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E’ morta Eluana Englaro

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Eluana Englaro, da 17 anni in stato vegetativo dopo un incidente stradale avvenuto nel 1992, è morta questa sera alle 20.10 nella casa di riposo «La Quiete» di Udine, dove era stata trasferita quattro giorni fa per l’avvio del processo di sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione forzata che la tenevano in vita.

La notizia della morte è arrivata mentre il Senato stava discutendo il disegno di legge del Governo per interrompere il processo autorizzato da una sentenza della Corte d’Appello di Milano. Il presidente del Senato Schifani ha deciso di interrompere i lavori di Palazzo Madama e di convocare immediatamente la riunione dei capigruppo. Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha chiesto che comunque il provvedimento possa essere portato a conclusione, «per evitare che il sacrificio sia stato vano». Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha fatto sapere di avere appreso «con profondo dolore» la notizia della morte di Eluana Englaro.

Il padre, Peppino Englaro, non ha voluto parlare dicendo di voler rimanere solo.

La Procura di Udine ha acquisito le cartelle cliniche di Eluana Englaro, solo domani si saprà martedì mattina se sul corpo della donna verrà effettuata o no l’autopsia, la decisione spetterà al procuratore capo Antonio Biancardi insieme al medico legale e a un consulente nominato dalla procura. Tra gli elementi da valutare, anche la corretta applicazione del protocollo per fugare ogni dubbio sull’improvviso decesso di Eluana alla vigilia del voto sul disegno di legge.
Il Vaticano ha avuto una reazione molto dura: «che il Signore li perdoni» ha detto Javier Lozano Barragan, presidente del Pontificio consiglio per gli operatori sanitari.

Il cordoglio di Errani per la morte di Scheda
Il presidente della Regione Vasco Errani ha inviato un telegramma di cordoglio alla segreteria nazionale della Cgil per la morte di Rinaldo Scheda.
“Ho conosciuto Rinaldo e ne ho apprezzato l’impegno sindacale e politico, la generosità e la passione con cui si è battuto per dare
valore al lavoro e alla dignità delle persone.
Vi esprimo, anche a nome della Giunta dell’Emilia-Romagna, un sincero sentimento di cordoglio e di vicinanza, che vi prego di estendere ai suoi cari e a tutti coloro che lo hanno conosciuto e che hanno condiviso un pezzo importante della storia del movimento sindacale.