Ultimo fine settimana di apertura al pubblico per la mostra fotografica “Zona Tempio. Storie a colori” di Luigi Ottani, promossa dal Comune di Modena per valorizzare e raccontare uno dei quartieri più ricchi e complessi della città. All’ex cinema Principe di piazza Natale Bruni, la mostra si può visitare gratuitamente sabato 31 gennaio e domenica 1 febbraio dalle 10.30 alle 20.30 con orario continuato. Apertura anche venerdì 30 gennaio dalle 18.30 alle 20.30.
La mostra, inizialmente prevista fino a domenica 11 gennaio, è stata prolungata dato il successo di pubblico, con centinaia di presenze e diversi cataloghi venduti. I fondi raccolti fino ad oggi, circa 1500 euro, saranno destinati a un progetto di cooperazione internazionale contro la prostituzione minorile in Laos, curato da “Rock No War!”. La raccolta fondi continua anche negli ultimi giorni di apertura, con le t-shirt in vendita a 10 euro e il libro fotografico al prezzo promozionale di 20 euro.
Il libro-catalogo, che raccoglie le foto della mostra e molte altre, accompagnate da un testo del cantautore Francesco Guccini, si inserisce nel più ampio progetto di riqualificazione urbana e valorizzazione commerciale della Zona Tempio, sul quale il Comune di Modena ha investito oltre un milione e 700 mila euro negli ultimi mesi.
Il testo del cantautore Francesco Guccini, un adattamento dal libro “Vacca d’un cane”, rievoca gli anni dell’adolescenza modenese, quando proprio nella zona Tempio, dove ora sorge il cinema Principe, Guccini e altri amici – che poi sarebbero diventati musicisti, fumettisti come Bonvi, o produttori – si ritrovavano nel localino autogestito detto “il Klubo”: la fine degli anni ’50, l’ultimo periodo nella “piccola città, bastardo posto”, prima dell’approdo “tra i portici cosce di mamma Bologna”.
Le fotografie di Luigi Ottani, già vincitore del premio Marco Bastianelli nel 2007 per il miglior libro fotografico opera prima, mostrano un quartiere fatto di volti segnati dal tempo, sorrisi di bambini, costruzioni storiche e aree in attesa di restauro, artisti e viaggiatori. Prospettive insolite, scorci inattesi, piani di lettura creati dalla messa a fuoco e soprattutto una grande attenzione all’umanità delle persone ritratte sono tra le caratteristiche dei suoi scatti.