I disagi segnalati da recenti articoli giornalistici e che riguardano il personale infermieristico del Servizio Emergenza-Urgenza 118 di Modena,
sono emersi durante un’assemblea convocata il 18 maggio scorso da Cgil, Cisl, Uil e dalla RSU aziendale, all’interno della Centrale Operativa di Modena Soccorso e sono costantemente all’attenzione del Sindacato di Categoria.
In quella sede sono apparse con la dovuta chiarezza le motivazioni alla base delle difficoltà che il personale (infermieri e autisti) sta attraversando. Infatti molti aspetti dell’intesa sottoscritta nel novembre 2008 con l’Azienda USL di Modena, per la copertura delle postazioni di Emergenza di Montefiorino, Montese, Fanano e Zocca, risultano ancora in
attesa di applicazione. Dei 7 nuovi infermieri concordati a completamento della dotazione organica esistente, soltanto 2 hanno già preso servizio a causa dei ritardi nell’espletamento del concorso pubblico.
Per questi motivi è stato immediatamente richiesto un incontro urgente sul tavolo che da tempo è dedicato esclusivamente all’Emergenza/Urgenza, in ambito aziendale.
Fp/Cgil, Fps/Cisl e Uil/Fpl chiedono che si vada rapidamente al completamento delle assunzioni concordate e che si riveda l’organizzazione delle attività assistenziali, in particolare dei turni al fine di riportare
i carichi di lavoro entro limiti accettabili e in tal modo evitare anche potenziali rischi per l’incolumità degli utenti.
L’accordo sull’aumento di 7 unità aggiuntive di personale, che si accompagna agli accordi per la stabilizzazione del personale precario nei
profili sanitari e tecnici, oltre a rappresentare un valore occupazionale importante in questo momento di crisi, arriva dopo tre anni di confronti, indirizzati al superamento di un volume esagerato di ore di straordinario,
accumulate soprattutto durante i frequenti spostamenti che si rendevano indispensabili, per garantire un presidio qualificato su tutta la rete provinciale.
In quelle zone di montagna siamo tutt’ora in presenza di un volontariato certamente meritevole, che può operare per integrare il Servizio Pubblico nei trasporti intraospedalieri, ma che non può sostituirsi al personale del
118 negli interventi di maggiore gravità.
Proprio per la sicurezza dei cittadini, è bene che i nuovi assunti non rimangono isolati nelle sole postazioni del 118 nei Comuni di montagna, ma che sia resa praticabile la loro presenza nei Servizi di Emergenza, presso le postazioni ad alta complessità, attraverso una turnazione equilibrata di tutti i professionisti strutturati, allo scopo di far acquisire la competenza clinica e mantenere continuità nella formazione obbligatoria.
Il lavoro che le Organizzazioni Sindacali di Categoria stanno facendo in preparazione dell’incontro con l’Azienda USL, prevede la presentazione di proposte concrete, in linea con il mandato ricevuto dall’assemblea dei
lavoratori, utili a migliorare i contenuti dell’Accordo stesso e capaci di coniugare i diritti e le tutele dei lavoratori con il rispetto dei bisogni
dell’utenza.
Massimo Tassinari, FP/CGIL Modena
Patrizia De Cosimo, FPS/CISL Modena
Cosimo Gallo, UIL/FPL Modena