Un accordo tra Provincia, Comune di Bologna, privati e sindacati finalizzato alla ricollocazione dei 61 lavoratori licenziati della Sabiem è stato sottoscritto oggi pomeriggio a palazzo Malvezzi.
L’accordo – firmato dal vice presidente Giacomo Venturi, dagli assessori Paolo Rebaudengo e Virginio Merola, dalla società che ha acquisito gli immobili già di proprietà delle Fonderie Sabiem fallite nel gennaio 2008 (assistita dal Collegio costruttori di Bologna), dalle organizzazioni sindacali Fiom-Cgil e Fim-Cisl – ha una caratteristica originale e innovativa, mai realizzata finora, in quanto vede un’impresa del settore edile subentrare a una impresa industriale non solo per le attività immobiliari ma anche in un accordo di carattere sociale.
Con questa intesa, infatti, la società Sviluppo iniziative immobiliari, con la collaborazione dei Centri per l’impiego della Provincia e dando incarico ad agenzie per il lavoro specializzate, si è impegnata nell’operazione di ricollocazione lavorativa dei 61 operai ex Sabiem entro il periodo della loro permanenza in mobilità. Ciò comporterà un’operazione articolata attraverso attività formative mirate e il supporto orientativo ai lavoratori e alle aziende che li accoglieranno.
L’accordo sottoscritto oggi consente, in questo modo, di ripristinare le condizioni previste dall’accordo con la Sabiem che, in seguito al
fallimento, non erano state realizzato e che riguardano anche la futura trasformazione urbanistica dell’area in coerenza con le previsioni del Piano strutturale comunale vigente.
Gli assessori Merola, Venturi e Rebaudengo hanno dichiarato la propria “soddisfazione per aver potuto rispondere alle richieste dei lavoratori prima della scadenza degli ammortizzatori sociali, pur nel rammarico della
perdita di un’attività industriale che doveva essere trasferita da Santa Viola a Calderara”.