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Occupazione, Cna: in sofferenza il Distretto della Ceramica

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E’ negativo il trend del mercato occupazione calcolato dall’Ufficio Studi di Cna su 664 imprese dei comuni di Sassuolo, Maranello, Fiorano e Formigine. Mentre su base annuale il 2008 si chiude con un più 0,4%, nell’ultimo trimestre dell’anno scorso il calo degli occupati è stato del 4%, soprattutto a causa di una fortissima flessione dei contratti a tempo determinato (-9%, a fronte di una media provinciale del -0,4%). Si tratta del secondo peggior dato rilevato sul nostro territorio, dopo quello dell’Area Nord-Est (-4,2%). L’economia del distretto è fortemente condizionata dalla crisi mondiale, che negli ultimi mesi del 2008 è esplosa e si è estesa a tutti i settori.


In particolare, il settore che presenta il maggior calo degli occupati è quello dell’edilizia (-2,6% annuo, -15,3% nell’ultimo trimestre). Ma segna il passo anche il settore manifatturiero che ha chiuso il trimestre a -3,1%, comunque in linea con la media provinciale. Arretrano anche gli altri settori, in particolare quello che riunisce il commercio, turismo e pubblici esercizi, dove a soffrire di più sono le imprese intermediarie e che si occupano di commercio all’ingrosso (-6,9%).
Per ciò che riguarda, invece, il dettaglio delle attività, in un panorama caratterizzato quasi tutto da segni negativi, tengono l’alimentare e, nell’ambito dei servizi, quelli destinati alla persona e ai beni privati (estetica e acconciatura, autoriparazioni), secondo una tendenza innescatasi dallo scoppio della crisi.
Per quanto riguarda la nazionalità, l’Area delle Ceramiche, sempre nell’ambito delle aziende con meno di 50 dipendenti, è quello che conta la minor presenza di dipendenti stranieri a tempo indeterminato (l’11,3%); percentuale che sale al 12,4% se nel conto ci si mettono anche assunti con contratto di apprendistato e a tempo determinato. Le punte di presenza maggiori sono nell’edilizia (27,9%) e nei trasporti (17,6%), settore dove si collocano anche i servizi di facchinaggio. La meccanica si ferma, invece, a quota 9,2%, una percentuale bassa, probabilmente giustificata dall’elevata specializzazione degli addetti operanti in questo comparto.
Se si va ad osservare, poi, nello specifico la variazione occupazionale dell’ultimo trimestre 2008 rispetto al periodo precedente si nota come i dipendenti stranieri, solitamente meno qualificati, subiscano una riduzione molto maggiore (-8,9%) rispetto a quella che interessa gli italiani (-2,0%), differenza resa evidentissima nei contratti a tempo determinato (-27,2% gli stranieri, -1,8% gli italiani).