E’ stato un fine settimana intenso, quello appena conclusosi, per i Fioranesi interessati alla rassegna di appuntamenti “Fiorano incontra gli Autori”, organizzata dal Comitato Fiorano in Festa e da Lapam Federimpresa in occasione del Maggio Fioranese.
Tra sabato sera e domenica mattina infatti il Teatro Astoria ha ospitato due nomi di grandissimo rilievo: Vandana Shiva e Mons. Luigi Bettazzi. Erano presenti il Sindaco Claudio Pistoni, il Vicesindaco Maria Paola Bonilauri, il Presidente del Comitato Fiorano in Festa Giancarla Moscattini e il giornalista e moderatore Roberto Armenia, che ha coordinato gli incontri. In rappresentanza di Lapam Federimpresa hanno partecipato Erio Luigi Munari, Presidente Generale, e Marcello Verucchi, Responsabile Generale di Zona.
Vandana Shiva, filosofa, ambientalista e scrittrice indiana, è considerata la teorica più nota di una nuova scienza, l’ecologia sociale. Sabato sera, davanti ad un folto pubblico di interessati, ha presentato i libri “Dalla parte degli ultimi. Una via per i diritti dei contadini” (Slow Food Editore 2008), “India spezzata” (Il Saggiatore Editore 2007) e “Ritorno alla Terra” (Fazi Editore 2009).
La Shiva ha esordito parlando dell’inizio della sua “avventura”, e cioè la distruzione delle foreste dell’Himalaya agli inizi degli anni ’70, distruzione che provocò catastrofi naturali e morte. Fu in quel periodo che nacque il Cipko (“Abbraccio”), movimento femminile e pacifista guidato da donne coraggiose che difendevano gli alberi abbracciandoli. Per i commercianti che avevano deforestato l’Himalaya quegli alberi avevano un valore solo se morti, mentre per quelle donne avevano un valore solo se vivi. Un altro grande problema che ha rovinato l’India è stato l’introduzione delle monoculture e la soppressione delle biodiversità. Vandana Shiva ha spiegato che le fabbriche chimiche che lavorano per l’agricoltura industriale sono nate in realtà per la realizzazione di prodotti chimici da usare durante i conflitti: è per questo che l’agricoltura industriale ha ucciso e ucciderà gli esseri umani, perché deriva direttamente dalla guerra. La Terra ha bisogno di un nuovo tipo di economia, un’economia vivente basata sulla verità e sulla democrazia, perché quella che ha retto il mondo fino ad oggi si è rivelata menzognera e del tutto inadeguata a soddisfare i bisogni di tutti gli esseri umani. I fautori della globalizzazione hanno costruito il tetto senza però preoccuparsi delle fondamenta e delle mura. La crisi che ci sta colpendo ci dà l’opportunità di costruirle, ma dobbiamo farlo con l’obiettivo di offrire una vita migliore a tutti.
Alla fine dell’incontro Vandana Shiva ha ricevuto il premio “Amici della Pace” del Club UNESCO, per far sì che il suo impegno a favore dell’ecologia e le sue numerose battaglie contro la povertà del Terzo Mondo e contro la globalizzazione non vengano ignorate ma diventino un modello da seguire e da imitare.
Domenica mattina è stata la volta di un altro grandissimo nome: Mons. Luigi Bettazzi, Vescovo Emerito di Ivrea. La mattinata di Mons. Bettazzi è iniziata con la Santa Messa delle ore 10 nella Chiesa Parrocchiale di Fiorano, dove ha potuto incontrare i bambini che frequentano il catechismo e “chiacchierare” un po’ con loro. Alle 11 è iniziato l’incontro al Teatro Astoria, durante il quale ha presentato il suo ultimo libro, “In dialogo con i lontani. Memorie e riflessioni di un vescovo un po’ laico” (Aliberti Editore). Mons. Bettazzi, indubbiamente un gran comunicatore, ha voluto spiegare la sua concezione di “laicismo”: il laico è colui che si muove su un piano razionale senza ispirarsi a principi religiosi,ma ciò non significa che non ne abbia. Il laicismo è ciò che permette di mettere in comunicazione tutte le religioni. Le religioni non possono essere invocate per fare la guerra. Le religioni devono far lievitare il mondo. Il Dio che preghiamo ha un nome diverso per tutti, ebrei, musulmani, buddisti, ecc… però è sempre Uno il creatore, e non possiamo lasciare che il chiamarlo con un nome diverso crei morte e distruzione. Alla domanda sulla condizione dei giovani oggi, Mons. Bettazzi ha risposto che i giovani respirano il mondo che hanno costruito gli adulti, e che quindi non possiamo permetterci di condannarli senza prima chiederci cosa abbiamo sbagliato noi per primi. Per far progredire la nostra società è fondamentale che si cammini insieme, ma il rischio è che per stare insieme si rimanga fermi: per superare questo problema è necessario l’impegno di tutti. Mons. Bettazzi ha “condito” i suoi interventi con dei simpatici aneddoti sulla sua esperienza da protagonista alle sessioni del Concilio Vaticano II: egli ha sottolineato che i Vescovi sono stati i primi ad essere stati cambiati dal Concilio e che l’importanza di questo evento è stata data soprattutto dal suo aspetto pastorale e non dogmatico.
Il prossimo incontro della rassegna “Fiorano incontra gli Autori” è per domenica 31 maggio, quando Mario Ventura, Viceprefetto Vicario di Modena e scrittore esordiente, presenterà al Teatro Astoria il suo primo romanzo, “La botte napoleonica”.
L’incontro con Lilli Gruber non avrà luogo a causa del prolungarsi degli impegni televisivi della presentatrice.