Pare che ormai lo sport preferito da Pattuzzi e dalla sua coalizione sia quello di attaccare il sottoscritto e, non appena dice qualcosa, cercare subito astruse interpretazioni. Non ho mai detto che i sassolesi siano stupidi; ho detto proprio il contrario, e cioè che, non essendo stupidi, sanno certamente a cosa servono le mosse elettorali tardive del candidato Pattuzzi.
Ma qui, oramai, basta una virgola fuori posto o una frase capita male dalla giornalista e ce n’è già abbastanza per scrivermi una lettera.
Trinelli, essendo nuovo, probabilmente non mi conosce e viene strumentalizzato da qualcuno contro di me con argomenti del tutto ridicoli.
E neppure Trinelli sa quante interrogazioni e quanti ordini del giorno ho proposto in consiglio in 15 anni per riaprire Via Cavallotti, tutti bocciati dalla coalizione della quale egli ora fa felicemente parte.
Ed è proprio questa le presa per i fondelli: si tiene chiusa una strada 20 anni e poi, un mese prima del voto, gli stessi che l’hanno chiusa ( e fatta morire) raccolgono le firme per aprirla.
Lo stupido, caro Trinelli, sono io, che evidentemente non ho capito che la campagna elettorale si fa come la state facendo voi: promesse a tutti e attacchi strumentali all’avversario.
Salvo, poi, definirsi seri, costruttivi e attendibili.
Un consiglio, caro Trinelli: pensate a spiegare ai sassolesi il vostro programma – che io sinceramente non ho ancora visto, – come sto facendo io con il mio.
Perché, attardandovi sempre ad attaccare me, Menani e la Severi dimostrate debolezza e fate capire una sola cosa: che stavolta avete paura di perdere.
Luca Caselli