Proprio nel giorno in cui l’agenzia Standard & Poor’s confermava al Comune di Bologna il rating A+ (il massimo conseguibile per le amministrazioni locali) anche in considerazione delle “buone performance delle societa’ partecipate”, i soci proprietari di Atc hanno approvato all’unanimità la proposta di bilancio dell’esercizio 2008 formulata dal Consiglio di Amministrazione della Sociètà.
ATC, che ad aprile ha incorporato l’azienda dei trasporti pubblici ferraresi, ACFT SpA, e CERM Srl, società da quest’ultima totalmente partecipata, modificando così il proprio Statuto e gli assetti proprietari, chiude il 2008 con un utile netto di 1,7 Mil/euro, a conferma della capacità di produrre reddito di un’azienda profondamente rinnovata negli ultimi anni e proiettata oggi sull’ampliamento dimensionale.
Nel 2008, sul piano produttivo, ATC ha percorso 36,9 milioni di chilometri, 540.000 in più dell’anno precedente; sempre rispetto al 2007, in aumento anche i passeggeri (110.848.726 i viaggi effettuati) e gli abbonamenti annuali (53.730 in totale), che segnano una crescita annua del 4,4%.
Risultati raggiunti in un panorama di costi crescenti e di tariffe invariate (a Bologna quelle del TPL sono ferme dal lontano marzo del 2003).
Ma oggi, ciò che più impegna la società è l’integrazione del bacino ferrarese conseguente all’incorporazione di ACFT, operazione attraverso cui ATC persegue l’importante obiettivo di ottimizzare le risorse creando valore da reinvestire per il miglioramento dell’offerta all’utenza.
Ovviamente, l’aver incorporato un’azienda con una redditività sensibilmente diversa (nel 2008 ACFT ha chiuso il bilancio con una perdita di 2,2 Mil/Euro), comporta un impegno considerevole che, secondo i piani industriali di ATC potrà però già tradursi, nell’arco di un triennio, in risultati di eccellenza, del tutto simili a quelli raggiunti finora sul bacino bolognese.
In prospettiva, il Piano industriale evidenzia, infatti, come il Margine Operativo Lordo della società potrà evolvere dai 13,4 Mil/Euro del 2009, ai 14,2 del 2010, fino a salire ai 15,2 previsti nel 2011, un dato del tutto analogo a quello registrato dall’ATC solo “bolognese” nel bilancio appena chiuso ed approvato dai Soci.
Oggi, ATC la cui proprietà è ripartita in quote tra Comune di Bologna (59,65%), Provincia di Bologna (37,15%), Provincia di Ferrara (1,91%) e Comune di Ferrara (1,29%), rappresenta una realtà che produce oltre 47 milioni di km all’anno, con 1240 veicoli al servizio di un territorio di 6.334 kmq e di un bacino di oltre 1,3 milioni di soli residenti; ATC ha oggi un patrimonio netti di 56,8 Mil/euro ed un valore della produzione di 196,8 milioni di euro.
Il piano industriale per il triennio 2009-2011 prevede l’acquisto di 130 nuovi veicoli ecocompatibili, l’ampliamento del sistema filoviario bolognese, il completamento e l’ampliamento dei progetti tecnologici (telecontrollo della flotta sia a Bologna, sia sui mezzi in servizio sul bacino ferrarese), l’installazione a bordo dei validatori e l’avvio, dal 2010, del sistema tariffario regionale integrato STIMER.
“I dati di Bilancio 2008 – commenta il Presidente Sutti, alla guida della Società dal 2005 – confermano la solidità patrimoniale, economica e finanziaria di ATC e consentono di riprodurre su un territorio più ampio sia i criteri adottati che i risultati ottenuti nel bacino bolognese”.