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Serramazzoni: anche il letame ha il suo Festival

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“Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior” cantava una famosa ballata di Fabrizio De Andrè. Ma non solo: anche tutti i frutti dell’agricoltura biologica hanno le loro radici nel “cibo della terra” che, a Serramazzoni, è celebrato con una tre giorni di festa, incontri, ospiti e visite guidate.

Il “Festival del letame”, dal 22 al 24 maggio a Pompeano di Serramazzoni ha come protagonista non solo il più naturale dei concimi, ma anche l’allevamento biologico dei bovini e i prodotti caseari tipici che da esso derivano, come il latte di Vacca Bianca Modenese e il Parmigiano Reggiano di Montagna Biologico.

E’ il Caseificio Santa Rita a ospitare per tre giornate incontri e visite guidate durante le quali sarà possibile riscoprire modalità di allevamento e di colture rispettose dell’ambiente, dei consumatori e delle tradizioni. Si comincia oggi -venerdì 22 maggio – con l’inaugurazione del “Caseificio Monteforco”: dalle 10.00 alle 12.30 un incontro che dimostra che con l’agricoltura biologica e la biodiversità i caseifici cooperativi non chiudono ma riaprono. Al termine dell’incontro gli ospiti possono ristorarsi con un ricco buffet rigorosamente “bio”, a cura della Scuola Alberghiera di Serramazzoni.
Domani e domenica sono giornate dedicate allo svago, alla curiosità e all’immersione nel sapere contadino con le visite guidate al Caseificio Santa Rita (dalle 7.00 alle 9.30) per assistere alla lavorazione del latte e alla successiva trasformazione in Parmigiano Reggiano Biologico di Montagna. Dalle 10.30 viene poi mostrata l’antica modalità di cottura del Parmigiano Reggiano Maggengo con fascine di legna, ottenuto dal latte della Vacca Bianca (presidio Slow Food).

In entrambe le giornate di sabato 23 e domenica 24 è presente il mercato biologico dei contadini delle Terre Bio di Modena e di altre province. Si può pranzare e cenare con piatti biologici tipici della gastronomia modenese: crescentine, gnocco fritto, polenta, borlenghi, salumi, vino, tutta la genuinità che solo la terra coltivata e trattata con amore e nutrita con il letame ci può offrire.

Sabato sono due gli appuntamenti importanti: a partire dalle 10.30 la prima Mostra della Vacca Bianca Modenese, razza tipica della zona che in passato ha rischiato di scomparire a causa dell’introduzione di razze bovine d’importazione ritenute più produttive; questa razza autoctona ha in realtà dimostrato di essere più rustica, longeva e feconda delle razze cosmopolite. Nel pomeriggio, alle 15.00, i contadini “custodi”, i mastri casari, i consumatori e i Gruppi d’Acquisto Solidale si incontrano per fare conoscere “Chi, dove e come si fa il Parmigiano Reggiano di Montagna Biologico”. E, mentre la giornata di sabato culmina alle 19.00 con la “Gara del taglio della forma” – a cui partecipano anche le casare – e musiche tipiche dell’aia dei “Nati Suonati” accompagnano i visitatori fino alla cena biologica, il pranzo domenicale è allietato dallo spettacolo “Recitar mangiando” a cura della Via dei Poeti. Per tutta la durata delle iniziative anche i bambini potranno divertirsi con l’Asino Bus, il sollevamento delle forme e i giochi di paglia e fieno.

Domenica è il giorno di “Fattorie Aperte”, dedicato ai protagonisti del festival: alla mostra della Bianca Modenese (ore 10.00 – 12.30) segue la presentazione del “letame compostato bio-dinamico”, il concime organico-minerale più moderno, indispensabile per un armonico ed equilibrato sviluppo dei vegetali, che contribuisce allo stato di salute delle piante. Alle 15.00, poi, è previsto l’incontro “Fare rete tra produttori e Territori”: i produtori “bio” dell’Emilia Romagna e del Veneto si incontrano per organizzare insieme l’offerta dei prodotti ai consumatori.
Infoline: Caseificio Santa Rita, tel. 0536/950193 e AIAB Emilia Romagna, tel. 051/6486694