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Il Consiglio comunale di Sassuolo adotta a maggioranza il P.O.C.

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Ieri sera il Consiglio Comunale di Sassuolo, nell’ultima seduta della legislatura ha adottato il POC, il Piano Operativo Comunale (Centro Storico compreso) che traduce nella pratica delle opere e delle realizzazioni concordate insieme ai privati cittadini, le linee guida indicate già nel Psc.

Una breve cronistoria: dopo l’approvazione del Psc nel 2007 è stato pubblicato un bando con il quale si è chiesto ai cittadini l’interesse a partecipare al Primo POC generale.
Si è voluto capire quali fossero le manifestazioni d’interesse da parte della Città.
Con delibera 240 del 14 ottobre 2008 si è conclusa questa prima fase.
Durante questo periodo sono state raccolte 125 domande (118 per gli ambiti sul territorio, 7 per il centro storico).
Si è nominata una Commissione Tecnica che ha fatto l’istruttoria puntuale di tutte queste domande, sono state esaminate una per una: questo materiale è stato ‘trasmesso’ ai professionisti incaricati che, in un rapporto costante di relazione con l’ufficio e con l’Assessorato ha portato il documento approvato ieri sera.
Il documento finale si può dividere in tre parti: la prima composta dalle 35 schede relative a parti del territorio comunale variamente articolati; la seconda sul Centro Storico composto da 12 piani di ridisegno della morfologia e dell’assetto funzionale; la terza il Piano delle Piste Ciclabili.
Importanti le indicazioni che il POC fornisce su alcuni ambiti di interesse davvero generale.
Asta del Secchia: Attraverso gli ambiti, che ne costituiscono la sua struttura fondante, si è cercato di dare sistemazione e riqualificazione ad una vasta parte dell’area cosiddetta dell’asta del Secchia “mediante la cessione al Comune di aree private e con il trasferimento sempre all’Amministrazione di concessione di aree demaniali”.
La collina: Come già prevedeva il PSC, continua la sua tutela. Non è stata interessata da interventi se non per alcuni casi nei quali si è data l’opportunità ad alcuni agricoltori di potenziare la propria attività (acetaie, cantine o servizi utili all’agricoltura).
Le Relazioni Geologiche e il preliminare di Vas:
ogni soggetto attuatore per poter partecipare al POC ha dovuto presentare una relazione geologica con particolare attenzione all’aspetto sismico, oggi ancor più importante e puntuale dopo gli ultimi avvenimenti in Abruzzo.
Residenza: per quel che riguarda gli ambiti di riqualificazione e di nuovo insediamento il primo POC interviene su un’area che copre il 30% circa (980.000 mq) della superficie territoriale totale che il PSC demandava al POC.
Rispetto alla quota parte di capacità insediativa residenziale, prevista negli ambiti in adozione, una percentuale 18/20% è costituita da edilizia convenzionata, nelle sue diverse forme, o da diritti edificatori a disposizione dell’Amministrazione Comunale.
Aree verdi: uno degli elementi importanti è il significativo aumento di dotazione di aree verdi. Sono 200.000 i mq ceduti o passati concessione dal Demanio. Sono poco più di 70.000 quelli ceduti per la realizzazioni di attrezzature sportive, scolastiche e/o per lo spettacolo.
Piste Ciclabili: si è provveduto ad inserire al momento dell’adozione del POC anche il Piano delle Piste Ciclabili elaborata dall’ufficio tecnico in questi anni con la partecipazione attiva della Commissione Consiliare.
“Questo Poc – spiega l’assessore all’urbanistica Ruggero Cavani – permette di sbloccare progetti e aree che aspettavano la propria riqualificazione da 10 – 20 anni: in modo particolare delle zone Stazione di Modena, dell’area dell’ex San Giuseppe, dell’area del Frantoio di Borgo Venezia e dell’area del Peep Pista.
Inoltre siamo in grado di avviare il percorso che può vedere in breve tempo l’abbattimento del Goya e la cessione al Comune di oltre 130mila metri di area verde.
Si mettono le basi per intervenire attraverso la STU (Società di Trasformazione Urbana) nell’area di Mezzavia-Circonvallazione 183/189 e si costruiscono le condizioni per porre in essere nella zona dello Spray Dry l’importante intervento di formazione e ricerca: denominato Tecnopolo”.

Inoltre procedono alcuni altri progetti che sono maturati negli ultimi anni: Ca’ Marta che con la cessione al Comune, da parte dei soggetti attuatori, delle aree verdi vicine all’attuale Centro Sportivo rende possibile l’attuazione di un nuovo impianto sportivo (Stadio); la sistemazione dell’area del Collegio Vecchio/Automoda interessata oggi dalla sistemazione della rotonde nel Cimitero Nuovo. Con la cessione di alcune aree a servizio del Cimitero e la sistemazione di una vasta zona a parcheggio si permetterà, tra l’altro, la sistemazione definitiva della Serra Solgarden.
Inoltre ci sono le due area che si affacciano sul Secchia, Comparto Y sub a) e sub b) che favoriranno la bonifica delle aree vicine al fiume.
Si definiscono infine le sistemazioni delle aree: Vallurbana e San Michele”.
Si dà poi risposta ad ambiti di tipo produttivo che attendevano da anni una loro definizione e una loro attuazione: l’area vicino a Ponte Fossa denominata Via dell’Artigianato, quella di Via Ancora, della Fincibec e del Canale di Modena.
Come viene riportato nella relazione di accompagnamento al POC mancano all’elenco degli ambiti due interventi: Cisa-Cerdisa e Mob-L/Transit Point.
Su questi ambiti strategici si è iniziato un lavoro importante che ha visto la definizione della struttura urbanistica e di alcune scelte progettuali dei due ambiti, ma vista la complessità delle decisioni da assumere, considerato la necessità di stipulare accordi di pianificazione intercomunali o interprovinciale e vista la necessità di approfondire si è pensato di presentarli con un POC a parte e specifico.
Centro Storico: – Gli obiettivi e le linee strategiche che ci hanno guidato per costruire la proposta sono stati i seguenti:
– Interventi di riqualificazione di grande spessore e valore architettonico per superare il degrado e l’abbandono che vivono alcuni immobili da anni.
Aspetti, quelli del degrado e dell’abbandono, che, tra l’altro, incidono sul senso di insicurezza che tanta popolazione sente e vive in città.

“Questo aspetto, condiviso anche da me – spiega Cavani – veniva sottolineato dagli esperti del Politecnico di Milano che hanno presentato una approfondita analisi sulla sicurezza nella nostra Città e in particolare nel Centro Storico”.
– Favorire in queste zone della Città la realizzazione di residenza, e di residenza di qualità, per permettere il loro ‘ripopolamento’ e la diversificazione della popolazione presente.
– Favorire la realizzazione di parcheggi e di garages in quota maggiore di quelli cosiddetti pertinenziali.
Tutto questo per togliere automobili dalle strade e favorire l’uso più corretto degli spazi ‘piazza’, oggi occupati da macchine, senza penalizzare i residenti.

Il Piano Operativo Comunale è stato adottato, come del resto la Variante Generale del Rue, dal Consiglio Comunale con i voti favorevoli del Sindaco, Pd, Gruppo Misto, Uniti per Sassuolo La Margherita.
Contrari Pdl, Lega e Comunisti Italiani.