La Tac, del valore di 500mila euro, è stata donata alla struttura sanitaria grazie anche all’opera di sensibilizzazione svolta dall’associazione di volontariato “La Nostra Mirandola”. “L’iniziativa è dell’imprenditore mirandolese Roberto Zaccarelli – spiega la responsabile dell’associazione, Nicoletta Vecchi Arbizzi. Lui si è reso garante dell’intero finanziamento, e gli altri sottoscrittori stanno tuttora contribuendo. La gente di Mirandola, sensibilizzata dalla nostra associazione, anche in questa occasione ha risposto nel modo migliore”.
Si tratta di un‘apparecchiatura di ultima generazione – un tomografo computerizzato a 32 strati, espandibile a 64 strati – che permette di eseguire gli esami riducendo il tempo in cui il paziente deve stare immobile, trattenendo il respiro con evidenti vantaggi soprattutto per i pazienti anziani o in condizioni cliniche critiche. Tra le altre peculiarità il fatto che consente di ridurre la quantità di mezzo di contrasto utilizzato, con conseguente minor impegno dei reni per la sua eliminazione.
La nuova attrezzatura sarà collegata al sistema PACS-RIS (Picture Archiving and Communication System – Radiological Information System) della provincia di Modena, il sistema informativo e di gestione delle immagini e delle attività radiologiche. Grazie a questo sistema è possibile acquisire e archiviare immagini e referti radiologici in formato digitale e renderli disponibili, quando necessario, ai presidi dell’Azienda USL e al Policlinico di Modena. Il medico potrà, tra l’altro, esaminare agevolmente tutti gli esami diagnostici precedentemente effettuati da un paziente, consultando l’archivio digitale. Il tutto con un notevole incremento di qualità e di efficienza del servizio garantito ai pazienti.
Da sottolineare infine altri due importanti aspetti, il primo di tipo organizzativo, il secondo inerente la destinazione della Tac dimessa.
Nel primo caso va ricordato che al fine di garantire la continuità del servizio – ogni mese a Mirandola si eseguono circa 800 TAC al mese – da qualche giorno è attiva una TAC mobile. In questo modo si è adottata una soluzione che consente di evitare ai pazienti faticosi trasferimenti in altri Ospedali, permettendo inoltre che le operazioni di installazione e di collaudo della nuova TAC possano avvenire con la massima puntualità senza soluzione di continuità.
La TAC dimessa è stata riconsegnata a “La Nostra Mirandola”: l’associazione si occuperà della sua revisione e quindi della spedizione a una struttura ospedaliera di un paese del Terzo Mondo e della formazione in loco per l’utilizzo del macchinario.