Un piano di investimenti di quasi trenta milioni di euro nel biennio 2009-2010, finalizzato a una ristrutturazione volta ad accrescere la competitività aziendale, che avrà come riflesso il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per i dipendenti dello stabilimento di Fiorano, interessati in scaglioni quindicinali di un centinaio di addetti ciascuno. Il trattamento economico sarà anticipato dall’azienda e il piano di ristrutturazione industriale prevede anche progetti di formazione. Sono le caratteristiche principali dell’accordo tra sindacati e Florim Ceramiche, per lo stabilimento Floor Gres e gli uffici di Fiorano, sottoscritto nei giorni scorsi nella sede della Provincia di Modena.
«E’ l’ennesima brutta notizia dal fronte della crisi economica – commenta l’assessore provinciale al Lavoro Gianni Cavicchioli –, ma questa contiene anche elementi positivi, soprattutto se pensiamo alla sofferenza del settore ceramico, e può essere letta come una “buona pratica” di gestione di questo momento così difficile».
Cavicchioli sottolinea in particolare il dialogo pacato e costruttivo tra le parti che ha portato a programmare una ristrutturazione aziendale da realizzarsi in due anni sulla base di un piano industriale definito e supportato da investimenti. «Non solo verbali di assemblee, buone intenzioni e speranze per il futuro, quindi, ma idee e risorse per realizzarle: di fronte a ciò – aggiunge Cavicchioli – anche i lavoratori e i sindacati che li rappresentano hanno la possibilità di guardare al futuro con fiducia, disponibili per questo a fare i sacrifici che nel breve termine sono necessari, collaborando tra di loro e con l’azienda per superare un difficile guado limitando i danni. Mai ci dovrebbero essere vincitori e vinti nelle relazioni industriali, oggi meno che mai».
L’azienda prevede che a regime ci possano essere esuberi, a oggi non quantificabili con precisione. «Una situazione – spiega Cavicchioli – che verrà affrontata con l’impegno di tutti, sindacati, associazione di categoria, azienda e istituzioni, mettendo in campo ogni azione possibile per favorirne l’uscita, limitandone magari l’entità e senza termini di scadenza preventivi». Durante tutto il periodo della ristrutturazione saranno attivati ampi progetti di formazione, finanziati sia con le risorse previste da Fondimpresa che da risorse pubbliche finalizzate sia al ricollocamento degli esuberi che alla riqualificazione interna.
L’accordo sottoscritto tra le organizzazioni sindacali (Femca Cisl – Filcem Cgil), la Rsu dello stabilimento Floor Gres e la Direzione aziendale del Gruppo Florim spa si propone «consolidamento produttivo e occupazionale nello stabilimento Floor Gres di Fiorano». Lo affermano gli stessi sindacati sottolineando come «il Piano industriale, illustrato dall’azienda e condiviso dalle organizzazioni sindacali unitamente alle rappresentanze di stabilimento, incentrato sull’introduzione di nuove tecnologie, consentirà di ottimizzare la propria capacità qualitativa e produttiva allo scopo di favorire lo sviluppo e il consolidamento della presenza produttiva in Italia e consolidare le proprie posizioni sui mercati esteri».
L’accordo prevede – aggiungono i sindacati – anche «interventi di riqualificazione professionale utili a garantire l’arricchimento delle professionalità aziendali e la necessaria formazione per la gestione non traumatica degli esuberi».
Le organizzazioni sindacali, inoltre, ritengono che «investire sull’innovazione di prodotto e di processo sia la scelta vincente, in alternativa a chi pensa che l’unica risposta al riposizionamento del nostro settore in un contesto di crisi mondiale, sia quello di ridimensionamento o di chiusura degli stabilimenti italiani».
La Florim, secondo i sindacati, ha dimostrato «di considerare la Responsabilità sociale d’impresa un punto qualificante delle politiche industriali del Gruppo e, conseguentemente, ha confermato la propria volontà nel volersi confrontare con le organizzazioni sindacali di categoria e i rappresentanti dei lavoratori, nella gestione di questa importante ristrutturazione e riorganizzazione, assumendo in questo modo la piena responsabilità sociale verso tutti gli attori interessati».
Femca Cisl – Filcem Cgil, unitamente alla Rsu dello stabilimento, ritengono «positiva la formalizzazione della disponibilità a pervenire a un accordo sindacale in merito ai contenuti del piano stesso, con particolare riferimento a tempi e modalità di attuazione degli investimenti e alla possibilità di definire impegni e verifiche periodiche vincolanti per le parti».