La più grande gara telematica realizzata in Emilia-Romagna, con un importo base di gara di 252,1 milioni di euro e 908 lotti di medicinali. E’ ciò che nelle prossime settimane realizzerà l’Agenzia regionale per lo sviluppo dei mercati telematici Intercent-ER, in collaborazione con l’Area Vasta Romagna, per le Aziende Sanitarie di Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini e per l’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori.
Il bando è pubblicato su Intercent-ER. Le domande vanno presentate entro il 27 marzo.
Grazie alla piattaforma telematica l’intero procedimento potrà svolgersi quasi esclusivamente on line. In particolare, le imprese che parteciperanno all’appalto saranno chiamate a presentare la documentazione tecnica richiesta in formato digitale e a collocare via internet la propria offerta economica. Sarà la stessa piattaforma informatica di Intercent-ER, poi, a calcolare automaticamente il punteggio da assegnare alle diverse proposte, determinando per ogni lotto la graduatoria finale sulla cui base sarà aggiudicata la fornitura.
Per alcune categorie di farmaci è prevista anche una fase successiva: al termine della gara telematica l’agenzia realizzerà delle vere e proprie aste on line tra le imprese concorrenti, con rilanci in tempo reale che produrranno nuovi ribassi sui prezzi dei prodotti. Grazie agli strumenti innovativi che contraddistinguono l’attività di Intercent-ER, con l’impiego di tecnologie informatiche e delle più evolute applicazioni di e-government, sarà quindi possibile ottenere un risparmio maggiore rispetto a quanto sarebbe stato possibile ottenere utilizzando metodologie tradizionali.
“Questa gara – spiega Anna Fiorenza, direttore di Intercent-ER – ha richiesto un grande impegno da parte dell’Agenzia, sia sul piano strategico sia dal punto di vista tecnico-organizzativo, ed è stata possibile grazie al fondamentale apporto dell’Area Vasta Romagna. Riunire in un unico appalto i fabbisogni di più Asl per un gran numero di farmaci ci consentirà di realizzare forti risparmi non solo sugli importi, ma anche su tutti i costi procedurali e gli oneri amministrativi che graverebbero su enti e fornitori nel caso di gare condotte separatamente”.