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Modena: mostre e musei aperti il 1°, 2 e 3 maggio

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Mostre e musei aperti a Modena per il lungo week end della festa dei lavoratori. Ecco i luoghi aperti oggi, domani e domenica.


Emozioni in terracotta. Venerdì 1, sabato 2 e domenica 3 maggio è aperta dalle 10 alle 19 al Foro Boario la mostra “Emozioni in terracotta”, dedicata ai modenesi Guido Mazzoni (1450 circa – 1518) e Antonio Begarelli (1499 circa – 1565) nel contesto della scultura rinascimentale emiliana. Circa sessanta le opere in mostra, in prevalenza sculture, alle quali si affiancano alcuni dipinti e opere grafiche. I due artisti sono portatori di un linguaggio che incarna in modo originale i due aspetti peculiari della cultura figurativa rinascimentale, quello più realistico nell’arte di Mazzoni e quello più classico e misurato nelle opere di Begarelli. Il biglietto d’ingresso costa 8 euro (ridotto 6 euro, gratuito per under 14 e over 65).
Musei civici. Venerdì 1, sabato 2 e domenica 3 maggio i Musei civici di viale Vittorio Veneto restano aperti dalle 10 alle 19 (ingresso gratuito). Le collezioni comunali sono composte dal Museo archeologico, che conserva le più antiche testimonianze della presenza umana nel territorio modenese, dalle Raccolte etnologiche, con oggetti della Nuova Guinea, del Perù precolombiano, dell’America del Sud, dell’Africa e dell’Asia, e dal Museo d’arte, che documenta le trasformazioni di Modena dal Medioevo all’età moderna.
Parco archeologico. Venerdì 1 maggio dalle 10 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19 il Parco archeologico della terramara di Montale propone (ad ingresso gratuito) una dimostrazione di archeologia sperimentale sulla lavorazione delle pelli con Wolfgang Lobisser dell’Università di Vienna. Sabato 2 maggio (ingresso a pagamento) si può invece assistere all’accensione del fuoco con le tecniche usate nell’antichità. Max Zurbuchen, archeologo sperimentalista attivo da anni in diversi musei svizzeri, utilizzerà selce, marcasite e un’esca ottenuta da un fungo essiccato, oggi molto raro. Domenica 3 maggio (ingresso a pagamento) la giornata è dedicata alla sperimentazione delle tecniche di scheggiatura della selce. La dimostrazione sarà svolta da Giorgio Chelidonio, che si occupa da anni di archeologia sperimentale applicata alla lavorazione della pietra dal Paleolitico all’Età dei metalli. Sabato e domenica il biglietto costa 6 euro (gratuito per under 5 e over 65).
Museo della figurina. Venerdì 1, sabato 2 e domenica 3 maggio dalle 10.30 alle 18 si può visitare il Museo della figurina, in corso Canalgrande 103 (ingresso gratuito). E’ un’occasione per visitare la mostra “Quando la pubblicità si chiamava réclame”, dedicata all’originale figura del modenese Dario Mazzieri che, da abile artigiano, seguiva tutte le fasi della produzione dei materiali che uscivano dalla sua ditta – dall’invenzione alla realizzazione del bozzetto di stampa – negli anni della preistoria della pubblicità.
Gemine Muse. Sabato 2 dalle 15 alle 19 e domenica 3 maggio dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19 (ingresso gratuito) si può visitare ai Musei Anatomici la nuova edizione di “Gemine Muse”, la manifestazione nazionale che si propone di valorizzare il patrimonio artistico italiano e il dialogo culturale, rendendo protagonisti 150 giovani artisti e 30 curatori in 22 città italiane. Modena propone il progetto di arte contemporanea “Diari di Anatomia” che, a cura di Silvia Ferrari, prevede tre installazioni realizzate appositamente dai giovani artisti modenesi Alessio Bogani, Fabio Bonetti e Angelica Porrari.
Ghirlandina. Venerdì 1 e domenica 3 maggio, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19, si può salire sulla torre Ghirlandina, inserita dall’Unesco nell’elenco che tutela il patrimonio mondiale dell’umanità (ingresso gratuito). La torre civica è stata costruita nel XII secolo e portata a termine nei primi decenni del XIV.
Palazzo comunale. Le sale storiche del Palazzo comunale sono aperte venerdì 1 maggio dalle 15 alle 19, chiuse sabato 2 e nuovamente aperte domenica 3, sempre dalle 15 alle 19 (ingresso gratuito). Si può accedere alla Sala del Fuoco, alla Sala del Vecchio Consiglio, alla Sala degli arazzi e alla Sala di rappresentanza.