Gentile Dott. Piccinini,
quando copia ed incolla da Wikipedia (la parte del suo testo sottolineata lo è, parola per parola)
abbia l’onestà intellettuale di leggere tutto il testo riguardante la “pirolisi” sino in fondo (e magari anche qualche link correlato).Ed abbia l’onestà intellettuale di non citare fantomatici “tecnici professionisti internazionali del settore energia” ma dica “Wikipedia”.
Ciò che lei afferma è destituito di qualsiasi fondamento scientifico.
Che la pirolisi sia un processo pulito che non necessiti di trattamento fumi, che non produca nessun inquinamento, nessuna polvere e nessun odore né acido cloridrico, né ceneri né diossina, lo può “affermare con forza” solo chi in campagna elettorale approfittando della confusione vuole fare promesse irrealizzabili.
Le vorrei solo fornire alcuni dati di carattere oggettivo e concettuale che esulano dall’aspetto meramente tecnologico.
1. Se lei avesse letto con attenzione la pagina di Wikipedia, si sarebbe accorto che la pirolisi è un processo termochimico di combustione anossica che parte da un materiale trattato per ottenerne altri a molecole più semplici. É perciò un processo di trasformazione e NON di distruzione. Per farle un esempio, dalla pirolisi del legno si ottiene carbonella, catrame e gas combustibile.
2. I prodotti risultanti da qualsiasi reazione chimica (questo, in soldoni la pirolisi è) dipendono esclusivamente dalla composizione del combustibile (i suoi rifiuti organici). Quale sia la composizione chimica di detti rifiuti (tale da prevedere cosa, e cosa non, sarà il prodotto finale e le sue emissioni) appartiene più all’esoterismo che ad una scienza esatta. Un solo dato oggettivo: la composizione dei rifiuti civili è influenzata dalle stagioni e cosa sia il suo contenuto specifico non lo può prevedere neppure un cartomante…
3. Una semplice domanda: si è chiesto come si possono ottenere quei 400 – 800 °C che Wikipedia (e lei) citate per far sì che la pirolisi sia possibile? Bruciando cosa? E quello che si brucia non emetterà in ambiente nessun prodotto di combustione?
4. La pirolisi, Dottor Ivano, NON è un processo che produce calore, ma ne assorbe quella quantità necessaria a produrre quei 400 – 800 °C necessari al processo. Se lei sottopone a pirolisi i rifiuti organici (detti anche “umido”) dovrà spendere inizialmente una notevolissima quantità di calore (energia) necessaria al loro essiccamento. Il rifiuto carbonizzerà, calcinerà, si scinderà in sottoprodotti (sulla cui “igienicità” è meglio stendere da subito un imbarazzato silenzio) ma è escluso che produca la benché minima quantità di calore intrinseco.
5. In ultima analisi, che un impianto di pirolisi dei rifiuti organici civili sia tutto quanto lei scrive è tutto da provare.
6. Facile dire che si azzerano le bollette, fornisca per cortesia dei numeri, relativi ai costi di impianto, di gestione e rispetto agli inevitabili danni che detta pirolisi ineluttabilmente creerebbe all’ambiente ed all’uomo.
7. Una domanda: se io ho sbagliato tutto e Lei ha ragione, mi dica per cortesia dove e quanti di questi impianti sono in funzione e con quali risultati sull’ambiente e le bollette dei cittadini.
Infine le ricordo che pure gli inceneritori in Italia chiamati termo-valorizzatori nonostante diverse diffide della comunità europea, secondo i costruttori e gli enti che li hanno autorizzati non dovevano produrre inquinamento; la realtà e le relazioni delle associazioni dei medici, anche a Modena hanno completamente smentito ciò.
La demagogia in campagna elettorale è all’ordine del giorno ma il comunicato firmato da lei, supera davvero ogni limite.
La invito a dimostrare con i fatti e con i numeri che mi sbaglio e Le chiederò scusa, altrimenti sono doverose le sue scuse ai cittadini per averli illusi rispetto a qualcosa di impossibile ed assolutamente elettorale.
Sergio Anceschi – Candidato come indipendente nella lista del PdCI per i Consigli Comunali di Sassuolo e Fiorano, col chiaro scopo di andare al superamento degli attuali comuni e la fusione tra Sassuolo, Fiorano e Maranello in Nuova Emilia.Candidato sempre nella lista del PdCI come indipendente alla Provincia per puntare alla soppressione della stessa in quanto ente inutile.