione e l’attuazione di un apposito progetto di organizzazione dell’area limitrofa allo scalo merci di Marzaglia sia sotto il profilo della logistica che dei servizi a supporto delle imprese ivi operanti, occupandosi eventualmente, in un secondo momento, della gestione di tali infrastrutture.
Alla società partecipano la Camera di Commercio di Modena, che detiene i sette decimi del capitale sociale complessivo di 1 milione di euro, oltre a Confindustria Modena, FinPro spa e la neocostituita I.Mo Imprese Modena Scarl, che detengono ciascuna un decimo del capitale.
Quest’ultima società (il cui capitale sociale è pari ad E. 100.000) è partecipata, con quote paritetiche, da A.P.I. Servizi Srl, C.M.E. Consorzio Imprenditori Edili Soc. Coop, C.O.N.E.A. Consorzio Nazionale Edile Artigiano Soc.Coop.Cons., società che sono espressione rispettivamente delle associazioni di categoria provinciali CONFAPI pmi Modena, CNA e Lapam Federimpresa.
T.I.E. rimane aperta alla partecipazione di realtà di altre province, considerata la valenza appunto interprovinciale dello scalo merci di Marzaglia, utile per il territorio modenese così come per quello reggiano.
La nuova società inizierà ad operare su due fronti: in primo luogo avviando la progettazione effettiva dell’area ma anche, di pari passo, attivandosi a livello istituzionale per raggiungere i necessari accordi con le società coinvolte a diverso titolo nella realizzazione dello Scalo Merci.
Il Presidente della Camera di Commercio, Maurizio Torreggiani, ha sottolineato: “E’ con grande soddisfazione che saluto la costituzione di questa compagine, non solo perché si tratta dell’attuazione concreta di un programma di attività di cui si parla ormai da anni, ma anche perché ad essa hanno di fatto partecipato tutte le Associazioni imprenditoriali potenzialmente interessate, a riprova che a Modena, a fronte di tematiche di stringente attualità e di importanza si può – ma forse sarebbe opportuno dire “si deve” – fare sistema”.