A seguito di una indagine coordinata dal pm Irene Lilliu e condotta in collaborazione con la Polizia tedesca, la Polizia delle Comunicazioni di Rimini ha denunciato in stato di libertà un giovane hacker di Sant’Arcangelo di Romagna, B.N., 19 anni, responsabile di truffa nei confronti di una società tedesca di strumenti musicali e di una ditta californiana d’abbigliamento, nonchè di clonazione di carte di credito nei confronti di una ragazza francese e di un uomo tedesco, e di accesso abusivo e detenzione abusiva di codici d’accesso a sistema informatico.
Il diciannovenne, studente di elettronica e comunicazione, si era trasformato in hacker diffondendo un virus che gli consentiva di controllare in modalità remota i computer altrui.
Col sistema delle e-mail spedite a pioggia, inviava messaggi con allegati infettati da un virus che una volta aperto auto-installava un Trojan che permetteva di avere il pieno controllo di una postazione a distanza mantenendo il completo silenzio ed anonimato e capace di rendere visibili in tempo reale all’hacker le operazioni che l’ignaro utente internet effettuava sul suo pc.
Il software stesso, individuato dagli uomini della Polizia della Comunicazioni, permetteva infatti di creare file infetti ad hoc che potevano essere poi distribuiti attraverso i canali di Peer to Peer (emule ecc.) o inviati come allegati di posta elettronica.
Permetteva inoltre di monitorare il computer remoto del quale veniva riprodotta la schermata in tempo reale, sfogliare il computer dell’utente e utilizzare la webcam se questa era presente.