“Ho cominciato con il Rock – ha confessato Roberto Gatto – con i Beatles, con Jimi Hendrix e con tutti gli altri, ma quella del Progressive Rock è stata un’esperienza molto importante e coinvolgente. Sono stato ai concerti che scandirono i giorni più belli del progressive, ho visto i Genesis, i Van Der Graaf Generator, gli Yes e queste sono state esperienze indimenticabili”.
È proprio partendo da quei ricordi e seguendo il filo rosso della passione che il batterista Roberto Gatto e i suoi musicisti hanno pensato questo omaggio, termine quanto mai appropriato, a quella stagione che, tra la fine degli anni ’60 e l’inizio del decennio successivo segnò in maniera profonda la scena e il pubblico del rock. Per questo “prova d’amore”, Roberto Gatto ha voluto al suo fianco una gruppo di musicisti di grande sensibilità come Maurizio Giammarco al sax, il bassista Francesco Puglisi, il chitarrista Roberto Cecchetto e figure di grande personalità della nuova scena jazz italiana quali Gianluca Petrella al trombone e Fabrizio Bosso alla tromba e al flicorno (vincitori di Top Jazz 2008). E ancora la voce che diventa strumento di John De Leo che è stato alla guida dei Quintorigo e poi al fianco anche di Enrico Rava e Paolo Fresu.
Un’ avventura creativa che Gatto racconta così:”Lo scopo era quello di attualizzare il patrimonio di questo stile, ma all’inizio non sapevo proprio dove mettere le mani, perché quello del Progressive è un suono molto difficile, sinfonico, con brani molto lunghi e quindi è stato davvero impegnativo trovare la mia chiave di lettura. Non ho ragionato da jazzista, però sentivo che doveva esserci spazio anche per l’improvvisazione”.
Da questa avventura è nato un splendido cd per la collana “Jazz italiano live 2008” pubblicata dal gruppo “L’espresso” in collaborazione con la Casa del jazz.
Appuntamento stasera alle 21.45 al Baluardo della Cittadella di Modena in Piazza Tien An Men.
Prezzi intero 20 euro – Ridotto soci Modena Jazz Club 17 euro.