Assoviaggi Confesercenti Emilia Romagna, ha organizzato un seminario rivolto alle agenzie di viaggio e che si terrà giovedì 11 giugno presso l’Hotel Baglioni a Bologna in cui verranno evidenziate problematiche e proposte, le aspettative della domanda, vecchi e nuovi prodotti turistici, nuovi “concept” di agenzia di viaggio e il marketing delle relazioni.
Saranno presenti Stefano Bollettinari, Direttore Confesercenti Emilia Romagna, Giancarlo Dall’Ara docente di marketing turistico e Amalio Guerra, Presidente nazionale e regionale Assoviaggi.
La rete agenziale europea conta circa 70 mila punti vendita. Vengono venduti in agenzia circa 185 milioni di pacchetti turistici, una quota molto rilevante del turismo complessivo generato nel continente.
Secondo dati Eurostat l’Italia è il primo paese per numero di imprese dell’intermediazione turistica e mentre nei principali paesi europei il numero delle agenzie di viaggio negli ultimi anni è diminuito in modo consistente, in Italia la situazione è diversa: nel 2008, infatti, il numero delle agenzie è cresciuto passando da 11.977 a 12.698 (+6%).
Anche in Emilia Romagna le agenzie di viaggio sono in costante aumento: dal 2003 al 2008 le agenzie sono cresciute numericamente di ben 196 unità (+30,5%) passando da 643 del 2003 a 839 del 2008 (si veda tabella).
Tra queste 92 sono le agenzie amiche ovvero le agenzie dell’Emilia Romagna che rispondono a determinati criteri di qualità e che adottano un disciplinare che soddisfa elementi di garanzia, organizzazione, eticità e che potranno usufruire, in caso di necessità, di un Fondo di Garanzia speciale istituito dalla Regione Emilia Romagna e gestito da Cofiter-Confidi terziario ER a maggiore garanzia del proprio cliente.
L’Italia è il paese con le imprese più piccole: 4 impiegati per impresa. Si stima che in Italia gli occupati in ADv e TO’s siano 56.300 unità circa, a livello territoriale è la Lombardia a registrare il maggior numero di addetti, seguita dall’Emilia Romagna.
Secondo Eurostat i viaggi venduti tramite ADV e TO’s sono il 24% del totale: l’Italia (19,9%) ha percentuali piuttosto basse rispetto ad altri paesi europei come il Regno Unito (35,5%), i Paesi Bassi (34,3%) e la Germania (33,3%).
«In un periodo di crisi economica come quella attuale, unita alla pressione sempre più forte della concorrenza, e al boom del “fai da te” accelerato anche dalla diffusione dell’utilizzo di internet –dichiara Amalio Guerra, Presidente nazionale e regionale di Assoviaggi Confesercenti – anche se non ha generato il fenomeno della disintermediazione con la conseguente chiusura delle agenzie, crea timori, e sta spingendo le agenzie di viaggio ad un ripensamento del loro ruolo e delle loro funzioni. Nel settore esistono anche problematiche relative ai contratti con i fornitori (es Trenitalia), all’abusivismo esistente e dilagante, alla necessità di finanziamenti agevolati e a un migliore accesso al credito».
Le agenzie si sono continuamente evolute passando da un ruolo prettamente di servizio di vendita di pacchetti, biglietti e altri servizi ad un ruolo di maggiore consulenza al cliente e in questo mutamento il web ha avuto un ruolo determinante perché più che un cambiamento puramente tecnologico, internet ha portato una trasformazione culturale e di approccio alla domanda.
«In questa fase di notevole cambiamento della domanda turistica è necessario valorizzare sempre più il ruolo e la professionalità delle agenzie di viaggio ed evitare che il settore divenga terra di conquista di operatori impreparati o addirittura abusivi. Il notevole aumento del numero di agenzie di viaggio negli ultimi anni sia a livello nazionale che regionale, in controtendenza con quel che accade nei principali paesi europei dovrebbe indurre a una riflessione sulla necessità di migliorare le normative del settore.»