Con una spettacolare operazione giovedì 21 maggio a Frassinoro è stato posizionato sulle pile il nuovo viadotto lungo la Fondovalle Dolo che permetterà di scavalcare la frana storica dei Boschi di Valoria.
Il viadotto, realizzato fuori sede, lungo 160 metri con un’unica campata, 15 metri di larghezza e 820 tonnellate di peso, è stato sollevato su appositi carrelli computerizzati che, dal piazzale dove era stato premontato, hanno permesso di spostare il manufatto per circa 250 metri fino a raggiungere i piloni di sostegno sui quali è stato calato nella posizione definitiva.
L’operazione è stata realizzata con successo adottando tecnologie particolarmente sofisticate mai impiegate prima nel territorio modenese.
Iniziati nell’estate del 2006 con gli interventi preliminari di allestimento del cantiere, i lavori, realizzati su incarico della Provincia di Modena dal consorzio Coseam, hanno subito un forte rallentamento per l’entrata in vigore di una nuova normativa sismica (il relativo certificato sismico è stato prodotto dopo un procedura durata alcuni mesi). Il riattivarsi della frana nel giugno 2008 e il maltempo dello scorso inverno hanno costretto i tecnici a organizzare il montaggio del viadotto fuori opera per poi spostarlo nella posizione definitiva a frana assestata. A questo punto il termine dell’intervento è previsto entro il 2009.
Il viadotto scavalca la storica frana dei Boschi di Valoria a Frassinoro che, sul versante nord-ovest del monte Modino, periodicamente interrompe la strada Fondovalle Dolo. Gli appoggi sono fuori dalla zona dello smottamento e con forma a cuneo allungato per “tagliare” eventuali movimenti della frana. Per evitare che il ponte possa essere coinvolto dal terreno in movimento, è stata progettata un’altezza che tiene conto dei livelli massimi raggiunti storicamente dagli accumuli di terra che scendono da monte.
La soluzione del viadotto è stata individuata dalla Provincia, in accordo con il Comune, per risolvere definitivamente il problema dei collegamenti nell’area. La strada, infatti, è stata travolta l’ultima volta dalla frana nel novembre 2005, ma una situazione analoga si era già verificata più volte negli anni precedenti.
L’infrastruttura costa oltre cinque milioni di euro e viene realizzata con procedura straordinaria derivante da un’ordinanza del Consiglio dei ministri per interventi di protezione civile.