Domani, sabato 9 maggio alle ore 21, al Centro Culturale di Marano sul Panaro, la Scuola Media Muratori di Vignola e la Fondazione Nicolai Ghiaurov, nell’ambito del progetto Scuola Teatro Belcanto, portano in scena Il re che doveva morire, opera teatrale cantata per voce narrante, solisti, coro di voci bianche e orchestra, musiche di Giancarlo Facchinetti, tratto da Favole al telefono di Gianni Rodari.
Fra le rassegne storiche di teatro della scuola, quella di Marano sul Panaro è una manifestazione iniziata 25 anni fa che ha caratterizzato il nostro territorio e le nostre scuole, riconoscendo nell’attività teatrale dei bambini e dei ragazzi uno strumento formativo di eccezionale valore. Il Festival propone il teatro dei ragazzi, non soltanto il teatro per i ragazzi, ovvero nel teatro di Marano si diventa protagonisti, si “fa il teatro”, non si assiste, semplicemente e passivamente, ad uno spettacolo.
Il progetto Scuola Teatro del Belcanto, al suo secondo anno di vita, vuole avvicinare attivamente i ragazzi all’esperienza del teatro attraverso il canto. Il progetto, oltre a proseguire un percorso educativo attraverso lo studio di brani propedeutici all’apprendimento della tecnica del belcanto e finalizzati all’ascolto d’insieme, dischiude il mondo della lirica ai ragazzi attraverso la realizzazione di una piccola opera, permettendogli di affrontare non solo la tematica del canto, ma anche della recitazione e della regia, ovvero tutto ciò che è necessario alla realizzazione di un tale evento.
La realizzazione dello spettacolo ‘Il re che doveva morire’, ha quindi coinvolto oltre 80 ragazzi delle scuole medie di Vignola in prima persona a partire dall’Ottobre 2008, guidati con molta professionalità dalle insegnanti Costanza Gallo e Sara De Matteis, allieve del CUBEC, la scuola di Vignola di Mirella Freni.
“Coniugare il canto, guidati dalla composizione di Facchinetti, con la recitazione del testo, tratto dall’omonima favola di Rodari, si è rivelato indubbiamente una difficile sfida per i ragazzi, che hanno però dimostrato disponibilità e curiosità” racconta il direttore di Cubec Michele Montanari e specifica che “le competenze acquisite dai ragazzi che hanno partecipato a questo progetto, hanno principalmente riguardato la ricerca di un modo espressivo attraverso l’utilizzo della voce, convivendo e collaborando con i compagni, stabilendo un’armonia, una disciplina e una rispettosa collaborazione con essi e con gli insegnanti coinvolti”.
La preparazione scenografica è stata curata dal maestro Roberto Neulicheld con quattro incontri specificatamente dedicati alla recitazione, la direzione dell’ensamble orchestrale che accompagnerà dal vivo l’opera è affidata al fagottista Franco Fusi.