“Il primo a chiedere un’approfondita verifica sul voto per fugare ogni dubbio dovrebbe essere proprio Giorgio Pighi anche per uscire dall’imbarazzante situazione nella quale egli stesso si è cacciato presentandosi davanti alle telecamere con un volto che appariva la maschera di se stesso e balbettando improvvide giustificazioni per quanto si stava verificando”.
Questo il commento di Enrico Aimi alla riconferma di Pighi quale sindaco di Modena con uno striminzito 50,10 percento che gli ha permesso di evitare il ballottaggio.
“Il numero elevatissimo di schede nulle, i pasticci accaduti ai seggi e l’assenza di tante preferenze certe, non riscontrate all’apertura delle urne, legittimano la presentazione di un dettagliato ricorso per chiarire che cosa sia avvenuto in alcuni seggi sui quali è piombato il black out per alcune ore. Singolare è anche il ritardo con cui affluivano i dati che vedevano il candidato Pighi lentamente precipitare dal 53 per cento sempre più in basso sino a sfiorare di poche decine di voti (lo zero virgola) l’agognata e traballante asticella del 50 per cento. Soprattutto sarà simpatico verificare, delle oltre 1600 schede nulle, quante sono attribuibili ad uno schieramento e quante all’altro e in più sarà necessario controllare se alla coalizione che sostiene il sindaco Pighi sono stati “passati” voti in realtà nulli. Siamo certi che questa iniziativa troverà il consenso di tutte le forze politiche e dello stesso sindaco di Modena”.